Al via il Salone del Libro di Torino aperto questa mattina al Lingotto, all’Oval e Centro congressi. Già prima dell’apertura stamane era presente una grande folla. All’inaugurazione Annalena Benini, nuova direttrice, con i ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e Giuseppe Valditara, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. È seguita la lezione inaugurale di Elizabeth Strout. ‘Vita immaginaria’ è il tema di questa edizione numero 36. Tra i nomi più attesi Salman Rushdie che dialogherà con Roberto Saviano. Rushdie presenterà il suo nuovo libro, Coltello, Meditazioni dopo un tentato assassinio (Mondadori, 2024) ripercorrendo per la prima volta l’attentato del 12 agosto 2022.
24 locali torinesi garantiscono il servizio fino alle 23:30, tramite prenotazione entro le 22:30
Il Salone del Libro avvia la 36° edizione e i ristoranti torinesi aprono le cucine fino a tardi. Per tutta la durata del Salone i ristoratori di Epat Ascom Torino e provincia, in collaborazione con il circuito Mangè Bin, ampliano, infatti, l’orario di apertura fino alle 23:30, tramite prenotazione entro le 22:30.
24 i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa Epat: Al Gufo Bianco, Antica Trattoria Con Calma, Antica Trattoria Del Sole, Brace Pura, Cantine Risso, Casa Broglia, DDR, Due Mondi, El Beso, Fanfaluch, Il Barbabuc, Le Fanfaron Bistrot, Le Vitel Etonné, Oinos, Osteria Rabezzana, Osteria Rotonda Dei Facchinetti, Qr Quadrilatero Romano, Ristorante La Mina, Ristorante Lagrange, Ristorante Sorriso, Rock House Pub, Rosso Piccante, T.Bone, Vineria Rabezzana.
«Abbiamo voluto avviare questa iniziativa, su cui ragioniamo da tempo, – sottolineano il presidente di Epat Ascom Vincenzo Nasi e il coordinatore dei ristoratori Maurizio Zito – proprio in occasione del Salone del Libro per garantire a tutti di poter godere appieno dell’offerta gastronomica di Torino. Un’offerta che si è fatta conoscere nel tempo e che oggi è decisamente apprezzata dai visitatori e dai turisti che raggiungono il nostro territorio in occasione di manifestazioni ed eventi. L’ampliamento degli orari rappresenta un’opportunità in più per vivere Torino in un momento di grande effervescenza culturale, permettendo a tutti di combinare l’amore per i libri con il piacere della buona tavola. Ciò che chiediamo è comunque una prenotazione entro le 22:30, in modo da poter garantire un alto livello qualitativo sia di cucina sia di servizio».
Epat risponde, così, con un impegno concreto alla proposta di adozione di modelli di ristorazione propri di una città turistica e internazionale, pensando però anche ai cittadini che desiderano gustare una cena fuori casa anche dopo uno spettacolo teatrale o una proiezione cinematografica. Un impegno che potrà essere esteso, nel tempo, anche agli altri grandi eventi che animano la città.
La denuncia arriva dalla Federazione Autotrasportatori Italiani FAI di Torino: traffico in tilt sulle tangenziali, autostrade assediate dai cantieri, giornate perse in coda sono il refrain per gli autotrasportatori piemontesi che non accenna a cambiare.
Fai parla di “drammatica situazione delle autostrade piemontesi a causa di cantieri interminabili che caratterizzeranno i prossimi mesi fino al 2025, e riguardano il nodo di Torino, i collegamenti con la Francia e tra il Piemonte e la Liguria”.
L’estate ormai alle porte, considerazioni meteo a parte, si presenta per gli autotrasportatori, e non solo, secondo la federazione dei trasportatori “come un lungo periodo di passione per il Piemonte e per Torino” in particolare, per quanto riguarda strade, autostrade, arterie di scorrimento e valichi alpini, tra lavori, interruzioni, frane ed altro ancora.
FAI Torino chiede perciò di “istituire al più presto un Tavolo di Lavoro con la Prefettura e con i Concessionari Autostradali con l’obiettivo di condividere una pianificazione dei cantieri organizzata in modo da ridurre il più possibile l’impatto sul traffico.
