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I 40 mila di Paratissima

Paratissima Art Fair chiude la 15esima edizione, che ha aperto per la prima volta al pubblico le porte dell’ex Accademia Artiglieria di Torino, vicino a piazza Castello, uno spazio architettonico imponente di proprietà di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti.

I NUMERI

A poche ore dalla chiusura erano  previsti tra 40mila e 45mila ingressi totali, con il maggior afflusso nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Sono state più di 150 le trattative concluse per l’acquisto di opere d’arte della Paratissima Art Gallery, di valore compreso tra 50 e 13.500 euro. Sold out le visite guidate organizzate (4 al giorno con punte di 20 e più persone) e numeri da record anche per i laboratori (21 totali) che hanno coinvolto circa 900 bambini. Cinquanta, invece, le classi delle scuole (tra materne, elementari, medie e superiori) che hanno partecipato alle visite guidate e ai laboratori organizzati prima dell’apertura ufficiale della manifestazione.

I PREMI

La fiera internazionale degli artisti indipendenti ha inoltre assegnato a più di 30 artisti oltre 10 premi tra riconoscimenti, premi in denaro, acquisizioni o opportunità espositive realizzate in collaborazione con vari partner o all’interno del circuito della manifestazione stessa.

Il PRS TALENT PRIZE consiste nell’acquisizione da parte di PRS Impresa Sociale di una o più opere per un ammontare massimo di 1.500 euro (l’opera o le opere entreranno a far parte della collezione PRS Impresa Sociale). L’opera premiata è “Un.limited” di Ilaria Franza.

Il PARATISSIMA TALENT PRIZE, invece, è decretato dalla direzione artistica e ha premiato l’artista più talentuoso della manifestazione che avrà la possibilità di allestire una mostra personale in occasione di Paratissima 2020 a Torino. Il premio è stato assegnato a Eleonora Gugliotta (Capo d’Orlando ME, 1989), specializzata all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano in Decorazione Contemporanea, Arti Visive.

BEST 15 PRIZE è la selezione da parte della direzione artistica dei 15 artisti più meritevoli che esporranno le proprie opere nella mostra collettiva “HitParade” nel 2020: Ilaria Franza, Carlotta Marchigiano, Grazia Inserillo, Salvatore Alibrio, Gabriella Gastaldi Ferragatta, Luigi Leto, Eleonora Gugliotta, Margherita Levo Rosemberg, Marcello Silvestre, Diego Oro, Deborah Graziano, Giuseppe Mascheroni, Valerio Figuccio, Valeria Secchi, Oscar Brum.

Paratissima è organizzata da PRS. La direzione artistica è di Francesca Canfora. È realizzata con il supporto di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, il contributo di Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte e il patrocinio della Città di Torino.

 

Alle Molinette trapiantati gli organi di un donatore “a cuore fermo”

Nei giorni scorsi sono stati trapiantati gli organi prelevati e rigenerati di un donatore “a cuore fermo”, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino

L’ospedale Molinette, che da sempre rappresenta un’eccellenza nazionale ed internazionale nel campo dei trapianti, ha raccolto e reso possibile il desiderio di una cittadina e della sua famiglia di poter aiutare alcuni pazienti in lista d’attesa per trapianto. Per le Molinette si tratta del primo caso di donatore “a cuore fermo”. Il prelievo tradizionale avviene normalmente in stato di “morte cerebrale”, ma con il sistema cardiovascolare che continua a funzionare. In questo caso il decesso é stato dichiarato in seguito alla cessazione dell’attività cardiaca, che invece comporta un rischio di un rapido deperimento degli organi che così non possono più essere prelevati a scopo di trapianto.

In pratica, dopo il decesso della paziente conseguente ad un arresto cardiaco, si è proceduto a riattivare la circolazione sanguigna della zona addominale (che l’arresto della funzione cardiaca aveva interrotto) mediante  circolazione extracorporea con apposite macchine (ECMO). Così è stato possibile, grazie ad una perfusione ed ossigenazione in sede addominale degli organi fegato e reni, di “mantenerli in vita e farli funzionare” nel corpo del soggetto deceduto, mantenendo la normale temperatura corporea e ritardando il danno da ischemia (mancata ossigenazione), che compromette la possibilità di utilizzare gli organi per il trapianto.

