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Le opposizioni in Regione: “Per evitare la terza ondata cabina di regia. Screening e tracciamento unica strada”

“Non siamo efficienti come la Corea e non siamo piccoli come l’Alto Adige, siamo in grado di fare un monitoraggio di tutta la popolazione? È la prima e più gettonata obiezione che ci è stata fatta in queste ore dopo che la nostra proposta ha incontrato anche il parere positivo, almeno a parole, della Giunta regionale” – dichiarano i Capigruppo di PD, 5Stelle, Luv, Moderati e Lista Monviso in merito allo screening di massa in Piemonte.

“Siamo consapevoli delle difficoltà, sappiamo ad esempio che in questa situazione persino delle eventuali elezioni sarebbero a rischio, però in tempi straordinari occorrono soluzioni straordinarie pertanto un minuto dopo che l’Odg sarà approvato ci metteremo a disposizione della Giunta regionale e chiediamo che venga convocata una cabina di regia inclusiva anche Sindaci, Prefetti, MMG, farmacisti e sindacati, per rispondere alla domanda: il Piemonte è in grado di organizzare uno screening di massa?”.

“Lo screening non dovrà essere un passaporto per le vacanze e nell’organizzarlo si dovranno rispettare tutte le norme sanitarie previste per ridurre al massimo il rischio contagio, per questo – proseguono Gallo, Sacco, Grimaldi, Magliano e Giaccone – la nostra proposta sottintende anche un cambio radicale nell’agire di questa Giunta. Per lavorare in maniera diversa da come il Piemonte ha fatto finora occorre responsabilizzare i maggiormente i Sindaci e le comunità piemontesi, insieme a loro dovremo trovare una soluzione. Ci interessa semplicemente non vedere gli stessi errori della seconda ondata, vorremmo vedere un tracciamento completo dei focolai e dei casi positivi”.

“Abbiamo preso in considerazioni altri modelli come il monitoraggio totale degli spostamenti, delle categorie a rischio, di lavoratori specifici in settori essenziali, e settori strategici come la scuola ma – concludono i Capigruppo di opposizione – abbiamo visto che agli annunci in questi mesi non ci sono state risposte concrete e permanenti. Per questo vorremmo prima esplorare un modello nuovo”.

Test rapidi per i visitatori delle Rsa “covid free”

Nelle ultime ore il Ministero della Salute ha emanato una circolare in cui si prevede che i direttori possano decidere di consentire l’accesso dei famigliari alle RSA completamente prive di casi di contagio, a fronte di adeguate misure di prevenzione.

Per aumentare il livello di sicurezza di questa iniziativa la Regione Piemonte supporterà le RSA mettendo a disposizione di tutte le strutture i test rapidi per i visitatori.

La possibilità di visita è riservata alle strutture cosiddette ‘Covid free’, che in Piemonte, al momento, sono 368 sulle 784 registrate sulla piattaforma Covid regionale.

Sarà a discrezione del Direttore della struttura valutare il possibile accesso e stabilire i protocolli per la sicurezza degli ospiti, dei lavoratori, dei volontari e dei visitatori.

«Per aiutare le RSA a riprendere, dove possibile, le visite dei famigliari in sicurezza, la Regione Piemonte metterà gratuitamente a disposizione di tutte le strutture i test rapidi da effettuare sui visitatori – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori alle Politiche Sociali Chiara Caucino e alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Oltre a questo, prosegue la nostra attività di monitoraggio con i tamponi antigenici che ogni 15 giorni facciamo su tutti gli ospiti e il personale delle Rsa. Da mesi l’emergenza sanitaria ha privato le famiglie della possibilità di un contatto umano e speriamo che in questo modo possa essere restituito loro un po’ del calore che solo un abbraccio d’affetto è in grado di trasmettere».

