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IL VINO DEL SOGNO

tuccitto vino bn

L’amore per i figli. L’incontro con un enologo. Il sogno della vita. La solidarietà. I quattro elementi cardini del progetto IL VINO DEL SOGNO

 

Dall’idea di Paolo Tuccitto, agente di viaggio per professione, sommelier per passione, con il sogno di produrre vino nelle Langhe.  Paolo ha iniziato, da qualche mese, un viaggio, insieme ad un amico enologo di fama mondiale, tra i vigneti ed i terroir di tutta Italia, per selezionare ed acquistare le uve con cui produrre tre vini da dedicare ai suoi tre figli. 

 

Insieme alla moglie Barbara hanno raccontato le loro caratteristiche che verranno ricercate nelle uve da cui nasceranno tre vini. I vini che parleranno dei loro figli al mondo. Verranno vinificati ed affinati in Toscana, a Montalcino, e vedranno la luce, in edizione super limitata, nei prossimi tre anni. Il Sofia per Natale 2016 e poi, come nella vita, arriveranno Jacopo e Alice.

 

Le etichette e le scritte sulle singole bottiglie verranno disegnate direttamente dai figli che hanno, attualmente, 6, 4 e 3 anni. Ma la strada sarà ancora lunga perché, dopo la ricerca, la scoperta ed il gioco, tra terreni e vitigni, il vero obiettivo sara’ la piastrella finale nelle Langhe. Il vigneto di proprietà si produrrà il vino della vita, stabile e definitivo. Per sempre. Come la famiglia.

 

Il percorso de IL VINO DEL SOGNO viene condiviso, attraverso racconti, testimonianze e foto, con tutti gli iscritti alle News sul sito www.winexperience360.com. Ha l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone legate ai valori della famiglia e dell’amicizia. Alle tradizioni e alla storia. Al territorio e al vino.

 

Il progetto ha anche finalità benefiche perché, ogni anno, verrà effettuata una donazione alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna, perché tutti i bambini hanno il diritto di sognare.

 

Paolo, Barbara, Sofia, Jacopo e Alice Vi aspettano e noi aspettiamo i loro vini.

JUVE, VITTORIA D’ORO: TORO BEFFATO DALLO SCHERZETTO BIANCONERO NELLA NOTTE DELLE STREGHE

torinojuve

Amara sorpresa per i granata che, questa volta, guardavano il derby numero 189 dalle zone alte della classifica

 

JUVENTUS-TORINO 2-1
Reti: 19′ pt Pogba (J), 6′ st Bovo, 49′ st Cuadrado.

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira (11′ Cuadrado), Marchisio, Pogba; Hernanes; Morata (33′ st Mandzukic), Dybala (42′ st Alex Sandro). A disp: Neto, Audero, Alex Sandro, Caceres, Rugani, Sturaro, Lemina, Zaza. All. Allegri.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (20′ st Benassi), Molinaro (16′ st Zappacosta); Maxi Lopez  (42′ st Belotti), Quagliarella. A disp. Ichazo, Castellazzi, Pryyma, Gaston Silva, Prcic, Amauri. All. Ventura

 

Durante la notte delle streghe la Juventus serve un bello scherzetto agli avversari granata che, questa volta, guardavano il derby numero 189 dalle zone alte della classifica. Ma come per il 2014 con Pirlo Cuadrado regala all’ultimo respiro il derby della mole alla Juventus . I bianconeri si riscattano, almeno in parte, dopo la sconfitta con il Sassuolo, ma ancora non riescono a convincere del tutto, infondo solo due giorni di ritiro che di certo non bastano per ritrovare qualità. La prestazione è tra le più volenterosa viste sin ora, Pogba inizia a ritrovare la sua lucentezza ed ancora una volta, se pur senza gol, Dybala ha mostrato gran carattere per la squadra bianconera. Dall’altro lato il Toro si mangia le mani, ancora una volta vede sfumare la vittoria a pochi metri dal traguardo, dopo aver saputo tenere testa ai bianconeri fino alla fine ,con una rimonta all’inizio del secondo tempo.

