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Incendia azienda di famiglia per dissidi con i parenti-soci

Era convinto di subire un danno da attuale assetto societario, i carabinieri arrestano il piromane
 Un uomo di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri di Riva presso Chieri con l’accusa di aver appiccato l’incendio divampato ieri  notte alle 3 in un capannone di un’azienda (di famiglia) di Riva presso Chieri (riparazione macchine agricole), di cui è socio insieme alla matrigna e al fratellastro. L’incendio ha anche distrutto 4 auto parcheggiate nel capannone.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno consentito di accertare le responsabilità del 39enne quale l’autore dell’incendio perché è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dell’azienda.
 L’arrestato non ha chiarito i motivi del suo gesto che secondo i carabinieri e le verifiche effettuate fino a questo momento potrebbero essere riconducibili a gravi dissidi esistenti tra coeredi dell’azienda. L’arrestato potrebbe aver agito perché  convinto di subire un danno dall’attuale assetto societario, Non ci sono stati feriti, la struttura è stata dichiarata inagibile e il danno è ingente ed è coperto da assicurazione

Le imprese di Confartigianato bocciano le politiche della Città

La Confartigianato di Torino boccia le azioni dell’amministrazione cittadina

 Il dato emerge tra le imprese associate, dal sondaggio illustrato all’assemblea per i 70 anni dell’associazione. La qualità di vita e del lavoro e il quadro delle opportunità per i giovani vengono ritenuti insufficienti dal 67% degli interpellati, sufficienti per il 23%. Sono bocciate dal 67,4% le politiche per cultura, turismo e grandi eventi, ottime soltanto per il 2.4%. Per quanto riguarda le politiche per le periferie, il giudizio è negativo per il 55,8% e il 44.2% non sa rispondere. Valutazione negativa per la mobilità e il progetto della nuova Ztl, giudicate “politiche assolutamente negative” dal 34,9% delle imprese, oltre al 37.2% che ne chiede la revisione, mentre il 2.3% le ritiene positive per l’ambiente. Tra gli interventi prioritari per la città, il 25.6% vuole la seconda linea della metropolitana, il 23.3%  più grandi eventi, il 23.2% la riqualificazione delle periferie.

Torino al sapore di cioccolato

Dall’8 al 17 Novembre 2019 Maestri cioccolatieri in piazza San Carlo e via Roma con Cioccolatò

La kermesse più famosa d’Italia sul cioccolato artigianale ritorna a Torino questo fine settimana. Le novità dell’edizione 2019 con una veste tutta nuova, dove gli attori primari sono proprio i maestri cioccolatieri, la loro arte e l’eccellenza dei loro prodotti.

 Casa Cioccolatò: il cuore pulsante della manifestazione con eventi, ospiti e showcooking
Fuori di Cioccolatò: gli happening Off di CioccolaTò, con eventi che coinvolgono Pasticcerie, Cioccolaterie, anche della periferia, i locali storici e i classici locali serali torinesi.
ChocoCabrioTour: un giro per la città illuminata a bordo di un Bus Cabrio con Cioccolata Calda e Copertina verso una serie di attrazioni tutte da scoprire.
Contest Baciamicioccolatò: nei locali o dove volete voi, con chi volete voi, ma soprattutto sui social, datevi un bacio al sapore di Cioccolato! #baciamicioccolato #fuoridicioccolato

Durante l’ultima edizione la partecipazione del pubblico è stata altissima, con punte record di 400.000 visitatori nei 2 weekend.

