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Il bollettino Covid di lunedì 5 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato804 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 52 dopo test antigenico), pari al 9,9% degli 8.158 tamponi eseguiti, di cui 3.442 antigenici. Degli 804 nuovi casi gli asintomatici sono 267 (33,2%).

I casi sono così ripartiti: 109 screening, 481 contatti di caso, 214 con indagine in corso; per ambito: 6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 44 scolastico, 754 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 322.19così suddivisi su base provinciale: 26.088 Alessandria, 15.452 Asti, 9.955 Biella, 45.601 Cuneo, 24.956 Novara, 172.501 Torino, 12.165 Vercelli, 11.676 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.392 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.404 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 36(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.851 (+14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 29.537.

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.858.478 (+8.158 rispetto a ieri), di cui 1.379.859 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.463

Sono 13 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.463 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.480 Alessandria, 645 Asti, 398 Biella, 1.267 Cuneo, 857 Novara, 4.911 Torino, 475 Vercelli, 341 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 89 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

277.974 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 277.974 (+993 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 22.907 Alessandria, 13.576 Asti, 8.812 Biella, 38.361 Cuneo, 21.667 Novara, 148.364 Torino, 10.455 Vercelli, 10.503 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.249 extraregione e 2.080 in fase di definizione.

Controlli dei Carabinieri nelle festività pasquali, oltre 500 pattuglie impegnate sul territorio provinciale

Torino, 5 aprile. Per le giornate di Pasqua e pasquetta oltre 500 pattuglie dell’Arma sono state dispiegate in tutta l’area metropolitana torinese dal Comando Provinciale allo scopo di svolgere un’adeguata azione di prevenzione e di contrasto ai principali fenomeni di illegalità e per verificare il rispetto delle norme anti covid.

Le pattuglie dei Carabinieri sono impegnate nelle zone lacustri e nelle aree montane e collinari, nei parchi e nelle strade cittadine del capoluogo piemontese e dei piccoli centri abitati con lo scopo di contrastare i reati, vigilare sul rispetto delle misure di contenimento della pandemia in atto ma soprattutto per essere vicini ai cittadini più bisognosi, primi tra tutti gli anziani spesso rimasti soli in casa, fornendo loro ogni possibile assistenza.
Tra i vari controlli svolti a Gassino, nell’hinterland torinese, i militari sono dovuti intervenire presso una abitazione in cui era in corso una festa di compleanno, organizzata nonostante le restrizioni anti Covid. 13 persone sono state identificate e multate.

La bimba nata con l’intestino al posto del polmone salvata a Pasqua al Regina Margherita

È una storia miracolosa di rinascita. È stata salvata grazie ad un intervento prima e ad un trapianto di fegato in seguito una piccola bimba nata con l’intestino al posto di un polmone, a causa di una rarissima e grave forma di ernia diaframmatica, presso la Città della Salute di Torino.

