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Bilancio di un anno cruciale

Di Pier Franco Quaglieni
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Il 2018 passerà sicuramente alla storia per i cambiamenti radicali che sono avvenuti nella vicenda politica italiana. Il 1918 segnò la fine di una guerra, il 2018 potrebbe segnare l’inizio di una lunga crisi della democrazia italiana di cui oggi non si vedono gli sbocchiLe elezioni del 4 marzo hanno impresso una svolta imprevedibile con la formazione di un governo giallo-verde che rappresenta un azzardo. Forze totalmente estranee alla storia e cultura politica del Paese hanno sottoscritto un contratto di governo inedito nella storia italiana, se non riandiamo al trasformismo di Agostino Depretis dopo il 1876.Ma allora si trattò di un accordo parlamentare tra esponenti della stessa area liberale con orientamenti di sinistra e di destra. Oggi abbiamo al governo sovranisti ex federalisti e grillini, una realtà nata dalla protesta e dall’uso disinvolto della protesta espressa soprattutto sul web. Il modo in cui la legge finanziaria -la più importante- viene approvata senza un minimo di discussione nei due rami del Parlamento rende bene l’idea di come chi ci governa non abbia il benché minimo senso delle Istituzioni e manchi del dovuto rispetto alla sovranità popolare espressa dal Parlamento. Il Presidente della Camera Fico di fatto ha in più occasioni rinunciato alla sua funzione super partes per rappresentare la sola maggioranza di governo o esternare le sue idee politiche personali. La manovra si rivela un coacervo di scelte economiche incoerenti che riescono a scontentare molti, forse senza accontentare l’elettorato dei rispettivi movimenti e partiti che esprimono il governo. Le tasse, sia pure di poco, aumentano invece di venire ridotte, le pensioni vengono penalizzate perché vengono decurtati gli adeguamenti all’inflazione. Sono solo due dei tanti esempi di una politica pasticciata che, dopo tanti discorsi contro l’Europa, ha dovuto soggiacere alle norme di Bruxelles rabberciando degli evidenti compromessi. Con gennaio entreremo nel clima della campagna elettorale europea e le polemiche sono destinate ad aumentare. Il 2019 non sembra riservarci nulla di buono. L’economia italiana è fragilissima ed è destinata inevitabilmente a risentire di scelte del tutto inadeguate. Uomini e donne senza uno stile politico accettabile ci invadono, su Twitter e su Facebook, di messaggi spesso di pessimo gusto che rivelano grossolanità ed ignoranza. Mancano i discorsi pacati frutto di ragionamenti seri e non di emotività più o meno greve. E la cosa grave è che molti italiani si sentono rappresentati da esponenti politici di cui ci sarebbe da vergognarsi.  La stessa Costituzione è minacciata e c’è da augurarsi che chi è preposto alla tutela della sua osservanza, voglia e possa intervenire nei modi e nei tempi che riterrà, a difesa di valori democratici che non sono negoziabili.

Il 2019 inizia con il blocco del traffico

Il 2019, a causa dello smog elevato, incomincia con il blocco del traffico. A partire da martedì 1 gennaio sarà vietato  circolare per le auto fino alla categoria Euro4 diesel compresa. Le Pm10 hanno superato la sogli di attenzione per 4 giorni, da giovedì a domenica. Il Comune ha quindi fatto scattare il livello “arancio”.  Le misure restano in vigore fino alle ore 19 del 3 gennaio, così come  anche i limiti previsti dalle misure permanenti, con il blocco  degli euro0 di ogni tipo h24, sette giorni su sette e parziale dei diesel euro 1, 2 e 3 dalle  8 alle 19 – dalle 8.30 alle 14 e dalle  16 alle  19 per i mezzi commerciali e per  il trasporto persone a otto posti.

 

(foto: il Torinese)

Il Presidente Mattarella cita Torino e “Felicizia”

Nel messaggio del 31 dicembre agli italiani il presidente Sergio Mattarella ha citato Torino, parlando di quando, lo scorso novembre  in visita all’Arsenale della Pace del Sermig ricevette da una delegazione di bimbi la cittadinanza onoraria di “Felicizia”, un luogo immaginario in cui regnano felicità e amicizia. Il capo dello Stato esorto’ allora  i bambini a coltivare i valori dell’amicizia e della tolleranza : “Vi ho parlato finora di amicizia e ci vuole disponibilità reciproca – disse in quell’occasione – si sta meglio crescendo insieme, non cercando di prevalere sugli altri. È una scelta che riguarda ciascuno di voi e la collettività”

Costi-benefici, la sindaca: “Valutare analisi, poi confronto”

Per la sindaca Chiara Appendino la chiusura dell’Osservatorio sulla Torino-Lione è “assolutamente coerente, non lo ritenevamo utile” e per questo la Città di Torino ne era già uscita.  A proposito dell’analisi costi benefici la prima cittadina afferma: “E’ importante che  venga pubblicata e che ci sia un dibattito sul territorio, dopo ci confronteremo”. Replica il presidente dell’Osservatorio Tav, Paolo Foietta:  “Come si può parlare di dialogo e intanto chiudere il luogo dove ci si confronta?”.

