PRIMA PAGINA- Pagina 721

Botti vietati… a parole. Ma la realtà è diversa: Torino scoppiettante dalla periferia al centro

botti-alexBotti vietati sotto la Mole, ma tra il dire e il fare…Mentre si apprende dai dati della polizia che in Piemonte ci sono stati solo 4 feriti a causa degli scoppi di capodanno (tre a Torino e uno ad Asti)Patrizia Alessi, Capogruppo Fratelli d’Italia  in Circoscrizione 7, come lo scorso BOTTI ALESSI 8anno denuncia una situazione che giudica insostenibile:  << In  Piazza Castello , in via Roma,  e in altre vie nella notte di Capodanno c’era una distesa di rimasugli di petardi  anche a poche decine di metri dal palco di Piazza San Carlo e addirittura fuochi d’artificio in Piazza San Carlo-Via Roma, oltre che un quantitativo enorme di bottiglie tra cui tante rotte e quindi pericolose. Bottiglie anche vendute da abusivi che indisturbati vendevano in mezzo alla gente. Vero è che in piazza  San Carlo in confronto all’anno scorso c’erano più controllo grazie alle forze dell’ordine, ma comunque le bottiglie di vetro le vendevano dentro zaini, carrelli e secchielli lo stesso. E fuori dalla Piazza era un’anarchia totale – prosegue l’esponente di FdI – si poteva fare quello che si voleva! >>

botti-alex9

In effetti a Torino anche quest’anno era in vigore il divieto di esplodere petardi e simili, come cita il  Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città all’articolo 9 comma 23 “E’ vietato su tutto il territorio del Comune di Torino, fare esplodere petardi, botti, fuochi d’artificio e articoli pirotecnici in genere. L’attivazione di petardi, botti, fuochi d’artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali come previsto dallo stesso articolo 9 comma 1, e comporta quindi responsabilità dei trasgressori. Eventuali autorizzazioni in deroga saranno valutate dalla Città. Le sanzioni prevedono multe da 25 a 500 euro e il rischio di una denuncia penale per il reato di maltrattamenti agli animali”.Oltre che il divieto del Regolamento N.221 di Polizia Municipale il Regolamento di Polizia Municipale all’art.48 ter Utilizzo e vendita di prodotti pirotecnici  cita: 1. E’ tassativamente vietato far esplodere botti o petardi di qualsiasi tipo:

botti-alex-8

  1. a)      in tutti i luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi tipo; gli organizzatori responsabili delle iniziative dovranno affiggere appositi cartelli pubblicizzanti il divieto ed assicurare, con proprio personale, un’assidua sorveglianza, per il rispetto di quanto sopra, avvertendo tempestivamente, se del caso, le forze dell’ordine;
  2. c)       in tutte le vie, piazze ed aree pubbliche, ove transitano o siano presenti delle persone.
  3. La vendita negli esercizi commerciali abilitati è consentita esclusivamente nel rigoroso rispetto botti-alex3dei limiti e delle modalità stabilite dalla legge, con particolare riguardo al quantitativo massimo che può essere detenuto presso ciascun punto vendita, all’etichettatura e alle norme poste a tutela dei minori; in caso di accertata inosservanza, il Comune, valutata la gravità dell’infrazione, potrà disporre, in aggiunta alle altre sanzioni e all’eventuale sequestro della merce irregolarmente venduta, il divieto di prosecuzione della vendita.
  4. In considerazione del particolare rischio che si potrebbe configurare è tassativamente vietato il commercio in forma itinerante di artifici pirotecnici.  Commenta Alessi: << Ma nonostante il divieto i botti si sono visti e sentiti in tutta Torino, oltre che essere venduti in banchetti posti ad esempio in Via Garibaldi e a Porta Palazzo>> e denuncia che anche in  Borgata Aurora (compresi i Giardini Alimonda e Madre Teresa ) e Porta Palazzo  non è andata meglio: per botti-alex-5diverse ore i botti sono stati forti e continuativi. <<I cittadini incontrati stamane per le vie limitrofe a corso G. Cesare erano indignati dalla situazione, e anche dalle pagine di Facebook si possono leggere vari commenti sui botti sentiti per ore>>, aggiunge la battagliera esponente di FdI che annuncia:<< L’anno scorso nel territorio della Circoscrizione 7 e in tutta la Città non ci sono state multe nonostante gli innumerevoli botti esplosi, chiederò anche quest’anno con un’Interpellanza nel Consiglio della 7 e al Sindaco se vi sono state delle sanzioni…..ma da quello che si vede stamane sembra che il territorio sia stato abbandonato (come sempre). A cosa serve scrivere  i Regolamenti se poi non si attuano? Sono anni che il Comune perde il controllo del proprio territorio a Capodanno: un fenomeno che cresce di pari passo con il disimpegno dell’Amministrazione Comunale verso i festeggiamenti natalizi organizzati>>.

