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Cirio: “La Tav si farà. E’ strategica”. L’ok di Conte

Secondo il presidente della Regione, Alberto Cirio, “La Tav si farà, è strategica per il futuro del Piemonte e del Paese. E il 26 maggio c’è stato un referendum nel quale  il 90% dei piemontesi ha detto che l’opera va fatta”.  Il governatore piemontese lo ha dichiarato a Rai Radio1 durante la trasmissione ‘Radio anch’io’. “La democrazia dice che chi ha vinto le elezioni deve decidere: noi decidiamo che la Tav va fatta. Con Toninelli abbiamo fatto un punto importante su tutti i nodi del Piemonte, ma non abbiamo parlato di Tav perché, ha detto lui, la Tav è una questione che tratta il Presidente del Consiglio”.

E il premier Giuseppe Conte, spiazzando i pentastellati, dichiara su Facebook che la Tav andrà avanti: “la Francia  è a favore dell’opera. Se volessimo bloccare i lavori non lo potremmo fare. Non potremmo confidare sul mutuo dissenso degli altri protagonisti, Francia e Europa. A queste condizioni solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale viste le leggi di ratifica adottate dalle Camere. La decisione di non realizzare l’opera non comporterebbe soltanto la perdita dei finanziamenti, ma anche tutti i costi derivanti dalla rottura dell’accordo con la Francia”.

 

Come saranno i nuovi dehors?

A conclusione di un percorso durato qualche mese, il Consiglio comunale ha approvato la deliberazione contenente il testo del nuovo Regolamento comunale: “Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione”.

La novità sostanziale del nuovo regolamento è l’individuazione di due tipologie di manufatti: i “dehors” e i “padiglioni”, le cui relative specifiche costruttive sono raccolte in uno strumento normativo organico allegato alla deliberazione, le Norme tecniche, che descrivono prescrizioni e indicazioni tecniche oltre a disciplinare le specifiche progettuali in un’ottica complessiva finalizzata a garantire la riqualificazione formale e funzionale dell’ambiente cittadino.

Nel Regolamento, i “dehors” vengono definiti come l’allestimento di spazi all’aperto attrezzati per il consumo di alimenti e bevande, annessi ad un locale pubblico, mediante un insieme di elementi posti in modo funzionale ed armonico al suolo pubblico, senza delimitazioni, anche su pedana. I “padiglioni”, invece, strutture che costituiscono un ambiente chiuso, delimitato completamente o in parte.

Le indicazioni progettuali sono contenute nelle Norme tecniche e sono il risultato del lavoro di integrazione, in un unico testo coordinato, dei contributi forniti dai diversi servizi della Città e da enti esterni, recepiti i pareri di ASL e Regione Piemonte. Vi sono elencati i criteri di progettazione e di inserimento nel contesto ambientale, storico, viabile, in attuazione delle normative di sicurezza, di edilizia e igienico-sanitarie.

Nello specifico, i ”dehors” potranno essere realizzati su tutto il territorio cittadino, nel rispetto dei parametri stabiliti dalle Norme tecniche e dalle regole di inserimento nello spazio circostante dettate dal contesto storico e paesaggistico, dalle normative e dai regolamenti vigenti, mentre i “padiglioni” potranno essere realizzati sul territorio cittadino ad esclusione delle aree e dei fronti definiti all’interno delle Norme tecniche ad esclusione della Zona Urbana Centrale Storica (ZUCS), dove saranno consentiti solo su parere favorevole della competente Soprintendenza e limitatamente ad alcuni ambiti puntualmente individuati.

Ecco i razzi sparati contro la polizia

L’ufficio stampa della Questura di Torino ha diffuso nella tarda mattinata di lunedì la foto dei paracaduti dei razzi di segnalazione nautica che gli antagonisti, nella serata di sabato, hanno sparato nel sentiero Gallo Romano contro le Forze dell’Ordine, unitamente a bombe carta e pietre. La caratteristica di questi razzi di segnalazione è quella di contenere una sostanza incandescente ed illuminante che, nel caso dell’altra sera, ha verosimilmente provocato il principio di incendio nel bosco, poi spento grazie all’intervento  delle forze dell’ordine  e dei tecnici del cantiere con estintori che hanno inoltre evitato la propagazione delle fiamme nel bosco. Analogo strumento illuminante era stato utilizzato, in altro contesto, dagli anarchici, provocando l’incendio di un grande capannone interno al carcere di Torino in occasione delle iniziative di solidarietà ai militanti libertari arrestati a seguito dell’operazione “Scintilla”.

M.Iar.

 

L’alpinista ferito in salvo sull’elicottero

Un elicottero messo a disposizione dalle Autorità pachistane ha recuperato Francesco Cassardo, l’alpinista torinese ferito mentre scendeva il Gasherbrum VII. Verrà portato a Skardu. Lo ha annunciato  il compagno di cordata Cala Cimenti che ha seguito le prime operazioni di soccorso. I due alpinisti erano stati raggiunti a piedi da altri due colleghi partiti dal campo base, che hanno poi trasportato il ferito verso valle e ora ridiscenderanno a piedi.

Torna il caldo: temperature fino a 38 gradi

Tornano da lunedì le temperature elevate che già hanno fatto boccheggiare i torinesi nelle scorse settimane

Il caldo africano durerà tutta la prossima settimana, e forse anche  fino a fine luglio. La causa del nuovo picco di calore è l’espansione di un anticiclone africano che porterà il termometro a  34 / 35 gradi  da martedì sino a venerdì, con punte fino a 38 gradi sul Piemonte meridionale. Il cielo potrà tuttavia essere velato ma in assenza di pioggia.

