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Rivoluzione Turismo, torna la storica legge regionale: investimenti su hotel, B&B e agriturismi

Cirio e Bongioanni: «Alberghi, B&B, agriturismi, campeggi, villaggi, rifugi: un programma da quasi 16 milioni di euro a sostegno delle imprese turistico-ricettive. Così il Piemonte turistico torna a investire, innova e cresce»

Dopo quindici anni torna in campo la Legge Regionale 18/99, una pietra miliare che all’inizio degli anni Duemila ha trasformato radicalmente il panorama turistico piemontese, preparando il territorio all’appuntamento con le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Oggi, quella stessa legge viene riscoperta e rilanciata in chiave moderna con una nuova programmazione da quasi 16 milioni di euro, segnalando un momento rivoluzionario per lo sviluppo turistico del Piemonte.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale al Turismo Paolo Bongioanni hanno annunciato l’attivazione del nuovo bando 2025, che mette a disposizione 15.870.000 euro a fondo perduto a favore delle piccole e medie imprese ricettive piemontesi.

Il contributo regionale coprirà il 50% degli investimenti ammissibili (da un minimo di 20.000 a un massimo di 120.000 euro), garantendo un sostegno effettivo tra i 10.000 e i 60.000 euro per ciascun progetto. L’iniziativa è rivolta a una vasta gamma di strutture: alberghi tradizionali e diffusi, condhotel, residenze turistico-alberghiere, b&b, affittacamere, locande, agriturismi con ospitalità, campeggi, glamping, villaggi turistici, rifugi alpini ed escursionistici, residence e case vacanza.

Grande soddisfazione da parte del presidente Cirio, che sottolinea il valore strategico della misura:

«È il ritorno della legge che negli anni Duemila, assieme alla “gemella” Legge 4 destinata ai Comuni ed enti locali, ha consentito il salto di qualità e competitività all’offerta turistica del Piemonte in vista dei Giochi invernali del 2006 e che oggi rimettiamo a disposizione del territorio.
Nel 2021 – in periodo pandemico – ci siamo avvalsi della Legge 18 per finanziare il Bonus Turismo, che ha rappresentato un ristoro eccezionale alle imprese turistiche colpite dal Covid, e nel 2022 ha finanziato in modo mirato le strutture per il turismo outdoor.
Un bando così completo non veniva più concepito e lanciato dal 2010: oggi si è rivelato lo strumento più efficace per sostenere il Piemonte turistico nel compiere un nuovo salto in avanti».

Anche l’assessore Bongioanni evidenzia l’impatto significativo dell’iniziativa:

«Questo intervento, che ritorna dopo tanti anni, è pensato per qualificare sempre più verso l’alto la nostra offerta ricettiva. Il primo biglietto da visita che diamo al turista quando viene a trovarci è la qualità della nostra ricettività.
Sappiamo quanto sia fondamentale nel marketing turistico il passaparola: e quindi nell’accoglienza ci giochiamo una fetta importante dell’appeal di un territorio straordinario come il nostro.
Questo bando mette l’impresa turistica al centro. Allo stesso modo intendiamo declinare le nuove misure che andremo a innervare a partire dal prossimo autunno, destinate a un obiettivo collegato e altrettanto importante per lo sviluppo del nostro turismo che è quello della promozione, dove lavoreremo per prodotto e con al centro la redditività dell’impresa».

Il bando, in uscita a fine luglio con scadenza al 30 settembre, rappresenta una leva potente per la rigenerazione dell’intero comparto turistico piemontese. Saranno ammissibili anche nuove imprese (purché non prevedano nuove costruzioni), con l’obiettivo di valorizzare le strutture esistenti, promuovendo interventi come:

  • miglioramento e riqualificazione degli spazi interni ed esterni;

  • aumento della capacità ricettiva;

  • introduzione di servizi dedicati alle famiglie;

  • abbattimento delle barriere architettoniche;

  • efficientamento energetico;

  • realizzazione di aree wellness, bike room, spazi outdoor e aree bimbi.

Con questa iniziativa, la Regione Piemonte rilancia uno strumento storico ma profondamente attuale, ponendo le basi per una nuova fase di crescita turistica, fondata su qualità, sostenibilità e centralità dell’impresa.

Ecco come cambieranno Aurora e Barriera

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Spazi urbani più verdi e vivibili con un nuovo percorso ciclabile, un grande graffito urbano, 400 nuovi alberi, più illuminazione, il recupero di spazi dismessi e locali chiusi. I circa tre chilometri che collegano Aurora e Barriera di Milano lungo corso Palermo si preparano ad una grande trasformazione che si propone di ricucire le estremità dell’asse e restituire la strada alle persone, alla loro vita quotidiana e al loro movimento. Interventi di rigenerazione urbana che saranno accompagnati da un processo partecipativo per coinvolgere i residenti dei due quartieri nel cambiamento e da azioni specifiche dedicate ad adolescenti e giovani del quartiere.

