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Il bollettino Covid di martedì 2 febbraio
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 765 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 141 dopo test antigenico), pari al 3,9% degli 19.867tamponi eseguiti, di cui 12.061antigenici. Dei765 nuovi casi, gli asintomatici sono382 (49,9%).
I casi sono così ripartiti: 158 screening, 432 contatti di caso, 175 con indagine in corso, per ambito: 55 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 62 scolastico, 648 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 228.404 così suddivisi su base provinciale: 20.421 Alessandria, 11.890 Asti, 7.871 Biella, 31.424 Cuneo, 17.922 Novara, 119.210 Torino, 8497 Vercelli, 8197 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1158 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1814 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 152( – 1 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.138( – 13rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 9.818
I tamponi diagnostici finora processati sono 2.529.031(+ 19.867rispetto a ieri), di cui 1.034.629risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 8.895
Sono 37 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 8.895 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1346 Alessandria, 577 Asti, 370 Biella, 1045 Cuneo, 741 Novara, 4.040 Torino, 405 Vercelli, 289 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
207.401 PAZIENTI GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 207.401(+867rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.064 Alessandria, 10.690 Asti,7130Biella, 28.985 Cuneo, 16.249 Novara, 108.356 Torino, 7749 Vercelli, 7466 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1057 extraregione e 1655 in fase di definizione.
Nonostante Torino sia tornata in zona gialla l’avvio per bar e ristoranti è lento.
Confesercenti spera che si giunga presto all’apertura serale fino alle 22 e senza limitazioni per l’asporto, rispettando ovviamente le regole di sicurezza. Secondo l’associazione di categoria le ultime due settimane “arancioni” hanno provocato un’ulteriore perdita per i locali torinesi di 55 milioni, di euro: 30 per i bar e 25 per i ristoranti. Il primo giorno in zona gialla ha segnato la riapertura dell’80% dei bar e del 70% dei ristoranti.
Il bollettino Covid di lunedì 1 febbraio
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 514 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 53 dopo test antigenico), pari al 4,7 % degli 11.050 tamponi eseguiti, di cui 7029 antigenici. Dei 514 nuovi casi, gli asintomatici sono 219 (42,6 %).
I casi sono così ripartiti: 122 screening, 269 contatti di caso, 123 con indagine in corso: per ambito: 15 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 44 scolastico, 455 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 227.639 così suddivisi su base provinciale: 20.377 Alessandria, 11.836 Asti, 7.831 Biella, 31.305 Cuneo, 17.844 Novara, 118.829 Torino, 8473 Vercelli, 8173 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1156 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1815 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 153 ( + 7 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.151 (+ 29 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 9.943
I tamponi diagnostici finora processati sono 2. 509.164(+ 11.050 rispetto a ieri), di cui 1.029.705 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 8.858
Sono 11 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 8.858 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1337 Alessandria, 577 Asti, 369 Biella, 1041 Cuneo, 733 Novara, 4.028 Torino, 404 Vercelli, 288 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
206.534 PAZIENTI GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 206.534 (+ 551 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.005 Alessandria, 10.638 Asti,7100Biella, 28.865 Cuneo, 16.177 Novara, 107.893 Torino, 7735 Vercelli, 7418 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1053 extraregione e 1650 in fase di definizione.
Zona gialla: appello alla responsabilità
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ieri domenica 31 gennaio era la vigilia del passaggio a zona gialla con allentamento dei divieti anticovid.
E’ stato in molte realtà un disastro perché la bella giornata ha portato la gente ad assembramenti incompatibili con la zona arancione in cui eravamo e con la zona gialla in cui siamo da oggi. E’ stato un segnale pessimo e allarmante di scarso civismo. E spesso c’era gente sprovvista di mascherina. Sono tra i primi infastiditi per i modi e i toni usati dai cosiddetti scienziati che pontificano in tv. Sembrano quasi godere nel descrivere il futuro nero che ci attende, togliendoci ogni speranza di uscire dalla pandemia in tempi ragionevoli, ma, se al di là della loro antipatia, guardiamo a cosa accade all’estero, non è possibile ridurli a Cassandre, annunciatrici di sventure. Tutti i paesi annaspano e sarebbe sbagliato non inquadrare la situazione italiana in quella europea.
