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Torino: è morta alle Molinette la donna accoltellata dal marito

È morta in ospedale ieri sera la  donna di 65 anni che era stata ricoverata  in codice rosso alle  Molinette. È  stata ripetutamente accoltellata in casa dal marito nel corso di  una lite. A dare l’allarme erano stati  i vicini.  L’aggressione è avvenuta mercoledì in via Galluppi 25 a Torino, in borgo Filadelfia. L’uomo, 70 anni, è stato fermato dalla Polizia di Stato. La gravità delle ferite non ha consentito ai medici di poterla salvare.

Il Museo della Montagna di Torino fa 150 … e guarda al “nuovo futuro”

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Innovazione, inclusione, ecologia e trasformazione digitale: i buoni propositi per il 2024

Riavvolgiamo ben bene il nastro del tempo. Era il 9 agosto del 1874, una domenica, quando sul Monte dei Cappuccini di Torino si inaugurava, in accordo e su proposta della locale Sezione del “CAI”, la “Vedetta Alpina”, una piccola “edicola” dotata di cannocchiale attraverso cui osservare 450 chilometri dell’arco alpino. Era l’inizio di una lunga, gloriosa storia, durante la quale, negli anni, la piccola “Vedetta” si arricchì via via di sempre nuove collezioni dando vita al primo nucleo museale, progressivamente ampliatosi nel tempo. Fino ad arrivare all’attuale “Museo Nazionale della Montagna”, titolato dal “CAI” al suo presidente onorario Luigi Amedeo di Savoia – Aosta (il “Duca degli Abruzzi”, terzogenito di Amedeo d’Aosta e nipote di Vittorio Emanuele II, internazionalmente considerato fra i più grandi protagonisti dell’alpinismo europeo e fra i precursori delle sfide estreme alle vette extraeuropee) e oggi “polo culturale” di altissimo prestigio a livello internazionale dedicato alla montagna e articolato in tre strutture separate ma complementari, rivolte alle esposizioni temporanee e permanenti, alla documentazione e agli incontri. Da quel lontano agosto del 1874, con quella solitaria “Vedetta Alpina” sui “Cappuccini”, tant’acqua è passata sotto i ponti. In termini di anni, ben 150! Nel 2024 il “MuseoMontagna” festeggia, infatti, il suo Centocinquantenario con un ricco palinsesto multidisciplinare incentrato sul tema del “cammino”. Del guardare in avanti, al passo coi tempi. Fra i primi obiettivi in calendario, la “trasformazione digitale”, con la realizzazione, grazie al contributo della “Fondazione Compagnia di San Paolo” dei nuovi contenuti multimediali per la visita della Collezione permanente. Parallelamente sarà condotta una nuova “campagna di digitalizzazione e schedatura” della “Fototeca” del “Centro Documentazione del Museo”, affiancata, nel prossimo mese di marzo, all’inaugurazione di una “nuova sezione permanente” dedicata al K2, in occasione del 70° anniversario della spedizione italiana che per prima ne raggiunse la vetta nel 1954, patrocinata dal “Club Alpino Italiano” e dal “Ministero della Difesa”, e i cui archivi sono conservati dal “Centro Documentazione” del Museo. Fondamentale resterà il tema della“sostenibilità ambientale” , in coerenza con l’“Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU” e con il “Programma Sostenibilità” avviato nel 2018 dal Museo subalpino, in particolare attraverso il progetto Stay with Me” e la mostra “A Walking Mountain”, che inaugurerà durante la “Torino Art Week 2024”.

Su questa linea, il “MuseoMontagna”intende affermarsi sempre più come punto di riferimento nello scenario globale legato alla cultura delle “terre alte”, ospitando lunedì 6 maggio anche  le assemblee annuali delle due “associazioni di settore” che qui hanno sede e coordinamento: l’“IAMF – International Alliance for Mountain Film”” e l’“IMMA – International Mountain Museums Alliance”.