È stato presentato a Palazzo Civico il masterplan del progetto di rigenerazione “Aurora Barriera”, finanziato con 25,8 milioni di euro nell’ambito dei Progetti di Territorio del Programma Nazionale Metro Plus 2021-2027.

“Siamo convinti – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – che la riqualificazione e la rigenerazione urbana siamo elementi imprescindibili non solo per rendere un luogo più funzionale e più bello, ma anche per migliorarne la sicurezza. Da decenni Aurora e Barriera di Milano non vedevano investimenti strutturali. Oggi cominciamo ad invertire la rotta, con un progetto ambizioso di trasformazione dello spazio pubblico e con azioni di ascolto e coinvolgimento attivo dei tantissimi giovani che vivono in questo territorio e che ne rappresentano il futuro. Diamo avvio al cambiamento di una zona, quella di Torino nord, dove sappiamo bene che i problemi e le fragilità non mancano ma dove ci sono anche un forte senso di comunità e tante realtà positive, che crediamo fortemente meritino di essere valorizzate. Torino cresce solo se cresce tutta insieme, a partire dai luoghi che più chiedono attenzione”.

Della predisposizione del masterplan, affidato nel settembre 2024 alla società Infra.To, sono stati incaricati lo studio Carlo Ratti Associati per la redazione del documento e la cooperativa Liberitutti per le azioni di accompagnamento e coinvolgimento del territorio, cui si sono unite le agenzie West8 (per la parte paesaggistica) e Mic (per la mobilità). Nel marzo di quest’anno si sono svolti focus group sul territorio che hanno restituito idee e suggerimenti dei cittadini che sono poi stati, dove possibile, inseriti nel progetto.

“Il progetto di corso Palermo è nato dall’ascolto. Negli ultimi mesi abbiamo organizzato decine di incontri nel quartiere e in tutta la città – racconta Carlo Ratti, fondatore di CRA e curatore della Biennale Architettura 2025 -. Quelle conversazioni hanno plasmato il progetto nella sua essenza. Ne è emersa una sorta di piattaforma: dal grande graffito agli spazi pubblici riconfigurabili, tutto è pensato per permettere alla città di esprimersi. Mi ha sempre ispirato l’idea di Umberto Eco della città come opera aperta, qualcosa che continua a evolvere. Ed è proprio questo lo spirito che abbiamo cercato di catturare”.

Gli interventi si concentreranno sull’asse di corso Palermo e via Martorelli, che attraversa i due quartieri, scelto sia per flussi di traffico compatibili con un processo di rigenerazione dello spazio pubblico che per il fatto che questo si possa connettere positivamente con l’avvio della realizzazione della Linea 2 della metropolitana. Il corso attraversa perfettamente entrambi i quartieri, dando modo di amplificare il più possibile l’effetto degli interventi, che ricadranno “a raggiera” su ognuno dei cinque snodi individuati, ovvero quelli all’intersezione di corso Palermo con i corsi Regio Parco, Brescia, Novara, Giulio Cesare, Vercelli. Nella sua articolazione il progetto individua quattro aree di interesse con diverse vocazioni: quella tra corso Palermo e le vie Parma e Perugia per cultura e vita notturna; largo Palermo per istruzione e infanzia; l’area tra i corsi Palermo e Giulio Cesare per la vocazione commerciale e quella compresa tra le vie Martorelli e Sempione per la vocazione residenziale e sportiva. Un piano mirato a massimizzare l’impatto positivo attraverso una trasformazione diffusa di spazi pubblici, con l’obiettivo di restituirli alla cittadinanza favorendo mobilità sostenibile, sicurezza e socialità. Corso Palermo diventerà una enorme tela di arte urbana di oltre 2,8 chilometri con un’illuminazione scenica, dove il 62% degli spazi sarà reso accessibile a pedoni e ciclisti e il 35% della superficie, con oltre 400 nuovi alberi piantati, sarà destinata a verde.

Gli interventi materiali saranno al centro di un processo partecipativo di informazione e co-progettazione insieme a cittadini e stakeholder, affidato ad Avventura Urbana, che partirà nei prossimi mesi e porterà alla definizione degli interventi, coinvolgendo residenti, realtà associative, scuole ed esercizi di vicinato. E saranno accompagnati da interventi immateriali: oltre 3milioni di euro saranno infatti destinati ad azioni triennali rivolte ai giovani e realizzate dai giovani, con una valorizzazione delle associazioni under 35 che operano sui territori. Le macro aree di intervento saranno il racconto del territorio (come le nuove generazioni vivono il territorio, come lo percepiscono, si rappresentano al suo interno e lo raccontano), la prevenzione delle dipendenze e il supporto del benessere psicofisico, il sostegno alla crescita e al consolidamento delle giovani realtà dei quartieri.