Noi abbiamo la sventura di avere un commissario alle vaccinazioni che, dopo il clamoroso insuccesso dei banchi scolastici, sta rivelandosi inadeguato anche per questa delicatissima è fondamentale funzione. I vaccinati sono troppi pochi e i vaccini scarseggiano.
Ma proprio questa situazione che andrebbe rapidamente corretta anche con la sostituzione del responsabile, impone cautela massima. Oggi siamo in zona gialla , ma non possiamo agire come se vivessimo in situazione normale. L’anticipazione di domenica e’ stata allarmante. Tutti dobbiamo renderci conto che siamo in mezzo al guado e basta poco per annullare i sacrifici di mesi di clausura e di rinunce. Se gli irresponsabili ponessero in gioco solo le loro vite , sarebbe cosa di poco conto perché sfoltirebbero la società , mettendo però in crisi le strutture sanitarie che si sono rivelate deboli e inadeguate, a danno degli altri cittadini. Ma qui si tratta di veri e propri untori che contribuiscono a diffondere il contagio ad altri. Abbiamo ben presente cosa e’ successo l’estate scorsa e le conseguenze devastanti derivate dalla leggerezza di troppi. Se gli avvisi non servono, occorre la forza pubblica a farli rispettare e sono necessarie sanzioni adeguate. Qui l’economia non c’entra perché affollare piazze o vie per il cazzeggio non equivale a dar lavoro a negozianti e ristoratori. Sarebbe bello poterci distendere e fare del proprio tempo libero ciò che meglio riteniamo, ma la situazione non lo consente e neppure più Zangrillo si azzarda a dire le cose che diceva con ottimismo nella tarda primavera. Essere in zona gialla può leggermente migliorare la condizione di chi non ha potuto lavorare , ma non può liberalizzare il modo di vivere della massa dei cittadini che debbono capire che la bufera non è passata e può tornare più terribile di prima fino a che il vaccino abbia cambiato le cose.
Torino e Piemonte da lunedì si tingono di giallo
Torino e il Piemonte da lunedì mattina tornano in zona gialla.
In base ai dati e alle indicazioni della Cabina di Regia, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le nuove ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio.
Anche Torino e Piemonte tornano in zona gialla.
I ristoranti e bar resteranno aperti fino alle 18, e sarà possibile viaggiare all’interno del territorio piemontese senza autocertificazione.
Aperti anche i musei.
L’appello del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
“Oggi il Piemonte sarà in zona gialla: dobbiamo essere prudenti. Seguire le regole. Per rispetto delle vite che hanno pagato il prezzo più alto e per non vanificare ogni singolo passo avanti fatto fino ad oggi”.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 538 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 47 dopo test antigenico), pari al 5,8 % dei 9.258 tamponi eseguiti, di cui 4651 antigenici. Dei 538 nuovi casi, gli asintomatici sono 190 (35,3%).
I casi sono così ripartiti: 78 screening, 311 contatti di caso, 149 con indagine in corso: per ambito: 17 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 65 scolastico, 456 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 227.125 così suddivisi su base provinciale: 20.344 Alessandria, 11.822 Asti, 7.823 Biella, 31.271 Cuneo, 17.819 Novara, 118.457 Torino, 8469 Vercelli, 8158 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1154 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1808 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 146 (- 4 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.122 (-5 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 10.027
I tamponi diagnostici finora processati sono 2.498.114 (+ 9.258 rispetto a ieri), di cui 1.027.651risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 8847
Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 8847 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1334 Alessandria, 577 Asti, 369 Biella, 1040 Cuneo, 733 Novara, 4.024 Torino, 404 Vercelli, 285 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
205.983 PAZIENTI GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente205.983 (+ 594 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.954 Alessandria, 10.615 Asti,7085 Biella, 28.804 Cuneo, 16.135 Novara, 107.594 Torino, 7724 Vercelli, 7370 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1052 extraregione e 1650 in fase di definizione.
La ripartenza dei musei torinesi
Febbraio: i Musei Reali ripartono
Dopo tre mesi di chiusura dovuta alle norme per il contrasto della pandemia, a febbraio i Musei Reali potranno accogliere e riabbracciare il pubblico, anche se con la limitazione delle sole giornate lavorative dal lunedì al venerdì. Il paese deve ripartire. E bisogna farlo insieme.