IL CIOCCOLATO A TORINO

Una storia di tradizione e innovazione

La storia parte da una tradizione che nasce da Emanuele Filiberto di Savoia nel 1560 (Testa ‘d Fer), prosegue con la realizzazione del diablutin (in occasione del trasferimento della capitale del Regno da Chambery a Torino), fino alla realizzazione del primo gianduiotto. Emanuele Filiberto, la cui statua del Marocchetti si trova in piazza S.Carlo, già nel 1560 offre alla popolazione una cioccolata in tazza; successivamente la stessa ricetta nel ‘700, lavorata con l’aggiunta di vaniglia e di liquore cognac diventerà il diablottino: questo è il primo cioccolatino al mondo! Questa bontà sarà famosa protagonista della Merenda Reale della corte del ‘700, accompagnata dai tipici biscotti, i “bagnati”, nella cioccolata calda: i morbidi savoiardi, canestrelli, paste di meliga ed infine baci di dama. Nell’800, il cioccolato giungeva con difficoltà a seguito del blocco navale durante le guerre napoleoniche, fino alla Restaurazione; così i mastri cioccolatieri, che allora si chiamavano cioccolatai (oggi titolo dispregiativo, a causa delle vita dispendiosa simboleggiata dalle note lussuose carrozze con tiro a quattro), provarono a miscelare il poco cacao reperito con le nocciola “tonda gentile delle Langhe”, di cui vi era grande abbondanza. indelebilmente la fantasia giovanile di Monsieur Prochet che creò un cioccolatino a forma di barca rovesciata. Così nel 1852 nacque il gianduiotto a firma Monsieur Prochet (poi Caffarel).

 

Arrestato il piromane che ha bruciato la Cavallerizza

È stato arrestato dalla polizia l’uomo che, il 21 ottobre scorso ha provocato l’incendio che ha distrutto le ex scuderie della Cavallerizza Reale, sito patrimonio Unesco, struttura occupata da quattro anni. E’ un clochard di 38 anni di origine marocchina nato in Spagna. E’ stato fermato dagli agenti di Genova, su ordine  della procura di Torino, sulla base delle indagini sviluppate dalla polizia. Il piromane è accusato di strage. Le telecamere del commissariato Centro di Torino, collocate alla Cavallerizza per un’indagine su  spaccio di stupefacenti  l’hanno ripreso mentre versava un liquido infiammabile e cercava con un accendino di appiccare le fiamme.

Tutti gli appuntamenti del Festival della Tecnologia

Nel 160° anniversario della sua fondazione, dal 7 al 10 novembre 2019, il Politecnico di Torino organizza la prima edizione del Festival della Tecnologia, che avrà luogo a Torino da giovedì 7 a domenica 10 novembre 2019.

Il Politecnico, infatti, considerando il ruolo decisivo che la tecnologia ha assunto in tutti gli ambiti della vita umana – dalla salute all’ambiente, dai rapporti personali alla stessa democrazia – ha deciso di organizzare una rassegna di ampio respiro per offrire alla cittadinanza una riflessione articolata, inclusiva e accessibile sul sempre più importante tema del rapporto tra tecnologia e società. Durante il Festival, oltre a discutere delle più recenti innovazioni tecnologiche, si metteranno in luce le radici tecnologiche dell’Italia (con l’auspicio che i grandi risultati del passato, oltre che del presente, possano essere d’ispirazione per il futuro), si discuterà delle implicazioni  – ambientali, etiche, sociali, economiche e geopolitiche – di scelte riguardanti grandi temi tecnologici come l’intelligenza artificiale, l’energia, i trasporti e le telecomunicazioni, e più in generale ci si interrogherà su come governare la tecnologia nell’interesse della collettività.

Il Festival coinvolgerà oltre trecento relatori che parteciperanno a un ricchissimo calendario di incontri – lezioni, dibattiti, laboratori e mostre – caratterizzati da un approccio fortemente interdisciplinare a cui contribuiranno anche i linguaggi della narrativa, del cinema, della musica e delle arti figurative. Verranno inoltre offerti laboratori e momenti didattici, alcuni dei quali specificamente pensati per le scuole primarie e secondarie.

Il Festival si configura come iniziativa non solo dell’Ateneo e delle sue molteplici e consolidate relazioni nazionali e internazionali, ma anche di un’ampia rete di collaborazioni instaurate ad hoc, rete che comprende istituzioni pubbliche come il Comune di Torino e la Regione Piemonte, la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, l’Ufficio Scolastico Regionale, associazioni di categoria come l’Unione Industriale e molti enti culturali tra cui il Museo Egizio, il Museo dell’Automobile di Torino, il Museo Nazionale del Cinema, il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria, il Museo della Radio e della Televisione Rai, il Circolo dei Lettori e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Sono stati inoltre coinvolti – considerati i temi trattati dal Festival – il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero per lo Sviluppo Economico, ed è stato chiesto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Il programma di venerdì 8 novembre 2019

 

Il Festival della Tecnologia 2019 entra nel vivo dopo la giornata inaugurale di ieri proponendo i primi 45 incontri, che si svolgeranno nella sede centrale dell’Ateneo (in C.so Duca degli Abruzzi 24), al Castello del Valentino (V.le Mattioli, 39, collegato per l’occasione da un servizio di navetta gratuito con la sede centrale), all’Energy Center del Politecnico (Via Paolo Borsellino 38/16) e al Circolo dei Lettori (via Bogino, 9). Anche i partner del Festival organizzano un ricco programma di eventi per il Festival OFF.

