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Scuola, Cirio: “Riaprire in sicurezza per non richiudere tra un mese”

Il parere degli epidemiologi:  “Una scelta di prudenza in prossimità delle Feste dove sale il rischio di contagio”

Mentre gli studenti che vogliono tornare in classe manifestano sotto il palazzo della Regione, il governatore Alberto Cirio ritiene che non ci siano ancora le condizioni per un ritorno a scuola in piena sicurezza.

“Per la ripresa dell’attività didattica, si ritiene che possa essere ragionevole ipotizzare che il
mantenimento delle didattica a distanza anche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola
secondaria di primo grado possa considerarsi una scelta prudenziale, secondo un principio di
precauzione, in considerazione di un possibile maggiore rischio epidemiologico relativo alle
prossime festività natalizie, considerato anche il contributo significativo che tale misura ha dato
nell’inversione di tendenza del trend epidemico e alla luce dell’attuale base di rischio di infezione.
Tali misure prudenziali e precauzionali, in particolari quelle relative alla scuola secondaria di primo
grado, sono da considerarsi come necessarie al fine di salvaguardare il comune obiettivo di un
ritorno in presenza a scuola a partire dal prossimo mese di gennaio”.

Sono le parole della task force di epidemiologi ed esperti della Regione Piemonte (Giuseppe
Costa, Paolo Vineis, Lorenzo Richiardi, Carlo Di Pietrantonj e Chiara Pasqualini, accanto a Ferruccio
Fazio e Giovanni Di Perri), figure conosciute e stimate a livello nazionale e internazionale, a chiarire il
perché della scelta del Piemonte di mantenere la didattica a distanza anche per le seconde e
terze classi delle scuole secondarie di primo grado.

La decisione conferma una misura che nelle “zone arancioni” è già prevista dal Governo per le
scuole superiori, estendendola anche alle ultime classi della scuola media.

«È una scelta dolorosa, ma necessaria – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto
Cirio -. Riaprire la scuola non è una priorità: è la priorità. Proprio per questo è fondamentale farlo in
sicurezza, per non rischiare di dover richiudere fra un mese. Il Piemonte ha predisposto un piano sui
trasporti e gli orari che credo sarebbe opportuno adottare a livello nazionale, se veramente si vuole
garantire la scuola in presenza. Perché ripartire senza cambiare le condizioni dei trasporti scolastici
e senza scaglionare gli orari di ingresso a scuola, in modo da consentire più turni dei mezzi pubblici
che viaggiano al 50%, significa esporre al rischio molto concreto di un nuovo stop fra un mese, che
sarebbe ancora più deleterio a ridosso degli esami di terza media e di maturità. Senza considerare
l’impatto in prossimità delle feste: escludendo il ponte dell’Immacolata e le vacanze di Natale, ci
sono circa 15 giorni di scuola effettivi da qui all’Epifania. Due settimane in cui i ragazzi rischiano
concretamente di tornare a contagiarsi nel pre e post scuola, portando poi il virus in famiglia proprio
nel momento in cui si trascorrono giornate di festa con i propri parenti, a cominciare dai nonni.
A spiegarlo in modo inequivocabile sono i numeri. Dall’apertura dell’anno scolastico il contagio in
età scolare ha avuto un rapido incremento che ha toccato il picco massimo a fine ottobre, con
una crescita che è stata esponenziale in particolare dagli 11 ai 18 anni e più graduale e contenuta
fino ai 10 anni. Dall’introduzione della didattica a distanza la curva ha invertito la tendenza,
evidenziando l’inizio di una fase in discesa. In particolare dal 26 ottobre (data di inizio della
didattica a distanza alle superiori) al 22 novembre (settimana del Report che ha portato il Piemonte
in zona arancione) i casi di positività nelle fasce 11-13 e 14-18 anni si sono dimezzati, passando
da 483 a 218 (ogni 100 mila) nella età scolare delle medie e da 570 a 297 in quella legata alle
scuole superiori.