“Il masterplan presentato oggi – spiega l’assessora alla Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno – è frutto di un intenso e articolato percorso, nato sui quartieri eper i quartieri. Il grande lavoro corale di Aurora Barriera, per cui ringrazio tutte le realtà il cui contributo scientifico, professionale e di visione è stato essenziale, vogliamo dia impulso a un processo di rigenerazione che inneschi un cambiamento autentico nei quartieri, circoli virtuosi di investimenti, abitazioni, capitale umano. Accompagneremo la riqualificazione materiale a progetti aggregativi e sociali con e per le e i giovani, protagonisti assoluti dei quartieri. Con tre milioni di euro sosterremo azioni dedicate all’empowerment, alla prevenzione delle dipendenze, alla valorizzazione e all’accompagnamento di realtà composte ragazze e ragazzi del territorio. Saranno loro, che lo vivono in prima persona, a riappropriarsi dei quartieri e dei luoghi e metteremo loro a disposizione tutti gli strumenti necessari a crescere e concretizzare i propri sogni”.

Con la consegna del masterplan alla Città parte la prima fase del progetto ovvero il coinvolgimento dei residenti della zona alla co-progettazione dell’intervento che verrà realizzato, insieme ad un’iniezione di aiuti per l’economia di prossimità con 1milione di euro di contributi a fondo perduto per sostenere progetti di investimento degli operatori commerciali dei due quartieri. Parallelamente prende il via la progettualità per i più giovani, cui sono destinati oltre 3milioni di euro, con il progetto “Bella storia. Racconti del territorio e animazione socio culturale di prossimità”. L’avviso pubblico per individuare le progettualità da realizzare sarà pubblicato dopo l’estate.

Ad Aurora e Barriera vivono 88mila persone, tra queste ogni 100 giovani sono presenti 146 anziani (in Aurora) e 142 (in Barriera), un numero decisamente inferiore rispetto alla media cittadina che ammonta a 232 e che denota la presenza più alta di popolazione 25-34 anni rispetto agli altri quartieri. Il 36% della popolazione è di origine straniera.

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Strage di Brandizzo, 24 indagati. Cade l’accusa di omicidio volontario

La procura di Ivrea ha chiuso le indagini. Sono 24 gli indagati per la strage di Brandizzo nella quale morirono cinque operai, investiti da un treno la sera del 30 agosto 2023. Ma è caduta l’accusa più grave ipotizzata a suo tempo  dalla procura di Ivrea: quella di omicidio volontario con dolo eventuale. I 24 indagati sono  21 persone fisiche e 3 società, soggetti entrati nell’inchiesta della procura eporediese, a vario titolo, per omicidio colposo in relazione all’incidente. Le società indagate sono Rfi, Sigifer di Borgo Vercelli e Clf di Bologna.

Rigenerazione urbana: “Arte in transito”, 11 nuove opere sui muri di via Sacchi

È stata inaugurata  in via Sacchi la seconda fase del progetto di arte pubblica Arte in Transito, con l’installazione di undici nuovi pannelli murari che arricchiscono il paesaggio urbano lungo il lato ferroviario, tra via Pastrengo e corso Sommeiller. In un tratto di città dove storia e trasformazione convivono, l’arte torna così protagonista per raccontare un presente in evoluzione e anticipare un futuro di rigenerazione.

Il progetto, promosso dal Comitato Spontaneo Rilanciamo via Sacchi, è stato realizzato attraverso una stretta cooperazione tra Accademia di Belle Arti di Torino e Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che li ha visti coinvolti in tutte le fasi della sua realizzazione, dalla ricognizione del sito con rilievi e misurazione degli spazi espositivi all’elaborazione di una mappa di comunità per la partecipazione della popolazione del quartiere, allo studio di fattibilità, fino all’ideazione e realizzazione dei bozzetti digitali.

I pannelli di “Arte in Transito”, montati sui muri come cartelli pubblicitari stradali, rappresentano temi espressi dalla comunità di Borgo San Secondo nel 2023: la cultura, la memoria, la documentazione e il futuro, l’inclusione sociale. Ideati ed eseguiti da studentesse e studenti internazionali della Scuola di Decorazione e di altre Scuole di Arti Visive dell’Accademia Albertina, dalla loro superficie di circa 3 x 3 metri emergono senso di bellezza e forza del colore. Come già avvenuto nei precedenti progetti di Portici d’Artista, anche in Arte in Transito i protagonisti sono giovani artisti in formazione, alla loro prima esperienza con l’arte nello spazio pubblico.

L’intervento, promosso in collaborazione con il Comitato Rilanciamo Via Sacchi, punta a valorizzare i muri della ferrovia attraverso opere partecipate, con l’obiettivo di stimolare il rilancio della via, contrastare la dismissione commerciale lungo il lato porticato, rafforzare il senso di identità del luogo e incrementare la fruizione sia da parte dei residenti sia dei visitatori, integrando questo tratto urbano nei percorsi cittadini dedicati all’arte pubblica.

