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Fridays For Future, sciopero per il clima: in piazza anche a Torino

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Frdys For Future Torino

Venerdì 9 OTTOBRE dalle 9.30 in Piazza Castello
Fridays for Future Torino aderisce allo ​sciopero scolastico per il clima nella giornata di venerdì 9 ottobre. Invitiamo tutte e tutti a scioperare da una giornata di scuola o di lavoro e ad unirsi alla mobilitazione.
Siamo costretti a tornare in piazza per chiedere alle istituzioni, al governo in generale ma anche alla Regione Piemonte, di agire. La pandemia ha reso evidenti le contraddizioni del nostro sistema economico e sociale, costringendoci ad affrontare la realtà, ascoltare la scienza e ​trattare ogni situazione di emergenza come tale​. Nonostante ciò la crisi climatica continua ad essere ignorata e trascurata dalla classe politica. ​Gli incendi, gli uragani, la siccità, la distruzione dei raccolti, le alluvioni e le migrazioni stanno già oggi mietendo vittime e di anno in anno rendono la vita sempre più difficile a milioni di persone in tutto il mondo.
Negli scorsi giorni le alluvioni che hanno devastato Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria ci hanno mostrato una delle tante facce della crisi climatica, che negli anni peggioreranno e aumenteranno sempre più. Per questo è necessario agire ora sui territori, prevenendo eventi di questo tipo.
Perché tutto questo ancora non basta ai nostri politici per decidersi ad agire?
Perché tocca ancora noi – ragazzi, studenti, lavoratori – scendere in strada e cercare di scuoterli?
Questa decade è cruciale per la sopravvivenza della nostra società: le scelte che facciamo, le decisioni che prendiamo, le politiche che adottiamo saranno determinanti per il futuro delle prossime generazioni. Il 2020 deve essere l’anno dove cominciare ad implementare le giuste politiche di transizione ecologica, dove lavorare per avere una speranza di contenere il riscaldamento globale entro i + 1.5 gradi °C di aumento medio delle temperature globali rispetto ai livelli pre-industriali, evitando così le conseguenze peggiori della crisi climatica. Ogni paese dovrà far e la sua parte, e rispettare gli Accordi di Parigi che ha sottoscritto per salvaguardare il nostro clima e conseguentemente il nostro Futuro su questo pianeta.
Come affermato da molti scienziati ed economisti, le ​misure per la ripartenza dopo il lockdown sono ​un’occasione irripetibile per avviare la riconversione ecologica​, facendone lo strumento per risollevare l’economia – creando nuovi, diversi lavori – e risolvere al contempo i problemi sociali del nostro paese. Insieme a decine di esperti e associazioni, Fridays for Future Italia ha raccolto nella campagna “​Ritorno al Futuro” un gran numero di proposte concrete ( ​https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/ ) per il governo italiano, che tuttavia si sta muovendo nella direzione opposta, cercando di tornare alla “vecchia normalità”, il business as usual, incentivando l’economia basata sui combustibili fossili e spendendo denaro per ripristinare un passato malato e non per costruire un futuro migliore.
Cosa accade a Torino
L’appuntamento a Torino è per le 9.30 in Piazza Castello. Le attività si susseguiranno per tutta la giornata, con interventi degli attivisti e delle attiviste, ma anche di studenti, e lavoratori.
La musica accompagnerà tutto l’evento grazie anche alla presenza di alcuni artisti torinesi, tra cui Max Casacci dei Subsonica che organizzerà un piccolo dj set nel pomeriggio e gli Eugenio in Via di Gioia.
Ci sarà la possibilità di dipingere capi di vestiario con i simboli di Fridays for Future e di Extinction Rebellion, quindi l’invito è di portare magliette da casa per decorarle con gli stencils.
“Eco dalle città”, un’associazione che si occupa della distribuzione di alimenti invenduti combattendo nella quotidianità lo spreco alimentare, fornirà uno spuntino ai partecipanti.

NOTE SULLA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DEL COVID-19: l’azione rispetterà le norme anti-contagio. Sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina, bisognerà restare distanti un metro e mezzo, e fin dalla prima mattina i nostri attivisti saranno in Piazza Castello per disegnare a terra con i gessetti delle X su cui ci si dovrà posizionare per mantenere le distanze di sicurezza. Noi ascoltiamo la scienza sempre, ed ogni emergenza va trattata come tale.
Inoltre, per chi è bloccato a casa in attesa di un tampone sarà possibile partecipare a distanza con le modalità di digital strike elaborate durante il periodo di lockdown, scattando una foto con un cartellone che verrà pubblicata sui social. I momenti salienti della giornata saranno in diretta dalle nostre pagine.

