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5G: in ritardo le applicazioni per imprese e Pa. Il Piemonte punta sul wireless

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Le inchieste del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore in edicola venerdì 10 settembre in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

 

  • L’ultimo miglio del 5G: in ritardo le applicazioni per imprese e Pa. Piemonte punta sul wireless

Il nuovo numero del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore in edicola con il quotidiano venerdì 10 settembre in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta dedica l’ampio focus di apertura al 5G in quei territori. Questa tecnologia accelera come rivela l’ultimo report curato da EY: l’area del NordOvest registra una copertura della rete pari al 95%, calcolata in base alla popolazione raggiunta e non al territorio servito, con la Valle d’Aosta che registra la copertura più estesa, al 98%, seguita dalla Liguria (95%) e poi dal Piemonte (92%).  La percentuale media di copertura è cresciuta in maniera significativa nell’ultimo anno e mezzo, merito dell’accelerazione impressa dagli operatori del settore. La sfida, spiega l’inserto del Sole 24 Ore di venerdì 10 settembre, è lo sviluppo di applicazioni destinate al mondo business e delle imprese e ai servizi, ad esempio nella pubblica amministrazione. Proprio all’Innovation Hub Tim di Torino si studiano le applicazioni future del 5G, in Liguria Ericcson sperimenta, agli Erzelli, il 5G per il monitoraggio del territorio con l’uso di droni e rover, controllati da remoto mentre la società Liguria Digital sta lavorando, insieme a Tim, al progetto pilota 5GSmartg, che punta a fornire soluzioni per la sicurezza delle infrastrutture stradali con l’obiettivo di realizzare due use case in linea con le richieste dei bandi emanati dal Mise. Nonostante le percentuali di copertura alta per la popolazione, il tema del digital divide resta sul piatto. In una regione ricca di vallate come il Piemonte, ad esempio, il piano di implementazione della fibra ottica con banda larga è in ritardo di qualche anno tanto che la Regione sta studiando un piano B: puntare su bandi specifici per la copertura delle singole aree con tecnologia Fwa, wireless, che potrebbe accelerare l’infrastrutturazione di aree più complesse.

Per quanto riguarda il 5G in Liguria, è Genova ad aver messo in pista i progetti più avanzati, alcuni dei quali vedono in prima linea, tra i partner privati, Ericsson, con la sua sede sulla collina genovese degli Erzelli, ma anche Liguria Digitale, l’azienda regionale per la digitalizzazione e l’IIt, oltre naturalmente ai grandi operatori di telecomunicazioni. Ericcson, tra l’altro sta sperimentando il 5G per il monitoraggio del territorio con l’uso di droni e rover controllati da remoto; la società Liguria Digitale, da parte sua, oltre a collaborare con Ericsson, sta lavorando, insieme a Tim, al progetto pilota 5GSmartg, che punta a fornire soluzioni per la sicurezza delle infrastrutture stradali con l’obiettivo di realizzare due use case in linea con le richieste dei bandi emanati dal Mise.

Sul Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore di venerdì 10 settembre anche il caso di Bbbell, società torinese che si occupa di connettività veloce sui territori di Piemonte e Liguria. L’azienda ha messo a punto un progetto da oltre 3,5 milioni d’investimento per cofinanziare la banda ultra larga di circa 1.300 Comuni piemontesi e liguri che ancora ne sono sprovvisti. Il piano – si legge sul Rapporto del Sole 24 Ore – punta ad accelerare il processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni (Comuni, Unioni montane, Unioni collinari, scuole, multiutility, enti a partecipazione pubblica) in anticipo rispetto ai piani nazionali esistenti.

Sullo stesso numero il caso del borgo di Portofino dove parte un sistema digitalizzato e integrato tra ospedale, territorio, domicilio e ambiente, già predisposto per il 5G. Si tratta di un progetto di ospedale diffuso, nato da una collaborazione tra pubblico e privato, avviata fra la Regione Liguria, con la Asl4, e Fibering, società di telecomunicazioni rivolta al mercato b2b, con sedi a Milano, Torino e Genova. Un primo step del progetto è già stato realizzato, con l’apertura di Portofino punto salute, un prototipo di ambulatorio digitalizzato che propone un modello integrato con gestione unitaria di diverse funzioni di medicina a distanza: televisita, teleconsulto, telemonitoraggi, teleriabilitazione, sensoristica avanzata domiciliare, sistema multiparametrico di monitoraggio per attività esterne e ambientali.