Il progetto 2025 è stato realizzato con il patrocinio della Città di Torino, l’autorizzazione della Soprintendenza e del Gruppo FS Italiane, e il finanziamento del Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD), della Circoscrizione 1 e dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Torino. In particolare la Circoscrizione 1, da sempre attenta alle opportunità di rigenerazione urbana del territorio, ha seguito l’iter progettuale sin dalle fasi iniziali, sostenendolo nel corso di questi anni anche dal punto di vista finanziario.

«Con “Arte in Transito” continuiamo a investire sui giovani talenti e sul potere rigenerativo dell’arte pubblica, elementi fondamentali per ridare vita ai nostri quartieri e costruire una città più inclusiva e partecipata – dichiara l’assessora alle Politiche giovanili e Progetti di rigenerazione urbana Carlotta Salerno -. Il coinvolgimento delle nuove generazioni e del territorio sono motore di trasformazione urbana e sociale e gli ultimi 11 pannelli costituiscono un esempio vincente di collaborazione tra istituzioni che, a vario titolo, si impegnano per valorizzare la città tramite la creatività giovanile. Siamo orgogliosi di vedere in via Sacchi le opere realizzate da studentesse e studenti, che con passione e immaginazione raccontano la storia e le speranze del quartiere di Borgo San Secondo, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e identità locale».

«Il progetto sviluppato su via Sacchi oggi compie una tappa importante – afferma Cristina Savio, Presidente della Circoscrizione 1 di Torino -. Per questo traguardo voglio innanzitutto ringraziare per l’impegno e la passione la cittadinanza attiva, a partire dal gruppo “Rilanciamo via Sacchi”. In un’epoca in cui il commercio di prossimità fatica, le reti famigliari si allentano, quelle di amicizia diventano spesso virtuali, è importante avere cura dello spazio pubblico e animarlo con iniziative che creino o rinforzino le reti di relazioni. Come Circoscrizione 1 abbiamo creduto in Portici d’artista prima e Arte in Transito poi, sostenendoli anche economicamente. Mi preme dunque anche ringraziare la coordinatrice Gritti e i coordinatori Martinez e Benedetti, che hanno seguito le iniziative su via Sacchi fin dall’esordio».

Il gruppo di lavoro che ha portato avanti il progetto vede il contributo di diverse professionalità: Rossella Maspoli, Politecnico di Torino DAD, e Monica Saccomandi, Scuola di Decorazione dell’Accademia Albertina, sono state responsabili del concept, masterplan e management del progetto. La parte artistica è stata curata da Monica Saccomandi con il contributo di Carlo Galfione e Daniele Galliano docenti della Scuola di Decorazione dell’Accademia Albertina. Per quanto riguarda le attività di promozione, gestione amministrativa, comunicazione e intermediazione culturale, l’incarico è stato svolto da Rossella Maspoli e Laura Porporato, presidente del Comitato Rilanciamo Via Sacchi, insieme al Comitato stesso. Sempre dal Comitato, è stato anche il contributo portato al progetto da parte del vicepresidente Luigi Ratcliff, insieme a Simonetta Maggi e Virginia Moniaci.

Rossella Maspoli ha evidenziato, in particolare, l’importanza di “azioni di local branding, volte sia a valorizzare i luoghi che a ricostruire la memoria collettiva”. Affermando, inoltre che “le pratiche di arte pubblica hanno ruolo nei processi di miglioramento dello spazio pubblico e di stimolazione a nuove attività”.

Laura Porporato, in rappresentanza del Comitato Rilanciamo Via Sacchi, sottolinea come “Arte in transito sia uno dei progetti avviati dall’Associazione fin dal 2017, per valorizzare una delle vie porticate più importanti della città, grazie anche alle sue architetture e la sua storia, e rigenerarla grazie all’arte, la cultura ed i giovani”.

I bozzetti e l’esecuzione dei pannelli sono stati progettati dagli studenti e studentesse dell’Accademia Albertina, tra i quali Sofia Argentin, Xuechun Cao, Gilda Genghini, Lorenzo Griguoli, Zixu Jiao, Yan Li, Yu Zhen Li, Caiji Lou, Lin Luan, Annamaria Nicolussi-Principe, Alessia Poppa, Meirui Qian, Ismaela Spinelli, Xiangrui Sun, Yiqing Yan, Siyi Ying, Congqing You, Kaiyue Xie, Ruxuan Wang, Manman Zeng, Yan Zhang.
La prima fase del progetto «Arte in Transito» si è conclusa il 17 luglio 2024, con la messa in opera dei primi 11 pannelli di arte pubblica murale. La seconda fase completa nel 2025 la copertura dei muri ciechi per 22 opere in totale e attraverso il nuovo sito web (https://viasacchi.designcontest.polito.it/it/) apre alla comunicazione e alle azioni partecipate per accrescere inclusione e partecipazione.