Contatti: https://www.instagram.com/fridaysforfuture_torino/?hl=it https://fridaysforfutureitalia.it/scioperoglobale/;
Attivisti Fridays For Future Torino: Luca S. (3348678168)
Valentina B. (3450352535) Barbara M. (3348678131)

Coronavirus, in Piemonte nessuna nuova vittima ma i contagi sono 336

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

28.549 PAZIENTI GUARITI E 494 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.549 (+68 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3514 (+14) Alessandria, 1647 (+1) Asti, 898 (+0) Biella, 2780 (+13) Cuneo, 2632 (+11) Novara, 14.496 (+23) Torino, 1353 (+4) Vercelli, 1032 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 197 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 494sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4172

Nessun decesso di persona positive al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale è di 4172 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 210 Biella, 401Cuneo, 382 Novara, 1842 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 37.194(+336 di cui 219 sono asintomatici. 84 screening, 174 contatti di caso,78 con indagine in corso. Ambito: 18 RSA, 53 scolastico, 265 popolazione generale. I casi importati sono 7 su 336) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4496 Alessandria, 2046 Asti, 1224 Biella, 3739 Cuneo, 3560 Novara, 18.595 Torino, 1726 Vercelli, 1238 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 309 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 261 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 16 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 311 (+14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3652.

I tamponi diagnostici finora processati sono 771.156 di cui 421.997 risultati negativi.

Un ottobre di cultura ai Musei Reali

Aperture, visite straordinarie e mostre  A ottobre, un ricco programma di iniziative straordinarie permetterà di riscoprire e approfondire le collezioni dei Musei Reali, anche attraverso visite e attività speciali per adulti e ragazzi.

 

Aperture straordinarie

 

Tutti i giovedì di ottobre, dalle ore 21, il pubblico potrà partecipare alle visite guidate “Una gita a…”. Un interessante itinerario alla scoperta degli oggetti e dei siti archeologici più particolari al Museo di Antichità.

Giovedì 8 ottobre si inizia con Una gita a Industria: viaggio sul Po in età romana con Elisa Panero, curatore delle collezioni archeologiche dei Musei Reali, tra i tesori della città fluviale sacra alla dea Iside. Il percorso, della durata di circa un’ora, è visitabile in gruppi composti al massimo da 8 persone ciascuno, al costo di 5 euro oltre al biglietto di ingresso ai Musei Reali. Giovedì 8 ottobre, il Museo di Antichità e i Giardini Reali rimarranno aperti eccezionalmente dalle 19.30 alle 23.30, al costo di 5 Euro comprendente anche l’ingresso alla mostra Incēnsum.

 

Sabato 10 ottobre, dalle ore 19.30 alle ore 23.30, Palazzo Reale  la visita speciale “Tutto in una notte. Ingresso con biglietto speciale da 10 Euro, ridotto a 2 Euro dai 18 ai 25 anni, gratuito sotto i 18 a

 

Domenica 11 ottobre, dalle 10.15 alle 17.15, sarà l’occasione per visitare anche la Biblioteca Reale grazie all’iniziativa Domenica di Carta, promossa a livello nazionale dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nel Salone monumentale sarà allestito un breve percorso espositivo, La cura di carta, dedicato al tema della cura nelle collezioni della Biblioteca e verrà esposto anche un prezioso ricettario manoscritto della fine del XIV secolo, riccamente miniato, che tramanda antiche ricette per trattare molte malattie. I visitatori riceveranno una breve brochure di presentazione della Biblioteca e delle opere esposte. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria almeno 24 ore prima all’indirizzo: mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it. L’accesso è consentito in gruppi da 10 persone ogni ora, dalle 10.15 alle 17.15. A quanti non dovessero trovare posto nell’orario prescelto, sarà proposto un orario alternativo, fino ad esaurimento dei posti disponibili. La mascherina protettiva è obbligatoria e dovrà essere indossata per tutto il tempo di permanenza in Biblioteca. Per la registrazione anagrafica dovrà essere compilato il modulo alla pagina https://www.museireali.beniculturali.it/scheda-di-registrazione-anagrafica-biblioteca-reale/.

 

Visite speciali

 

Sabato 10 e domenica 11 ottobre alle ore 15 l’itinerario Benvenuto a Palazzo! è visitabile con le guide di CoopCulture, alla scoperta delle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale, con l’Armeria e la Galleria della Sindone, per scorgere il restauro “a vista” dell’altare della Cappella. Il percorso, della durata di circa un’ora, è visitabile in gruppi composti al massimo da 8 persone ciascuno, al costo di 7 euro oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali. Per una visita individuale, è possibile scaricare MRT, l’app ufficiale dei Musei Reali, comprendente l’audioguida completa con oltre 35 ascolti oppure acquistare al Museum Shop la nuova guida a stampa I Musei Reali di Torino pubblicata da Allemandi Editore e realizzata in collaborazione con CoopCulture.

 

Sabato 10 e domenica 11 ottobre il percorso prosegue nelle Cucine Reali al piano interrato di Palazzo Reale e nell’Appartamento della Regina Elena, a piano terreno, alle ore 10-11-12 e 15-16-17. Le visite, della durata di un’ora, sono condotte dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale”. Il biglietto è acquistabile in cassa il giorno stesso al costo di 7 euro.

