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Un protocollo di intesa contro stalking e violenza domestica

Lunedì 28 ottobre è stato sottoscritto dall’ Autorità di Pubblica Sicurezza della Provincia di Torino, il Questore Giuseppe De Matteis, e dai Presidenti delle associazioni Onlus o di promozione sociale CePsi, Centro Psicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei, Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento, Cerchio degli Uomini e Gruppo Abele, un protocollo d’intesa in materia di stalking e violenza domestica. Le associazioni firmatarie rappresentano consolidate realtà territoriali in grado di offrire servizi rivolti a soggetti autori di violenza o di atti persecutori, finalizzati a contrastare e prevenire il fenomeno della violenza domestica e di genere.

 

Grazie all’intesa raggiunta e formalizzata nel protocollo, la Divisione Anticrimine della locale Questura sarà in grado di indirizzare gli autori di violenza domestica e di stalking, destinatari della misura di prevenzione dell’ammonimento, ad uno dei suddetti centri. In sede di notifica del provvedimento, infatti, l’interessato potrà indicare l’associazione dove intende seguire un percorso volto al miglioramento della gestione delle emozioni, così da ridurre il rischio di recidiva.

 

Tale protocollo si pone nel solco tracciato dalla legislazione vigente e, in particolare, dal decreto legge 93/2013, convertito nella legge 119/2013, nonché dalla recente legge 69/2019 c.d. Codice Rosso, che prevede interventi finalizzati al perfezionamento degli strumenti di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Realizza, inoltre, le indicazioni di cui alla circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale Anticrimine n. 225/UAG/2019- 66981-U del 6.9.2019, sulle nuove prassi operative in tema di violenza di genere. Ciò nella convinzione che la migliore forma di tutela per le vittime sia intervenire sulle cause che determinano l’insorgenza di comportamenti violenti così da ridurre la probabilità di reiterazione.

 

 

Il Piemonte “ripensa” i campi nomadi

Il Piemonte sarà la prima regione italiana a dotarsi di una legge che ripensa completamente il rapporto tra territorio e campi nomadi. Sicurezza e legalità sono gli obiettivi che con questa iniziativa l’assessorato alla Sicurezza si propone di ottenere, diventando un modello a cui l’intero Paese potrà guardare. 

Saranno predisposte aree di transito con regole precise, pagamento delle utenze e durata massima di permanenza. Il Piemonte, prima regione in Italia, presenta il disegno di legge sulla regolamentazione del nomadismo e del contrasto all’abusivismo con l’obiettivo, come spiega l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, di “cancellare il concetto di campi nomadi come adesso li conosciamo con nuove regole chiare e trasparenti. È una legge – evidenzia – per tutelare il nomadismo e avere una completa legalità all’interno dell’area”.
Nelle nuove  aree in cui si potrà accedere con una smart card pagando utenze e sosta, se in possesso di documenti validi di identità e di proprietà di eventuali veicoli e dimostrando di avere un reddito. L’area verrà  delimitata, con servizi igienici e videosorvegliata. La permanenza massima sarà di 3 mesi eccetto per le famiglie con minori che potranno restare fino alla fine dell’anno scolastico.

Fondo da un milione di euro per le emergenze nell’edilizia scolastica

Dalla Regione un nuovo fondo da un milione di euro per le emergenze nell’edilizia scolastica.

Lo ha annunciato l’assessore all’istruzione Elena Chiorino nel dibattito sull’assestamento di bilancio in corso nella prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Il fondo verrà introdotto con un emendamento di Giunta all’assestamento ed entrerà in funzione nel 2020, “non essendoci i tempi tecnici per spenderlo in questo 2019”, ha spiegato Chiorino, che intende rafforzarlo nei prossimi anni.

L’assessore ha spiegato le altre variazioni previste dall’assestamento: in particolare l’incremento con 600 mila euro del capitolo sui trasferimenti alle province per interventi in campo scolastico, “in modo da arrivare ai 5 milioni che è stata la spesa degli ultimi anni”; inoltre 1,18 milioni in più vengono destinati al fondo per gli  interventi sulle scuole per l’infanzia, per coprire il cofinanziamento del 30% del fondo nazionale, e 6 milioni su due anni alla formazione professionale, per contrastare la disoccupazione nei settori del tessile, Itc e meccanico.