Nello stesso tempo, attraverso l’insufflazione di ossigeno nei polmoni, è stato possibile mantenere in funzione anche questi organi, almeno per il tempo necessario per consentire alle équipe coinvolte di prelevarli. Una volta prelevati, i polmoni – come gli altri organi – sono stati collegati ad apposite macchine che li hanno rigenerati e che hanno consentito di controllarne il buon funzionamento e valutarne l’idoneità per poterli trapiantare. Proprio il trapianto del polmone di questa donatrice rappresenta un altro traguardo raggiunto dall’ospedale Molinette che, per la prima volta, ha identificato, mantenuto e trapiantato un polmone nell’ambito di una donazione multiorgano da donatore “a cuore fermo non controllato” . Tutti gli organi prelevati sono poi stati immediatamente trapiantati presso l’ospedale Molinette di Torino.

Ogni giorno la Rete regionale di donazione e trapianto del Piemonte e della Valle d’Aosta (coordinata dal professor Antonio Amoroso) è impegnata nell’accogliere il dono di alcuni cittadini che muoiono e di trasformarlo, attraverso il trapianto, nella cura concreta per pazienti che sono in attesa di quel dono. Purtroppo la necessità di trapianto non è ancora colmata da un adeguato numero di organi disponibili.

Il pensiero di tutti va immediatamente alla donatrice ed alla sua disponibilità, alla sua famiglia che, in un momento di grande dolore, ha saputo mantenere fede al desiderio del proprio caro. Nondimeno un ringraziamento deve essere rivolto ai moltissimi professionisti sanitari: medici, infermieri, perfusionisti e tecnici, che hanno saputo raccogliere e trasformare il dono nella cura per i pazienti in attesa di trapianto. Grazie a questa donazione sono stati eseguiti un trapianto di fegato, due trapianti di rene ed il trapianto di polmone. Questo importante traguardo che la Direzione dell’ospedale ha fortemente voluto – assegnando il compito di realizzarlo alla dottoressa Marinella Zanierato, coordinatrice di questo progetto (Anestesia e Rianimazione diretta dal professor Luca Brazzi) – apre concrete possibilità di poter rispondere in maniera più adeguata alle necessità di chi attende un trapianto.

Questa procedura permette in prospettiva di aumentare il numero delle donazioni ed abbassare così i tempi di attesa.

Su questo aspetto si sofferma anche il dottor Massimo Cardillo, Direttore del Centro Nazionale Trapianti, che nel suo intervento sottolinea come: “Il numero di potenziali donatori a cuore fermo è molto elevato, e se anche solo una quota di essi venisse segnalata negli ospedali, questo si tradurrebbe in un aumento consistente degli organi trapiantabili e di conseguenza in una riduzione delle liste d’attesa. Quanto realizzato dall’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino – e sotto il coordinamento del Centro Regionale Trapianti piemontese – è frutto di un esemplare impegno organizzativo che dobbiamo estendere all’intera Rete trapiantologica nazionale. Già nel 2018 i trapianti da donatore a cuore fermo in Italia sono aumentati del 46,9% rispetto al 2017 passando da 32 a 47, l’obiettivo è continuare a crescere esponenzialmente”.

 

Pierpaolo Berra

 

 

 

 

 

 

Artissima tra desiderio e censura


Ventiseiesima edizione 31 ottobre 2019 inaugurazione

1-2-3 novembre 2019 | Apertura al pubblico Oval, Torino
Artissima, nella giornata di giovedì 31 ottobre 2019 (preview) e sino a domenica 3 novembre, aprirà le porte della sua ventiseiesima edizione negli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino, diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021).L’unica fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo si prepara ad accogliere i suoi 55.000 visitatori con un palinsesto che, mantenendone intatta l’identità di ricerca e d’avanguardia, proporrà idee e proposte inedite per rispondere agli stimoli delle istanze più interessanti del nostro tempo.
Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e patron di musei provenienti da tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma.

Artissima nel 2019 propone la dialettica desiderio/censura come tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.

La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice si riverberano ulteriormente su tutta la città, grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie, catalizzando i progetti culturali del territorio.
La fiera riafferma così la propria forza dinamica contribuendo alla crescita del mercato italiano, stimolando e sostenendo il collezionismo attento alla ricerca e una visione critica e curatoriale in continua evoluzione.

