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Bollettino Covid di venerdì 26 febbraio: oltre 1500 nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1526 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 237 dopo test antigenico), pari al 5.9% dei 25.724tamponi eseguiti, di cui 16.963 antigenici. Dei 1526 nuovi casi, gli asintomatici sono 542(35,5% ).

I casi sono così ripartiti: 201 screening, 827 contatti di caso, 498 con indagine in corso; per ambito: 31 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 155 scolastico, 1.340 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 249.072così suddivisi su base provinciale: 21.729 Alessandria, 12.738 Asti, 8.522 Biella, 33.643 Cuneo, 19.301 Novara, 131.519 Torino, 9.205 Vercelli, 9.253 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.212 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.950 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 163(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.938(+29rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.009

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.962.461(+25.724rispetto a ieri), di cui 1.148.951risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.351

Sono 5i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.351deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.414 Alessandria, 598 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 774 Novara, 4.262 Torino, 423 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

224.611 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 224.611(+721rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.488 Alessandria, 11.589 Asti,7.644Biella, 30.900 Cuneo, 17.603 Novara, 118.041 Torino, 8.260 Vercelli, 8.204 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.117 extraregione e 1.765 in fase di definizione.

Il Piemonte torna arancione, ricoveri e contagi in crescita negli ultimi sette giorni

Il responso ufficiale  arriverà oggi dal ministero della Salute, a seguito dei dati raccolti dal Comitato tecnico scientifico.

Ma dopo quattro settimane in giallo, visto l’aumento nell’ultima settimana del 26%  dei ricoveri in terapia intensiva e dei contagi è praticamente scontato che torni in zona arancione.

Si tornerà così alla  chiusura di bar e ristoranti eccetto per  asporto e consegne a domicilio, sara vietato uscire dal comune di residenza se non per necessità oppure nel raggio di 30 chilometri per i centri con meno di 5 mila abitanti.

Universiadi a Torino, una candidatura forte

Quindici giorni di evento, più di 1500 associazioni studentesche internazionali e 3000 Università collegate alla Federazione internazionale sport universitario (Fisu) coinvolte, 1,5 milioni di studenti raggiunti, 120 milioni di visualizzazioni web. 280 milioni di euro sul territorio.

Sono alcuni dei numeri contenuti nel dossier per la candidatura di Torino a sede delle Universiadi 2025, presentati dal presidente e dal direttore del Cus Torino, Riccardo D’Elicio e Andrea Ippolito, in un’audizione della sesta Commissione della Regione  presieduta da Paolo Bongioanni.

“Una grande opportunità di rilancio per Torino e un’occasione unica per promuovere gli Atenei piemontesi a livello internazionale – hanno detto i vertici del Cus -, in linea con il miliardo di investimento che la città farà nei prossimi anni proprio in ambito universitario, con Città della Salute, Città delle Scienze a Grugliasco, Masterplan Politecnico.
“La manifestazione – hanno aggiunto – lascerà un’eredità infrastrutturale di oltre 1700 posti letto grazie alla riconversione dei villaggi destinati agli atleti in residenze universitarie, che andranno a compensare di circa la metà l’attuale carenza di posti letto dell’Ente per il diritto allo studio universitario”.
Sarà un’Universiade degli studenti, con una forte componente operativa universitaria e studentesca e gli Atenei che finanzieranno e gestiranno direttamente il progetto culturale, ma anche un’Universiade sostenibile, nelle due accezioni di sostenibilità ambientale, in collaborazione con i green office degli Atenei e sostenibilità economica, attraverso un processo di revisione dei budget prima e di controllo di gestione dopo.
Sul capitolo costi si è parlato di circa 125 milioni di euro, di cui 40 in spesa corrente (28 dal governo, il resto dalle istituzioni locali) e 85 in conto capitale per la costruzione delle residenze, con ricadute dirette e indirette stimate per oltre 280 milioni.
I tempi per presentare la proposta sono stretti, il responso è infatti previsto per fine maggio e prima di allora bisognerà dare garanzie sulla copertura economica: “Per questo – ha detto D’Elicio –  è fondamentale che Regione e Governo sostengano la candidatura con atti formali”.

I consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Marco Grimaldi (Luv), Daniele Valle e Diego Sarno (Pd) hanno posto una serie di domande per approfondire la questione il ruolo del Consiglio regionale a supporto della candidatura.