La storia inizia ben prima della sua nascita quando, alla 20a settimana di gestazione, all’ecografia sulla mamma viene riscontrata nel
feto la presenza di un’ernia diaframmatica congenita, una rara
malformazione in cui, a causa di un vero e proprio “buco” nel diaframma,
l’intestino può spostarsi nel torace e compromettere il normale sviluppo
dei polmoni.
La mamma della nascitura viene quindi presa in carico dall’équipe di diagnostica
prenatale dell’ospedale Sant’Anna, diretta dal dottor Andrea Sciarrone, e la
gravidanza viene monitorata sino alla nascita della bimba nel novembre 2019, allorchè viene immediatamente ricoverata presso la Rianimazione
pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita, diretta dal dottor Giorgio Ivani, e, dopo 2 giorni di
trattamento intensivo, sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di
correzione dell’ernia diaframmatica dal direttore della Chirurgia
pediatrica dottor Fabrizio Gennari e dalla sua équipe.
Solitamente nei bambini affetti da ernia diaframmatica il decorso
postoperatorio porta ad un progressivo recupero della funzione
cardiopolmonare ed un ritorno ad una vita normale, ma per la neonata le cose si
sono dimostrate da subito ben più complesse. Infatti la comparsa di altre
problematiche, non correlate alla malformazione, prolungano la permanenza
in Rianimazione pediatrica sino al marzo 2020 e rendono poi necessaria una
lunga degenza presso il reparto di Pneumologia pediatrica diretto dalla
dottoressa Elisabetta Bignamini. Nel corso dei mesi la situazione
respiratoria si complica ulteriormente perchè la piccola sviluppa una malattia
epatica colestatica che determina l’abnorme ingrossamento del fegato, con
effetto compressivo sul torace. Si instaura una progressiva insufficienza
epatica e la gestione clinica si fa sempre più complessa, non essendovi
prospettive di dimissione. La mamma e il papà però non si
arrendono mai, sostenuti anche dalla straordinaria voglia di vivere della
loro bimba.
La “tenacia” della piccola sostiene anche tutti i professionisti che, in un
ampio ambito multidisciplinare, hanno in cura la bimba e giungono alla
decisione di inserirla in lista d’attesa per un trapianto di
fegato, che si presenta da subito ad altissimo rischio. L’attesa di un
organo idoneo si prolunga per mesi, durante i quali la piccola contrae e
supera brillantemente anche l’infezione da Covid 19. Grazie al Coordinamento regionale trapianti del Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso), finalmente nel
novembre 2020, a COVID superato, arriva il fegato ideale, proveniente da un
donatore anch’esso reduce da COVID. Si procede così al trapianto.
Questo impegnativo intervento, eseguito presso l’ospedale Molinette dal professor Renato Romagnoli
(direttore del Centro trapianti di fegato dell’ospedale Molinette) e dalla
sua équipe, e le successive cure intensive post-trapianto assicurate
dall’équipe di Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor
Roberto Balagna), permettono all’organismo della bimba di recuperare
progressivamente dopo tutte le difficoltà già superate. Sarà tuttavia
necessaria ancora una lunga degenza prima in Rianimazione pediatrica e poi
nel reparto di Gastroenterologia del Regina Margherita, diretto dal dottor Pierluigi Calvo, per arrivare alla meta. Ora anche i polmoni possono crescere e svilupparsi regolarmente nella loro naturale posizione.
Tra qualche giorno finalmente arriverà il momento tanto atteso della dimissione dopo un ricovero che
dal giorno della nascita è durato ben 17 mesi, ma che, grazie all’impegno di
numerosi medici ed infermieri di molti reparti e servizi della Città
della Salute di Torino, ha permesso ora ai genitori di poter
tornare a casa con la loro bimba ed iniziare quella vita normale che tanto
hanno desiderato.

Ance e Confindustria Piemonte: “Situazione difficile per le imprese, materie prime troppo care”

Coro unanime di Ance Piemonte e Valle d’Aosta e Confindustria Piemonte per denunciare l’eccezionale rincaro nei prezzi di acquisto di materie prime, derivati e conseguentemente dei principali materiali da costruzioni, di entità così elevata da rischiare di compromettere la regolare prosecuzione dei lavori affidati

L’eccezionale aumento riguarda il prezzo dell’acciaio, che tra novembre 2020 e febbraio 2021 è aumentato del 130%. Una dinamica che, oltre ai prodotti siderurgici, si osserva anche in altri materiali di primaria importanza per l’edilizia, come, ad esempio, i polietileni che nello stesso periodo hanno mostrato incrementi superiori al 40%, il rame +17% e il petrolio +34%. Ma i dati sono in continua evoluzione e il trend sembra destinato ad aumentare per i prossimi mesi.

Il Presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta PAOLA MALABAILA: Gli impatti sulla produzione e sugli scambi commerciali causati dalla pandemia hanno ridisegnato il futuro delle supply chain a livello globale, scaricando sul settore edile il caro materialiSiamo molto preoccupati perché le imprese sono in forte sofferenza e questi incrementi eccezionali non fanno che aggiungersi alle già ingenti difficoltà finanziarie e patrimoniali dovute alle dinamiche disfunzionali di appalto connesse alla pandemia. Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di aggiornare il prezzario regionale basandosi sui prezzi delle materie prime e semilavorati rilevati nei primi tre mesi del 2021 anziché sulla media dei prezzi nel 2020 falsata dalla pandemia e tenere conto di questa infuocata dei prezzi.

