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Studenti in piazza contro la buona scuola. Sacchi di letame davanti a Mc Donald’s

studenti corteoAnche a Torino centinaia di studenti sono scesi in piazza  contro la buona scuola del governo e il recente accordo sulla alternanza scuola-lavoro tra Miur e grandi aziende . All’insegna dello slogan “Non saremo schiavi”, presente sullo striscione che ha aperto il corteo per le vie del centro città,  il corteo non ha mancato di procurare disagi al traffico. Diversi manifestanti hanno scaricato sacchi di letame in piazza Castello, davanti al ristorante McDonald’s, una delle aziende che hanno sottoscritto l’accordo con il ministero. “E’ un regalo fatto alle imprese, invece  a noi studenti resta solo la fregatura di lavorare gratis e senza  tutela”, spiega all’agenzia Ansa Silvia Basano, responsabile scuola provinciale della Fgc. “Lo scopo della protesta è ottenere la cancellazione dell’accordo”.

Il Senato ratifica l’accordo italo-francese per la realizzazione della Tav Torino-Lione

TUNNEL2Il Senato ha approvato il ddl di ratifica dell’accordo tra Italia e Francia per la linea ad Alta velocità Tav Torino-Lione: i sì sono stati 187, 43 i no e 4 gli astenuti. A favore tutti i gruppi tranne M5S e Sinistra italiana. Il provvedimento va ora alla Camera. “Sono molto  soddisfatto dell’esito di questa votazione, per l’ampiezza dei consensi che ha registrato e per la loro trasversalità. In un momento in cui le forze politiche si stanno duramente confrontando su altri temi, vuol dire che su questo c’è una convergenza molto larga”, dice all’Ansa Mario Virano, direttore generale di Telt, la società  che cura la realizzazione la linea ad alta velocità.

Appendino-Sala, alleanza da MiTo. I due sindaci: “Più collaborazione tra le nostre città”

milano e torinoDopo le rivalità tra la città della Mole e il capoluogo lombardo sulla querelle del Salone del Libro, oggi la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, insieme all’assessora alla Cultura, Francesca Leon, hanno incontrato a Palazzo di Città il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno. Si è trattato di un appuntamento calendarizzato a margine dell’ultimo viaggio a Londra durante il World Travel Market. Oggetto del dibattito la rassegna bilaterale MITO, da anni simbolo delle relazioni tra le due città . “Si è discusso del futuro della manifestazione confermando la direzione artistica a Nicola Campogrande per il 2017 e 2018,- afferma una nota di Palazzo Civico –  prendendo comunque atto che la programmazione del 2017 è già in corso”. Le indicazioni dei Sindaci Appendino e Sala convergono verso il potenziamento di MITO con la volontà di coinvolgere il governo a far parte di questo percorso di crescita di un festival che si pone come obiettivo nel 2018 di essere riconosciuto come la più importante manifestazione di musica classica italiana. “Un’occasione questa per rinforzare la collaborazione fra due città che vedono nella cooperazione un valore aggiunto, – prosegue il comunicato del Comune – un’opportunità di crescita finalizzata a realizzare un’offerta culturale e turistica che dia il segno di strategie condivise e sinergie tali che rafforzino il ruolo nazionale di un’area vasta rappresentata dalle due città”. L’ascia di guerra sembra (almeno per ora) nuovamente sotterrata.

Le vittime del “panino libero” sono gli addetti alle mense. Per il calo del lavoro

menseLa cosiddetta guerra del panino nelle mense scolastiche, fino ad oggi si era combattuta solo a colpi di carte bollate nei tribunali. Ora, invece, le vittime di questo conflitto che nasce dal diritto ormai sancito di consentire agli alunni di portarsi il pasto da casa anziché si usufruire della mensa, rischiano di essere le dipendenti delle ditte che svolgono il servizi mensa: il calo di lavoro dovuto ai molti bimbi che si portano pizza, merendine e panini da casa, sarebbe infatti tale da costringere le ditte che appaltano il servizio ad avviare esuberi tra i lavoratori. E’ il caso della Camst azienda che vedrebbe a rischio 26 persone, in larga parte donne. Si verifica poi un ulteriore problema evidenziato dalle stesse dipendenti durante un’audizione in Municipio. Poiché le pulizie dei locali dove mangiano i bambini che si portano il pasto da casa non spettano alle ditte ma a personale apposito (che però è carente) si verifica spesso che tali locali restino sporchi. Il provveditorato aveva promesso una cinquantina di addetti, per ora ne sono arrivati solo quattro