 

 

Attività ai Giardini Reali

 

Sabato 10 ottobre, alle ore 10, in una cornice del tutto eccezionale come quella dei Giardini Reali, sarà possibile praticare yoga con una lezione all’aria aperta della durata di un’ora. Un’occasione unica per riscoprire sé stessi, riconnettendosi con la terra e l’ambiente circostante. In caso di maltempo la lezione sarà svolta nella Sala da Ballo del secondo piano di Palazzo Reale. L’attività si terrà i primi 4 sabato di ottobre al costo di 15 euro, abbonamento di quattro lezioni 50 euro. Ultimo appuntamento sabato 24 ottobre. Per prenotazioni e informazioni, 011 19560449 o info.torino@coopculture.it.

 

 

Le mostre

 

Capa in color

Nelle Sale Chiablese, fino al 31 gennaio 2021, si potrà visitare Capa in color, la mostra monografica dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa, nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. La mostra, che presenta oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate, intende illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento. L’esposizione è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). I biglietti possono essere acquistati in cassa oppure online sul sito www.capaincolor.it. Prenotazioni e informazioni al numero 338 1691652 o via e-mail info@capaincolor.it.

È possibile anche prenotare percorsi e laboratori destinati alle scuole ed ideati da CoopCulture: le attività, con un occhio attento alle connessioni tra la straordinaria mostra e le collezioni dei Musei Reali, si svolgono dal martedì al sabato nella fascia oraria 9.30-10 per un accesso a mostra chiusa e in tutta sicurezza per le classi. Prenotazioni e informazioni al numero 338 1691652 o via e-mail info@capaincolor.it

 

Beyond Walls – Oltre i muri

Dopo il Champ de Mars di Parigi, le tappe di Andorra, Ginevra, Berlino, Ouagadougou e Yamoussoukro, l’artista franco-svizzero Saype ha scelto Torino come settimo sito della sua monumentale opera di Land Art ecologica dedicata alla fratellanza universale e alle connessioni tra uomini e culture. Una gigantesca catena di mani intrecciate è comparsa sui prati del giardino della Porta Palatina, dipinta con pigmenti eco-compatibili appositamente brevettati. Un messaggio di solidarietà e di fratellanza per un’opera che unisce idealmente Torino al resto del mondo. In parallelo, i Musei Reali si sono fatti sostenitori del progetto grazie alla volontà di connettere il patrimonio delle arti classiche alle espressioni artistiche contemporanee, contribuendo a realizzare uno dei più importanti interventi artistici su scala globale degli ultimi anni. Il progetto è un percorso che comprende anche la prima mostra personale dell’artista franco-svizzero al primo piano della Galleria Sabauda. Beyond Walls. Torino 2020 ricostruisce poetica, carriera e tecnica dei “Foot Murales” che hanno reso celebre Saype in tutto il mondo e sarà visitabile fino al 17 gennaio 2021 con il biglietto ordinario del museo.

Incēnsum

“Incēnsum”, l’esposizione, organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Per Fumum, illustra con opere che si datano a partire dal III millennio a.C., il percorso delle Vie dell’Incenso. Le fonti antiche riportano l’itinerario compiuto dalle lacrime del deserto, il frankincenso o olibano, prodotto principalmente in Oman e Yemen, che dall’antica Arabia Felix risaliva verso le terre dei Nabatei, giungendo fino al Mediterraneo, attraversando Israele o spingendosi fino ad Alessandria d’Egitto. Questo è da sempre legato alla creazione di pregiate essenze profumate che verranno ricreate lungo il percorso. La mostra conta sui prestiti del National Museum di Mascate (Sultanato dell’Oman), del Museo Egizio e del Museo d’Arte Orientale di Torino, del Museo delle Civiltà di Roma, del Museo Etnoarcheologico Castiglioni di Varese. L’esposizione, aperta fino al 10 gennaio 2021, è visitabile ogni venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 14 alle 17 con ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali.

 

TOward2030. What are you doing?

Fino al 17 gennaio il pubblico potrà visitare l’esposizione dedicata al progetto TOward2030. What are you doing? Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto ha previsto la realizzazione di 18 opere murali ispirate ai Sustainable Development Goals elaborati dall’ONU, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile più il Goal Zero, pensato da Lavazza per divulgare gli obiettivi stessi. La mostra, curata da Roberto Mastroianni e Filippo Masino, presenta nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda fotografie e filmati degli artisti al lavoro, mentre nel Boschetto dei Giardini Reali sono riproposti gli scatti delle 18 opere d’arte urbana presenti a Torino, oltre ai lavori di alcuni artisti dei collettivi Il Cerchio e le Gocce, Monkeys Evolution e Truly Design, realizzati durante il live painting inaugurale con il coordinamento di MurArte Torino.

 

Coronavirus: i nuovi contagi sono 287. Altre due vittime

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

28.481 PAZIENTI GUARITI E 481 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.481(+65rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3500 (+6) Alessandria, 1646 (+1) Asti, 898 (+3) Biella, 2767(+4) Cuneo, 2621 (+2) Novara, 14.473 (+43) Torino, 1349 (+3) Vercelli, 1030 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 197 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 481sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4172

2 decessi di persone positive al test del Covid-19 sono stati comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4172deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 210 Biella, 401Cuneo, 382 Novara, 1842 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.858(+287 di cui 194 sono asintomatici.72 screening, 152 contatti di caso, 63 con indagine in corso. Ambito: 17 RSA, 51 scolastico, 219 popolazione generale. I casi importati sono 6 su 287) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4484 Alessandria, 2030 Asti, 1215 Biella, 3659 Cuneo, 3530 Novara, 18.429 Torino, 1716 Vercelli, 1233 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 307 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 255 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 15 (invariatirispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 297(+4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3412.

