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La pioggia non ferma la festa. Il sindaco: "E' il viaggio di una città che guarda al futuro"

Il primo cittadino, con un abbraccio, ha ceduto il vessillo rosso del decennale a Valentino Castellani, già sindaco e presidente del Comitato Olimpico Torino 2006

OLIMPIADI STAFFETTA

Compleanno sotto la pioggia per le  Olimpiadi di Torino 2006, che festeggiano i dieci anni che hanno trasformato il volto della città. “Dopo 10 anni il viaggio continua: è il viaggio di una città che è cambiata e che guarda al futuro”. Parola del sindaco Piero  Fassino che , in veste di primo vessillifero, ha dato il via alla staffetta olimpica che oggi ha attraversato tutto il territorio urbano, toccando le dieci circoscrizioni . “I Giochi olimpici furono per Torino un punto di svolta, l’inizio di una  trasformazione verso una città che si è aperta sempre di più investendo su tutto ciò che poteva renderla più attraente e attrattiva” ha aggiunto. “E le celebrazioni di questi due giorni sono non nel segno della nostalgia ma del futuro e della soddisfazione di aver continuato quel viaggio e la conferma dell’impegno a proseguirlo”, ha concluso il primo cittadino che, con un abbraccio, ha ceduto il vessillo rosso del decennale a Valentino Castellani, già sindaco e presidente del Comitato Olimpico Torino 2006.

La staffetta su TORINESE WEB TV: https://www.facebook.com/Il-Torinese-691740550864775/#
olimpiadi-2006

Intanto, sabato e domenica, come già avvenuto nella Festa dei 10 anni della metro torinese, con un solo biglietto da 1,50€ si potrà viaggiare tutto il giorno sull’intera rete urbana e suburbana GTT, metropolitana compresa.  I canali social della Città di Torino (Facebook e Twitter) seguiranno in diretta gli eventi e forniranno informazioni sul programma agli utenti. E’ per la città un compleanno speciale, un’occasione per trovare o ritrovare gli amici con cui si è condiviso l’avventura a cinque cerchi. In particolare sarà anche l’opportunità per scoprire quanto è cambiata Torino negli ultimi anni visitando, ad esempio, la mostra organizzata dall’Urban Center: “Torino. Dalle Olimpiadi al futuro”. (Tutti gli altri eventi in programma nell’altro servizio in Prima Pagina sulla home del Torinese)

(Foto: Città di Torino)

 

Medici "irregolari" denunciati all'Oftalmico: è solo la punta dell'iceberg?

I controlli dei Servizi ispettivi delle Asl vengono svolti a campione in tutte le Aziende sanitarie regionali e in tutti gli ospedali. “Una situazione davvero desolante per il servizio pubblico – commenta Saitta

OFTALMICO TORINODenunciate alla magistratura gravi irregolarità riscontrate tra il personale dell’ ospedale Oftalmico di Torino. Lo comunica l’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta, alla quarta commissione del Consiglio regionale in relazione ai controlli a campione nella struttura sanitaria. L’assessore: “profonda preoccupazione per la situazione emersa: ho concordato con il direttore generale dell’Asl TO1 di trasmettere immediatamente tutti gli atti alla Procura della Repubblica”. Infatti, su 35 dirigenti medici in servizio all’Oftalmico  i controlli hanno riguardato sei di loro e per tutti sono state riscontrate irregolarità quali la titolarità di quote di imprese oculistiche, e la compresenza in cliniche private durante l’ orario di servizio.

I controlli dei Servizi ispettivi delle Asl vengono svolti a campione in tutte le Aziende sanitarie regionali e in tutti gli ospedali. “Una situazione davvero desolante per il servizio pubblico – commenta Saitta – che riveste aspetti di etica e di serietà professionale, oltre che aspetti anche penalmente perseguibili. Sono il primo a scusarmi con i cittadini quando all’Oftalmico si ritarda negli interventi o si formano liste d’attesa, ma pretendo dai dirigenti medici serietà e rispetto delle regole. Il sistema sanitario pubblico non può essere usato come un taxi dal quale salire o scendere per interessi privati!