In flessione il contagio anche nelle altre fasce di età seppur in forma meno consistente, sia
come conseguenza indiretta della dad (con riduzione del rischio di contagio importato dai fratelli
maggiori), sia come effetto delle generali misure di contenimento e dell’introduzione della zona
rossa. In particolare nella fascia 6-10 anni si è passati da 243 a 153 casi (su 100 mila), nella fascia
0-2 anni da 149 a 98 e in quella 3-5 anni da 107 a 103.

«Dobbiamo avere buonsenso ed essere prudenti per non vanificare tutto il sacrificio fatto finora –
conclude il presidente Cirio -. Riportare a scuola tutti gli studenti del Piemonte è una assoluta
priorità. Per cui voglio rassicurare chi giustamente è preoccupato che i nostri figli possano essere
penalizzati da una scuola vissuta a distanza: mi sono già confrontato con il Direttore dell’Ufficio
scolastico regionale e già da lunedì lavoreremo insieme per rimodulare il calendario scolastico
dell’anno in corso e recuperare dalla primavera, cessata l’emergenza, i giorni in presenza che sono
stati persi”.

Seconde e terze medie ancora chiuse, ma gli studenti non ci stanno

Prosegue la protesta di Anita, la dodicenne che da settimane si batte contro la didattica a distanza seguendo ogni mattina le lezioni, seduta al banco, non in classe dove ancora  non si può ma davanti alla scuola media ‘Italo Calvino’ di Torino.

Nonostante da domenica  il Piemonte sara’ zona arancione, le seconde e terze Medie , come annunciato dal governatore Cirio, resteranno ancora chiuse. La  studentessa diventata simbolo della protesta anti Dad in tutta Italia non ci sta. Infatti solo pochi giorni fa ha incontrato il governatore Alberto Cirio  in piazza Castello: “ si è seduto con noi, – dice là studente – dicendo che ci sosteneva e che avrebbe voluto che i suoi figli fossero lì con noi a protestare – racconta Anita – E adesso cosa fa? Non apre le scuole. Che delusione, una presa in giro”. Il presidente del Piemonte non vuole ancora consentire la scuola in presenza temendo che, soprattutto per i trasporti, possa favorire i contagi. La protesta degli studenti si sposterà probabilmente davanti al palazzo della Regione.

Torino e Piemonte in zona arancione. Aperti i negozi

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che fa tornare il Piemonte in zona arancione insieme con Calabria e Lombardia

Il provvedimento entra in vigore da domenica 29 novembre.

Non sarà pertanto più necessaria a Torino e nella regione l’ autocertificazione (ma solo all’interno del proprio comune, fuori permane).  Il presidente Cirio   non intende però mandare in classe – mentre l’ordinanza ministeriale lo consentirebbe – gli alunni  della seconda e terza media, che proseguiranno  la Dad come  per le scuole superiori.

Ancora chiusi parzialmente bar e ristoranti che potranno proporre cibo d’asporto fino alle 22 e consegnare anche i pasti a domicilio.

Riaprono i negozi al dettaglio di tutti i settori merceologici e dei servizi alla persona e  i banchi di generi non alimentari nei mercati. Inoltre saranno  aperti  i centri commerciali, ma non nei weekend. Ancora chiuse palestre e piscine.

Lancio di sassi in autostrada, gli autori sono cinque minorenni

Identificati cinque minori di età compresa tra i 14 e i 16 anni responsabili del lancio sassi verificatosi verso le ore 18 del 16 novembre 2020 sulla Diramazione autostradale “Torino-Pinerolo” nei pressi di Volvera

Nei giorni scorsi sono stati identificati cinque minori (di età compresa tra i 14 e i 16 anni) ritenuti responsabili dell’evento del lancio di sassi avvenuto il 16 novembre alle 18 circa, nei pressi del cavalcavia n. 54, lungo l’autostrada A55 tangenziale sud di Torino – diramazione TorinoPinerolo,  in direzione del capoluogo piemontese, nel territorio del comune di Volvera.