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Il Piemonte punta sulla Cultura: in arrivo i fondi regionali per biblioteche, teatri e festival

AL VIA 20 NUOVI BANDI PER IL 2025, STANZIATI 11,5 MILIONI DI EURO

L’assessore Chiarelli: «Valorizziamo i territori e costruiamo un sistema culturale più forte e inclusivo»

La cultura rappresenta il filo vitale delle comunità, il battito quotidiano che anima ogni angolo del territorio, anche quelli più periferici. È nei piccoli teatri, nelle biblioteche di quartiere, nei festival di paese, nei cori, nelle bande, nelle botteghe artigiane e nei laboratori cinematografici che si tramanda la memoria condivisa e si gettano le basi per il futuro. Per sostenere queste realtà, che custodiscono l’identità profonda del Piemonte, la Regione rinnova con convinzione il proprio impegno.

Con l’approvazione della delibera presentata ieri dall’assessore alla Cultura Marina Chiarelli, la Giunta regionale ha autorizzato lo stanziamento di 11,5 milioni di euro per l’anno 2025, destinati a finanziare 20 bandi nell’ambito del programma triennale della cultura. Un’azione concreta che nasce da un intenso lavoro di ascolto e dialogo con oltre 50 associazioni di categoria, e che punta a garantire continuità, visione strategica e stabilità a chi, ogni giorno, contribuisce a rendere viva la cultura piemontese.

«Con la valorizzazione dei territori decentrati e la programmazione triennale costruiamo un sistema culturale più forte e inclusivo – afferma l’assessore Chiarelli –. I bandi del 2025 rappresentano una scelta politica precisa: vogliamo premiare chi sceglie di portare cultura dove ce n’è più bisogno, sostenere chi lavora ogni giorno per rendere accessibile e viva l’identità culturale piemontese. La cultura nasce dai territori, risponde ai loro bisogni e li fa crescere. È su questo solco che vogliamo continuare a investire, rendendo il Piemonte un modello di inclusione riconosciuto a livello nazionale e internazionale».

Il nuovo assetto triennale permetterà alle realtà culturali di pianificare con maggiore respiro, superando la logica dell’incertezza legata ai bandi annuali. Ciò comporterà una riduzione degli oneri burocratici, una migliore allocazione delle risorse, maggiore continuità occupazionale e un impatto più significativo sui territori.

I bandi in arrivo copriranno un ampio ventaglio di ambiti culturali: dallo spettacolo dal vivo, con festival, rassegne e stagioni teatrali, alla produzione di teatro, lirica, danza e circo contemporaneo; dalla valorizzazione della musica popolare e amatoriale – cori, bande, gruppi locali – fino agli interventi dedicati al settore cinematografico, che includeranno sia la realizzazione di progetti culturali sia la riqualificazione e promozione delle sale.

Ampio spazio sarà riservato anche alle attività espositive, alla divulgazione culturale tramite convegni e festival, alle rievocazioni e ai carnevali storici, nonché alla formazione artistica e musicale, che spazierà dai corsi pre-accademici ai percorsi professionali. Saranno inoltre sostenute le residenze artistiche, sia stabili che diffuse sul territorio.

Grande importanza sarà data anche alla promozione del sapere e della lettura, con risorse dedicate a biblioteche, librerie indipendenti, eventi letterari e iniziative volte a stimolare l’interesse per i libri. A questo si aggiungerà un bando annuale destinato alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico e dialettale piemontese, elemento fondamentale dell’identità regionale.

Il principio della territorialità sarà uno dei cardini della strategia: priorità verrà data ai progetti sviluppati nei comuni non capoluogo e nelle aree con bassa densità culturale. Saranno valorizzate anche le iniziative che promuovono l’accessibilità, sia fisica che sensoriale, e che contribuiscono alla sostenibilità ambientale.

Attraverso questo piano, la Regione Piemonte riafferma la propria volontà di investire nella cultura non solo come leva economica, ma come forza coesiva, identitaria e generativa. Un impegno concreto verso un futuro in cui la cultura sia realmente un patrimonio condiviso, aperto a tutti.

Primo caso di West Nile nel Torinese, colpito un anziano

L’infezione da virus West Nile provocata dalle zanzare ha colpito nel Torinese. Il primo caso del 2025 riguarda un uomo di 79 anni, di Santena, che è stato ricoverato in neurologia al Santa Croce di Moncalieri. Aveva manifestato sintomi compatibili con la malattia ed era piombato in uno stato confusionale. Tuttavia le sue condizioni non sono preoccupanti e potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni.