«Il Risiko delle previsioni di cantieri inamovibili e interruzioni programmate, comunicate da ATIVA e SITAF per l’estate e fino a fine anno, contribuiranno ulteriormente alle già disagiate condizioni in cui si versano i trasporti commerciali che servono il Piemonte e la Liguria – afferma Gian Luca Timossi, Segretario provinciale della FAI di Torino – un ulteriore colpo alla produttività delle imprese di autotrasporto, i cui autisti passano più tempo in coda di quello in viaggio, e all’economia di due regioni a forte vocazione logistica».
“Il Piemonte vive una a fase di isolamento infrastrutturale ormai drammatica, i cui punti critici sono rappresentati dai valichi alpini, dall’anello tangenziale di Torino e dal collegamento con Liguria e Lombardia. – sottolinea Enzo Pompilio D’Alicandro, Presidente FAI Torino -. Al Traforo del Monte Bianco sono in programma frequenti chiusure dovute ai lavori di manutenzione, al Traforo del Frejus è stata realizzata la seconda canna, ma non è ancora in esercizio; il tratto autostradale tra Torino e Bardonecchia è oggetto di una continua attività di manutenzione straordinaria, con enormi disagi per la circolazione. I valichi a sud ed ovest verso la Francia continuano ad essere interdetti (Colle del Tenda) o con forti limitazioni (Maddalena – Monginevro – Moncenisio). Per non parlare della Tangenziale di Torino, anello incompleto e mancante della tratta ad Est, e dell’altrettanto critica situazione delle autostrade di collegamento con la Liguria. Una situazione che non è più tollerabile e che rischia di vanificare buona parte delle opportunità di sviluppo economico e sociale del Piemonte nei prossimi anni».
Da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2024, Lingotto Fiere
137 mila mq espositivi, oltre 800 stand, 51 sale e 180 laboratori, quasi 2.000 eventi al Lingotto e oltre 500 sul territorio con il Salone Off
Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna al Lingotto Fiere da giovedì 9 a lunedì 13 maggio per la sua XXXVI edizione, sotto la nuova direzione di Annalena Benini.
Il programma è consultabile integralmente sul sito www.salonelibro.it
Vita immaginaria. È il tema della XXXVI edizione, quel territorio sorprendente e misterioso che diventa una mappa possibile del futuro. Questa edizione sarà un omaggio alla vita immaginaria che muove la vita creativa, in tutte le sue forme.
Gli spazi e le novità. Tornano gli spazi che da anni caratterizzano il Salone del Libro: i padiglioni 1, 2, 3, l’Oval di Lingotto Fiere, il Centro Congressi Lingotto e lo spazio Pista 500 di Pinacoteca Agnelli. Un’importante novità di quest’anno sarà il padiglione 4, uno spazio temporaneo costruito all’esterno: una scelta fatta per migliorare la fruibilità generale del Salone e dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock. Il padiglione 4 sarà quindiuno spazio dedicato alla formazione, alla sperimentazione eallo scambio tra generazioni.
Le sale che accoglieranno i quasi 2.000 eventi saranno 51, e per il primo anno l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto, sarà aperto al pubblico dal venerdì al lunedì, così da avere circa 15.000 posti a sedere in più per assistere alla programmazione.
Dal 2019, per organizzare la fiera, la Salone Libro Srl è arrivata a occupare spazi di proprietà di sei diversi soggetti, i più riconoscibili dei quali sono il Lingotto Fiere, il Centro Congressi Lingotto, la Pinacoteca Agnelli, la Galleria Commerciale 8 Gallery, Lingotto 2000 SpA, Biesse investment Company SpA.
Regione e Lingua ospite. Il Salone del Libro accoglierà come regione ospite la Liguria e anche una lingua, il tedesco, presenti con uno stand al padiglione Oval, dove cureranno nei giorni dell’evento una programmazione dedicata.
IL PROGRAMMA DI VITA IMMAGINARIA
La serata di pre-inaugurazione con Rai Radio3. Come da tradizione, l’apertura del Salone verrà anticipata dall’evento organizzato in collaborazione con Rai Radio3 previsto per la serata di mercoledì 8 maggio in diretta dall’Auditorium Rai di Torino “Arturo Toscanini” alle ore 20. Quest’anno il titolo sarà Castelli in aria. Diventare qualcun altro fantasticando: un viaggio in parole e musica, con David Riondino, Monica Demuru e Natalio Mangalavite.
