Lo aveva anticipato l’autorevole Wall Street Journal: Fiat Chrysler Automobile starebbe trattando per una possibile fusione con Psa – Peugeot /Citroen. Il quotidiano finanziario americano aveva scritto della possibile nascita di un gigante automobilistico del valore di 50 miliardi di dollari. Oggi la conferma. Tra Fca-Psa è stato raggiunto l’accordo per una fusione alla pari. Nascerà così il quarto gruppo mondiale con sinergie per 3,7 miliardi. Il nuovo gruppo sarà quotato in borsa a Parigi, Milano e Wall Street con Carlos Tavares amministratore delegato e John Elkann presidente. Come già per Fca la sede legale sarà in Olanda. Non ci saranno chiusure di stabilimenti.
La XXII edizione di Luci d’Artista, che sarà visibile dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020, quest’anno si arricchirà di un’opera nuova. Torino, infatti, amplia la collezione di creazioni artistiche aggiungendo al suo prezioso patrimonio un’inedita installazione luminosa, ‘M I R A C O L A’ ideata dall’artista di fama internazionale Roberto Cuoghi e realizzata in piazza San Carlo per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
La manifestazione, nata nel 1998 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, apre ufficialmente il ricco palinsesto di proposte dello Speciale Autunno di Contemporary Art Torino+Piemonte, periodo durante il quale si concentra il maggior numero di appuntamenti dedicati al contemporaneo.
Luci d’Artista, evento culturale particolarmente apprezzato in Italia e all’estero che offre a cittadini e turisti scenari unici nel campo dell’arte, è un progetto della Città di Torino realizzato da IREN Smart Solutions e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT; per il 2019/2020 Main Sponsor FPT Industrial, Sponsor Torino Outlet Village.
La rassegna propone nel territorio urbano uno speciale percorso lungo il quale il pubblico potrà cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, elemento immateriale ricco di potenziale.
“Con Luci d’Artista si apre a Torino una delle stagioni più importanti dedicata alle attività culturali e al ruolo e alla forza dell’arte contemporanea – afferma Chiara Appendino, Sindaca di Torino -. L’autunno torinese sarà animato da una speciale atmosfera che condurrà il pubblico, cittadini e turisti, in un viaggio emozionale. Le luminarie, che quest’anno si arricchiranno di importanti novità, daranno vita a una serie di ‘set’ d’eccezione in tutto il territorio, dal centro alle circoscrizioni. Con la collocazione delle opere temporanee in luoghi diversi e significativi ci siamo prefissi l’obiettivo di valorizzarle e farle conoscere a un pubblico sempre più ampio. Attraverso Incontri Illuminanti con l’arte contemporanea, parte del nuovo public program del progetto Luci d’Artista – continua – il percorso di partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà pubbliche e private operanti sul territorio come scuole, associazioni ed enti, quest’anno attorno all’installazione di Luca Pannoli che sarà allestita in piazza Montale. È anche grazie a queste iniziative che l’evento è diventato, nel corso degli anni, davvero di tutti. Quest’anno Luci d’Artista, inoltre, attraversa l’oceano con la collaborazione avviata con la Città de L’Avana creando una significativa occasione per promuove il territorio torinese nella Capitale di Cuba”.
Saranno 25 le installazioni allestite in città, 15 nel centro e 10 nelle circoscrizioni. Molte le novità di quest’anno. A ‘M I R A C O L A’ di Roberto Cuoghi in piazza San Carlo, si aggiunge il riallestimento (con innovazioni tecnologiche e strutturali) di ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria scelta dall’artista, il Ponte Vittorio Emanuele I, e ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma. Inoltre, la Città ha dato in prestito 16 costellazioni dell’opera originaria di Giammello alla città de L’Avana che sarà allestita e accesa in contemporanea con la manifestazione di Torino in Calle del Casco Histórico Galiano in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla fondazione della Capitale di Cuba. L’operazione è realizzata in cooperazione con AICEC – Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba di Torino, il supporto tecnico di IREN e la collaborazione della Fondazione Torino Musei.