La paura del terrorismo non ferma i torinesi. A migliaia in piazza per dare il benvenuto al 2017

La paura degli attentati terroristici – pericolo sempre incombente, come ha confermato il drammatico capodanno a Istanbul – non ha fermato i torinesi, molti dei quali hanno brindato all’arrivo del 2017 in piazza San Carlo.

capodanno-san-carlo

Tra i 10 mila presenti, anche la sindaca Chiara Appendino. La prima cittadina ha anche postato un video su Facebook con qualche frammento della serata. Dalle 22,00, coordinati dalla direzione artistica di Samuel, si sono esibiti Planet Funk, Ensi, Mangaboo, Niagara e Victor Kwality con il  DjSet di Krakatoa. La macchina dei controlli ha funzionato bene. Inevitabili le code per poter consentire l’uso dei metal detector, ma tutto è filato liscio, grazie anche alle centinaia di uomini messi in campo dalle forze dell’ordine.

 

(foto: FMB il Torinese)

Nosiglia ai torinesi: “Via il freno a mano, più slancio contro la povertà”

sindone nosiglia“Quest’anno sono morti 35 sacerdoti e sono stati ordinati 3 giovani. Occorre dunque pregare e lavorare intensamente per le vocazioni sacerdotali”

Nell’ultimo giorno dell’anno l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia alla Consolata esorta i fedeli affinché la prima preoccupazione che dovremmo avere non sia ” tanto quella di guardare al mondo che cambia, quanto di verificare la qualità della nostra fede e la santità della nostra vita. È la Parola di Dio infatti che ci rimette sempre in piedi e ci dà calore e luce per camminare anche sulle acque agitate nella tempesta della storia che stiamo vivendo. Vogliamo poi, come Chiesa di Torino, abitare le debolezze, i timori e le insicurezze di tanta gente condividendone le sofferenze”. Secondo l’arcivescovo bisogna ” cercare, condividere, ascoltare, abitare le fatiche di ogni persona e di ogni famiglia. Sono le fatiche di quelle famiglie e giovani che quest’anno hanno vissuto e stanno ancora vivendo situazioni difficili per la perdita del posto di lavoro e che spesso si vedono soli a lottare contro l’indifferenza di tanti che nonnosiglia e giovani si mostrano solidali e si chiudono dentro il loro mondo sicuro e all’apparenza tranquillo. Richiamo questa emergenza, che sta diventando endemica e sistemica nella nostra società” Nosiglia esorta ancora: “Bisogna cominciare ad agire anche con piccoli segnali ma senza paura di sbagliare, dando comunque esempio di cose concrete che saranno sempre meno risolutive ma avranno il pregio di essere un passo per volta condiviso insieme. Nel secolo scorso i santi sociali di Torino hanno compiuto opere meravigliose venendo incontro a povertà di ogni genere e partendo dalla loro fiducia incrollabile nella Provvidenza di Dio. Oggi noi viviamo sulla loro scia e alla loro ombra… non sappiamo osare come loro cose nuove di fronte a povertà nuove e sfide nuove come è quella degli immigrati e ci arrabattiamo a rispondere alle emergenze senza slancio creativo. Siamo una Chiesa e una società che viaggiano col freno a mano tirato, per cui non riusciremo mai a prendere velocità come potremmo e dovremmo. Segni di speranza in questa direzione comunque ce ne sono stati, e molti, a cominciare dalla straordinaria raccolta di fondi per la tragedia del terremoto (oltre DUOMO SINDONE800 mila euro). Crescono le povertà, ma cresce anche un esercito di pace e di amore, composto da tantissime persone volonterose che, gratuitamente e con coraggio, si fanno carico giorno dopo giorno di quanti soffrono per malattie e povertà”. Poi un appello ai giovani che “hanno risorse di creatività e coraggio che possono mettere a disposizione della Chiesa per aiutarla a diventare sempre più missionaria nel nostro tempo. Ai giovani chiedo di investirsi dunque sia di un impegno di formazione qualificato e permanente sulla fede in Gesù Cristo sia del compito di evangelizzare il mondo dei loro coetanei raggiungendoli nei luoghi dove vivono, studiano, lavorano e si incontrano”. Infine uno sguardo alla situazione del clero in Diocesi. “Quest’anno sono morti 35 sacerdoti e sono stati ordinati 3 giovani. Occorre dunque pregare e lavorare intensamente per le vocazioni sacerdotali e l’invito è rivolto a famiglie, comunità cristiane, sacerdoti, associazioni e movimenti, e all’intero popolo di Dio. Lavorare non solo per far crescere il loro numero, ma anche la qualità delle vocazioni (problema sempre più urgente e decisivo): per questo il Seminario deve essere sostenuto e circondato dalla massima cura e disponibilità da parte dell’intera Diocesi”.

