La tregua dal maltempo sul Piemonte (ieri si sono toccati i 30 gradi a Torino) è praticamente finita. L’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha annunciato ieri il passaggio di un nucleo depressionario in quota, da est verso ovest, causa di un aumento dell’instabilità atmosferica, con piogge e temporali. E’ lanciata l’ allerta gialla per il rischio idrogeologico. Il maltempo ricomincia dal biellese, per passare all’alto novarese e alto vercellese e dirigersi poi verso le pianure occidentali.
Rivoluzione trasporti, si parte da oggi
In vendita da lunedì 7 maggio i nuovi ticket per i mezzi pubblici torinesi: Daily e Multi Daily 7 sono acquistabili solo sulla card Bip. Il Daily costa 3 euro e sostituisce il tradizionale biglietto giornaliero. E’ valido per un numero illimitato di corse nella giornata su tutta la rete urbana, suburbana e in metropolitana. Il Multi Daily 7 è venduto a d17,50 euro. Si tratta del nuovo carnet di biglietti giornalieri per viaggiare illimitatamente per sette giornate anche non consecutive a scelta dell’utente Ceresa. La tessera Bip deve essere
validata sempre salendo su un mezzo pubblico alla prima corsa e anche quando si cambia mezzo. La rivoluzione dele tariffe e dei biglietti scatta da luglio, quella di oggi è solo uno step di avvicinamento. I carnet da 15 corse non saranno più in vendita da oggi. Per martedì, intanto, è indetto uno sciopero di otto ore proclamato da Usb. I mezzi si fermeranno dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 22, e i servizi extraurbani dalle 8 alle 12 e dalle 17,30 alle 21,30.
(foto: il Torinese)
Nasce il polo degli artisti dello spettacolo
La cultura come motore della regione. E’ possibile? Ci vogliono provare l’Accademia Albertina e il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino che si uniscono per dare vita al Polo delle Arti Torino Piemonte. Si tratta di una struttura consortile di alta specializzazione per le professioni del teatro musicale e di prosa, del cinema, della televisione e delle arti visive. La sede dei nuovi master, che partiranno nell’anno accademico 2020-2021, sarà in via Principe Amedeo 17 a Torino, in uno stabile che la Regione Piemonte ha concesso in comodato d’uso alle due istituzioni. L’operazione immobiliare diventa così l’occasione per confermare la vocazione di Torino nel campo della cultura e della formazione, come sottolineano gli assessori al Patrimonio e alla Cultura della Regione Piemonte. L’obiettivo è dare vita ad un polo di formazione post universitaria sull’esempio dell’Accademia di Arte drammaturgica di Roma e del Polo per la lirica di Verona.
www.regione.piemonte.it
Famiglia distrutta nell’incidente stradale
Questa sera nello scontro frontale tra due vetture sono morte tre persone . L’incidente stradale è avvenuto a La Loggia sulla strada provinciale diretta a Carignano. La strada è stata chiusa per consentire l’intervento del 118, dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Le vittime sono marito e moglie di 74 e 75 anni e la figlia di 49 che si trovavano a bordo di una Fiat Grande Punto sulla quale è rimasto ferito anche un uomo di 47 anni trasportato all’ospedale di Moncalieri. Il veicolo e’ stato investito da un’Audi Q3, guidata da una donna di 41 anni, che ha invaso la corsia opposta per cause ancora da accertare.