Accanto alla prossima fornitura di test rapidi per i visitatori, prosegue il piano di screening da quasi un milione di tamponi antigenici con cui la Regione Piemonte fino a marzo monitorerà gli ospiti e i dipendenti in tutte le residenze socioassistenziali e le residenze anziani del territorio. Sono stati già consegnati alle RSA piemontesi in poco più di un mese quasi 300 mila kit e ogni due settimane sono previste ulteriori forniture.

Ad oggi, in base al caricamento dei dati che le RSA effettuano quotidianamente sulla piattaforma, i casi di positività sono il 5% tra il personale e il 12% tra gli ospiti, una media inferiore a quanto si riscontra nella popolazione generale over 75, che si attesta al 15%.

La Regione chiede al Governo l’autorizzazione per test covid rapidi in farmacia

TEST ANTIGENICI, L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE E COORDINATORE DELLA COMMISSIONE SALUTE, LUIGI ICARDI: «CHIEDIAMO AL GOVERNO CHE AUTORIZZI I TEST RAPIDI IN FARMACIA»

«Chiedo alla Conferenza delle Regioni di farsi carico presso i Ministeri competenti della richiesta, condivisa dalle Regioni, di abilitare prontamente, con idoneo provvedimento normativo, il personale farmacista laureato all’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi».

E’ la richiesta espressa questo pomeriggio dal coordinatore nazionale della Commissione Salute e assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine della Commissione Salute, svoltasi alla vigilia della Conferenza delle Regioni in programma giovedì.

«La rete capillare delle farmacie convenzionate, che solo in Piemonte conta 1.600 unità operative – osserva Icardi – sarebbe certamente di grande aiuto nel tempestivo tracciamento dei contagi, soprattutto adesso che sono disponibili i test antigenici rapidi. L’effettuazione dei tamponi in locali aventi i requisiti idonei e da parte di farmacisti laureati e appositamente formati, consentirebbe di mantenere il livello di sensibilità del test antigenico più alto rispetto ai tamponi auto-realizzati dagli assistiti. In più, verrebbe assicurata la puntuale registrazione dell’esito, estendendo la capacità di screening da parte delle Regioni».

Tra i primi a manifestare ampia soddisfazione per l’iniziativa è il presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana: «Si è recepita una delle richieste della nostra categoria per venire incontro alla necessità della popolazione di ottenere il tampone in tempi ragionevoli, garantendo la tracciabilità del dato. Ora l’auspicio è che il Governo approvi l’istanza avanzata dalle Regioni già dal prossimo Dpcm, in modo che ci sia il tempo per organizzarsi in vista delle festività natalizie, quando l’effettuazione del tampone rapido potrà prevenire occasioni di contagio, soprattutto nell’ambito degli incontri in famiglia».

Bollettino Covid: 1568 contagi e 2893 guariti in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.568 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari all’8,8% dei 17.897 tamponi eseguiti.

Dei 1568 nuovi casi, gli asintomatici sono 682 , pari al 43,5 %.

I casi sono così ripartiti: 418 screening, 772 contatti di caso, 378 con indagine in corso; per ambito: 331 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 68 scolastico, 1169 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 170.701, così suddivisi su base provinciale: 14.803 Alessandria, 7.923 Asti, 5.903 Biella, 23.554 Cuneo, 13.149 Novara, 90.864 Torino, 6.474 Vercelli, 5.577 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 940 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1514 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 382 ( +5rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4596 (- 56 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 65.909

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.593.650(+17.897rispetto a ieri), di cui 800.825 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.360

Sono 57 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6360 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 949 Alessandria, 381 Asti, 290 Biella, 703 Cuneo, 560 Novara, 2.903 Torino, 312 Vercelli, 196 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

93.454 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 93.454 (+2.893 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7.168 Alessandria, 4.850 Asti, 2.909 Biella, 11.275 Cuneo, 6.167 Novara, 53.716 Torino, 3.566 Vercelli, 2.815 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 489 extraregione e 499 in fase di definizione.

La prima neve raffredda un novembre tra i più caldi degli ultimi decenni

Pioggia e neve, a Torino e in Piemonte, anche a quote collinari, arrivano a “raffreddare” un  novembre tra i  più caldi e secchi degli ultimi decenni.

