Dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio, che a Ivrea aveva detto “La Tav non serve più”, ci ha pensato Matteo Salvini a rassicurare i sostenitori della grande opera: “Leggete il contratto, non c’è il blocco della Tav. Ci sono progetti che verranno riesaminati, alcuni saranno confermati e altri ridiscussi”. Il leader della Lega lo ha dichiarato ieri nel corso della visita al gazebo di Fiumicino.
Erano a migliaia i manifestanti No-Tav ieri in bassa valle Susa, rinvigoriti dal contratto tra Salvini e Di Maio che farebbe pensare quantomeno a una ridiscussione complessiva del progetto della Torino – Lione. Oltretutto sempre ieri a Ivrea lo stesso Di Maio ha dichiarato che la Tav è inutile. Alla manifestazione il leader degli oppositori all’alta velocità, Alberto Perino, come riporta l’Ansa, ha detto ad Avigliana: “Non esistono governi amici, nessuno si offenda. Ci possono essere governi meno ostili che perseguono i nostri stessi obiettivi. Ma i governi hanno dei vincoli che il movimento No Tav non ha. Il movimento continua per la sua strada e chiederemo di non buttare i soldi, i soldi delle nostre tasse, in grandi opere inutili.”.
(foto archivio il Torinese)
Viabilità bloccata dopo che un camion carico di tifosi bianconeri ha urtato i cavi del tram della linea 10 in corso Grosseto angolo via Chiesa della salute. Sei feriti, due in modo grave, sono stati trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco. Sul posto i vigili del fuoco, la polizia municipale, carabinieri, polizia e ambulanze. Oggi poco dopo le 16 Gigi Buffon ha intanto concluso l’esperienza con la maglia della Juve. Al 17′ del secondo tempo ha lasciato il campo al portiere Pinsoglio, accompagnato dalle
ovazioni dell’Allianz stadium. La Juventus ha sconfitto, sotto una pioggia battente, il Verona 2-1 nell’anticipo della 38ma giornata. Andrea Agnelli ha chiesto su Twitter di alzarsi in piedi per applaudire la squadra per la settima volta consecutiva diventata campione d’Italia. Migliaia di tifosi in festa per le vie del centro di Torino.
(foto gp – il Torinese)

Di Maio a Ivrea: “La Torino – Lione non serve”
A Ivrea Luigi Di Maio ha inaugurato il tour per illustrare l’accordo di governo tra pentastellati e Lega. Per il capo politico grillino nel contratto di governo è previsto “il blocco di un’opera che è inutile. Noi andremo a parlare con la Francia e diremo che la Torino-Lione poteva valere trent’anni fa, non più oggi: non serve più”. Secondo Di Maio la battaglia contro la Tav ” è storica e molti anni fa ha dato inizio a tutto questo”.
Tav, Torino fa rima con declino
di IBIS
Il cosiddetto contratto di governo fra M5s e la Lega , pur fra dubbi e cautele, evidenzia ancora una volta la debolezza della rappresentanza politica , e non solo, di Torino e in parte del Piemonte. La vittima illustre del compromesso fra le due forze politiche potrebbe infatti essere il Tav Torino -Lione.
Nell ‘ultima versione si parla di ridiscussione del progetto, ma si sa che cosa vuol dire ridiscutere progetti così complessi, già rivisti e discussi più e più volte: un rinvio chissà a quando, con uno spreco enorme di risorse( cioè soldi nostri) e l’assenza del collegamento veloce merci- passeggeri per un lungo tempo.Io credo che sia invece
un’opera importante a livello continentale e per l’area Torinese fondamentale per i flussi di merci e capitali, ma anche in chiave turistica, vista la debolezza dell’aeroporto. Ai torinesi con qualche anno, questa decisione dovrebbe ricordare l’incredibile vicenda della metropolitana: nel 1974 sembrava che finalmente potessero partire i lavori, poi arrivarono le giunte di sinistra con il sindaco Novelli e non se ne fece più nulla. Si disse esattamente come ora: è un’opera inutile, uno spreco, e via a calcolare flussi di traffico per dimostrare che non serviva, agitando le ombre della corruzione , demonizzando le grandi opere ecc. ecc. Si persero così dieci anni .Oggi chi
rinuncerebbe alla metropolitana? Nessuno, ma già i 5 stelle contestano la seconda linea. Tutti sanno che l’alternativa a intasare le strade delle città di traffico inquinante è il trasporto pubblico in sotterranea: è veloce , più veloce di qualsiasi altro mezzo (e non deturpa le città , come purtroppo le linee tranviarie : avete mai alzato gli occhi al groviglio di cavi che incombe su piazza Castello? ). Non si vogliono trasporti veloci e non inquinanti , ma si limita il traffico in superficie e si vuole estendere l’orario della ZTL : faccio sommessamente notare che a Torino la metropolitana non attraversa la ZTL. Lo farebbe la seconda linea.
