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Riapre anche la montagna e si contano i morti

Sono stati numerosi gli interventi del soccorso alpino sulle montagne piemontesi, oggi, con il ritorno alla possibilità  senza autocertificazione di compiere escursioni in montagna

Terminato il lockdown, per ora il bilancio è di due morti:  uno scialpinista di 50 anni precipitato a Punta Collerin, nella zona di Balme e  un uomo che con un  amico stava praticando canyoning in un torrente nel Vallone del Piantonetto.

In altre località sono stati trovati almeno altri due feriti.

Coronavirus, in calo vittime e contagi

Il bollettino della Regione delle ore 16 di domenica 24 maggio


15.376
PAZIENTI GUARITI E  3.318 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.376 (+342 ) rispetto a ieri: 1448 (+7) in provincia di Alessandria,  680 (+30) in provincia di Asti,  666 (+20) in provincia di Biella, 1569 (+37 ) in provincia di Cuneo, 1370 (+25) in provincia di Novara, 8058 (+180) in provincia di Torino, 668 (+ 14) in provincia di Vercelli, 794 (+29 ) nel Verbano-Cusio-Ossola,  123 provenienti da altre regioni.

Altri 3.318 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.783

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.783 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale:    630 Alessandria, 223 Asti, 202 Biella, 361  Cuneo,  326 Novara, 1673  Torino,  206 Vercelli,   125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.180 (+43 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3848 in provincia di Alessandria, 1775 in provincia di Asti, 1031 in provincia di Biella,  2739 in provincia di Cuneo, 2658 in provincia di Novara,  15399 in provincia di Torino,  1270 in provincia di Vercelli, 1104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 256 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 75  (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1283 (-8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6345

I tamponi diagnostici finora processati sono 285.160, di cui 158.371  risultati negativi.

Nella ripartenza del weekend una marea di torinesi in giro per la città

Già a inizio settimana i mercati, le strade e i parchi erano  affollati. I  mezzi pubblici Gtt hanno messo in circolo il 100% della flotta, e i negozi sono ormai aperti al 90%.

Ieri, sabato,  la riapertura di bar e ristoranti, anche se secondo un’indagine realizzata dall’Epat-Ascom, solo il 70% di ristoranti, pizzerie e caffè avrebbe aperto.

Le prime colazioni nei dehors hanno rappresentato la riconquista di un piccolo piacere dopo il lockdown.

Poi, nel pomeriggio, tanta gente (forse troppa?) in giro in centro per lo shopping o solo per una passeggiata. E in serata la movida è tornata – ma molto più disciplinata, anche grazie ai controlli delle forze dell’ordine – a San Salvario, nel quadrilatero e in piazza Vittorio.

L’augurio è che tutti siano prudenti verso sè e verso gli altri. Certamente per il commercio in crisi sarà almeno una boccata di ossigeno.

(foto: il Torinese)

Prosegue il calo dei ricoveri in terapia intensiva. Sono 14 le nuove vittime, 60 i contagiati

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 16 di sabato 23 maggio

15.034 PAZIENTI GUARITI E 3.307 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.034 (+611) rispetto a ieri: 1.441 (+94) in provincia di Alessandria, 650 (+ 29) in provincia di Asti, 646 (+22) in provincia di Biella, 1.532 (+46) in provincia di Cuneo, 1.345 (+43) in provincia di Novara, 7.878 (+340) in provincia di Torino, 654 (+11) in provincia di Vercelli, 765 (+25 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 123 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.307 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.771

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.771 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 629 Alessandria, 223 Asti, 201 Biella, 360 Cuneo, 325 Novara, 1.666 Torino, 205 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.137 (+ 60 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.845 in provincia di Alessandria, 1.768 in provincia di Asti, 1.030 in provincia di Biella, 2.730 in provincia di Cuneo, 2.657 in provincia di Novara, 15.382 in provincia di Torino, 1.267 in provincia di Vercelli, 1.103 nel Verbano-Cusio-Ossola, 256 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 76 (- 3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.291 (- 123 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6.658

I tamponi diagnostici finora processati sono 281.897, di cui 155.663 risultati negativi.

Stop alla movida nel primo weekend di riapertura di bar e ristoranti

Movida vietata a Torino e divieto di vendita degli alcolici a partire dalle 19

E i locali dovranno chiudere all’una di notte. Saranno rafforzati i controlli da parte delle forze dell’ordine.  Le nuove misure anti-assembramento a Torino e in Piemonte riguardano la riapertura di bar, ristoranti e locali della movida  sabato 23 maggio. 

