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Dall’Inail più di un miliardo per costruire sei nuovi ospedali

La Commissione Sanità della Regione (presidente Alessandro Stecco) dà il via libera a maggioranza alla proposta di deliberazione sugli investimenti in edilizia sanitaria per la realizzazione di nuovi ospedali, che ora passa al vaglio dell’Aula di palazzo Lascaris.

Sono sei le nuove strutture, più la conferma per due ospedali già in programma (Vco e Asl To5), finanziate con un investimento complessivo di 1,28 miliardi da parte dell’Inail: Torino (185 milioni), Ivrea (140 milioni), Vercelli (155 milioni), Savigliano-Saluzzo-Fossano (195 milioni), Alessandria (300 milioni), Cuneo (310 milioni).
“Questi fondi sono già stati approvati dal governo – ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – e sono tutti a disposizione del Piemonte. L’accordo con Inail prevede che la Regione metta a disposizione i terreni e anticipi le spese per la progettazione che verranno poi rimborsate da Inail, mentre la Regione corrisponderà all’Istituto un canone annuo a valere sul capitale investito. Sulle spese di progettazione, stiamo valutando con l’Istituto delle soluzioni alternative per trovare le risorse necessarie, senza che la Regione debba necessariamente anticiparle”.
I gruppi di opposizione hanno lamentato la scarsità di tempo per il confronto su una materia così importante, chiedendo un ulteriore momento di discussione anche sulla situazione dell’Asl To5.
Il consigliere Alberto Avetta (Pd) ha chiesto se la regione sarà in grado di pagare il canone annuo, visto che non ha la possibilità di stanziare le risorse per la progettazione.
“Alcune strutture sono vecchie e molto dispendiose dal punto di vista energetico – ha rassicurato Icardi – con i nuovi ospedali contiamo di ottenere risparmi che ridurranno l’impatto di questa spesa e probabilmente avere anche delle economie. Su Asl To5 chiederemo l’approvazione del Consiglio, una volta che la Commissione incaricata avrà definito la scelta del sito”.

Il bollettino Covid di martedì 7 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1310 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 750 dopo test antigenico), pari al 2,3% di 56.631 tamponi eseguiti, di cui 48.132 antigenici. Dei 1310 nuovi casi gli asintomatici sono 818 (62,4%).

I casi sono così ripartiti: 742 screening, 451 contatti di caso, 117 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 410.713, così suddivisi su base provinciale: 33.496 Alessandria, 19.849 Asti, 12.995 Biella, 58.880 Cuneo, 31.868 Novara, 218.581 Torino, 15.089 Vercelli, 14.868 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.697 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.390 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 39 (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 463(+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.789

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.272.053(+ 56.631 rispetto a ieri), di cui 2.542.872 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.909

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.90deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 727Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 954 Novara, 5.688 Torino, 548 Vercelli, 378 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

384.513 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 384.513 (71rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.194 Alessandria, 18.493 Asti, 12.135 Biella, 55.306 Cuneo, 30015 Novara, 205.178 Torino, 14.220 Vercelli, 13.817 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.546 extraregione e 2.609 in fase di definizione.

Vaccini ai 5-11enni al via dal 16 dicembre le somministrazioni

VACCINI AI 5-11 ENNI: IN PIEMONTE PREADESIONI DAL 10 DICEMBRE E DAL 16 AL VIA LE SOMMINISTRAZIONI

A partire da venerdì 10 dicembre, sul portale www.ilpiemontetivaccina.it, si potranno effettuare le pre-adesioni per i vaccini pediatrici destinati ai bambini da 5 a 11 anni, circa 245 mila sul territorio piemontese.
Le scorte di vaccino Pfizer studiato per i più piccoli arriveranno dalla struttura commissariale il 15 dicembre e dal giorno dopo (16 dicembre) in Piemonte inizieranno le inoculazioni, presso hub specifici per i bambini, individuati dalle aziende sanitarie, o dal proprio pediatra se vaccinatore. Nei giorni successivi alla preadesione arriverà l’sms di convocazione con data, luogo e ora dell’appuntamento.
“Siamo tra le prime regioni a partire con la vaccinazione dei più piccoli – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – un altro passaggio importante per continuare a mettere in sicurezza tutta la popolazione. Vaccinare i nostri bambini è importante per tutelarne la socialità e per garantire uno dei tasselli fondamentali della loro crescita, la scuola”.