L’aria polare scende sull’Italia già nella notte tra martedì e mercoledì con quota neve sul basso Piemonte a 3-400 metri di altitudine, e 500-600 metri in altre zone.

Nevicate e piogge  dovrebbero toccare i settori alpini da Torino alla Valle d’Ossola,  il Cuneese e l’alto Monferrato.

Nuova perturbazione venerdì, con quota neve a 600 metri ma  temperature più miti da sabato. Il meteo indica precipitazioni fino al 10-11 dicembre, con neve su media e alta montagna.

Calendario dell’Avvento e albero di Natale accendono le Feste

Per mantenere vivi alcuni simboli della tradizione e creare la magica atmosfera natalizia torinese, pur senza generare occasioni di assembramento in un periodo così delicato, oltre alle opere di Luci d’Artista che illuminano le strade e le piazze cittadine, mercoledì 2 dicembre si accenderà l’Albero di Natale e si apriranno le prime due finestrelle del Calendario dell’Avvento.

 

ALBERO DI NATALE (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Gold & Silver è l’albero di Natale che sarà acceso in piazza San Carlo.

Pensato come simbolo della tradizione delle feste natalizie con i suoi eleganti colori oro e argento, tradizionalmente associati al Natale, l’Albero di Luminarie Gold & Silver proietta le potenzialità artigiane, artistiche e culturali italiane, così come il calore e lo spirito di accoglienza. Alto 22,5 metri per un diametro di 10, nel 2019 è stato annoverato dalla rivista Vanity Fair tra gli alberi di Natale più belli al mondo. La struttura, di acciaio e ferro, pesa 5300 chilogrammi, mentre 12 metri cubi di legno d’abete sono stati usati per i 150 elementi luminosi che lo compongono: piccoli rosoni il cui disegno è ispirato al ricamo chantilly si alternano tra le sezioni del cono illuminati da oltre 27.000 lampadine LED di colore bianco caldo e freddo. Si ringrazia Iren per la collaborazione tecnica e la fornitura elettrica, e la ditta Mariano Light Srl, per la sponsorizzazione tecnica dell’Albero di Natale.

 

CALENDARIO DELL’AVVENTO (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

La magia del Natale sarà scandita anche dallo scorrere dei giorni che in piazza San Carlo si manifesterà con l’apertura del fiabesco e colorato calendario nato dalla fantasia di Emanuele Luzzati. Realizzato grazie al lavoro del Teatro Regio di Torino sulla base dei disegni di Lastrego&Testa creati partendo dai bozzetti del Maestro che ha saputo far sognare tutti, unendo grandi e piccini nel più gioioso spirito natalizio. Le caselle del calendario saranno aperte dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino.

La sera del 2 dicembre si illumineranno anche la Mole Antonelliana e alcuni alberi dei giardini Lamarmora e di piazza Maria Teresa.

 

MOLE ILLUMINATA (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Nei giorni di festa – grazie a Iren in collaborazione con la Città di Torino – sarà possibile ammirare la Mole Antonelliana illuminata di blu, rosso o bollicine a seconda delle occasioni: blu per tutto il periodo festivo, rosso nelle notti natalizie del 24, 25 e 26 dicembre e ‘bollicine’ il 31 dicembre dallo scoccare della mezzanotte. L’illuminazione è realizzata con 2000 lampade stroboscopiche a led installate lungo tutta la guglia e la cupola. Tutte le apparecchiature utilizzate per vestire di luce il simbolo di Torino sono di nuova generazione e in grado di consumare sino al 50% di energia in meno rispetto alle precedenti.

 

ILLUMINAZIONE SCENOGRAFICA AL GIARDINO LAMARMORA E PIAZZA MARIA TERESA (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Alcuni degli alberi secolari del giardino e della piazza saranno decorati, grazie alla creatività dei tecnici di Iren, da migliaia di luci a LED scintillanti di colore bianco che andranno a creare un emozionante effetto innevato.

