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Bollettino covid: 73 vittime (di cui 9 oggi), 2606 contagi, 1687 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17:30

 

 

52.571 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 52.571 (+1687 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4986, Asti 2643, Biella 1727, Cuneo 6195, Novara 3817, Torino 28.971, Vercelli 2077, Verbano-Cusio-Ossola 1586, extraregione 291, oltre a 278 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 5.190

Sono 73 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 9 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.190 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 790 Alessandria, 311 Asti, 260 Biella, 558 Cuneo, 499 Novara, 2298 Torino, 264 Vercelli, 159 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 131.547(2.606 rispetto a ieri, di cui 812, il 31%, sono asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 688 screening, 830 contatti di caso, 1088 con indagine in corso; per ambito: 176 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 132 scolastico, 2298 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 11.457 Alessandria, 6004 Asti, 4623 Biella, 17.014 Cuneo, 9664 Novara, 71.980 Torino, 4863 Vercelli, 3854 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 792 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1296 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 384(+6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.150(76 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 68.252

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.305.054 (+16.131 rispetto a ieri), di cui 694.889 risultati negativi.

Covid, la Regione: “Ridurre i ricoveri e potenziare le cure domiciliari”

Ridurre i ricoveri e curare i malati di Covid il più possibile a domicilio. Questa la strategia ribadita dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi nel corso dell’informativa in quarta Commissione a palazzo Lascaris, presieduta da Alessandro Stecco, sulla presa in carico e le terapie domiciliari per i pazienti Covid.

“In particolare – ha continuato – ogni Asl deve attivare la centrale Usca di coordinamento a livello aziendale garantendo uniformità di criteri di gestione dell’attività con un coordinatore Usca e un dirigente medico per ciascun distretto, con compiti di coordinamento locale e il supporto di personale amministrativo. Il potenziamento delle Usca prevede la presenza di almeno due medici per turno, infermieri domiciliari dedicati e formati per i sintomatici, infermieri, Oss e un assistente sociale in sede. Compito del coordinatore Usca aziendale è assicurare i rapporti con i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta tramite il direttore di distretto, con i quali si programmano le attività. Assicura, tra l’altro, la fornitura di Dpi, dispone di test rapidi e monitora, raccoglie ed elabora i dati e, tramite l’Asl, deve essere dotata di auto di servizio, farmaci, concentratori di ossigeno ad alto flusso ove non disponibili le bombole, e strumenti di diagnostica”.

“Il protocollo per le cure domiciliari che abbiamo adottato non nasce oggi. Lo abbiamo sperimentato con esiti positivi nell’aprile scorso durante la prima fase della pandemia soprattutto nelle zone di Ovada e di Acqui, contribuendo a una sensibile riduzione della mortalità da Covid in quelle aree. Da allora è stato rielaborato, armonizzato e condiviso con tutti i soggetti interessati per permetterne l’attuazione sull’intero territorio regionale”, ha dichiarato l’assessore.

“Oltre a questo protocollo – ha aggiunto Icardi – ne sono stati sottoscritti altri due condivisi con la rete di internisti e urgentisti per stabilire le regole di accesso ai reparti, per aiutare i Pronto soccorso a individuare meglio chi deve essere ricoverato e chi mandato a casa per essere sottoposto a cure domiciliari”.

Nel corso del dibattito Icardi ha risposto a Domenico Rossi, intervenuto per il Pd con Mauro Salizzoni, evidenziando che “il Piemonte è la seconda regione ad essersi dotata di un protocollo armonizzando una serie di provvedimenti già esistenti a partire da marzo. Si tratta di procedure che erano già state trasmesse ai medici ma che necessitavano di un compendio e di una ridistribuzione più netta dei compiti”.

A proposito del numero di Usca, ha risposto alle perplessità di Marco Grimaldi (Luv) che “al momento ci sono più di 500 figure professionali attivate e che il territorio piemontese, secondo quanto previsto dal Ministero, ne vede attive 90: una ogni 50 mila abitanti”.

