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La sindaca: “A Torino arrivano più turisti”

La sindaca Chiara Appendino scrive sul suo blog che i turisti in città “sono aumentati del 9,6% rispetto allo scorso anno e del 29,1% rispetto a quattro anni fa gli arrivi di turisti a Torino. I dati confermano un trend molto positivo per il 2019 e l’enorme potenziale attrattivo della nostra Città. Anche se, che Torino è meravigliosa, lo sapevamo già…”, e aggiunge:  “Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Dopo il 2019, anno di Leonardo, siamo già pronti per partire con il 2020, anno che Torino dedicherà al cinema, con un ricco calendario che vi sveleremo a breve”. Replica Federalberghi Torino: “Prendiamo atto dei dati divulgati dalla sindaca in merito agli arrivi a Torino nel mese di settembre e, pur ritenendo conveniente uscire dalla guerra di numeri e percentuali, ci piacerebbe comprendere da dove provengano e come siano composti: i flussi turistici vanno valutati in termini di presenze e occupazione delle camere, non soltanto di arrivi”. Dice all’Ansa  il presidente Fabio Borio: “ribadiamo la necessità di un tavolo che riunisca periodicamente tutti gli attori del comparto turistico locale e le istituzioni al fine di dare vita a un sistema strutturato dell’accoglienza turistica,  in vista degli importanti eventi internazionali che attendono Torino nei prossimi anni”.

     

    Curdi in piazza contro Erdogan. Diritto di parola a Leo il “peacemaker”

    Centinaia di manifestanti, oggi a Torino, in piazza Castello e poi in corteo in via Po, contro l’offensiva militare turca di Erdogan nel nord-est della Siria.

    Alla manifestazione, promossa da comitati filo-curdi legati all’ autonomia, erano presenti con le bandiere  anche rappresentanti  della Cgil, dei sindacati autonomi, di Rifondazione Comunista e di Italia Viva. E’ stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Lorenzo Orsetti, 33enne fiorentino, e Francesco Asperti, 53enne bergamasco, uccisi nel Rojava del Kurdistan siriano, dove si erano uniti ai curdi per sconfiggere l’Isis.

    Unico rappresentante del mondo istituzionale al quale i promotori della manifestazione (compresi gli esponenti dei centri sociali) hanno concesso di parlare – prima in piazza e poi nel corteo –  è stato Giampiero Leo, storico assessore regionale alla cultura, ora in Fondazione Crt, apprezzato dai più per le sue doti “ecumeniche” e di “peacemaker”. Massiccio ma discreto il presidio di carabinieri, Digos e polizia.

     

    (foto: il Torinese)

    Promettevano di riscattare i debiti e poi minacciavano i clienti

    Vittime due volte

    I carabinieri della Stazione San Salvario hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emesse dal tribunale di Torino, per estorsione e tentata estorsione bei confronti di tre italiani, di 33, 34 e 36 anni, di Torino. Le indagini hanno permesso di documentare cinque tentate estorsioni e due consumate mediante violenze fisiche e minacce di morte con l’uso di una pistola.
    Le indagini sono iniziate grazie al coraggio di una vittima he ha denunciato i suoi aguzzini.

    È stato accertato che le vittime si erano rivolte al gruppo per recuperare dei soldi ma oltre a non aver recuperato il proprio denaro sono state costrette a versare loro ingenti somme per la parcella.
    Le richieste di denaro avanzate dagli indagati oscillavano da 1.000 a 30.000 euro in relazione alla disponibilità economica delle vittime; in taluni casi quest’ultime sono state costrette a consegnare orologi di valore, marca Rolex, ricaricare carte prepagate o noleggiare autovetture per conto dei soggetti arrestati.
    Nell’ambito delle indagini e’ stata inoltre sequestrata una pistola scenica marca bruni md. 92, compresa di 50 cartucce e copiosa documentazione probatoria relativa ai prelievi di denaro effettuati dalle vittime estorte.