 

Allegri decide di scendere in campo con il 4-3-1-2 lasciando in panchina Cuadrado, Hernanes dietro Morata e Dybala; Ventura propone il 3-5-2 buon centrocampo e Quagliarella di supporto a Maxi Lòpez. Per i bianconeri in poco meno dieci minuti Khedira si fa male, Allegri è costretto a stravolgere il suo piano tattico inserisce Cudrado, che alla fine si rivelerà fondamentale, e si ricomincia. Al 17’ arriva il primo squillo dei bianconeri: Pogba dal limite con il destro va al tiro, troppo centrale e non dà problemi a Padelli. In men che non si dica arriva la risposta granata con il destro di Quaglairella che si spegne sull’esterno della rete. Ma l’emozione del derby è ancora lontana, se non che, al 19’ Pogba regala una perla dal limite dell’area: ben ispirato da Dybala manda il pallone dritto sotto la traversa. Dal colpo subito gli uomini di Ventura si riprendono alla mezz’ora con Quagliarella che di pochissimo manda fuori servito dal limite da Maxi Lopez. Sullo scadere del primo frangente non manca l’alternarsi dei botta e risposta ma nulla si concretizza.

 

Si ritorna in campo e il Toro risponde subito presente con un capolavoro di Bovo: un sinistro dalla distanza sulla respinta della barriera dopo un calcio di punizione dello stesso Bovo. Caricati dal gol gli ospiti iniziano a farsi sentire sugli spalti e non solo. Sono i miracoli di Buffon a respingere il pallone colpito di testa da Glick al 12’, così come il gran tiro dai trentacinque metri di Vives al 25’. I bianconeri non ci stanno e al 30’ arriva una fiammata di Hernanes con il sinistro che si frantuma sopra la traversa. Tra una lampo e l’altro si volge verso lo scadere e Bonucci illude di poter riaccorciare le distanze, anticipa tutti di testa ma incorna la traversa. A tempo quasi scaduto ecco che arriva la ciliegina sulla torta: tap-in dritto in porta grazie a Alex Sandro ed ecco che Cuadrado spinge a zero metri e serve la beffa ai granata. Tre punti di morale per i bianconeri e,un mordersi le mani per a squadra di Ventura ben organizzata tecnicamente ma reduce dalla quinta partita senza vittoria, con la squadra di Allegri col fiato sul collo.

 

Roberta Perna

Valeria Tuberosi

 

Mattarella all'Anci e poi da Monet: "Torino è una grande città, bella e straordinaria"

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anci1“Non  risponde al vero che il nostro Paese  è un malato incurabile. Al contrario, la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l’impegno dello Stato dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere”

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato nel pomeriggio a Caselle da dove è partito in auto alla volta del Lingotto per partecipare alla chiusura della XXXII Assemblea nazionale dell’Anci.

 

“Partecipo volentieri alla vostra assemblea, in questo momento storico, in cui le istituzioni – tutte le istituzioni democratiche – sono chiamate a scelte impegnative per avviare un nuovo sviluppo sostenibile dopo la lunga crisi economica – ha detto il Capo dello Stato – che ha proseguito: “Non  risponde al vero che il nostro Paese  è un malato incurabile. Al contrario, la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l’impegno dello Stato dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere”.

 

Poi, un riferimento alla corruzione: “Non mi stancherò di ripeterlo: sono convinto del valore strategico di questo messaggio: non ci sarà ripresa, non ci sarà crescita di opportunità, non ci sarà un futuro degno per i nostri giovani, se non estirperemo la corruzione, l’illegalità, la criminalità organizzata”

 

Il presidente Mattarella ha posto l’accento anche sulla questione migranti: “Ieri ancora una volta si è consumata una terribile tragedia nel Mediterraneo. E’ difficile trovare parole adeguate per esprimere lo sgomento che questo suscita”.

 

Lasciati i lavori del Lingotto il presidente ha compiuto una visita privata alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, dove è in corso la mostra di Monet. Per il presidente della Repubblica si tratta di ” una mostra straordinaria  perché raccoglie tanti capolavori”. Mattarella è stato accompagnato dal sindaco di Torino Piero Fassino. Con lui il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna,  la presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni. “Torino è una grande città, straordinariamente bella”, ha detto il Capo dello Stato prima di ripartire.

