Dopo i casi Fca ed Exor, che hanno lasciato Torino, la famiglia Agnelli sta trattando con Samsung Electronics che potrebbe acquistare alcune o tutte le operazioni di Magneti Marelli da Fca. Un’ operazione che potrebbe valere oltre 3 miliardi di dollari con l’obiettivo,di chiudere entro l’anno. Si tratterebbe della più grande acquisizione di sempre per il Gruppo sudcoreano al di fuori dal proprio paese. Un ‘No comment’ da parte del portavoce della Fca. Il gruppo auto accelera in Piazza Affari dopo le indiscrezioni sulla possibile cessione di Magneti Marelli (azienda con impianti in Piemonte a Venaria e Orbassano) a Samsung. Il titolo, congelato per eccesso di volatilità, segna un rialzo dell’8% a 5,9 euro.
La riunione della Giunta comunale di oggi è proseguita – in perfetto stile pentastellato, e come promesso durante la campagna elettorale – con una diretta Facebook. I lavori della Giunta si interromperanno ora due settimane per riprendere martedì 23 agosto con all’ordine del giorno il dossier per accedere ai fondi statali da investire nella riqualificazione dei quartieri periferici della città. “Si tratta di fondi che saranno utilizzati in particolare per interventi nell’ambito di mobilità sostenibile, attività educative e culturali, viabilità, arredo urbano, servizi a sostegno dell’inclusione sociale e welfare, scuole e impianti sportivi”, informa l’amministrazione.
Tra le diverse decisioni assunte nella seduta di oggi – in vista dell’imminente ripresa delle lezioni a settembre da parte degli alunni di materne, elementari e medie inferiori – vi è stata l’approvazione dell’annuale piano di utilizzo degli edifici scolastici in città. Sempre sul tema istruzione è stato approvato, su proposta dell’assessora Federica Patti, il progetto esecutivo – finanziato con un contributo ministeriale nell’ambito del “Piano Città”- per dare corso alla manutenzione dell’edificio dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci, in via Abeti, 13.
E’ stato approvato anche il progetto di fattibilità tecnica per procedere al restauro degli apparati decorativi interni della chiesa juvarriana di Santa Croce, in piazza Carlo Emanuele II. Si tratta della prosecuzione di un intervento conservativo iniziato negli anni passati. L’edificio religioso – una delle più belle chiese barocche di Torino – è di proprietà della Città e sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni architettonici sin dal 1910 per la particolare valenza storica artistica. La delibera di oggi illustra i lavori del II lotto, resi possibili dal contributo della Compagnia di San Paolo (rientrante nel progetto Art-Bonus). Il progetto riguarda il restauro interno della cupola, del tamburo e della lanterna, oltre alcuni interventi relativi all’impianto di illuminazione e alla sistemazione di serramenti.
Infine, introdotto dalla sindaca Chiara Appendino, il primo appuntamento via Facebook della Giunta (previsto uno al mese) ha visto interloquire i diversi assessori sui temi di più stringente attualità. I responsabili delle politiche amministrative hanno risposto a precisi quesiti formulati on line dai cittadini: dall’urbanistica alla viabilità, dalla cultura alla scuola, dallo sviluppo economico al commercio, dall’impatto delle nuove tecnologie all’ambiente.
“Grazie a TUTTI per aver partecipato al primo#ChiediAllaGiunta facendo domande, segnalando problemi o anche solo incoraggiandoci e ascoltando le nostre risposte. Anche questi sono importanti momenti di confronto e contatto con i cittadini, in attesa di incontrarci regolarmente a Palazzo Civico a partire da settembre, come promesso”. Così la sindaca in un post su Facebook dopo la diretta.
(Foto: il Torinese)
A partire dal prossimo autunno dovranno obliterare i biglietti anche gli abbonati al servizio di trasporto pubblico di Gtt , così come avviene già ora per la metropolitana. La multa? 3 euro L’intento è quello di evitare le furbate di chi non possiede il titolo di viaggio o non regolarizza a bordo la propria posizione, Il Comune vuole la timbratura obbligatoria per gli abbonati anche per poter fare un’analisi delle linee più frequentate, per rivedere la mappa dei trasporti urbani. Nel corso dell’ultimo anno Gtt ha inasprito le verifiche sui passeggeri con 3.324.000 controlli e ben 113.220 sanzioni. Di queste 20.443 sono state effettuate a bordo del 4, segue poi la linea 18 con 6.890 contravvenzioni e la linea 9 con 6.693 multe. I cosiddetti “portoghesi” si trovano anche ci sono anche sul bus 2, con 6.641 contravvenzioni, e sul tram 3, con 5.527 verbali, Nel programma della nuova Giunta è previsto il «rilancio del Trasporto pubblico con una razionalizzazione della rete Gtt basata su linee di forza esercitate con tram e su nodi di interscambio e intermodalità ai margini dell’area cittadina». Si prevede che la sanzione per chi salta il “bip” possa ammontare a 3 euro.