 

 

 

Fondazione Ricerca Molinette compie vent’anni e lancia il bando per premiare l’eccellenza della ricerca nella Città della Salute 

Fondazione Ricerca Molinette (FRM) celebra quest’anno vent’anni al servizio dell’Ospedale Molinette e dei suoi gruppi di ricerca, e festeggia nello stesso modo in cui ha da sempre condotto le sue attività: sostenendo Torino e le sue eccellenze sanitarie.

Quattro giorni di iniziative e l’annuncio di importanti progetti per il futuro, in favore della
ricerca scientifica sul territorio: dal 18 al 21 settembre, con il patrocinio del Comune di
Torino, la Fondazione Ricerca Molinette celebrerà il significativo lavoro svolto in questi
vent’anni di attività e lancerà, per la prima volta nella sua storia, un bando per premiare
l’eccellenza della ricerca a Città della Salute e della Scienza.

Le celebrazioni per il ventennale di Fondazione Ricerca Molinette verranno annunciate con la conferenza stampa organizzata

Venerdì 10 settembre alle ore 11
Presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale
Interverranno:
Prof. Massimo Segre, Presidente di Fondazione Ricerca Molinette Onlus,
Prof. Stefano Geuna, Magnifico Rettore Università di Torino e Vice Presidente di
Fondazione Ricerca Molinette Onlus,
Dott. Lorenzo Angelone, Direttore Sanitario A.O.U. Città della Salute e della Scienza,
Dott.ssa Sara Bustreo, Dirigente Medico di I livello SC Oncologia Medica 1, COES
A.O.U. Città della Salute e della Scienza,
Prof. Emilio Hirsch, Direttore Scientifico di Fondazione Ricerca Molinette Onlus
MODERA: Simona De Ciero, giornalista de Il Corriere della Sera
“Fondazione Ricerca Molinette nacque vent’anni fa grazie ai suoi due soci
fondatori, Università e Ospedale, e alla lungimirante ideazione del Prof. Giorgio
Palestro e del Prof. Fabio Malavasi, con l’intenzione di favorire la ricerca
‘traslazionale’, quella cioè che porta le soluzioni più innovative direttamente al letto
del paziente”, racconta il Prof. Massimo Segre, Presidente di Fondazione Ricerca
Molinette Onlus. “Dopo l’iniziale focalizzazione sulla ricerca oncologica (il vecchio
nome era Fondazione Ricerca Tumori Molinette) nel 2013, visti i buoni risultati, si
decise di estendere a tutte le specialità presenti nel più grande ospedale della
Regione. Ora, grazie ai tanti cittadini di Torino che hanno deciso di supportarci,
possiamo lanciare il primo bando per lo sviluppo della ricerca medico-scientifica e
premiare le eccellenze che lavorano nel nostro Ospedale, fornendo fondi adeguati
che consentano loro di innovare qui a Torino, anziché cercare fortuna all’estero”.

Fondazione Ricerca Molinette: le iniziative per il ventennale e i progetti futuri
Per festeggiare i suoi vent’anni la Fondazione Ricerca Molinette ha scelto il
monumento simbolo della Città, la Mole Antonelliana, a sottolineare il profondo
legame dell’ente con il territorio. Grazie a Iren, che ha sponsorizzato l’evento,
sabato 18 settembre, a partire dall’imbrunire, il logo che ricorda la Fondazione e il
suo duraturo impegno per la ricerca a Torino sarà infatti proiettato proprio sulla
Mole. Ricercatori, medici, personale della Fondazione e simpatizzanti si daranno
appuntamento sotto il monumento per celebrare l’occasione.
In questo importante anniversario, inoltre, la Fondazione ha scelto di guardare al
futuro, presentando il suo primo bando di finanziamento per premiare l’eccellenza della ricerca scientifica realizzata nella Città della Salute e della Scienza, con l’obiettivo di contribuire a rendere Torino un polo biotecnologico di spicco a
livello europeo.