Riaprono anche i bar e si trovano alle prese con le nuove norme. Prime colazioni nei dehors facendo i conti con distanziamenti, amuchina e mascherine. Nelle zone “calde” di  Vanchiglia, San Salvario, Quadrilatero Romano e piazza Vittorio sarà consentito bere nei dehors mantenendo il distanziamento.

Su tutto il territorio piemontese, invece,  tutti i locali dovranno chiudere entro l’una del mattino.

Nei centri commerciali obbligatorio l’uso della mascherina.

La ripartenza è iniziata. Cosa ci ha lasciato (anche di buono) il lockdown

Il Piemonte continua il suo percorso verso la completa ripartenza, dopo la fase del lockdown attuato per far fronte al coronavirus. Ad oggi, infatti, 22 maggio, la produzione economica della regione è arrivata al 92% (+6% rispetto alla settimana scorsa), con 1.263.299 addetti tornati al lavoro, su un totale, prima della crisi, di 1.370.759.

 È quanto emerge dal 2° rapporto dell’”Osservatorio Ripartenza” dell’Ires, presentato  al “Gruppo di Monitoraggio Istituzionale Fase 2”, presieduto dal vicepresidente della Regione Fabio Carosso, cui partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, un rappresentante dell’Unità di crisi, gli esponenti delle associazioni degli enti locali, con il coordinamento delle Prefetture, che ha il compito di monitorare l’andamento della situazione socio-economica del territorio in relazione alle misure assunte per l’epidemia e alla loro graduale rimozione.

Per quanto riguarda la mobilità dei piemontesi, questa è tornata al 64%, altro dato che misura la ripresa del lavoro e della vita sociale. L’andamento della mobilità nelle province ha mostrato un andamento simile durante i due mesi di misure restrittive. Novara e Torino hanno visto una maggiore flessione degli spostamenti rispetto gli altri territori nel periodo che va dal 23 marzo al 27 aprile. Asti è la provincia dove la mobilità è diminuita in misura minore. Dal 27 aprile, vi è stato un graduale aumento degli spostamenti in tutta la regione, che si è accentuato dopo il 4 maggio soprattutto a Cuneo, Asti e Biella. Dopo l’11 maggio è cresciuta soprattutto a Biella.

Il periodo di lockdown è coinciso anche con una netta diminuzione dell’inquinamento acustico, il cui andamento ha ricalcato quello della mobilità. Secondo i dati raccolti da Arpa, le emissioni acustiche da traffico aereo sono crollate dopo il 19 marzo, per la quasi assenza di voli su Caselle e la riduzione di quelli sui vicini scali lombardi. Nella settimana dal 6 al 12 aprile, il rumore nelle aree interessate dal passaggio dei veivoli è sceso di quasi 5 decibel, per tornare poi gradualmente a salire, ma rimanendo ancora sotto i 3,6 decibel nella settimana dal 4 al 10 maggio. Sempre dal 6 al 12 aprile, il dato acustico per traffico veicolare a Torino è sceso di 3,8 decibel.

Ancora più evidente il calo di inquinamento acustico notturno legato alla movida, che per tutto il periodo della chiusura dei locali si è attestato tra i -21 e i -24 decibel e quindi praticamente azzerato.

Circa il rispetto delle regole del lockdown, durante tutto il periodo le autorità hanno controllato 148.000 cittadini ed elevato nel complesso 11.000 sanzioni (7,47%). L’andamento ha seguito all’incirca tre fasi. Fino all’ultima settimana di aprile, la percentuale di persone sanzionate oscillava intorno al 10%. Dal 27 aprile la quota è scesa ed è oscillata per una settimana intorno al 6%, per poi crollare al 2% e avvicinarsi allo zero dopo il 14 maggio.

Un aspetto preoccupante è quello riconducibile ai dati sulla violenza domestica. Le chiamate al 1522, il numero antiviolenza e stalking, sono cresciute in quasi tutte le regioni nel periodo del lockdown. Confrontando il periodo 1° marzo-16 aprile del 2019 con lo stesso intervallo del 2020, in Piemonte le chiamate sono salite da 5,2 al 6,6 ogni 100 mila abitanti, mentre le donne sottoposte a violenza o stalking dal 2 al 3 ogni 100 mila abitanti.