“Naturalmente non intendo generalizzare, so che all’Oftalmico lavorano ottimi professionisti, ma mi ha profondamente turbato apprendere di queste situazioni che meritano di essere valutate dagli organi competenti” conclude Saitta. Davide Bono, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle dice che ” sarebbero stati opportuni più controlli negli anni passati”.  «Una campagna denigratoria per screditare l’ospedale – dichiara alla stampa Antonio Pilla della Uil -. Ma se dei medici hanno sbagliato è giusto che ne paghino le conseguenze”. Vignale e Porchietto di Forza Italia puntano il dito contro la chiusura dell’ospedale che avverrà “ma solo dopo le elezioni”, senza conoscere i loceli dove la struttura sarà trasferita.

(Foto: www.museotorino.it)

Gabriele in carcere dopo l'uccisione di Gloria. L'avvocato: "ha tentato il suicidio"

defilippi rosbochIl legale nei giorni scorsi ha nominato un consulente e ha chiesto la perizia psichiatrica sul ragazzo sul quale, dopo la visita in carcere, dice che “è molto provato”

Il rimorso per  ciò che ha fatto, o più semplicemente la consapevolezza di avere molti, moltissimi anni di carcere davanti a sé e la vita rovinata? Gabriele Defilippi, il 22enne arrestato per l’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante di francese di Castellamonte avrebbe tentato il suicidio. L’Ansa rilancia le dichiarazioni  dell’avvocato del giovane,  Pierfranco Bertolino. Il legale questa  mattina lo ha incontrato nel carcere delle Vallette, dove è detenuto e guardato a vista da venerdì nel repartino psichiatrico.”Gabriele mi ha riferito di avere tentato il suicidio e di voler morire”, afferma Bertolino. Anche se al momento non si hanno notizie in tale senso da parte della polizia penitenziaria. L’avvocato nei giorni scorsi ha nominato un consulente e ha chiesto la perizia psichiatrica sul ragazzo sul quale, dopo la visita in carcere, dice che “è molto provato”.

Il padre di Gloria ai funerali: "Grazie a tutti, tranne al maledetto che ti ha messa qui"

rosbochgloria funeraliIl parroco: “Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”

Le indagini proseguono per cercare di comprendere tutti i dettagli di un diabolico assassinio. E, mentre i carabinieri non hanno trovato traccia dei 187 mila euro sottratti alla povera Gloria (Gabriele aveva detto che si trovavano nella cassetta di sicurezza del complice, Roberto Obert). oggi è stato il giorno dei funerali della professoressa di Castellamonte. “La vita di una persona non può essere castellamonte chiesastroncata perché un altro essere umano si è arrogato un diritto inesistente di togliergli la vita. Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”. Sono le parole accorate e scandalizzate per l’atrocità di quanto è accaduto, pronunciate dal parroco di Castellamonte, don Angelo Bianchi durante i funerali di Gloria. Il comune del Torinese noto fino ad oggi per la tradizione della ceramica, è oggi all’onore delle cronache per un fatto drammatico. Il sindaco Paolo Mascheroni  ha proclamato il lutto cittadino. Erano centinaia i concittadini dell’insegnante presenti in chiesa e fuori in rispettoso silenzio. Messaggi di solidarietà sono giunti dal sindaco, dal procuratore della Repubblica di Ivrea Giuseppe Ferrando, del colonnello dei carabinieri Arturo Guarino a Marisa ed Ettore, gli anziani genitori della vittima. Gloria “è stata spazzata via da una violenza assurda”, ha aggiunto  il parroco. “Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini. Tutti tranne quel maledetto criminale che ti ha messa qui”, ha detto Ettore Rosboch, piangendo davanti alla bara della figlia.