Il Presidente di Confindustria Piemonte MARCO GAY: “Le ragioni di tale situazione derivano da una serie di congiunture internazionali, impreviste e imprevedibili, che si inseriscono in un mercato già gravemente anomalo per la crisi pandemica in atto. Un’impennata così rapida non si era mai verificata e di questo passo tra un paio di mesi il rischio è che alcune imprese siano costrette a sospendere la produzione. Oltre ai rincari, non si riescono a reperire materiali e i tempi di consegna si sono dilatati rispetto agli standard, senza contare che la qualità si è notevolmente abbassata. Riscontriamo troppe incertezze e tutto ciò sta assumendo dimensioni tali da minacciare la ripresa economica post-Covid del comparto dell’edilizia con pesanti ricadute su tutta la filiera”.

Vaccini, il governatore Cirio: “quando arriveranno le forniture in aprile correremo più veloci”

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio scrive su Facebook:

“Siamo pronti a correre  più veloci, ma per farlo abbiamo bisogno dei vaccini. Dopo i ritardi nelle consegne dei giorni scorsi ci auguriamo che alle forniture di aprile sia garantita regolarità”.

Cirio ieri  ha visitato il Centro vaccinale di Bene Vagienna (Cuneo). “Uno dei nostri 140 punti per la vaccinazione -a cui presto se ne aggiungeranno altri 50 con il sostegno del sistema privato”

Covid, il bollettino di domenica 4 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.425 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 74 dopo test antigenico), pari al 10% dei 13.545 tamponi eseguiti, di cui 7.713 antigenici. Dei 1.425 nuovi casi, gli asintomatici sono 550 (38,6%).

I casi sono così ripartiti: 199 screening, 813 contatti di caso, 413 con indagine in corso; per ambito: 18 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 79 scolastico, 1.328 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 321.386 così suddivisi su base provinciale: 26.058 Alessandria, 15.445 Asti, 9.938 Biella, 45.577 Cuneo, 24.923 Novara, 171.821 Torino, 12.160 Vercelli, 11.669 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.390 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.405 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 370 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.837 (+18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 29.748

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.850.320 (+13.545 rispetto a ieri), di cui 1.378.446 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.450

Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.450 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.480 Alessandria, 645 Asti, 398 Biella, 1.259 Cuneo, 856 Novara, 4.907 Torino, 475 Vercelli, 341 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 89 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

276.981 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 276.981 (+1.478 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 22.884 Alessandria, 13.526 Asti,8.805Biella, 38.277 Cuneo, 21.580 Novara, 147.654 Torino, 10.444 Vercelli, 10.489 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.246 extraregione e 2.076 in fase di definizione.

Misure anti Covid più restrittive per le festività Pasquali

È stata firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio una ordinanza che introduce delle misure più restrittive in occasione delle festività.

Supermercati chiusi dalle ore 13 del giorno di Pasqua e per l’intera giornata di Pasquetta. La chiusura vale per le grandi strutture di vendita la cui superficie supera i 1.500 metri quadri nei comuni fino a 10 mila abitanti e 2.500 metri quadri nei comuni con più di 10 mila abitanti. La chiusura riguarda anche le medie strutture di vendita, la cui superficie è compresa tra 151 e 1.500 metri quadri nei comuni fino a 10 mila abitanti e con superficie tra 251 e 2.500 metri quadri nei comuni con più di 10 mila abitanti.

Inoltre in Piemonte a partire dalla mezzanotte di oggi, fino a lunedì 5 aprile compreso, è vietato recarsi nelle seconde case per coloro che non sono residenti sul territorio regionale.

“Questa misura ha evidentemente la finalità di limitare le occasioni di assembramento in questi giorni di festa – sottolinea il presidente Cirio -, ma con la volontà di garantire le piccole attività di vicinato che potranno continuare a offrire il servizio e come segno di rispetto per dare un momento di riposo alle lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione, che da un anno con grande dedizione stanno anche loro garantendo un servizio essenziale per le nostre comunità”.