I dati di questo rapporto  ha dichiarato il vicepresidente Carosso – confermano quanto emerso la scorsa settimana e cioè che il Piemonte ha saputo reagire all’impatto della chiusura del covid-19. I piemontesi hanno anche mostrato senso di responsabilità, visto che, per quanto riguarda il rispetto delle norme, non si sono registrate criticità preoccupanti. Questo non significa che dobbiamo dare le cose per scontate. Dobbiamo tenere l’allerta alta e continuare ad analizzare, come stiamo facendo, la situazione a tutti i livelli, anche, ad esempio, sul fronte della vita sociale, dove purtroppo oggi assistiamo ad un aumento della violenza domestica, che ci preoccupa e su cui dovremo fare una riflessione”.

Coronavirus, superati i 30 mila contagi. Altre vittime, ma crescono i guariti e calano le intensive

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 18 di venerdì 22 maggio

14.423 PAZIENTI GUARITI E 3.445 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 14.423 (+669 rispetto a ieri: 1347 (+40) in provincia di Alessandria, 621 (+ 38) in provincia di Asti, 624 (+37 ) in provincia di Biella, 1486 (+66) in provincia di Cuneo, 1302 (+71) in provincia di Novara, 7538 (+340) in provincia di Torino, 643 (+16) in provincia di Vercelli, 740 (+59 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 122 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.445 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.757

Sono 15 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.757 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 200 Biella, 355 Cuneo, 325 Novara, 1662 Torino, 204 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.007 (+ 87 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3835 in provincia di Alessandria, 1767 in provincia di Asti, 1029 in provincia di Biella, 2720 in provincia di Cuneo, 2652 in provincia di Novara, 15.349 in provincia di Torino, 1267 in provincia di Vercelli, 1102 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 79 (- 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1414 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6959

I tamponi diagnostici finora processati sono 276.633, di cui 152.729 risultati negativi.

Fase 2, Cirio: “si potrà far visita ai congiunti appena oltre i confini regionali”

I torinesi e i piemontesi potranno visitare i congiunti che abitano appena al di là dei confini della regione

Sarà possibile già nei prossimi giorni. Lo scrive l’Ansa, riportando le parole del governatore Alberto Cirio:”Penso che già la prossima settimana permetteremo alle persone di visitare i propri congiunti anche se a cavallo con un’altra regione. Il decreto del Governo prevede  aperture con un loro calendario. La valutazione delle soglie però oggi conferma che il Piemonte ha i numeri in regola”.  Si attendono le comunicazioni ufficiali.

In calo i ricoveri in terapia intensiva, ma altri 24 morti e 105 nuovi contagi

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 18 di giovedì 21 maggio

13.754 PAZIENTI GUARITI E 3.784 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 13.754 (+660) rispetto a ieri: 1307 (+92 ) in provincia di Alessandria, 583 (+ 29) in provincia di Asti, 587 (+22 ) in provincia di Biella,1420 (+75 ) in provincia di Cuneo, 1231 (+78) in provincia di Novara, 7198 (+293) in provincia di Torino, 627 (+47) in provincia di Vercelli, 681 (+19 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 120 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 3.784 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.742

Sono 24 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.742 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 199 Biella, 355 Cuneo, 322 Novara, 1652 Torino, 204 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 36 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 29.990 (+ 105 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3829 in provincia di Alessandria, 1761 in provincia di Asti, 1028 in provincia di Biella, 2715 in provincia di Cuneo, 2645 in provincia di Novara, 15294 in provincia di Torino, 1263 in provincia di Vercelli, 1101 nel Verbano-Cusio-Ossola, 258 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 83 (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1479 (- 34 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7148

I tamponi diagnostici finora processati sono 271.286, di cui 149.721 risultati negativi.

 

E’ iniziata la raccolta per la banca del plasma

16 i centri in cui sarà possibile donare  per la cura sperimentale dei pazienti affetti da Coronavirus