Covid, il bollettino di giovedì 25 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1454 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 200 dopo test antigenico), pari al 6.8% dei 21.391tamponi eseguiti, di cui 13.085 antigenici. Dei 1454 nuovi casi, gli asintomatici sono 447(30,7% ).

I casi sono così ripartiti: 194 screening, 756 contatti di caso, 504 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 137 scolastico, 1295 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 247.546così suddivisi su base provinciale: 21.670 Alessandria, 12.686 Asti, 8.495 Biella, 33.452 Cuneo, 19.221 Novara, 130.588 Torino, 9.133 Vercelli, 9.152 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.208 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.941 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 162 (+10rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.909(2rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.239

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.936.737(+21.391rispetto a ieri), di cui 1.141.280risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.346

Sono 20 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.346 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.414 Alessandria, 597 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 774 Novara, 4.258 Torino, 423 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

223.890 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 223.890(+ 728rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.457 Alessandria, 11.551 Asti,7.620Biella, 30.824 Cuneo, 17.567 Novara, 117.598 Torino, 8.233 Vercelli, 8.167 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.116 extraregione e 1.757 in fase di definizione.

Aste giudiziarie, la Guardia di Finanza scopre illeciti sugli immobili

La Guardia di Finanza di Torino, al termine di un’indagine durata oltre un anno, coordinata dal Procuratore Aggiunto, Enrica Gabetta, e diretta dal Pubblico Ministero Laura Longo della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari interdittive nei confronti di 3 agenti immobiliari torinesi accusati di aver turbato il regolare svolgimento delle aste giudiziarie immobiliari.

Le investigazioni svolte dai finanzieri anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno disvelato come i due soci e il rappresentante legale di un’impresa immobiliare con sede nel capoluogo piemontese, attraverso la pubblicazione sul proprio sito web di annunci riguardanti decine di immobili soggetti a procedure di aggiudicazione mediante aste giudiziarie a un prezzo di vendita sensibilmente inferiore rispetto a quello indicato dal Tribunale di Torino, disincentivavano la partecipazione all’incanto dei soggetti interessati all’investimento con la promessa di significativi risparmi se, invece, avessero trattato l’acquisto con l’agenzia.

Grazie all’intervento degli immobiliaristi, le previste aste di aggiudicazione andavano deserte con la conseguente riduzione automatica del prezzo di vendita degli immobili e il correlato danno arrecato ai soggetti attinti dalle singole procedure esecutive ovvero ai debitori proprietari degli immobili in vendita.

In un’occasione, i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno simulato l’interessamento all’acquisto di un immobile fissando un appuntamento per la visione dello stabile. Dal colloquio hanno ottenuto la conferma che l’agenzia era solita interporsi in “maniera scorretta” nelle procedure di vendita sia svolgendo un ruolo di intermediazione immobiliare, non consentito, sia utilizzando appositi stratagemmi come quello di fissare un incontro con l’Istituto Vendite Giudiziarie per visionare gli appartamenti alla stregua di qualsiasi privato cittadino, ma di fatto procedendo, poi, nella sua veste di agenzia immobiliare ovvero accompagnando la reale persona interessata all’acquisto e percependo un compenso per la relativa mediazione.

All’esito degli accertamenti esperiti, è emerso, altresì, che gli indagati, nonostante l’esito delle attività investigative e la notifica del rinvio a giudizio, a distanza di un anno hanno continuato nella loro attività illecita, così da indurre il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Torino a emettere, su richiesta del magistrato inquirente, l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari interdittive del divieto, per 12 mesi, sia di esercitare la professione di agenti immobiliari sia di pubblicizzare, sul sito della società, appartamenti oggetto di vendita mediante procedura pubblica dell’Autorità giudiziaria.

L’operazione della Guardia di Finanza di Torino si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo volte a contrastare ogni illecito connesso al corretto svolgimento delle procedure pubbliche a danno del bilancio dello Stato e a tutela dei cittadini, in particolare di quella fascia di popolazione che, causa il mancato reperimento delle risorse finanziarie necessarie per corrispondere agli impegni assunti, ha dovuto porre in vendita la propria abitazione.

Covid, Torino e Piemonte verso la zona arancione

È probabile che il Piemonte torni arancione da lunedì 

La regione e il suo capoluogo sono rimasti quattro settimane in zona gialla, ma dalla prossima settimana – si saprà ufficialmente solo oggi –  potrebbe esserci una nuova stretta con bar in funzione solo per l’asporto e divieto di spostarsi da un comune all’altro. Infatti i contagi settimanali monitorati  dal ministero della Salute e dal Comitato tecnico scientifico, dal 15 al 21 febbraio, sono 5744, aumentati  rispetto ai 5127 di quella prima . L’indice Rt che si era fermato a 0,96 è ora in avvicinamento a quota 1, in base alla quale scattano le restrizioni.