Tra gli eventi di maggior richiamo:

Politecnico di Torino (C.so Duca degli Abruzzi, 24)

Ore 10.00 – Aula Magna

Conoscenza, innovazione e intraprendenza per cambiare il mondo

L’ex allievo del Politecnico di Torino John Elkann dialoga con gli studenti e con la giornalista Barbara Carfagna sull’università e la rivoluzione tecnologica nell’industria automobilistica e non solo. Il fumettista Joshua Held animerà l’incontro con disegni dal vivo.

Ore 10.00 – Aula 2

Spazio e superpoteri

Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea parlerà del futuro della ricerca scientifica e di come rinnovare l’interesse verso questi temi soprattutto tra le studentesse, che sono ancora una minoranza.

Ore 11.30 – Aula 1

La rete e i suoi demoni

Geert Lovink indagherà il lato oscuro del web, dove la diversificazione e l’empowerment lasciano il posto all’iper-conformismo e al diffondersi di rabbia e sconforto. L’incontro approfondirà il fenomeno della “tecno-tristezza” che i social media dominanti producono spingendo i propri utenti a un utilizzo compulsivo delle app. Introduce Stefano Quintarelli.

Ore 14.00 – Spazio Prometeo

Crisi climatica e ambientale: dimensioni e soluzioni, tecnologia e filosofia

Luca Mercalli climatologo, direttore della rivista Nimbus e presidente della Società Meteorologica Italiana parlerà di come diventare più sostenibilie contrastare il riscaldamento globale.

Ore 15.30 – Aula 1

Etica, politica, formazione, scienza e tecnologia nella lotta ai cambiamenti climatici

Il Rettore del Politecnico Guido Saracco parlerà della sfida posta dai cambiamenti climatici: servono cambiamenti paradigmatici e l’avvento di tecnologie che riutilizzano l’anidride carbonica come materia prima o l’idrogeno come vettore energetico.

Ore 16.00 – Aula Magna

Il grande gioco digitale

Lo scrittore Alessandro Baricco autore del saggio The game, dialogherà con Juan Carlos De Martin, docente di Ingegneria informatica al Politecnico e curatore scientifico del Festival.

Ore 18.00 – Aula Magna

Coffee Sapiens – comprendere per innovare

Lo Chef Ferran Adrià, insieme a Marcello Arcangeli – Direttore del Training Center Lavazza presenta Coffee Sapiens, un progetto multimediale creato da elBullifoundation e Lavazza con lo scopo di promuovere la sperimentazione e l’innovazione in campo gastronomico.

Castello del Valentino

Ore 14.30

“Di uomini e ferro”

Luigi Cantamessa propone un viaggio emozionante nel mondo delle Ferrovie Italiane, attraverso le immagini dell’Archivio della Fondazione FS.

Ore 16.00

Infrastrutture (im)materiali per il Paese

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo FS Gianluigi Castelli descriverà come  la convergenza digitale abbatte la tradizionale distinzione tra infrastrutture materiali e immateriali.

Ore 18.00

Le vie tecnologiche della seta

A cura del China Center del Politecnico di Torino e del Comitato “La Nuova Via della Seta”

Jacques Gounon, Luigi Lusuriello, Michele Mezza, Paolo Emilio Signorini, Mario Virano, insieme all’ex ambasciatore Alberto Bradanini, parleranno della Nuova Via della Seta, o Belt and Road Initiative: il progetto strategico lanciato nel 2013 dalla Cina per il potenziamento dei collegamenti terrestri e marittimi tra i paesi dell’Eurasia.

 

Circolo dei Lettori

Ore 14.00

Come sarà il giornalismo del futuro?