Casa, sprint in Piemonte +14% le compravendite nel primo trimestre, a Torino +12%

L’ANALISI DI FIAIP

  • In Piemonte vendute 15.537 case: Cuneo in testa (+38%), Asti giù (-1,5%)
  • Nel torinese 8.200 abitazioni vendute: oltre metà del mercato regionale
  • Aumento del 5% delle vendite nelle zone periferiche
  • Prezzi in aumento tra 1 e 2%

Il mercato immobiliare in Piemonte apre il 2025 con un deciso segnale positivo. Nel primo trimestre dell’anno sono state vendute 15.537 abitazioni su tutto il territorio regionale, registrando un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024 (quando le compravendite erano state 13.630).

Torino si conferma locomotiva del mercato: nella sola provincia si contano 8.191 transazioni (+13,7%), suddivise tra 3.583 immobili venduti nel capoluogo (+12,2%) e 4.608 nel resto dell’area metropolitana (+15%).

L’analisi, condotta da Fiaip Piemonte (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) su dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, mostra un trend positivo in tutte le province piemontesi, ad eccezione della città di Asti, in leggera flessione (-1,5%). Tuttavia, il resto del territorio astigiano ha segnato un’impennata con un +27,4%.

“L’avvio del 2025 segna una ripresa concreta del mercato immobiliare – spiega Marco Pusceddu, presidente di Fiaip Piemonte –. Un trend già in atto sul finire del 2024, che ha beneficiato del calo del costo del denaro da parte della BCE e della conseguente riduzione dei tassi di interesse, con il fisso tornato vantaggioso per chi pianifica investimenti di lungo periodo.”

Nel 2024, il Piemonte aveva chiuso con un incremento dell’1% nelle compravendite. “Un risultato nient’affatto scontato, considerando che il primo semestre aveva segnato un -3,8% – sottolinea -. Grazie alla graduale riduzione dei tassi sui mutui, il secondo semestre ha registrato un rimbalzo del +5,4%”.

“Il 2025 si è aperto con slancio – continua Pusceddue se i tassi rimarranno stabili e il contesto economico non subirà scosse, il mercato potrà tornare davvero promettente.”

TORINO: il cuore del mercato regionale

Con 8.191 transazioni, l’area torinese rappresenta più della metà del mercato regionale. Torino città ha registrato 3.583 vendite nel primo trimestre del 2025 (+12,2%), mentre la provincia si distingue con 4.608 compravendite (+15%).

Un risultato – sia per Torino sia per il Piemonte – che supera la media nazionale, dove l’incremento è stato dell’11,2% con 172mila compravendite concluse nei primi tre mesi dell’anno.

“Il risveglio del mercato è iniziato nella seconda metà del 2024 e ha permesso a Torino di chiudere l’anno con un +1,6%commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino –. La stabilità dei tassi ha dato nuova fiducia ai compratori, molti dei quali avevano rinviato l’acquisto per timore di condizioni sfavorevoli.”

“Questi volumi di compravendite raccolgono quindi anche le intenzioni di acquisto di chi ha temporeggiato, spaventato dai continui rialzi dei tassi d’interesse, che avevano caratterizzato il 2023 e buona parte del 2024 – sottolinea la presidente -. In tanti non trovavano conveniente comprare casa, soprattutto se dovevano cambiare la prima casa, rischiando di avere rate del mutuo più care rispetto a quelle che già pagavano”.

Il segmento più dinamico resta quello degli immobili di dimensioni medio-piccole. Il trilocale è il formato più richiesto, con superfici tra i 50 e gli 85 metri quadri. Seguono gli appartamenti fino a 115 mq. Al contrario, le metrature superiori ai 120-140 mq trovano più difficoltà a intercettare la domanda.

“La cautela degli acquirenti è legata, da un lato, al calo del potere d’acquisto, a causa dell’aumento dei prezzi, dall’altro, all’incertezza economica e geopolitica – sottolinea Gallipoli –. Chi compra cerca soluzioni sostenibili, evitando di esporsi troppo con cifre importanti e mutui alti”.

Prezzi e tempi di vendita: il termometro degli agenti.

Un sondaggio tra gli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino conferma la crescita: il 74% degli intervistati segnala un aumento delle compravendite, mentre l’80% osserva un incremento dei prezzi tra l’1% e il 2% rispetto al 2024.

Per quanto riguarda i tempi di vendita, il 40% indica entro i 90 giorni, mentre il 60% riferisce trattative che si concludono entro sei mesi.

“I tempi restano contenuti solo se il prezzo richiesto è allineato al mercato e allo stato dell’immobile – avverte GallipoliOggi ristrutturare costa molto, questo frena l’interesse per le case da rimettere a nuovo.”

Domanda in crescita in periferia e nei quartieri riqualificati.