“Luci d’Artista, esempio virtuoso di un intervento artistico nello spazio urbano, è diventato un simbolo della nostra città. La rassegna, giunta quest’anno alla ventiduesima edizione, conta numerosi tentativi di imitazione che non ne hanno pregiudicato l’originalità ma, al contrario, arricchito il valore – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città –. Dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020 sia le piazze e le vie del centro storico, sia quelle delle circoscrizioni saranno illuminate da installazioni artistiche contemporanee. Nuove Luci si aggiungeranno alle esistenti e altre torneranno totalmente rinnovate. La collezione si arricchirà di un’opera che renderà omaggio alle teorie di Leonardo da Vinci sul rapporto tra luce e ombra: ‘M I R A C O L A’ dell’artista internazionale Roberto Cuoghi, realizzata dalla Città in collaborazione con il Castello di Rivoli, allestita nella centrale piazza San Carlo; in piazzetta Accademia Militare 3, Paratissima presenterà un lavoro site specific, Multiverso di Carlo Bernardini e, uscendo da Torino, il progetto creativo di Alessandro Sciaraffa prenderà vita al Torino Outlet Village di Settimo Torinese sulla stele dell’architetto Silvestrin. Innovazioni tecnologiche e strutturali ridaranno vita a ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria il Ponte Vittorio Emanuele I e, ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma”.
La cerimonia di inaugurazione, martedì 29 ottobre, si articolerà in due momenti.
Alla ore 16.30, alle Officine Caos in piazza Montale, si svolgerà la ‘Festa Illuminante’ nel corso della quale sarà presentato il progetto educativo-artistico-culturale ‘Incontri illuminanti con l’arte contemporanea’, quest’anno dedicato al tema Segni, segnali, simboli, connesso con l’opera luminosa ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli, esposta nella piazza.
Alle 19.30, invece, in piazza San Carlo, con la presentazione dell’inedita installazione luminosa ‘M I R A C O L A’ (co-prodotta dalla Città di Torino e dal Castello di Rivoli, a cura di IREN) di Roberto Cuoghi, che parteciperà all’evento insieme alle autorità cittadine, e l’accensione in contemporanea di tutte le altre opere, si darà il via ufficiale a ‘Luci d’Artista XXII’.
“Un lampo (di buio) è qualcosa che accade per sottrazione – afferma Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea -. Non uno scontro tra estremità – prosegue – semmai il desiderio di rendere visibile la tensione dell’uno (il buio) rispetto all’altra (la luce). Si tratta di ripensare il buio non solo come assenza di percezione ma anche dispositivo generatore dell’esperienza individuale e collettiva, un po’ come vivere la piazza la notte come la si viveva nel Settecento, prima dell’illuminazione artificiale. ‘M I R A C O L A’, imperativo del verbo miracolare (da mirari – ammirare), suggerisce un fenomeno visivo fuori dall’ordinario, attribuito a cause soprannaturali. L’esperienza del buio che appare per effetto della sincronizzazione delle luci della piazza appare come l’esperienza miracolosa della sparizione, del non apparire”.
Le ‘Luci’ che illumineranno il centro città saranno:
‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese); ‘M I R A C O L A’, la nuova opera di Roberto Cuoghi per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, in piazza San Carlo, luci pubbliche e private che periodicamente si affievoliranno creando una coreografia luminosa che immergerà i passanti in istanti di assoluta oscurità, per poi reilluminare la piazza; ‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza Carlina, lampioni tramutati in fiori luminosi; ‘Il Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani), leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso; ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente), un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto della galleria; ‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci; ‘Migrazione (Climate Change)’ di Piero Gilardi nella Galleria San Federico, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente, che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo; ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente), un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; ‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I (opera permanente), due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Lagrange, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose; ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente), sulla cupola il forte segnale luminoso è dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella sagoma di un acrobata in equilibrio su un cerchio e le figure rosse dell’installazione ‘Noi’ di Luigi Stoisa si intrecceranno in via Garibaldi.