(foto: il Torinese)
Per dire no al terrorismo e pregare per la pace i cattolici e i musulmani torinesi si sono trovati a messa, insieme, alla Consolata. I rappresentanti delle moschee dell”Associazione islamica delle Alpi hanno partecipato all’iniziativa dopo l’assassinio a Rouen, in Francia, di padre Jacques Hamel. “La pace è un dono di Dio che richiede la collaborazione di tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non, musulmani e cattolici”, così don Gian Luca Carrega, direttore dell’Ufficio pastorale per la Cultura, che ha celebrato messa. “Ogni violenza in nome di Dio è una violenza contro Dio, una bestemmia contro Dio”, ha detto invece il portavoce dell’Associazione Islamica delle Alpi Brahim Baya. “Siamo qui per tagliare la strada a chiunque cerchi di spingerci verso lo scontro e la guerra”, ha aggiunto applaudito dai fedeli che hanno partecipato alla messa. Momenti di raccoglimento anche a San Salvario, il quartiere multietnico di Torino, e a Novara. Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino, Osvaldo Napoli, ha evidenziato che alla Consolata non erano presenti le istituzioni.
Anche a Torino la comunità islamica vuole dare un segnale di concordia ai cristiani, dopo i numerosi attentati terroristici delle scorse settimane.
domenica 31 luglio
Una delegazione di imam ha deciso di essere presente sui banchi delle chiese cattoliche. “Anche io sarò in chiesa. L’invito degli imam è una svolta”. Lo annuncia in una intervista alla Stampa il procuratore di Torino, Armando Spataro, che aggiunge: “il terrorismo si batte con le comunità islamiche. Questo invito degli lmam ad andare in chiesa mi sembra di portata eccezionale. Nessuno può pensare di sconfiggere il terrorismo senza l’aiuto delle comunità islamiche». Anche a Torino, dunque, un gruppo di imam che operano in città prenderà parte alla Messa delle 10 al santuario della Consolata, aderendo all’iniziativa promossa dai musulmani francesi dopo l’assassinio del sacerdote Jacques Hamel. Sarà l’Associazione islamica delle Alpi a condurre una delegazione di fedeli e di imam alla Messa nella chiesa storica torinese «Porteremo il nostro saluto e le nostre condoglianze ai cristiani perché anche questo può essere un gesto importante». Torino in prima battuta non era tra le città che avevano aderito all’iniziativa promossa in Italia dalla Coreis e dall’Ucoii.
La Sindaca di Torino Chiara Appendino ha raccolto il testimone da Sergio Chiamparino ed è la nuova Presidente dell’Alto Comitato di Coordinamento che guiderà la Fondazione per il Libro per i prossimi 12 mesi e il Salone Internazionale del Libro di Torino verso l’edizione del trentennale
La road map che accompagnerà al Salone 2017 è stata tracciata dall’Assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro, riunitasi a Palazzo Civico. Erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, la Sindaca di Torino Chiara Appendino, le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi e della Città di Torino Francesca Leon, i rappresentanti di MibactRossana Rummo, Miur Arnaldo Colasanti e Intesa Sanpaolo Michele Coppola, i Consiglieri d’amministrazione Luciano Conterno e Roberto Moisio, del quale è anche stata ratificata la nomina a Vicepresidente della Fondazione.
Il lavoro per progettare il 30° Salone di Torino – del quale sono state confermate le date dal 18 al 22 maggio 2017 – procederà anche nel mese di agosto per arrivare a concludersi alla metà di settembre, e si attuerà su due fronti.
Da un lato le modifiche allo Statuto della Fondazione per il Libro, per adeguarlo alle nuove sfide e permettere l’ingresso in Consiglio d’Amministrazione dei nuovi Soci: Mibact, Miur, Intesa Sanpaolo e soprattutto gli editori, che negli ultimi giorni in numero sempre maggiore stanno offrendo la disponibilità a essere coinvolti direttamente nella progettazione e organizzazione del nuovo Salone. A questo proposito, già martedì 2 agosto è convocato il Comitato d’Indirizzo, composto dai rappresentanti dei Soci fondatori, chiamato a lavorare sul Protocollo d’Intesa che disegnerà il nuovo Statuto e la nuova mission della Fondazione.
