PRIMA PAGINA- Pagina 590

La sindaca ringrazia la comunità cinese per il dono di mascherine e tute monouso

 Chiara Appendino scrive su Facebook:  “Ci tenevo a ringraziare la comunità cinese per questo gesto, che forse nei giorni scorsi ha avuto poca visibilità”

“L’associazione nuova generazione italo cinese, Angi, a nome dell’associazione Wenzhounesi Uniti nel mondo e Giovani Wenzhounesi, ha donato all’Unità di Crisi della Regione Piemonte di 6mila guanti monouso, 1900 mascherine, 660 occhiali protettivi e 30 tute monouso. Ancora una volta  la comunità cinese si dimostra parte integrante della nostra comunità, dando supporto ove possibile e dimostrando grande sensibilità e generosità, in particolare in questo momento storico. A tutti loro, a nome mio e della Città di Torino che rimane unita, un sentito ringraziamento”

I carabinieri sventano l’assalto degli “uomini d’oro” al furgone portavalori

Sequestrati tre fucili e centinaia di chiodi a tre punte / Una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Torino in servizio ieri nel quartiere cittadino “Parella” ha incrociato una Fiat 500 con a bordo due persone, il cui sguardo e atteggiamento ha insospettito non poco il capo equipaggio, che ha deciso così di procedere ad un controllo

I militari, quindi, dopo aver raggiunto l’autovettura – seguita a brevissima distanza anche da un’Alfa Romeo Giulietta con un solo individuo alla guida – ha intimato l’alt con i dispositivi sonori e luminosi in dotazione. Improvvisamente, però, entrambe le auto hanno accelerato bruscamente senza fermarsi. La corsa a tre a folle velocità è iniziata nel capoluogo piemontese ed è terminata nella vicina Collegno (TO), dove l’abilità del Carabiniere autista ha consentito di stringere a bordo corsia i due mezzi in fuga. I tre sospettati (2 a bordo della fiat 500 e 1 della Giulietta) si sono dati a gambe levate nei campi limitrofi, inseguiti a piedi dai militari che sono riusciti a bloccarne solo uno (l’autista della Giulietta), un 27enne di San Severo (FG) già noto alle forze di polizia che già indossava un giubbetto antiproiettile, uno scaldacollo e guanti e aveva in tasca varie cartucce calibro 12. La successiva perquisizione della Fiat 500 ha permesso di trovare un arsenale pronto all’uso sul sedile posteriore : 2 pericolosi fucili a pompa, cal. 12 (1 Bernardelli rubato a Fermo nel mese di giugno 2015 e 1 Hawk Industries China, di fabbricazione clandestina, entrambi muniti di caricatore con 5 colpi di cui 1 in canna), un terzo fucile automatico Beretta cal. 12, munito di caricatore 5 colpi di cui 1 in canna (intestato a una persona deceduta), nonché un centinaio di chiodi a tre punte. Sequestrate le due auto, entrambe con targhe clonate, delle quali la Fiat 500 è anche risultata rubata nel centro storico di Torino il 29 febbraio scorso. Le indagini proseguono per catturare i complici, verificare se le armi, inviate al RIS di Parma, siano state utilizzate in altri episodi delittuosi, nonché individuare l’obiettivo della banda.

Prime lauree in collegamento web al Poli

Al via le prime lauree magistrali in collegamento web al Politecnico di Torino. Il rettore Guido Saracco ha deciso di mettere in atto questa assoluta novità  per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e consentire agli studenti di concludere il  percorso di studi nei tempi previsti

Si è iniziato con la  discussione di una tesi in Pianificazione territoriale. In  settimana si laureeranno in videoconferenza 98 studenti di Architettura, 22 di Design e 20 di Pianificazione territoriale, mentre altri  hanno preferito rinviare la discussione. Il Politecnico ha 1.200 studenti nelle zone  rosse, Lombardia, Emilia, Veneto e provincia di Savona, e 6.000 stranieri, molti dei quali sono tornati nel loro Paese,  così come gli studenti del Sud che sono ritornati a casa.