Firme false: dieci rinvii a giudizio per il Pd, ma il Tar sospende i ricorsi di Lega e grillini

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Il tribunale regionale ritiene che si debba attendere l’esito di una causa  che il tribunale civile di Torino inizierà a discutere soltanto il prossimo anno

 

Sono dieci i dieci rinvii a giudizio chiesti dalla procura della repubblica di Torino nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità riguardanti la raccolta delle firme per  la presentazione di alcune liste a sostegno della candidatura di Sergio Chiamparino alle ultime elezioni regionali del 2014. Il provvedimento coinvolge funzionari e collaboratori del Pd. E’ loro contestata la violazione della legge per la presentazione delle candidatura. Sei le proposte di archiviazione, una delle quali per Marco Grimaldi, consigliere regionale e capogruppo di Sel a Palazzo Lascaris.

 

Ma intanto il Tar del Piemonte ha sospeso il procedimento  legato ai ricorsi elettorali dell’esponente leghista Patrizia Borgarello contro alcune delle liste che sostenevano Chiamparino alle regionali. Il tribunale regionale ritiene che si debba attendere l’esito di una causa  che il tribunale civile di Torino inizierà a discutere soltanto il prossimo anno. Rinviata  per la stessa motivazione anche la decisione sull’ammissibilità o meno del ricorso ‘ad adiuvandum’ presentato dal Movimento 5 Stelle.
   

 

(Foto: il Torinese)

Dal Lingotto Fassino lancia il nuovo Piano Migranti: saranno coinvolti 4000 Comuni

“Un modo di affrontare il problema  legato all’idea che ci troviamo di fronte ad una emergenza che prima o poi passerà. Questo non è vero”

fassino 33Alla 32a assemblea nazionale dell’Anci, in corso al Lingotto di Torino, il sindaco della città e presidente dell’associazione dei Comuni ha annunciato il lancio di un Piano Migranti. “In Italia – dice  Piero Fassino – abbiamo due sistemi paralleli di accoglienza: uno che fa leva sui Comuni e l’altro  sui bandi prefettizi. Un modo di affrontare il problema  legato all’idea che ci troviamo di fronte ad una emergenza che prima o poi passerà. Questo non è vero. La vulgata secondo cui siamo di fronte a una invasione è priva di fondamento. La storia del mondo è  una storia di migrazioni e i  Paesi occidentali, a partire da Usa, Francia e Gran Bretagna sono diventati grandi con le migrazioni.

 

Ora ci troviamo di fronte a un fenomeno strutturale per affrontare il quale serve unalingotto salone strategia adeguata. Bisogna  superare – conclude Fassino – l’approccio prefettizio-emergenziale a favore dell’accoglienza che dipende dai  Comuni e si preoccupa anche dell’integrazione. L’Anci presenterà presto al ministro dell’Interno un piano per coinvolgere nell’accoglienza circa 4 mila Comuni rispetto ai 700 attualmente impegnati su questo fronte.”

 

(Foto: il Torinese)

Tutte le grane dei Comuni italiani alla mega convention Anci di scena sotto la Mole

Il presidente Sergio Chiamparino (dimissionario dalla presidenza della Conferenza delle Regioni, in polemica con il governo) forse sarà impegnato altrove e non incontrerà il premier Matteo Renzi, che parteciperà invece ai lavori 

 

chiampa fassino2Tutte le questioni grandi e piccole che riguardano gli ottomila comuni d’Italia e i 1200 del Piemonte, all’Assemblea Anci di scena fino a venerdì al Lingotto di Torino. Dalle riforme istituzionali, al fisco, alla sempre più pressante emergenza migranti, il welfare. Il tutto con la benedizione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sarà presente venerdì. La XXXII Assemblea annuale dell’ANCI – a fare gli onori di casa il sindaco e presidente nazionale dell’Associazione, Piero Fassino –  si intitola ‘’L’Italia che crede, che ama, che lotta, l’Italia che vince’.

 

’Un’occasione per presentare la  piattaforma di proposte e idee dei Comuni, sempre più a corto di risorse, per cercare di far sentire al Paese e alle Istituzioni “la forza, la determinazione, lo spirito di sacrificio e la voglia di futuro che anima l’azione amministrativa degli Enti locali”, dicono all’Anci. Il presidente Sergio Chiamparino (dimissionario dalla presidenza della Conferenza delle Regioni, in polemica con il governo) forse sarà impegnato altrove e non incontrerà il premier Matteo Renzi, che parteciperà invece ai lavori del Lingotto.lingotto salone
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Per il Piemonte porterà il saluto istituzionale il presidente regionale Anci Andrea Ballarè. “Il Piemonte, terra operosa e storicamente ospitale – dice Andrea Ballarè, che è anche sindaco di Novara – si prepara all’Assemblea con una chiara consapevolezza: per i Comuni non è più tempo di soli sacrifici. E’ questo il primo messaggio di cui mi farò  interprete a nome dei 1206 Municipi piemontesi”.