Dall’altro lato, la messa a punto di un progetto di Salone fortemente innovativo, accompagnato dal motto «seminiamo il cambiamento». Senza abdicare alla sua forte identità di manifestazione fieristica e di grande festival culturale, accentuerà l’attenzione alle startup, alle nuove forme di editoria e di lettura e la sua connotazione nazionale e internazionale con il coinvolgimento di tutte le categorie della filiera del libro: editori, librai, biblioteche, lettori, scrittori, creativi, la rete nazionale delleCittà del Libro e i progetti formativi avanzati promossi dal Miur. Massimo Bray, indicato come futuro Presidente della Fondazione, lavorerà così su una bozza che è già in via di elaborazione, e che nei prossimi giorni si arricchirà di ulteriori contributi e idee.
Il Presidente Chiamparino ha infine riconfermato Luciano Conterno quale rappresentante della Regione anche nel nuovo Consiglio d’Amministrazione. Per la nomina del proprio consigliere, la Città di Torino ha già indetto procedura pubblica di selezione in attuazione del Regolamento Nomine.
(foto: il Torinese)
Il Comune di Torino dice no ai rifiuti dalla Sicilia. ma la Trinacria si trova in emergenza e il governo chiede di inviare all’inceneritore torinese del Gerbido 15.000 tonnellate di rifiuti non differenziati. Da Palazzo Civico l’assessore comunale all’Ambiente, Stefania Giannuzzi conferma la contrarietà già annunciata dal sindaco Appendino: “La Città non è ancora stata informata e non ci sono stati ad oggi atti formali” e in ogni caso dirà no nonostante il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti abbia accusato il M5S di muoversi ancora come in campagna elettorale. Giannuzzi vuole incrementare la raccolta differenziata che entro 5 anni dovrà passare dal 43% al 65%. ma questa è una storia un po’ diversa e non si tratta di emergenza, come invece nel caso della Sicilia. Il vicepresidente del Consiglio Comunale, Enzo Lavolta (Pd)commenta : “Il Gerbido potrebbe benissimo accogliere i rifiuti dalla Sicilia come già fa con quelli liguri”. D’accordo con il M5s anche la Lega Nord.
Dopo lo smacco da parte degli editori, che hanno scelto Milano per organizzare il Salone del Libro, dalle parti di piazza Castello e piazza Palazzo di Città, ferve l’attivismo. Regione e Comune vogliono dimostrare di non stare con le mani in mano, per non rischiare di vedere sfumare altre opportunità per Torino. La sindaca Appendino si serve di Twitter: “Automotive, aerospazio, biomedical, telecomunicazioni, agroalimentare: il nostro territorio ha un patrimonio immenso”. La prima cittadina a palazzo Civico, con il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni economiche, di Politecnico e Università per mettere a punto il progetto “OpenForBusiness” , con l’obiettivo di promuovere gli insediamenti di imprese sul territorio subalpino. “Il nostro territorio è davanti a sfide che può vincere – dice la sindaca in un altro tweet -. Puntiamo su elementi di innovazione come la mobilità sostenibile”.
Le Città metropolitane sono o no sono un nuovo carrozzone all’italiana? ” Le Città Metropolitane non possono essere considerate un peso, ma Enti che erogano servizi essenziali”. Parola di Chiara Appendino che ha presieduto per la sua prima volta il Consiglio metropolitano, ruolo che spetta al sindaco di Torino. “Il quadro normativo e i tagli alla risorse decisi dal Governo mettono a rischio l’erogazione di servizi essenziali, nonostante le molte competenze rimaste in capo alle Città Metropolitane.” La delibera che prende atto degli equilibri di Bilancio è stata approvata all’unanimità in vista dell’approvazione del rendiconto economico di previsione 2016 dopo la pausa estiva.La volontà di approvare il Bilancio di previsione dopo l’estate e di far partire le procedure per servizi essenziali non rinviabili, dallo sgombero neve alla manutenzione degli edifici scolastici delle scuole medie superiori, è stata espressa da tutte le forze politiche. Al termine sella seduta le Rsu della Città Metropolitana di Torino hanno occupato simbolicamente l’aula del Consiglio. Hanno appeso uno striscione alla finestra della Prefettura e distribuito volantini con lo slogan “Senza province = senza strade = senza scuole”.
