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Coronavirus, il decreto “chiude” mezzo Piemonte

Oltre  1 milione e 300 mila piemontesi interessati dalle nuove regole La zona rossa è stata estesa nella notte dal nuovo decreto del governo a Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso e nella nostra regione alle province di  Asti, Alessandria, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli dall’8 marzo al 13 aprile. Restano escluse Torino con le province di Cuneo e Biella.

Gli spostamenti sono bloccati in entrata e uscita dalle aree in questione.

Critiche da alcuni sindaci che parlano di provvedimento “pasticciato”. “Si vince questa guerra se i concittadini adottano comportamenti responsabili, modificando temporaneamente i nostri stili di vita”, dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Fermi gli spostamenti anche “all’interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”. Non è divieto assoluto: sarà  consentito, ha precisato il premier  Conte, il rientro presso la propria residenza o domicilio per chi ne avesse necessità.  Naturalmente non ci sarà l’esercito a presidiare le aree, ma sono previste sanzioni per chi non rispetta i limiti.

Nelle zone interessate  gli spostamenti verranno  limitati. Sospese le manifestazioni pubbliche,  le cerimonie religiose e civili, anche  i funerali. Serrande abbassate per discoteche, pub e sale da ballo, mentre  bar e  ristoranti potranno essere  aperti ma solo fino alle 18: oltre tale orario si dovrà garantire una distanza di sicurezza di un metro tra un cliente  e l’altro.

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Sabato 7 marzo – Il presidente Cirio: “Ho trasmesso al premier Conte la necessità di misure più restrittive”

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.

“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte – spiega il presidente Cirio – e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi, ho chiesto al premier Conte e al Ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.

Piccole-grandi storie di donne torinesi

Viene  inaugurata domenica 8 marzo la mostra “Torino e le donne. Piccole e grandi storie dal Medioevo a oggi” con oltre 250 fotografie e documenti che illustrano le battaglie politiche e sociali (il diritto di voto, la parità sul lavoro, la guerra, la Resistenza…)

Ma vengono ricordate anche le donne nell’arte e nella letteratura, nella famiglia e nella scuola, nello sport e nello spettacolo, o ancora le cittadine onorarie, tra cui Liliana Segre e il premio Nobel Rita Levi-Montalcini.

Nella seconda metà del secolo scorso inizia il percorso che porta l’emancipazione femminile dalla teoria alla partecipazione di massa. Una lotta, quella delle donne, condotta in modo nuovo e autonomo, al di fuori della tutela dei partiti tradizionali, collegata a precise rivendicazioni che, partendo dal quotidiano, hanno dato concretezza all’azione e coinvolto l’intera società.

La mostra si basa su piccole e grandi storie dell’universo femminile che, partendo dal Medioevo, si soffermano in modo particolare sul Novecento.

L’esposizione viene inaugurata, non a caso, l’8 marzo, festa della donna, per raccontare vicende e persone che hanno contribuito, spesso nell’ombra, alla conquista del diritto di contare a pieno titolo.

Inoltre, nel quarantennale della morte di Erminio Macario e nell’anno in cui Torino è Città del Cinema, un’ampia sezione fotografica è dedicata alle artiste torinesi del cinema, della televisione, del teatro e della canzone, da Isa Bluette a Vera Carmi, da Giovanna Scotto a Margherita Bagni, da Rita Pavone a Luciana Littizzetto, da Maria Teresa Ruta a Carla Bruni e Valeria Bruni Tedeschi, giungendo infine alle stelle lanciate da Macario di cui l’attore è stato pigmalione: Wanda Osiris, Sandra Mondaini, Marisa Del Frate, Lauretta Masiero, Isa Barzizza e Margherita Fumero, per citarne soltanto alcune.

Inaugurazione domenica 8 marzo dalle ore 14 alle ore 19. Ingresso gratuito

INFO: 011.01131811

Archivio Storico della Città di Torino

via Barbaroux 32

8 marzo – 25 maggio 2020

dal lunedì al venerdì 8.30-16,30

Ingresso libero. Chiuso festivi

In Piemonte eseguiti 1046 tamponi: 713 risultano negativi

Dalla Regione Piemonte, sabato 7 marzo, ore 18

BOLLETTINO CONTAGI 

Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

Risultano 162 le persone ricoverate in ospedale. Di queste, 38 si trovano in terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 a Alessandria, 1 Novara.

Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.

Finora sono 1.108 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 739 dei quali risultati negativi.

 

CORONAVIRUS PIEMONTE, AGGIORNAMENTO CASI h. 14.00

Sono 207 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in terapia intensiva.

Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.

Finora sono 1046 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 713 dei quali risultati negativi.

ore 11,30

CORONAVIRUS PIEMONTE, 175 I CASI POSITIVI IN PIEMONTE

BOLLETTINO CONTAGI ALLE ORE 11.30

Sono 175 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

I pazienti ricoverati in ospedali sono 118, di cui 36 in terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 4 al Giovanni Bosco, 4 al San Luigi, 3 alle Molinette, 1 al Alessandria, 1 al Maria Vittoria, 1 a Biella, 1 al Martini, 1 a Cuneo, 1 al Mauriziano.

Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.

 Finora sono 918 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 644 dei quali risultati negativi.


La Regione Piemonte si attiverà al più presto per assumere medici e specializzandi

Il rischio che il personale sanitario, esposto al contatto con i malati contagiati dal coronavirus, è elevato e bisogna pensare fin da ora ai rimpiazzi.

Il Piemonte rischia di diventare regione focolaio: una quindicina di casi positivi non risulta riconducibile alla Lombardia.

Intanto  le cliniche private hanno dato disponibilità ad ospitare pazienti non contagiati.

Treni e aerei tagliati per il crollo dei passeggeri

All’aeroporto di Caselle tagli drastici ai voli da parte di numerose compagnie aeree come British, Wizz e altre. Il calo dei passeggeri supera il 20 per cento

Anche i collegamenti ad alta velocità Frecciarossa sulla Torino-Milano, subiscono un drastico taglio dell’offerta: su 58 treni alta velocità di Trenitalia,  sono 8 i convogli tagliati   tra Torino-Milano e Roma, metà all’andata e metà al ritorno, da lunedì  a sabato e 10 la domenica. Tagliato anche un treno av di Italo. L’emergenza coronavirus, con la chiusura delle scuole, l’annullamento di eventi e convegni e il calo dei turisti rischia di mettere in ginocchio anche le ferrovie.

Mille milioni per le emergenze. Salgono a cinque le vittime del virus in Piemonte

Mentre le morti da coronavirus in Piemonte salgono a cinque – le ultime due vittime sono anziani di Alessandria e Tortona – la Regione  mette in campo mille milioni di euro per sostenere il sistema economico regionale

I primi 400  milioni saranno erogati subito in relazione a tre misure per le imprese,  la somma restante arriverà fra qualche mese,  varato il Piano Competitività.

La notizia arriva dal governatore Alberto Cirio  e dall’assessore all’Industria Andrea Tronzano. Le misure immediate sono lo sblocco dei pagamenti regionali per 200 milioni (tranne i fornitori, già pagati regolarmente), un fondo di garanzia pari a 54 milioni per aiutare alle imprese ad  avere la garanzia della Regione rispetto alle  banche, il contributo della Regione al pagamento degli interessi dovuti dalle aziende su mutui contratti con le banche.

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IL COMUNICATO DELLA REGIONE, VENERDI 6 MARZO, ORE 18,30

CORONAVIRUS PIEMONTE, SALGONO A CINQUE I DECESSI – IN TOTALE 166 CASI POSITIVI – RIAPRE MEDICINA ALLE MOLINETTE – AD ASTI, UN VIDEO CONTRO IL VIRUS

Sono cinque le persone decedute e risultate positive al test per il coronavirus in Piemonte. In ordine di tempo, gli ultimi decessi sono avvenuti negli ospedali alessandrini, dove nel pomeriggio hanno perso la vita un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica, già curata in ossigenoterapia domiciliare e un uomo 78 anni.

Nella notte a Novi Ligure era morta una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva del test del Covid 19: si trovava ricoverata da qualche giorno nel Pronto soccorso del nosocomio, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente, fino al decesso avvenuto nella fase di trasferimento in rianimazione.

I primi due deceduti, nei giorni scorsi, erano stati due uomini di 80 e 76 anni agli ospedali di Tortona e Novi Ligure.

BOLLETTINO CONTAGI ALLE ORE 18.30

Sono 166 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

Le persone tuttora ricoverate in terapia intensiva sono 35.

Finora sono 893 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 623 dei quali risultati negativi.

PRESIDIO OSPEDALIERO MOLINETTE

E’ stato regolarmente riaperto il reparto di Medicina Generale dell’ospedale Molinette di Torino, dove una coppia ricoverata di anziani coniugi questa notte è risultata positiva al test. La Direzione ha provveduto immediatamente a isolare i pazienti, mettere in quarantena il personale sanitario, garantendo nel contempo la continuità dell’attività del reparto, che è stato prontamente sanificato.