L’inaugurazione. La XXXVI edizione del Salone del Libro comincerà ufficialmente giovedì 9 maggio. In programma è previsto un momento di saluti istituzionali ai quali seguirà in Sala Oro la Lectio inaugurale dal titolo L’inizio molto lento della mia carriera molto veloce di Elizabeth Strout, una delle autrici più incisive della letteratura contemporanea americana.
Le inaugurazioni del Bookstock. Ad aprire il programma per le scuole superiori ci sarà Maurizio Maggiani che dialogherà con un gruppo di giovani sul tema della memoria a partire dal suo Calendario Civile (Feltrinelli). A seguire, l’evento L’Europa e il suo futuro secondo i giovani dove si parlerà di clima e diritti con Giorgio Brizio, curatore di Per molti anni da domani (Bollati Boringhieri), libro che raccoglie le voci e le riflessioni di 27 attivisti europei, insieme con due dei 27 contributori, Mamadou Kouassi, dall’Italia e Ūla Balaševičiūtė dalla Lituania. Con loro Alberto Anfossi, Segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo che cura l’evento. Luciana Littizzetto, curatrice della sezione Leggerezza, inaugurerà la programmazione dei più piccoli insieme con un gruppo delle scuole primarie. L’incontro sarà preceduto dallo spettacolo Pimpa viaggia in Italia (Franco Cosimo Panini).
LE SETTE SEZIONI: TUTTI GLI INCONTRI
Arte. La curatrice Melania G. Mazzucco dialogherà con l’artista Monica Bonvicini, celebre per le sue installazioni, sculture e video, esplorando temi come il potere, il genere e lo spazio; con la gallerista Francesca Cappelletti, Direttrice di Galleria Borghese di Roma e storica dell’arte; con la scrittrice Alexandra Lapierre, nota per i suoi romanzi incentrati su grandi personaggi dimenticati della Storia, soprattutto donne, e con l’archeologo, storico dell’arte e curatore di mostre italiano Salvatore Settis.
Cinema. Il curatore Francesco Piccolo incontrerà Ippolita di Majo e Mario Martone, che parleranno del loro sodalizio tra vita e professione artistica; la regista Francesca Archibugi e l’attrice Jasmine Trinca, che racconteranno la loro impresa di trasformare in serie tv un capolavoro della letteratura contemporanea come La Storia di Elsa Morante; Paolo Sorrentino, con cui condividerà il punto di vista che lo ha accompagnato nel corso della sua carriera cinematografica e Valeria Golino che racconterà il suo progetto più coraggioso e impegnativo, la serie tv tratta da L’arte della gioia di Goliarda Sapienza, nel centenario della nascita. Non mancherà l’approfondimento con il gruppo di lettura dei giovani del Salone nel quale Francesco Piccolo guiderà i partecipanti attraverso le meraviglie della settima arte.
Editoria. La curatrice Teresa Cremisi parlerà delle peculiarità delmestiere editoriale con Antonio Sellerio, direttore editoriale di Sellerio editore, Antoine Gallimard, nipote di Gaston Gallimard, fondatore della nota casa editrice francese, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di GeMS, e infine Massimo Turchetta, Direttore Generale Rizzoli.
Informazione. Il curatore Francesco Costa parlerà con alcune tra le persone più esperte del giornalismo italiano e internazionale, come Jill Abramson, prima donna a dirigere il New York Times, Daniele Raineri, inviato di guerra, Ben Smith, uno dei giornalisti più influenti degli Stati Uniti, fondatore di Semafor e di start-up digitali per l’informazione e Luca Sofri, direttore del Post, che nella giornata di domenica condurrà al Salone del Libro un’edizione speciale della “Rassegna stampa live” del Post. Nell’incontro con il gruppo di lettura dei giovani del Salone Francesco Costa proverà a fornire ai presenti una bussola per non perdersi nel mare dell’informazione.
Leggerezza. La curatrice Luciana Littizzetto incontrerà Alessia Gazzola, Stefania Bertola e Diego De Silva, scrittori dalla vena ironica, e terrà un omaggio a un mito della scrittura leggera, Marcello Marchesi, scrittore, regista, paroliere, e anche cantante e attore. A parlarne con Littizzetto, un altro mito, Gianni Morandi, e anche Giacomo Papi e Luca Bianchini. L’ultimo appuntamento, vedrà coinvolti tre autori televisivi sulle loro tecniche di scrittura: Andrea Zalone (autore di Maurizio Crozza), Luca Restivo (autore di Alessandro Cattelan) e Piero Guerrera (autore di Fabio Fazio).