LE REAZIONI DELLE ISTITUZIONI
“La parola ‘scippo’ non mi appartiene, ci serve un progetto forte che possa aprire
un nuovo ciclo trentennale del Salone con Torino come capofila e punto di riferimento”. Così il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, “Alla luce della decisione presa dal Consiglio Generale dell’Aie, sentiamo la necessità di lanciare un nostro progetto altamente innovativo, un progetto nazionale. Il futuro del Salone dipende dal progetto che riusciremo ad elaborare. Non possiamo pensare di fare leva solo sulle divisioni interne all’Aie correndo il rischio di fare due ‘saloncini’. L’ assemblea dei soci della Fondazione per il libro, convocata per venerdì .secondo il governatore”Sarà un’occasione utile per un primo confronto, credo non sia prudente in questa fase procedere con le nomine le rimandiamo a dopo agosto, quando il progetto sarà più definito”.
“L’obiettivo del dottor Motta era chiaro. Noi andiamo avanti per la nostra strada: il Salone del Libro è un valore aggiunto per Torino e per il Piemonte. L’edizione 2017 si farà. Lavoreremo con gli editori che non la pensano come il dottor Motta (presidente Aie – ndr) e che si renderanno disponibili. Inizia ora una nuova fase per rilanciare il Salone del Libro con progetti innovativi, potendo contare sul supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Miur, della Regione Piemonte e di Banca Intesa San Paolo” ha dichiarato la Sindaca di Torino, Chiara Appendino. “Appena insediati, anche per l’eco dirompente dell’inchiesta giudiziaria che ha portato alle misure cautelari di diverse persone, abbiamo azzerato i vertici della Fondazione e rinegoziato il contratto con GL events, ottenendo il dimezzamento del canone d’affitto e un sostengo finanziario. Anche Itedi ha manifestato qualche giorno fa la sua disponibilità a supportare la manifestazione del 2017 assicurando una forte partnership. Ma erano evidentemente troppi gli errori del passato che hanno portato a questa situazione. Abbiamo appreso che il dottor Motta, già dal 25 dello scorso febbraio, aveva deciso di deliberare l’organizzazione di un evento concorrente a Milano, cosa che avrebbe potuto dire onestamente fin dal principio. Sapremo cogliere l’occasione per rinnovare il format, mettendo a sistema le competenze di ciascun partner per rendere Torino ancora di più la capitale del Libro e della lettura” ha concluso Chiara Appendino.
“Le responsabilità di Fassino negli ultimi cinque anni al Comune e di Chiamparino come presidente della Regione sono evidenti: il Pd si è beato dell’immagine di una posticcia realtà della Torino post-olimpica dove tutto , dicevano loro, andava bene, dal turismo alla cultura, mentre il terreno stava già franando sotto i piedi. La situazione piena di ombre nella gestione del Lingotto, sfociata nelle recenti vicende giudiziarie ha dato il colpo di grazia alle aspettative torinesi di conservare il Salone del Libro”. E’ il commento della vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniela Ruffino (FI), alla decisione dell’Associazione degli editori di spostare la rassegna culturale a Milano.“La sindaca Appendino è appena arrivata, – aggiunge Ruffino – ma certo non ha brillato in peso specifico se le sue preghiere corali con il Pd per mantenere la kermesse libraria nella nostra città a nulla sono valse”.“Il danno con cui Torino dovrà fare i conti non è di sola immagine. Si pensi ai posti di lavoro, all’indotto portato dal Salone e al fatto che il Lingotto (già rimasto orfano dal Salone del Gusto) si trova sguarnito delle sue due più importanti rassegne fieristiche”, osserva la vicepresidente dell’Assemblea piemontese.“Torino non può perdere la tradizione, il patrimonio e l’esperienza di decenni di Salone. Se è vero, come dicono notizie giornalistiche, che una trentesima edizione della manifestazione si terrà ancora in città, allora non ci si limiti a questo. Ma le forze politiche, economiche e culturali cittadine si attivino perché un “contro-Salone”, non con intenti di rivincita verso Milano, ma con l’obiettivo di non far morire una realtà che è esclusivamente torinese, venga organizzato ogni anno anche in futuro a Torino. Un evento che dia spazio all’innovazione, alle nuove tecnologie dell’editoria e della comunicazione, alle case editrici di nuova generazione “, conclude Ruffino.
L’Aie, associazione degli editori riunitasi questa mattina a Milano ha calato la mannaia sul salone di Torino. Gli editori, dopo un vivace dibattito, hanno deciso che il progetto “MiBook”, presso la Fiera di Rho, è il migliore. La città della Mole – anticipa La Stampa – organizzerà comunque il suo Salone del Trentennale al Lingotto. Neanche la notizia di Massimo Bray, già ministro della Cultura, alla presidenza della Fondazione per il Libro, gli interventi del sindaco Appendino e del presidente Chiamparino e l’endosement pro-Torino del ministro della Cultura Franceschini sono riusciti a salvare Librolandia. E’ un giorno pessimo per la nostra città.
(foto: il Torinese)