Il bando – finanziato attraverso risorse proprie – è volto a individuare e sostenere
economicamente i migliori progetti di ricerca clinica o di base con forti potenzialità traslazionali realizzati dai ricercatori all’interno del polo di Città della Salute e della Scienza.
La prima edizione del bando aprirà il 10 settembre 2021 e si chiuderà il 15 novembre 2021. Le proposte potranno essere inviate attraverso il sito https://fondazionericercamolinette.it/bando/. Il regolamento del bando e la modulistica sono disponibili
sul sito.

Nella giornata del 21 settembre, inoltre, la Fondazione Ricerca Molinette parteciperà alla conferenza stampa del decennale EBT – Exclusive Brands Torino, di cui
FRM è charity partner assieme a CasaOZ: in quell’occasione verrà lanciata un’importante asta benefica in favore delle due Onlus.
Le celebrazioni si concluderanno infine con una cena di gala su invito all’Accademia Albertina.

Fondazione Ricerca Molinette: la storia
Nata nel 2001 dall’iniziativa congiunta di Università di Torino e Azienda Sanitaria
Città della Salute e della Scienza, Fondazione Ricerca Molinette è un ente senza
scopo di lucro, fortemente voluto da alcune figure di spicco del panorama torinese
della ricerca e della pratica clinica, che allora operavano presso l’Ospedale Molinette.
La Dottoressa Franca Bruna Segre venne individuata quale primo Presidente in
virtù della sua neutralità e, allo stesso tempo, per il suo forte legame con la città di
Torino.

Da sempre la Fondazione si impegna a sostenere la ricerca traslazionale, cioè
volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo
sviluppo di nuovi farmaci e terapie. I progetti che la Fondazione ha scelto di prediligere sono quindi una sorta di ponte tra la scienza e la medicina, rispondono a
esigenze reali e mettono al centro il paziente e il suo benessere.
In vent’anni di attività sono circa 200 le pubblicazioni scientifiche
internazionali, più di 530 ricercatori e borsisti coinvolti nelle attività
della Fondazione, per un totale di oltre 15 milioni di euro raccolti.

Fondi che sono stati destinati innanzitutto alla ricerca, senza però dimenticare
l’Ospedale Molinette nei suoi bisogni concreti, nel quotidiano e durante le emergenze, a partire dalla recente crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus.
Grazie all’attività di raccolta fondi durante l’emergenza Covid, tra le altre cose, la
Fondazione è riuscita a potenziare il laboratorio di Microbiologia e Virologia di Città
della Salute con la donazione di nuovi strumenti e attrezzature, nonché a dotare il
Reparto Medicina d’Urgenza di un ecografo portatile all’avanguardia, per lo screening dei pazienti sospetti di Covid-19.

Fondazione Ricerca Molinette: i risultati
La Fondazione Ricerca Molinette festeggia questa importante tappa storica con un
formidabile bagaglio di successi e brillanti risultati scientifici. Numerosi sono stati i
progetti che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’eccellenza del lavoro scientifico
sostenuto dalla Fondazione in campi diversi ma spesso focalizzati su alcune malattie oncologiche che, nonostante gli straordinari recenti progressi, risultano ancora
resistenti ai trattamenti disponibili.

La ricerca sostenuta dalla FRM ha infatti interessato innovativi approcci alla terapia
di contesti oncologici difficili come il tumore del pancreas o il mieloma multiplo
ma anche tumori fortunatamente meno letali ma decisamente più frequenti, come il
tumore del seno e della prostata. Molti dei progetti sostenuti da FRM hanno permesso di conoscere meglio fondamentali meccanismi di malattia, necessari per affinare le armi terapeutiche a disposizione.

Ad esempio, gli studi diretti dal Prof. Malavasi sulla proteina CD38 hanno permesso di identificare un meccanismo che permette di uccidere selettivamente le cellule
di mieloma multiplo, fornendo le basi per una terapia che si sta affermando come
risolutiva in questa grave malattia. La scoperta che le cellule di mieloma multiplo
producono abbondante CD38, a differenza della maggior parte delle altre cellule
del nostro corpo, ha permesso di identificare un inatteso bersaglio selettivo che distingue le cellule malate da quelle sane. Ora, anticorpi contro il CD38 sviluppati anche dal gruppo del Professor Malavasi, bloccando CD38 all’esterno delle cellule
leucemiche, ne inducono la morte selettiva limitando grandemente gli effetti collaterali della terapia.