Nelle circoscrizioni:
piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2) ospiterà ‘Ice cream light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi, mentre nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3) si potrà ammirare ‘Volo su…’ di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi. Le panchine ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein saranno in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4) e ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5). Le ‘Vele di Natale’ di Vasco Are, aleggeranno in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6) e in via Giulia di Barolo – da piazza Santa Giulia a corso Regina Margherita – fluttuerà l’opera ‘Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti (Circoscrizione 7). Sempre nella stessa Circoscrizione, nella vivace piazza della Repubblica, sarà riaccesa ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto. Fanno parte della Circoscrizione 8 due opere permanenti: ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino si potrà vedere nuovamente all’entrata sud della città, nel laghetto di Italia ’61 (corso Unità d’Italia); ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn risplenderà ancora al Monte dei Cappuccini. Infine, sarà alla 8 anche ‘My noon’ del tedesco Tobias Rehberger, il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile della scuola elementare Carlo Collodi, in via Giulio Gianelli, dove il 31 ottobre si terrà la festa d’accensione della rassegna. ‘Concerto di Parole’ di Mario Molinari, (di cui è previsto il rifacimento) e ‘Palle di Neve’ di Enrica Borghi torneranno nella XXIII edizione
(foto grande Fabio Darò)
A poco più di un anno dalla sua riapertura, martedì 29 ottobre 2019 a Parigi è stato celebrato lo straordinario recupero della Cappella della Sindone, gioiello architettonico di Guarino Guarini, con l’assegnazione del prestigioso Premio del patrimonio europeo / Premio Europa Nostra 2019 per la categoria Conservazione. La cerimonia di premiazione dell’European Heritage Awards si è svolta al Théâtre du Châtelet alla presenza del Commissario Europeo Tibor Navracsics sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
A ricevere il premio per i Musei Reali di Torino, di cui la Cappella è parte integrante, la Direttrice Enrica Pagella e la Direttrice dei lavori di restauro Marina Feroggio.
Il premio è indetto dalla Commissione Europea ed Europa Nostra, principale rete per il patrimonio culturale che ogni anno celebra e promuove l’eccellenza nel campo del patrimonio artistico.
In occasione della cerimonia di premiazione verrà svelato anche il vincitore della categoria Public Choice Award, in cui la Cappella della Sindone è stata inclusa e che nei giorni della votazione ha conosciuto un imponente sostegno da parte del pubblico italiano, manifestato in particolar modo attraverso i social e il web.
I lavori di recupero del monumento barocco di Guarini sono stati definiti da più parti una “scommessa vinta” per la complessità e la difficoltà del restauro, che ha visto alternarsi tre diversi cantieri nell’arco di vent’anni. Oggi la Cappella della Sindone è uno dei gioielli barocchi più visitati apprezzati dai visitatori che non mancano di soffermarsi ad ammirare il capolavoro ritrovato.
Cirio: “Garantiremo il diritto allo studio”
“Non tagliamo di un euro le risorse stanziate dal governo precedente”. Così il presidente della Giunta Alberto Cirio è intervenuto, dopo la richiesta di comunicazioni dell’opposizione circa i fondi per il diritto allo studio e dopo l’intervento in aula a Palazzo Lascaris di Marco Grimaldi (Luv) che paventava un taglio delle borse di studio.
“La nostra delibera – ha sottolineato Cirio – riduce l’apertura dal 100 al 50 per cento ed è solo una questione contabile. Vogliamo solo che l’Edisu arrivi ad avere una capacità di spesa pari a quello che ha in cassa, che non ci sia più un avanzo di amministrazione. Oggi l’Edisu ha 15 milioni di avanzo l’anno ed è una situazione che va riequilibrata”.