Eccellenze piemontesi, il secolare "Bra Duro"

La nostra regione vanta il maggior numero di formaggi a Denominazione di origine protetta, la Dop europea, e cioè 6 sui 30 complessivi dell’Italia

 

BraDuro formaggioUna risposta concreta alla crisi del latte viene data dall’eccellenza dei formaggi italiani. Ne sono convinti gli operatori del settore, che lo hanno ribadito  a Torino in Consiglio regionale del Piemonte dove si è parlato di “Bra Duro”, un formaggio di secolare tradizione del Piemonte. A questo vernissage enogastronomico dell’ennesima eccellenza del “made in Italy”, sono intervenuti l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, i presidenti di Confindustria Cuneo Franco Biraghi, di Assopiemonte Dop e Igp Evanzio Fiandino, e del Consorzio vitivinicolo Alta langa Docg Giulio Bava.

 

Oltre ad Angela Motta dell’Ufficio di presidenza, hanno presenziato numerosi assessori e consiglieri regionali, in particolare quelli espressione della Provincia di Cuneo: Francesco Balocco, Maria Carla Chiapello e Gianna Gancia.Il Piemonte dei formaggi, dal punto di vista delle caratteristiche produttive, si può dividere in due grandi aree: da un lato la corona delle Alpi, dove troviamo una variegata serie di tome estive di alpeggio, prevalentemente di latte vaccino, fortemente caratterizzate e in qualche caso ricavate da bovini di razza autoctona. Dall’altro la pianura e le colline, dove incontriamo tipologie molto diversificate sia per il latte di origine che per tecniche di lavorazione.

 

Se invece si considera l’universo caseario piemontese dal punto di vista delle specialità e delle certificazioni legislative, troviamo che questa regione vanta il maggior numero di formaggi a Denominazione di origine protetta, la Dop europea, e cioè 6 sui 30 complessivi dell’Italia. Uno di questi è il “Bra Dop” (produzione 8.000 ql): questo formaggio ha una storia antichissima e prende il nome dalla città di Bra, suo antico mercato, che da sempre è stata un crocevia dei passaggi da e per gli alpeggi, quindi il luogo adatto in cui il formaggio prodotto in montagna veniva lasciato a stagionare, o da cui veniva distribuito a Torino, in Lombardia e soprattutto in Liguria dove, grazie alla sua prodigiosa resistenza agli sbalzi di temperatura, veniva imbarcato sulle navi alla volta di più lontane destinazioni.

 

L’assessore Ferrero ha ribadito come formaggi quali il “Bra Dop” siano prodotti secondo un disciplinare molto rigido che vieta l’utilizzo di latte in polvere. I formaggi Dop sono prodotti tutti con latte genuino, quasi sempre latte crudo, a garanzia della qualità del prodotto, del gusto, della tracciabilità delle produzioni. La trasparenza delle etichette è la strada per garantire i consumatori e i nostri prodotti.

 

www.cr.piemonte.it

Il Chiampa punzecchia Carbonato: "Anche gli industriali hanno le loro responsabilità"

Il presidente degli industriali subalpini aveva recentemente espresso un giudizio positivo su Chiamparino, sottolineando però l’inerzia che caratterizza la Regione

 

chiampa scrivaniaDopo la provocazione delle dimissioni dalla presidenza della Conferenza delle Regioni – chiaro segnale a Matteo Renzi – il governatore del Piemonte lancia una stoccata a Confindustria.  Gianfranco Carbonato, presidente degli industriali subalpini, aveva recentemente espresso un giudizio positivo su Sergio Chiamparino, sottolineando però l’inerzia che, a suo parere,  caratterizza la Regione.

 

Ecco, a stretto giro di posta la risposta del presidente piemontese:”Ringrazio il presidente Carbonato per averci ricordato l’agenda che avevamo già approfondito insieme non più di tre settimane fa in un incontro in cui alcune criticità, a cominciare dai limiti in termini di attrattività di investimenti da parte di CEIP sui quali forse anche il mondo industriale non è stato del tutto esente da responsabilità, erano già emerse. Avevamo anche parlato di sanità, e mi risulta che la stragrande maggioranza dei privati avesse siglato gli accordi con l’assessorato sui nuovi budget.

