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Calendario dell’Avvento e albero di Natale accendono le Feste

Per mantenere vivi alcuni simboli della tradizione e creare la magica atmosfera natalizia torinese, pur senza generare occasioni di assembramento in un periodo così delicato, oltre alle opere di Luci d’Artista che illuminano le strade e le piazze cittadine, mercoledì 2 dicembre si accenderà l’Albero di Natale e si apriranno le prime due finestrelle del Calendario dell’Avvento.

 

ALBERO DI NATALE (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Gold & Silver è l’albero di Natale che sarà acceso in piazza San Carlo.

Pensato come simbolo della tradizione delle feste natalizie con i suoi eleganti colori oro e argento, tradizionalmente associati al Natale, l’Albero di Luminarie Gold & Silver proietta le potenzialità artigiane, artistiche e culturali italiane, così come il calore e lo spirito di accoglienza. Alto 22,5 metri per un diametro di 10, nel 2019 è stato annoverato dalla rivista Vanity Fair tra gli alberi di Natale più belli al mondo. La struttura, di acciaio e ferro, pesa 5300 chilogrammi, mentre 12 metri cubi di legno d’abete sono stati usati per i 150 elementi luminosi che lo compongono: piccoli rosoni il cui disegno è ispirato al ricamo chantilly si alternano tra le sezioni del cono illuminati da oltre 27.000 lampadine LED di colore bianco caldo e freddo. Si ringrazia Iren per la collaborazione tecnica e la fornitura elettrica, e la ditta Mariano Light Srl, per la sponsorizzazione tecnica dell’Albero di Natale.

 

CALENDARIO DELL’AVVENTO (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

La magia del Natale sarà scandita anche dallo scorrere dei giorni che in piazza San Carlo si manifesterà con l’apertura del fiabesco e colorato calendario nato dalla fantasia di Emanuele Luzzati. Realizzato grazie al lavoro del Teatro Regio di Torino sulla base dei disegni di Lastrego&Testa creati partendo dai bozzetti del Maestro che ha saputo far sognare tutti, unendo grandi e piccini nel più gioioso spirito natalizio. Le caselle del calendario saranno aperte dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino.

La sera del 2 dicembre si illumineranno anche la Mole Antonelliana e alcuni alberi dei giardini Lamarmora e di piazza Maria Teresa.

 

MOLE ILLUMINATA (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Nei giorni di festa – grazie a Iren in collaborazione con la Città di Torino – sarà possibile ammirare la Mole Antonelliana illuminata di blu, rosso o bollicine a seconda delle occasioni: blu per tutto il periodo festivo, rosso nelle notti natalizie del 24, 25 e 26 dicembre e ‘bollicine’ il 31 dicembre dallo scoccare della mezzanotte. L’illuminazione è realizzata con 2000 lampade stroboscopiche a led installate lungo tutta la guglia e la cupola. Tutte le apparecchiature utilizzate per vestire di luce il simbolo di Torino sono di nuova generazione e in grado di consumare sino al 50% di energia in meno rispetto alle precedenti.

 

ILLUMINAZIONE SCENOGRAFICA AL GIARDINO LAMARMORA E PIAZZA MARIA TERESA (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Alcuni degli alberi secolari del giardino e della piazza saranno decorati, grazie alla creatività dei tecnici di Iren, da migliaia di luci a LED scintillanti di colore bianco che andranno a creare un emozionante effetto innevato.

Le feste tradizionali quest’anno sono all’insegna della solidarietà.

Con l’iniziativa ‘Torino Natale Solidale’ – proseguimento e rafforzamento di ’Torino Solidale’- a cui possono contribuire tutti, la Città si pone l’obiettivo di tutelare le persone e i nuclei in situazione di fragilità. Un’occasione per sensibilizzare alla solidarietà e all’aiuto reciproco.

È possibile contribuire a ‘Torino Natale Solidale’ effettuando un bonifico bancario a favore del Comune di Torino

IBAN IT69L0200801033000104431330  

causale ‘Torino Solidale art. 66 dl 18/2020′

Info: www.nataleatorino.it

#nataleatorino #torinosolidale #mettiamocilcuore

Covid, le opposizioni unite chiedono a Cirio: “screening di massa per evitare la terza ondata”

Tutte le opposizioni in Consiglio regionale hanno firmato l’ordine del giorno collegato al bilancio di assestamento a prima firma Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi per attuare nelle prossime settimane uno screening di massa per tutti i piemontesi:

“il monitoraggio dell’intera popolazione piemontese con tampone antigenico rapido è l’unico modo per scongiurare la terza ondata e riprendere in mano il tracciamento dei contatti” – dichiarano i capigruppo di PD, 5 Stelle, Liberi Uguali Verdi, Moderati e Chiamparino per il Piemonte.

“Il Piemonte non riesce a riprendere il tracciamento dei contatti dei positivi dopo averlo perso ad inizio di ottobre, ha una medicina di territorio che non funziona, è stata attivata troppo tardi e manca di medici e infermieri, inoltre la nostra Regione è stata sempre tra le peggiori tra regioni simili per popolazione e territorio per numero di tamponi giornalieri effettuati – proseguono Gallo, Giaccone, Grimaldi, Magliano, e Sacco – per tutti questi motivi solo utilizzando anche risorse straordinarie per un monitoraggio di tutti i piemontesi potremo evitare tanti danni alle attività economiche e scelte dolorosissime dal punto di vista economico e sociale”.