A TORINO IL PRIMO FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE

cavallerizzaCIBO AGRICOLSALAME PIEMONTE VINO CIBOAula Magna – Cavallerizza Reale: Quando il cibo fa notizia, quando la notizia parla di cibo

Dal 25 al 27 febbraio 2016, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, la prima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare racconterà il mondo della comunicazione alimentare in tutte le sue sfaccettature, partendo da una certezza e da un’esigenza. La certezza che il “cibo” è sempre più un tema centrale, forse il solo argomento capace di creare dibattito e attirare attenzione in tutti i settori, a cominciare da quello giornalistico.  L’esigenza di coinvolgere una platea eterogenea, che accanto alla stampa vede comunicatori, blogger, aziende, istituzioni, uffici stampa, scienziati, alimentaristi e influencer, dando vita a una Rete che tenga vivo il confronto in modo costante, arricchendolo con spunti, buone pratiche e una collaborazione costruttiva.  I tre giorni di Festival saranno un primo test per questa grande food community, alternando momenti di lavoro e panel di approfondimento ad eventi collaterali come show cookingdegustazioni ed educational sul territorio. Giovedì 25 febbraio, dalle 10 alle 13, la Cavallerizza ospiterà l’evento inaugurale “Quali politiche alimentari dopo Expo”, con la partecipazione del sindaco di Torino, Piero Fassino, e del presidente di Slow Food, Carlin Petrini. Insieme a loro anche esponenti dell’universo imprenditoriale: Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo Lavazza, Marco Pedroni, presidente nazionale Coop, e Antonella Pasquariello, presidente di Camst. Oltre ai vertici di alcune tra le principali associazioni di categoria: Luigi Pio Scordamaglia di Federalimentare, Mattia Parriani di Unionalimentare Torino, Roberto Moncalvo di Coldiretti e Giorgio Bosticco del Consorzio Piemonte Land of Perfection. La chiusura della mattinata sarà, invece, affidata al coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta, e al messaggio del ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina.

Seguirà un originale light lunch, curato da Camst, con un menu tricolore che racconterà l’Italia attraverso la varietà dei piatti serviti nelle mense delle diverse regioni. Tanti i temi che il Festival svilupperà, a partire dal pomeriggio, nei singoli panel: da quelli etici come gli sprechi e il diritto al cibo, affrontati sia dal punto di vista del giornalismo economico che sotto lo sguardo di quello politico, a come la comunicazione incide sulle abitudini dei consumatori, nella scelta di bere o meno l’acqua pubblica, ad esempio, o nell’educazione alimentare dei bambini. Cibo anche in senso scientifico e sanitario: dall’esigenza di raccontare i progressi della ricerca a quella di sfatare le “bufale” e gli inutili allarmismi, fino alla necessità di promuovere un consumo consapevole, soprattutto nel caso del vino, uno dei prodotti che più rappresentano le radici e la cultura del nostro territorio. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà, poi, il business: dai trend di mercato del settore in Europa al crescente fenomeno dei reati alimentari.  Non mancherà, infine, un focus dedicato al linguaggio “disinvolto” di chi scrive di cibo e ai diversi giornalismi, nell’era della critica enogastronomica 2.0. Tra gli eventi collaterali, giovedì 25, l’Accademia FoodLab ospiterà una lezione di cucina su allergie e intolleranze, realizzata in collaborazione con la testata Zero, mentre alla Casa del Quartiere di San Salvario con L’Alveare che dice Sì! sarà possibile gustare un “alveritivo” di prodotti locali, alla scoperta dell’acquisto solidale e del food sharing. Tappa a tavola anche da Pepino, nello storico locale di Piazza Carignano dove è nato il gelato da passeggio!  L’atrio di Mercato Metropolitano a Porta Susa ospiterà, invece, uno showcooking contro gli sprechi in cucina, aperto a tutti e in particolare ai giovani studenti degli istituti alberghieri.  Venerdì 26 la Città del Gusto del Gambero Rosso proporrà una degustazione guidata di vini del territorio, mentre presso Argotec sarà possibile vivere una Space Food Experience, sperimentando il menu riservato agli astronauti durante la loro permanenza nello spazio. Dalle stelle…alle stalle! La Fassoneria proporrà, infatti, I Piaceri della Carne, una degustazione di hamburger rigorosamente 100% Fassona.