Il 1° febbraio, nelle sale Chiablese, riapre la mostra Capa in color, che accoglie una selezione di immagini a colori del grande fotoreporter Robert Capa, con orario dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e che è stata prorogata fino al 30 maggio.
I Musei Reali osserveranno il seguente orario:
per la prima settimana del mese, da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio: Palazzo Reale e Armeria con orario di visita dalle 9 alle 19 (biglietteria: 9-18);
a partire dalla seconda settimana, da lunedì 8 febbraio, sarà aperto il percorso completo, con la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità, dal lunedì al venerdì, con orario 9-19 (il lunedì l’accesso è possibile solo mediante l’acquisto in prevendita del biglietto online).
Lunedì 8 febbraio riaprono anche le mostre allestite nel percorso del museo: Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude, prorogata fino all’11 aprile e Beyond walls – Oltre i muri (prorogata fino all’11 aprile).
Nelle giornate di apertura dei musei saranno accessibili anche i Giardini Reali, dove è allestito il percorso fotografico Toward2030. What are you doing? (prorogato fino all’11 aprile), e dove prosegue il cantiere dell’area di Levante, con la fontana monumentale di Martinez, che riaprirà entro l’estate.
L’accesso ai Musei Reali e ai Giardini è disciplinato dalle norme vigenti: obbligo di mascherina, rilevamento della temperatura, distanziamento interpersonale, igienizzazione frequente delle mani, possibile anche grazie agli appositi dispositivi collocati lungo i percorsi di visita.
LE MOSTRE
CAPA IN COLOR (prorogata fino al 30 maggio)
Nelle Sale Chiablese, fino al 30 maggio 2021, si potrà visitare Capa in color, la mostra monografica dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa, nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. L’esposizione presenta per la prima volta in Italia oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate per illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento.
SULLE TRACCE DI RAFFAELLO NELLE COLLEZIONI SABAUDE (prorogata fino all’11 aprile)
Protagonista assoluto, insieme a Leonardo e Michelangelo, del Rinascimento italiano, Raffaello porta la pittura a vertici di bellezza subito celebrati in ogni parte d’Europa. La mostra illustra la diffusione in Piemonte dei modelli derivati dalla sua opera con dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. È sostenuta dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte dell’artista ed è stata realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo e in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
BEYOND WALLS – OLTRE I MURI (prorogata fino all’11 aprile)
Dopo il Champ de Mars di Parigi e le tappe di Andorra, Ginevra, Berlino, Ouagadougou e Yamoussoukro, l’artista franco-svizzero Saype ha scelto Torino come settimo sito della sua monumentale opera di Land Art ecologica dedicata alla fratellanza universale e alle connessioni tra uomini e culture. Una gigantesca catena di mani intrecciate è comparsa sui prati del giardino della Porta Palatina, dipinta con pigmenti eco-compatibili appositamente brevettati. Un messaggio di solidarietà e di fratellanza per un’opera che unisce idealmente Torino al resto del mondo. In parallelo, i Musei Reali sostengono il progetto nella volontà di connettere il patrimonio delle arti classiche alle espressioni artistiche contemporanee, contribuendo a realizzare uno dei più importanti interventi artistici su scala globale degli ultimi anni. Il progetto comprende anche Beyond Walls. Torino 2020, la prima mostra personale dell’artista allestita al primo piano della Galleria Sabauda per ricostruire poetica, carriera e tecnica dei Foot Murales che hanno reso celebre Saype in tutto il mondo.
TOWARD2030. WHAT ARE YOU DOING? (prorogata fino all’11 aprile)
Fino a domenica 11 aprile, il pubblico potrà visitare l’esposizione dedicata al progetto TOward2030. What are you doing? Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto ha previsto la realizzazione di 18 opere murali ispirate ai Sustainable Development Goals elaborati dall’ONU, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile più il Goal Zero, pensato da Lavazza per divulgare gli obiettivi stessi. La mostra, curata da Roberto Mastroianni e Filippo Masino, presenta nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda fotografie e filmati degli artisti al lavoro, mentre nel Boschetto dei Giardini Reali sono riproposti gli scatti delle 18 opere d’arte urbana presenti a Torino, oltre ai lavori di alcuni artisti dei collettivi Il Cerchio e le Gocce, Monkeys Evolution e Truly Design, realizzati durante il live painting inaugurale con il coordinamento di MurArte Torino.