In ogni caso, ha sottolineato il presidente del Piemonte, tutti gli aventi diritto otterranno la borsa di studio: “Si tratta soltanto di una questione contabile, poi la somma verrebbe reintegrata con l’avanzo che poi, dimezzato, sarebbe reintegrato il prossimo anno”.
In precedenza aveva preso la parola anche il capogruppo della Lega Alberto Preioni, che aveva assicurato la volontà del suo gruppo nel mantenere in toto le borse di studio con le somme attuali.
Sono quindi intervenuti i consiglieri, a cominciare dallo stesso Grimaldi, secondo il quale “non si tratta solo di un difetto di comunicazione. Oggi ci sono solo 26 milioni di trasferimento della Regione, rispetto ai 40 di un tempo e ritengo che l’avanzo Edisu non si possa usare per pagare le borse di studio senza violare le regole contabili. Bisogna cancellare questa delibera”.
Daniele Valle (Pd) ha sottolineato che “la priorità per il Piemonte è attrarre giovani: per questo è fondamentale garantire il 100 percento delle borse agli idonei che fanno domanda. Non capisco perché non impegnare direttamente tutte le risorse per l’Edisu”.
Per Mario Giaccone (Monviso) “Cirio ha dovuto spiegare cose che i propri assessori non hanno reso sufficientemente chiare” e Maurizio Marrone (Fdi) ha ringraziato il presidente Cirio “per avere fatto chiarezza in barba al terrorismo psicologico sulle borse di studio. Va comunque riaffermato il criterio della meritocrazia”.
Francesca Frediani (M5s) ha rilevato che “i toni nel comunicato dell’assessore Chiorino sono diversi da quelli di Cirio e meno rassicuranti. Mi spaventa sentire di parlare di studenti piemontesi ed anche di meritocrazia, un principio che è importante, ma qui parliamo di un diritto”.
È intervenuto poi Silvio Magliano (Moderati), ricordando che si sarebbe aspettato come risposta “un cambiamento della delibera o l’inserimento nel prossimo bilancio della cifra mancante”. E Paolo Ruzzola (Fi) ha garantito che “La risposta precisa del presidente Cirio ha dissolto ogni tipo di dubbio, ha chiarito che nessuna risorsa verrà distolta dal diritto allo studio”.
Ha concluso l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, ricordando che “facendo l’assessore al bilancio devo far quadrare il bilancio senza penalizzare gli studenti. La responsabilizzazione va fatta anche negli enti strumentali. Questo vale anche per l’Edisu: gli studenti non pagheranno le scelte dell’assessore al bilancio che sono meramente contabili. Torino città universitaria non può permettersi di tagliare le risorse. Si tratta quindi di un fatto meramente tecnico”.
Si è poi passati alle questioni pregiudiziali relative alla proposta di deliberazione a integrazione della formulazione del quesito referendario sulla legge elettorale, per abrogare la quota proporzionale.
(gm – dall’ufficio stampa del Consiglio regionale)
Nuovo intervento degli Agenti del Comando Centro della Polizia Municipale nei pressi di un ospedale per verificare l’uso corretto dei permessi disabili.
Martedì 29 ottobre alcuni agenti, anche in abiti borghesi, hanno attentamente sorvegliato le diverse aree di sosta nel perimetro dell’Ospedale Mauriziano.
Questi i risultati: 7 conducenti identificati, 7 veicoli contravvenuti per sosta su spazio disabili senza averne titolo, 6 utilizzi abusivi di permesso per persone disabili, 5 permessi ritirati rilasciati dalla Città di Torino, 1 permesso rilasciato da altro Ente e ritirato poiché scaduto.
Le persone controllate sono risultate essere tutte legate ai titolari dei permessi con un rapporto di parentela e nessun disabile era sul posto, in auto o nelle immediate vicinanze. In base a quanto informalmente dichiarato dalle persone controllate la maggior parte dei titolari dei permessi si trovava presso la propria residenza. Tre delle persone sanzionate si dichiaravano professioniste nel ramo sanitario.