 

“Prosegue Chiamparino: ” Per quanto riguarda la questione dei ritardi sui fondi europei, che in alcuni casi ci sono e che cercheremo di fare il possibile per recuperare, essi sono, come era già emerso, dovuti all’esigenza di concentrare risorse finanziarie e personale sulla chiusura dei bandi POR, FESR e FEASR 2007-2013 al fine di non perdere gli oltre 100 milioni di euro che sono in tutta evidenza importanti per il sistema Piemonte. Per la questione del mercato del lavoro vale invece la pena di ricordare che le incertezze cui allude Carbonato sono legate alla troppo recente definizione delle leggi nazionali, in attesa delle quali la nostra Regione aveva comunque già predisposto tutti i tavoli dedicati allo sviluppo dei vari progetti. Sono sicuro che non mancheranno le occasioni per ulteriori momenti di confronto.” 

In visita al nuovo suk di via Monteverdi nella Barriera che vota(va) sempre a sinistra

suk chiariglione

tosettoSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Se si vuole contenere l’immigrazione selvaggia dovremmo organizzarci se no saremo travolti. E il sintomo d’essere travolti è già presente in tutta la città, in particolare nella mia amata Barriera che non ricambia questo mio amore.  Non è colpa sua. È colpa di amministratori pubblici che l’hanno dimenticata. Tanto votava sempre a sinistra.  Ma Venaria è dietro l’angolo

 

La decenza ha un colore politico?  Accettare la non decenza altrui è sinonimo di poca ospitalità? Pensavo tutto ciò dopo aver visto il nuovo suk di via Monteverdi. Prima sono passato in pullman davanti al vecchio scalo Vanchiglia. Presidiato dalla polizia con i relativi cellulari, evidentemente presenti per eventuali arresti. Polizia e cellulari che rivedo presidiare il nuovo suk. Capisco che questo mercato dell’ usato è anche un problema d’ordine pubblico. 

 

Non vi sono gli antagonisti sempre in cerca di “nuovi soggetti rivoluzionari “. In compenso, i residenti palesemente “incazzati “. Loro non se ne fanno una ragione .Amici di vecchia data mi spiegano il perché di questo nuovo sito. La presidentessa Nadia Conticelli, da oltre 5 anni presidente del Quartiere Barriera di Milano si è alzata con la Lega  Nord  per impedire il sito naturale a ridosso della ex Grandi Motori, vecchio stabilimento Fiat. 

 

L’ assessore Mangone gliel’ha rintracciato, accollandosi questa scelta obbligata per l’amministrazione di Torino. Politicamente parlando il risultato finale è la totale perdita di voti al Pd: in zona ne contavano 1800. Encomiabile questo scientifico aiuto del Pd al successo elettorale di 5 Stelle. Quando chiedo : era obbligatorio dargli per forza un sito?  Risposta : anche loro devono campare e poi il Comune incassa 100 mila euro.  Ma i 150 vigili che sono turnati hanno un costo è poi se giustamente debbono campare basta farli lavorare in lavori socialmente utili. 

 

“Non è  possibile e tu lo sai! Non è burocraticamente possibile!” Questo lo so ma basterebbe un po’ di coraggiosa organizzazione e magari il Pd non perderebbe voti, anzi acquistandone. Sono un illuso!  Ma se si vuole contenere l’immigrazione selvaggia dovremmo organizzarci se no saremo travolti. E il sintomo d’essere travolti è già presente in tutta la città, in particolare nella mia amata Barriera che non ricambia questo mio amore. Ma non è colpa sua. È colpa di amministratori pubblici che l’hanno dimenticata. Tanto votava sempre a sinistra. Ma Venaria è dietro l’angolo.

 

(La foto di Piero Chiariglione è stata scattata domenica in via Monteverdi)

La magia di Halloween incanta Torino: cosa fare la notte più spaventosa dell'anno

Eventi, spettacoli e itinerari si susseguono con fervore durante tutta la giornata, in un andirivieni di suoni, colori e sapori

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Sabato 31 ottobre la città si spoglia del rigore sabaudo per calarsi nei panni delle macabre fantasie di grandi e piccini: eventi, spettacoli e itinerari si susseguono con fervore durante tutta la giornata, in un andirivieni di suoni, colori e sapori. Un po’ per tutti i gusti e tutte le età

 

“Halloween con la famiglia Adams” e “La Torino macabra e del paranormale” sono le proposte di Barburin: una divertente caccia al tesoro nel Parco del Valentino per scovare i personaggi di una famiglia che tutti conosciamo o un vero e proprio tour per le vie del centro alla scoperta di streghe, fantasmi e vampiri che hanno calcato il suolo piemontese.       