“Sarà un anno speciale per il Museo Nazionale della Montagna di Torino – affermano il presidente Mario Montalcini e la direttrice Daniela BertaSiamo fieri di presentare un calendario ricco di novità e iniziative per rendere la nostra istituzione in grado di affrontare i grandi temi dell’attualità attraverso linguaggi contemporanei ed eredità storiche inestimabili.

Di grande interesse, anche il programma delle mostre in calendario.

Il via, con “Le ossa della terra. Primo Levi e la montagna” (dal 26 gennaio al 13 ottobre), presentata in occasione del “Giorno della Memoria 2024” e incentrata sulla figura del grande “cantore della Shoah” e sul suo intenso rapporto con la montagna.

A seguire “Stay with Me. A Whole Growing Exhibition” (fino al 31 marzo), rassegna in divenire che vedrà il coinvolgimento di figure creative, anche a livello internazionale, ed istituzioni storiche come l’“Accademia Albertina di Belle Arti”.

A partire sempre dal mese di marzo “K2. Nuova esposizione permanente nel 70° anniversario della spedizione italiana”, mentre da aprile a ottobre sarà la volta di “Alberto di Fabio. Montagne primordiali”, con una selezione di opere pittoriche e su carta dell’ artista abruzzese, alcune delle quali mai esposte.

In chiusura, un progetto artistico inedito del Collettivo “Mali Weil”, piattaforma artistica operante (fra Italia e Germania) su progetti di “estetica temporary” a tema “sostenibilità ambientale” e, dal 29 ottobre al 30 aprile 2025, la mostra di chiusura “A Walking Mountain”, che vedrà dialogare fra loro i lavori di artisti contemporanei e le Collezioni storiche del Museo sulla pratica del “cammino in montagna” e della “Walking Art”.

E non mancheranno installazioni temporanee open air sulla “Terrazza panoramica”, una ricca offerta di attività educational, collaborazioni e scambi con altri enti del territorio e internazionali, rassegne letterarie in collaborazione con la “Biblioteca Nazionale CAI” e almeno due mostre ideate e prodotte dal Museo e presentate in altre sedi: “Rock The Mountain! La montagna nell’iconografia della musica pop” presso la “Casa Alpina” di Ceresole Reale e “The Mountain Touch” al “MUSE- Museo delle Scienze di Trento”.

Per ulteriori info: “Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi”, P.le Monte  dei Cappuccini 7, Torino; tel. 0116604104 o www.museomontagna.org

g.m.

Attenzione ai vecchi biglietti Gtt, sono da sostituire

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I vecchi biglietti e carnet cartacei (chip on paper) per la rete urbana e suburbana non utilizzati possono essere sostituiti presso i Centri di Servizi al Cliente fino al 31 marzo 2024, con titoli di valore uguale o superiore.

NOVITÀ. Dal 15 gennaio 2024, sarà possibile sostituire con titoli di viaggio di valore uguale o superiore i vecchi biglietti “City 100”, fino a un massimo di 20, anche presso alcune rivendite GTT aderenti all’iniziativa. Per conoscere gli indirizzi delle rivendite, visita la pagina dedicata.

Si precisa che per la sostituzione di più di 20 biglietti è necessario scrivere all’indirizzo email cem.grandiclienti@gtt.to.it e prendere un appuntamento.

Anche il rimborso dei vecchi titoli acquistati con app TO Move (City, Daily, MultiCity e MultiDaily) non utilizzati (interi o parziali) può essere richiesto fino al 31 marzo 2024, compilando il form assistenza (INFORMAZIONI ACQUISTI / Acquisto titoli di viaggio e abbonamento trasporto pubblico / GTT TO Move) dove dovranno essere indicati:
• i dati anagrafici della registrazione a TO Move
• il numero seriale dei biglietti per cui si chiede il rimborso e le corse residue che saranno verificati a cura di GTT
Il rimborso sarà emesso da GTT tramite lo stesso canale di pagamento dell’acquisto del titolo, indicativamente entro 90 giorni.