Questo è solo l’ultimo degli interventi effettuati in materia e i controlli proseguiranno nei prossimi mesi. Già il 3 ottobre scorso erano stati accertati 12 utilizzi impropri del permesso disabili con identificazione di 12 conducenti, contestazione di 12 sanzioni amministrative e il ritiro di 7 permessi rilasciati a suo tempo dalla Città di Torino; erano stati, inoltre, segnalati 5 utilizzi impropri di permessi rilasciati da altri enti.
Nel corso del 2019 sono già 56 i servizi espletati, accertati 85 utilizzi illeciti, 54 permessi ritirati rilasciati dalla Città di Torino, 20 permessi di altri enti segnalati per utilizzo illecito, ritirati 3 permessi scaduti e 4 per titolari che nel frattempo erano deceduti, 4 permessi contraffatti sequestrati con 4 denunce all’Autorità Giudiziaria.

Ecco l’accordo per regolamentare la Cavallerizza
Tra un paio di settimane un protocollo dovrebbe normare e regolarizzare la Cavallerizza Reale di Torino. Lo ha stabilito il tavolo tecnico riunitosi a una settimana dall’incendio che ha bruciato le ex stalle. L’intesa è stata raggiunta in presenza del prefetto di Torino, Claudio Palomba, della sindaca Chiara Appendino, dell’assessore al Patrimonio Antonino Iaria e di una delegazione dell’Assemblea Cavallerizza 14:45, che occupa lo stabile da alcuni anni. Il Comune dovrà accelerare i tempi di approvazione e di attuazione del Regolamento dei beni comuni adibiti ad attività artistiche e culturali. Per tali iniziative culturali verrà messa in sicurezza l’area del Cortile dell’Aquila con i contributi del Ministero dei Beni culturali. Poichè, dice il prefetto: “sono attività che non possono continuare a essere svolte in quel modo e in quel luogo”
Lunedì 28 ottobre è stato sottoscritto dall’ Autorità di Pubblica Sicurezza della Provincia di Torino, il Questore Giuseppe De Matteis, e dai Presidenti delle associazioni Onlus o di promozione sociale CePsi, Centro Psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei, Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento, Cerchio degli Uomini e Gruppo Abele, un protocollo d’intesa in materia di stalking e violenza domestica. Le associazioni firmatarie rappresentano consolidate realtà territoriali in grado di offrire servizi rivolti a soggetti autori di violenza o di atti persecutori, finalizzati a contrastare e prevenire il fenomeno della violenza domestica e di genere.
Grazie all’intesa raggiunta e formalizzata nel protocollo, la Divisione Anticrimine della locale Questura sarà in grado di indirizzare gli autori di violenza domestica e di stalking, destinatari della misura di prevenzione dell’ammonimento, ad uno dei suddetti centri. In sede di notifica del provvedimento, infatti, l’interessato potrà indicare l’associazione dove intende seguire un percorso volto al miglioramento della gestione delle emozioni, così da ridurre il rischio di recidiva.
Tale protocollo si pone nel solco tracciato dalla legislazione vigente e, in particolare, dal decreto legge 93/2013, convertito nella legge 119/2013, nonché dalla recente legge 69/2019 c.d. Codice Rosso, che prevede interventi finalizzati al perfezionamento degli strumenti di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Realizza, inoltre, le indicazioni di cui alla circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale Anticrimine n. 225/UAG/2019- 66981-U del 6.9.2019, sulle nuove prassi operative in tema di violenza di genere. Ciò nella convinzione che la migliore forma di tutela per le vittime sia intervenire sulle cause che determinano l’insorgenza di comportamenti violenti così da ridurre la probabilità di reiterazione.