Sulle prestazioni a domicilio da parte delle Usca, ha infine rassicurato Carlo Riva Vercellotti (Fi) che esiste l’Unità di crisi aziendale che ha il compito di verificare l’operato delle singole Usca.

All’inizio della seduta, alla presenza dell’assessore ai rapporti con il Consiglio regionale Maurizio Marrone, la Commissione ha svolto alcune determinazioni in merito agli esiti dell’indagine conoscitiva sul sistema regionale di segnalazione e presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento sui minori, di allontanamento dai nuclei familiari di appartenenza e della collocazione in comunità o affido.

In particolare, Sara Zambaia (Lega) ha illustrato i punti salienti della relazione di maggioranza mentre Monica Canalis (Pd) ha espresso la necessità per il proprio partito di presentare una relazione di minoranza che tenga conto di alcuni aspetti emersi nel corso delle audizioni e dettagli meglio alcune esigenze.

Il bollettino covid: 71 morti (oggi 16), 3476 contagi, quasi 1700 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17:30

 

50.884 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 50.884 (+1694 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4901, Asti 2584, Biella 1585, Cuneo 5944, Novara 3769, Torino 27.952, Vercelli 2035, Verbano-Cusio-Ossola 1559, extraregione 285, oltre a 270 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 5117

Sono 71 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 16 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5117 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 788 Alessandria, 310 Asti, 260 Biella, 540 Cuneo, 491 Novara, 2256 Torino, 264 Vercelli, 157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 128.941 (+ 3.476 rispetto a ieri, di cui 1.111, il 32%, asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 987 screening, 1090 contatti di caso, 1399 con indagine in corso; per ambito: 264 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 210 scolastico, 3002 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 11.297 Alessandria, 5822 Asti, 4531 Biella, 16.565 Cuneo, 9554 Novara, 70.558 Torino, 4740 Vercelli, 3797 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 784 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1293 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 378 (+6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 5074 (+153 rispetto a ieri).

NB: Questo incremento non è da considerare in termine assoluto perchè include il riallineamento sulla piattaforma dei dati dei ricoveri effettuati negli ultimi 3 giorni, soprattutto nelle strutture private. Quindi, il dato da considerare è la media degli 3 ultimi giorni che si attesta su un aumento di circa 60 ricoveri al giorno, in linea con l’andamento dell’ultima settimana.

Le persone in isolamento domiciliare sono 67.488

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.288.923 (+15.902 rispetto a ieri), di cui 686.921 risultati negativi.

Smog, livello arancio: stop ai Diesel Euro 5 dalle 8 alle 19

Torino con i valori alti per quanto riguarda la circolazione dei veicoli e lo stagnare delle polveri sottili.

L’Arpa lo ha rilevato nel fine settimana per la prima volta dal primo ottobre scorso, data in cui sono entrati in vigore i provvedimenti per il miglioramento della qualità dell’aria.Le limitazioni del traffico più inquinante passa al livello arancio.
La concentrazione delle polveri sottili nell’aria di Torino ha, infatti, superato i 50 microgrammi al metro cubo, mantenendosi sopra tale soglia per più di quattro giorni consecutivi.
Da domani, martedì 17 novembre, per il trasporto persone alle limitazioni permanenti già in vigore si aggiungono i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e sui veicoli benzina fino a Euro 1, dalle 8 alle 19. Per il trasporto merci (categorie N1, N2, N3) scatta invece il divieto di circolazione dei veicoli diesel con omologazione Euro 3 e Euro 4, dalle 8 alle 19 (nei giorni festivi dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19).
Attenzione alle multe quindi.Oltre al divieto di circolazione Covid,senza validi motivi di lavoro,salute ed assoluta necessità,c’è d’aggiungere anche questo.