Sulla stessa linea, gli studi del gruppo di ricerca diretto dal Prof. Novelli hanno
permesso di identificare la proteina enolasi come un nuovo marcatore del tumore
del pancreas, contro cui è possibile immaginare una specifica terapia immunologica. Il bersagliamento di questo marcatore potrà distinguere le cellule malate ed un
vaccino contro questo elemento molecolare potrebbe proteggere contro questa letale forma di tumore. Studi pilota sono previsti per trasferire le conoscenze acquisite al letto del paziente, definendo un nuovo standard terapeutico.

Allo stesso modo, gli studi sulla terapia mirata del tumore della prostata sono stati
portati avanti dal gruppo di ricerca del Prof. Gontero, che ha delineato nuovi metodi
per aggredire localmente le cellule malate con innovative tecnologie di irraggiamento focale, senza intaccare le strutture circostanti.
In particolare, grazie alla campagna “Un Baffo per la Ricerca”, promossa da FRM,
è stato possibile lanciare una serie di esperimenti pilota sia nel campo della cura
che della diagnosi precoce del tumore alla prostata, portando Torino all’avanguardia nel trattamento delle patologie neoplastiche urologiche maschili.
Al contempo, la FRM ha promosso nuovi approcci al trattamento di patologie femminili come il tumore del seno, sostenendo un progetto traslazionale guidato dalla
Prof.ssa Cassoni, focalizzato sullo studio dell’interazione tra dieta ed efficacia
della chemioterapia. I promettenti risultati ottenuti con una dieta chetogenica associata alla chemioterapia hanno fornito una nuova strategia atta a ridurre le dimensioni del tumore prima della terapia chirurgica ed a massimizzare l’efficacia
dell’intervento riducendone l’invasività.

Le ricerche sostenute da FRM non si sono però limitate ad aprire strade per combattere le cellule cancerose, spingendosi fino ai traguardi della rigenerazione tissutale, che si pone l’obiettivo di rigenerare i tessuti persi perché malati. Su queste
linee di ricerca il Prof. Camussi, grazie al sostegno di FRM, ha potuto raggiungere
significativi risultati nell’identificazione di cellule e prodotti cellulari coinvolti nella rigenerazione di organi vitali quali fegato e reni.
Il numero dei progetti e dei risultati ottenuti dalla ricerca biomedica torinese grazie
al sostegno di FRM sono tuttavia ancora maggiori, e le ormai centinaia di pubblicazioni su prestigiosi giornali scientifici di respiro internazionale dimostrano l’estensione capillare dell’azione di raccolta e gestione di fondi di ricerca in cui FRM ha da
venti anni rappresentato un punto di riferimento attorno all’Ospedale Molinette.

I progetti per il futuro sono tuttavia ancora più ambiziosi: il Bando competitivo di
finanziamento di un progetto bandiera sulle patologie legate all’invecchiamento
prevede la scelta della proposta vincitrice e l’avvio del relativo progetto nella primavera 2022. Essere sostenuti da FRM è e sarà ancora di più segno di eccellenza
scientifica nel mondo della ricerca traslazionale torinese.

Email: frm@fondazionericercamolinette.it
Web: www.fondazionericercamolinette.it
Facebook, Instagram, LinkedIN: Fondazione Ricerca Molinette

Sono arrivati i primi test salivari per il Covid. In totale ne sono stati acquistati 1,2 milioni

Sono arrivati al magazzino della Regione Piemonte di Momo (Novara) i primi 33.600 test salivari per il Covid.

In totale ne sono stati acquistati 1,2 milioni e verranno usati per lo screening nelle scuole elementari, perché consentono di monitorare i bambini con il semplice prelievo della saliva e quindi sono meno invasivi dei tradizionali test da inserire in gola e nel naso. La stessa attenzione sarà successivamente riservata agli anziani.

Il bollettino Covid di giovedì 9 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 234nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 17 dopo test antigenico), pari all’1,2% di 20.336tamponi eseguiti, di cui14.966antigenici. Dei 234 nuovi casi, gli asintomatici sono 95 (40,6%).