Mano riattaccata grazie a equipe chirurgica di sole donne

E’ durato  nove ore al Cto di Torino, l’intervento chirurgico da parte di una equipe di sole donne che  ha riattaccato la mano sinistra di un uomo

Era stata mozzata da una sega circolare. In sala operatoria sono intervenute la chirurga della mano Maddalena Bertolini, insieme con un aiuto e una specializzanda. Il paziente è un uomo di 62 anni, della provincia di Cuneo, sportivo e amante della montagna,feritosi per una disattenzione mentre tagliava la legna. E’ stato trasportato in elicottero al Cto, dove è stato operato. La mano tornerà a funzionare.

I manifestanti No Tav per poco non incendiano un bosco

Nella serata di ieri, nell’ambito dell’annuale “CAMPEGGIO STUDENTESCO NO TAV”, in corso di svolgimento dal 19 al 24 luglio  presso il presidio permanente di Venaus, circa 200partecipanti provenienti da diversi contesti territoriali, dopo essersi concentrati presso il campo sportivo di Giaglione, in corteo, attraverso il sentiero Gallo Romano, in violazione dell’ordinanza interdittiva del Prefetto di Torino, hanno raggiunto la “cancellata metallica rinforzata” preventivamente dislocata sul sentiero boschivo al fine di evitare che i manifestantiraggiungessero l’area di interesse strategico nazionale del cantiere Tav .

I manifestanti, oltre a proferire i consueti slogan contrari all’opera e contro le Forze dell’Ordine hanno iniziato ad ammassare legname, pedane in legno e altro materiale infiammabile, provocando fiamme alte circa 4 metri, cercando nel contempo di sfondare la porta della cancellata metallica utilizzando un grande tronco di legno come ariete.

Subito dopo, alcuni facinorosi tentavano con un flessibile elettrico di creare un varco nella cancellata metallica senza riuscirci grazie all’utilizzo di un idrante artigianale realizzato proprio per l’impiego in area boschiva.

Dopo pochi minuti, mentre la maggior parte dei manifestanti arretrava di qualche metro, una quindicina di facinorosi travisati si èresa responsabile del lancio, per circa dieci di minuti, di grosse pietre, petardi, bombe carta e razzi da segnalazione nautica.

Subito dopo l’azione criminosa, il gruppo di antagonisti si allontanava dalla cancellata metallica ricompattandosi con gli altri manifestanti ed in corteo facevano rientro nel comune di Giaglione ove la manifestazione aveva termine.

Nella concomitanza dei fatti personale della DIGOS è riuscito a riconoscere 20 militanti antagonisti che verranno denunciati per violazione del provvedimento prefettizio ex art. 650 c.p. e, taluni di loro, anche per accensioni pericolose. Inoltre, due di questi saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria per inottemperanza al “foglio di via obbligatorio” dal comune di Giaglione, tra cui una militante catanese e un esponente di Askatasuna.

Sono in corso indagini della Digos per individuare anche gli altri responsabili degli episodi criminosi tramite la visione delle immagini delle telecamere che sono state appositamente posizionate e nascoste nell’area interessata dalle azioni violente poste in essere dai facinorosi.

A seguito del lancio verosimilmente di un razzo di segnalazione da parte dei manifestanti verso le Forze dell’Ordine, si è registrato un principio di incendio nell’ area boschiva, con grave rischio di espansione, che ha richiesto l’intervento con urgenza di personale specializzato del cantiere e delle Forze dell’Ordine che con difficoltà sono riusciti a spegnerlo utilizzando alcuni estintori.

Sette commercianti su dieci contrari alla nuova Ztl

I dati della ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino, curata da Ascom Confcommercio in collaborazione con Format Research indicano che sette imprenditori su dieci del terziario ritengono che il provvedimento sulla Ztl non porterà benefici alla città

Posizione accentuata nettamente tra gli operatori del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi: un’impresa su tre – in  teme un calo della clientela e una riduzione dei ricavi.Un terzo delle imprese rivedrebbe il proprio giudizio, però  solo a fronte della la riduzione del costo del ticket di ingresso per i veicoli. “L’Amministrazione deve aprire un dialogo serio senza pregiudiziali ideologiche”, dice la presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa.

Sebastian Schwartz è il nuovo sovrintendente del Teatro Regio

E’ Sebastian Schwartz, tedesco, già direttore artistico della Vienna ChamberOpera fino al 2016,  il nuovo sovrintendente del Teatro Regio

Lo ha scelto il consiglio di indirizzo come successore di William Graziosi. il ministro della Cultura, Alberto Bonisoli, dovrà ratificare la nomina. Nel corso della giornata sono stati esaminati tutti  i profili scelti dalla Praxi, ed è stata fatta la preselezione attraverso una ‘short list’ dei candidati con i requisiti migliori.

Schellino è vicesindaco, sostituisce Montanari

Le tensioni in casa M5S hanno partorito il nuovo vicesindaco che sostituisce da oggi il silurato Montanari, sacrificato dopo le polemiche sul Salone dell’Auto. Si tratta di Sonia Schellino, attuale assessore alle politiche sociali. “Un confronto sereno, si è ricostituito un clima di dialogo”, dice la sindaca  Chiara Appendino, al termine della riunione  con la sua maggioranza. “Lasciamo alle spalle quello che è accaduto – commenta la prima cittadina – abbiamo fatto passi avanti importanti. Lunedì riprendiamo”.