I professori con la scopa in mano?

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Forse non varrebbe neppure la pena di scriverne, perché i docenti delle scuole secondarie di ogni ordine e grado si son fatti mettere i piedi sulla testa da molti decenni.

La loro professionalità non viene  riconosciuta e forse neppure più la loro dignità. Da quando un preside del liceo d’ Azeglio  di Torino, tale Massaia, impose la bollatrice ai docenti parificandoli  ai bidelli, c’è stato uno scadimento progressivo e inarrestabile.
Oggettivamente anche i professori,  salvo lodevolissime eccezioni, sono scaduti e anche i capi d’ istituto, salvo altrettanto lodevoli eccezioni, si sono adeguati all’andazzo  La renziana “ buona scuola “ ha dato il colpo di grazia.
Nel caos dell’emergenza Coronavirus i docenti sono stati convocati inizialmente a scuola a partire  dal 2 marzo ,in attesa di riprendere le lezioni il 4. In questi due giorni si devono  pulire i locali e igienizzarli ,come prescritto giustamente da Cirio. Solo in seguito alla  ferma protesta  dei sindacati- scuola ( che sono i primi responsabili  del  non riconoscimento del lavoro qualificato  dei docenti ) si sono accorti che i professori  non avevano nel loro  “mansionario” quello di usare strofinacci e scopa. Così hanno rivisto all’ultima ora il loro coinvolgimento attivo nella bonifica. I docenti a scuola potevano infatti  dare persino  fastidio ai lavori di pulizia.
Non si sono accorti di questa assurdità perché sono abituati a considerare i professori come una massa indistinta da usare. Non c’è da stupirsene perché in questi anni la funzione docente non è mai stata considerata e rispettata. Il docente è considerato un tutto-fare , una sorta di operatore sociale la cui qualificazione professionale  specifica è trascurata, se non ignorata. Ormai da tanto tempo.

Scuole chiuse fino all’8 marzo

Aggiornamento: il comunicato della Regione Piemonte, lunedì 2 marzo ore 20,30

CORONAVIRUS: LO STOP ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE IN PIEMONTE

È PROROGATO FINO ALL’8 MARZO


La decisione è stata assunta dal Presidente della Regione Alberto Cirio, a fronte della richiesta di cautela espressa da medici e pediatri e dai tecnici dell’Unità di crisi


Lezioni sospese fino all’8 marzo: la proroga è stata decisa con una ordinanza firmata pochi istanti fa dal presidente della Regione Piemonte, sentito il Ministero della Salute.

Il Presidente spiega che, a fronte della decisione di riapertura delle scuole decisa dal Governo a partire da oggi, la Regione Piemonte aveva ritenuto necessario un percorso più cauto e graduale per il proprio territorio, alla luce della sua posizione di confine e delle interconnessioni con la vicina Lombardia, l’area più colpita dal contagio da coronavirus.

Era stata così decisa la sola riapertura degli edifici scolastici oggi e domani per una igienizzazione straordinaria delle aule e degli ambienti comuni, ma anche per avere due giorni in più di tempo per valutare l’evolversi del contagio.

Nei giorni scorsi, spiega il Presidente, speravamo di poter tornare da mercoledì a una situazione di normalità totale, dando la possibilità a tutti gli studenti di riprendere regolarmente le lezioni. Oggi, però, abbiamo acquisito le valutazioni dei sanitari dell’Unità di Crisi che “valutata la situazione epidemiologica non ancora stabilizzata del Piemonte, a fronte di una situazione con evolutività non prevedibile nelle regioni confinanti, considerato il doveroso criterio di cautela nei confronti della popolazione scolastica e dei relativi nuclei familiari” hanno comunicato alla Regione l’opportunità di sospendere l’attività scolastica per l’intera settimana.

