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Siccità record, la pioggia non basta. Un metro di neve sui monti

La situazione forse migliorerà con le piogge di questi giorni, ma non sono mai state tanto limitate  negli ultimi 50 anni, nel primo trimestre dell’anno, le risorse idriche nella metà dei bacini del Piemonte. Solo un aprile molto piovoso potrebbe ricondurre la situazione generale alla normalità in breve tempo, ma pare che non pioverà molto. L’ Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha rilevato che all’inizio dell’anno mancano in media 160 mm di acqua, essendone caduti 60, anziché 220. Dal mese di novembre il deficit di neve è compreso tra il 20% e il 50%, mentre  il Lago Maggiore è in carenza di 200 milioni di metri cubi. Il fiume Po a Isola S.Antonio nell’alessandrino  ha avuto a marzo una portata del  46% al di sotto del valore storico. Intanto è caduto quasi un metro di neve in 24 ore sulle Alpi del nord della regione mentre , a quote più basse, sono scesi fino a 100mm di pioggia.
 
(foto Mario Alesina)

Il nuovo questore: "Condannare senza se e senza ma le minacce"

“Non c’è alcuna  differenza tra le minacce mafiose e le minacce alla sindaca : hanno la stessa gravità”. Lo afferma, nel giorno del suo insediamento, il nuovo questore di Torino Giuseppe De Matteis. “Sabato un centinaio di persone non sono scese in piazza per manifestare democraticamente, avevano un arsenale in grado di procurare danni seri. La degenerazione delle proteste degli ultimi giorni ci fa pensare a tempi che pensavamo superati. Quel che succede ricorda  la fine degli anni ’70. Non è normale che a Torino si mandino proiettili al prefetto o ordigni esplosivi alla sindaca. Sono situazioni di inciviltà, bisogna evitare gli errori degli anni di piombo. Il segnale deve essere di condanna senza se e senza ma”.
 
Clelia Ventimiglia

Delitto dei Murazzi, Stefano vittima "sbagliata"?

Said Mechaquat, il 27enne di origine marocchina fermato per l’omicidio di Stefano Leo ha confermato il contenuto dei suoi primi interrogatori, ma si è successivamente avvalso della facoltà di non rispondere alle domande  Nel corso dell’udienza di convalida del fermo ha avuto anche un battibecco con la giudice Silvia Carosio. Per lui è stata chiesta un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio. Il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Francesco Rizzo, afferma che la confessione è attendibile. Nelle ultime ore notizie pubblicate online dai principali quotidiani ipotizzano che Stefano sia stato ucciso per sbaglio da Mechaquat, che lo avrebbe scambiato, in quanto molto somigliante, al nuovo fidanzato della sua ex. L’omicida, se così fosse, si era messo in agguato in attesa della vittima.

Estremisti di destra volevano avvelenare rivali in amore

Il loro progetto sarebbe stato quello di  uccidere due persone servendosi di un veleno, come nelle spy-stories che spesso si trasformano in realtà. L’episodio è al centro dell’indagine dei carabinieri del Ros negli ambienti dell’estrema destra torinese, nell’ambito della quale sono scattati quattro arresti all’alba. Si tratta di giovani italiani tra i 20 e i 24 anni, nei confronti dei quali si procede per produzione e detenzione di aggressivo chimico, tentato omicidio aggravato e continuato, tentata fabbricazione di arma da fuoco clandestina. Il veleno, la ricina, sarebbe prima o poi , nelle intenzioni dei soggetti arrestati,  stato somministrato di nascosto a due italiani che si erano fidanzati con ragazze di cui gli indagati si erano invaghiti. Una delle due vittime era già stata avvelenata lo scorso novembre durante una serata organizzata da Casa Pound in un locale torinese, l’Asso di Bastoni. Il veleno era stato versato in un bicchiere di vodka ma non si era diluito a sufficienza  e così  il ragazzo aveva  solo avuto mal di stomaco e attacchi di vomito.

Lo strappo di Cirio sulla Tav: "Non sarò in piazza"