IL 18-19 DICEMBRE UNITÀ MOBILI VACCINALI NELLE STAZIONI SCIISTICHE

Nel weekend di avvicinamento alle festività natalizie, il 18 e 19 dicembre in alcune delle stazioni sciistiche più grandi del Piemonte saranno presenti le unità mobili vaccinali della Regione per una attività di sensibilizzazione sull’importanza della vaccinazione, ma anche per consentire a chi lo vorrà di ricevere la prima dose o di non rimandare l’appuntamento a coloro che erano stati convocati proprio per quei giorni in uno degli hub fissi del territorio.

IL PIEMONTE SI CONFERMA PRIMO IN ITALIA PER TERZE DOSI

Dai dati della Struttura commissariale nazionale aggiornati ad oggi, il Piemonte si conferma, insieme al Molise, in testa per numero di terze dosi già somministrate, quasi 760.000.

MEDICO INDAGATO DI BORGARO (TO): NON GLI VERRANNO CONSEGNATE DOSI PER VACCINARE

Segnalazione precauzionale dell’Unità di crisi all’Asl To4

Oggi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e al direttore dell’Assessorato alla Sanità Mario Minola con i vertici dell’Unità di crisi, il commissario dell’Area Giuridico Amministrativa Antonio Rinaudo, il commissario generale Coccolo e delle Politiche sanitarie Manno, ha incontrato in video collegamento il direttore dell’Asl To4 Stefano Scarpetta per affrontare il caso del medico di Borgaro (To) indagato per aver rilasciato falsi certificati di esenzione vaccinale senza essere in possesso del titolo di medico vaccinatore.
Il medico, dopo l’avvio delle indagini, si è iscritto come soggetto vaccinatore chiedendo una fornitura di vaccini.

La Regione, sino a quando non sarà accertata la sua posizione nell’ambito delle indagini in corso, e anche in attesa che il Consiglio dell’Ordine professionale di appartenenza, definisca con una decisione irrevocabile che dovrebbe arrivare a breve le eventuali responsabilità disciplinari contestategli (al momento risulta esservi un primo pronunciamento non ancora definitivo), ma anche per non generare incomprensione nei cittadini, viste le dichiarazioni contraddittorie sulla vaccinazione reiterate in più occasioni da tale medico, a scopo precauzionale ha segnalato all’Asl l’inopportunità che gli siano consegnate dosi di vaccini.

Arrestato rapinatore tradito da una storia sui social

La Polizia di Stato del Commissariato Barriera Nizza, a seguito di un’articolata attività d’indagine iniziata nel mese di aprile, è riuscita a individuare il responsabile di una rapina  presso un minimarket di via Genova, a Torino, in concorso con un secondo soggetto al momento ignoto, lo scorso 24.04.2021.

 

L’attenzione degli investigatori, nel monitorare i filmati di videosorveglianza presenti all’interno del locale commerciale, è ricaduta fin da subito, in particolare, su uno degli autori della rapina, un diciottenne italiano già noto agli inquirenti: il giovane, durante l’azione criminosa, brandendo anche un coltello da cucina, colpiva più e più volte con una sedia il malcapitato straniero.

 

Dai successivi sviluppi investigativi, avvenuti anche attraverso l’analisi dei profili social in uso allo stesso, si appurava che il diciottenne, alcuni giorni dopo la rapina, era stato immortalato dagli impianti di videosorveglianza del Commissariato San Donato (presso il quale era sottoposto ad obbligo di firma per altro reato) con gli stessi abiti utilizzati il giorno del delitto.

 

Gli indumenti sono stati successivamente rinvenuti e sequestrati a casa del giovane nel corso di una perquisizione delegata dalla locale Procura della Repubblica.

 

In base ai riscontri ottenuti dagli operatori, l’Autorità Giudiziaria ha emesso pertanto un provvedimento cautelare di custodia in carcere, ma nel contempo il giovane si è reso irreperibile.