Il giornalista e scrittore Mario Calabresi e la docente dell’Università degli Studi di Bologna Elena Lamberti dialogheranno sull’impatto delle nuove tecnologie sui media.

Energy Center

Ore 14.00

Transizione energetica: quali scenari?

Giuseppe Bergesio, Gian Piero Celata, Manlio Coviello, Camilla Palladino, Francesco Profumo, Paolo Quaini, Carlo Tamburi, Giuseppe Tannoia, Francesco Vetrò tratteranno delle visioni strategiche e prospettiche che importanti attori nel settore energetico hanno rispetto al tema della transizione energetica.

Gli appuntamenti di sabato 9 novembre 2019

 

Il programma del fine settimana di questa prima edizione del Festival della Tecnologia è sicuramente il più nutrito e variegato: proseguono le proposte per i ragazzi con i laboratori del Villaggio della Tecnologia di Piazza Duca d’Aosta, così come gli incontri e i dibattiti – che saranno ben 50 nell’arco della giornata – e che vedranno coinvolti tutti i luoghi del festival. Sabato a partire dalle ore 21 e per tutta la notte verrà proiettata la rassegna Notte da brivido al Museo del Cinema, con ingresso a tariffa ridotta di 5 euro, unico evento a pagamento del Festival.

Tra gli eventi di maggior richiamo segnaliamo:

Politecnico di Torino

Ore 10.00 – Aula 3

Onde elettromagnetiche, salute, 5G e competitività

Alessandro Polichetti, esperto di effetti dei campi elettromagnetici sulla salute dell’Istituto Superiore di Sanità e Stefano Da Empoli, economista e presidente di I-Com, Istituto per la Competitività, parleranno delle paure degli effetti delle onde radio per la salute umana.

Ore 11.00 – Aula 7

Le città intelligenti: viaggio Torino-Barcellona

Nel “primo secolo urbano della storia”, le città sono catalizzatori di sperimentazioni tecnologiche per migliorare problemi quali l’inquinamento, il traffico, lo smaltimento rifiuti. Questo ha indotto molti a parlare di “città intelligente”, espressione evocativa ma vaga. Cosa caratterizza le città “intelligenti”? In che modo la tecnologia le può rendere luoghi in cui la gente ami davvero vivere? Tra le altre riflessioni, Francesca Bria illustrerà il progetto Decode, pensato per rispondere a queste domande e dialogherà con Marco Pironti e Roberto Saracco.

Ore 12.30 – Aula 1

Gli occhi della città

Grazie ai più recenti progressi della tecnologia, lo spazio urbano sta acquisendo la piena capacità di “vedere”. Immaginiamo che qualsiasi stanza, strada o negozio della città possa riconoscerci e rispondere autonomamente alla nostra presenza: non solo le persone, ma anche gli edifici stanno acquisendo la capacità di osservare e reagire, mentre la vita urbana si svolge di fronte a loro. Carlo Ratti, architetto, ingegnere e docente del MIT di Boston, Antoine Picon, docente e direttore dei programmi di dottorato presso la Harvard Graduate School of Design e Zhang Li, docente di architettura alla Tsinghua University in Cina parleranno dei temi della mostra della Shenzhen Bi-City Biennale of Architecture\Urbanism 2019 curata dal Politecnico di Torino (South China-Torino Lab, con l’università cinese SCUT) e dallo studio Carlo Ratti Associati.

Ore 14.30 – Aula 1

Se le macchine sanno chi sei

Qualunque dispositivo dotato di una telecamera e di un software specializzato ci può riconoscere. Lo stesso può fare un algoritmo, a partire da una nostra foto. Le applicazioni sono molte, dalla sicurezza al marketing, dalla domotica ai servizi. Ma il prezzo può essere alto, in termini di privacy, invasività e controllo delle nostre azioni. Cosa può fare chi detiene il potere di riconoscerci, sempre e in ogni luogo? Come ci possiamo difendere? Perché sviluppiamo e utilizziamo queste tecnologie?

Con Simone Arcagni, Ugo Pagallo, Niculae Sebe (uno dei massimi esperti di riconoscimento facciale al mondo).