I tamponi diagnostici finora processati sono 763.688di cui 419.163 risultati negativi.

Aziende, Comuni, famiglie danneggiati dall’alluvione. 360 interventi urgenti richiesti al governo

DANNI PER UN MILIARDO DI EURO Consegnata al Ministro dell’Interno una prima stima per oltre 360 interventi urgenti.

Secondo Arpa ci vorranno 200 anni per tornare alla normalità.

 

Sono oltre 360 gli interventi urgenti che il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha presentato ieri a Roma al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con una prima stima parziale dei danni provocati dagli eventi alluvionali che hanno interessato parte del Piemonte tra il 2 e il 3 ottobre.

 

La prima quantificazione dei danni alle infrastrutture e alle opere pubbliche ammonta ad oltre 150 milioni di euro, ma la cifra è destinata ad aumentare in maniera consistente dal momento che in circa metà dei Comuni è ancora in corso la valutazione delle conseguenze delle piogge straordinarie del weekend.

Sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura) la cifra complessiva si aggira intorno a un miliardo di euro.

 

Il Cuneese, dove i paesi di Garessio e Limone Piemonte sono stati devastati dalla piena e le stazioni sciistiche distrutte, segnala almeno 50 interventi urgenti per un parziale di circa 64 milioni di euro, a cui andranno aggiunti sei interventi non ancora quantificati.

 

Ingenti e profondi i danni nel Vercellese, a cui si aggiunge anche il duro bilancio di una vittima: qui sono 88 gli interventi richiesti con una prima stima di circa 15,4 milioni di euro per 31 opere urgenti, in attesa delle 57 ancora da determinare economicamente.

 

Il Biellese, con importanti danni soprattutto nella Alta Val Cervo, segnala la necessità di 73 interventi per un totale parziale di oltre 7 milioni di euro, mancando all’appello le stime per una trentina di interventi.

 

Il Novarese, dove è crollato il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, ha completato la prima stima dei danni evidenziando 48 interventi per oltre 36 milioni di euro, a cui si aggiungono i lavori di somma urgenza per il rispristino dei dissesti lungo il fiume Sesia a Sannazzaro (NO) e a Villata (VC) per circa 2,5 milioni di euro.

 

Nel Verbano Cusio Ossola gli straripamenti del fiume Toce e le forti piogge hanno provocato danni che richiederanno 73 interventi, di cui al momento ne sono stati quantificati una trentina per circa 20,6 milioni di euro.

 

La piena del Tanaro è transitata anche nei territori di Asti e Alessandria provocando disagi alla popolazione e provocando il crollo del campanile della chiesa di San Biagio a Lu Monferrato(AL), ancora non quantificato nella stima dei danni.

 

Sono, infine, 27 gli interventi richiesti per il Torinese per un totale di 4,6 milioni di euro, concentrati soprattutto nel Canavese.

 

«Stamattina a Roma – sottolinea il presidente Cirio – ho consegnato al ministro dell’Interno Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio. Le cifre non sono ancora definitive, ma sommando i danni pubblici e privati parliamo di circa un miliardo di euro. Ringrazio il Ministro per l’attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte».

«Di concerto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile – aggiunge il presidente Cirioabbiamo deciso di chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione europea insieme a Liguria e Francia in modo da avere più possibilità di un riscontro positivo».

 

«Ci siamo immediatamente recati nei territori colpiti – evidenzia l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – per verificare di persona la situazione e mettere in campo misure immediate. Le amministrazioni locali, le istituzioni, il sistema di pronto intervento, la Protezione civile, le forze dell’ordine e i volontari hanno risposto con grande celerità alla situazione di emergenza mentre la popolazione è stata, ed è tuttora, impegnata in prima persona per tornare alla normalità. Ora ci serve l’aiuto da parte del governo. Il Piemonte è forte e lo dimostra continuamente, ma da solo non può far fronte ad una situazione di pericolo che sta diventando sempre più importante. Se non abbiamo modo di contrastare i danni causati dai cambiamenti climatici, che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, con interventi importanti – e costosi – sul territorio, il Piemonte è destinato ad un futuro di disastroso declino. Chiediamo al governo di non condannarci ad un simile destino».

 

Gli eventi metereologici hanno avuto un carattere ‘eccezionale’, tanto che nelle aree più coinvolte i tempi di ritorno ad una situazione di normalità superano, secondo l’Arpa, i 200 anni. Come sottolinea il rapporto dell’Arpa i valori di pioggia registrati rappresentano più del 50% della precipitazione media annuale. Valori eccezionali sono stati registrati nel comune di Valstrona (VB) con oltre 650mm di pioggia e nel comune di Mergozzo (VB) con oltre 600 mm. Nell’alta val Tanaro a Limone Piemonte (CN) sono caduti quasi 600 mm di acqua, quasi tutti nella giornata del 2 ottobre; valori estremi sono stati registrati anche nella stazione nel comune di Garessio (CN) con oltre 400 mm.