L’Aeroporto di Torino per la prima volta oltre i 4,5 milioni di passeggeri, battuto ogni record di traffico

 Mai così tanti passeggeri transitati all’Aeroporto di Torino come nel 2023. Lo scalo batte ogni record di traffico precedentemente stabilito, superando per la prima volta la soglia dei 4,5 milioni di passeggeri. Sono stati infatti 4.531.187 i passeggeri registrati nel 2023, in aumento sull’anno precedente di 337.306 passeggeri, pari al +8% sul 2022 e al +14,7% sui dati del 2019.

Traina questa crescita la netta ripresa del segmento internazionale, che nel 2023 ha registrato volumi superiori a 2,33 milioni di passeggeri, attestandosi a un +18,7% sul 2022 e a un +15,1% sui dati del 2019.

Grazie all’apertura di diverse nuove tratte internazionali dirette nel corso dell’anno Ryanair, che ha base a Torino dal novembre 2021, ha contribuito in maniera significativa a questo andamento. Nel corso del 2023 sono infatti state avviate le nuove rotte da e per Alicante, Porto, Stoccolma e Vilnius, cui si aggiunge il nuovo volo da e per Parigi Orly di Volotea. Ai nuovi voli avviati nel 2023, si somma inoltre la ripresa del traffico neve dai mercati del Nord Europa, dell’Irlanda e della Gran Bretagna, con la consistente ripartenza dei voli charter degli sciatori registrata sia nel primo trimestre dell’anno, sia alla riapertura della stagione a dicembre.

Nella top-10 delle destinazioni internazionali più trafficate si trovano Londra, Parigi, Barcellona, Madrid, Monaco, a cui seguono Tirana, Francoforte, Amsterdam, Bruxelles Charleroi e Valencia. In termini di maggior crescita rispetto all’anno precedente spiccano Tirana a +76%, Bruxelles Charleroi a +67% e Monaco a +47%.

Sul fronte nazionale, invece, Catania si conferma in testa alla graduatoria, seguita da Roma, Napoli, Palermo, Bari, Lamezia Terme, Brindisi, Cagliari, Olbia e Trapani a chiudere la top-10.

Il mese di dicembre 2023, con 356.271 passeggeri viene archiviato come miglior dicembre della storia dell’aeroporto di Torino, dopo che anche ottobre (395.234 passeggeri) e novembre (313.374 passeggeri) avevano già battuto ogni rispettivo precedente primato. Già il primo semestre 2023 aveva registrato volumi da record, grazie ai precedenti primati battuti nei mesi di gennaio, aprile, maggio e giugno. Con 103.555 passeggeri, inoltre, la settimana dal 2 all’8 gennaio 2023 è stata la più trafficata di sempre; mentre domenica 8 gennaio 2023 è risultata la giornata più trafficata di sempre per lo scalo di Torino, con 19.955 passeggeri tra arrivi e partenze.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo grande risultato, che ci ha portato a superare per la prima volta nella storia dell’aeroporto i 4,5 milioni di passeggeri nel 2023. Il merito di questa crescita è da attribuire al forte afflusso di passeggeri dall’estero, che grazie ai numerosi voli diretti a prezzi contenuti hanno potuto raggiungere ed apprezzare le tante risorse turistiche del nostro territorio”.