I casi sono così ripartiti: 44 screening, 142 contatti di caso, 48 con indagine in corso; 6 quelli importati, tutti dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 378.649,così suddivisi su base provinciale: 30.934 Alessandria, 17.908 Asti, 11.937 Biella, 54.668 Cuneo, 29.510 Novara, 201.778 Torino, 14.150 Vercelli, 13.534 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.555 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.675 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21 (-2 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 181 (+5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.757.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.618.276 (+ 20.336 rispetto a ieri), di cui 2.069.839 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.730

Due decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicate oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, nessuno di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.730 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.457 Cuneo, 946 Novara, 5.606 Torino, 529 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

363.158 GUARITI

I pazienti guariti rimangono complessivamente 363.158(+198 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.019 Alessandria, 17.024 Asti, 11.379 Biella, 52.508 Cuneo, 28.348 Novara, 194.410 Torino, 13.469 Vercelli, 13.053 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.467 extraregione e 2.481 in fase di definizione.

Pagamenti ai fornitori, il Piemonte al settimo posto tra le regioni

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Con il 38,6% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, il Piemonte è al 7° posto della classifica italiana stilata dallo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno 2021.

Rispetto al trimestre precedente, aumentano i pagamenti puntuali (+0,5%) e restano stabili al 10,5% quelli con un ritardo superiore ai 30 giorni.

A livello provinciale, i pagamenti alla scadenza crescono a Novara (+1,7%), Vercelli (+1,5), Cuneo (+1,4%) e Torino (+0,9%). Verbania (-6,6%) e Biella (-4,8%) fanno segnare il decremento più elevato di pagamenti in grave ritardo, che si impennano ad Alessandria (+6,4%), Asti (+3%) e Vercelli (+2,1%).

Asti, Alessandria e Cuneo sono fra le 15 province italiane le cui imprese, a confronto con la fine del 2019, hanno registrato il maggior peggioramento nei pagamenti oltre 30 giorni: Asti è al 3° posto, Alessandria al 10°, Cuneo al 15°.

Per quanto riguarda la classifica delle province, la migliore è Biella (18°), seguita da Verbania (24°), Cuneo (26°), Vercelli (31°), Novara (34°), Asti (36°), Torino (42°) e Alessandria (52°). Rispetto allo scorso marzo, Biella è fra le province italiane che guadagnano più posizioni (4), Vercelli ne guadagna 3, Cuneo e Verbania 2, Novara una; Torino rimane stabile, perdono invece posizioni Asti (4) e Alessandria (una).

PAGAMENTI IMPRESE: A GIUGNO -2,3% DI RITARDI GRAVI,

MA CONTINUA L’IMPATTO NEGATIVO DELL’EMERGENZA COVID-19

Secondo lo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno scorso, rispetto a fine 2019 i pagamenti oltre 30 giorni in Italia sono aumentati del 21,9%. Fra le regioni, colpite soprattutto Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Liguria

Continua l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla puntualità dei pagamenti delle imprese: a giugno le aziende italiane che pagano i propri fornitori con un ritardo di oltre 30 giorni sono il 12,8%, un dato in lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente (-2,3%), ma in crescita del 21,9% rispetto a fine 2019. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti aggiornato al 30 giugno 2021 e realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information.

L’incremento dei ritardi gravi rispetto alla fine del 2019 è particolarmente evidente soprattutto in Valle d’Aosta (+47,9%), Trentino-Alto Adige (+41,2%), Friuli-Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+37,3%) e Liguria (+36,7%), mentre a livello provinciale le più colpite sono Imperia (+76,6%), Belluno (+70,8%), Asti (+60%), Sondrio (+58,5%) e Trento (+54,3%).

“Nonostante i dati sui pagamenti in grave ritardo indichino un peggioramento rispetto alla situazione pre pandemia, un segnale positivo viene dalle imprese che pagano puntualmente i fornitori e che al 30 giugno scorso sono il 36,5%, un numero in aumento sia rispetto a fine 2020 (+2,2%) che in confronto con fine 2019 (+5,2%)”, dichiara Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS.

Il ranking regionale della puntualità è guidato dalla Lombardia (45,7%), seguita da Emilia-Romagna (44,6%), Veneto (44%), Friuli – Venezia Giulia (43%) e Marche (42,6%), mentre in ultima posizione troviamo la Sicilia (19,8%), preceduta da Calabria (20,7%) e Campania (23,3%). Sicilia, Calabria e Campania (nell’ordine) detengono inoltre il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni, rispettivamente con il 22,3, il 22,1 e il 20,1%.