 

Le precipitazioni hanno generato sui corsi d’acqua onde di piena che, nei bacini del Toce e del Sesia, hanno superato i livelli di riferimento storici della piena dell’ottobre 2000 e sull’alto Tanaro quelli del novembre 2016. Il fiume Sesia, da monte a valle, ha raggiunto livelli mai registrati da quando esistono le stazioni meteo automatiche. La piena è risultata abbondantemente superiore sia a quella del 2000 che del 1993 ed ha avuto una magnitudo paragonabile alla maggiore piena storica degli ultimi 100 anni verificatasi nel 1968.

In Piemonte un miliardo di danni per il maltempo

Il governatore Alberto Cirio scrive su Facebook: “ i danni del maltempo che ha colpito il Piemonte nel fine settimana si aggirano sul miliardo di euro.”

E aggiunge: “Ho appena consegnato al ministro degli Interni Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio.  Le cifre non sono ancora definitive, ma sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende parliamo di una cifra che si aggira intorno a un miliardo di euro. Ringrazio il ministro per l’attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte“

All’Oftalmico la nuova area di degenza Covid

Alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del Commissario per la gestione delle politiche sanitarie dell’Unità di Crisi Carlo Picco e del direttore sanitario del Presidio Oftalmico Michele Morandi, si è tenuta oggi la presentazione della nuova area di degenza COVID dell’ASL Città di Torino.

 

Presenti anche il commissario generale dell’Unità di crisi, Vincenzo Coccolo, e il coordinatore dell’Area Giuridico-Amministrativa, Antonio Rinaudo, con il segretario generale di Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi, e il presidente di Fondazione Crt, Giovanni Quaglia.

 

Il progetto ricolloca presso il Presidio Ospedaliero Sperino Oftalmico i posti letto dell’ex area temporanea del Covid Hospital delle OGR di Fondazione Crt.

 

Il nuovo Covid Hospital sarà articolato in 3 reparti, suddivisi in camere a 2 posti letto e in un’area, con 15 posti letto, dedicata alla terapia sub-intensiva.

 

Come da programmazione è stata rispettata la tempistica di esecuzione dei lavori, sono infatti terminati gli interventi dell’area di degenza COVID del secondo e del terzo piano, per un totale di 40 posti letto.
Ogni reparto è stato ristrutturato rispettando i requisiti per la cura dei pazienti COVID.
L’investimento complessivo, di oltre 600.000,00 €, è stato sostenuto interamente dalla Compagnia di San Paolo, attingendo a quanto risparmiato dall’allestimento del COVID Hospital delle Ogr.

 

Entro l’inizio del mese di novembre sarà consegnata un’altra area di degenza, al 1° piano, dotata di 25 posti letto e dopo il 15 novembre sarà operativa l’area dedicata alla terapia sub intensiva, che trova la sua collocazione al 4° piano dell’edificio.
In questo modo l’area di Torino potrà contare su un “polmone” complessivamente di 80 posti letto dedicato ad affrontare le eventuali necessità di ricovero di pazienti COVID+, a bassa e media intensità di cura, così come era stato previsto dal modello COVID Hospital Ogr.

 

Venerdì sono previsti i primi ingressi dei pazienti COVID positivi.

 

“L’apertura di questo ospedale Covid è importante – sottolinea il presidente Cirio – perché dà al nostro territorio un supporto fondamentale per la gestione dell’emergenza sanitaria, ma anche perché l’Oftalmico è una struttura ospedaliera che doveva chiudere e che invece riapriamo, perché se c’è una cosa che il Covid ci ha insegnato è che sulla sanità non si taglia”.

 

“L’impegno è stato rispettato nei tempi e nei modi concordati con la Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, dobbiamo gratitudine a quanti hanno reso possibile centrare l’obiettivo, con encomiabile dedizione e generosità. Sappiamo quanto sia preziosa la disponibilità di posti letto covid, soprattutto per venire incontro, in caso di necessità, alle esigenze degli ospedali. È un modello che abbiamo sperimentato con successo nella fase più acuta della pandemia, certamente è stato importante mantenerlo attivo”.

Bollettino Covid: due morti e 259 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

28.416 PAZIENTI GUARITI E 403 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.416(+86 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3494 (+8) Alessandria, 1645 (+0) Asti, 895 (+2) Biella, 2763(+6) Cuneo, 2619 (+11) Novara, 14.430 (+56) Torino, 1346 (+5) Vercelli, 1027 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 197 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 403 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4170

2 decessi di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4170 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401 Cuneo, 381 Novara, 1842 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.571(+259 di cui 185 sono asintomatici.74 screening, 132 contatti di caso, 53 con indagine in corso. Ambito: 26 RSA, 21 scolastico, 212 popolazione generale. I casi importati sono 7 su 259) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4478 Alessandria, 2016 Asti, 1209 Biella, 3622 Cuneo, 3493 Novara, 18.270 Torino, 1699 Vercelli, 1229 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 306 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 249 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 15 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 293(+20 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3274

I tamponi diagnostici finora processati sono 756.165 di cui 416.276 risultati negativi.