A questa posizione si sono aggiunte le considerazioni delle associazioni più rappresentative di medici e pediatri, che hanno rimarcato la necessità di non abbassare la guardia contro il virus e di proseguire con lo stop delle lezioni scolastiche.

Per questa ragione, spiega il Presidente, abbiamo voluto continuare a essere prudenti, consapevoli che in gioco c’è la salute dei nostri figli.

L’ordinanza regionale prevede l’estensione fino al giorno 8 marzo incluso la sospensione, già prevista per il 2 e 3 marzo, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali ivi compresi i tirocini curriculari, master, università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza.

La data di ripresa delle attività didattiche ed educative è demandata ad un successivo provvedimento.

***

lunedi 2 marzo ore 13

In Piemonte le scuole resteranno chiuse agli studenti, come è noto,  lunedì e martedì, mentre l’ipotesi di riapertura mercoledì sarà presa solo in queste ore

E’ quanto spiega il governatore , Alberto Cirio, nell’illustrare  l’ordinanza regionale scritta in base al decreto del premier Conte.

Da quanto trapela dalla Regione l’orientamento sarebbe comunque quello di riaprire le lezioni solo da lunedì 9 marzo.

“Presto ha detto Cirio –  decideremo, sentito l’Istituto Superiore di Sanità, e vedremo se ci saranno le condizioni per rimandare i ragazzi a scuola, lunedì non ci sarebbero. Fino a martedì  è invece in programma un’opera straordinaria di igienizzazione delle scuole, attività per cui potrà coadiuvare il personale Ata la Protezione Civile. Restano chiuse per tutta la settimana le università, che hanno una loro autonomia decisionale.

Riaprono i Musei Reali dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria

Riprende a vivere la maggior parte delle attività culturali in città. Il Museo Egizio apre con una non stop dalle 9 alle 17,30. Via libera anche a cinema e teatri

Dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria, i Musei Reali riaprono lunedì 2 marzo 2020 con un’offerta che conduce il pubblico attraverso i secoli, dal Rinascimento, al Barocco, alla modernità.

 

Ecco le modalità di visita che come ogni lunedì riguarda solo Palazzo Reale, l’Armeria Reale, la Cappella della Sindone e le mostre in corso:

– Palazzo Reale, Armeria Reale e Cappella della Sindone con orario dalle 10 alle 19 (chiusura della biglietteria alle 18)

– Mostra Konrad Mägi. La luce del nord alle Sale Chiablese con orario dalle 10 alle 19 (chiusura della biglietteria alle 18)

– Mostra Il tempo di Leonardo alla Biblioteca Reale con orario dalle 14 alle 18 (biglietteria dei Musei Reali fino alle 17)

 

L’affluenza verrà regolata seguendo le indicazioni delle autorità nazionali per evitare una eccessiva compresenza di visitatori nella sale. Non verranno distribuite le audioguide, ma i visitatori potranno usufruire dell’applicazione Musei Reali Torino disponibile per Android e iOS.

Salvo diverse disposizioni delle Autorità competenti, da martedì 3 marzo apriranno anche le altre collezioni, normalmente chiuse di lunedì. Saranno dunque accessibili anche la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità.

 

Tutte le collezioni dei Musei Reali sono visitabili con un unico biglietto; l’ingresso e la biglietteria si trovano in piazzetta Reale 1, all’ingresso di Palazzo Reale.

 

Eventuali aggiornamenti sul sito www.museireali.beniculturali.it e sui canali social dei Musei Reali.

Coronavirus, la situazione a Torino e in Piemonte

Comunicato della regione Piemonte: CORONAVIRUS, IL PUNTO DEI CASI PROBABILI IN PIEMONTE ALLE 10 DI LUNEDI’ 2 MARZO

Salgono a 51 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID19” in Piemonte: 37 ad Asti, 3 a Novara, 6 a Torino, 1 a Vercelli e 4 nel Vco. Di questi, 12 sono ricoverati in ospedale: 6 ad Asti, 3 a Novara e 3 all’Amedeo di Savoia di Torino. Altri 2 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva: 1 ad Asti e uno a Vercelli. Sono invece 37 le persone in isolamento fiduciario domiciliare.