La fiera è gestita da Artissima srl, società che afferisce alla Fondazione Torino Musei.

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE

Nelle parole di Ilaria Bonacossa, direttrice della rassegna: “Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita.
Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale.
Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura.
Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale.
In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni.
E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.
(Foto Emanuele Farina Sansone)

Fca/Peugeot: nasce il quarto gruppo mondiale dell’auto. Un gigante da 50 miliardi di dollari

Lo aveva anticipato  l’autorevole  Wall Street Journal: Fiat Chrysler Automobile starebbe trattando per una possibile fusione con Psa – Peugeot /Citroen. Il  quotidiano finanziario americano aveva scritto della possibile nascita di un gigante automobilistico del valore di 50 miliardi di dollari. Oggi la conferma. Tra Fca-Psa è stato raggiunto l’accordo per  una fusione alla pari. Nascerà così il quarto gruppo mondiale con sinergie per 3,7 miliardi. Il nuovo gruppo sarà quotato in borsa a Parigi, Milano e Wall Street con Carlos Tavares amministratore delegato e  John Elkann presidente. Come già per Fca la sede legale sarà in Olanda. Non ci saranno chiusure di stabilimenti.

Luci d’Artista si arricchisce con “Miracola”, opera dedicata a Leonardo

La XXII edizione di Luci d’Artista, che sarà visibile dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020, quest’anno si arricchirà di un’opera nuova. Torino, infatti, amplia la collezione di creazioni artistiche aggiungendo al suo prezioso patrimonio un’inedita installazione luminosa, ‘M I R A C O L A’ ideata dall’artista di fama internazionale Roberto Cuoghi e realizzata in piazza San Carlo per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci.

La manifestazione, nata nel 1998 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, apre ufficialmente il ricco palinsesto di proposte dello Speciale Autunno di Contemporary Art Torino+Piemonte, periodo durante il quale si concentra il maggior numero di appuntamenti dedicati al contemporaneo.

Luci d’Artista, evento culturale particolarmente apprezzato in Italia e all’estero che offre a cittadini e turisti scenari unici nel campo dell’arte, è un progetto della Città di Torino realizzato da IREN Smart Solutions e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT; per il 2019/2020 Main Sponsor FPT Industrial, Sponsor Torino Outlet Village.

La rassegna propone nel territorio urbano uno speciale percorso lungo il quale il pubblico potrà cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, elemento immateriale ricco di potenziale.

Con Luci d’Artista si apre a Torino una delle stagioni più importanti dedicata alle attività culturali e al ruolo e alla forza dell’arte contemporanea – afferma Chiara Appendino, Sindaca di Torino -. L’autunno torinese sarà animato da una speciale atmosfera che condurrà il pubblico, cittadini e turisti, in un viaggio emozionale. Le luminarie, che quest’anno si arricchiranno di importanti novità, daranno vita a una serie di ‘set’ d’eccezione in tutto il territorio, dal centro alle circoscrizioni. Con la collocazione delle opere temporanee in luoghi diversi e significativi ci siamo prefissi l’obiettivo di valorizzarle e farle conoscere a un pubblico sempre più ampio. Attraverso Incontri Illuminanti con l’arte contemporanea, parte del nuovo public program  del progetto Luci d’Artista – continua – il percorso di partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà pubbliche e private operanti sul territorio come scuole, associazioni ed enti, quest’anno attorno all’installazione di Luca Pannoli che sarà allestita in piazza Montale. È anche grazie a queste iniziative che l’evento è diventato, nel corso degli anni, davvero di tutti. Quest’anno Luci d’Artista, inoltre, attraversa l’oceano con la collaborazione avviata con la Città de L’Avana creando una significativa occasione per promuove il territorio torinese nella Capitale di Cuba”.

 

Saranno 25 le installazioni allestite in città, 15 nel centro e 10 nelle circoscrizioniMolte le novità di quest’anno. A ‘M I R A C O L A’ di Roberto Cuoghi in piazza San Carlo, si aggiunge il riallestimento (con innovazioni tecnologiche e strutturali) di ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria scelta dall’artista, il Ponte Vittorio Emanuele I, e ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma. Inoltre, la Città ha dato in prestito 16 costellazioni dell’opera originaria di Giammello alla città de L’Avana che sarà allestita e accesa in contemporanea con la manifestazione di Torino in Calle del Casco Histórico Galiano in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla fondazione della Capitale di Cuba. L’operazione è realizzata in cooperazione con AICEC – Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba di Torino, il supporto tecnico di IREN e la collaborazione della Fondazione Torino Musei.