UN VIDEO CONTRO IL VIRUS

Da un’idea condivisa con l’Unità di crisi della Regione Piemonte, gli studenti e i docenti dell’Ipsia Castigliano, in collaborazione con l’Asl di Asti, hanno realizzato un video, un trailer e una serie di spot per comunicare le regole fondamentali per prevenire possibili contagi da coronavirus covid19.

Sono stati scelti testimonial locali di eccezione che volentieri si sono prestati per dare un messaggio di tranquillità e consapevolezza ai concittadini astigiani, tra i più colpiti dalla malattia in Piemonte.

Sei spot e un trailer che hanno come protagonisti il sindaco Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro, il farmacista Michele Maggiora, il preside Franco Calcagno, il medico Rino Barbero e la nuotatrice Alice Franco (quest’ultima lo ha realizzato dal suo ritiro a Brunico con la nazionale). Nei loro spot, oltre a ricordare alcuni principi di igiene fondamentali per non trasmettere il contagio, invitano i cittadini al rispetto delle regole indicate dal Ministero e li sollecitano a non lasciarsi prendere allo sconforto perché “insieme possiamo farcela a superare questo difficile momento”.

«Ringrazio di cuore gli studenti, i docenti, il preside del Castigliano e quanti hanno collaborato a questa bella iniziativa – commenta l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -; è quanto mai importante in questo momento trasmettere e trasferire alle persone un messaggio di condivisione di una battaglia comune, dove ognuno, Servizio sanitario nazionale e cittadini, deve fare la propria parte. Insieme cer la faremo, ne siamo certi».

Il video è visibile al link https://youtu.be/jGbiSaoxwzk

 

Misure economiche “antivirus”, dalla Regione pronti 50 milioni per le piccole imprese

Quali aiuti economici per far fronte all’emergenza coronavirus? a Regione Piemonte intende integrare il decreto del governo che arriverà martedì

Lo ha detto  a  Radio Capital il governatore Alberto Cirio, nel corso del programma Circo Massimo.
Così il presidente del Piemonte: “C’è il fondo di garanzia per le piccole medie imprese da 50 milioni per assicurare  liquidità da parte delle banche. Abbiamo  anche trovato 10 milioni da stanziare per le famiglie che hanno i bambini a casa e hanno costi e disagi. Ci sono inoltre  7 milioni con i fondi europei per una grande campagna di promozione del Piemonte. Ma qui mi appello al Capo dello Stato perché ci sia un coordinamento nazionale”

Reparto in quarantena alle Molinette per due anziani positivi al virus

Una coppia di anziani è risultata positiva al Covid 19. I due sono ricoverati in medicina alle Molinette. E la procura apre un’inchiesta sulle procedure adottate

Nella serata di ieri é risultata positiva al Coronavirus una coppia di 80 anni, ricoverata dai primi giorni di marzo, presso il reparto di Medicina generale (diretto dal dottor Luca Scaglione). I coniugi erano arrivati in ospedale per quella che sembrava influenza, purtroppo non dichiarando che era venuto a fare loro visita proprio in quei giorni il figlio, che lavora nella “zona rossa” di Lodi. Durante la giornata di ieri le loro condizioni sono peggiorate e dagli accertamenti sono risultati positivi al Coronavirus. Immediatamente la Direzione aziendale dell’ospedale ha posto in essere i dovuti provvedimenti del caso. Sono state attivate tutte le procedure, compresa l’analisi del percorso dei pazienti dal loro arrivo in ospedale. La paziente è già stata trasferita presso l’ospedale Amedeo di Savoia, come da procedura regionale, mentre il paziente, più critico, è ricoverato in rianimazione. Essendo degenti allettati, nessun rischio per gli altri ricoverati, che in termini precauzionali sono stati comunque spostati in altri reparti dell’ospedale. Sono già in corso le analisi epidemiologiche per mettere in sicurezza gli operatori ed eventuali visitatori, che hanno avuto contatti con i due pazienti.

Monopattini, la carica degli 86 mila

In città si aggirano più o meno spericolatamente ottantaseimila utenti, con  una media di 3200 viaggi al giorno e circa 15 tonnellate di CO2 risparmiate, 2,5 km per utente, per un totale 448 mila km percorsi 

Sono  i dati dei primi 3 mesi del servizio di monopattini elettrici in sharing a Torino. Qui operano  7 gestori, quattro dei quali con  500 mezzi come  tetto massimo indicati dal bando comunale, gli altri tre gestiscono dai 280 ai 400 mezzi. L’assessora alla Mobilità Maria Lapietra ha annunciato anche modifiche al bando in base alle novità del  decreto Milleproroghe. Saranno realizzate aree con divieto di sosta per i monopattini in sharing nelle piazze auliche e nelle zone con affluenza pedonale molto elevata, lungo il Po, oltre a specifiche aree di sosta, con premialità per i clienti che le useranno.  Ad oggi sono iscritti  alle app 86 mila utenti dei quali il 22% donne.