L’ultima giornata di Festival, sabato 27 febbraio, sarà dedicata agli educational sul territorio.  La storica Caffetteria San Tommaso 10, dove nacque la Lavazza, aprirà le sue porte per una aromatica degustazione di caffè, mentre il laboratorio di ricerca della Smat offrirà un assaggio guidato di acqua.  Apriranno le loro porte anche il Dipartimento di Agraria di Grugliasco, con una particolare degustazione di mele, e il centro cottura di Camst a Chieri, dove vengono preparati ogni giorno migliaia di pasti per le mense scolastiche.   Il vino sarà un file rouge: dal Torinese, con l’Enoteca regionale di Caluso e la Strada Reale dei Vini, alle Langhe e Roero con l’Enoteca di Grinzane Cavour e il WiMu di Barolo e, sempre nel Cuneese, i nuovi vini di Clavesana, fino alle colline vercellesi del Gattinara. Ci sarà spazio anche per la riscoperta della viticoltura nel cuore del distretto tessile biellese e di capolavori di architettura enologica come gli Infernot e le Cattedrali sotterranee tra il Monferrato alessandrino e astigiano. Sarà possibile anche testare sulla propria pelle gli effetti della wine-therapy! Non mancheranno, poi, degustazioni dedicate ai prodotti dei Maestri del Gusto di Torino, alle birre artigianali e ai celebri sette tagli del bollito di Carrù. Più di un capitolo sarà destinato ai formaggi, dal gorgonzola alle altre produzioni casearie di Novarese e Verbano Cusio Ossola, nella suggestiva cornice del Distretto dei Laghi. Protagonista anche la risicoltura, e naturalmente il profumo del tartufo fra le colline dichiarate Patrimonio Unesco.

Follia omicida al bar: ammazza di pugni pensionato per una sigaretta accesa

carabinieri auto I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio Vito Salvatore Di Dia, di 62 anni

Una vicenda tragica e assurda. Il cliente di un bar di Torino in strada del Fortino ha preso a pugni e calci  un altro avventore durante una lite per futili motivi, fino ad ucciderlo. I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio Vito Salvatore Di Dia, di 62 anni. La vittima si chiamava Raffaele Carretta, 70 anni ex sottufficiale dell’Arma. La sua “colpa”, quella di entrare nel bar con la sigaretta accesa. L’assassino si era allontanato dopo l’accaduto ed è stato rintracciato solo in serata.

Quando è pronto il grattacielo della Regione? Si saprà solo entro la fine di marzo

Le tensioni sulle parcelle lievitate negli anni sono ormai acqua passata e tra Fuksas e il governatore Sergio Chiamparino è pace conclamata da qualche mese. Reschigna ha fatto il punto sullo stato dei lavori, interrotti dopo la messa in liquidazione di Coop Sette, la società capofila della Ati che si è aggiudicata la costruzione dell’opera

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Tra inchieste, polemiche e ritardi, a che punto è il palazzo unico, la Torre denominata proprio “Unica”,  progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas per riunire tutti gli uffici regionali, oggi sparsi per Torino? L’occasione per parlarne è venuta in Consiglio regionale, dove il vicepresidente  della Regione Aldo Reschigna ha risposto all’interrogazione del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi.

grattacielo r4Le tensioni sulle parcelle lievitate negli anni sono ormai acqua passata e tra Fuksas e il governatore Sergio Chiamparino è pace conclamata da qualche mese. Reschigna ha fatto il punto sullo stato dei lavori, interrotti dopo la messa in liquidazione di Coop Sette, la società capofila della Ati che si è aggiudicata la costruzione dell’opera.

“E’ in corso una trattativa con le parti per risolvere gli ultimi nodi rimasti da sciogliere, entro metà marzo sapremo con sicurezza la data precisa sulla ripresa dei lavori”, ha spiegato Reschigna. Dal momento della ripresa sono necessari 195 giorni per concludere l’opera e avviare il trasferimento dei dipendenti. Da parte nostra sono in corso di valutazione i risultati delle gare sulla fornitura delle dotazioni informatiche e degli arredi; saremo in grado di entrare nel palazzo appena ci verrà consegnato”.grattacielo r2