Luci d’Artista, esempio virtuoso di un intervento artistico nello spazio urbano, è diventato un simbolo della nostra città. La rassegna, giunta quest’anno alla ventiduesima edizione, conta numerosi tentativi di imitazione che non ne hanno pregiudicato l’originalità ma, al contrario, arricchito il valore – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città . Dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020 sia le piazze e le vie del centro storico, sia quelle delle circoscrizioni saranno illuminate da installazioni artistiche contemporanee. Nuove Luci si aggiungeranno alle esistenti e altre torneranno totalmente rinnovate. La collezione si arricchirà di un’opera che renderà omaggio alle teorie di Leonardo da Vinci sul rapporto tra luce e ombra: ‘M I R A C O L A’ dell’artista internazionale Roberto Cuoghi, realizzata dalla Città in collaborazione con il Castello di Rivoli, allestita nella centrale piazza San Carlo; in piazzetta Accademia Militare 3, Paratissima presenterà un lavoro site specific, Multiverso di Carlo Bernardini e, uscendo da Torino, il progetto creativo di Alessandro Sciaraffa prenderà vita al Torino Outlet Village di Settimo Torinese sulla stele dell’architetto Silvestrin. Innovazioni tecnologiche e strutturali ridaranno vita a ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria il Ponte Vittorio Emanuele I e, ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma”.

 

La cerimonia di inaugurazionemartedì 29 ottobre, si articolerà in due momenti.

Alla ore 16.30, alle Officine Caos in piazza Montale, si svolgerà la ‘Festa Illuminante’ nel corso della quale sarà presentato il progetto educativo-artistico-culturale ‘Incontri illuminanti con l’arte contemporanea’, quest’anno dedicato al tema Segni, segnali, simboli, connesso con l’opera luminosa ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli, esposta nella piazza.

Alle 19.30, invece, in piazza San Carlo, con la presentazione dell’inedita installazione luminosa ‘M I R A C O L A’ (co-prodotta dalla Città di Torino e dal Castello di Rivoli, a cura di IREN) di Roberto Cuoghi, che parteciperà all’evento insieme alle autorità cittadine, e l’accensione in contemporanea di tutte le altre opere, si darà il via ufficiale a ‘Luci d’Artista XXII’. 

“Un lampo (di buio) è qualcosa che accade per sottrazione – afferma Carolyn Christov-Bakargievdirettore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea -. Non uno scontro tra estremità – prosegue – semmai il desiderio di rendere visibile la tensione dell’uno (il buio) rispetto all’altra (la luce). Si tratta di ripensare il buio non solo come assenza di percezione ma anche dispositivo generatore dell’esperienza individuale e collettiva, un po’ come vivere la piazza la notte come la si viveva nel Settecento, prima dell’illuminazione artificiale.                   ‘M I R A C O L A’, imperativo del verbo miracolare (da mirari – ammirare), suggerisce un fenomeno visivo fuori dall’ordinario, attribuito a cause soprannaturali. L’esperienza del buio che appare per effetto della sincronizzazione delle luci della piazza appare come l’esperienza miracolosa della sparizione, del non apparire”.

Le ‘Luci’ che illumineranno il centro città saranno:

Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese); ‘M I R A C O L A’, la nuova opera di Roberto Cuoghi per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, in piazza San Carlo, luci pubbliche e private che periodicamente si affievoliranno creando una coreografia luminosa che immergerà i passanti in istanti di assoluta oscurità, per poi reilluminare la piazza; ‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza Carlina, lampioni tramutati in fiori luminosi; ‘Il Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani), leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso; ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente), un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto della galleria; ‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci; ‘Migrazione (Climate Change)’ di Piero Gilardi nella Galleria San Federico, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente, che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo; ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente), un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; ‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I (opera permanente), due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Lagrange, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose; ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente), sulla cupola il forte segnale luminoso è dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella sagoma di un acrobata in equilibrio su un cerchio e le figure rosse dell’installazione ‘Noi’ di Luigi Stoisa si intrecceranno in via Garibaldi.