A Torino nascerà la Casa dell’Architettura

La posa della prima pietra 
alla futura Casa dell’Architettura di Torino

Martedì 6 ottobre la futura Casa dell’Architettura di Torino, che ospiterà la sede dell’Ordine degli Architetti di Torino e della Fondazione per l’architettura / Torino, in Via Piave 3, cuore degli antichi quartieri militari a pochi passi da via Garibaldi, ha visto la posa della prima pietra alla presenza di consiglieri e partner.
Lo spazio in locazione conta 1200 metri quadri disposti su 4 piani (di cui uno interrato), una corte interna e un affaccio su strada, adeguato a criteri minimi come l’accessibilità ai disabili. Il futuro degli architetti lo si immagina tutti i giorni e il senso è progettare un luogo dove i professionisti e gli studenti, la comunità creativa, di impresa e tutti i cittadini, possano incontrarsi per conoscere e aggiornare il canone dell’architettura di Torino. A seguito dei lavori di ristrutturazione, nel 2023, l’edificio si animerà di spazi per il lavoro, per offrire servizi aggiuntivi agli iscritti, luoghi aperti agli architetti per forme di coworking, la formazione e il tempo libero, prestandosi come punto di riferimento per la progettazione, la creatività e l’innovazione, aperto ad architetti e cittadini.
“L’avvio del cantiere per noi architetti significa iniziare a pensare a una nuova vita, a una nuova forma, è immaginare il futuro. La prima pietra di un futuro che vogliamo ideare e progettare insieme, istituendo un nuovo spazio dedicato all’architettura, una casa aperta all’internazionale, alla città e al quartiere.” dichiarano Alessandra Siviero, presidente Fondazione per l’architettura/ Torino e Massimo Giuntoli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino.
Entro fine anno la Fondazione e l’Ordine lanceranno un bando per pensare all’identità della Casa dell’Architettura con un concorso per la brand identity. Ma intanto, il luogo inizia a vivere e creare connessioni. Tra i partner presenti martedì figura il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. Grazie al recente accordo tra il Politecnico di Torino e l’Ordine degli Architetti, la Casa sarà la sede anche di Polito Studio, il programma che permette agli architetti di fare esperienze professionali in Cina e America Latina.

https://www.fondazioneperlarchitettura.it/la-fondazione/casa-dell-architettura/
https://www.oato.it/ordine-di-torino/futura-sede/

Cene, degustazioni, visite: i primi cinque giorni di Terra Madre Salone del Gusto

Torino e in Piemonte/ In tram, tra i filari di vite, nei palazzi storici: un appuntamento per ogni gusto

 

Cinque giorni di kick-off di un evento che durerà sei mesi e che, anche se si svolgerà in modalità differenti dal solito, mette come sempre Torino e il Piemonte al centro del proprio programma. E così, fin dall’8 ottobre, sono tanti gli appuntamenti rivolti al pubblico della regione e della città che, fin dal 1996, sono il simbolo di Terra Madre Salone del Gusto. Ecco quelli che sono segnare in agenda nei primi cinque giorni della 13esima edizione del più importante evento dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto e all’agricoltura di piccola scala in tutto il mondo. Punto di riferimento della manifestazione per consultare il programma (in continuo aggiornamento) e per partecipare agli appuntamenti digitali trasmessi on line è www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Le cene e le degustazioni organizzate da Eataly

Cominciamo da un grande classico: gli Appuntamenti a Tavola, cioè le cene che vedono ai fornelli grandi chef che ogni giorno si impegnano a offrire ai propri clienti non solo piatti deliziosi, ma anche un’idea di cibo pulito e giusto, che tuteli la biodiversità, che rispetti la stagionalità dei prodotti, che assicuri condizioni di lavoro e di retribuzione eque a chi fornisce le materie prime. Le cene, che si svolgeranno presso Eataly Torino Lingotto, per cui è ancora possibile accaparrarsi uno degli ultimi posti disponibili sono:

A Trucco, agli inizi della Valle Roja, troviamo Casa Buono, dove Antonio chef con un passato in cucine tristellate, come braccio destro di Mauro Colagreco del Mirazur, ha deciso di aprire il suo ristorante. Insieme a lui, in questo appuntamento, Giuseppe (Beppe per tutti) Rambaldi, che ha lasciato i fornelli del Combal Zero per aprire Cucina Rambaldi ad Almese, all’imbocco della Val Susa.

Protagonisti di questo Appuntamento a Tavola chef di città che fanno parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi e premiati con la Chiocciola da Osterie d’Italia. Arriva da Milano Cesare Battisti del ristorante Ratanà, un locale immerso in un piccolo parco ai piedi dei nuovi grattaceli meneghini, punto di riferimento per chi vuole mangiare una cucina semplice ma di estrema qualità. Sono radicati a Bologna Tommaso e Flavio della Trattoria Via Serra, prototipo dell’osteria moderna, il luogo ideale per gustare la cucina bolognese e i sapori degli Appennini Emiliani.