Ore 14.30 – Aula 3

Donne, tecnologia e innovazione

Agnese Chiattidottoranda al Knowledge Media Institute, Roberta Fulci, redattrice e conduttrice di Radio3Scienza e l’ingegnera Elisa Martinotti parleranno di stereotipi di genere all’interno delle cosiddette discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

Ore 15.00 – Aula Magna

Laurea ad honorem in Ingegneria Aerospaziale a Samantha Cristoforetti

L’astronauta terrà una lectio magistralis sulle sfide tecnologiche per l’esplorazione dello spazio.

Ore 16.00 – Aula 2

Giganti digitali e competizione

Tommaso Valletti, professore di economia all’Imperial College Business School di Londra e all’Università di Roma Tor Vergata, parlerà dell’abuso di mercato da parte dei colossi multinazionali di internet e di come ripensare la crescita in modo responsabile.

Ore 16.30 – Aula 3

Veicoli a guida autonoma: a che punto siamo e cosa ci aspetta?

Marco Pavone, docente di Aeronautica ed Astronautica alla Stanford University, parlerà di nuovi modelli di mobilità urbana e di macchine che si guidano da sole.

Ore 17.00 – Aula Magna

Uno e uno fa tre

L’artista Michelangelo Pistoletto parlerà di come conciliare lo sviluppo tecnologico col rispetto della natura.

Ore 17.30 – Aula 7

Le sfide della cybersecurity

Carlo Blengino, avvocato specializzato in proprietà intellettualee blogger del Post, e Fabiola Silvestri, primo dirigente della Polizia di Stato, affronteranno i temi della sicurezza informatica e della privacy.

Ore 18.30 – Aula 1

Tour tecnologico di Torino tra arte e innovazione

Bruce Sterling, scrittore noto soprattutto per Mirrorshades, un’antologia di racconti di fantascienza che ha contribuito a definire il filone cyberpunk, racconterà la storia tecnologica della città di Torino.

 

Circolo dei Lettori

Ore 14.00 – Sala Gioco

I Big Data e la lotta al crimine organizzato

Conversazione tra il fisico e informatico Jaean-Marie Le Goff, l’esperto di tecnologia e sicurezza Francesco Marelli e Giovanni Russo, procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia.

Il programma completo è disponibile online al sito www.festivaltecnologia.it

La cultura popolare scende in piazza

Dall’8 all’11 novembre in scena il festival organizzato della Rete Italiana di cultura popolare. Teatro, flash mob, incontri con scrittori e accademici per raccontare i progetti con cui la Rete, durante l’anno, si prende cura delle comunità
 

 

Inizia venerdì 8 novembre la XIV edizione del Festival delle culture popolari organizzato dalla Rete Italiana di cultura popolare. Un ricco programma di iniziative e appuntamenti aperti al pubblico si terrà in differenti luoghi della città, dalle OGR alla Biblioteca civica musicale Andrea della Corte, dal Polo del’900 al Fondo Tullio de Mauro, fino a raggiungere le vie del Quadrilatero Romano.

De Mauro e Camilleri scrissero La Lingua batte dove il dente duole, libro in cui celebravano il dialetto quale patrimonio in grado di legare una comunità – racconta Antonio Damasco, Direttore della Rete Italiana di cultura popolare – Con la Rete, quotidianamente, portiamo avanti azioni e progetti per prenderci cura delle comunità del territorio. Ogni forma di cultura e, di conseguenza, di identità, nasce infatti all’interno di esse. Il Festival delle culture popolari è il momento dell’anno in cui presentiamo tutto questo al grande pubblico.”

 

Venerdì 8 novembre

Si parte venerdì pomeriggio al Polo del ‘900 alle ore 16:30 con “Murmurii, pensieri sotto il muro”, iniziativa che, con il coinvolgimento del pubblico, celebra l’anniversario della caduta del muro di Berlino. Dopo aver costruito un simbolico muro di cartoni, andrà in scena un flash mob artistico per rivivere lo spirito di festa della caduta del muro. Alle 20:30 la festa continua con i ragazzi e le ragazze di Via delle Orfane15, in Piazzetta della Visitazione, con aperitivo, musica e narrazioni dedicate al tema dei “Muri”.