Chiarimenti sui tagli al capitolo sul cyber bullismo sono stati chiesti da Giorgio Bertola (M5s) e da Domenico Rossi (Pd): “Ma la Giunta crede ancora nelle politiche contro il cyber bullismo?”, hanno domandato. L’assessore ha confermato l’impegno della Giunta: “Sono stati tolti dal capitolo per non lasciarli fermi e destinarli ad altri interventi. Le risorse stanziate sono sufficienti per le azioni contro il cyber bullismo”.

Soddisfazione è stata espressa da tutti i gruppi per il fondo sull’emergenza in edilizia sanitaria. Paolo Ruzzola (Fi) ha chiesto che le risorse siano messe il più in fretta possibile a disposizione dei comuni, in modo che possano cominciare le progettazioni degli interventi. Domenico Ravetti (Pd) ha chiesto attenzione per le zone disagiate, “penso alle scuole colpite dall’ultima alluvione dell’alessandrino”. Riva Vercellotti (Fi) e Maurizio Marrone (Fdi) hanno chiesto risposte davvero immediate, che intervengano sugli istituti in parte o in toto inagibili.

Angelo Dago (Lega) ha chiesto delucidazioni sulle risorse per il diritto allo studio e sugli altri capitoli presentati. Nel dibattito sono intervenuti anche Monica Canalis e Diego Sarno (Pd).

In precedenza il vicepresidente della Giunta Fabio Carosso aveva illustrato l’assestamento per le parti interessate alle sue deleghe assessorili: in particolare l’aumento di 1,5 milioni a favore delle funzioni associate dei comuni che partecipano alle unioni, e l’incremento di 35 mila euro del fondo per i danni dei selvatici ad agricoltori e allevatori nelle aree protette.

Rapporto Rota, Torino non è ferma ma “il futuro è rinviato”

Non è ancora stato superato  declino di Torino, secondo la ricerca ‘Il futuro è rinviato’, presentata alla ventesima edizione del Rapporto Giorgio Rota del Centro Einaudi, alla Nuvola Lavazza con la partecipazione della sindaca Chiara Appendino, del  vicepresidente di Lavazza, Marco Lavazza, della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, dell’ad di Banca del Piemonte Camillo Venesio e di Virginia Antonini di Reale Group. Se Torino non è rimasta ferma, sostengono i ricercatori “E’ andata avanti, ma troppo lentamente. Il confronto con le  grandi città italiane colloca il capoluogo piemontese in una posizione medio-bassa del Centro Nord, talvolta “un anello di congiunzione con il Meridione”.

 

(foto Mihai Bursuc)

Tensione al “suk”: la polizia respinge gli ambulanti abusivi

Momenti di tensione questa mattina a Canale Molassi, nei pressi del Sermig, dove un gruppo di ambulanti abusivi voleva esporre la propria merce, nonostante il cosiddetto “suk” sia stato vietato e la zona liberata dalle bancarelle nelle scorse settimane.  Agenti in tenuta antisommossa hanno respinto i venditori non autorizzati. La zona è presidiata dalla polizia del commissariato Dora Vanchiglia e dalla polizia municipale.

Anziana inciampa sul tombino e muore

Un’anziana è deceduta al San Giovanni Bosco. Era  inciampata in un tombino in corso Brescia, all’ angolo con via Alessandria. L’hanno vista a terra priva di sensi e con una  ferita alla testa al uni passanti che hanno chiamato l’ambulanza . La polizia municipale ritiene che la donna,  di 87 anni, possa avere perso l’equilibrio vicino alle strisce pedonali, a pochi passi dal marciapiede, a causa di un dislivello di quasi due centimetri tra l’asfalto e il tombino.

La Giunta regionale “rottama” 29 leggi

Il presidente Cirio e l’assessore Rosso:

Sono ancora troppe: puntiamo a dimezzarle. Semplificazione vuol dire meno costi e meno burocrazia per un Piemonte più veloce”

Inizia il percorso per ridurre e semplificare l’impianto di 916 norme che ad oggi compongono e appesantiscono il sistema giuridico del Piemonte: sono 29 le prime leggi che la Giunta regionale, con un apposito disegno di legge approvato nella seduta del 24 ottobre, chiede al Consiglio regionale di abrogare, totalmente o parzialmente, iniziando così il percorso di “rottamazione” delle norme che nel frattempo sono state superate da nuove disposizioni (statali o regionali), o che in qualche modo hanno cessato i loro effetti diventando inoperanti.