 

Il Palavela ospita “Halloween on ice”, per girovagare sul ghiaccio a suon di musica e rigorosamente in maschera. L’appuntamento è alle ore 21, ma sin dal pomeriggio l’intrattenimento per i più piccoli è garantito. In Corso Moncalieri il Cap10100 presenta “Finché morte non ci separ(t)y”, una festa con concerto dal vivo e un ghost game che coinvolgerà i partecipanti: all’ingresso riceverete la metà di una foto raffigurante un morto celebre e durante la serata dovrete cercare l’altra metà per ricongiungervi al bar e beneficiare di un chupito (o di un analcolico). Non solo, ogni 30 minuti apparirà sullo schermo uno dei volti noti e i possessori delle due metà saliranno sul palco per ritirare, al prezzo di un bacio, una doppia consumazione omaggio. La festività di origine celtica sarà celebrata anche all’interno del Movement Torino Music Festival al Lingotto Fiere, che sabato sera promette un grande spettacolo per i suoi dieci anni con 12 ore di musica, 5 palchi e più di 40 dj.

 

Anche i luoghi di cultura si inchinano al fascino dell’occulto e aprono le porte al pubblico per una visita del tutto inedita. Al Museo Egizio nelle serate dal 30 ottobre al 2 novembre sarà possibile scoprire gli antichi segreti della civiltà egizia in compagnia di un egittologo, antichi egiziani e figure misteriose. Le maschere e i travestimenti, va da sé, saranno ben accetti.

 

Il Museo Nazionale del Cinema a partire dalle ore 17 riserva alle famiglie molte sorprese, con truccatori, magie e fantasmi animati. Somewhere, dal canto suo, propone come di consueto un ricco ventaglio di iniziative: “Halloween tra gli antichi Romani” è un divertente viaggio per le famiglie, con guide in maschera nei sotterranei del Museo d’Archeologia e un libro in dono per ogni bambino; “Torino Rosso Porpora” è un mistery game che trasforma le vie del centro in inquietanti scene del crimine; con “Una Fiaba da Re” sarà sufficiente indossare un mantello per essere catapultati nel mondo delle favole a Palazzo Reale e all’Armeria Reale; “Torino Magica Speciale Famiglie” si conferma il più noto percorso fra enigmi massonici e tracce esoteriche; “Villa della Regina” è una visita speciale per scoprire le antiche storie di principesse e sovrani; con “Notturno a Palazzo Reale” si offre un giro serale nel palazzo del re fino all’Armeria Reale; “Museo Lombroso CSI Scena del Crimine”, infine, è un appuntamento consigliato ai soli adulti sulla scena di un crimine in stile ‘800.

 

Nella zona di Borgo Dora Turin Eye organizza animazioni per tutti e dalle ore 15 alle ore 18 si festeggia in mongolfiera. Il Planetario di Torino dedica due pomeriggi ad Halloween, il 31 ottobre e il 1 novembre, in cui sarà possibile costruire il proprio costume a tema astronomico in un’area appositamente allestita e seguirà la premiazione delle maschere più belle nelle categorie bambini e senior. Sabato sera, inoltre, vi saranno una performance live con proiezione della volta celeste nel Planetario digitale e un apericena all’interno del Museo, con musica dal vivo. 

 

Per i buongustai le proposte sono davvero tante, con cene tematiche in molti locali della città. Il Klec Blàzna ospita il tradizionale Banchetto delle Streghe (con una versione vegetariana del menù su richiesta), giunto ormai alla quattordicesima edizione. Il CH4 Sporting Club, nel quartiere Lingotto di Torino, riserva l’intera giornata ad Halloween (per soci e non), con una festa per bambini nel pomeriggio e una serata con musica, cena a tema e gara di maschere. Al Circolo dei Lettori invece giochi, caramelle e perfide sorprese attendono i bambini a partire dalle ore 15.30.  A queste si aggiungono molte altre proposte che la città di Torino offre al pubblico nella magica notte di Halloween.

 

Che dire, non resta che scegliere: dolcetto o scherzetto?

 

Lara Garibaldi

 

(Foto: il Torinese)