Il fatto, che solo per caso non si è trasformato in tragedia, vedeva vittima un uomo che a bordo di una Toyota Yaris stava rientrando presso la propria abitazione dopo una giornata di lavoro. Il veicolo è stato colpito da un grande masso di circa 8 Kg e un diametro di circa 25 cm, che si conficcava all’interno della lamiera del veicolo, rimanendo incastrato tra il fanale anteriore destro e il cofano motore.

La pattuglia della Polizia Stradale intervenuta sul posto ha trovato, sempre sulla stessa carreggiata, oltre al masso incastrato, una seconda pietra di circa 4 Kg e 18 cm di diametro e altri sassi di piccole e medie dimensioni, trovando  da subito un fenomeno di “lancio sassi”.

Nei giorni successivi la Polizia Stradale, a seguito di attività infoinvestigativa svolta in collaborazione con la Stazione Carabinieri competente per territorio e con il personale della Sezione di P.G. della Procura per i Minorenni di Torino riusciva ad individuare i cinque soggetti minorenni, tutti residenti nella zona interessata.

Di quanto accertato veniva immediatamente informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino, la quale, valutata la gravità del fatto e la pericolosità della reiterazione, ha emesso sabato 21 novembre una serie di decreti di perquisizioni domiciliari e i relativi avvisi di garanzia per i reati ascritti.

L’attività  eseguita nella stessa giornata di sabato, dava esito positivo e consentiva di raccogliere indizi  che dovranno essere vagliati, ma risultano già significativi, quanto meno, di una loro presenza nel luogo e al momento del fatto, che potrebbero  configurarsi alla stregua di un tentativo di omicidio.

Durante la fase delle indagini si veniva a conoscenza che, oltre all’evento del 16 novembre, il “lancio sassi” si era ripetuto nelle due giornate successive (17-18 novembre), sempre nel medesimo tratto autostradale,  tra le uscite di Gerbole di Volvera e None della diramazione TorinoPinerolo della A55 tangenziale sud di Torino.

Nella fase delle indagini, l’attenzione della Polizia Stradale si concentrava sui ragazzi indagati, dediti a stazionare nelle vicinanze dei cavalcavia autostradali, raggiungibili facilmente con le biciclette.

A ulteriore suffragio di quanto descritto e del particolare contesto in cui risultavano essere maturati gli eventi, è significativo come gli stessi minori fossero dediti al consumo di sostanza stupefacente del tipo cannabis.

Covid, calano i ricoveri ma ancora nuovi morti e contagi

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CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato nuovi 3.149 casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte, pari al 13,6% dei 23.141 tamponi eseguiti. Di questi 1.263 (40,1%), sono asintomatici. I casi sono così ripartiti: 665 screening, 1.430 contatti di caso, 1.054 con indagine in corso; per ambito: 397 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 162 scolastico, 2590 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 162.153, così suddivisi su base provinciale: 13.887 Alessandria, 7.486 Asti, 5.632 Biella, 22.188 Cuneo, 12.413 Novara, 86.647 Torino, 6.196 Vercelli, 5.324 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 911 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.469 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 395(8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.922 (- 70 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 72.272

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.513.586 (+ 23.141 rispetto a ieri), di cui 780.306 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 5.972

Sono 97 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.972 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 915 Alessandria, 349 Asti, 273 Biella, 655 Cuneo, 541 Novara, 2.700 Torino, 292 Vercelli, 185 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 62 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

78.592 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 78.592 (+ 3.869 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.340, Asti 3.758, Biella 2.422, Cuneo 9.262, Novara 5.343, Torino 45.296, Vercelli 2.963, Verbano-Cusio-Ossola 2.333, oltre a 436 extraregione e 439 in fase di definizione.