Vincenzo Grassano

Picchiati e costretti da una banda criminale a spacciare per ripagare il debito

I carabinieri arrestano 4 persone

All’alba di oggi, in Moncalieri, 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino, con il supporto dei colleghi del Nucleo Cinofili di Volpiano (TO) e del Nucleo Elicotteri di Volpiano (TO), hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 4 italiani ritenuti responsabili, a vario titolo, di sequestro di persona, rapina, estorsione, minaccia e lesioni aggravate e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Moncalieri, trae origine da una denuncia presentata, nel dicembre 2019, da un italiano di 32 anni, che era stato sequestrato e caricato su una macchina fuori da una discoteca dai suoi aguzzini, con la finalità di obbligarlo a lavorare per loro. Il giovane nell’occasione, riuscì a liberarsi e a scappare, gettandosi dall’auto in corsa.

Le successive indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di acclarare come i quattro appartenenti al gruppo criminale, che gestivano una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti presso alcuni locali pubblici della provincia di Torino, costringessero i loro clienti morosi in quanto in “ritardo” con i pagamenti della droga, a spacciare per loro al fine di ripianare i debiti contratti. In caso contrario la banda non esitava porre in essere raid punitivi con percosse e sequestri, impossessandosi talvolta anche dei loro beni personali, come auto e telefoni cellulari.

Ora gli hotspot operativi per tamponi rapidi sono tredici

Si amplia così la possibilità per i cittadini che potranno effettuare il test antigenico con prenotazione del medico di base. Cirio e Marnati: “Continuiamo a potenziare la macchina dei laboratori e degli hotspot per velocizzare le diagnosi e la certificazione delle guarigioni”

Puntare sui test rapidi per aumentare la potenzialità di screening e diagnosi: da lunedì grazie al lavoro della Regione Piemonte e delle Asl si amplia la platea di cittadini che potranno effettuare, solo ed esclusivamente su prenotazione dei medici di medicina generale, i tamponi rapidi naso-faringei in uno degli hotspot dedicati predisposti sul territorio regionale.

In aggiunta al “drive” ad accesso in auto attivo da sabato 14 novembre all’Allianz Stadium di Torino, sarà possibile effettuare il test antigenico rapido in altri 11 punti (accessibili a bordo dell’auto o a piedi): Novara (in viale Roma 7) – Vercelli (presso la piastra ambulatoriale, largo Giusti 13) – Orbassano (Torino) presso il Polo didattico universitario regione Gonzole 10 – Avigliana (Torino), Via Sant’Agostino 5 – Carmagnola (Torino) piazza Manzoni 10 – Cavagnolo (Torino) presso il Palazzetto dello sport, via XXIV Maggio 35 – Moncalieri (Torino), Via Vittime di Bologna 20 – Nizza Monferrato (Asti), piazza Garibaldi 14 – Omegna (Vco),via 4 Novembre 294 – Pinerolo (Torino), Viale grande Torino 7 e Venaria Reale (Torino) via Don Sapino 152.

Intanto per i primi due giorni di attività le prenotazioni all’hotspot allestito nel parcheggio dell’Allianz Stadium riguardano cittadini provenienti non solo dalle Asl di Torino (Asl Città di Torino, Asl Torino 3, Asl Torino 4 e Asl Torino 5), ma anche dalle Asl di Alessandria, Asti e Vercelli.

I risultati dei test rapidi naso-faringei sono disponibili circa 15 minuti dopo l’esecuzione. In caso di positività vengono attivate immediatamente le misure di isolamento previste dal protocollo sanitario e, subito presso l’hotspot, viene eseguito il tampone molecolare per la conferma della positività (ad eccezione dei contatti stretti di casi Covid già accertati per i quali, secondo quanto previsto dalla circolare del Ministero della Salute, in caso di tampone rapido positivo la validità del test è immediata e caricata direttamente sulla piattaforma Covid regionale).

“Ad agosto – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – con una gara fatta insieme al Veneto abbiamo acquistato quasi due milioni e mezzo di tamponi rapidi per il nostro sistema sanitario pubblico. Li stiamo usando soprattutto per mantener sicure le nostre RSA e residenze anziani, monitorando ogni due settimane tutti i loro ospiti e dipendenti, ma anche per velocizzare le diagnosi e la certificazione delle guarigioni, in modo da supportare e alleggerire il sistema dei laboratori e dei Sisp e dare una risposta più immediata a tutti i cittadini che necessitano del tampone”.