 

Altro classico di Terra Madre Salone del Gusto sono i Laboratori del Gusto, cioè le degustazioni di salumi, formaggi, birre, vini e caffè. A Torino, da Eataly, Lingotto sono già 12 gli appuntamenti in programma, consultabili a questo link e ancora prenotabili fino al 7 ottobre. In particolare, segnaliamo tre appuntamenti per gli appassionati di salumi:

Una soppressata per ogni gusto: da quella al pistacchio a quella assai rara di suino di razza cinta senese, dalla salsiccia stagionata dolce di Monte San Biagio alla soppressata di Gioi, inclusa tra i Presìdi Slow Food: un laboratorio che è un viaggio per l’Italia, accompagnati da due diversi Franciacorta.

Che cosa distingue un salume naturale da uno che non lo è? Semplice: il modo in cui si fanno vivere gli animali – all’aria aperta, in allevamenti che ne tutelino il benessere – e l’assenza di nitriti e di nitrati. Quattro prodotti differenti, di cui tre Presìdi Slow Food, e due vini in abbinamento: il Grillo sulle Bucce di Valdibella, dalla Sicilia, e il “Triple A” Marche Rosato Rebecca 2017 di Di Giulia.

Prosciutto, lardo, pancetta e ventricina. Quattro salumi differenti, uniti però dall’essere di suino nero. Ottime carni che conservano un sapore per molti inedito, assicurato anche dal tradizionale allevamento brado.

Abbiamo pensato anche a chi non può fare a meno dei formaggi: il 9 ottobre è in programma il Laboratorio del Gusto intitolato Latti e caci di Sardegna: un omaggio alla Sardegna e alla sua straordinaria tradizione casearia.

 

Concludiamo la rassegna delle degustazioni con due Laboratori dedicati alle birre:

Alcuni ritengono che le Flemish Red Ales siano l’anello di congiunzione tra birra e vino: di certo c’è che la maturazione in botti di rovere assicurano un sapore molto particolare, da provare.

Sei birre italianissime, caratterizzate dal ricorso a lieviti autoctoni: una garanzia certificata anche dalla Guida alle birre d’Italia 2021 di Slow Food.

 

Le occasioni di convivialità a tavola non sono finite qui

– Le sere del 9 e del 10 ottobre, sul tram storico della GTT, sono in programma due Cene in movimento. Gli avventori potranno mangiare a bordo del tram, scoprendo la città di Torino semplicemente guardando dal finestrino e viaggiando tra i sapori della cucina piemontese. Peperone corno di bue di Carmagnola, mustardela delle valli Valdesi, gallina bionda di Saluzzo, sedano rosso di Orbassano, paste di meliga del Monregalese… Un itinerario tra storia e gusto, al grido di “cambiamo il clima cominciando dalla tavola”.
La sera del 9 ottobre, all’interno del Ristorante Piazza dei Mestieri di via Durandi, a Torino è in calendario anche la Cucina a misura di birra: lo chef Maurizio Camilli realizzerà cinque piatti utilizzando diversi prodotti dei Presìdi Slow Food abbinandoli a birre presenti sulla Guida alle Birre d’Italia 2021.
– Sempre il 9 ottobre, presso il Ristorante Il Giardino di via Barbaroux, ecco la cena dal titolo Il miele, la tavola, la cucina circolare: un pasto firmato dalla chef Maria Zingarelli, che proporrà piatti vegetariani usando come ingrediente principale il miele e mettendo in mostra la sua idea di cucina circolare, ovvero senza sprechi e sfruttando al meglio gli stessi ingredienti.
Il 10 ottobre, invece, si va a Cressa, nel novarese, per la Merenda sinoira: appuntamento alle 18.30 per assaggiare due specialità del Piemonte orientale, il tipico insaccato Duja Nuaresa e i formaggi della Val Borbera.
– Sempre sabato e sempre alle 18.30, ma in Piazza dei Mestieri a Torino, è in programma la degustazione dei Ravioli cosmopoliti. Dai ravioli cinesi di funghi shiitake a quelli di gamberi, curcuma e lemongrass, dagli agnolotti ai tre arrosti a quelli armeni, passando per le ricette siberiane, ucraine e polacche. Il tutto accompagnato da vermouth, sakè e vini rossi.
Domenica 11 ottobre, presso la Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28, sono in programma un pranzo e una cena per salvare la Terra a tavola, a base di prodotti a km0 selezionati dai produttori Slow Food.
– Ancora domenica 11 ottobre, ma a Dogliani (nel Cuneese) si terrà la degustazione di formaggi caprini e ovini, in abbinamento al vino Dogliani Docg.
Pane, grissini e olio extravergine d’oliva saranno protagonisti invece della degustazione in programma il 12 ottobre alle 18.30 in Piazza dei Mestieri, a Torino.