Per quanto riguarda la realizzazione dell’asilo nido all’interno della nuova struttura, il Vicepresidente ha motivato la decisione di sospenderne la realizzazione “con l’assenza di un bisogno reale, in un numero tale da giustificare il servizio, da parte del personale regionale. Anche alla richiesta di quale necessità del servizio ci sia da parte degli abitanti della zona, rivolta ai servizi comunali, è stata data risposta negativa. Non è escluso che una volta realizzata la Città della salute e la domanda del servizio dovesse crescere, se ancora disponibile lo spazio, non si possa arrivare all’insediamento dell’asilo nido”.

lingotto grattacieloSulla bonifica dell’amianto nell’area dell’ex Avio, Reschigna ha precisato che “la bonifica è in corso secondo i paramenti definiti dal piano approvato dalla conferenza dei servizi, sotto la stretta sorveglianza di Arpa e Asl. Nelle aree circostanti il palazzo non sono comunque presenti cumuli con materiali inquinanti che possano mettere a rischio la salute dei cittadini residenti e dei futuri ospiti del palazzo stesso”.

“Chiediamo alla Regione di fare di tutto affinché i lavori riprendano a fine marzo e non si rinvii ulteriormente, affinché il piano di dismissione dei locali in affitto abbia seguito – questo l’auspicio del consigliere Grimaldi. – Chiediamo inoltre che si mantenga aperto il confronto tra Regione, città di Torino e rappresentanze sindacali sul tema dell’asilo, anche in vista del progetto definitivo della Città della Salute.”

(Foto: il Torinese)

Gabriele confessa l'omicidio di Gloria. La mamma del ragazzo nega di essere coinvolta

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AGIORNAMENTO Gabriele Defilippi, l’ex allievo di Gloria Rosboch, fermato ieri dai carabinieri per l’omicidio della professoressa di Castellamonte, ha confessato nella notte di avere preso parte all’assassinio con il suo amico Roberto Obert, anche lui fermato e reo confesso. La notizia giunge all’Ansa dal suo legale, Pierfranco Bertolino.Continua a negare ogni proprio coinvolgimento, invece, Caterina Abbattista, la madre di Gabriele anche lei fermata ieri dai militari dell’Arma. Ma Gabriele e l’amico con cui aveva una relazione  Roberto Obert, si accusano a vicenda. Lo afferma il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. Scrive l’Ansa: “Abbiamo due confessioni con ruoli ribaltati. Obert ha detto che a strangolare la professoressa Rosboch è stato Defilippi, ma quest’ultimo ha rilasciato delle dichiarazioni di verso opposto. Entrambi, però, sono collocati con certezza sulla scena dell’omicidio”. I due sono accusati di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

VENERDI E’ stato ritrovato a Rivara il cadavere della professoressa Gloria Rosboch. Il corpo senza vita della donna era nel canale di scolo di una discarica: per il suo recupero è stato richiesto l’intervento della squadra sommozzatori dei vigili del fuoco. Subito dopo il ritrovamento è stato fermato Gabriele Defilippi, lo studente 22enne sospettato della scomparsa della sua insegnante,che nei giorni scorsi era stato interrogato per  ore dai carabinieri, insieme con sua madre Caterina Abbattista: la donna è stata fermata dai carabinieri in serata, con l’accusa di concorso in omicidio. E’ stato un amico di Gabriele Roberto Obert, 55enne di Forno Canavese, ad aver portato i carabinieri sul luogo dove è stato trovato il corpo. «E’ stato Gabriele a strangolarla, io non ho fatto nulla», avrebbe dichiarato. Come Defilippi anche lui è stato fermato con le imputazioni di omicidio volontario e occultamento di cadavere. La donna sarebbe stata strangolata nell’auto di Obert e il cadavere trasportato nella discarica.

defilippi rosbochI carabinieri del nucleo investigativo di Torino, che hanno convocato la seconda insegnante e l’hanno interrogata pensano  che anche lei sia stata vittima di un raggiro