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MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it
Per acquistare i biglietti https://www.museireali.beniculturali.it/organizza-la-tua-visita/
Biglietti online https://www.coopculture.it/
Orari:
Da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio i Musei Reali apriranno il Palazzo Reale e l’Armeria dalle 9 alle 19, biglietteria 9-18 (costo € 10, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).
Dal lunedì 8 febbraio aprirà il percorso completo, con la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18, costo € 15, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).
Il lunedì accesso esclusivamente con biglietto acquistato in prevendita on line.
Da lunedì 1° febbraio la mostra Capa in color nelle Sale Chiablese sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 con tariffe consuete (www.capaincolor.it).
Biglietti:
Da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio: intero € 10
Da lunedì 8 febbraio: intero € 15
Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)
Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
I musei Gam, MAO e Palazzo Madama riaprono le loro porte. Il pubblico potrà così tornare ad apprezzare le opere custodite e le esposizioni temporanee allestite e pensate per i visitatori: il mercoledì e giovedì dalle 11.00 alle 19.00, e il venerdì con orario prolungato dalle 11.00 alle 20.00.
Nel periodo del lockdown Fondazione Torino Musei ha voluto sempre più tenere attivi i musei, continuando a mettere in campo progetti e iniziative sui canali digitali per essere accanto al suo pubblico, alle famiglie, agli studenti e agli insegnanti, e per mantenere sempre vivo il dialogo.
Oltre al monitoraggio delle sale espositive e al controllo dello stato di conservazione delle opere, si è lavorato per garantire la programmazione dei prossimi mesi, con la proroga delle mostre non ancora visitate dal pubblico, una su tutte Stasi frenetica di Artissima 2020, allestita nelle sale dei tre musei fino al 12 febbraio, con l’allestimento (anche a musei chiusi) di nuove esposizioni e la riapertura delle mostre già in calendario.
Saranno visitabili le sale delle collezioni permanenti e le mostre:
A Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica oltre all’allestimento in Corte Medievale di Stasi frenetica che riunisce circa 30 opere individuate con le gallerie delle edizioni 2020, 2019 e 2018 New Entries di Artissima – le più giovani e sperimentali gallerie aperte da massimo 5 anni – sarà possibile tornare a visitare la più importante mostra internazionale di fotogiornalismo al mondo: World press Photo Exhibition 2020 prorogata fino al 14 marzo 2021. Il 5 febbraio inaugurerà in Sala Atelier Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia, organizzata in partnership con il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta e in collaborazione con la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici Piemonte e Valle d’Aosta, iniziativa condivisa con i musei facenti parte della rete internazionale Art Médiéval dans les Alpes.
Alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, oltre alle collezioni permanenti del 900 sarà visibile la nuova mostra in wunderkammer Photo action per Torino 2020. Una chiamata alle arti ideata dai fotografi Guido Harari e Paolo Ranzani per sostenere insieme il progetto di un “Fondo Straordinario Covid-19” creato dall’Associazione U.G.I. ONLUS e dalla Città della Salute e della Scienza di Torino. Anche alla GAM il pubblico potrà visitare Stasi Frenetica al piano terra e nella sala mostre al piano -1, con un allestimento di sorprendente polifonia visiva che comprende cento opere delle gallerie delle sezioni Main Section e Monologue/Dialogue di Artissima. Prosegue inoltre in Videoteca la personale dedicata ad Alighiero Boetti. A partire dal 18 febbraio la Sala didattica ospiterà inoltre una nuova mostra realizzata in collaborazione con Luci d’Artista dedicata a Luigi Nervo.
Il MAO Museo d’Arte Orientale riaprirà con la grande esposizione China goes Urban. La nuova epoca della città, a cura del Politecnico di Torino e Prospekt Photographers con la Tsinghua University di Pechino, che propone al pubblico una prospettiva nuova e ampia mettendo in relazione la cultura della Cina tradizionale con le imponenti trasformazioni delle città cinesi contemporanee.