Finora sono 375 i tamponi eseguiti in Piemonte, 307 dei quali risultati negativi. Sono in corso di verifica 12 casi.

Dall’Istituto superiore di sanità è stato al momento confermato un solo caso, sui 51 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso istituto.

Al momento, risulta ancora precauzionalmente chiuso il Pronto Soccorso di Tortona, in attesa dell’esito del test su una persona che si era presentata al triage manifestando i sintomi del “caso sospetto”.

Comunicato della Regione Piemonte (domenica 1 marzo, ore 17,30) Sale a 49 il numero delle persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte: 37 si trovano in provincia di Asti,  5 a Torino, 3 a Novara, 3 nel Vco e 1 a Vercelli

Di questi, 11 si trovano ricoverati in ospedale: 6 ad Asti, 3 a Novara e 2 a Torino (Amedeo di Savoia). I trattamenti in terapia intensiva sono 2 (uno a Asti e uno a Vercelli).

Tutti gli altri sono collocati in isolamento domiciliare fiduciario.

Al momento, risulta precauzionalmente chiuso il Pronto Soccorso di  Tortona, in attesa dell’esito del test su una persona che si era presentata al triage manifestando i sintomi del “caso sospetto”.

Un’altra persona, assistita in emergenza al Pronto Soccorso di Borgo Sesia, è stata immediatamente trasferita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Vercelli, dove le camere di rianimazione sono state tutte destinate al ricovero dei pazienti definiti “casi probabili” di contagio al “coronavirus covid19”.

Tutti i sanitari impegnati nel soccorso dei casi di Borgo Sesia e Tortona sono stati posti in osservazione.

Dall’Istituto superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso in Piemonte, sui 49 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso istituto.

Insultata ragazza (giapponese) sul bus: “Cinese, ci contagi!”

Una ragazza sul bus stava tornando  a casa quando quattro ragazzi ventenni , due italiani e due marocchini  l’hanno insultata. “Ci contagi con il Coronavirus, scendi”. Il fatto venerdì notte sul bus notturno 60, verso le  due in centro città. La giovane è una studentessa di 30 anni, in realtà di origini giapponesi.

Il punto sull’emergenza sanitaria: scuole riaperte dal 4 marzo

A Torino e in Piemonte le scuole riapriranno agli studenti da mercoledì prossimo 4 marzo

Lunedì e martedì gli edifici verranno  aperti al solo personale scolastico. Lo comunica il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Da lunedì anche i musei potranno riaprire ma con ingressi contingentati e anche i cinema con posti a sedere alternati per il pubblico.

DA LUNEDÌ 2 MARZO IL PIEMONTE RIPARTE

Scuole: lunedì e martedì igienizzazione straordinaria, da mercoledì riprendono le lezioni. Una misura precauzionale maggiore voluta dal Piemonte per avere anche due giorni in più . anche per valutare l’evoluzione del contagio nelle aree limitrofe di Lombardia e Liguria

Sabato 29 marzo – Il Piemonte riparte e ritorna gradualmente alla normalità. Lo ha deciso il Presidente del Consiglio dei Ministri, seppur con una serie di indicazioni operative che saranno rese note nel decreto del Governo che verrà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale: da lunedì riapriranno musei, cinema, piscine, attività sportive e si potranno nuovamente svolgere eventi e manifestazioni. A comunicarlo è stato il Presidente della Regione nel corso di una conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio nella sede dell’Unità di crisi istituita presso la sede della Protezione civile a Torino.

Secondo quanto disposto dal Governo, anche le scuole avrebbero dovuto riaprire lunedì. Ma il Presidente della Regione Piemonte, per maggiore precauzione, ha adottato invece una misura diversa e autonoma di concerto con l’Ufficio scolastico regionale, sentiti anche il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute: lunedì e martedì riapriranno gli edifici scolastici solo per il personale in modo da consentire un’azione straordinaria di igienizzazione delle aule e degli ambienti disposta dal Presidente per tutte le scuole piemontesi. Da mercoledì riprenderanno regolarmente anche le lezioni con gli studenti.