Distretti industriali oltre la crisi
Nel 2017 le esportazioni dei distretti industriali del Piemonte sono state pari a 8,8 miliardi, il 68% circa del fatturato complessivo, Un anno di forte crescita per le esportazioni degli 11 distretti industriali del Piemonte (+14,4%, pari ad un aumento in valore di 1 miliardo e 104 milioni di euro)
Il 2017 è stato un anno di forte crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi (+14,4% pari a un aumento in valore di 1 miliardo e 104 milioni di euro), che sono riusciti a conseguire risultati nettamente superiori rispetto sia al manifatturiero piemontese (+7,8%), che alla media dei distretti italiani (5,3%). I quattro trimestri dell’anno hanno registrato una crescita costante: +14,2% nel primo trimestre, +15,3% nel secondo trimestre, +14,3% nel terzo trimestre e +13,9% nel quarto trimestre. Il 2017 è stato caratterizzato da un andamento positivo delle esportazioni sia sui nuovi mercati (+9,8%), che sui mercati maturi (+16,2%). Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Hong Kong, Cina e Russia sono i mercati in cui è cresciuto di più, in valore, l’export dei distretti piemontesi. Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti del Piemonte aggiornato al quarto trimestre 2017, curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentato oggi a Torino in un incontro al quale hanno partecipato Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, Giovanni Foresti e Romina Galleri, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro fortemente positivo: hanno chiuso l’anno in crescita 9 distretti su 11. In particolare, 4 distretti piemontesi si sono collocati tra i primi 20 distretti italiani in termini di crescita dell’export, in valore, nel 2017: Oreficeria di Valenza al primo posto, Dolci di Alba e Cuneo al quarto posto, Vini delle Langhe, Roero e Monferrato al sedicesimo posto, Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia al diciassettesimo.
***
Anno straordinario per l’export del distretto Orafo di Valenza (+33,8%, pari ad un aumento di 524 milioni di euro). Il distretto, le cui esportazioni hanno raggiunto il massimo storico di 2 miliardi e 73 milioni di euro, è divenuto il distretto orafo italiano con il maggior valore esportato, effettuando il sorpasso su Arezzo. Per quanto riguarda il sistema moda crescita importante anche per il Tessile di Biella (+7,6%), che nel 2017 ha raggiunto il proprio massimo storico di export, pari a 1 miliardo e 373 milioni di euro. Particolarmente virtuoso il comparto dell’abbigliamento. Brillante l’aumento delle esportazioni dei distretti agro-alimentari. I Dolci di Alba e Cuneo nel 2017 si sono collocati al primo posto per crescita di export in valore tra i distretti agroalimentari italiani (+26%, corrispondenti ad un aumento di 248 milioni di euro). In aumento anche le esportazioni di Vini delle Langhe Roero e Monferrato (+10,2% nel 2017), Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+9%), Riso di Vercelli (+4,8%). In controtendenza, invece, la Nocciola e frutta piemontese (-22,9%), penalizzata dalla forte diminuzione della produzione causata da fattori climatici e ambientali. Complessivamente buona la situazione del settore della meccanica. Hanno registrato performance brillanti la Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia (+9,9%, pari a un aumento di 124 milioni di euro) e i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+9,4%). Il 2017 si è invece chiuso con export in leggero arretramento per le Macchine tessili di Biella (-3,1%). In lieve aumento infine l’export dell’unico distretto piemontese del sistema casa, i Casalinghi di Omegna (+2,4%), grazie ai mercati maturi (+3,3%), verso i quali si concentra l’export del distretto.Luci e ombre sui poli tecnologici regionali. Aumenti considerevoli di export per il Polo ICT di Torino che ha visto le proprie esportazioni aumentare del 9,9% nel corso del 2017, grazie al traino dell’elettronica. In diminuzione, invece, le esportazioni del Polo aeronautico di Torino (-18,3%) che sono fortemente concentrate verso un numero limitato di Paesi.
***
Nell’ambito di una più generale analisi sui bilanci 2008-16 di 795 aziende appartenenti agli 11 distretti industriali del Piemonte (con fatturato complessivo di 13 miliardi di euro), a confronto con quelli delle imprese “non distrettuali”, emerge l’alta competitività delle aree distrettuali.