 

Dopo una rapida e articolata attività, ancora una volta condotta anche attraverso la minuziosa analisi dei profili social del soggetto, i poliziotti hanno appurato che lo stesso aveva pubblicato una “storia sul suo profilo Instagram con una fotografia in cui si localizzava nel comune di Courmayer, al confine con la Francia.

 

Negli scorsi giorni,  gli investigatori sono riusciti a risalire all’alloggio in cui si trovava il ricercato, sito in una frazione del comune di Pré-Saint-Didier (AO), utilizzato in quanto assunto da pochi giorni per attività di lavoro stagionale nella località turistica.

 

Il ricercato è stato, così, tratto in arresto in esecuzione della misura cautelare e associato presso la casa circondariale di Aosta.

Neve anche a Torino per l’Immacolata

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8 dicembre: il  giorno dell’Immacolata potrebbe nevicare anche  a quote basse a Torino e in Piemonte

I primi fiocchi potrebbero scendere in particolare a sud e nella parte orientale della regione, ma il fronte nuvoloso più organizzato lascerà rapidamente la regione.
E’ quanto prevede  Smi (Società Meteorologica Italiana), che indica per la seconda metà della  settimana un’alternanza di schiarite e fronti nuvolosi, con neve e nevischio limitati ai settori alpini di confine.
In attesa  della perturbazione dell’8 dicembre, le condizioni meteo previste da Arpa -Agenzia regionale per la protezione ambientale sono di temperature rigide e venti sostenuti in montagna, ma tempo stabile tranne qualche temporaneo annuvolamento.

Nel weekend a Superga torna il pienone di visitatori

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Finalmente, dopo un periodo di chiusure dovute alla pandemia e all’addio dei frati, il complesso religioso che domina dall’alto su Torino con un panorama mozzafiato è tornato alla vita di sempre.

Piazzale stracolmo. Sono tornati i torinesi, in auto, in moto, a piedi, in bici, con la cremagliera e i turisti. Si entra in basilica, si sale sulla cupola e si visitano le tombe reali dei Savoia. In ordine, con mascherine e distanziamento. Li sorvegliano i volontari del Sermig, l’Arsenale della pace di Ernesto Olivero che dall’estate scorsa ha preso in gestione il sito collinare subentrando ai frati dell’Ordine dei Servi di Maria, che per motivi di età e salute, hanno posto fine a una lunga gestione iniziata nel 1964, proprio l’anno in cui nasceva a Torino il Servizio missionario giovani di Olivero. Dopo oltre mezzo secolo i religiosi hanno lasciato la chiesa voluta da Vittorio Amedeo II e dal principe Eugenio come ringraziamento alla Madonna dopo aver sconfitto i francesi in quel mitico 7 settembre 1706. Sono una ventina i volontari, giovani e meno, che si alternano a Superga e consentono di tenere aperto il capolavoro di Filippo Juvarra insieme ad alcuni sacerdoti che assicurano la messa durante la settimana. La chiesa è aperta tutti i giorni con la salita alla cupola sabato, domenica e festivi, ore 10,30-13,30 e 14,30-17.00, mentre le tombe dei Savoia si possono vedere sabato, domenica e festivi negli stessi orari. Riaperto il servizio caffetteria e ristorante. “Ci sono le tombe dei Savoia e c’è del dolore da rispettare, aveva detto Olivero il 2 agosto scorso durante il passaggio di consegne dai frati al Sermig, riferendosi al Grande Torino”. Abbiamo molte idee per il futuro ma preferiamo raccontarle strada facendo”. Per il momento ci sarà un’apertura straordinaria e continuativa feriale e festiva durante le prossime festività, dal 25 dicembre al 9 gennaio 2022.

F.Re

Dopo un anno “sospeso” Torino ha le carte in regola per ripartire

Il XXII Rapporto Rota su Torino e la sua città metropolitana, disponibile online definisce “sospeso” l’anno  trascorso fiaccato dalla pandemia Covid-19, che ha colpito il Torinese in modo più pesante rispetto alle altre città metropolitane sul fronte economico.

