A cura di lineaitaliapiemonte.it
Dopo la pubblicazione dell’incarico di Telt da 90mila euro a Simonetta Carbone, una delle madamine che ha presieduto la manifestazione del 10 novembre 2018 a favore del supertreno, per un lavoro di rassegna stampa, il mondo notav è in subbuglio: “Che le “madamine” della collina fossero più o meno eterodirette era evidente (…) Ma chi avrebbe immaginato che a tirare i fili delle marionette in arancione ci fosse niente di meno che la società promotrice del TAV?” scrive il sito notav.info. Ma spunta Bartolomeo Giachino: “L’idea della monifestazione fu mia. Le madamine dopo il successo della manifestazione si presero i meriti ma l’idea fu mia, sulla decisione della manifestazione Simonetta Carbone non ha assolutamente influito , tantomeno la TELT”. Ecco, per filo e per segno , cosa accadde in quei giorni…
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Sono le ore 9:30 in Piazza Castello dove, sotto l’acqua, si sono riuniti i manifestanti per celebrare la festa di un primo maggio decisamente diverso rispetto a quelli degli anni precedenti. Il gruppo dell’Unione dei sindacati, gli studenti di Noi Restiamo Torino, i No Tav e i militanti del centro sociale di Askatasuna.
Entrano nel vivo i lavori per la realizzazione delle Gallerie d’Italia a Torino, il museo di Intesa Sanpaolo che nascerà in Piazza San Carlo. 