    Una sartoria popolare per aiutare le donne vulnerabili in Barriera

    Il progetto In-Tessere, protagonista di una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, coinvolge un gruppo di donne in difficoltà della Barriera Milano, uno dei quartieri più a rischio della periferia torinese.

    Il verbo “cucire” può essere inteso in molti modi: come un atto meccanico, certo, ma anche come un’azione creativa, capace di dar vita a qualcosa di nuovo, mettendo insieme elementi che prima erano separati tra loro.

    Proprio con l’intento di “cucire”, nel senso più ampio del termine, è nato il progetto In-Tessere, una sartoria popolare nel cuore della Barriera Milano, uno dei quartieri più difficili della periferia torinese. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Abele Onlus e protagonista di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, coinvolge le donne più vulnerabili del quartiere, offrendo loro una possibilità di riscatto attraverso la formazione e il lavoro.

    Il progetto, che è sostenuto anche dalla Città di Torino nell’ambito del Pon Metro 2014-2020 dalla Fondazione Enrico Eandi, prevede due fasi distinte; nella prima, verrà avviata una scuola di cucito gratuita, grazie alla collaborazione con esperti e sarti professionisti e le donne potranno anche partecipare a workshop di formazione sul tema dell’imprenditorialità femminile, in modo da riuscire a mettere in pratica più facilmente le conoscenze acquisite durante le lezioni. La seconda fase coinciderà invece con l’apertura della sartoria popolare, dove le donne protagoniste del progetto potranno effettivamente lavorare e dove gli altri abitanti del quartiere potranno recarsi per usufruire dei macchinari. In-Tessere, infatti, non vuole essere solo un luogo di lavoro, ma un punto di aggregazione per un quartiere a rischio, in cui si possono cucire vestiti e accessori e anche nuovi legami tra persone, traducendo in realtà concetti fondamentali quali accoglienza e condivisione.

    Alla campagna,lanciata su Produzioni dal Basso poche settimane fa, manca davvero pochissimo per raggiungere l’obiettivo economico di 5.000 euro. Il crowdfunding permetterà di contribuire alla nascita della sartoria popolare (che attualmente è solo una piccola sala cucito dove si utilizzano materiali di riuso): i fondi raccolti, infatti, saranno destinati all’acquisto delle stoffe e delle macchine da cucire, ai compensi per gli insegnanti e all’adeguamento degli spazi. Chi sceglierà di effettuare una donazione a favore di In-Tessere, inoltre, riceverà ricompense speciali, come il corso di cucito base o il workshop di cucito corredato a una visita del Museo del Tessile di Chieri.

    Per maggiori informazioni:

    https://www.produzionidalbasso.com/project/in-tessere-sartoria-popolare-nella-periferia-di-torino/

    Casellati a Torino: “Piemonte scrigno di cultura e impresa”

    La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel corso della sua visita istituzionale in Piemonte, ha incontrato questa mattina a Torino, a  Palazzo Madama il presidente della Regione Alberto Cirio e la sindaca Chiara Appendino.

    “Il Piemonte è una terra che guarda all’Italia migliore. Questa mia visita – ha detto – è un omaggio a questa terra, che non è solo uno scrigno di storia e cultura ma anche di imprenditoria: aziende piccole, medie e grandi  che sono il biglietto da visita dell’Italia nel mondo, che sanno coniugare il fare tipico dell’impresa anche alla solidarietà, perché ci sono realtà di carattere sociale molto molto importanti”.

     

    (la foto di Palazzo Madama è di Mario Alesina)

    Deboli aspettative per le imprese piemontesi

    Il  clima di fiducia tra le imprese piemontesi è debole e si ripresenta la  dicotomia tra manifatturiero, con  previsioni  più negative (anche se non si profila una recessione)  e terziario, invece  più ottimista. I dati sono dell’indagine congiunturale trimestrale a cura di Confindustria Piemonte. Nel comparto  manifatturiero le aspettative su produzione, ordini ed export rimangono  lievemente sfavorevoli, con un  tasso di utilizzo degli impianti  al 75%, livello elevato, e il ricorso alla cassa integrazione in crescita  ma contenuto. Sono stabili gli investimenti, previsti da un quarto delle aziende e le previsioni sull’occupazione. In sofferenza  tessile, automotive, metallurgia ed edilizia. Positive le  prospettive per alimentare, gioielli, giocattoli. Tra le province vanno bene  Cuneo, Alessandria, Novara e  il Canavese. Permangono le  difficoltà a Torino, Vercelli, Verbania e Biella.