Sabato 9 novembre

A partire dalle ore 10:00 verrà realizzato un tour collettivo all’interno del quartiere Quadrilatero per illustrare il progetto “Vicini di casa” innovativo esperimento di vicinato solidale in collaborazione con la Onlus Casa Giglio per aiutare le famiglie che con i figli ospedalizzati nel reparto pediatrico del Regina Margherita: i residenti infatti hanno realizzato una rete di solidarietà di quartiere attraverso cui offrono tempo, risorse ed energie alle nuove famiglie. Alle 15 presso il Fondo Tullio de Mauro, insieme a Emergency,  Marco Aime, Chiara Saraceno e Silvana Ferreri verrà presentato il “Dizionario che cura le parole”, volume dedicato a Tullio de Mauro in cui intellettuali e accademici si sono presi cura di alcuni vocaboli, interpretandoli in chiave attuale e soggettiva. L’appuntamento sarà anche l’occasione per inaugurare l’edizione 2020 de “Il potere delle parole”, ciclo di incontri mensili organizzati dalla Rete Italiana di Cultura Popolare in cui, in compagnia di un grande ospite, viene scandagliata una parola per riflettere in modo critico sul suo significato e utilizzo. Alle 21:30 alle OGR andrà in scena OPERA.IO performance teatrale gratuita che racconterà le storie degli operai che avevano lavorato nell’edificio, in una narrazione che riporta il Borgo alle sue Officine.

Domenica 10 novembre

Alle 10:30 alle OGR ci sarà il secondo forum nazionale di “Indovina chi viene a cena?”, progetto partito da Torino nel 2011 e diffuso in Emilia Romagna, Veneto e Puglia, che consiste in un ciclo di cene multietniche durante le quali i nuovi cittadini aprono le porte di casa per condividere ricette e piatti tipici delle culture straniere. Alle 15:00 presso il Polo del ‘900 ci sarà una tavola rotonda dedicata a “Specially Unknown” progetto europeo che, nel corso di due anni, ha raccolto 160 interviste realizzate a richiedenti asilo, in 4 stati diversi dell’Unione Europea, di cui 40 a Torino. Alle 18:00 invece, presso la Biblioteca Musicale Andrea della Corte, in compagnia di Margherita Oggero e Giovanni  Tesio verrà presentata l’estensione del progetto Dona la Voce anche al sistema delle Biblioteche Civiche Torinesi e al Bibliobus. Il progetto invita ogni cittadino a leggere ad alta voce – e registrare – una poesia, un racconto o un testo della biblioteca del Fondo nella propria lingua madre o nel proprio dialetto, in modo da costruire un caso unico di dizionario dell’oralità contemporanea.

Lunedì 11 novembre

Alle 17:00 al Fondo Tullio de Mauro si concluderà la XIV edizione del Festival con l’incontro per presentare le attività che il Fondo realizza con le scuole primarie e secondarie. Lo scorso anno, infatti, è partito “Cura delle parole”, progetto didattico realizzato con gli alunni delle classi prime dell’Istituto Tecnico Sella AAlto Lagrange di Torino per coinvolgere in prima persona i ragazzi nel dibattito sulla lingua italiana. Nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, gli alunni si sono presi cura della parola “contatti”, raccogliendo le loro riflessioni in un podcast, registrato interamente dai ragazzi stessi, andato poi in onda sulla web radio della Rete Italiana di Cultura Popolare. L’incontro sarà l’occasione per presentare il progetto ai nuovi docenti che vorranno aderire.

Associazione sportiva evade il fisco per mezzo milione di euro

Dietro l’associazione dilettantistica si celava una vera e propria impresa commerciale. 

È quanto ha appurato la Guardia di Finanza di Torino dopo una breve indagine nei confronti di un’Associazione Sportiva Dilettantistica canavesana.   

L’attività condotta dai Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese, ha preso in esame le modalità di gestione della società sportiva nonché degli impianti sportivi comunali.

 Il controllo si è incentrato, in particolare, sulla verifica dei requisiti necessari per poter usufruire del regime contabile riservato proprio alle associazioni che effettuino attività commerciale nell’ambito dei loro fini istituzionali.

 Le verifiche dei Finanzieri hanno però accertato che la società non si è attenuta alle prescrizioni dettate dalla normativa che regola questo il settore.

