Piccole imprese (lentamente) crescono. Sono più di 3 mila le persone, di cui 1800 nell’area metropolitana di Torino, che si sono registrate, dal mese di giugno ad oggi, al portale www.mettersinproprio.it, e 1200 (652 nel Torinese) hanno sottoscritto il patto di servizio, mentre 66 in tutto il Piemonte, 37 delle quali nell’area torinese, sono le nuove imprese nate finora grazie al programma regionale Mip-Mettersi in Proprio. I dati emergono da un convegno organizzato di recente dalla Città Metropolitana. Nato nel 1994 grazie a un’intuizione della Provincia di Torino e proseguito dalla Città metropolitana fino alla fine del 2016, il servizio è ripartito a giugno 2017 con il coordinamento della Regione Piemonte, grazie a un finanziamento di 7 milioni e mezzo di euro provenienti dal Fondo sociale europeo. “Mip-Mettersi in Proprio si propone di sostenere concretamente chi intende avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo, accompagnandolo in tutte le fasi della creazione d’impresa, dalla valutazione della fattibilità del progetto al supporto nella stesura del business plan”, spiegano in Città Metropolitana. La Regione ha dato vita, in collaborazione con Città Metropolitana e Agenzia Piemonte Lavoro, a un sistema che comprende i Centri per l’impiego, un team di esperti, tutor personalizzati, un’area web dedicata e una rete di 190 sportelli diffusi su tutto il territorio, in grado di accogliere e accompagnare gratuitamente aspiranti imprenditori o lavoratori autonomi nella realizzazione della propria idea d’impresa. “L’obiettivo del programma –
commenta l’assessora al Lavoro della Regione, Gianna Pentenero – è favorire la diffusione dello spirito imprenditoriale tanto tra coloro che sono alla ricerca di lavoro, contribuendo a migliorare i livelli occupazionali, quanto tra i già occupati, aiutando i neo imprenditori a evitare scelte sbagliate e ad aumentare la propria competitività. I servizi gratuiti di accompagnamento alla creazione d’impresa sono particolarmente utili come dimostrano i dati relativi ai primi 9 mesi di attività e le testimonianze che vengono presentate oggi”. “Siamo molto orgogliosi del Mip, un servizio che ora è esteso a tutto il Piemonte, ma che è stato ideato nel 1996 dalla Provincia di Torino – ha dichiarato la sindaca della Citta metropolitana di Torino, Chiara Appendino – Uno strumento davvero strategico in un periodo ancora segnato dalla crisi economica, in cui la nuova impresa e il nuovo lavoro autonomo possono rappresentare un’occasione di auto impiego e di sviluppo locale“
Come funziona e a chi si rivolge Mip
Mip si rivolge alle persone tra i 18 e i 65 anni, disoccupate, inattive, oppure occupate, che intendano avviare un’iniziativa imprenditoriale di piccole/medie dimensioni o di lavoro autonomo in Piemonte. Per accedervi, occorre innanzitutto registrarsi al portale www.mettersinproprio.it e iscriversi agli incontri di pre-accoglienza che si svolgono presso i centri per l’impiego regionali. Superata questa fase preliminare, gli aspiranti imprenditori o lavoratori autonomi possono attivare il percorso scegliendo, tra i 190 sportelli diffusi sul territorio regionale, quello più vicino o più adatto ad accompagnare il proprio modello di business. Qui tutor e figure specialistiche li seguono dalle prime fasi fino alla stesura del business plan, fornendo consulenza giuridica, commerciale, economica e assistenza specialistica anche dopo l’avvio dell’attività (analisi delle condizioni di mercato, ad esempio, e delle opportunità di sviluppo).
In Piemonte gli infortuni sul lavoro nel 2017 sono stati 47.457, e si tratta di un calo rispetto all’anno prima, pari a – 0,6%. Purtroppo
Tradizione addio. Il prossimo 24 giugno per la festa di San Giovanni i consueti fuochi d’artificio saranno sostituiti da uno stormo di 200 droni
Ieri il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha incontrato a Losanna il capo del Cio, Thomas Bach
Ieri sera davanti a Palazzo Civico erano alcune centinaia i residenti del centro città intervenuti per protestare
La Corte dei Conti aveva di recente espresso un apprezzamento nei confronti della linea adottata dall’amministrazione pentastellata per far quadrare il bilancio municipale. Intanto la sindaca Appendino bolla come strumentali le critiche giunte da parte delle circoscrizioni cittadine che lamentano eccessivi tagli alle risorse a loro disposizione.
In Piemonte sono sono in aumento i contratti di apprendistato per i giovani under 30 in Piemonte. Erano 23.194 nel 2017 (il 22,2% in più del 2016), invece nel primi due mesi del 2018 l’incremento sull’analogo periodo dell’anno precedente è del 30%.
Il Comune aveva dato la possibilità di iscriversi via mail. I posti disponibili in sala Colonne a Palazzo Civico, solo 85, sono andati a ruba. Un po’ pochi per discutere di un tema tanto importante quale l’ampliamento della fascia oraria della zona a traffico limitato
di persone previa prenotazione via mail, non sembrerebbe proprio rispondere alle esigenze di quella partecipazione decisionale della cittadinanza, tanto sbandierata dai pentastellati nei loro programmi. Senza poi contare che a quell’ora i commercianti, tra i soggetti più interessati da un ampliamento dell’orario della ztl, non potranno essere presenti per motivi di lavoro. Non intendo mettere in discussione misure utili a preservare la salute dei cittadini e la vivibilità del centro storico, a patto che queste funzionino e non si riducano a semplice propaganda. Quel che è sicuro è che diverse ore di chiusura in più al giorno danneggeranno le attività economiche in un momento difficile per le imprese e per il lavoro, mentre attorno alla zona proibita alle auto lo smog continuerebbe ad imperversare”. 