La sindaca: “Tra i cittadini c’è speranza per il futuro. Il cambiamento si fa in modo sabaudo”

appendino CITTAGORALa sindaca Chiara Appendino, nella conferenza stampa di fine anno, afferma di essere ottimista per il futuro: “La nostra era una città divisa in due e lo è ancora, ma  tra i cittadini riscontro una forte speranza per il futuro. Le idee sono molte e, anche se le risorse sono poche, c’è molta voglia di lavorare: confido che nel 2017 la città possa ripartire”.     A proposito dei conti municipali: “Abbiamo chiuso un bilancio che presentava forti criticità , incominciando a mettere ordine nei conti e, con una manovra da 58 milioni, abbiamo messo in sicurezza i servizi per i cittadini”.  Le sfide citate dalla prima cittadina sono più di una: “a gennaio con la Regione Piemonte cercheremo di chiudere il Patto per Torino, poi ci occuperemo del bilancio previsionale”, ha aggiunto comune municipiola Appendino. La sindaca respinge al mittente le critiche di chi dice che le decisioni della Giunta siano state prese in continuità con la precedente amministrazione: “non c’è un interruttore ‘on-off’, il cambiamento  va fatto con senso sabaudo”. In particolare Stefano Lorusso, capogruppo Pd aveva sottolineato nei giorni scorsi come l’amministrazione pentastellata abbia goduto nei suoi primi mesi di attività del lavoro fatto negli ultimi cinque anni da Fassino. Osvaldo Napoli (nella foto in baso) , cnapoli osvaldoapogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico afferma che l’attività dei grillini nel 2016 “non è pervenuta. Sono stati fatti passi avanti e indietro come gamberi su temi importanti quali  l’area ex Westinghouse, la grande distribuzione, il tunnel di corso Grosseto e proclami contro le grandi opere. Ma il risultato è un nulla di fatto. Torino sta affrontando il problema della crisi, della disoccupazione  e dei nuovi poveri. La sindaca dimostri di essere all’altezza nel dare risposte ai torinesi”.

Chiamparino: “No a nuove tasse. Per la Regione il 2017 sarà anno di svolta”

regione nataleIl presidente della Regione, Sergio Chiamparino , ha tracciato nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, accompagnato dagli assessori,   il bilancio dell’attività svolta e degli impegni futuri. “Nel 2016 abbiamo rimesso la macchina regionale nelle condizioni di tenere la rotta. Ci auguriamo che il 2017 sia l’anno della vera svolta, nel quale pensare di più agli investimenti”. Parola di Chiamparino che, con un certo ottimismo, è convinto di una cosa: “Sta passando nell’opinione pubblica la convinzione che in Regione ci sono politici e tecnici che si assumono la responsabilità di governare e che sanno essere vicino alle persone che soffrono e che hanno bisogno del loro intervento, come ha dimostrato l’impegno profuso nel soccorso alle popolazioni colpite dalla recente alluvione. D’altronde, la politica deve essere utile a chi ne ha più bisogno, altrimenti il rischio è che non sia percepita la sua utilità”. Poi i conti economici: da un disavanzo iniziale  di circa 7 miliardi e mezzo di euro, la Regione è oggi in equilibrio, così da garantire per il 2017 e il 2018 gli stessi livelli di spesa del 2016 senza alcun incremento della pressione fiscale. Politiche sociali, cultura, trasporti, istruzione, diritto allo studio, tutti i settori chiave della nostra economia riceveranno il massimo supporto permesso dalle attuali condizioni economiche. Dal canto nostro, continueremo a lavorare per l’efficientamento e la razionalizzazione dell’ente, proseguendo il percorso virtuoso degli ultimi due anni: nel 2016 abbiamo risparmiato, tra affitti e personale, oltre 5 milioni di euro.