La sezione del MAO di Stasi frenetica presenta, inserite nel percorso di visita, una selezione di 10 opere “orientaliste” di Artissima 2020. Il visitatore sarà invitato a una speciale caccia al tesoro attraverso l’edificio storico che ospita il museo.
Saranno inoltre visibili le quattro opere di street art realizzate durante le settimane di chiusura nell’ambito del progetto MAO meets URBAN ART e la rotazione di paraventi e spade In punta di pennello, in punta di lama nella galleria dedicata al Giappone.
GAM, MAO e Palazzo Madama riportano in atto le misure atte a garantire una visita in completa sicurezza, con ingressi contingentati e percorsi che consentano l’adeguato distanziamento, nel rispetto di tutte le linee guida ministeriali. La Fondazione Torino Musei assicura inoltre la regolare, costante e periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti museali.
Fino a nuove disposizioni ministeriali i musei osserveranno i seguenti giorni e orari di apertura:
PALAZZO MADAMA – GAM – MAO
Mercoledì e giovedì dalle 11 alle 19
Le biglietterie chiudono un’ora prima.
Sabato, domenica, lunedì e martedì CHIUSI
Per informazioni www.fondazionetorinomusei.it
Il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo (www.museodelrisparmio.it), il primo museo in Europa interattivo e ludico assieme dedicato all’educazione finanziaria, riapre al pubblico da lunedì 1 febbraio. I visitatori potranno di nuovo accedere agli ambienti di via S. Francesco d’Assisi 8A a Torino, in totale sicurezza essendo il museo già dotato di tutte le misure di protezione necessarie, dal lunedì al venerdì con orario 10.00 – 19.00 (ultimo accesso alle ore 18.00).
Tra le ultime novità da scoprire, la futuristica postazione di intelligenza artificiale “Test & Fun”, che consente di conversare con For e Mika – le due mascotte del Museo – e scoprire la propria relazione con il denaro e il risparmio e la nuova app “Il tesoro di Mika” per esplorare le sale del Museo in maniera divertente e interattiva.
Continuano inoltre le attività didattiche online per le scuole. Dall’iniziativa di Cybersecurity “Io no che non ci casco”, rivolta alle classi di bambini dai 7 ai 10 anni con l’obiettivo di sensibilizzarli sull’importanza di tutelare con la supervisione dei genitori i propri dispositivi elettronici, dati personali e acquisti dagli attacchi di truffatori online, fino ai nuovi percorsi di S.A.V.E. Virtual Tour per sensibilizzare i giovani all’uso consapevole delle risorse finanziarie e ambientali, all’economia circolare e all’inclusione sociale, dedicati alle scuole di ogni ordine e grado.
Per il mese di febbraio 2021 sarà possibile, per le classi di scuola primaria o secondaria di I grado, fruire dei più noti video-percorsi del Museo del Risparmio erogati con l’accompagnamento di un tutor del Museo, che si collegherà attraverso la piattaforma resa disponibile dalla scuola e la LIM.
Il Museo del Risparmio è l’iniziativa di educazione finanziaria di Intesa Sanpaolo. È aperto dal 2012 ed è membro fondatore dell’International Federation of Finance Museums (IFFM), una rete internazionale di musei, privati e pubblici, dedicati al tema della finanza e con interesse all’educazione finanziaria.
Per informazioni o iscrizioni ai corsi: INFO@museodelrisparmio.it.
Dopo quasi 3 mesi di chiusura a causa dell’emergenza Covid–19, il Museo Accorsi-Ometto è pronto a riaprire le sue bellissime salee ad accogliere il pubblico in totale sicurezza.
Da martedì 2 febbraio 2021 i visitatori potranno accedere agli ambienti museali in maniera contingentata, massimo 60 persone all’ora, 15 ogni quarto d’ora, per consentire il rispetto delle distanze di sicurezza previste (min. 1 metro), lungo un percorsoobbligato che separa l’ingresso dall’uscita. Sarà obbligatorioil rilevamento della temperatura tramite termo-scanner e l’uso delle mascherine per tutta la durata della visita.