I distretti sono i protagonisti della ripresa in corso in Piemonte: nel 2017 il fatturato ha toccato nuovi massimi storici, distanziando del 12% i livelli raggiunti nel 2008. Un contributo importante alla crescita è venuto dai mercati esteri, dove le imprese piemontesi distrettuali hanno toccato nuovi record storici: nel 2017 le esportazioni hanno raggiunto quota 8,8 miliardi di euro (pari a circa il 68% del fatturato totale). Svizzera, Francia, Stati Uniti, Germania e Cina sono i mercati in cui la crescita delle esportazioni in valore è stata più elevata tra il 2008 e il 2017. È poi alta la capacità dei territori distrettuali piemontesi di creare valore aggiunto: il surplus commerciale generato dai distretti regionali è salito a 6 miliardi di euro, un terzo circa dell’intero avanzo del manifatturiero piemontese.
***
«Alla base di questo successo – commenta Giovanni Foresti, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – ci sono più fattori: la buona capacità di reazione alla crisi degli ultimi anni, che ha restituito un tessuto produttivo più forte e competitivo; una maggiore proiezione internazionale (mercati di sbocco mediamente più lontani di 485 km – escludendo il distretto Orafo di Valenza che esporta molto in Francia e Svizzera) accompagnata dalla crescente presenza all’estero con filiali produttive e commerciali; la diffusione di DOP e IGP nei distretti agro-alimentari; l’elevata intensità tecnologica dei distretti della meccanica, grazie anche ai forti legami con la filiera ICT di Torino.» In Piemonte sono molte le aree di eccellenza distrettuale. Ordinando i distretti industriali oggetto dell’analisi per performance di crescita e reddituale, è possibile ricavare una classifica dei distretti migliori. I Vini delle Langhe Roero e Monferrato si collocano al 16° posto in Italia, la Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia al 17°, mentre altri 2 distretti del Piemonte sono tra i primi 60, su un totale di 153 distretti industriali: Tessile di Biella (27° posto) e Oreficeria di Valenza (53° posto). Altri distretti piemontesi si sarebbero potuti posizionare ai primi posti, ma sono stati esclusi per motivi dimensionali. Secondo Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo: «Più elementi portano a pensare che i distretti industriali del Piemonte possano continuare a essere un punto di forza dell’economia della regione e dell’Italia. Su tutti, lo sviluppo di nuove imprese “champion” (costituiscono il 10,6% del totale imprese), imprese campioni di crescita e redditività che si stanno affermando grazie a un buon posizionamento strategico, altamente dinamiche e in grado di garantire un ricambio generazionale. In evidenza anche le imprese amministrate da giovani (il 7,5% del totale), che sono però ancora poche”.
***
Sono 84 le imprese champion distrettuali del Piemonte: tra queste spiccano, Panealba (Dolci di Alba e Cuneo), Ruffoni (Casalinghi di Omegna), Santero Fratelli & C. (Vini delle Langhe, Roero e Monferrato), Lawer SpA (Macchine tessili di Biella), Rubinetterie Codor (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Caleffi (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Vitale Barberis Canonico (Tessile di Biella), Carlo Poletti (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Fima Carlo Frattini (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Fratelli Pettinaroli (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Successori Reda (Tessile di Biella), Raselli Franco (Oreficeria di Valenza), Soft NW (Tessile di Biella), Cantine dei Marchesi di Barolo (Vini delle Langhe, Roero e Monferrato), Recarlo (Oreficeria di Valenza). Tra le 60 imprese giovanili spiccano Caffè Vergnano (Caffè, confetterie e cioccolato torinese), Erreesse (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Guidi (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Zanellato (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), F.T.C. (Tessile di Biella), Rolando Sas di Rolando Francesco (Vini delle Langhe, Roero e Monferrato), Costanzo e Rizzetto (Oreficeria di Valenza), Riseria di Asigliano (Riso di Vercelli), Catananti (Oreficeria di Valenza), Golosi di Salute (Dolci di Alba e Cuneo). “Il tessuto produttivo italiano e distrettuale – aggiunge Balbo – ha però davanti a sé una nuova sfida: la trasformazione verso un modello di “impresa 4.0”, che non vuol dire soltanto acquisti di macchinari, software e formazione, ma anche un diverso modo di operare in azienda. La prossimità geografica, propria dei distretti, può essere uno strumento per imparare prima che altrove come si diventa concretamente “4.0”, con un processo di imitazione delle imprese del territorio e di evoluzione delle soluzioni già presenti sul mercato. Intesa Sanpaolo è pronta a sostenere le imprese che vogliono investire sulla crescita del proprio business: a livello nazionale, abbiamo in programma di erogare 250 miliardi di nuovo credito nei prossimi quattro anni, 15 andranno a famiglie e imprese piemontesi. E se la domanda dovesse essere più forte, siamo pronti ad accelerare.”