chiampa-regione-2

Il presidente ha ricordato il successo dell’uscita dal piano di rientro della sanità, attraverso il quale  il Piemonte sarà finalmente libero dai pesanti vincoli richiesti dal Governo, “a causa dell’enorme mole di debiti accumulata in anni di gestione disattenta del comparto sanitario”.  Per favorire la crescita economica del Piemonte, Chiamparino ha sottolineato  il lavoro che si sta svolgendo per l’utilizzo dei fondi europei 2014-2020: “Sono già state attivate risorse per 1,4 miliardi di euro a fronte di una disponibilità di 2,9 miliardi. Stiamo quindi rispettando la tabella di marcia”. Risultati importanti  sono stati rivendicati dal presidente anche sul fronte dei trasporti: “Abbiamo proseguito il nostro lavoro di riorganizzazione del sistema, con una particolare attenzione all’intermodalità: il Piemonte ha tutte le carte in regola per essere il perno della logistica del Nord-Ovest del nostro Paese e per competere con i grandi nodi del Nord Europa. In questa direzione va il nostro impegno sulle grandi opere, dalla Torino-Lione al Terzo Valico, ma anche sull’ammodernamento delle linee locali, il cui sviluppo è parte complementare e integrante del sistema complessivo dei trasporti regionali”.

chiampa-regione

Dulcis in fundo, il Patto per il Piemonte :“un importante strumento di programmazione e di coordinamento che individua cinque assi di intervento – infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, rafforzamento della pubblica amministrazione – per un valore di 6 miliardi e 128 milioni di euro e che contiamo di firmare con il Governo entro gennaio. Di questi, 605 milioni sono parte dei Fondi di coesione sociale 2014/2020 già attribuiti dal Governo alla Regione, e circa due miliardi provengono da fonti di finanziamento già assegnate, come ad esempio i fondi stanziati al Piemonte dalla Struttura di missione Italia sicura. Da reperire restano ancora 3,6 miliardi di euro, che sono oggetto dei punti d’intesa previsti dal Patto, e che deriveranno dagli sforzi di coordinamento messi in campo”.

Sintesi dell’attività della Giunta regionale nel 2016

Ecco il terrorista assassino di Berlino fotografato alla stazione di Porta Nuova

amri-porta-nuova

 

Ecco, nell’ immagine diffusa dalla Polizia di Stato e apparsa nei siti web delle principali testate giornalistiche,  Anis Amri, il terrorista della strage treni porta ndel mercatino natalizio  di Berlino. Qui è inquadrato la notte del 22 dicembre dalle telecamere della stazione di  Torino Porta Nuova. Sono le 22.14 e forse l’assassino si dirige verso il treno per  Milano. E’ solo e  ha sulle spalle lo zaino da cui, poche ore dopo,  estrarrà la pistola con cui sparerà ai due poliziotti della volante Alfa Sesto, restando ucciso nello scontro a fuoco.

 

(Nella foto a sinistra una panoramica della zona dell’atrio della stazione da cui è transitato il terrorista)

Capodanno blindato contro il terrorismo. Metal detector per tutti gli spettatori

polizia-carignanoUn Capodanno “blindato”, sabato 31 in piazza San Carlo. L’intera area, compresi i parcheggi sotterranei ,  sarà pattugliata da unità cinofile e antisabotaggio. Presenti le Uopi di pronto intervento e agenti in borghese tra la folla. Come già avvenuto per il Salone del Gusto al Valentino, la scorsa estate,  verranno sistemati anche i betafence in cemento armato per impedire lo sfondamento da parte di camion. Tutti gli spettatori accederanno alla piazza da cinque ingressi e dovranno passare al controllo dei metal detector.  Tutta la piazza verrà bonificata prima del concerto.