Giovedì 18 febbraio – Nel giallo della scomparsa di Gloria Rosboch entra in scena un’altra insegnante che è stata presente in qualche modo nella vita di Gabriele Defilippi, il ragazzo 22enne accusato di avere truffato la professoressa scomparsa da Castellamonte lo scorso 13 gennaio.  Quel giorno disse ai genitori che sarebbe andata ad una riunione nella scuola in cui insegnava, ma da allora non la videro più. Per la scomparsa, la procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta, ad oggi senza indagati, in cui si ipotizza l’omicidio. I genitori di Gloria sostengono che non avrebbe avuto motivo di uccidersi, neppure dopo la vicenda della truffa ai suoi danni da parte di Gabriele: per lui e per un inesistente progetto di lavoro aveva prelevato dal suo conto in banca tutti i suoi risparmi, oltre 180 mila euro che consegnò al ragazzo, senza mai più rivedere la somma di denaro.  I carabinieri del nucleo investigativo di Torino, che hanno convocato la seconda insegnante e

carabinieri-casel’hanno interrogata pensano  che anche lei sia stata vittima di un raggiro. La donna forse ha avuto una relazione col ragazzo – o comunque un legame di amicizia – conclusosi nel 2013, quando il ragazzo era appena maggiorenne. Sono intanto riprese nelle scorse ore le ricerche di Gloria, concluse al momento senza esito, alle quali hanno preso parte i vigili del fuoco, coadiuvati dal pastore belga Larcos appartenente unità cinofile e i carabinieri.

In Piemonte calano gli incidenti sul lavoro ma aumentano le donne infortunate

L’infortunato piemontese “tipo” è un lavoratore maschio – per più del 60% delle denunce – fra i 35 e i 49 anni

OPERAIO LAVORO

Una buona notizia: cala il numero degli infortuni sul lavoro, che in Piemonte nel 2015 sono stati 48.228, una diminuzione  del 4,5% rispetto all’anno prima. Gli incidenti mortali sono stati 82. I dati – informa l’Ansa – sono stati comunicati dal direttore regionale dell’Inail Alessandra Lanza, nel corso di un convegno con  il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Luigi Bobba, sulle novità normative collegate al Jobs Act con risvolti sul  ‘sistema sicurezza’. Nel quinquennio tra 2010 e 2015 i casi denunciati all’Inail sono scesi di quasi un terzo e si sono pressoché dimezzati rispetto ai livelli precedenti la crisi economica. Lo scorso anno la metà degli infortuni denunciati si è verificata provincia di Torino, a seguire quella di Cuneo. L’infortunato piemontese “tipo” è un lavoratore maschio – per più del 60% delle denunce – , fra i 35 e i 49 anni (più di un terzo) e di nazionalità italiana (più dell’85%). Cresce l’incidenza delle lavoratrici infortunate che sono state  il 38% nel 2015 (32% nel 2008) e rimane stabile la quota degli stranieri infortunati: circa il 15%).

L'economia parla sempre meno piemontese, in crescita le imprese straniere

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Il presidente di Unioncamere: “Spetta alle istituzioni valorizzare e sostenere questi imprenditori, attraverso politiche mirate di sostegno al credito”

 

Nel  2015 le imprese straniere in Piemonte aumentano in modo significativo.  Sono iscritte nel registro della Camera di Commercio in 40.716, il 4,4% in più rispetto al 2014 e il 10% del totale. In particolare aumentano le aziende nei settori costruzioni, commercio, turismo e attività manifatturiere. I dati provinciali:  Cuneo (+5,6%), Alessandria (+5,3%) e Torino (+4,5%), questi i territori dove si sono registrati i maggiori tassi di crescita. Soddisfatto il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello, che dichiara all’Ansa:   “L’imprenditoria straniera rappresenta una risorsa preziosa per il nostro territorio, che è cresciuta negli ultimi anni, a dispetto di un calo generalizzato delle imprese registrate in Piemonte. Spetta alle istituzioni valorizzare e sostenere questi imprenditori, attraverso politiche mirate di sostegno al credito. Il Sistema camerale sostiene finanziariamente il Fondo di garanzia per il Microcredito della Regione Piemonte, a supporto dei soggetti non bancabili – come gli immigrati – per aiutarli nelle loro idee”.

 

(Foto: il Torinese)