    Portici divini, si vendemmia in città

    Inaugurazione venerdì 11 ottobre – Palazzo Birago ore 17

     

    Dalle 19,00 festa aperta al pubblico e nel cortile di Palazzo Birago si potrà visitare la VIGNA A PALAZZO

     

     

     

    Portici Divini per questa edizione precede la Vendemmia a Torino per narrare i grandi vini del territorio: 10 giorni di eventi e degustazioni, di connubi tra ristoranti, pasticcerie, negozi del centro e produttori di vino; occasioni per incontrare chi lavora la terra e le vigne e discutere di arte e di vino, assaggiando e imparando ad amare i profumi e i sapori della nostra terra.

     

    Venerdì 11 ottobre a Palazzo Birago si inaugurerà, in seno a Vendemmia a Torino, la terza edizione di Portici Divini. Verrà presentata la VIGNA A PALAZZO, un progetto e allestimento realizzati, nel cortile del palazzo juvarriano, in occasione di Flor Autunno 2019.  Il pubblico potrà camminare e fermarsi tra i filari di questa vigna cittadina, respirando tutta la magia che l’atmosfera di una vendemmia riesce a creare. Saranno sistemati 100 metri di piante secondo il tradizionale disegno geometrico che caratterizza il paesaggio del vino.

    L’ingresso della Vigna a Palazzo è libero, negli orari: 12-13 ottobre 10-20/14-18 ottobre 9-17/19-20 ottobre 15-18.

     

    Sempre Venerdì 11 ottobre, a partire dalle 19,  Portici Divini aprirà le porte di palazzo Birago al pubblico con una grande festa per degustare i vini della selezione “Torino DOC”, in purezza o miscelati da barman professionisti e proposti in cocktail d’eccezione e abbinati a prodotti gastronomici promossi dai Maestri del Gusto della provincia di Torino. Sono previste due fasce d’ingresso: dalle 19 (18€ per l’ingresso comprensivo di: cocktail di benvenuto, due calice di vino tra i vini Torino DOC e la proposta food dei Maestri del Gusto di Torino e provincia) e dalle 21 (10€ per l’ingresso comprensivo di: due calici di vino tra i vini Torino DOC o un cocktail a base vino miscelato dai migliori barman del territorio) previa iscrizione on line su event.torinowineweek.it/porticidivini/.

    Nella Ztl centrale si viaggerà a 30 km l’ora

    Tra circa un mese nella ztl centrale di Torino potrebbe entrare in vigore il limite dei 30 Km orari. Lo ha annunciato l’assessora comunale ai Trasporti Maria Lapietra nella commissione sulle  linee guida per la micromobilità in sharing di  bici e monopattini elettrici. “Quando sarà realizzata e posizionata la cartellonistica si potrà partire con la Ztl 30 – ha detto – e penso che tra un mese riusciremo a partire”. A proposito del nuovo progetto di Torino Centro Aperto, il futuro  modello di Ztl, non è stata definita una data precisa per il suo inizio. “Tutto è definito per  partire a gennaio 2020. A fine novembre ci sarà  una commissione per fare il punto”, ha spiegato Lapietra.

    Il Comune regolamenta l’uso dei monopattini

    Su proposta dell’assessora Maria Lapietra, la Giunta Comunale ha fissato le linee guida per l’esercizio dei servizi free floating che prevedono l’utilizzo di biciclette, a pedalata assistita e non, scooter e altri veicoli innovativi a propulsione elettrica. Sono infatti sempre più numerosi i monopattini e mezzi  similari che attraversano la città.