Pareggio al derby della Mole: Torino-Juventus 2-2

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Sanabria mattatore con una doppietta
Chiesa e Ronaldo goleador Juve

1 punto a testa in un derby molto combattuto con i granata più pericolosi soprattutto nei minuti di recupero in cui il portiere bianconero Szczesny ha evitato la sconfitta alla Juventus. Un pareggio che serve più al Toro in ottica salvezza anche se i granata vincendo non avrebbero assolutamente rubato. Per la Juve un pari che sa di resa scudetto ed il recupero col Napoli di mercoledì prossimo sarà proprio uno spareggio per qualificarsi in Champions League,occupando uno dei 4 posti disponibili, più reale il quarto.Per i granata di Nicola 1 punto importante per consolidare il 17esimo posto ultimo utile per non retrocedere, portandosi a +2 sul Cagliari sconfitto oggi in casa dal Verona.Per il Toro c’è anche la gara da recuperare contro la Lazio.Molto bene Sanabria autore di una doppietta e vero grande bomber,a parte qualche distrazione complessivamente tutto il Toro va oltre la sufficienza come prestazione collettiva. La Juve, invece,vive delle fiammate di alcuni suoi grandi giocatori. Oggi un inesistente Ronaldo, per larghi tratti di gara, ha comunque segnato il gol del pareggio. Male la squadra bianconera nel complesso e bene ancora una volta Chiesa,un motorino perpetuo sulla fascia. Il risultato di 2-2 rispecchia una gara dai 2 volti. In vantaggio la Juve con Chiesa, la doppietta di Sanabria ha portato in vantaggio i granata,poi Ronaldo ha ristabilito la parità.
Buona Pasqua a tutti.

Vincenzo Grassano

Recovery Plan made in Piemonte: 27 miliardi per oltre 1200 progetti

Il presidente Alberto Cirio: “Diamo voce alle esigenze di sviluppo del territorio. Priorità a nuove tecnologie, ambiente e infrastrutture”. Il documento ora verrà trasmesso a Roma: l’8 aprile inizierà il confronto con il presidente del Consiglio Draghi

Si intitola “Next Generation Piemonte” il documento, approvato questo pomeriggio durante una riunione straordinaria della Giunta regionale, che contiene oltre 1200 progetti dal valore complessivo di 27 miliardi di euro.

Il testo raccoglie i contributi giunti dal territorio dei quali si chiede al Governo l’inserimento nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il cosiddetto Recovery Plan. La prossima settimana inizierà il confronto con Roma per definire quali di questi progetti potranno essere inclusi nel documento finale che il Governo entro il mese di aprile invierà all’Unione Europea con le priorità italiane.

“Giovedì 8 aprile presenteremo al premier Mario Draghi questo documento, che definisce le linee di indirizzo per lo sviluppo del Piemonte nei prossimi 10 anni – ha dichiarato il presidente della RegioneAlberto Cirio, al termine della seduta -. Siamo orgogliosi di dire che è il contributo del Piemonte, e non della Regione Piemonte, perché dà voce a tutte le esigenze di crescita che ci sono pervenute dal territorio durante l’intenso calendario di incontri che, nelle scorse settimane, ci ha visto andare in tutte le province per ascoltare gli enti locali, le categorie economiche, produttive e sociali, i nostri giovani, che sono i veri proprietari del futuro. Quante volte leggendo un bando europeo ci si è chiesti chi lo avesse scritto, perché troppo distante dalla realtà, noi abbiamo voluto evitare questo scollamento andando prima sul territorio per raccogliere le esigenze reali da chi il territorio lo vive tutti i giorni”.

L’analisi delle istanze mette in risalto come la progettualità dal basso esprima un preciso orientamento verso le nuove tecnologie, l’ambiente e le infrastrutture: oltre 600 progetti riguardano questi ambiti.