Nove di queste leggi riguardano finanziamenti per la realizzazione di strutture turistico-ricettive, risalenti agli anni 1974-1990. Ad oggi, le norme in esame risultano implicitamente abrogate dalla disciplina successiva (l.r. 18/1999 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”) che, in tale ambito, è intervenuta a regolare adeguatamente la materia.

Altre quattro leggi, relative al periodo 1974-2000, riguardano società non più partecipate dalla Regione (Sagat e Sacet) o non più esistenti: E.C.B. Spa, liquidata, e Texilia Spa, incorporata in Città Studi.

Ed ancora, si prevede l’abrogazione di una norma relativa alle specie di volatili cacciabili. Attualmente tutta la disciplina relativa alla tutela della fauna e gestione faunistico – venatoria è ricompresa nella l.r. 5/2018 che ha assorbito tutte le precedenti normative, pertanto la norma in esame risulta già implicitamente abrogata.

Sono invece 14 le leggi che riguardano il bilancio e i tributi, 13 delle quali relative ad autorizzazione all’esercizio provvisorio nel periodo dal 2012 al 2018. Queste legginon sono più operanti ed hanno terminato i loro effetti, in quanto si riferivano a specifiche annualità finanziarie o disponevano in modo provvisorio in attesa dell’approvazione degli strumenti finanziari definitivi.

Infine, abrogata parzialmentela legge regionale 8/2006 che riguarda il supporto agli enti locali, con cancellazione dell’art. 1, in quanto già ricompreso in normative successive (art. 10 della legge regionale 11/2012 e art. 18 della l.r. 23/2015) che prevedono il supporto tecnico-amministrativo agli enti locali da parte della Regione, mentre permangono gli art. 2 e 2 bis e successivi, in quanto garanzia di tutela per i piccoli Comuni.

Commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Semplificazione legislativa, Roberto Rosso: “Le leggi regionali sono ancora troppe. Con questo provvedimento scendiamo finalmente al di sotto della quota di 900, ma il nostro obiettivo è dimezzarle. Semplificazione vuol dire meno costi e meno burocrazia per un Piemonte più veloce”.

Apre a Torino l’Aruba Software Factory, nuovo polo di innovazione

Eccellenza nel nord Italia. Partnership con Experis per la ricerca dei talenti

Il progetto, di prossima apertura, si svilupperà in un territorio strategico e dinamico a livello tecnologico ed è stato scelto per dare ancora più spazio alla ricerca e sviluppo software di Aruba. Experis, talent company di ManpowerGroup, è partner d’eccezione per la ricerca e selezione dei talenti.

 

Aruba S.p.A., leader nei servizi di data center, cloud, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, presenta la nuova Aruba Software Factory pensata per dare un nuovo slancio – insieme a Experis – alla ricerca e al recruiting di competenze IT in ambito di sviluppo software.

Sarà localizzata a Torino, in un’area, quindi, che già vede un importante indotto strategico a livello tecnologico e un bacino di risorse e talenti su cui contare per portare avanti le attività di sviluppo previste nelle varie fasi del progetto. La Software Factory sarà avviata entro la fine dell’anno nell’area vicina al Politecnico con l’obiettivo di divenire un polo di innovazione d’eccellenza e andrà ad affiancarsi all’avanguardia delle infrastrutture e dei Data Center Aruba del network europeo.

Per competere in un mercato sempre più complesso e dinamico, la qualità del software, delle applicazioni e delle soluzioni offerte ai clienti diventa ogni giorno una parte sempre più centrale delle strategie di innovazione.

Punto distintivo dell’Aruba Software Factory sarà la gestione dell’intero ciclo di vita dello sviluppo del software, adottando metodologie moderne e i più elevati standard a livello di qualità, sicurezza ed innovazione tecnologica.