 Gli inquirenti, infatti, hanno rilevato tutta una serie di anomalie contabili: dall’omessa tenuta del libro soci, all’assenza dei verbali relativi all’assemblea degli stessi, sino alle inadempienze e alle altre prescrizioni alle quali le realtà dell’associazionismo sportivo si devono attenere per rientrare nella speciale previsione normativa.

 Le irregolarità accertate incrociate con i dati emersi dall’analisi dei rapporti economico – commerciali tra la società coinvolta nell’indagine ed altri soggetti economici, ha inevitabilmente fatto ritenere che le attività svolte dall’A.S.D. sono a tuti gli effetti operazioni di natura commerciale che di fatto hanno comportato il disconoscimento della natura “istituzionale” dell’attività svolta dalla società sportiva.   Come detto, circa 500.000 euro l’evasione fiscale emersa

Con un milione di euro in più 500 nuovi alberi a Torino

Il Comune ha stanziato un milione di euro per gli alberi della città grazie al piano straordinario di ripristino e risanamento per gli alberi dei viali e dei giardini cittadini.

Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore all’Ambiente Alberto Unia. Si potranno così mettere a dimora 500 nuovi alberi e consolidarne e contenerne 2 mila 600 già presenti. Nell’ultimo decennio molti alberi sono stati abbattuti per vari motivi e si è reso  necessario intensificare l’opera di cura e sostituzione. “E’ un investimento a favore della salute dell’ambiente urbano e quindi dei cittadini, un intervento  per contenere gli effetti del cambiamento climatico e favorire la cura della qualità dell’aria”, commenta Unia.

E a Orbassano arrivano 1000 nuove piante

Sarà presto realtà anche a Orbassano il progetto “Mosaico Verde”, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Città di Orbassano e AzzeroCO2, società costituita da Legambiente e Kyoto Club che offre la possibilità di contribuire attivamente alla riduzione della quota di emissioni in atmosfera attraverso progetti mirati a neutralizzarne il carico ambientale.
L’accordo di collaborazione siglato tra Città di Orbassano e AzzeroCO2 prevede, in primo luogo, l’individuazione di un’area idonea alla realizzazione dell’intervento, che verrà effettuato a cura della AzzeroCO2 stessa. La società garantirà inoltre la manutenzione del bosco per i primi due anni, a partire dal termine della piantumazione.

 

Quante stelle ai ristoranti piemontesi! Tutti i nomi della nuova Guida Michelin

Dal prossimo  7 novembre sarà nelle librerie la nuova Guida Michelin 2019, l’ edizione numero 65 della “Bibbia” per gli appassionati  della cucina stellata. In Italia 33 nuovi ristoranti stellati entrano nella prestigiosa scena culinaria della guida francese. Su 374 locali stellati è  prima la Lombardia, segue il Piemonte, con 4 novità su 46 ristoranti. E’ soprattutto Cuneo a brillare, con  18 ristoranti stellati tra i quali  il tre stelle Piazza Duomo ad Alba tra i famosi “11 che valgono il viaggio”. Arriva una prima stella al ristorante Condividere dello chef Federico Zanasi, alla Nuvola Lavazza.