Nelle circoscrizioni:

piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2) ospiterà ‘Ice cream light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi, mentre nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3) si potrà ammirare ‘Volo su…’ di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi. Le panchine ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein saranno in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4) e ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5). Le Vele di Natale’ di Vasco Are, aleggeranno in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6) e in via Giulia di Barolo – da piazza Santa Giulia a corso Regina Margherita – fluttuerà l’opera ‘Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti (Circoscrizione 7). Sempre nella stessa Circoscrizione, nella vivace piazza della Repubblica, sarà riaccesa ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto. Fanno parte della Circoscrizione 8 due opere permanenti: ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino si potrà vedere nuovamente all’entrata sud della città, nel laghetto di Italia ’61 (corso Unità d’Italia); Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn risplenderà ancora al Monte dei CappucciniInfine, sarà alla 8 anche ‘My noon’ del tedesco Tobias Rehberger, il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile della scuola elementare Carlo Collodi, in via Giulio Gianelli, dove il 31 ottobre si terrà la festa d’accensione della rassegna. ‘Concerto di Parole’ di Mario Molinari, (di cui è previsto il rifacimento) e ‘Palle di Neve’ di Enrica Borghi torneranno nella XXIII edizione

 

(foto grande Fabio Darò)

Il restauro della Cappella della Sindone premiato a Parigi

A poco più di un anno dalla sua riapertura, martedì 29 ottobre 2019 a Parigi è stato celebrato  lo straordinario recupero della Cappella della Sindone, gioiello architettonico di Guarino Guarini, con l’assegnazione del prestigioso Premio del patrimonio europeo / Premio Europa Nostra 2019 per la categoria Conservazione. La cerimonia di premiazione dell’European Heritage Awards si è svolta  al Théâtre du Châtelet alla presenza del Commissario Europeo Tibor Navracsics sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
A ricevere il premio per i Musei Reali di Torino, di cui la Cappella è parte integrante, la Direttrice Enrica Pagella e la Direttrice dei lavori di restauro Marina Feroggio.

 

Il premio è indetto dalla Commissione Europea ed Europa Nostra, principale rete per il patrimonio culturale che ogni anno celebra e promuove l’eccellenza nel campo del patrimonio artistico.

 

In occasione della cerimonia di premiazione verrà svelato anche il vincitore della categoria Public Choice Award, in cui la Cappella della Sindone è stata inclusa e che nei giorni della votazione ha conosciuto un imponente sostegno da parte del pubblico italiano, manifestato in particolar modo attraverso i social e il web.

 

I lavori di recupero del monumento barocco di Guarini sono stati definiti da più parti una “scommessa vinta” per la complessità e la difficoltà del restauro, che ha visto alternarsi tre diversi cantieri nell’arco di vent’anni. Oggi la Cappella della Sindone è uno dei gioielli barocchi più visitati apprezzati dai visitatori che non mancano di soffermarsi ad ammirare il capolavoro ritrovato.

 

Cirio: “Garantiremo il diritto allo studio”

“Non tagliamo di un euro le risorse stanziate dal governo precedente”. Così il presidente della Giunta Alberto Cirio è intervenuto, dopo la richiesta di comunicazioni dell’opposizione circa i fondi per il diritto allo studio e dopo l’intervento in aula a Palazzo Lascaris di Marco Grimaldi (Luv) che paventava un taglio delle borse di studio.

“La nostra delibera – ha sottolineato Cirio – riduce l’apertura dal 100 al 50 per cento ed è solo una questione contabile. Vogliamo solo che l’Edisu arrivi ad avere una capacità di spesa pari a quello che ha in cassa, che non ci sia più un avanzo di amministrazione. Oggi l’Edisu ha 15 milioni di avanzo l’anno ed è una situazione che va riequilibrata”.

In ogni caso, ha sottolineato il presidente del Piemonte, tutti gli aventi diritto otterranno la borsa di studio: “Si tratta soltanto di una questione contabile, poi la somma verrebbe reintegrata con l’avanzo che poi, dimezzato, sarebbe reintegrato il prossimo anno”.

In precedenza aveva preso la parola anche il capogruppo della Lega Alberto Preioni, che aveva assicurato la volontà del suo gruppo nel mantenere in toto le borse di studio con le somme attuali.