Le feste tradizionali quest’anno sono all’insegna della solidarietà.

Con l’iniziativa ‘Torino Natale Solidale’ – proseguimento e rafforzamento di ’Torino Solidale’- a cui possono contribuire tutti, la Città si pone l’obiettivo di tutelare le persone e i nuclei in situazione di fragilità. Un’occasione per sensibilizzare alla solidarietà e all’aiuto reciproco.

È possibile contribuire a ‘Torino Natale Solidale’ effettuando un bonifico bancario a favore del Comune di Torino

IBAN IT69L0200801033000104431330  

causale ‘Torino Solidale art. 66 dl 18/2020′

Info: www.nataleatorino.it

#nataleatorino #torinosolidale #mettiamocilcuore

Covid, le opposizioni unite chiedono a Cirio: “screening di massa per evitare la terza ondata”

Tutte le opposizioni in Consiglio regionale hanno firmato l’ordine del giorno collegato al bilancio di assestamento a prima firma Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi per attuare nelle prossime settimane uno screening di massa per tutti i piemontesi:

“il monitoraggio dell’intera popolazione piemontese con tampone antigenico rapido è l’unico modo per scongiurare la terza ondata e riprendere in mano il tracciamento dei contatti” – dichiarano i capigruppo di PD, 5 Stelle, Liberi Uguali Verdi, Moderati e Chiamparino per il Piemonte.

“Il Piemonte non riesce a riprendere il tracciamento dei contatti dei positivi dopo averlo perso ad inizio di ottobre, ha una medicina di territorio che non funziona, è stata attivata troppo tardi e manca di medici e infermieri, inoltre la nostra Regione è stata sempre tra le peggiori tra regioni simili per popolazione e territorio per numero di tamponi giornalieri effettuati – proseguono Gallo, Giaccone, Grimaldi, Magliano, e Sacco – per tutti questi motivi solo utilizzando anche risorse straordinarie per un monitoraggio di tutti i piemontesi potremo evitare tanti danni alle attività economiche e scelte dolorosissime dal punto di vista economico e sociale”.

“Il Piemonte potrebbe seguire gli esempi della Corea, della Slovenia e dell’Alto Adige, potrebbe usare le esperienze maturate in quei territori per dare il via ad un ambizioso programma di monitoraggio da attuare prestissimo, immaginatevi se riuscissimo a utilizzare le feste natalizie per una attuare una sorta di quarantena solo per le persone risultate eventualmente positive allo screening, immaginate se riuscissimo a scoprire e spegnere sul nascere tutti i focolai che non potremmo trovare in altro modo; immaginatevi se riuscissimo a passare più serenamente le feste natalizie per poi riprendere la nostra vita nel 2021, tutti insieme e in modo totalmente diverso da tutto quello che abbiamo visto quest’anno, senza il terrore della terza ondata e con le prime dosi di vaccino disponibile. Viste le difficoltà della sanità piemontese, investire tutte le nostre forze in uno screening di massa potrebbe essere una delle uniche soluzioni disponibili per evitare la terza ondata” – concludono i capigruppo di opposizione in Regione.

Bollettino Covid Piemonte: oltre 4200 guariti, 1.617 nuovi casi e altre vittime. In calo i ricoveri

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.617 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte, pari al 9,6% dei 17.016 tamponi eseguiti.

Dei 1.617 nuovi casi, gli asintomatici sono 710pari al 43,9%.

I casi sono così ripartiti: 435 screening, 750 contatti di caso, 432 con indagine in corso; per ambito: 268 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 57 scolastico, 1.292 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 169.133, così suddivisi su base provinciale: 14.615 Alessandria, 7831 Asti, 5854 Biella, 23.325 Cuneo, 13.002 Novara, 90.098 Torino, 6401 Vercelli, 5550 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 938 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1519 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 377( – 11 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4652( – 85 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 67.240

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.575.753 (+ 17.016 rispetto a ieri), di cui 797.141 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.303

Sono 64 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 9 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.303 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 945 Alessandria, 374 Asti, 287 Biella, 698 Cuneo, 554 Novara, 2874 Torino, 310 Vercelli, 195 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

90.561 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 90.561 (4.227 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7025 Alessandria, 4591 Asti, 2759 Biella, 10.772 Cuneo, 5924 Novara, 52.368 Torino, 3405 Vercelli, 2737 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 481 extraregione e 499 in fase di definizione.