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Per il TAV Torino- Lione la storia si ripete. Scendono nelle strade i valligiani, si fanno le barricate ( in verità se ne stanno facendo sempre meno ). Disse una volta l’allora commissario straordinario per l’opera Mario Virano, oggi direttore TELT: forse i no Tav non sanno che si parla di una ferrovia non di mettere missili nucleari in Val Susa. Se non c’è la ferrovia continueranno a passare TIR e auto sull’autostrada, ben più inquinanti, ma questo sembra che ai no tav non interessi. Ho detto
all’inizio , che questo contratto fra Lega e M5s , dietro il problema del Tav , solleva un altro, forse ancora più grave problema: Torino non conta nulla a livello nazionale. L’irrilevanza della classe politica piemontese perdura pur cambiando maggioranze e governi. Quasi nessuno ha fatto notare che dalla nascita della cosiddetta seconda Repubblica , nel 1994 con il primo governo Berlusconi, sono stati pochissimi i ministri piemontesi e spesso in posizioni poco significative. Se non ricordo male, Costa padre, Comino ,Turco, Fassino , Costa figlio, Nerio Nesi e basta. (escludo dal calcolo il governo Monti fatto da tecnici). Praticamente nessun torinese è fra i leader di partito che contano. Non va meglio all’intera classe dirigente della città: dall’industria al sindacato , dalla Chiesa alla cultura. La stessa sindaca Appendino non è fra i maggiorenti del suo partito. Chi può allora difendere i legittimi interessi
della città? Si potrebbe estendere il discorso a buona parte della Regione. ( Forse l’unica personalità di un certo rilievo è oggi il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, un cuneese da poco trapianto in città). Non sottovaluto le risorse di lavoro e di impresa, in qualche caso ottime, ma mancano le classi dirigenti in grado di operare affinchè Torino esca dal declino che l’ha colpita ormai da diversi anni. Intanto l’asse Milano- Roma colpisce proprio il capoluogo subalpino. Quella che era la più importante area industriale italiana e fra le più importanti del mondo è diventato un punto in alto a sinistra sulla carta geografica d’Italia. Chi guiderà la riscossa?
(foto: il Torinese)
La tratta internazionale della Torino-Lione, lunga 65 km tra Susa-Bussoleno e Saint-Jean-de-Maurienne, è costata ad oggi 1,5 miliardi di euro, dei quali il 50% a carico della Ue, e la quota rimanente divisa a metà tra Italia e Francia. L’ansa fornisce le cifre, comprese quelle dedicate agli studi, alle attività preliminari e allo scavo delle quattro gallerie esplorative: tre sono in Francia, la quarta in Italia, a Chiomonte, costata 173 milioni di euro. E’ stato scavato inoltre il 33% dell’ultima galleria geognostica, collocata tra La Praz e Saint-Martin-la-Porte, oltralpe, destinato a essere un tratto della futura maxi-galleria da 57,5 km.I lavori dovrebbero iniziare nel 2019, e il costo totale è di 8,6 miliardi di euro, il 40% a carico della Ue, il 35% dell’Italia, il 25% della Francia. Se – come fa presupporre il piano del prossimo governo – si dovesse rinunciare all’opera – la “multa” sarebbe di 2 miliardi di euro. Il movimento No Tav sostiene però che non è prevista se lo Stato si giustifica con “gravi motivazioni”. Oggi per la Tav lavorano circa 800 persone.
(foto: il Torinese)
Scioperano i lavoratori Fedex-Tnt
Elevata adesione allo sciopero dei lavoratori dell’americana Fedex Tnt contro il piano di riorganizzazione della multinazionale, che prospetta 315 licenziamenti e 115 trasferimenti con la chiusura di ben 24 filiali su un totale di 34. Sono 250 i lavoratori che hanno partecipato al corteo a Torino, partito da piazza Derna e giunto fino alla sede della Tnt in corso Giulio Cesare. La scritta sugli striscioni: “Dopo due anni di discorsi avete scelto la via più facile: licenziamenti e trasferimenti, ma non molleremo”
Lo stop alla Tav Torino-Lione previsto nella bozza del contratto di governo tra Lega e M5s viene giudicato dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino come una ” inaccettabile penalizzazione per la nostra regione, per Torino e per la logistica del Nord Ovest”. A pagina 34 del contratto di Salvini e Di Maio è previsto l’impegno “a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto”. “Cosa dicono Giovanni Toti e Attilio Fontana? (i presidenti di Liguria e Lombardia – ndr) Noi ci opporremo in ogni modo – dice Chiamparino – bisogna impedire che si torni indietro”.
Le fondazioni bancarie salvano il Regio
Le fondazioni bancarie torinesi, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, aiuteranno la Città di Torino mettendo a disposizione le risorse necessarie per raggiungere l’equilibrio del bilancio consuntivo 2017 del Teatro Regio, che dovrà essere approvato entro il 30 giugno. Il “pieno appoggio” al Regio nel Consiglio di Indirizzo dell’ente teatrale presieduto dalla sindaca Chiara Appendino è stato garantito. Così la nuova Stagione 2018-2019 verrà regolarmente presentata il 18 giugno. Il neo- sovrintendente William Graziosi ha l’obiettivo di chiudere in pareggio.
(foto: il Torinese)
Ordigno bellico riaffiora vicino a Eataly
Una bomba del secondo conflitto mondiale è stata scoperta durante i lavori di scavo nelle vicinanze di Eataly , al Lingotto. L’area, dove è in corso il cantiere per la nuova attività commerciale Green Pea è stata isolata da polizia e artificieri. E’ probabile che si tratti di una bomba sganciata per colpire il Lingotto, che allora ospitava la produzione della Fiat.
(Foto: il Torinese)