Dall’agrifood all’aerospaziale, ecco il piano degli industriali per il rilancio di Torino e del Piemonte

Automotive, agrifood, aerospaziale e tessile i settori chiave. Dalle tecnologie 4.0
all’intelligenza artificiale le sfide per essere attrattivi, infrastrutture e partenariato pubblico-privato per riavviare la crescita

 Tornare a crescere del 3% l’anno, aumentando il Pil regionale di 42 miliardi. Sono questi gli obiettivi che fissa il Piano industriale del Piemonte realizzato da Confindustria Piemontee presentato  al Presidente della Regione Alberto Cirio, proseguendo il percorso di confronto e condivisione iniziato a settembre 2020. Un “open plan” da integrare e aggiornare periodicamente, che vuole essere anche uno strumento di lavoro per concordare, in primis, con l’Unione Europea i filoni prioritari di sviluppo e finanziamento.

A cominciare dal Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e dal piano Next Generation EU, che potrebbero portare in Piemonte fino a 16 miliardi. Risorse che saranno una leva strategica di sviluppo per l’intera economia regionale. La pandemia ha infatti ridotto di ulteriori 11 miliardi il Pil regionale, su cui già gravava un differenziale di 31 miliardi rispetto alle regioni europee comparabili. Un divario pro capite di 7.136 euro, che nell’ultimo decennio è stato determinato da 3,9 miliardi annui di minori investimenti pubblici legati all’economia. Un deragliamento vero e proprio, che però non si è accompagnato a un calo degli investimenti in edilizia, macchinari e impianti, che sono nella media europea. Ancora migliore la propensione delle imprese all’investimento manifatturiero, che è stato pari al 6,6% del Pil, un valore tra i più alti in Europa, e che colloca il Piemonte al primo posto in Italia.

«La programmazione europea ha sempre avuto un Psr, un Piano di sviluppo rurale, ma non ha mai previsto per i territori un Piano di sviluppo industriale – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto CirioLa conseguenza è che ognuno di questi settori – agricoltura, industria, artigianato – è rimasto spesso in compartimenti stagni, senza quella interazione reciproca che invece è indispensabile. Per questo il lavoro che Confindustria Piemonte ci ha presentato oggi, un lavoro concreto e ingegneristico, è prezioso. Lo raccogliamo felici che sia il primo passo di un importante momento di concertazione e dialogo che, a partire da giovedì, faremo con tutto il territorio, per definire insieme le priorità che guideranno le politiche economiche nei prossimi 10 anni. Da una parte la nuova programmazione 2021-2027, con l’obiettivo di arrivare a un accordo con tutti gli interlocutori del partenariato economico, sociale e istituzionale entro la fine dell’anno. E dall’altra il Recovery Plan: entro aprile il Governo italiano dovrà trasmettere all’Europa il proprio Piano di investimenti e noi entro marzo manderemo a Roma le nostre linee di indirizzo, che non saranno scritte dentro i palazzi, ma condivise sul campo con i nostri sindaci e i nostri imprenditori che del Piemonte sono l’anima».

«Oggi diamo seguito al percorso di confronto iniziato a settembre, presentando un Piano industriale che mette il treno Piemonte sui binari giusti – commenta il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay– Serve una visione europea, questa è la direzione che vogliamo. Il ritardo accumulato pesa sulla nostra capacità di competere, di crescere ed essere attrattivi. Nei prossimi anni si può recuperare, partendo dagli investimenti e dalla capacità di sviluppare un partenariato pubblico-privato, che deve essere in grado far crescere l’industria piemontese e attrarre investimenti da fuori, portando le aziende a insediarsi qui, grazie alla grande capacità del territorio di esprimere innovazione».

Per tornare a crescere al 3%, e colmare il gap con il resto d’Europa, il piano in questa prima stesura individua quattro settori verticali: automotive, che occupa 60 mila persone e fattura 20 miliardi escludendo le case costruttrici, e che deve puntare sulla mobilità sostenibile; l’agrifood dove operano 100 mila persone, che deve legarsi anche al turismo e al Bio; l’aerospaziale che impiega 14.800 persone e fattura 4 miliardi, che deve incalzare il progresso tecnologico con nuovi materiali e robotica; il tessile, con ampi margini di espansione nel bio tessile e smart-textile. A questi si aggiungono due ambiti orizzontali di applicazione tecnologica: le tecnologie 4.0 per sviluppare un’industria sempre più sostenibile, e l’intelligenza artificiale, un mercato che cresce del 30% l’anno. Tra le nuove opportunità il piano individua la bioedilizia, dove il Piemonte ha possibilità di creare una nuova filiera.