“Infrastrutture tradizionali come le strade, i ponti le vie, ma anche quelle che riguardano le infrastrutture multimediali per rendere il Piemonte più connesso anche a livello digitale – ha proseguito il presidente Cirio -. E poi i progetti che riguardano l’istruzione e l’edilizia sanitaria. In questo documento c’è quello che serve al Piemonte e non dobbiamo perdere questa opportunità. Se infatti è fondamentale continuare a vaccinare, perché vincerà questa battaglia chi prima avrà vaccinato la sua gente, dall’altra dobbiamo continuare a progettare il futuro e i fondi del Recovery Plan abbinati a quelli della prossima programmazione europea 2021-2027 porteranno in Piemonte oltre 10 miliardi di euro, una cifra che il Piemonte non ha mai avuto e che adesso dobbiamo investire per fare ripartire la nostra regione e non lasciare nessuno indietro”.

La proposta di Recovery Plan del Piemonte in sintesi vede 1.273 progetti così ripartiti:
– 672 riguardano la rivoluzione verde e la transizione ecologica

– 230 racchiudono interventi su digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

– 187 si riferiscono alle infrastrutture per la mobilità sostenibile

– 107 comprendono l’inclusione e la coesione

– 55 fanno riferimento all’istruzione e alla ricerca

– 22 concernono l’assistenza sanitaria

A livello territoriale la provincia di Alessandria vede 34 progetti per un valore di 1,8 miliardi di euro, quella di Asti 195 progetti per circa 1 miliardo di euro, Biella 76 progetti per 684 milioni di euro, Cuneo 39 progetti per oltre 1,8 miliardi di euro, Novara 187 progetti per oltre 1,2 miliardi di euro, Torino 182 progetti per 3,5 miliardi di euro, Vercelli 344 progetti per 2,5 miliardi di euro, il Verbano-Cusio-Ossola 57 progetti per oltre 560 milioni di euro. A questi si aggiungono 159 progetti a valenza regionale del valore complessivo di 13,8 miliardi di euro.

Si segnalano, tra gli ambiti:

– rigenerazione edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato, messa in sicurezza, interventi antisismici (468 proposte per un valore complessivo di 11,9 miliardi);

– interventi in viabilità, infrastrutture viarie e opere di ingegno come ponti, strade e parcheggi (183 proposte per 4,2 miliardi);

– sviluppo dei servizi di trasporto pubblico locale, trasporto ferroviario, infrastrutture per il trasporto aereo cargo e passeggeri (37 schede per 2 miliardi);

– riqualificazione o costruzione di impianti sportivi, sia a valenza di coesione e infrastrutture sociali, sia in integrazione dell’offerta turistica, insieme ad altri strumenti e investimenti sui servizi turistici (63 proposte per 1,8 miliardi);

– progetti di mobilità alternativa e dolce, come ciclovie, funivie e passerelle, prevalentemente a servizio della riqualificazione paesaggistica e dell’offerta turistica in contesti adeguati (109 schede per 635 milioni);

– potenziamento di strutture, risorse e strumenti per anziani, minori, famiglie in difficoltà, soggetti vulnerabili (84 interventi per 750 milioni).

Il bollettino Covid di sabato 3 aprile: ricoveri in calo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.127 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 220 dopo test antigenico), pari al 5,0% dei 42.325 tamponi eseguiti, di cui 30.514 antigenici. Dei 2.127 nuovi casi, gli asintomatici sono 799 (37,6%).

I casi sono così ripartiti: 275 screening, 1.255 contatti di caso, 597 con indagine in corso; per ambito:26 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 153 scolastico, 1.948 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 319.961 così suddivisi su base provinciale: 25.971 Alessandria, 15.385 Asti, 9.917 Biella, 45.321 Cuneo, 24.797 Novara, 171.076 Torino, 12.084 Vercelli, 11.626 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.388 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.396 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 369 (9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.819 (-45 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 29.848

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.836.775 (+42.325 rispetto a ieri), di cui 1.374.204 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.422

Sono 23 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.422 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.479 Alessandria, 643 Asti, 398 Biella, 1.257 Cuneo, 852 Novara, 4.889 Torino, 474 Vercelli, 341 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 89 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

275.503 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 275.503 (+ 2.437 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 22.779 Alessandria, 13.465 Asti,8.792 Biella, 38.011 Cuneo, 21.434 Novara, 146.893 Torino, 10.367 Vercelli, 10.451 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.245 extraregione e 2.066 in fase di definizione.