Si potrà anche visitare la mostra CRONACHE DALL’800. La vita moderna nelle opere di Carlo Bossoli e nelle fotografie del suo tempo(prorogata fino al 25 aprile 2021).L’esposizione annovera una novantina di opere – ripartite tra dipinti e fotografie– e rende omaggio al XIX secolo e alla sua storia,attraverso la pittura di Carlo Bossoli e la fotografia storica, restituendo fedelmente le vicende del tempo, l’evoluzione dei costumi e del modo di vivere.
Gli ORARI DI APERTURA saranno i seguenti:
Da martedì a venerdì 10.00-18.00 │ Sabato,domenica e lunedì chiuso.
LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA:
t. 011 837 688 int. 3 oppureinfo@fondazioneaccorsi-ometto.it
Sono graditi i pagamenti elettronici.
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:
MUSEO ACCORSI-OMETTO
Via Po, 55 – Torino │T. 011 837 688 int. 3 | info@fondazioneaccorsi-ometto.it
ORARI
Da martedì a venerdì 10.00-18.00 │ Sabato, domenica e lunedì chiuso.
La biglietteria chiude mezz’ora prima.
TARIFFE
BIGLIETTO UNICO (comprensivo di visita alla collezione permanente):
intero € 10,00; ridotto € 8,00*
Gratuito: bambini fino a 12 anni; possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte card; diversamente abili + unaccompagnatore; giornalisti
*Ridotto: studenti fino a 26 anni; over 65; convenzioni; insegnanti
Museo di Arti Decorative Accorsi – Ometto, V. Po, 55 | 10124 Torino | T. 011 837 688 int. 3
www.fondazioneaccorsi-ometto.it | info@fondazioneaccorsi-ometto.it
Covid, il bollettino di sabato 30 gennaio
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 727 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 140 dopo test antigenico), pari al 3,2% dei 23.052 tamponi eseguiti, di cui 16.919 antigenici. Dei 727 nuovi casi, gli asintomatici sono 283 (38,9%).
I casi sono così ripartiti: 135 screening, 374 contatti di caso, 218 con indagine in corso: per ambito: 47 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 73 scolastico, 607 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 226.587 così suddivisi su base provinciale: 20.267 Alessandria, 11.783 Asti, 7805 Biella, 31.226 Cuneo, 17.762 Novara, 118.220 Torino, 8437 Vercelli, 8132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1153 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1802 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 150 (–0 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2127(-36 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 10.088.
I tamponi diagnostici finora processati sono 2.488.856 (+23.052 rispetto a ieri), di cui 1.024.727risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 8.833
Sono 59 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 8.833 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1332 Alessandria, 573 Asti, 368 Biella, 1040 Cuneo, 732 Novara, 4.019 Torino, 403 Vercelli, 285 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
205.389 PAZIENTI GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 205.389 (+823 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.892 Alessandria, 10.562 Asti,7076Biella, 28.721 Cuneo, 16.077 Novara, 107.343 Torino, 7702 Vercelli, 7320 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1052 extraregione e 1644 in fase di definizione.
Un percorso per conoscere, capire e imparare che il segreto della salute e del benessere (nostro e del pianeta) si trova nel nostro cibo quotidiano. Tra gli esperti coinvolti nella piattaforma di Terra Madre Salone del Gusto anche Sandor Katz, David Quammen e Antonia Trichopoulou

Una sana alimentazione e uno stile di vita attivo rappresentano la prima forma di garanzia per una vita longeva e in salute. Inoltre, scegliere cibo prodotto con metodi che promuovono l’agrobiodiversità e che hanno un basso impatto sulla crisi climatica in atto è l’azione quotidiana individuale più efficace e concreta per tutelare il pianeta.
Su questi principi si basa il percorso che Slow Food ha realizzato per conoscere, capire e imparare che il segreto della salute e del benessere (del singolo individuo, delle comunità e del nostro pianeta) si trova nel nostro cibo quotidiano. Secondo Slow Food, il sistema di produzione globale di cibi altamente processati è la causa, soprattutto nei paesi più deboli, di problemi di salute pubblica, come obesità e malnutrizione. Invece, un approccio basato su uno stile alimentare sano e piacevole fa bene a noi e contribuisce a non compromettere la già fragile salute del pianeta, a partire dalla perdita di biodiversità e dalla crisi climatica.