Romance. La curatrice Erin Doom, insieme ai suoi ospiti, si addentrerà nell’aspetto emotivo delle opere, dialogando con Rossana Soldano ed Enrico Galiano, con l’autrice argentina Mercedes Ron, e con Rokia e Hazel Riley, le scrittrici italiane che dagli esordi giovanissime su Wattpad, hanno raggiunto milioni di lettori. In collaborazione con Netflix, il gruppo di lettura dei giovani del Salone intervisterà la stessa Erin Doom su Il fabbricante di lacrime e la sua trasposizione cinematografica. Nell’incontro saranno svelati alcuni retroscena e ulteriori dettagli del film. Netflix sarà presente al Salone anche con un secondo momento in cui si approfondirà il rapporto tra pagina e schermo in un viaggio attraverso alcuni dei prossimi progetti seriali e cinematografici ispirati a libri.
Romanzo. Il curatore Alessandro Piperno inviterà autori e autrici a raccontare il loro approccio alla lettura. Tre autori italiani, di tre generazioni diverse e tra le voci più importanti del nostro panorama letterario: Claudia Durastanti, Sandro Veronesi e Domenico Starnone. Non mancherà l’incontro rivolto ai più giovani, con la partecipazione del gruppo di lettura dei giovani del Salone, nel quale Alessandro Piperno mostrerà come la lettura possa essere strumento di comprensione del mondo e di partecipazione, oggi come ieri.
I TEMI DELLA XXXVI EDIZIONE
Due grandi temi attraverseranno questa edizione del Salone del Libro di Torino: “In questa nuova parte del programma verrà raccontato il mondo in movimento attraverso la vita e le imprese di scrittrici, filosofe, poete, scienziate che continuano ogni giorno a cambiare la storia con la forza della voce e del talento, e attraverso sguardi sul presente, che riguardano la realtà ma anche la vita immaginaria, in tutte le sue forme”, come racconta Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro
Primo grande fil rouge della programmazione del Salone sarà una riflessione urgente su femminismo, violenza di genere, il ricordo di grandi donne del presente e del passato, e ancora, il ruolo e lo spazio delle donne nella società. Ne parleranno, tra gli altri: Giulio Cecchetin, Jennifer Guerra, Dacia Maraini, Viola Ardone, e Sabrina Efionayi, Daria Bignardi, Rebecca Makkai, Cathy La Torre. Verranno ricordate le donne del nostro passato con numerosi incontri come Michela Murgia, Natalia Ginzburg, Carla Lonzi, Goliarda Sapienza, Emily Dickinson e Virginia Woolf.
Il secondo grande tema, trasversale a tutto il programma del Salone, sarà lo sguardo sulla società e sul nostro presente. Ne parleranno, tra i tanti: Maurizio Molinari, Boris Belenkin, Fiamma Nirenstein, Najwan Darwish, Abdulrazak Gurnah, Luciano Canfora, Marco Travaglio, Paola Caridi, Gustavo Zagrebelsky e Amin Maalouf.
I grandi ospiti internazionali. Un’edizione dal respiro internazionale: dall’America alla Cina, da Occidente a Oriente, la Vita immaginaria porta a viaggiare in mondi vicini e lontani, conosciuti o ignoti. A Torino Lingotto arriveranno, tra gli altri: YuHua, Murata Sayaka, Orhan Pamuk, Witold Szabłowski, Eshkol Nevo, Don Winslow, Diane Williams, Joël Dicker, Amélie eJuliette Nothomb, Yara Nakahanda Monteiro, James Ellroy, Asli Erdoğan, Alicia Giménez Bartlett.
I grandi ospiti italiani. Da nord a sud, come ogni anno si ritroveranno a Torino moltissime voci nostrane della contemporaneità, tra cui: Alessandro Baricco, Alessandro Barbero, Paolo Cognetti, Simonetta Fiori, Romana Petri, Corrado Augias, Stefano Massini, Donatella Di Pietrantonio, Walter Siti, Emanuele Trevi, Walter Veltroni, Chiara Valerio.