La 500 torna a stupire nella versione elettrica. E dopo 63 anni rilancia Mirafiori

E’stata presentata in anteprima mondiale a Milano  la Nuova 500, la prima vettura di FCA  full electric che si propone di rivoluzionare il mondo dei veicoli a zero emissioni

Dalla  prima generazione, quella degli anni Sessanta, la 500 torna a stupire. Fin dalle origini è stata un  fenomeno di costume  targato Torino.

Sempre sulla cresta dell’onda da  63 anni, ora potrà anche significare la rinascita di Mirafiori. L’autonomia della Nuova vettura arriva a 320 km con ciclo WLTP, grazie alle batterie Lithium-Ion con  una capacità di 42kWh.

Disciplinati e perplessi

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Ormai tutti gli ottimisti che hanno preso sottogamba il corona virus, tacciono perché  anche loro  sono impauriti. Chi ha preso sotto gamba il virus, e’ stato innanzi tutto  il governo che nel mese di gennaio  ha confuso il razzismo con i controlli sanitari preventivi, assumendosi una responsabilità storica terribile che lo condannerà  davanti al tribunale della storia, senza appelli

Oggi ci accorgiamo che anche il tanto celebrato sistema sanitario italiano potrebbe non reggere all’urto, persino nelle regioni del Nord. Il  Governo annaspa, è  diviso, fa una comunicazione sbagliata, contraddittoria, pasticciata, allarmista.
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Chiude tutte le scuole italiane, con un effetto  devastante a livello internazionale. Crea un comitato tecnico scientifico, ma non segue le sue indicazioni perché il comitato riteneva non utile, ai fini di contenere l’epidemia,  la chiusura delle scuole. Tutti siamo molto preoccupati. Condannare gli anziani agli arresti domiciliari è un gravissimo  indicatore di disperazione, di mancanza di progetti coerenti e adeguati per tutelare la salute degli Italiani.
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E’ auspicabile una crisi di governo? No. E’ opportuno andare ad elezioni? In questo momento no. Ma certo Conte si è rivelato poco affidabile e il ministro Speranza  quasi politicamente  inesistente. Siamo ormai quasi la dantesca nave senza nocchiere in gran tempesta. Un’ idea  retorica molto remota, tornata attuale. La mancanza di persone in cui aver fiducia crea gravissimi problemi in tutti i cittadini . Anche i militanti politici in privato sono in allarme. Certi  decreti e certe ordinanze sembrano purtroppo sempre di più alle gride   manzoniane. Certo, non c’è la peste come nel ‘600, ma non ci sembra di vivere in un paese avanzato e moderno come ci eravamo illusi.
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Lo stesso progresso diventa un mito. L’ economia è alla corde, il nostro patrimonio turistico è stato distrutto. Milano  ha perso i suoi primati, Torino, già in crisi da anni, è  boccheggiante e il sindaco è  diventato afono dopo aver parlato di una grande festa dopo il superamento  del contagio . Un’uscita improvvida. Anche certi apparati tecnici non entusiasmano. I tempi di Bertolaso sono lontani e forse neppure lui potrebbe fare miracoli. Nella scuola si vede la povertà politica del Governo. Le lezioni on line  sono   un’ improvvisazione dell’ultima ora. Solo il 10 per cento delle scuole ha esperienza in questo ambito. Il fatto poi che non si pensi al recupero delle lezioni perse in giugno appare un’altra assurdità .
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La ministra che dice che l’anno scolastico sarà comunque  valido fa della demagogia spicciola, direi sessantottina, quando le scuole erano bloccate dalla occupazione degli studenti. Un’ultima nota di sconforto: Camera, Senato e Quirinale annullano tutte le manifestazioni. Una scelta che all’ estero avrà una ricaduta devastante. Conte parla di timoni, ma i viaggiatori della barca  Italia sono allarmati proprio perché comprendono che il timone non  è nelle mani migliori, a voler essere gentili.  Stiamo vivendo  una tragedia italiana. Cerchiamo di essere comunque disciplinati perché questo ci impone l’ essere  dei buoni italiani. Ma nessuno può imporci di essere sereni  e fiduciosi.