Vertenza Lear, la Regione Piemonte vuole garantire la continuità lavorativa

 

L’assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino è intervenuta al tavolo convocato questa mattina nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma. “Ribadisco la massima disponibilità della Regione Piemonte nell’attivare ogni misura possibile a sostegno della produzione e a supporto dei lavoratori della Lear. Siamo pronti ad accompagnare nuove progettualità, attivando misure già esistenti, ma anche definendone di nuove laddove ritenute utili per garantire la continuità lavorativa”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, assessore al lavoro della Regione Piemonte, durante la vertenza Lear, avvenuta questa mattina nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Se Lear portasse nuovi progetti ribadisco la capacità di Regione di attivare in tempi brevissimi una formazione che possa accompagnare i lavoratori nel processo di re skilling e up skilling. La nostra disponibilità e il nostro impegno sono totali” ha concluso Chiorino

L’elefante Fritz in giro per Torino ad annunciare la riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali

Nelle notti dell’11 e del 12 gennaio il nuovo logo del Museo sarà proiettato sulla Cupola della Mole Antonelliana

L’elefante Fritz è in giro per le vie di Torino per annunciare la riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali prevista il 12 gennaio a più di 10 anni dalla chiusura dopo l’incendio provocato dallo scoppio di una bombola.

Partito ieri dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi – dove l’elefante è conservato e impiegato come attrazione per i bambini e dove ha vissuto davvero tra il 1827 e il 1852, diventando da subito una vera e propria star – Fritz ha percorso le strade della città, è passato in piazza Piemonte al Grattacielo della Regione, per arrivare in piazza Castello dove resterà per un mese.

In occasione del primo fine settimana di apertura sono in programma al Museo una serie di talkshow organizzati dalla Regione Piemonte e della Fondazione Circolo dei lettori.

Quella approdata in piazza Castello è la copia artistica dell’elemento simbolo del MRSN: ai suoi piedi, in pieno centro, sotto all’ex palazzo della Regione, la scritta «Fritz è tornato, vieni al Museo Regionale di Scienze Naturali».

Fritz è il simbolo della rinascita del museo che abbiamo voluto restituire ai piemontesi dopo anni durante i quali sembrava impossibile raggiungere il traguardo di riaprirlo. Noi abbiamo sbloccato i cantieri che erano fermi e individuato le risorse necessarie per i lavori e ora restituiamo ai torinesi e piemontesi un patrimonio collettivo e un simbolo del nostro patrimonio culturale”, hanno sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Cultura Vittoria Poggio e l’Assessore al Patrimonio Andrea Tronzano.

Vogliamo ringraziare la Fondazione Ordine Mauriziano per essere stata nostra partner con l’elefante Fritz per la parte di promozione del museo in occasione della sua riapertura – hanno aggiunto il Presidente e gli assessori -. Il Museo sarà lieto di proseguire la partnership con la Palazzina di Caccia di Stupinigi, legata al museo dalla storia».

Per celebrare la riapertura del MRSN, inoltre, nelle notti di giovedì 11 gennaio, dalle ore 20 all’1, e di venerdì 12 gennaio, dalle 20 alle 2, la cupola della Mole Antonelliana, simbolo della Città di Torino e sede del Museo Nazionale del Cinema, si illuminerà con il nuovo logo del Museo Regionale in cui su sfondo giallo chiaro emerge la scritta dell’acronimo MRSN dove la lettera «R» rappresenta l’elefante Fritz che resterà in piazza Castello fino al 12 febbraio quando farà il suo ritorno alla Palazzina di Caccia di Stupinigi di proprietà della Fondazione ordine Mauriziano.

L’apertura al pubblico del MRSN sarà da sabato 13 gennaio (prenotazione obbligatoria online – info sul sito https://mrsntorino.it/ a partire dal 12 gennaio)

Orari (da sabato 13 gennaio 2024)

Lunedì: 10:00 – 18:00

Martedì: chiuso

Mercoledì: 10:00 – 18:00

Giovedì: 10:00 – 18:00

Venerdì: 10:00 – 18:00

Sabato: 10:00 – 18:00

Domenica: 10:00 – 18:00

Tentato femminicidio, uomo accoltella la moglie: ricoverata in gravi condizioni alle Molinette

Tentato femminicidio a Torino dove una donna di 65 anni è stata ricoverata  in codice rosso alle  Molinette. È  stata ripetutamente accoltellata in casa dal marito nel corso di  una lite. A dare l’allarme i vicini.  L’aggressione è avvenuta in via Galluppi 25 a Torino, in borgo Filadelfia. L’uomo, 70 anni, è stato fermato dalla Polizia di Stato con l’accusa di tentato femminicidio.