“In questi giorni si aggiungono a tutti gli hotspot per i tamponi molecolari del Piemonte nuovi punti dedicati per i test rapidi – afferma Matteo Marnati, assessore regionale alla Ricerca Covid –. Continuiamo a potenziare la macchina dei laboratori e degli hotspot per testare il maggior numero possibile di persone, con il grande impegno dei medici e degli infermieri che lavorano nelle nostre Asl”.

Intanto in questi giorni altri 4 laboratori per processare i tamponi molecolari sono stati aggiunti ai 28 già esistenti in Piemonte, per un totale di 32 (21 pubblici e 11 privati).

AGGIORNAMENTO

Ai 12 hotspot per i tamponi rapidi naso-faringei che saranno operativi da lunedì 16 novembre – già comunicati nelle scorse ore – se n’è aggiunto un tredicesimo, che da lunedì  sarà operativo a Borgosesia (Vc), presso l’ospedale in via Ilorini Mo 19.

Da martedì 17 novembre saranno operativi altri 4 punti: Valenza (Al) Viale Santuario 76 – Tortona (Al), via Milazzo 1 – Acqui Terme (Al) via Alessandria 1 e Borgomanero (No), via Volontari del sangue fronte parcheggio.

Nei prossimi giorni verranno poi attivati altri 5 punti: a Cuneo, Bra(Cn) Mondovì (Cn), Savigliano (Cn) e Biella.

Il bollettino: 45 morti, 3682 contagi, 1623 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

49.190 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 49.190 (+ 1623 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4830, Asti 2513, Biella 1539, Cuneo 5742, Novara 3647, Torino 26.871, Vercelli 2000, Verbano-Cusio-Ossola 1511, extraregione 278, oltre a 259 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 5046

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 11 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5046 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 782 Alessandria, 309 Asti, 257 Biella, 527 Cuneo, 488 Novara, 2214 Torino, 264 Vercelli, 154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 125.465 (+ 3.682 rispetto a ieri, di cui 1.170, il 32%, asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 1128 screening, 1000 contatti di caso, 1554 con indagine in corso; per ambito: 343 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 224 scolastico, 3115 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.970 Alessandria, 5660 Asti, 4441 Biella, 16.223 Cuneo, 8911 Novara, 69.035 Torino, 4588 Vercelli, 3606 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 768 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1263 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 372 (+12 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4921 (+19 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 65.936

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.273.021 (+13.712 rispetto a ieri), di cui 680.743 risultati negativi.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 15 novembre.

La pacifica protesta delle partita Iva

Le partite IVA rappresentanti di una dozzina di categorie  colpite dagli effetti dell’ultimo Dpcm del Governo e che hanno visto limitare drasticamente o chiudere le proprie attività a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 si sono unite nell’Alleanza delle Partite Iva per far sentire la propria voce in modo unanime. 

Erano più di mille in piazza Castello oggi pomeriggio per manifestare pacificamente contro la grave crisi economica.  Commentano i promotori:

“C’è una forte sofferenza economica, trasversale a più categorie lavorative e che a caduta tocca tutto l’indotto collegato. È ingiusto che chi lavora, paga le tasse, debba trovarsi a colmare le incapacità di chi, in questi mesi, non è stato in grado di rendere più efficiente il sistema sanitario”.

Il mondo lavorativo ne è ampiamente coinvolto, dagli autonomi ai dipendenti delle piccole imprese, dai fornitori alle famiglie:“C’è una platea enorme che ruota attorno ai lavoratori con partite iva e ai piccoli imprenditori.  Sono stati decisi i ristori, ma non rappresentano una misura adeguata, servono veri provvedimenti fiscali. E vogliamo essere propositivi per non soccombere in questo lockdown”.