 

Feste e concerti

Il 9 ottobre, alle 21, ci si ritrova all’Hiroshima Mon Amour di via Bossoli, a Torino, per divertirsi (sempre a distanza di sicurezza) accompagnati dalla musica dell’Orchestra Terra Madre, un ensemble di musicisti, cantanti, percussionisti da ogni latitudine del mondo diretti da Simone Campa.
La sera di sabato 10 ottobre, dalle 20 presso gli Orti Generali in via Strada Castello di Mirafiori, ecco il Gran Galà Miraorti: una bella occasione di festa, prima a cena (menù interamente realizzato con verdure dell’orto e cucinato dagli ortolani di Orti Generali), compresa la degustazione di distillati, poi con la musica degli Avanzi di Balera e infine con l’asta di beneficenza destinata a raccogliere fondi per riqualificare un’area di sei ettari di orti in questa zona a sud di Torino. Ah, attenzione al dress code: si raccomanda cappello e scarpe da orto!
– Grande festa anche l’indomani, domenica 11 ottobre alle 17. Ci si ritrova in piazza Vittorio dove i commercianti della Piazza offriranno una selezione enogastronomica di degustazioni, drink e menù realizzati in collaborazione con Slow Food e dedicati alle tematiche di Terra Madre Salone del Gusto 2020.
– Il pomeriggio di domenica, nuova occasione per ascoltare l’Orchestra di Terra Madre, questa volta nei giardini della Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28. Aperitivo musicale compreso!
Lunedì 12 ottobre, dalle 15, la festa si sposta in Piazza Emanuele Filiberto, sempre a Torino, con degustazioni proposte dai commercianti tra piatti, drink e abbinamenti realizzati in collaborazione con Slow Food.

 

Le visite guidate, tra mercati e palazzi storici

Non mancheranno occasioni per girovagare per qualche angolo di Torino magari già conosciuto, ma guardandolo con occhi diversi. Ecco le visite guidate in programma:

Il 9 ottobre è la prima occasione per camminare tra i filari della Vigna delle Delitiae, l’antica vigna di Villa della Regina alle spalle della Gran Madre. Al termine, per chi desidera, sarà possibile assaggiare le deliziose “bacche rosse” di uva Freisa.
– Il 10 e l’11 ottobre apre le porte il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano per una visita molto particolare: si rileggerà la storia dell’Ottocento che ha portato all’unificazione d’Italia attraverso riferimenti culinari e ricette del XIX secolo, per andare alla scoperta dei sapori e dei piatti, e anche dei mutamenti dell’alimentazione, degli usi e delle abitudini vissuti in quell’epoca così importante.
Venaria Reale: l’11 ottobre, a partire dalle 11, si aprono le porte del capolavoro dell’architettura riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sarà possibile visitare il Potager Royal, il Boschetto delle curiosità botaniche e il Patio dei Giardini e assistere a un concerto dell’Orchestra di Terra Madre nei Giardini di fronte alla Sala di Diana.
Pinacoteca Albertina: qualche ora più tardi, alle 15, la Pinacoteca di via Accademia Albertina ospiterà un workshop su come cibo e alimenti possono diventare soggetti principali nella pittura.
Alle 15.30 dell’11 ottobre si va a Superga: attraverso una visita alla Basilica, al chiostro, al monumento di Vittorio Amedeo II e alla sala del Re, si racconterà la sua vita e il suo legame con l’invenzione del grissino torinese.

 

Con il progetto Migrantour, invece, si esplorano le città lungo itinerari interculturali di turismo responsabile venendo accompagnati da cittadini migranti. Sono due i tour già in calendario nei primi giorni di Terra Madre Salone del Gusto a Torino:

 

Attività per famiglie

Il 10 ottobre sarà la Festa dei Contadini: tanti gli appuntamenti in programma nel piazzale antistante Eataly Lingotto, in Via Nizza 230. Eccone alcuni, pensati per le famiglie e i più piccoli.

  • Gastronomica: i frutti della biodiversità, 10 ottobre alle 10.30, in occasione della Festa dei Contadini organizzata sul piazzale di Eataly. Un incontro per parlare di biodiversità, stagionalità e il lavoro del contadino/produttore insieme all’esperto Eric Vassallo.
  • Stesso giorno e stessa ora per Mani in terra… contadini si diventa!, un laboratorio rivolto ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. Insieme a Davide Lobue, naturalista e apicoltore, impareranno cosa significano biodiversità, stagionalità e orticoltura biologica, provando le tecniche di semina e piantumazione. Nasceranno tanti piccoli orticelli in miniatura, che i bambini partecipanti e i loro genitori potranno poi portare a casa per continuare a coltivarli.
  • Alle 11.30, ecco Il Produttour, tour guidato a cura dei ragazzi dello Slow Food Youth Network di Torino, la rete giovane di Slow Food in città, per conoscere contadini, artigiani e apicoltori e conoscere i loro prodotti.

Sempre il 10 ottobre, alle 15, ecco Mani e ceci a Nucetto, in provincia di Cuneo. Un evento per sensibilizzare i più piccoli a variare la propria dieta e alternare carne e legumi: lo chef Paolo Pavarino, insieme alla nutrizionista Chiara Porta, coinvolgerà quindi i bambini e i loro genitori nella creazione e realizzazione di una ricetta a base di ceci.