Il Presidente ha precisato di aver assunto questa decisione innanzitutto perché scuole igienizzate vuole dire scuole più sicure, ed è un’esigenza che oggi più che mai risulta prioritaria.

Le giornate dedicate all’igienizzazione, ha aggiunto ancora il Presidente, serviranno anche come misura precauzionale per avere due giorni in più per valutare intanto l’evoluzione dei contagi nelle aree del Piemonte confinanti con le zone focolaio della Lombardia e della Liguria.

La Protezione civile regionale si metterà a disposizione delle scuole che incontreranno difficoltà nello svolgimento operativo di queste disposizioni, per le quali la Regione ha previsto anche delle risorse.

Per quanto riguarda invece la sola giornata di domani rimangono in vigore le restrizioni attualmente vigenti, in linea con quanto previsto dal decreto nazionale, valido appunto fino al 1° marzo.

Fanno eccezione le Sante Messe, che potranno essere nuovamente celebrate con il vincolo che siano evitati gli assembramenti e che sia garantito un accesso contingentato tale da determinare una distanza di almeno un metro tra i fedeli presenti.

Anche i luna park all’aperto potranno riaprire già da oggi con alcune limitazioni per evitare assembramenti.

Il Presidente ha anche precisato che nel Piano della Competitività, che la Regione ha predisposto e che verrà presentato il 13 marzo, è stato inserito uno specifico capitolo dedicato alle misure per sostenere il Piemonte alla luce delle criticità generate dall’emergenza Coronavirus.

La situazione dei contagi. L’Unità di crisi comunica che due nuovi casi di probabile contagio, rilevati nel pomeriggio su un uomo della provincia di Torino e su una donna appartenente alla prima comitiva di astigiani alloggiati ad Alassio, portano a 45 il numero complessivo dei contagi in Piemonte. L’uomo è stato posto in osservazione fiduciaria a domicilio, mentre la donna è ricoverata all’ospedale di Asti.

Al momento, un solo caso su 45 è stato confermato positivo dall’Istituto superiore di Sanità. Nessuno degli 8 ricoverati in Piemonte è in terapia intensiva.

 

***

Comunicato della Regione Piemonte (sabato 29 febbraio ore 11,30)/ Sono terminate nella notte le operazioni di rientro a casa della comitiva di 36 astigiani facenti parte del gruppo di soggiornanti presso l’hotel di Alassio

Di questi, 28 (comprendenti i 4 dimessi dall’ospedale San Martino di Genova perché asintomatici) sono risultati positivi al test sul coronavirus “COVID19”, ma non presentando particolari problemi clinici, sono stati tutti posti in isolamento fiduciario domiciliare.

Con il loro arrivo, salgono a 43 i casi probabili di contagio presenti sul territorio piemontese, di cui solo 1 confermato dall’Istituto superiore di sanità: 35 ad Asti, 3 a Torino, 3 a Novara e 2 nel Vco.

Resta immutato il numero dei ricoverati: 1 a Torino, presso l’Amedeo di Savoia, 3 al Cardinal Massaia di Asti e 3 al Maggiore della Carità di Novara. Nessuno in terapia intensiva.

Dopo 70 giorni forse arriva la pioggia

Ormai sono trascorsi ben settanta giorni senza pioggia a Torino

E’ infatti dall’antivigilia di Natale che  non si vede una goccia d’acqua, a parte una precipitazione quasi inesistente verso la metà di gennaio di soli  1,2 millimetri. 

E’ addirittura  dal 1878 che, nella media, non pioveva così miseramente, mentre da trent’anni non si verificava una così lunga serie  di giorni asciutti. Le previsioni meteo indicano che finalmente lunedì passerà una perturbazione  con nubi cariche d’acqua.