Il Piemonte “ripensa” i campi nomadi
Il Piemonte sarà la prima regione italiana a dotarsi di una legge che ripensa completamente il rapporto tra territorio e campi nomadi. Sicurezza e legalità sono gli obiettivi che con questa iniziativa l’assessorato alla Sicurezza si propone di ottenere, diventando un modello a cui l’intero Paese potrà guardare.
Saranno predisposte aree di transito con regole precise, pagamento delle utenze e durata massima di permanenza. Il Piemonte, prima regione in Italia, presenta il disegno di legge sulla regolamentazione del nomadismo e del contrasto all’abusivismo con l’obiettivo, come spiega l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, di “cancellare il concetto di campi nomadi come adesso li conosciamo con nuove regole chiare e trasparenti. È una legge – evidenzia – per tutelare il nomadismo e avere una completa legalità all’interno dell’area”.
Nelle nuove aree in cui si potrà accedere con una smart card pagando utenze e sosta, se in possesso di documenti validi di identità e di proprietà di eventuali veicoli e dimostrando di avere un reddito. L’area verrà delimitata, con servizi igienici e videosorvegliata. La permanenza massima sarà di 3 mesi eccetto per le famiglie con minori che potranno restare fino alla fine dell’anno scolastico.
Dalla Regione un nuovo fondo da un milione di euro per le emergenze nell’edilizia scolastica.
Lo ha annunciato l’assessore all’istruzione Elena Chiorino nel dibattito sull’assestamento di bilancio in corso nella prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Il fondo verrà introdotto con un emendamento di Giunta all’assestamento ed entrerà in funzione nel 2020, “non essendoci i tempi tecnici per spenderlo in questo 2019”, ha spiegato Chiorino, che intende rafforzarlo nei prossimi anni.
L’assessore ha spiegato le altre variazioni previste dall’assestamento: in particolare l’incremento con 600 mila euro del capitolo sui trasferimenti alle province per interventi in campo scolastico, “in modo da arrivare ai 5 milioni che è stata la spesa degli ultimi anni”; inoltre 1,18 milioni in più vengono destinati al fondo per gli interventi sulle scuole per l’infanzia, per coprire il cofinanziamento del 30% del fondo nazionale, e 6 milioni su due anni alla formazione professionale, per contrastare la disoccupazione nei settori del tessile, Itc e meccanico.
Chiarimenti sui tagli al capitolo sul cyber bullismo sono stati chiesti da Giorgio Bertola (M5s) e da Domenico Rossi (Pd): “Ma la Giunta crede ancora nelle politiche contro il cyber bullismo?”, hanno domandato. L’assessore ha confermato l’impegno della Giunta: “Sono stati tolti dal capitolo per non lasciarli fermi e destinarli ad altri interventi. Le risorse stanziate sono sufficienti per le azioni contro il cyber bullismo”.
Soddisfazione è stata espressa da tutti i gruppi per il fondo sull’emergenza in edilizia sanitaria. Paolo Ruzzola (Fi) ha chiesto che le risorse siano messe il più in fretta possibile a disposizione dei comuni, in modo che possano cominciare le progettazioni degli interventi. Domenico Ravetti (Pd) ha chiesto attenzione per le zone disagiate, “penso alle scuole colpite dall’ultima alluvione dell’alessandrino”. Riva Vercellotti (Fi) e Maurizio Marrone (Fdi) hanno chiesto risposte davvero immediate, che intervengano sugli istituti in parte o in toto inagibili.
Angelo Dago (Lega) ha chiesto delucidazioni sulle risorse per il diritto allo studio e sugli altri capitoli presentati. Nel dibattito sono intervenuti anche Monica Canalis e Diego Sarno (Pd).
In precedenza il vicepresidente della Giunta Fabio Carosso aveva illustrato l’assestamento per le parti interessate alle sue deleghe assessorili: in particolare l’aumento di 1,5 milioni a favore delle funzioni associate dei comuni che partecipano alle unioni, e l’incremento di 35 mila euro del fondo per i danni dei selvatici ad agricoltori e allevatori nelle aree protette.