Nominato lo scorso anno ad della multiutility del Nord-Ovest Iren, oggi è stato arrestato nell’ambitodell’inchiesta di Genova per la quale è finito ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Nella maxi indagine della direzione distrettuale Antimafia e della Guardia di finanza è coinvolto anche l’amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, con l’accusa di corruzione “per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”, vicende che non riguarderebbero Iren ma la precedente attività alla guida dell’autorità portuale genovese.
Iren scrive in una nota di avere “appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’Amministratore Delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorità Giudiziaria di Genova. I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova sono riferiti al suo precedente ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren. Il Gruppo ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale e a tal fine è stato convocato entro il primo pomeriggio della giornata odierna un consiglio di amministrazione straordinario per l’attribuzione temporanea delle deleghe”.
“La guerra, la storia, la memoria che verrà”, al centro dei primi incontri organizzati dal “Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte”
Giovedì 9 e venerdì 10 maggio
Due eventi dedicati al tema della “Guerra” e della “Memoria” (media partnership “La Stampa”). E quattro nomi di assoluto rilievo sul piano storico e culturale: saranno loro, fra le figure di maggior interesse, a fare da apripista alla XXVI edizione del “Salone Internazionale del Libro di Torino” che farà della città la “Capitale della Lettura” dal 9 al 13 maggio. Due eventi, si diceva. Tenuti in collaborazione con “Polo del ‘900”, “Anpi”, “Comunità Ebraica”, “Istoreto” e “Aiace”.
Il primo (giovedì 9 maggio, ore 14,30, Padiglione 2, presso l’“Arena Piemonte) è un monologo sulla “Guerra” attraverso la letteratura e il cinema, con protagonista Mattia Feltri, direttore del giornale online“HuffPost” ed editorialista de “La Stampa” dove oggi cura la rubrica di prima pagina “Buongiorno”; il secondo (venerdì 10 maggio, ore 15,30, stesso luogo) metterà a confronto sul tema della trasmissione della “Memoria” la regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, la scrittrice Lia Levi e la giornalista Agnese Pini.
“Guerra, tempo di vivere tempo di morire”: il canovaccio sui cui andrà a muoversi l’intervento di Feltri: un monologo sulla guerra “attraverso la letteratura e il cinema”. Da Stanley Kubrick a Remarque, passando per Omero, il Vangelo e la “Chanson de geste”, il primo genere poetico (basato su eventi del periodo carolingio) “ben definito e strutturato espresso in lingua d’oil”. Una cascata di materiale storico su cui riflettere, per fare poi i conti, a valle, con la tragica realtà dei giorni nostri.
Su “La memoria che verrà” verteranno invece gli interventi di Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini. A moderare il confronto la giornalista de “La Stampa”, Fulvia Caprara: “Una riflessione – spiegano gli organizzatori – a più voci su come trasmettere la ‘Memoria’ e interessare alla ‘Storia’ le generazioni più giovani”.
Compito non facile quello affidato all’Archibugi, alla Levi e alla Pini. Sicuramente di enorme interesse per le varie angolazioni riflessive e propositive da cui le “magnifiche” tre sapranno scoccare frecce che arriveranno senza dubbio dritte al cuore del grande pubblico e di quello più giovane soprattutto.
Con cinque “David di Donatello” e tre “Nastri d’argento”, Francesca Archibugi (romana, classe ’60) è considerata una delle principali registe italiane, “capace di mescolare la commedia e il dramma e di penetrare nelle emozioni e nelle fragilità umane, analizzando vizi e debolezze dell’Italia”. Nel 2015 scrive insieme al regista Paolo Virzì la sceneggiatura de “La pazza gioia”. Nel 2022 dirige il film “Il colibrì” dal libro di Sandro Veronesi. Nel 2016 dirige la serie televisiva “Romanzo famigliare”, con Giancarlo Giannini e Vittoria Puccini, e più recentemente “La Storia”, tratta dall’omonimo romanzo di Elsa Morante, con Jasmine Trinca e Valerio Mastandrea.