Sono quindi intervenuti i consiglieri, a cominciare dallo stesso Grimaldi, secondo il quale “non si tratta solo di un difetto di comunicazione. Oggi ci sono solo 26 milioni di trasferimento della Regione, rispetto ai 40 di un tempo e ritengo che l’avanzo Edisu non si possa usare per pagare le borse di studio senza violare le regole contabili. Bisogna cancellare questa delibera”.

Daniele Valle (Pd) ha sottolineato che “la priorità per il Piemonte è attrarre giovani: per questo è fondamentale garantire il 100 percento delle borse agli idonei che fanno domanda. Non capisco perché non impegnare direttamente tutte le risorse per l’Edisu”.

Per Mario Giaccone (Monviso) “Cirio ha dovuto spiegare cose che i propri assessori non hanno reso sufficientemente chiare” e Maurizio Marrone (Fdi) ha ringraziato il presidente Cirio “per avere fatto chiarezza in barba al terrorismo psicologico sulle borse di studio. Va comunque riaffermato il criterio della meritocrazia”.

Francesca Frediani (M5s) ha rilevato che “i toni nel comunicato dell’assessore Chiorino sono diversi da quelli di Cirio e meno rassicuranti. Mi spaventa sentire di parlare di studenti piemontesi ed anche di meritocrazia, un principio che è importante, ma qui parliamo di un diritto”.

È intervenuto poi Silvio Magliano (Moderati), ricordando che si sarebbe aspettato come risposta “un cambiamento della delibera o l’inserimento nel prossimo bilancio della cifra mancante”. E Paolo Ruzzola (Fi) ha garantito che “La risposta precisa del presidente Cirio ha dissolto ogni tipo di dubbio, ha chiarito che nessuna risorsa verrà distolta dal diritto allo studio”.

Ha concluso l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, ricordando che “facendo l’assessore al bilancio devo far quadrare il bilancio senza penalizzare gli studenti. La responsabilizzazione va fatta anche negli enti strumentali. Questo vale anche per l’Edisu: gli studenti non pagheranno le scelte dell’assessore al bilancio che sono meramente contabili. Torino città universitaria non può permettersi di tagliare le risorse. Si tratta quindi di un fatto meramente tecnico”.

Si è poi passati alle questioni pregiudiziali relative alla proposta di deliberazione a integrazione della formulazione del quesito referendario sulla legge elettorale, per abrogare la quota proporzionale.

 

(gm – dall’ufficio stampa del Consiglio regionale)

Beccati i furbetti del permesso di sosta per disabili

Nuovo intervento degli Agenti del Comando Centro della Polizia Municipale nei pressi di un ospedale per verificare l’uso corretto dei permessi disabili.

Martedì 29 ottobre alcuni agenti, anche in abiti borghesi, hanno attentamente sorvegliato le diverse aree di sosta nel perimetro dell’Ospedale Mauriziano.

Questi i risultati: 7 conducenti identificati, 7 veicoli contravvenuti per sosta su spazio disabili senza averne titolo, 6 utilizzi abusivi di permesso per persone disabili, 5 permessi ritirati rilasciati dalla Città di Torino, 1 permesso rilasciato da altro Ente e ritirato poiché scaduto.

Le persone controllate sono risultate essere tutte legate ai titolari dei permessi con un rapporto di parentela e nessun disabile era sul posto, in auto o nelle immediate vicinanze. In base a quanto informalmente dichiarato dalle persone controllate la maggior parte dei titolari dei permessi si trovava presso la propria residenza. Tre delle persone sanzionate si dichiaravano professioniste nel ramo sanitario.

Questo è solo l’ultimo degli interventi effettuati in materia e i controlli proseguiranno nei prossimi mesi. Già il 3 ottobre scorso erano stati accertati 12 utilizzi impropri del permesso disabili con identificazione di 12 conducenti, contestazione di 12 sanzioni amministrative e il ritiro di 7 permessi rilasciati a suo tempo dalla Città di Torino; erano stati, inoltre, segnalati 5 utilizzi impropri di permessi rilasciati da altri enti.

Nel corso del 2019 sono già 56 i servizi espletati, accertati 85 utilizzi illeciti, 54 permessi ritirati rilasciati dalla Città di Torino, 20 permessi di altri enti segnalati per utilizzo illecito, ritirati 3 permessi scaduti e 4 per titolari che nel frattempo erano deceduti, 4 permessi contraffatti sequestrati con 4 denunce all’Autorità Giudiziaria.