Fra le province, la più puntuale ancora una volta è Brescia, seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Reggio-Emilia; all’ultimo posto troviamo Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Crotone e Messina.

Le province che rispetto allo scorso trimestre hanno guadagnato più posizioni sono Monza Brianza, che avanza dal 16° al 12° posto, e Biella (dal 22° al 18°); quelle che ne hanno perse di più sono Belluno, che scende dal 14° al 20°, Bolzano (dal 23° al 28°) e Pesaro Urbino (dall’11° al 16°).

Per quanto riguarda i settori, lo studio di CRIBIS indica quello dei Servizi finanziari come il più puntuale (47,9%), seguito da Costruzioni (43,4%) e Trasporti e distribuzione (41,9%), mentre Commercio al dettaglio (+26,3%), Manifattura (+22,1%), Servizi (+17,2%) e Commercio all’ingrosso (+14%) sono quelli dove si registra la variazione percentuale più elevata nei pagamenti oltre 30 giorni rispetto a fine 2019.

Ucciso a coltellate a Porta Palazzo

Aveva origini magrebine l’uomo ucciso nel pomeriggio in piazza della Repubblica a Torino.

La vittima è stata accoltellata, aveva 65 anni. In base a una prima ricostruzione l’omicidio si sarebbe verificato durante un litigio nel mercato di Porta Palazzo. L’omicida avrebbe tentato il sucidio dopo il delitto commesso.

Trasporti scuola: 950mila euro a settimana per 5.300 corse in più

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha annunciato oggi in Commissione l’avvio di un sistema di monitoraggio per i percorsi casa-scuola che servirà nelle prime settimane per eventuali aggiustamenti. Per la ripresa del trasporto pubblico in sicurezza alla riapertura delle scuole in presenza, lunedì 13 settembre, ha inoltre spiegato che è stato fatto il massimo sforzo da parte di tutti gli enti coinvolti.

Le corse (sempre con capienza all’80%) sono state potenziate. Dal 13 settembre ogni settimana ci saranno 5.353 corse bus aggiuntive e altre 174 tra bus e treni addizionali al servizio ferroviario, per un costo totale settimanale di 950.000 euro. Saranno anche riattivati 25 treni attualmente sospesi. Questa la suddivisione degli autobus nelle varie province: Alessandria 180, Asti 260, Biella 315, Cuneo 735, Novara 535, Torino 2.928 (1.775 nel capoluogo e 1.153 nell’intera Città Metropolitana), Vercelli 140, Verbano-Cusio-Ossola 260.

I consiglieri intervenuti hanno posto diverse domande all’assessore. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto chiarimenti sull’episodio di sovraffollamento del treno a Ivrea di lunedì scorso e sulla ripartizione provinciale delle corse aggiuntive, anche il consigliere del Partito Democratico ha fatto riferimento al caso di Ivrea chiedendo un maggiore impegno nella comunicazione ai viaggiatori. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha introdotto il tema della difficoltà dei controlli del Green Pass sui mezzi pubblici e del sovraffollamento. Il presidente di Liberi Uguali Verdi ha posto invece la questione del dialogo con i sindaci per trovare soluzioni al bisogno di mobilità dei cittadini nei vari territori.

Turismo, Airbnb: Torino meta autunnale più ambita in Europa davanti a Barcellona e Madrid

Torino risulta prima nella top ten delle destinazioni turistiche autunnali in tutta Europa

E’ davanti a  Bologna, Milano, Verona, Madrid e Barcellona.
Lo dicono i  dati di Airbnb, pubblicati su Facebook dalla sindaca Chiara Appendino.

La prima cittadina evidenzia il fatto che “dopo un inevitabile stop per la  pandemia, arriviamo da un’estate che ha registrato  un’occupazione delle camere addirittura superiore a quella del 2019”.

(foto Mihai Bursuc)

Monitoraggio gratuito per i pazienti Covid che sono stati ricoverati in ospedale

La Regione Piemonte ha stanziato oltre 4,4 milioni di euro

I pazienti Covid che hanno avuto un ricovero ospedaliero hanno diritto all’esenzione dal ticket per le visite e gli esami di follow-up e monitoraggio, fino al mese di maggio 2023.