Piemonte, produzione in crescita del 2,7%. Torino prima, traina con + 5,2

OPERAIO LAVOROCresce del 2,7 % la produzione industriale in Piemonte, nel terzo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La fotografia emerge dai dati dell”Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera’, curata da Unioncamere in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. Un risultato che conferma il trend dei primi due trimestri quando la produzione è salita del 2,2% e dell’1,5% -ed è il frutto di andamenti positivi in quasi tutti i settori, soprattutto quello dei trasporti, però la crescita non ha riguardato tutte le province. In cima, Torino con un +5,2%. Il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello sostiene che è il momento “in cui si dovrebbe proseguire a  mettere in campo politiche regionali e nazionali per lo sviluppo delle imprese. Il Sistema camerale piemontese continuerà  a farlo in attesa di conoscere il testo definitivo del decreto legislativo di riforma delle Camere di commercio che, a oggi, ci continua a lasciare perplessi”.

E’ finito l’anno del Giubileo, ma nessuno se n’era accorto. Nosiglia: “Il male fa più notizia”

papa reale2L’ha detto l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia in una intervista televisiva “il bene fa meno notizia del male”. E, in effetti, in pochi si sono accorti che è passato il Giubileo e la data di domenica 13 novembre, ha segnato  nella cattedrale la chiusura dell’anno giubilare. Infatti  l’arcivescovo ha presieduto la S. Messa e chiuso la Porta Santa che in Duomo era stata aperta domenica 13 dicembre 2015. Sono stati comunque, informa la curia subalpina,  “migliaia i fedeli che, lungo l’anno, hanno attraversato le cinque Porte Sante torinesi dell’Anno Santo in Cattedrale, Cottolengo, Consolata, carcere minorile «Ferrante Aporti» e casa circondariale «Lorusso Cutugno» (Vallette)”.  Cerimonie religiose anche a Vercelli, Asti e Alessandria.

(foto: il Torinese)

 

Parcheggi a pagamento in centro per le domeniche natalizie? I commercianti dicono no

pedoni via roma2Le domeniche di shopping natalizio,  all’interno della Ztl centrale, non godranno più del beneficio della sosta gratis. Forse. Perché, per ora , come scrive la cronaca locale di Repubblica, questa è solo la proposta dell’amministrazione comunale. Si tornerebbe così a tre anni fa, quando durante le festività i parcheggi centrali si pagavano . Le associazioni dei commercianti hanno ricevuto una lettera  dagli assessori al Commercio  Sacco e ai Trasporti Lapietra, per dare un parere. Inutile dire che la stragrande maggioranza si dichiara contraria alla proposta e, anzi, rilancia persino  un bis al sabato del parcheggio gratuito esclusivamente a dicembre per invogliare i clienti. Ma il Comune ritiene che il pagamento della sosta favorisca una rotazione dei posti e quindi un maggiore passaggio. Al momento la delibera sul traffico natalizio è in fase di preparazione, ed è probabile che, nonostante il parere negativo dei commercianti, il parcheggio gratis venga abolito per le tre domeniche prima del Natale e per l’8 dicembre.

(Foto: il Torinese)

Il Comune fa i conti: da recuperare tra i 60 e i 70 milioni di debiti fuori bilancio

appendino-preterotiL’anno prossimo è probabile che il Comune di Torino debba recuperare risorse che incidono sulla capacità di spesa. Lo dichiara all’Ansa la sindaca Chiara Appendino. “Non c’è nulla di definitivo, c’è un audit in corso e dovrebbe chiudersi tutto in un paio di settimane, quando comunicheremo la cifra esatta in Consiglio comunale”. Da una prima stima i debiti fuori bilancio da recuperare potrebbero essere tra i 60 e i 70 milioni di euro. “Non sono però  dati certi – commenta Appendino – che invece  arriveranno  al termine dell’audit e saranno illustrati in Consiglio comunale”.