In piazza lavoratori autonomi, esercenti ambulanti, dello spettacolo e del turismo, noleggiatori di autovetture con conducente e tassisti.

(foto Fipi)

Allestite le tende nella struttura sanitaria di Torino Esposizioni

Al Padiglione V di Torino Esposizioni sono state montate le tende messe a disposizione della Regione Piemonte dalla Provincia Autonoma di Trento

Procedono così i lavori di realizzazione di questa area sanitaria dedicata a pazienti Covid a bassa intensità che accoglierà 55 tensostrutture messe a disposizione anche dalla Croce Rossa e dalla Regione attraverso la Protezione civile e la Maxiemergenza 118 (con il Field Hospital, EMT 2 Emergency medical team, struttura unica in Italia e tra le sole 4 presenti in Europa).

Il V Padiglione, messo a disposizione dal Comune di Torino su richiesta dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte e con la collaborazione della Prefettura di Torino, accoglierà oltre 450 posti letto che saranno gestiti in forma integrata dalla AOU Città della Salute di Torino, dall’Asl Città di Torino e dalla Maxiemergenza 118. La Centrale 118 e il sistema di emergenza territoriale si occuperà, invece, di trasporti sanitari e di quelli in emergenza. La fine dei lavori è prevista intorno al 20 novembre.

Nuove regole per gli assegni di cura, la Regione: “più beneficiari e maggiori importi”

Una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dall’assessore al Welfare Chiara Caucino recepisce le disposizioni attuative previste dal Dpcm 21/11/2019, con cui si definiscono gli indirizzi della programmazione degli interventi e dei servizi per la non autosufficienza nel triennio 2019-2021.

In questo modo il Piemonte si allinea alla richiesta statale di adeguamento e di uniformazione della normativa rivolta a tutte le Regioni; il passo ulteriore sarà il vaglio finale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l’erogazione della quota di risorse spettante, a partire dal saldo 2019.

Per la prima volta – annuncia Caucino – si stabiliscono livelli di prestazione omogenei su scala piemontese. In precedenza, la differenza tra i diversi territori era molto marcata, con una forbice anche significativa rispetto alle singole prestazioni. Inoltre, l’introduzione obbligatoria delle fasce Ise conferisce ulteriore uniformità all’intero sistema. Si sono così raggiunti obiettivi significativi come la tutelare dei diritti acquisiti dei fruitori, l’ampliamento della platea dei beneficiari e l’incremento degli assegni per i disabili gravissimi”.

Un risultato ottenuto, come mette in evidenza l’assessore Caucino, “dopo una lunga ed approfondita interlocuzione con tutti i portatori di interesse rispetto al tema della non autosufficienza, che ha consentito di arrivare concordemente al testo finale recepito ed approvato con la delibera di Giunta. Sono soddisfatta, perché si tratta della sintesi migliore possibile a favore dei cittadini piemontesi non autosufficienti”.

Alcuni numeri

Nel 2019 sono state oltre 20.000 le persone che hanno fruito delle prestazioni domiciliari di lungo assistenza, suddivise tra gravissime (10.030) e gravi (10.684). Sono state 56.089 le prestazioni garantite con gli assegni di cura, sempre suddivise tra persone gravissime o gravi, con un importo medio mensile rispettivamente di 566 euro e 488 euro.

La spesa totale 2019 per la lungoassistenza è stata di 71.100.000 euro e per il 2020 le proiezioni di maggiore esborso previste sulla base di una media di assegni a sostegno delle persone coinvolte la portano a circa 76 milioni. Con il trasferimento delle risorse della Fondo nazionale, circa 45 milioni, e 37 di risorse regionali, si raggiungerà la cifra complessiva di 82 milioni.

Tra le nuove disposizioni per gli interventi rivolti ai disabili gravissimi, l’importo degli assegni di cura non potrà essere inferiore a 400 euro per 12 mensilità e i valori di soglia per l’Isee sono 50.000 euro, che diventano 65.000 nel caso di disabili minorenni.