Lia Levi, nata a Pisa (1931) da una famiglia piemontese di origine ebraica, ha vissuto da bambina sulla sua pelle le persecuzioni razziali, esperienza che ha voluto testimoniare nel suo primo romanzo, “Una bambina e basta” (1994), vincitore del “Premio Elsa Morante” opera prima: dopo l’8 settembre 1943 riuscì a salvarsi dalle deportazioni nascondendosi per dieci mesi con le sorelle Gabriella e Vera, e la madre Leontina in un collegio romano di suore. Da allora ha continuato a scrivere romanzi sia per adulti sia per ragazzi, aggiudicandosi svariati Premi. L’ultimo lo “Strega Giovani” con “Questa sera è già domani” (2018). Per trent’anni ha fondato e diretto il mensile “Shalom”.
Agnese Pini (1985), nata a Carrara, dirige da agosto del 2019 “La Nazione”, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano. Dal primo luglio 2022 è stata nominata anche Direttrice Responsabile di “QN Quotidiano Nazionale”, “Il Resto del Carlino” e “Il Giorno”. Nel 2023 ha pubblicato “Un Autunno d’agosto” (“Chiarelettere”): “l’eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia; una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura”. Una storia che “ho pensato essere per molto tempo – prosegue la Pini – un capitolo ormai chiuso della storia dell’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere … Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio”.
g.m.
Nelle foto: Mattia Feltri, Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini
Immagine di copertina C. Benedetto
In Piemonte si registra il più alto numero di visitatori “forti” nei musei, ovvero coloro che tornano alle strutture museali con una frequenza superiore a 4 volte all’anno, anche grazie alle iniziative di Abbonamento Musei. Nella regione, l’anno scorso, sono stati quasi un milione gli accessi alle strutture museali con la tessera Abbonamento Musei, seguite da 244.457 in Lombardia e 69.082 in Valle d’Aosta. È quanto emerge da una ricerca commissionata dall’Associazione Abbonamento Musei e condotta dalla Fondazione Santagata, che sarà presentata nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, il prossimo 13 maggio.
Lo studio, che ha ispirato la pubblicazione “25 anni al museo – Come Abbonamento Musei ha sostenuto i consumi culturali in Piemonte e Lombardia dal 1998 ad oggi”, a cura di Paola Borrione e Camilla Lo Schiavo, fotografa l’andamento dei consumi culturali e l’impatto dell’Associazione sul circuito di istituti di cultura e mostre che aderiscono all’iniziativa, analizzando anche il contesto sociologico. Il volume vedrà anche il contributo e la lettura di esperti e studiosi come Alessandro Bollo, Andrea Cancellato, Michele Lazinger, Angelo Miglietta e un’introduzione a cura del Presidente dell’Associazione Alberto Garlandini e della Direttrice Simona Ricci.
Secondo la ricerca “25 anni al museo”, lo strumento promosso da AM ha stimolato il numero di accessi, apportando ai musei un volume di introiti aggiuntivi – nell’ultimo anno, rispetto a un sistema senza abbonamento – di oltre 920 mila euro in Piemonte e 398 mila euro in Lombardia.
L’impatto di Abbonamento Musei sulla domanda di mostre e musei è più evidente in Piemonte, dove l’Associazione opera fin dalla nascita. Infatti, secondo le rilevazioni dell’Istat, i consumi culturali dei piemontesi si attestano sotto la media nazionale, all’ultimo posto tra le regioni del Nord-Ovest, motivati anche da un basso livello di scolarizzazione; al contempo però, il dato relativo ai soli consumi museali risulta opposto: in questa singola categoria culturale, il Piemonte mostra una costante propensione a posizionarsi tra le prime regioni in Italia per numero di visitatori “forti”.
Introdotto a Torino nel 1995, il pass di Abbonamento Musei consente per un anno l’accesso ai musei afferenti al circuito, che comprende più di 480 realtà in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta tra musei, gallerie d’arte, castelli, regge, orti botanici, dimore storiche, luoghi di culto. L’Associazione inoltre vanta un database di oltre 337.000 appassionati di cultura, una preziosa risorsa per promuovere mostre e musei in modo efficace e connettere gli abbonati. Con un tasso di apertura delle newsletter del 34,01%, superiore alla media del settore, AM quindi ha la capacità di raggiungere un pubblico attento e interessato all’offerta culturale.