Alberto Cirio candidato della Coalizione di Centrodestra alla Presidenza della Regione Piemonte e del coordinatore regionale di FI Paolo Zangrilloannunciano che il partito di Berlusconi non sarà in piazza alla manifestazione sulla Tav di sabato 6 aprile a Torino, manifestazione che sarebbe stata strumentalizzata politicamente. « La nostra posizione sulla Tav è nota e chiara: la Torino Lione è un’opera fondamentale e va fatta. Siamo stati i primi  – affermano i due azzurri – a sostenere una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente dell’Europarlamento Tajani in visita ai cantieri, la scorsa estate, quando ancora nessuno aveva iniziato a manifestare. Abbiamo appoggiato gli eventi organizzati fino ad oggi e rispettiamo tutte le persone che scenderanno in piazza sabato,  comprendendo anche la scelta dei colleghi che sceglieranno di farlo a titolo personale”. Ed ecco l’affondo. ” Siamo dispiaciuti però che una giusta rivendicazione possa essere oggetto di strumentalizzazione. Perché allo stato attuale e a due mesi dalle elezioni, di questo si tratta: una strumentalizzazione politica che divide il Piemonte invece di unirlo. Per questa ragione noi non saremo in piazza.  I bandi sono partiti, la procedura è in corso e noi continueremo a vigilare. Al contrario, se c’è una cosa di cui i torinesi e i piemontesi dovrebbero stupirsi è che il presidente Chiamparino, che del Sì Tav ha fatto la sua bandiera elettorale, abbia aperto le proprie liste ad esponenti dichiaratamente contrari all’opera». 

La busta inviata alla sindaca poteva esplodere

Il congegno trovato all’interno del plico sospetto inviato in municipio alla sindaca Chiara Appendino era “idoneo a esplodere”. Lo comunica la Questura di Torino che ritiene il gesto  riconducibile all’area anarco-insurrezionalista legata alle vicende dell’Asilo, il centro sociale sgomberato il 7 febbraio dalla polizia. Bastava uno strappo e i fili legati al congegno avrebbero potuto far scattare una detonazione. Il mittente della busta, “Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova” è un chiaro richiamo a soggetti anarchici.

Delitto dei Murazzi: "L'ho ucciso perché aveva l'aria felice"

“Ho deciso di uccidere questo giovane perché aveva un’ aria felice. E io non sopportavo la sua felicità”, ha detto Said Machaouat, il  ragazzo 27enne reo confesso dell’omicidio di Stefano Leo ai Murazzi, lo scorso febbraio. A riferirlo è il procuratore vicario di Torino, Paolo Borgna. “Volevo ammazzare un ragazzo come me – ha detto ancora nel corso della confessione –  per togliergli tutte le promesse, i figli, e toglierlo ad amici e parenti”. Machaouat era giunto dal Marocco in Italia da bambino. Qualche anno fa si era separato dalla moglie ed era stato preso in carico dagli assistenti sociali. Aveva perso il lavoro e negli ultimi mesi aveva vissuto a Ibiza e in Marocco, prima di tornare  a Torino.

Smog, inizio anno negativo a Torino. I dati del "Treno verde"

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Piemonte, Legambiente fa appello a Sindaci e candidati alla presidenza della Regione: “Servono politiche coraggiose e efficaci a favore della mobilità urbana a zero emissioni e per il ripristino delle linee ferroviarie pendolari tagliate”

Brutto inizio d’anno per la città di Torino per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Dall’inizio dell’anno i limiti normativi previsti per il PM10 – 35 superamenti giornalieri ammissibili in un anno – sono stati già abbondantemente superati. Ben 51, infatti, le giornate in cui sono stati oltrepassati i livelli critici di polveri sottili nella centralina di Torino-Grassi. Un andamento purtroppo in linea con i dati raccolti nei monitoraggi ambientali dello scorso anno, e che non deve passare inosservato all’attenzione delle amministrazioni.

Il Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio delMinistero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, è in questi giorni in sosta alla stazione Porta Nuova di Torino. I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria  realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura – sono stati presentati questa mattina nella Sala Gonin, all’interno della stazione, da Davide Sabbadin, Portavoce del Treno Verde e Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in apertura a “Muoviamoci bene”, secondo Forum per la Mobilità Nuova in Piemonte, iniziativa realizzata grazie al contributo di Fondazione CRT e bluetorino.

L’obiettivo del Treno Verde è sensibilizzare la cittadinanza e valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. Per questo, il 18 e 19 febbraio scorsi, sono stati realizzati due monitoraggi della qualità dell’aria in 8 punti “sensibili” segnalati dai cittadini e dai circoli di Legambiente per particolari condizioni di traffico, ingorghi, sosta selvaggia. Ogni misurazione delle polveri sottili, della durata di un’ora, ha delineato un quadro dell’inquinamento atmosferico presente nell’area, con particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.