I domini applicativi saranno quelli su cui oggi Aruba ha già una forte presenza: Cloud Computing, Trust Services, Digital Transformation, Data Security, E-Government e servizi custom per clienti Enterprise. Sarà inoltre dedicata particolare attenzione a servizi innovativi quali Blockchain, IoT, Intelligenza Artificiale e in generale a collaborazioni con università ed enti di ricerca.

La Software Factory godrà delle competenze di Experis, la talent company di Manpower Group, partner d’eccezione per la ricerca e la selezione dei talenti da inserire nell’organico. Nella fase iniziale del progetto sarà costituito un primo nucleo di figure professionali tra cui IT architect, Project Manager, analisti e Full Stack developer, che saranno quindi i pionieri dei piani di sviluppo software della factory torinese.

Competenze e tecnologie troveranno spazio in un piano comune che sarà messo a disposizione anche delle aziende clienti enterprise che vogliono ottimizzare le proprie infrastrutture IT ed attivare processi di digital transformation e innovarsi.

Andrea Lugo, Direttore HR di Aruba, ha così commentato l’avvio della nuova Software Factory: “Sicuramente si tratta di un’opportunità volta a coinvolgere talenti e appassionati del settore dell’Information Technology. Mai come in questo periodo di trasformazione digitale, stiamo assistendo ad un fermento in materia digitale e IT e proprio lo sviluppo software è un elemento imprescindibile all’interno del business, in quanto rappresenta un mezzo fondamentale attraverso cui si crea l’interazione tra azienda e cliente. La Software Factory di Aruba nasce con l’obiettivo di fornire esperienze e non solo funzionalità, fissando nuovi standard di innovazione all’interno di un business che si affianca e supporta quello dei Data Center, che ci ha ormai resi noti in tutta Europa e non solo.”

Alessandro Testa, Professional & Interim Operation Director di Experis, ha così commentato: “In uno scenario caratterizzato da una crescita esponenziale dell’economia digitale, siamo orgogliosi di supportare Aruba nella creazione della nuova Software Factory, un polo di innovazione punto di riferimento e di eccellenza per lo sviluppo dei software in tutta Italia. Con una competenza specialistica nel settore Digital & IT abbiamo ricercato e selezionato i migliori professionisti che svilupperanno la nuova frontiera di software e applicativi per le aziende”.

Il tempo migliora, chiusa la sala della protezione civile

Maltempo in Piemonte: aggiornamento alle ore 13.00 del 25 ottobre

Le condizioni meteorologiche in Piemonte sono in netto miglioramento ed è atteso un fine settimana di tempo soleggiato e temperature miti.

I livelli dei corsi d’acqua sono tutti in calo; il Po decresce e la situazione si normalizza.

Solo il Lago Maggiore è stazionario ma si stima in lenta e graduale discesa nei prossimi giorni.

E’caduta la prima neve sulle Alpi occidentali con punte di 40 cm localmente sulle Alpi Graie.

Nell’Alessandrino sono ancora operatvi sul territorio oltre 200 volontari per le operazioni di ripristino e assistenza alle 130 persone evacuate.

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GIOVEDì 24 OTTOBRE

Gli accessi ai Murazzi del Po di Torino sono stati  chiusi in serata a causa dell’innalzamento del fiume. La polizia municipale ha transennato tutte le scalinate sul fiume. Il marciapiede dei Murazzi è stato invaso dall’acqua, ed è stata chiusa anche la discesa verso il  parco del Valentino, dietro il Borgo Medievale.

 

(Foto grande: il Torinese. Foto piccola: Maria Siragusa)

Ragazzo simula rapimento per estorcere 32mila euro alla mamma

Un ventitreenne del torinese ha simulato il proprio rapimento per estorcere alla madre la somma di  32 mila euro. Ma i carabinieri hanno risolto il caso dopo la denuncia della donna, di Castellamonte.  Il ragazzo è stato denunciato con un presunto complice, di 33 anni di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria). La donna aveva raccontato ai militari  di avere ricevuto due telefonate, una del figlio e l’altra del presunto  sequestratore, con forte accento calabrese. Sul cellulare, le erano comparsi dei messaggi con fotografie che mostravano il giovane legato e imbavagliato. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Ivrea, della compagnia di Gioiosa Jonica e del Ros. Il giovane è stato trovato (sano e salvo, ovviamente) nella località calabrese sotto casa dell’amico mentre  stava passeggiando con il cane.