Da sempre la rete di Slow Food è attiva sui temi dell’educazione alimentare e del gusto con iniziative in tutto il mondo, come le attività nelle mense scolastiche e gli orti didattici, e campagne. A partire dal 2019 tutto questo lavoro è stato sistematizzato per offrire a chiunque sia interessato tutti gli strumenti per orientarsi, secondo il linguaggio e il livello di approfondimento preferito. Articoli e storie di comunità Slow Food, consigli per una dieta amica del clima e approfondimenti, video e conferenze on line, podcast: un patrimonio di contenuti frutto del lavoro di ricerca a livello italiano e internazionale e dei contributi della rete da tutto il mondo, realizzati dal movimento internazionale grazie al sostegno di Reale Mutua, Sostenitore Ufficiale di Slow Food Italia (visita la sezione Cibo e salute).

Dal 30 gennaio e per un intero mese, invece, uno speciale focus sarà dedicato al tema cibo e salute, sempre grazie al sostegno di Reale Mutua, all’interno della piattaforma di Terra Madre Salone del Gusto con nomi come David Quammen su perdita di biodiversità e zoonosi, Sandor Katz, il guru mondiale della fermentazione, Antonia Trichopoulou, nel confronto su dieta mediterranea e produzioni naturali, impegnati in conferenze e Food Talk .
Si comincia proprio da questo ultimo tema, sabato 30 gennaio alle 11, con la conferenza Dalla dieta mediterranea ai naturali a cui, oltre alla ricercatrice dell’Università di Atene, partecipano produttori del bacino mediterraneo per sottolineare come sia necessario andare oltre la dieta mediterranea e guardare alla salubrità dei cibi. Preoccuparci, prima di tutto, che siano naturali, ovvero coltivati o allevati nel rispetto delle risorse naturali, privi di additivi, conservanti, starter, fermenti, coloranti, antiossidanti, lieviti industriali.
(interpretariato disponibile in IT, EN, FR; è necessario registrarsi)
Anche la conferenza Salute del pianeta e salute dell’uomo, in programma venerdì 5 febbraio alle 18, prevede un panel di relatori internazionale, con l’apertura di David Quammen, giornalista, divulgatore e autore di Spillover sul rapporto tra perdita di biodiversità e zoonosi e la presentazione del Position Paper di Slow Food, frutto del lavoro di ricerca e dei contributi di esperti ed esponenti del movimento dai cinque continenti.
(interpretariato disponibile in IT ed EN; è necessario registrarsi)
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Ma non finisce qui, tra le novità più apprezzate del programma di Terra Madre Salone del Gusto ci sono le Food Talk, meno di 10 minuti in cui scrittori, ricercatori, economisti, filosofi, produttori, cuochi… fanno emergere i loro pensieri e la loro idea di futuro. Ecco cosa abbiamo in programma per il ciclo Cibo e salute:
4 febbraio
Vivien How, professoressa della Faculty of Medicine and Health Sciences, Universiti Putra Malaysia: Il ruolo della chimica in agricoltura.
10 febbraio
Ana Paula Bortoletto, nutrizionista di IDEC, Instituto Brasileiro de Defesa do Consumidor: Il diritto umano a un’alimentazione adeguata.
11 febbraio
David Quammen, giornalista, divulgatore e autore del libro “Spillover”: Le connessioni tra distruzione ecologica, pandemie umane e il cibo che mangiamo.
17 febbraio
Sandor Katz, esperto di fermentazione: Le meraviglie della fermentazione.
18 febbraio
Natalia Bajsa, professoressa di microbiologia presso la la Universidad de la República di Montevideo, Uruguay: Gli OGM e il loro impatto sulla salute.
24 febbraio
Renata Alleva, nutrizionista e specializzata in Scienza dell’Alimentazione: L’alimentazione sana inizia dai primi giorni di vita.
Come lo stile di vita e alimentare della mamma (e più in generale dei genitori) influisce sulla salute del bambino e del futuro adulto. In collaborazione con Alce Nero, Sostenitore Ufficiale di Slow Food Italia.
Fa inoltre parte del programma Cibo e salute di Terra Madre Salone del Gusto la Food Talk di Jessica Fanzo, Benessere del pianeta e delle persone, che è possibile rivedere a questo link.