Il Capo della Polizia: “Torino eccellenza nazionale per la sicurezza”

“Torino rappresenta un’eccellenza nazionale dal punto di vista della sicurezza. C’è la massima soddisfazione per quello che è stato fatto”,
ha detto oggi il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, Direttore
Generale della Pubblica Sicurezza, che  ha presieduto
la quarta conferenza regionale sulla cooperazione internazionale di polizia svoltasi presso la sala
“Ex Cavallerizza” del Castello di Moncalieri, sede del 1° Reggimento
Carabinieri “Piemonte”.
L’evento, organizzato dal Vice Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza, Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore Centrale della Polizia Criminale,
cui è intervenuto il Direttore dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione,
Prefetto Maria Teresa Sempreviva ed a cui hanno partecipato i Prefetti, i
Questori, i vertici delle forze di Polizia e della magistratura della Regione
Piemonte e della Valle D’Aosta, si inserisce nel ciclo di conferenze che sta
coinvolgendo e coinvolgerà tutto il territorio nazionale.
Le finalità di questi appuntamenti sono quelle di delineare un quadro
sintetico delle capacità operative, dei canali di comunicazione,
dell’interoperabilità delle banche dati, dell’interconnessione con le Agenzie
Interpol ed Europol, delle piattaforme attualmente disponibili e degli
strumenti che sostengono le indagini internazionali e l’attività di prevenzione
a tutto campo messe a disposizione dei reparti territoriali dal Servizio per la
Cooperazione Internazionale di Polizia.
Le minacce criminali sempre più liquide e in trasformazione, che si
insinuano in ambiti della società civile sempre nuovi, che oltrepassano i
confini nazionali e che si adeguano o sfruttano le nuove tecnologie impongono
una risposta complessa, ovvero che abbracci più linee di contrasto, un
security network la cui governance sia affidata alle agenzie internazionali di
cui lo SCIP è il tramite del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Nel suo intervento il Capo della Polizia Prefetto Gabrielli ha sottolineato
come : “ La mission di questi incontri itineranti è elevare lo skill di conoscenza
delle forze di polizia, dei Prefetti e della magistratura in merito alle
potenzialità che oggi la cooperazione internazionale di polizia offre attraverso
i rapporti multilaterali, che vedono nelle agenzie Interpol , Europol e Sirene
alcune delle più performanti espressioni di una cultura della condivisione delle
informazioni e delle strategie operative.
C’è un’esigenza di conoscenza” – ha proseguito il Prefetto Gabrielli – “ che
diviene strumento investigativo, di comunicazione, nonché veicolo di
informazioni verso paesi che fanno parte di network come Interpol, che
somma 194 paesi, ed Europol, giustamente definita l’FBI europea.
Nella consapevolezza che il nostro sistema di sicurezza è un sistema ricco, in
cui il pluralismo delle Forze di polizia, che trova sintesi nel Dipartimento della
Pubblica Sicurezza, rappresenta una preziosa ricchezza, la parola chiave,
anche nell’ottica di un’efficace azione transnazionale, è e deve essere il
coordinamento in cui la condivisione dell’informazione è la base sulla quale si
costruisce un’efficiente strategia di contrasto e prevenzione.”.

Ecco l’accordo per regolamentare la Cavallerizza

Tra un paio di settimane un protocollo dovrebbe normare e regolarizzare la Cavallerizza Reale di Torino. Lo ha stabilito il tavolo tecnico riunitosi  a una settimana dall’incendio che ha bruciato  le ex stalle. L’intesa è stata raggiunta in presenza del prefetto di Torino, Claudio Palomba, della sindaca Chiara Appendino, dell’assessore al Patrimonio Antonino Iaria e di una delegazione dell’Assemblea Cavallerizza 14:45, che occupa lo stabile da alcuni anni. Il Comune dovrà accelerare i tempi di approvazione e di attuazione del Regolamento dei beni comuni adibiti ad attività artistiche e culturali. Per tali iniziative culturali verrà messa in sicurezza l’area del Cortile dell’Aquila con i contributi del  Ministero dei Beni culturali. Poichè, dice il prefetto: “sono attività che non possono continuare a essere svolte in quel modo e in quel luogo”