I valori registrati per le PM10 a Torino oscillano tra 47,63 e 66,85 µg /mc (media oraria). I punti monitorati sono piazza Pitagora (media oraria di 47,63 µg/mc), via Guido Reni (media oraria di 57,68 µg/mc), Rotonda Maroncelli (media oraria di 50,7 µg/mc), corso Vercelli (media oraria di 60,66 µg/mc), piazza Rebaudengo (media oraria di 61,67 µg/mc), piazza Baldissera (media oraria di 66,85 µg/mc), Rondò della Forca (media oraria di 55,12 µg/mc) e piazza Carducci (media oraria di 51,73 µg/mc). Tutti valori alti, condizionati probabilmente anche dalle condizioni meteorologiche poco favorevoli alla dispersione: scarsa ventilazione e assenza di precipitazioni. Il picco più elevato si è registrato alle ore 19:32 in piazza Baldissera (91 µg/mc), punto nevralgico della città dove il traffico, in questa particolare fascia oraria, tende progressivamente ad aumentare a scapito di pedoni, pendolari e ciclisti. Seguono i picchi registrati in piazza Rebaudengo (83 µg/mc, ore 18:34), corso Vercelli (79 µg/mc, ore 17:06), Rondò della Forca (75 µg/mc, ore 9:06), via Guido Reni (74 µg/mc alle 10.02), piazza Carducci (66 µg/mc, ore 10:19) e Rotonda Maroncelli (62 µg/mc, ore 11:56). Aree tutte diffusamente frequentate da pendolari e passanti e nello stesso tempo congestionate dal traffico nelle ore di punta. Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata anche se solamente per pochi minuti.

“Giova ricordare che i nostri rilevamenti non vogliono sostituirsi a quelli di Arpa Piemonte, ma fornire una fotografia puntuale della situazione – ha commentato Davide Sabbadin, portavoce del Treno Verde – che anche a Torino è particolarmente grave per anziani e soprattutto bambini, che hanno la bocca alla stessa altezza dei tubi di scappamento delle auto. Molti studi dimostrano che tantissimi anziani accelerano le proprie patologie, anche fatali, per colpa dell’inquinamento, e che le patologie respiratorie nei bambini negli ultimi anni sono esplose. Dal Treno Verde lanciamo un allarme perché l’inquinamento urbano è un’emergenza che colpisce soprattutto i più deboli”.

 

Legambiente Piemonte

Nessun incidente al corteo anarchico

ll capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli si è congratulato telefonicamente con il questore di Torino, Francesco Messinaper il dispositivo di sicurezza messo in atto in occasione della manifestazione anarchica di ieri. “E’ stata garantita la sicurezza dei torinesi in una giornata davvero complessa”, ha detto all’ANSA il questore che ringrazia  i funzionari e tutti gli uomini che hanno preso parte al servizio. “Ho una squadra di fuoriclasse”, ha commentato. Il questore osserva che alcuni partecipanti controllati prima della manifestazione “Non avevano intenzione di rispettare le regole  e per questo sono stati bloccati e identificati e denunciati”. Avevano con sé spranghe, caschi e passamontagna. Su Twitter la sindaca Chiara Appendino, nei confronti della quale gli anarchici ieri  hanno scritto minacce sui muri della città per l’operazione dello sgombero dell'”asilo”, ringrazia le forze dell’ordine per “la gestione dell’ordine pubblico  davvero impeccabile”.

(foto archivio)

Arrestati quattro anarchici prima della manifestazione

Nell’ambito dei servizi preventivi e di controllo predisposti dal Questore Francesco Messina, in occasione della manifestazione anarchica internazionale che si tiene sabato 30 marzo a Torino sono state arrestate 4 persone. Nel corso di uno di questi servizi, venerdì personale DIGOS ha controllato nei pressi del casello di Rondissone 4 persone provenienti dal Veneto. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato, nell’auto sulla quale viaggiano i 4 soggetti, diverso materiale: 7 bombe carta; 3 maschere antigas munite di filtro; 5 fumogeni, 1 coltello; guanti; passamontagna; collirio e riopan (utilizzati per alleviare gli effetti dei lacrimogeni). Le 4 persone, S.M. classe 1995; M.S. classe 1991; C.F. classe 1990; C.M. classe 1990, sono state tratte in arresto per la detenzione e il porto di armi o materiale esplodente. Sempre nell’ambito di detti controlli, personale Polfer nella mattinata di ieri, ha controllato, nei pressi di Novi ligure, su un treno diretto a Torino, un cittadino italiano di 39 anni. Nei bagagli dell’uomo, risultato un appartenente di un centro sociale del cremonese, i poliziotti hanno rinvenuto: una pinza multiuso con annessa una lama di 5 centimetri; un tirapugni in ferro; due caschi di colore nero, una maschera antigas con filtro; due ginocchiere; un passamontagna e altri indumenti tutti di colore nero. Il trentanovenne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione delle norme sulle armi. Nei confronti degli arrestati e della persona indagata, dal Questore di Torino è stato adottato il provvedimento del “foglio di via” dal capoluogo piemontese.

M.Iar.