Gli agenti immobiliari segnalano un aumento del 5% delle vendite nelle zone periferiche della città. Le aree più richieste sono Lingotto, Mirafiori, Parella-Aeronautica, Borgo Vittoria, Parco Dora e Valdocco, tutte interessate da recenti interventi di riqualificazione urbana.

Rinnovato interesse anche per l’area nord-est di Barriera di Milano, in particolare tra piazza Respighi e via Porpora, grazie alla presenza di immobili ristrutturati. Restano penalizzate meno attrattive invece le aree verso corso Vercelli e corso Novara, fino al quartiere Aurora. Alcune perplessità sono state espresse dagli abitanti sul progetto della nuova Moschea.

Grande attenzione anche alla rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, destinata a ospitare un nuovo polo universitario e il tracciato della futura Metro 2. Vivacità anche per l’area attorno al nuovo centro commerciale ToDream, lungo corso Romania, e per i quartieri limitrofi da Barca e Bertolla fino a Settimo Torinese.

LE PROVINCE: tutte in crescita, spicca il Cuneese.

Nel dettaglio provinciale, tutte le aree del Piemonte registrano un aumento delle compravendite:

Cuneo: +25% con 1.991 case vendute (Cuneo città +38%, provincia +24%)

Asti: +15,8% e 730 vendite (Asti città -1,5%, provincia +27,4%)

Torino: +13,7% e 8.191 vendite (Torino città +12,2%, provincia +15%)

Novara: +12,1% e 1.250 vendite (Novara +22,9%, fuori porta +8,4%)

Verbano-Cusio-Ossola: +11,9% e 623 vendite (Verbania +1,3%, resto provincia +14,2%)

Alessandria: +11% e 1.545 vendite (Alessandria città +22,3%, provincia +7,8%)

Vercelli: +7,3% e 557 vendite (Vercelli città +7,2%, provincia +7,4%)

Biella: +4,4% e 650 vendite (Biella città +11,1%, provincia +1,4%)

Imprese piemontesi più internazionali e competitive con il “Voucher Certificazioni”

È stato pubblicato il bando “Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità”, disponibile al seguente link: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/voucher-certificazioni-pmi-competitivita-sostenibilita.

Si tratta di una misura strategica promossa dalla Regione Piemonte e gestita da Unioncamere Piemonte, che mette a disposizione 8,4 milioni di euro – di cui 8 milioni provenienti dal Programma Regionale FESR 2021–2027 e 400.000 euro dal sistema camerale piemontese – per sostenere le micro, piccole e medie imprese nell’ottenimento di certificazioni volontarie in ambito tecnologico, ambientale e di innovazione sostenibile.

L’iniziativa mira ad accompagnare il sistema produttivo piemontese in un percorso di crescita orientato alla qualità, alla transizione ecologica e all’apertura verso nuovi mercati.

“Con questo bando – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – rafforziamo concretamente il nostro sostegno alla crescita delle imprese, incentivando i percorsi di certificazione come strumento strategico per la competitività, l’internazionalizzazione e la sostenibilità. Il nostro impegno è rendere sempre più qualificato e riconosciuto il tessuto produttivo piemontese, pronto ad affrontare le sfide ambientali e tecnologiche grazie alle opportunità offerte dalla transizione verde e digitale”.

Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e sarà attivo dal 15 ottobre 2025 alle ore 11:00 fino al 30 ottobre 2026 alle ore 16:00.

“L’introduzione dei ‘Voucher certificazioni PMI’ rappresenta un passaggio chiave per migliorare la competitività delle nostre imprese – sottolinea il presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia –. Sosteniamo con convinzione questa misura, che accelera l’adozione di standard riconosciuti e facilita l’ingresso nei mercati. Le certificazioni volontarie nei campi tecnologico, ambientale e dell’innovazione sostenibile sono strumenti essenziali per la riconversione verso settori ad alto valore aggiunto. In particolare, l’attenzione verso le certificazioni ambientali ed ESG è cruciale per promuovere un modello produttivo più green, un impegno che il sistema camerale piemontese continua a perseguire con determinazione. Invitiamo pertanto tutte le PMI a cogliere questa importante opportunità per rafforzare il proprio sviluppo e posizionamento competitivo”.