Ma non mancano le potenzialità per risalire la china, afferma il Rapporto, se le politiche per la ripresa saranno efficaci e adeguate alla situazione.

Il capoluogo piemontese è  al quarto posto fra le città metropolitane italiane – dopo Milano, Bologna e Trieste – per anziani morti a causa del virus, che ha colpito anche la natalità, facendo registrare  il 7% di neonati in meno rispetto allo stesso periodo pre-Covid. Il sistema sanitario del Piemonte si trova a metà classifica fra le Regioni collocandosi all’ottavo posto per capacità vaccinale. E Torino è  a metà classifica fra le Città metropolitane anche sulla scuola. Una notevole criticità sopra la media è stata registrata sul fronte economico. Qui Torino è secondo il Rapporto la seconda città metropolitana in Italia per perdita di occupazione e calo del reddito medio. Danneggiati  in particolare gli artigiani, i commercianti, le donne e i giovani. Il turismo è sceso del 60%, come nelle altre città metropolitane. Ma le opportunità di rilancio ci sono, anche grazie al Pnrr, e vanno colte senza esitazioni.

Covid, il bollettino di lunedì 6 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 776nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 405dopo test antigenico), pari al 1,5% di50.208tamponi eseguiti, di cui45.336antigenici. Dei 776 nuovi casi gli asintomatici sono 511(65,9%).

I casi sono così ripartiti: 406 screening, 306 contatti di caso, 64 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 409.403, così suddivisi su base provinciale: 33.454 Alessandria, 19.783 Asti, 12.950 Biella, 58.660 Cuneo, 31.739 Novara, 217.948 Torino, 15.054 Vercelli, 14.777 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.694 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.344 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 40 (+4rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 460 (+20rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.197

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.215.422(+ 50.208rispetto a ieri), di cui 2.536.627risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.906

Cinque decessi di persona positiva al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.906deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 726Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 954 Novara, 5.686 Torino, 548 Vercelli, 378 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

383.800GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 383.800(+483rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.167 Alessandria, 18.441 Asti, 12.094 Biella, 55.198 Cuneo, 29.937 Novara, 204.868 Torino, 14.184 Vercelli, 13.766 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.542 extraregione e 2.603 in fase di definizione.

I nuovi ritardi per la Tav costano 5 miliardi

“Le finali Apt di tennis? Hanno una ricaduta sul territorio di 700/900 milioni di euro.

Due anni di ritardo nei lavori per la Tav significano una perdita di 5 miliardi di euro”. Mino Giachino, l’uomo del Sì Tav Sì Lavoro, riparte in tromba di fronte all’annuncio che i già lunghissimi tempi per la realizzazione del collegamento tra Torino e Lione saranno ulteriormente dilatati.

È come se la capitale subalpina non ci credesse e non credesse, soprattutto, nelle possibili ricadute economiche, occupazionali, di trasformazione epocale di una città in profonda crisi.

Continua a leggere:

I nuovi ritardi per la Tav costano 5 miliardi. Giachino protesta ancora

Il bollettino Covid di domenica 5 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 906 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 368 dopo test antigenico), pari al 2,1% di 42.284 tamponi eseguiti, di cui 35.312 antigenici. Dei 906 nuovi casi gli asintomatici sono 579 (63,9%).

I casi sono così ripartiti: 395 screening, 383 contatti di caso, 128 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 408.627, così suddivisi su base provinciale: 33.431 Alessandria, 19.736 Asti, 12.909 Biella, 58.559 Cuneo, 31.689 Novara, 217.547 Torino, 15.033 Vercelli, 14.730 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.691 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.302 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 36 (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 440 (+21 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.933

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.165.214 (+42.284 rispetto a ieri), di cui 2.532.918 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.901

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.901 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 726Asti, 440 Biella, 1.471 Cuneo, 954 Novara, 5.684 Torino, 547 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

383.317 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 383.317 (+42rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.134 Alessandria, 18.410 Asti, 12.082 Biella, 55.148 Cuneo, 29.869 Novara, 204.637 Torino, 14.160 Vercelli, 13.736 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.541 extraregione e 2.600 in fase di definizione.