La Brigata Alpina “Taurinense” compie 72 anni

La cerimonia militare per il 72° anniversario di costituzione della Brigata Alpina “Taurinense” avrà luogo a Torino venerdì 12 gennaio  presso la caserma “Monte Grappa” di corso IV Novembre, 3 a Torino. Nel corso della cerimonia verranno  salutate le unità della Brigata che, a partire dal mese di febbraio, saranno impiegate in Norvegia per l’esercitazione artica “Nordic Response 24” e in Libano nell’ambito del contingente UNIFIL.

Tra aumento dei pedaggi e carenze infrastrutturali gli autotrasportatori piemontesi sono in difficoltà

Anno nuovo, rincaro nuovo

L’allarme di Confartigianato Trasporti Piemonte

 

È un dato di fatto che i ritocchi dei pedaggi autostradali sono sempre puntuali, come un orologio svizzero, ogni inizio dell’anno. Il nuovo regalo, che peserà sulle imprese e sulle famiglie, previsto in materia di Decreto Milleproroghe si può quantificare con +2,3%. Aumento che ha colpito in particolare la A6, una delle tratte più battute dai torinesi e da sempre un cantiere a cielo aperto. Per non parlare dell’Asti-Cuneo perennemente incompiuta che ha visto un aumento del pedaggio per la sola parte di tratta che può essere percorsa.

“Anche quest’anno –commenta Giovanni Rosso, Presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte–è previsto un aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, un vero e proprio furto ai danni delle famiglie e delle imprese e a vantaggio dei concessionari delle autostrade. Questo è un aumento ingiustificato, considerata la quantità dei lavori e rallentamenti dovuti alla manutenzione stradale e i disagi che viviamo quotidianamente. Voglio ricordare che i nostri autotrasportatori impiegano il doppio di tempo per raggiungere le loro mete lavorative, dovendo transitare tra mille ostacoli, viabilità modificata, ponti a rischio e strade impercorribili. Chiediamo alla Politica maggior rispetto per la nostra categoria che ogni giorno, prima di pianificare l’iter lavorativo, deve guardare le previsioni del tempo, scongiurare disastri idrogeologici, barcamenarsi tra percorsi modificati, pagare il rincaro dei pedaggi autostradali senza che migliorino i servizi offerti”.

“Chiediamo inoltre alla politica – conclude Rosso – maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi generalizzata e che comprenda, prima di chiedere di mettere mano al portafoglio, le gravi criticità della viabilità nella nostra Regione soprattutto verso la Francia e la Liguria e risolva le carenze infrastrutturali mai veramente affrontate. Infatti, all’inizio di questo nuovo anno questa è la situazione viabilità per il Piemonte nel caso non risulti chiara: il tunnel del colle di Tenda ancora chiuso, l’autostrada Torino-Savona ostaggio dei cantieri infiniti, la riapertura del valico del Tenda bis slittata all’estate del 2024 e con una sola galleria a senso unico alternato, i problemi al Frejus, il futuro stop del traforo del Monte Bianco. Anziché incrementare, in maniera metodica, i pedaggi autostradali occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta».

Arrivata al Regina Margherita la donazione da un milione di Chiara Ferragni

Un milione di euro a favore dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: la donazione promessa da Chiara Ferragni è giunta all’ospedale torinese. La direzione della Città della Salute di Torino, che ringrazia l’influencer per il gesto, comunica di aver ricevuto la somma nella settimana antecedente il Natale. La decisione di donare la somma ai bimbi malati dell’ospedale torinese era nata dopo la polemica sul noto caso della beneficenza legata al  pandoro griffato Ferragni.