Più controlli nel weekend e vigilantes davanti ai negozi per evitare assembramenti

La folla della scorsa domenica, primo giorno di “libera uscita” in zona arancione a Torino e in Piemonte ha convinto il comitato per la sicurezza ad adottare nuove misure
Il prossimo weekend aumenteranno le pattuglie della polizia municipale e saranno probabilmente anche effettuati controlli con vigilantes davanti ai negozi in collaborazione con le associazioni dei commercianti.
In queste ore si deciderà se e come gli esercenti dovranno avvalersi di personale all’ingresso dei negozi per garantire il distanziamento.
Ai principali ingressi della città verranno disposti controlli a campione per il rispetto delle limitazioni alla mobilità nella “zona arancione”, che non consentono di spostarsi al di fuori del proprio Comune.

Dalla Regione 10 milioni per contributi una tantum di 600 euro ai lavoratori in disagio economico

Le domande online si possono presentare da martedì 1 dicembre al 15 gennaio 2021

La Regione Piemonte stanzia un contributo individuale una tantum di 600 euro a favore delle lavoratrici e dei lavoratori in disagio economico e senza ammortizzatori sociali. Dal 1 dicembre fino al 15 gennaio 2021 sarà attivo il bando, realizzato dall’Assessorato regionale al Lavoro guidato da Elena Chiorino, in collaborazione con Finpiemonte, Csi e parti sociali.

«Il prezzo più alto della crisi innescata dalla pandemia in corso – ha detto l’assessore Chiorino – lo stanno pagando i lavoratori e le lavoratrici rimasti senza reddito, senza ammortizzatori sociali e in forte disagio economico. A questa platea, che in Piemonte si stima attorno alle 16 mila personela Regione ha dedicato un fondo di 10 milioni di euro in totale, attraverso il quale erogare i contributi a fondo perdutoUna misura che si inserisce in una più ampia strategia regionale volta a rilanciare l’occupazione e a sostenere i lavoratori in difficoltà che chiedono legittimamente la dignità del lavoro».

Il fondo per i lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori si rivolge a chi abbia visto il proprio rapporto di lavoro sospeso o cessato dopo il 23 febbraio 2020, senza percepire retribuzione da marzo a maggio 2020 a causa dell’emergenza Covid19, nonché sia privo di prestazioni previdenziali o assistenziali. I beneficiari sono lavoratori dei fallimenti, domestici conviventi, lavoratori della ristorazione di imprese che hanno continuato a lavorare nel periodo da marzo a maggio 2020 con riduzione di orario, impiegati nella fornitura di pasti preparati e nei servizi di ristorazione in self-service. Inoltre sono inclusi i collaboratori coordinati continuativi con contratto sospeso o cessato da marzo a maggio 2020. La misura intende fornire un sostegno anche a quei lavoratori “dimenticati” dal decreto legge del 17 marzo 2020, convertito poi in legge il 24 aprile, che aveva ampliato in modo straordinario il ricorso agli strumenti di sostegno al reddito come la cassa integrazione ordinaria e in deroga.

Un elenco completo delle tipologie di beneficiari, insieme alle informazioni specifiche sulla misura è disponibile alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/lavoro/contributi-favore-lavoratrici-lavoratori-disagio-economico-senza-ammortizzatori

Per facilitare la compilazione della domanda, alla pagina http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivitaeconomico-produttive/servizi/861-bandi-2014-2020-finanziamenti-domande, nella sezione “documentazione bandi”, è disponibile un tutorial che supporta nella comprensione di tutte le fasi della procedura informatica di compilazione.