    Oltre a regolare la sosta dei mezzi (in affitto o di proprietà), dettando direttive tese a impedirne l’abbandono selvaggio e per disciplinarne il recupero, il documento prevede la creazione di un Tavolo di lavoro con gli operatori interessati alla gestione dei servizi di mobilità in sharing.

    “Potremo così monitorare il servizio complessivo, valutare e concordare azioni volte al suo miglioramento e far fronte a eventuali criticità – spiega l’assessora Lapietra – . In un secondo ‘Tavolo’ – prosegue Lapietra – verranno analizzati i dati sulla circolazione dei dispositivi di micromobilità per i quali abbiamo aderito alla sperimentazione promossa dal Ministero dei Trasporti”.

    L’esame dei dati forniti servirà anche per disporre la riduzione o l’aumento del numero dei mezzi massimo stabilito per la composizione delle flotte degli operatori di micromobilità in sharing, inizialmente fissato in 500 unità. Non è invece prevista alcuna limitazione per biciclette tradizionali, a pedalata assistita e scooter.

    Nelle piazze San Carlo, Castello, Vittorio Veneto, Carlo Alberto, Carignano e Palazzo di Città la sosta, che nel resto della città dovrà comunque sempre rispettare le norme del codice della strada, sarà consentita solo nelle aree destinate a parcheggio di cicli e motocicli delimitate da apposita segnaletica, laddove esistenti.

    Per garantire la rimozione dei mezzi posteggiati irregolarmente o abbandonati, i singoli operatori dovranno predisporre un servizio di call center, pronto intervento e controllo dei dispositivi, attivo 365 giorni l’anno e sull’intero arco della giornata, con personale pronto a rimuoverli o spostarli entro 24 ore dalla segnalazione.

    A copertura degli eventuali costi di recupero dei mezzi abbandonati in caso di sospensione e abbandono dell’attività, ogni operatore dovrà poi produrre una fidejussione di 10 euro, nel caso di biciclette tradizionali, bicilette a pedalata assistita, monopattini e segway, e 20 euro, nel caso di scooter, per il numero di mezzi utilizzati.

    Tra gli adempimenti previsti per i futuri gestori dello sharing cittadino anche la sottoscrizione di una polizza con massimali di copertura pari almeno a 5 milioni di euro per responsabilità civile verso terzi, includente la copertura dei danni alle strutture e agli utilizzatori del servizio e una seconda, sempre di 5 milioni di euro, per la responsabilità civile personale del conducente.

    I servizi in condivisione dovranno, non appena possibile, essere integrati all’interno della piattaforma MaaS (Mobility as a Service), attualmente in fase di sperimentazione a Torino. All’atto dell’adesione ogni operatore metterà a disposizione degli utenti per l’utilizzo del proprio sharing una somma di 5 euro annui moltiplicata per il numero dei mezzi che compongono la flotta.

    L’ avviso per l’individuazione degli operatori interessati sarà pubblicato a breve: per le biciclette tradizionali, quelle a pedalata assistita e gli scooter a flusso libero , avrà una durata di 5 anni rinnovabili, mentre per i monopattini e i segway si chiuderà invece il 27 luglio 2021, termine del periodo di circolazione sperimentale.

    Estorsione alla sindaca, chiusa indagine sul portavoce

    Indagine chiusa: si tratterebbe di una estorsione  ai danni della sindaca  Chiara Appendino. Così secondo la Procura di Torino a proposito del filone di indagine sul giornalista  Luca Pasquaretta, ex portavoce della prima cittadina. I magistrati ritengono che Pasquaretta avrebbe minacciato di svelare particolari su vicende giudiziarie che riguardavano la sindaca, al fine di ottenere un posto di lavoro dopo la revoca del suo incarico di portavoce a Palazzo Civico. Pasquaretta fu successivamente collaboratore di Laura Castelli, allora sottosegretario  all’Economia. Appendino e Castelli sono considerate “persone offese”.