 

Lo ricorda la Regione Piemonte che nei mesi scorsi ha approvato la delibera con la quale ha recepito le indicazioni previste dal decreto legge 73/2021 che riconosce appunto l’esenzione dal ticket per il percorso e la gestione in follow-up dopo la guarigione dei pazienti che, dopo aver contratto il Covid-19 in forma severa, sono stati ricoverati in ospedale.

 

Le risorse disponibili in Piemonte in totale ammontano a 4.447.014 euro.

 

Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità sottolineano che si tratta di un ulteriore segnale di attenzione del sistema sanitario regionale nei confronti di coloro che hanno contratto il Covid19 nelle forme più severe, tali da richiedere il ricovero in ospedale. È un modo per accompagnarli in un percorso che, anche dopo la guarigione clinica, è importante continuare a monitorare, per garantire la salute dei nostri cittadini e individuare in modo tempestivo eventuali effetti o complicanze a medio e lungo termine che possono richiedere interventi sanitari.

 

COME OTTENERE L’ESENZIONE V021

L’esenzione deve essere richiesta all’Asl di residenza, presentando una certificazione rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica che attesti le condizioni previste dal Dl 73, ossia dimissioni in seguito ad un ricovero ospedaliero per Covid19.

Sulla base della certificazione, l’Asl rilascia un attestato di esenzione (codice di esenzione regionale V021) che riporta la definizione della malattia con il relativo codice e le prestazioni fruibili in esenzione.

 

I PRINCIPALI ESAMI E VISITE PREVISTI

·         Anamnesi e valutazioni, definite brevi (frequenza 3, 6, 12, 24 mesi)

·         Alanina Aminotransferasi (ALT)

·         Aspartato Aminotransferasi (AST)

·         Gamma Glutamil Transpeptidasi

·         Emocromo

·         Proteina C Reattiva

·        VES

·         Prelievo di sangue venoso

·         Creatinina

·         Tempo di Protrombina

·         Creatinina Clearance

·         Ferritina

·        Ferro

·         Emogasanalisi arteriosa sistemica

·         Prelievo di sangue arterioso

·         Prelievo di sangue capillare

·        Urine: esame chimico, fisico e microscopico

·         Elettrocardiogramma dinamico ( 1 volta/anno)

·         Elettrocardiogramma ( 1 volta/anno)

·         Ecocolordopplergrafia cardiaca ( 1 volta/anno)

·         Spirometria globale ( 2 volte/anno)

·         Diffusione alveolo capillare del CO ( 2 volte/anno)

·        Test del cammino (1 volta/anno)

·         Tomografia computerizzata (TC) del torace (1 volta/anno)

 

In aggiunta a questi esami, per i pazienti di età superiore ai 70 anni, è previsto un consulto complessivo e una valutazione multidimensionale geriatrica d’equipe (2 volte/anno), mentre per i pazienti sottoposti a terapia intensiva/subintensiva è previsto un colloquio psicologico clinico.

Covid, il bollettino di mercoledì 8 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 264 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 25 dopo test antigenico), pari all’1,5% di 17.711 tamponi eseguiti, di cui 12.123 antigenici. Dei 264 nuovi casi, gli asintomatici sono 116 (43,9%).

I casi sono così ripartiti: 45 screening, 169 contatti di caso, 50 con indagine in corso: 2 quelli importati, entrambi dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 378.415,così suddivisi su base provinciale: 30.920 Alessandria, 17.886 Asti, 11.927 Biella, 54.643 Cuneo, 29.494 Novara, 201.656 Torino, 14.135 Vercelli, 13.531 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.554 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.669 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 176 (-2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.528.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.597.940 (+17.711 rispetto a ieri), di cui 2.065.033 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.728

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.728deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.456 Cuneo, 946 Novara, 5.606 Torino, 528 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

362.960 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 362.960(+272 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.999 Alessandria, 17.015 Asti, 11.371 Biella, 52.467 Cuneo, 28.337 Novara, 194.319 Torino, 13.463 Vercelli, 13.043 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.466 extraregione e 2.480 in fase di definizione.