Il Piemonte sta lavorando per riaprire in sicurezza i negozi a dicembre

Non c’è ancora la certezza di una positiva retrocessione in zona arancione, ma la Regione si sta preparando per la riapertura dei negozi a dicembre. 

“Noi vogliamo riaprire – commenta il presidente della Regione Alberto Cirio – ma lo vogliamo fare per sempre: ormai non possiamo più correre rischi, ce lo chiedono gli operatori per primi. Per raggiungere questo obiettivo serve però una modalità di vita che cambia, con più regole e maggiore consapevolezza”. Sono allo studio le linee guida per la riapertura. Intanto il primo dicembre inizierà  una campagna studiata dall’assessorato regionale al Commercio per la promozione dei negozi di vicinato. “Per la riapertura – aggiunge il governatore – riteniamo ragionevole darci come obiettivo il periodo  intorno al 3-4 dicembre, in volata verso il lungo Ponte dell’Immacolata”.

Monitoraggio degli over 65enni asintomatici, la Regione al lavoro

L’assessorato alla Sanità e quello alla Ricerca applicata Covid sono al lavoro per avviare un monitoraggio su base volontaria attraverso test molecolari della fascia di popolazione degli over 65enni asintomatici, affetti da specifiche malattie croniche, che saranno individuate sulla base di criteri scientifici da parte degli esperti dell’Unità di crisi.

“Dobbiamo sfruttare questo momento, in cui la curva epidemica mostra una flessione che potrebbe assestarsi nei prossimi giorni– spiega Pietro Presti, esperto di management strategico e innovazione in sanità, consulente della Giunta regionale – per potenziare e migliorare il nostro sistema di contact tracing. In questa prospettiva, l’estensione del servizio di testing a questo target di popolazione è da considerarsi come una misura di maggior tutela di una delle categorie più esposte all’impatto della malattia Covid-19. Si tratta di un’ulteriore azione che va ad aggiungersi ai programmi di testing e screening già in essere per i soggetti più a rischio”.

“Oggi il sistema sanitario regionale è in grado di effettuare circa 20.000 tamponi al giorno, tra antigenici e molecolari, di cui 7.000 negli hot spot/pitstop – sottolinea l’assessore alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati. Questi ultimi sono andati via via potenziandosi nel tempo e negli ultimi giorni sono arrivati a 52 quelli per i tamponi molecolari, con la creazione di 3 nuovi punti (Avigliana, Bra e Santhià)e a 23 per i test rapidi, con l’aggiunta di 2 ulteriori punti (via Le Chiuse a Torino e via Martiri delle Foibe a Rivarolo). Una capacità che ci consente di allargare presso questi presidi così diffusi sul territorio la platea dei cittadini che possono sottoporsi al test.

“L’ipotesi, su cui ci confronteremo con le rappresentanze sindacali – conclude l’assessore alla sanità, Luigi Genesio Icardi – è che la prenotazione dell’esame venga effettuata, come avviene come già ora per i sintomatici o pauci-sintomatici, dai medici di base, tramite piattaforma Covid. L’obiettivo è alzare ancora di più il livello di tutela per gli over 65, affetti da patologie che li rendono particolarmente fragili”.

Bollettino Covid, altri morti e contagi in Piemonte. Ricoveri in calo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

74.723 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 74.723 (+ 2194 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.243, Asti 3.601, Biella 2.285, Cuneo 8.824, Novara 5.195 Torino 42.759, Vercelli 2.756, Verbano-Cusio-Ossola 2.220 oltre a 418 extraregione e 422 in fase di definizione.