 

(Foto: il Torinese)

Primavera a dicembre, battuti i record di temperatura. Ma il freddo sta tornando

cielo sopra torinoCon il caldo primaverile degli ultimi giorni sono stati battuti praticamente tutti i record storici di temperatura nel mese di dicembre. Ieri a Torino clima sui 15 gradi e alle ore 14 sono stati registrati 21 gradi a Genova, 19 a Bergamo, 20 a PO GRATTACIELO REGIONEMilano, 16 a Bolzano. Già da oggi  e fino a venerdì è però previsto un forte calo delle temperature, fino a 10 gradi. Terminerà così questa “primavera” di dicembre, e i valori saranno  in linea con la stagione invernale.

 

(Foto: il Torinese)

Natale di acquisti per i torinesi. Buoni gli affari per i negozi, ma non in periferia

mercato sebatopoliSpesa media delle famiglie torinesi in aumento: 230-250 euro per regali e consumi, anche se non si può ancora parlare di ripresa. Comunque il  bilancio del Natale 2016 secondo l’Ascom registra nel turismo e nell’enogastronomia i due settori trainanti. A gonfie vele le prenotazioni nei ristoranti (+10+ 13%) e una crescita simile si verifica  nelle pasticcerie. A non sorridere sono le periferie torinesi, penalizzate dalla grande distribuzione: il calo è -5%. I commercianti intervistati da Confesercenti confermano che è andata meglio in centro che in periferia, in ogni caso la maggioranza dichiara di aver confermato o migliorato i risultati dell’anno prima.  Il miglioramento è stato considerevole  in alcuni settori come i giocattoli +10%,  +10/15% per il cibo, e positivo l’andamento per  libri e hi-tech.

 

(foto: il Torinese)

Doppio “miracolo” di Natale alle Molinette: in poche ore due persone salvate da ictus gravissimi

Per la prima volta due pazienti colpiti da ictus ischemici gravissimi in poche molinetteore, la vigilia di Natale, sono stati  salvati con interventi non invasivi di Neuroradiologia interventistica. I pazienti sono tornati praticamente come prima. Prima d’ora mai visti due ictus così ravvicinati per di più la vigilia di Natale.  Un uomo di 77 anni di Torino è stato colpito da  ischemia cerebrale nel sonno con conseguente paralisi  del lato destro del corpo e totale incapacità di parola.  Portato all’ospedale Martini è stato sottoposto a trombolisi endovena. 

sanita-molinette1

Come da protocollo Hub e Spoke lo trasferiscono successivamente all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, dove il dottor Giancarlo Ventilii dell’équipe del professor Mauro Bergui (Direttore della Neuroradiologia interventistica) lo sottopone ad un intervento non invasivo di trombolisi intrarteriosa con trattamento endovascolare, grazie al quale gli toglie l’embolo da una grossa arteria intracerebrale. molinette2Intervento perfettamente riuscito.  Nelle ore successive il paziente è stato ritrasferito al Martini dopo aver superato la paralisi ed aver riacquisito in pochissimo tempo praticamente completamente la parola.  Invece una donna di 66 anni della provincia di Cuneo è stata colpita da ictus ischemico,  con conseguente paralisi del lato sinistro del corpo ed alterazione dello stato di coscienza.  Portata all’ospedale di Cuneo la sottopongono a trombolisi endovena. Viene trasferita successivamente alle Molinette, dove  sempre il sanita-molinette3dottor Giancarlo Ventilii  la sottopone ad un intervento non invasivo di trombolisi intrarteriosa con trattamento endovascolare, grazie al quale le  toglie l’embolo. Anche in questo caso l’operazione è riuscita. La paziente è ora ricoverata nella Stroke Unit (diretta dal dottor Paolo Cerrato) dopo aver superato la paralisi ed essere tornata come prima. Tra oggi e domani verrà ritrasferita presso l’ospedale di Cuneo. 

 

(Foto: il Torinese)