Chiamparino vuole accorpare le Asl. “Obiettivo numero uno ridurre le liste d’attesa”

chiampa lausChiamparino vuole accorpare le Asl . Il presidente della Regione è intervenuto in Consiglio regionale affermando  che un “ragionevole accorpamento delle asl del Piemonte è la sfida con la quale Consiglio e Giunta dovranno misurarsi insieme, con le modalità che saranno decise. Ha poi sostenuto che la Giunta è del tutto consapevole delle criticità ancora da affrontare nel campo della sanità, a partire dalle liste d’attesa, il cui abbattimento non a caso è l’obiettivo prioritario che assegnato ai direttori generali. Ciò nonostante, il Piemonte è inserito per qualità delle prestazioni fra le tre Regioni top in Italia, davanti anche allamolinette Lombardia”. Secondo il governatore ” c’è la necessità di un investimento significativo sul fronte del personale della sanità, che può essere effettuato dopo l’uscita dal piano di rientro”. In questo senso  sono state inviate proposte al tavolo ministeriale, e si può dire che la trattativa è fasi finali. Ci sono comunque un miliardo e 500 milioni di euro che vanno restituiti dal bilancio della Regione alla sanità, perché nel passato sono stati usati fondi della sanità per coprire altri capitoli. Chiamparino ha poi sottolineato che ci sono” leggi abbastanza centralistiche che rendono difficile a un ente che deve gestire un budget di 8 miliardi e 600 milioni e 55.000 dipendenti, come la sanità piemontese, prendere le decisioni che dovrebbe poter prendere”. Come decidere in che modo gestire i propri manager e avere la possibilità di stabilire se un dirigente valido può essere prorogato.

(foto: il Torinese)

 

Rapporto Aci – Istat: incidenti in calo a Torino e provincia, ma raddoppiano i morti in città

fontanesi incidenteSi riduce il numero di incidenti stradali a Torino e in Provincia (-2% e -3%), ma cresce il numero dei morti nel capoluogo piemontese (+50%) rispetto al 2014. Lo riportano i dati resi noti dall’ultimo Rapporto ACI-ISTAT, che rispecchiano lo scenario nazionale, dove le vittime della strada sono in aumento per la prima volta dal 2001.

Nello specifico, la Città di Torino nel 2015 ha fatto registrare 3.163 incidenti (-2% rispetto all’anno precedente) e 33 decessi (+50% del 2014), mentre i Comuni della Provincia di Torino in cui si sono verificati più sinistri sono stati Moncalieri (169), Rivoli (161) e Collegno (145).

Confermate ancora una volta tra le cause più frequenti di incidente sulle strade di Torino e Provincia il mancato rispetto della segnaletica stradale (33%), la guida distratta (22%) e la velocità elevata (16,6%).

In calo il numero delle vittime tra i pedoni (15 morti, -48,3% rispetto al 2014) e in leggero aumento i decessi tra gli automobilisti (47 morti, +9,3% rispetto al 2014), invariata invece la mortalità sulle dueambulanza 123 ruote a motore. Diminuiscono le vittime tra gli over 55 (-28,1%), ma aumentano tra i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni (+72,7%).

Proprio a questa categoria di automobilisti è rivolto l’importante messaggio diffuso dalla campagna social #GUARDALASTRADA” e “#MOLLASTOTELEFONO” lanciata dall’Automobile Club d’Italia contro le distrazioni alla guida legate all’uso dello smartphone. “Una delle cattive abitudini più diffuse e banalizzate, ma proprio per questo più pericolose quando ci mettiamo al volante della nostra auto, una distrazione che sta diventando sempre più mortale, soprattutto tra i più giovani”, ha dichiarato Piergiorgio Re, Presidente dell’Automobile Club Torino.

 

“La sicurezza stradale rappresenta la mission principale dell’ACI, che si impegna ogni giorno a promuovere il rispetto delle regole del Codice della Strada e auspica che le autorità competenti garantiscano adeguati investimenti e provvedano al meglio a favorire il miglioramento della mobilità cittadina”.

ambulanza 1236Secondo i dati del Rapporto ACI-ISTAT, sulle strade del nostro Paese nel 2015 è tornato a crescere il numero delle vittime (+1,4%) – non accadeva da 14 anni – così come i dati relativi ai feriti gravi (+6,4%), mentre i sinistri (-1,4%) e i feriti non gravi (-1,7%) hanno fatto registrare una flessione rispetto al 2014.

In totale nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali (177.031 nel 2014), che hanno provocato 3.428 decessi (3.381 nel 2014) e 246.920 feriti (251.147 nel 2014). In media ogni giorno dello scorso anno si sono registrati nel nostro Paese 478 incidenti, sono morte 9 persone e ne sono rimaste ferite 478.

(foto: il Torinese)