I DECESSI DIVENTANO 5.875

Sono 72 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.875 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 903 Alessandria, 345 Asti, 271 Biella, 637 Cuneo, 538 Novara, 2.650 Torino, 290 Vercelli, 179 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 62 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 159.004(+2.751rispetto a ieri, di cui 1148, il 42%, sono asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 730 screening, 1.184 contatti di caso, 837 con indagine in corso; per ambito: 379 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 154 scolastico, 2218 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.633 Alessandria, 7.304 Asti, 5.461 Biella, 21.624 Cuneo, 12.077 Novara, 85.474 Torino, 5.888 Vercelli, 5.190 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 899 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.454 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 403( +0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.992(- 103rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 73.011

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.490.715(+22.418rispetto a ieri), di cui 774.361 risultati negativi.

“Vita Nova”, il Salone del Libro ai tempi del Covid

“VITA NOVA” online, a scuola, in libreria

 

Online da venerdì 4 a martedì 8 dicembre e nelle librerie torinesi fino al 7 gennaio 2021- 20 lezioni con 24 autori e autrici italiani e internazionali, 34 librerie, 180 editori, oltre 700 titoli

 

 

Con, tra gli altri: Alberto Angela, Fernando Aramburu con Bruno Arpaia, Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Eva Cantarella, Romeo Castellucci, Andrea Colamedici, Saverio Costanzo, Emma Dante, Donatella Di Cesare, Luca Doninelli, Mathias Énard, Silvia Federici, Giorgio Fontana, Fumettibrutti, Maura Gancitano, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Petros Markarīs, Susanna Mattiangeli, Roberto Saviano, Vittorio Sgarbi, Manuel Vilas, Serena Vitale, il Cardinale Matteo Zuppi

 

 

 

In una contingenza che continua a essere particolarmente difficile per il mondo del libro e della scuola, il Salone Internazionale del Libro di Torino vuole dare un segnale forte, concreto, pratico di vicinanza, supporto e anche di servizio alla filiera e alle scuole.

 

Dopo il successo di SalTo Extra, il Salone torna dunque con Vita Nova: non soltanto una rassegna culturale e letteraria, ma l’inizio di un nuovo percorso da condividere con gli editori, le librerie, le biblioteche e la comunità di lettori, insegnanti, studenti in attesa di Vita Supernova, la XXXIII edizione del Salone nel 2021. Un format inedito, in grado di integrare una strategia vincente di promozione del libro e della lettura, nel rispetto delle disposizioni in vigore per contenere la diffusione dell’epidemia.

 

Vita Nova avrà quindi due anime in una: sarà una grande occasione di incontro e confronto sui canali digitali del Salone, con 20 lezioni per “riconciliare gli opposti” a cura di grandi autori e autrici – e una programmazione pensata appositamente per le scuole – che saranno trasmesse da venerdì 4 a martedì 8 dicembre; ma sarà anche un percorso in 34 librerie torinesi, fino al 7 gennaio 2021.

 

 

Vita Nova in libreria e il Buono da Leggere

Vita Nova darà vita, dal 4 dicembre e fino al 7 gennaio, a una grande e importante rete, capace di ritrovare uno spazio fisico, sempre nel pieno rispetto delle normative di sicurezza, comune a libri e lettori: 34 librerie torinesi, indipendenti e di catena, accoglieranno i 180 editori partecipanti, che avranno la possibilità di promuovere oltre 700 titoli in spazi dedicati allestiti ad hoc dalle librerie, anche grazie a del materiale di comunicazione specifico fornito dal Salone del Libro.

Il Buono da Leggere. In questo percorso di supporto alla filiera, ai librai e agli editori, il Salone dedica una importante iniziativa alla promozione della lettura nelle scuole, tra i giovani e i lettori del Salone. Grazie al sostegno della Regione Piemonte il Salone distribuirà 12 mila Buoni da Leggere del valore di 10 € spendibili nelle 35 librerie torinesi aderenti dal 4 dicembre 2020 al 7 gennaio 2021. Destinatari di questa iniziativa sono i giovani tra i 14 e i 25 anni residenti o domiciliati in Piemonte, oltre ai primi lettori del Salone, sempre domiciliati in Piemonte, che da lunedì 30 novembre si iscriveranno a SalTo+, la nuova piattaforma digitale dedicata alla community del Salone. Per i docenti delle scuole d’infanzia, delle scuole primarie e secondarie di primo grado l’iniziativa destina un carnet di dieci buoni per inaugurare o arricchire delle biblioteche di classe, strumento importantissimo per promuovere la lettura fin da piccoli.