Per presentare la misura è stato organizzato un webinar informativo gratuito che si terrà giovedì 24 luglio 2025 alle ore 11. Per partecipare è obbligatorio iscriversi al link https://piemontedesk.pie.camcom.it/scheda-webinar

Nel mese di settembre inoltre si terrà un ciclo di incontri territoriali informativi in diverse province piemontesi. Questo il calendario delle riunioni:

  • Cuneo – 17 settembre 2025, ore 11:00
    Camera di Commercio di Cuneo, Via Emanuele Filiberto 3

  • Biella – 18 settembre 2025, ore 11:00
    Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Via Aldo Moro 15

  • Torino – 23 settembre 2025, ore 09:30
    Fondazione Circolo dei Lettori, Via Bogino 9

  • Alessandria – 3 ottobre 2025, ore 11:00
    Camera di Commercio Alessandria-Asti, Via Vochieri 58

Arrestato un uomo per l’omicidio e occultamento di cadavere di un imprenditore nel 2016

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Nella mattinata del 22 luglio, a Torino, i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno fermato ed arrestato un sessantaduenne di origine serba, già noto alle forze dell’ordine, residente stabilmente nel capoluogo piemontese, gravemente indiziato del reato di “omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere” di Momcilo BAKAL, piccolo imprenditore di origine bosniaca residente a Leinì (TO), scomparso nel luglio del 2016 in circostanze misteriose, con la sua autovettura, senza lasciare tracce in Italia o nei paesi dell’ex Jugoslavia da cui proveniva.
Le ricerche, effettuate a largo raggio nelle zone limitrofe – a suo tempo vennero impiegati vigili del fuoco, cani da ricerca e sommozzatori per le aree lacustri e fluviali – non sortirono esiti tangibili. La svolta si ebbe dopo il 2023, grazie all’utilizzo di nuovi apparati tecnologici e a dei riscontri della banca dati DNA per altri reati che, in qualche modo portarono gli investigatori a focalizzare ulteriormente l’attenzione sull’indagato.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea, alla luce dei nuovi elementi hanno permesso ai militari dell’Arma di ricostruire i movimenti della vittima – e del suo presunto assassino – su di un ipotetico percorso che portava in un terreno in Località Villaretto, non lontano dal luogo di lavoro e dall’abitazione dello scomparso, confutando alcune testimonianze contrastanti rilasciate dall’indagato: qui, dopo una lunga e articolata attività di scavi e ricerche, nell’estate del 2024, è stato trovato il corpo di BAKAL.


Dagli accertamenti tecnico-scientifici incrociati con i pregressi riscontri investigativi, è stato possibile ricostruire gli eventi, riconducibili ad un avvelenamento messo in atto dall’indagato, che avrebbe poi occultato il corpo della vittima, simulando l’allontanamento volontario e facendone sparire anche l’autovettura. Il movente sarebbe da ricondurre a questioni economiche e disaccordi fra i due tali da indurre l’uomo a commettere l’omicidio.
L’uomo è stato arrestato previa notifica di Ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Ivrea (TO) su richiesta della stessa Procura della Repubblica e condotto presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Design, tessile, food: “giovani cervelli” protagonisti grazie alle Città creative Unesco

 AL VIA IL PIANO DELLA REGIONE PIEMONTE «GIOVANI, CREATIVITA’ E INNOVAZIONE» RIVOLTO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

L’assessore Chiarelli: «Un progetto che valorizza il protagonismo delle nuove generazioni»

Le Città Creative UNESCO del Piemonte – Torino, Alba e Biella – coinvolgeranno gli studenti delle scuole superiori in mini start-up, con l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi che si sfideranno in un contest finale che decreterà le idee migliori. È questo il cuore del progetto «Giovani, creatività, innovazione: un processo di capacity building in Piemonte»approvato ieri dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili del Piemonte Marina Chiarelli.

Il percorso è partito sotto l’impulso della Regione, che ha invitato le tre città riconosciute dall’Unesco a unire le forze, per sviluppare un progetto condiviso, con impatto diretto sul territorio. Dopo una fase di lavoro e confronto, il piano è stato riformulato in tre tappe principali: una prima fase di formazione nelle scuole (maggio-settembre 2025), la creazione delle mini start-up a scopo educativo (dicembre 2025-maggio 2026), e un contest conclusivo che premierà i tre progetti migliori, con la successiva rendicontazione delle attività (giugno-dicembre 2026).

Ogni città svilupperà un percorso legato al proprio settore di eccellenza:

  • Torino, con il progetto «La creatività si fa strada», coinvolgerà le classi del triennio degli istituti tecnici/professionali legati al design.
  • Alba si concentrerà sull’enogastronomia, in collaborazione con gli istituti specializzati in enologia e arte culinaria.
  • Biella, con «Creatività & futuro», punterà sull’ambito tessile, coinvolgendo gli studenti del terzo e quarto anno delle scuole superiori locali.

«Con questo progetto vogliamo dare ai giovani del Piemonte un’occasione concreta per mettersi in gioco e sviluppare la loro creatività culturale, partendo dai settori identitari e d’eccellenza del nostro territorio, per cui siamo riconosciuti in tutto il mondo – dichiarano l’assessore Chiarelli, il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il vicepresidente della Regione Elena Chiorino –. Le Città creative Unesco del Piemonte uniranno forze e competenze per accompagnare gli studenti in un percorso concreto e stimolante, che mette insieme formazione, idee e territori. La cultura diventa così un motore reale di crescita e partecipazione attiva per le nuove generazioni».