Allerta per la piena dei fiumi
In Piemonte è allerta gialla a causa della piena dei fiumi in particolare nel Cuneese e nel Torinese. Le forti piogge e il disgelo della neve anche sotto i 2.000 metri negli ultimi giorni destano preoccupazione. Il momento cruciale secondo Arpa -Agenzia regionale per la protezione ambientale è previsto nel primo pomeriggio di oggi. Spiega Arpa che sono previsti incrementi dei livelli dei corsi d’acqua nel reticolo idrografico principale e secondario del cuneese e dell’alto Tanaro. L’aumento maggiore della portata dei fiumi si attende sui bacini di Pellice, Maira, Varaita e Stura di Demonte, tra il Torinese e le vallate cuneesi. Si attendono piene lungo l’asta principale del Tanaro da Farigliano fino ad Asti e del Po da Carignano a Torino. Nel fine settimana dovrebbe esserci un’attenuazione della nuvolosità accompagnata dal ritorno a temperature più miti.
Foto archivio – il Torinese)
E’ armistizio tra il Salone del libro di Torino e la manifestazione milanese Tempo di libri: secondo il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala “non vale la pena farsi la guerra, serve una formula diversa. Vorremmo collaborare” . Il primo cittadino meneghino lo ha detto alla “La Milanesiana”, la rassegna culturale ideata da Elisabetta Sgarbi. “Bisogna tirare fuori un’idea che ora non vedo, ma c’è una volontà di trovarla. Bene che a Torino facciano e abbiano successo con il loro evento poi sarà il caso di sederci a un tavolo e pensare all’anno prossimo”.
(foto: il Torinese)
Caos vaccini, bimbi esclusi da scuola
E’ caos vaccini in Piemonte e Valle d’Aosta. A Torino e nella cintura alcuni bimbi non in regola sono stati esclusi da asili e scuole, mentre ad Aosta è stato permesso l’ingresso.Sta creando problemi l’interpretazione della legge Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini. Nel capoluogo piemontese le direzioni delle materne Keller e Kandinskij e Mirafiori, hanno notificato alle famiglie di due bambini il divieto di entrare in classe finché non saranno in regola con le vaccinazioni. Lo stesso è avvenuto a Collegno, dove su 172 bambini iscritti agli asili municipali, due non sono vaccinati.
Si discute il piano Embraco
Questo pomeriggio all’Amma – associazione delle imprese metalmeccaniche di Torino si farà il punto sul piano di reindustrializzazione dell’ Embraco di Riva di Chieri. Ci sarà anche il gruppo cinese-israeliano produttore di robot per la pulizia di pannelli fotovoltaici, con l’azienda torinese Astelav, del settore della rigenerazione di elettrodomestici. L’area Embraco, di proprietà di Finpiemonte Partecipazioni e parzialmente già affittata, rientra nel piano. Per i 497 lavoratori in esubero l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico si terrà il 15 maggio. Nel frattempo le attività di Embraco sono state vendute da Whirlpool alla società giapponese Nidec, ma non è compreso lo stabilimento di Riva di Chieri.
Oltre la crisi? Più imprese morte che nate