 

Vita Nova in biblioteca

Vita Nova aprirà anche una finestra – virtuale, ma reale – sulle Biblioteche: si rinnova, infatti, la collaborazione dell’AIB-Associazione Italiana Biblioteche con il Salone Internazionale del Libro di Torino, grazie al coinvolgimento di tutte le sezioni regionali. Protagonisti saranno i numerosi gruppi di lettura che si sono formati nelle biblioteche italiane, composti in maniera eterogenea da appassionati del libro e della lettura, amanti dell’analisi critica dei testi e del confronto con altri lettori, su temi e filoni letterari, filosofici, storici. Nell’occasione, alcuni rappresentanti rivolgeranno agli scrittori ospiti una domanda sul tema trattato nella loro ‘lectio’: un momento interessante, benché a distanza, di confronto e di incontro con l’autore.

 

Vita Nova online: le grandi lezioni

Il titolo scelto, Vita Nova, vuole essere un invito a riflettere sul presente e sul futuro: insieme, riconciliando gli opposti, perché il domani non sarà solo o luminoso o oscuro, e abbiamo bisogno di superare un pensiero dicotomico dove il presente è immutabile e il futuro sembra non arrivare mai. Il Salone del Libro curerà dunque 20 lezioni di grandi autori e autrici italiani e internazionali – di cui una seleziona pensata per gli studenti – che ruoteranno attorno a coppie di concetti percepiti come contrapposti con l’obiettivo di dimostrare che la realtà non è un elenco di contrari, ma di elementi che dobbiamo imparare a integrare tra loro, a riconciliare, a vivere uniti.

 

Alberto Angela per riconciliare Antico-Moderno; Richard Baldwin per riconciliare Uomo-Macchina; Letizia Battaglia per riconciliare Vita-Morte; Eva Cantarella, Helena Janeczek e Petros Markarīs per riconciliare Stato-Comunità; Romeo Castellucci per riconciliare Inferno-Paradiso, Andrea Colamedici e Maura Gancitano per riconciliare Maschi-Femmine; Saverio Costanzo per riconciliare Interno-Esterno; Emma Dante per riconciliare Famiglia-PartenogenesiDonatella Di Cesare per riconciliare Libertà-Responsabilità; Luca Doninelli e Susanna Mattiangeli per riconciliare Realtà-Fantasia; Mathias Énard per riconciliare Oriente-Occidente; Silvia Federici per riconciliare Streghe-InquisitoriGiorgio Fontana per riconciliare Liberi-LegatiFumettibrutti per riconciliare Parola-Immagine; Paolo Giordano per riconciliare Cura-MalattiaRoberto Saviano per riconciliare Sud-Nord; Vittorio Sgarbi per riconciliare Bello-Brutto; Manuel Vilas per riconciliare Emergenza-NormalitàSerena Vitale per riconciliare Scrittura-Traduzione; il Cardinale Matteo Zuppi per riconciliare Vecchi-Giovani.

 

Grazie alla collaborazione con il Teatro di Roma per la sala dell’Argentina, (Roma), il Teatro La Vicaria (Palermo), il Teatro Arena del Sole (Bologna) – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro dell’Elfo (Milano), Teatro Astra (Torino) diverse lezioni di Vita Nova sono trasmesse da alcuni dei teatri più significativi del Paese: in un momento così difficile per la cultura, continuare a stringere alleanze e condividere progetti è, per il Salone e per la comunità culturale italiana tutta, di fondamentale importanza.