È iniziata ufficialmente, in Piemonte, la raccolta del plasma per la cura dei pazienti affetti da Coronavirus. La sperimentazione, già avviata nelle scorse settimane a Torino e Novara, parte ora su tutto il territorio piemontese: prende il via, infatti, il Protocollo di ricerca sull’efficacia del plasma nella cura dei pazienti Covid-19 con insufficienza respiratoria.
Il protocollo è stato approvato dal Centro Nazionale Sangue ed è finanziato dalla Regione Piemonte . Al progetto, coordinato dalla Città della Salute di Torino , partecipano tutti i servizi trasfusionali e le Aziende sanitarie del Piemonte, oltre alla Valle d’Aosta , dopo il via libera dei vari Comitati Etici aziendali.
16 in tutto i Centri che compongono la Banca Regionale del Plasma Covid-19 a cui sarà possibile rivolgersi per donare.
Tra i primi a candidarsi il presidente della Regione Alberto Cirio , risultato positivo a marzo al coronavirus e guarito dopo alcune settimane. Oggi, presso la Banca del Sangue e del Plasma dell’ospedale Molinette di Torino, il Presidente è stato sottoposto agli esami preliminari per stabilire se potrà essere tra coloro che avranno le caratteristiche idonee a donare il proprio plasma.
I pazienti, invece, inizieranno ad essere trattati nei primi giorni di giugno , appena sarà disponibile una scorta di plasma sufficiente.
«Avendo superato il coronavirus ho voluto mettermi a disposizione per questa sperimentazione che vede il Piemonte all’avanguardia nella cura con metodi innovativi dei pazienti affetti da Covid-19 – commenta il presidente della Regione Piemonte – . Da oggi raccoglieremo il plasma di tanti donatori e tante donatrici che hanno vissuto il Coronavirus e lo hanno vinto. E credo che questo sia un bel segnale, perché donare il sangue è importante e donare il plasma è altrettanto importante». 
«La Regione Piemonte è all’avanguardia nelle cure con il plasma – sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi – . A Torino è stato approvato il primo protocollo regionale e si sta lavorando intensamente su questo fronte, dopo che a Novara si sono ottenuti risultati incoraggianti con l’applicazione del protocollo del Policlinico San Matteo di Pavia. Ancora una volta, l’esperienza sul Covid ci insegna che per battere questa malattia bisogna fare squadra. Ci vogliono i medici e la Scienza, ma anche i donatori e i comportamenti responsabili di tutti i cittadini. La battaglia non è ancora vinta, ma si sta combattendo su tutti i fronti»
Nella ricerca piemontese, a differenza di altre esperienze finora condotte anche in Italia, verrà paragonato l’uso di plasma dei guariti, cosiddetto plasma iperimmune, con l’uso di plasma di donatori che non hanno avuto contatto con il virus SARS-CoV-2 e con l’uso della terapia medica standard del Covid-19. L’efficacia del trattamento verrà valutata in termini di riduzione della mortalità, di durata della degenza in terapia intensiva e di durata del supporto respiratorio, oltre alle variazioni di numerosi parametri clinici.
I donatori saranno selezionati tra coloro che hanno sviluppato un’elevata concentrazione di anticorpi contro SARS-Cov-2 , ed i principali criteri per avere l’idoneità alla donazione sono i seguenti:
  • soggetti con diagnosi di Covid-19 documentata;
  • risoluzione completa dei sintomi o interruzione di eventuale terapia almeno 14 giorni prima della donazione;
  • negatività del tampone nasofaringeo su due campioni ad almeno 24 ore di distanza dopo 14 giorni dalla risoluzione clinica;
  • età inferiore a 65 anni, se già donatori di sangue (inferiore a 60 anni per coloro che non hanno mai donato) e peso superiore a 50 kg;
  • se maschi, assenza nella storia personale di trasfusioni di sangue; se femmine, assenza di precedenti gravidanze o interruzioni di gravidanza, oltre che di trasfusioni.
I candidati donatori dovranno mettersi in contatto con il Servizio Trasfusionale a loro più congeniale, per residenza o posto di lavoro , allo scopo di venire prenotati per l’esecuzione degli esami preliminari alla donazione di plasma.

Centri piemontesi della Banca Regionale del Plasma Covid-19

 
Servizi Immunoematologia e Medicina Trasfusionale
Numeri di telefono da contattare donazioni
Banca del Plasma Molinette
011.6334101 – 011.6334109
OIRM – S. Anna
011.3134995 – 011.3134994
ASL Citta’ TO

011.4393205 – 011.4393201 >   trasfusionale@aslcittaditorino.it

ASO S.LUIGI
011.9026036 – 011.9026694
ASL TO3 – Ospedale Pinerolo
AO CN – Ospedale Cuneo

0171.642534 >   sitplasmaimmune@ospedale.cuneo.it

ASL CN1 – Ospedale Mondovì

0174.677183 – 0174.677184 >   simt.mondovi@aslcn1.it

ASL CN1 – Ospedale Savigliano

0172.719918 >   segreteria.simt@aslcn1.it

Ospedale di Asti
0141.485401 – 0141.485405
ASL NO  Borgomanero
0322.848387
AO Alessandria
0131.206417
ASL AL Tortona
0131.865503
VCO Ospedali Verbania/Domodossola

0323.541232 – 0323.541406 – 0324.491363 >   0324.491246

ASL TO4 – Ospedale Ivrea

0125.414810 >   trasfusionale@aslto4.piemonte.it

Ospedale Vercelli
0161.593348 – 0161.593881
Az. USL Aosta
800601000