(foto: il Torinese)

 

Clelia Ventimiglia

Tav, Conte: “Decisione prima delle elezioni”

Il premier Conte, come riporta l’agenzia Ansa, ha dichiarato che “il governo valuta le grandi opere e realizzerà un piano infrastrutturale poderoso. La Torino-Lione è ancora nell’ambito di una procedura istruttoria. A fine dicembre la commissione dei tecnici consegnerà i risultati dell’istruttoria. Andremo sul territorio e prima delle europee il governo comunicherà in modo trasparente la decisione”. In contemporanea con le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo, il 26 maggio in Piemonte si terranno anche le Regionali. Pronta la replica a distanza del governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino: “È intollerabile che il governo non dica nulla mentre scade  il commissario di governo sulla Torino-Lione”. “È un segno incontrovertibile della volontà del governo di non voler realizzare l’opera”, osserva, e conclude:  ” ribadisco la volontà della Regione di assumere in proprio la gestione e il finanziamento dell’opera”.

 

Tonnellate di botti illegali sotto le case

La guardia di finanza ha scoperto diverse tonnellate di fuochi d’artificio illegali accatastati in depositi collocati sotto edifici abitati. Uno di questi aveva le uscite di sicurezza bloccate da catene e lucchetti. Sono stati denunciati otto imprenditori cinesi. Le fiamme gialle in questi giorni di fine anno hanno sequestrato solo a Torino ben 250 mila fuochi pirotecnici. I magazzini si trovavano in corso Vercelli, piazza Galimberti e via Giordano Bruno (proprio vicino alla caserma della GdF). I fuochi d’artificio erano sprovvisti della marcatura CE di conformità. Trovati e sequestrati anche i bengala e le fontane luminose in batteria.

L’arcivescovo: “Sia una festa di accoglienza”

“Nel Natale Dio non ci ha dato dei regali ricchi a abbondanti, ma ci ha donato il suo Figlio Unigenito. Così comprendiamo che la vera gioia del Natale nasce dall’accoglienza di una persona aprendo ad essa il proprio  cuore e la propria vita come si accoglie un figlio, un amico  e riconoscendo in essa il volto del Figlio di Dio, un nostro fratello”. E’ il messaggio lanciato per queste festività natalizie dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. “L’accoglienza rappresenta uno dei gesti oggi più difficili perché esige un atteggiamento e una scelta precisa: quella della gratuità. La cultura che persegue anzitutto il proprio interesse costi quello che costi, ostacola l’apertura del cuore senza riserve verso gli altri. Viene meno il gesto libero e spontaneo e l’apertura  alle persone senza secondi fini e tornaconti, per puro dono. Si ama chi ci ama, si aiuta chi ci può a sua volta aiutare , si accoglie chi un giorno ci potrà restituire quel favore”, aggiunge l’arcivescovo. La mia casa, la mia famiglia,  i miei amici, il mio paese, la mia religione, la mia proprietà. Tutto ciò che è nostro è un valore e come tale va rispettato, accolto, accresciuto, ma guai a farne un assoluto che chiude il cuore verso chi non rientra nel cerchio ristretto del “mio o del nostro”.Gesu’ è venuto per insegnarci una via migliore :quella di allargare i confini della nostra casa, famiglia, patria e cultura a tutti coloro che lo desiderano, rompendo steccati consolidati – conclude Nosiglia – e superando divisioni di ogni genere. Lui  è nato per fare Pace tra tutti coloro che sono divisi, formando una sola famiglia, quella dei figli di Dio”.

Marchio aggiudicato, il Salone del libro resta qui

Librolandia rimane a  Torino. Il marchio è stato aggiudicato all’asta da Torino città del libro, l’ associazione dei fornitori della rassegna,  per la cifra di 600 mila euro. La busta è stata aperta nello studio del notaio Bima, era l’unica offerta. Il finanziamento dell’asta è avvenuto da parte di Fondazione Crt, con 200 mila euro e  Compagnia di San Paolo,  400 mila euro. I privati organizzeranno la manifestazione e gli eventi culturali saranno curati dalle istituzioni pubbliche. La kermesse libraria è in programma dal 9 al 13 maggio 2019.

Dalla sindaca auguri a chi lavora durante le feste

La sindaca Chiara Appendino ringrazia su Facebook chi  lavora nei giorni di festa e augura buon Natale a chi sta attraversando momenti difficili. Un augurio a chi “nei giorni di festa lavorerà al servizio della comunità per garantire la sicurezza e i servizi essenziali che consentiranno a chi potrà godere delle feste di farlo con serenità e tranquillità. Un  abbraccio soprattutto  a chi non ha magari amici, parenti, una famiglia con cui condividere i momenti di festa. A loro  va la nostra solidarietà e vicinanza con un grandissimo abbraccio di buon Natale ma soprattutto di vicinanza e sostegno”. La prima cittadina auspica che il  2019 possa essere un anno  ricco di “speranza, serenità e ottimismo in cui lavorare per la nostra straordinaria comunità”.

 

(foto: il Torinese)

Smog, Appendino: “Tuteliamo la salute pubblica”

La sindaca Chiara Appendino replica alle critiche dei commercianti a proposito del blocco ai diesel Euro 4 fino alla vigilia di Natale. “Si tratta di un protocollo noto – dice la prima cittadina all’Ansa- il problema dello smog pure. Abbiamo derogato  per Natale e Santo Stefano e negli altri giorni rispettiamo le misure previste”. Per la sindaca ” l’ obiettivo è tutelare la salute pubblica ed  è la prima volta che i Comuni si coordinano nella Città metropolitana, per affrontare il problema. Andiamo avanti”.

 

(foto: il Torinese)