 

Le lezioni saranno tradotte in LIS – Lingua dei Segni Italiana e come tutti gli appuntamenti di Vita Nova verranno trasmessi gratuitamente in live streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Salone. Le lezioni saranno poi disponibili anche on demand, a evento concluso, su SalTo+, la piattaforma digitale che il Salone dedica alla sua community.

 

Manifesto. L’illustrazione del manifesto di Vita Nova è stata realizzata da Elisa Seitzinger, illustratrice, artista visiva e docente di morfologia e dinamica della forma all’Istituto Europeo di Design di Torino, che curerà anche l’illustrazione del manifesto ufficiale della XXXIII edizione del Salone.

 

Il Premio Strega Europeo. Venerdì 11 dicembre alle ore 18.30, in collaborazione con il Premio Strega Europeo, Fernando Aramburu, vincitore del Premio Strega Europeo 2018, dialogherà con Bruno Arpaia vincitore del premio alla traduzione per Patria (Guanda). Interverranno: Nicola Lagioia, Giovanni Solimine ed Eugenio Tangerini, con la conduzione di Stefano Petrocchi. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dal BPER Banca Forum Monzani di Modena, sul sito del Premio Strega e del Salone Internazionale del Libro di Torino.

 

Vita Nova a scuola

Oltre alle lezioni pensate ad hoc per studenti di tutte le età, in programma nella mattinata di venerdì 4 dicembre grazie alla collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, Vita Nova arriverà nelle scuole con una serie di iniziative mirate, realizzate grazie al supporto di importanti partner del Salone, tra i quali il MIBACT Centro per il Libro e la Lettura, la Fondazione Compagnia di San Paolo, l’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte. Tra queste il primo modulo di Educare alla lettura, con sei appuntamenti online dal 3 al 16 dicembre (l’iniziativa ha già riscosso un grande interesse: in soli 5 giorni sono pervenute oltre 1000 richieste di partecipazione da parte di insegnanti e bibliotecari), e Adotta un libro, con cui quattromila copie di un grande capolavoro della letteratura attorno a cui radunare la comunità scolastica. Grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, il Salone del Libro stamperà, in un’edizione dedicata, un grande classico della letteratura da distribuire gratuitamente alle classi quarte delle scuole superiori.

 

Momenti conclusivi di vari progetti del Salone e altre collaborazioni

Vita Nova sarà anche l’occasione per dare spazio, tutte le mattine alle ore 11:00, a una serie di momenti conclusivi di diversi progetti non presentati in primavera a causa dello slittamento del Salone del Libro: i tre premi che il Centro per il libro e la lettura dedica alle scuole, il Premio Nati per Leggere, il Silent Book Contest, il Concorso Letterario Lingua Madre.

Vita Nova ospiterà anche due iniziative del Consiglio Regionale della Regione Piemonte  e di Incipit Offresi.

 

 

Info pratiche

Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi – gratuitamente – in live streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Salone.

Le Lezioni di Vita Nova e gli appuntamenti di Educare alla Lettura saranno disponibili anche on demand, a evento concluso, su SalTo+, la piattaforma digitale per la community del Salone. Contenuti speciali, approfondimenti, podcast e video on demand: uno spazio per lettrici e lettori, e per tutto il mondo delle professioni del libro, con materiali didattici e attività formative.

 

 

In piazza Castello gli studenti che vogliono tornare in classe

Crescono di numero gli studenti che vogliono  tornare a fare lezione in presenza  a scuola

Alcune decine di loro si sono dati appuntamento  questa mattina in piazza Castello a Torino, per un sit in di fronte al palazzo della  Regione.

In tutto una sessantina di ragazzi ‘autorganizzati’, seduti per terra, che con pc e  tablet e hanno seguito la didattica a distanza.

Hanno anche inscenato un flash mob rappresentando un appello in classe.

(foto: il Torinese)