Ecco i locali stellati 2019 in Piemonte

Ristoranti con tre stelle Michelin
Alba (CN) –  Piazza Duomo
Ristoranti con due stelle Michelin
Cervere (CN) – Antica Corona Reale
Guarene (CN) – La Madernassa
Orta San Giulio (NO) – Villa Crespi
Verbania / Fondotoce (VB) – Piccolo Lago
Ristoranti con una stella Michelin
Alessandria
Acqui Terme – I Caffi
Alessandria / Spinetta Marengo – La Fermata
Asti
Isola d’Asti –  Il Cascinale Nuovo
Penango / Cioccaro – Locanda del Sant’Uffizio- Enrico Bartolini
Tigliole –  Ca’ Vittoria
Biella
Pollone –  Il Patio
Cuneo
Alba – Larossa
Alba – Locanda del Pilone
Benevello – Damiano Nigro
Canale – All’Enoteca
Cherasco –  Da Francesco
Grinzane Cavour –  Marc Lanteri Al Castello
Piobesi d’Alba – 21.9
Priocca CN –  Il Centro
Santo Stefano Belbo –  Il Ristorante di Guido da Costigliole
Serralunga d’Alba –  La Rei
Serralunga d’Alba / Fontanafredda CN –  Guido
Treiso –  La Ciau del Tornavento
La Morra –  Massimo Camia
La Morra / Annunziata –  Osteria dell’Arborina
Monforte d’Alba –  Fre
Novara
Novara –  Tantris
Novara – Cannavacciuolo Cafè & Bistrot
Orta San Giulio – Locanda di Orta
Soriso – Al Sorriso
Torino
Caluso –  Gardenia
Pinerolo – Zappatori
Rivoli  – Combal.zero
San Maurizio Canavese – La Credenza
Torino – Cannavacciuolo Bistrot
Torino – Carignano
Torino – Casa Vicina-Eataly Lingotto
Torino – Condividere
Torino – Del Cambio
Torino – Magorabin
Torino – Spazio7
Torino – Vintage 1997
Venaria Reale – Dolce Stil Novo alla Reggia
Verbano-Cusio-Ossola
Domodossola –  Atelier
Verbania / Pallanza – Il Portale
Vercelli (VC) –  Cinzia da Christian e Manuel

“Turni massacranti”. Infermieri sul piede di guerra

Il Nursing Up: “In assenza di un’azione risolutiva dell’assessorato, siamo pronti alle proteste”

 

Il Nursing Up Piemonte, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, denuncia quella che definisce “una situazione gravissima, divenuta ormai insostenibile. I lavoratori di alcune aziende piemontesi, infermieri e professionisti, sono costretti a turni massacranti, a lungo andare insopportabili. Ciò accade in particolar modo in reparti tanto delicati e vere eccellenze a livello nazionale, dove l’attenzione e la concentrazione richiesta, assieme alla grande competenza degli operatori, è massima. Chiaramente, con turni di questo genere, la stanchezza, il rischio di burn out e di conseguenza la possibilità di errore diventa esponenzialmente maggiore”.

 

“Tutto ciò  – prosegue il sindacato – è dovuto all’assenza di decisioni da parte dell’Assessorato alla Sanità, che in questi cinque mesi di governo non ha proceduto a dare seguito ad alcuna delle promesse pomposamente comunicate. Il motivo non lo comprendiamo, forse l’assessore è stato troppo impegnato a tagliare nastri e a partecipare a eventi che possano avere seguito su giornali e sui social. All’atto pratico, però, il piano assunzioni è fermo, gli organici non vengono adeguati, i pensionamenti o le malattie non vengono adeguatamente sostituite. Questo è inaccettabile. Per questo e per dimostrare che la misura è ormai colma il Nursing Up proclama a partire da oggi lo stato di mobilitazione per tutti gli infermieri e professionisti del comparto sanità. Da questo momento la possibilità di indire tutte le forme di protesta che la normativa vigente ci consente è imminente”.

 

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, attacca: “In alcune aziende sanitarie piemontesi siamo in una situazione surreale, allucinante. Colleghi costretti a turni massacranti, che terminano il lavoro distrutti, per poi dover ricominciare poche ore dopo a causa della necessità di coprire i turni. Siamo passati da un “assessore ragioniere”, Saitta, per il quale la sanità era solo un mero calcolo economico, fatto di ricavi e risparmi, che ha causato i danni sotto agli occhi di tutti, ad un “assessore inesistente”, Icardi, il quale in cinque mesi di mandato non ha affrontato o risolto uno che sia uno dei gravi problemi che incalzano la sanità regionale e che gli abbiamo a più riprese sottoposto.

“Ora basta!  – conclude – Da oggi tutti gli infermieri e professionisti sanitari del comparto sanità sono in stato di mobilitazione, cioè sono pronti ad azioni più concrete da un momento all’altro. Se non riscontreremo azioni immediate e risolutive dei problemi nelle aziende da parte dell’assessorato, a partire da un piano assunzioni adeguato e operativo, prenderemo i dovuti provvedimenti, con gli strumenti di protesta che possediamo, per denunciare una situazione di lavoro in cui si violano palesemente i più semplici diritti dei lavoratori, come quello ad un adeguato riposo in rapporto alla complessità del compito svolto”.