Come sottolinea Alberto Garlandini, Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei: “Operiamo a stretto contatto con le istituzioni locali, promuovendo un ampio palinsesto di proposte, attraverso una comunicazione continua, chiara e costante. Il numero dei nostri associati è progressivamente cresciuto negli anni, contribuendo a calmierare i prezzi e semplificare le modalità d’accesso ai musei. Nel 2023, il numero di abbonati è cresciuto del 29% rispetto all’anno precedente, con un totale di 191.703 tessere vendute. Un dato che supera abbondantemente i numeri del 2019.”
“L’analisi del processo di messa in rete delle istituzioni museali, dalla costruzione degli strumenti e delle strategie di comunicazione, alla progettazione di nuove modalità per coinvolgere i pubblici, ha evidenziato il grande valore dell’Abbonamento Museo per i cittadini di Piemonte e Lombardia e per il settore museale – ha dichiarato la Presidente di Fondazione Santagata, Paola Borrione – Fondazione Santagata è lieta di aver contribuito a questo progetto di ricerca che ha fornito nuovi spunti di riflessione per l’implementazione di politiche nazionali atte a sostenere i consumi culturali e ampliare il pubblico dei musei.“
La ricerca “25 anni al museo” sarà presentata lunedì 13 maggio, alle ore 12.45, presso lo Spazio della Città di Torino e della Città metropolitana, Pad. 1, al Salone del Libro di Torino. Tra i relatori, interverranno: Alessandro Bollo (Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino), Paola Borrione (Head of Research di Fondazione Santagata), Alberto Garlandini (Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei) e Simona Ricci (Direttrice Associazione Abbonamento Musei).
Dal 13 al 15 settembre
Alla presenza del ministro ai trasporti Matteo Salvini nell’insolita location della stazione di Porta Susa si è tenuta la conferenza stampa di quello che sarà il ritorno del salone dell auto a Torino.
Si prospetta a settembre una tre giorni di full immersion per la città che sarà coinvolta in tutte le piazze principali, un Salone completamente gratuito aperto a tutti i cittadini.
Sfilata in città per i 200 anni di storia dell’Auto, dalle auto storiche alle più innovative.
Regione Piemonte, Comune di Torino, città metropolitana, camera di commercio Ferrovie dello stato, con le associazioni di categoria,
sosterranno il salone e il turismo per la città. Sono previsti sconti per raggiungere in treno il capoluogo sabaudo e la possibilità di provare le auto che saranno in mostra nelle principali piazze cittadine.
GD
Le stazioni di Dora e Zappata devono essere completate per quanto riguarda l’ impiantistica e il collegamento agli accessi. Mancano ancora 65 milioni di euro che dovevano essere forniti dal Pnrr a fine 2026. Ma l’assessora alla Mobilità di Torino, Chiara Foglietta ha reso noto che invece manca una data certa per la loro realizzazione perché i lavori sono stati eliminati dal Piano. La stazione Dora sul Passante Ferroviario avrebbe circa 1,4 milioni di passeggeri ogni anno, invece Zappata circa 1,7 – 1,9 milioni.
Gtt informa con un avviso sul proprio sito che “continuano a comparire sui social alcuni post con offerte improbabili, in particolare relative a un fantomatico “abbonamento gratuito di 12 mesi per la metropolitana di superficie a soli 2 euro”.
Si tratta di annunci falsi, realizzati da malintenzionati per truffare gli utenti.
GTT non è in alcun modo coinvolta in queste offerte e invita i propri utenti a diffidare da esse.
Il consiglio è di non fidarsi e di non cliccare su link o scaricare file che vengono proposti in questi annunci
Le offerte reali GTT sono sempre pubblicate sui canali ufficiali dell’azienda, come il sito web e i social network e le vendite dei titoli di viaggio e di sosta digitali avvengono esclusivamente tramite l’e-commerce e le app ufficiali.
GTT ha già segnalato i post alle autorità competenti.
“Non cadere nelle trappole dei truffatori! Se ti capita di vedere un’offerta sospetta, non esitare a segnalarla a GTT.
Insieme possiamo contribuire a fermare le truffe”, prosegue il comunicato Gtt.
Come riconoscere una truffa online
In generale, è importante diffidare di offerte troppo vantaggiose o che sembrano troppo belle per essere vere.
È importante verificare sempre la fonte dell’offerta e controllare se è stata pubblicata sui canali ufficiali dell’azienda o dell’ente in questione.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile contattare direttamente l’azienda o l’ente per verificare l’autenticità dell’offerta.