Gli strumenti operativi per realizzare queste indicazioni sono una progettazione integrata delle partecipazioni pubblico-private all’interno di una revisione della missione di Finpiemonte. Suggerito un maggiore ricorso all’appalto pre-commerciale, il partenariato per l’innovazione e l’appalto di soluzioni innovative. Nel comparto delle infrastrutture il piano ne censisce un gruppo di subito cantierabili per un valore di 7,43 miliardi, infine sul fronte della formazione si auspica una riduzione della dispersione scolastica, e un’implementazione della formazione tecnica superiore. Tutte direttrici che si intrecciano con le richieste fatte dalla Regione al Governo per i fondi Next Generation Eu: circa 8 miliardi per la rivoluzione verde e la transizione economica, 1,7 miliardi per la salute, 1,34 miliardi per istruzione, formazione, ricerca e cultura, 1,22 miliardi per le infrastrutture per la mobilità, 736 milioni per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 24 milioni per l’equità sociale e territoriale.

Covid, il bollettino di mercoledì 24 febbraio: 1453 contagi in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1453 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 197 dopo test antigenico), pari al 6.8% dei 21.363tamponi eseguiti, di cui 11.176 antigenici. Dei 1453 nuovi casi, gli asintomatici sono 498(34,3% ).

I casi sono così ripartiti: 237 screening, 738 contatti di caso, 478 con indagine in corso; per ambito: 36 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 133 scolastico, 1284 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 246.092così suddivisi su base provinciale: 21.621 Alessandria, 12.658 Asti, 8.454 Biella, 33.304 Cuneo, 19.108 Novara, 129.673 Torino, 9.070 Vercelli, 9.072 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.205 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.927 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 152(+7rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.911(8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.541

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.915.346(+21.363rispetto a ieri), di cui 1.135.203risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.326

Sono 17 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.326deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.413 Alessandria, 595 Asti, 377 Biella, 1.108 Cuneo, 771 Novara, 4.248 Torino, 422 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

223.162 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 223.162(+ 924rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.408 Alessandria, 11.524 Asti,7.602Biella, 30.760 Cuneo, 17.506 Novara, 117.151 Torino, 8.215 Vercelli, 8.131 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.111 extraregione e 1.754 in fase di definizione.

La primavera inizia prima con 20 gradi in città

E’ un vero e proprio anticipo di primavera, quello di questi giorni  giorni a Torino e in Piemonte

Grazie all’alta pressione con aria afro-mediterranea  le temperature massime  salgono oltre i 20 gradi in pianura e lo zero termico si registra  a 3.500 metri.

Il rialzo termico ridurrà  la neve in montagna, sotto la media del periodo, sulle Alpi torinesi e piemontesi.

Preoccupazioni, però, per l’agricoltura: se prima della fine dell’inverno le temperature torneranno sotto lo zero sarà inevitabile una moria di gemme con i raccolti compromessi.

Torna l’esercito per controllare Barriera di Milano

Intensificati i servizi di controllo del territorio in Barriera Milano.

Personale della Polizia di Stato coadiuvato dall’esercito presidierà le zone maggiormente interessate dallo spaccio, affiancando alla già intensa attività repressiva quella volta a prevenire i fenomeni di illegalità diffusa attraverso la presenza massiccia sul territorio.

Proprio nelle ultime ore il personale della Polizia di Stato del Comm.to Centro ha sorpreso due cittadini senegalesi, di 33  e 19 anni, con dello stupefacente al seguito. In particolare, il trentatreenne, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti,  controllato domenica in via La Salle, è stato trovato in possesso di  alcune decine di grammi di hashish;  il suo connazionale diciannovenne, invece, in via Cecchi, alla vista della pattuglia di Polizia ha ingoiato del crack, tanto da dover essere trasportato in ospedale, per una intossicazione da cocaina. Entrambi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio.

Stretta anche sugli esercizi commerciali: dopo le chiusure disposte dalla Questura di Torino per mancato rispetto della normativa anti contagio in arrivo i provvedimenti prefettizi di sospensione della licenza fino a 30 giorni.