“Il Piemonte potrebbe seguire gli esempi della Corea, della Slovenia e dell’Alto Adige, potrebbe usare le esperienze maturate in quei territori per dare il via ad un ambizioso programma di monitoraggio da attuare prestissimo, immaginatevi se riuscissimo a utilizzare le feste natalizie per una attuare una sorta di quarantena solo per le persone risultate eventualmente positive allo screening, immaginate se riuscissimo a scoprire e spegnere sul nascere tutti i focolai che non potremmo trovare in altro modo; immaginatevi se riuscissimo a passare più serenamente le feste natalizie per poi riprendere la nostra vita nel 2021, tutti insieme e in modo totalmente diverso da tutto quello che abbiamo visto quest’anno, senza il terrore della terza ondata e con le prime dosi di vaccino disponibile. Viste le difficoltà della sanità piemontese, investire tutte le nostre forze in uno screening di massa potrebbe essere una delle uniche soluzioni disponibili per evitare la terza ondata” – concludono i capigruppo di opposizione in Regione.

Bollettino Covid Piemonte: oltre 4200 guariti, 1.617 nuovi casi e altre vittime. In calo i ricoveri

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.617 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte, pari al 9,6% dei 17.016 tamponi eseguiti.

Dei 1.617 nuovi casi, gli asintomatici sono 710pari al 43,9%.

I casi sono così ripartiti: 435 screening, 750 contatti di caso, 432 con indagine in corso; per ambito: 268 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 57 scolastico, 1.292 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 169.133, così suddivisi su base provinciale: 14.615 Alessandria, 7831 Asti, 5854 Biella, 23.325 Cuneo, 13.002 Novara, 90.098 Torino, 6401 Vercelli, 5550 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 938 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1519 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 377( – 11 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4652( – 85 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 67.240

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.575.753 (+ 17.016 rispetto a ieri), di cui 797.141 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.303

Sono 64 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 9 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.303 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 945 Alessandria, 374 Asti, 287 Biella, 698 Cuneo, 554 Novara, 2874 Torino, 310 Vercelli, 195 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

90.561 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 90.561 (4.227 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7025 Alessandria, 4591 Asti, 2759 Biella, 10.772 Cuneo, 5924 Novara, 52.368 Torino, 3405 Vercelli, 2737 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 481 extraregione e 499 in fase di definizione.

Più controlli nel weekend e vigilantes davanti ai negozi per evitare assembramenti

La folla della scorsa domenica, primo giorno di “libera uscita” in zona arancione a Torino e in Piemonte ha convinto il comitato per la sicurezza ad adottare nuove misure
Il prossimo weekend aumenteranno le pattuglie della polizia municipale e saranno probabilmente anche effettuati controlli con vigilantes davanti ai negozi in collaborazione con le associazioni dei commercianti.
In queste ore si deciderà se e come gli esercenti dovranno avvalersi di personale all’ingresso dei negozi per garantire il distanziamento.
Ai principali ingressi della città verranno disposti controlli a campione per il rispetto delle limitazioni alla mobilità nella “zona arancione”, che non consentono di spostarsi al di fuori del proprio Comune.

Dalla Regione 10 milioni per contributi una tantum di 600 euro ai lavoratori in disagio economico

Le domande online si possono presentare da martedì 1 dicembre al 15 gennaio 2021

La Regione Piemonte stanzia un contributo individuale una tantum di 600 euro a favore delle lavoratrici e dei lavoratori in disagio economico e senza ammortizzatori sociali. Dal 1 dicembre fino al 15 gennaio 2021 sarà attivo il bando, realizzato dall’Assessorato regionale al Lavoro guidato da Elena Chiorino, in collaborazione con Finpiemonte, Csi e parti sociali.

«Il prezzo più alto della crisi innescata dalla pandemia in corso – ha detto l’assessore Chiorino – lo stanno pagando i lavoratori e le lavoratrici rimasti senza reddito, senza ammortizzatori sociali e in forte disagio economico. A questa platea, che in Piemonte si stima attorno alle 16 mila personela Regione ha dedicato un fondo di 10 milioni di euro in totale, attraverso il quale erogare i contributi a fondo perdutoUna misura che si inserisce in una più ampia strategia regionale volta a rilanciare l’occupazione e a sostenere i lavoratori in difficoltà che chiedono legittimamente la dignità del lavoro».

Il fondo per i lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori si rivolge a chi abbia visto il proprio rapporto di lavoro sospeso o cessato dopo il 23 febbraio 2020, senza percepire retribuzione da marzo a maggio 2020 a causa dell’emergenza Covid19, nonché sia privo di prestazioni previdenziali o assistenziali. I beneficiari sono lavoratori dei fallimenti, domestici conviventi, lavoratori della ristorazione di imprese che hanno continuato a lavorare nel periodo da marzo a maggio 2020 con riduzione di orario, impiegati nella fornitura di pasti preparati e nei servizi di ristorazione in self-service. Inoltre sono inclusi i collaboratori coordinati continuativi con contratto sospeso o cessato da marzo a maggio 2020. La misura intende fornire un sostegno anche a quei lavoratori “dimenticati” dal decreto legge del 17 marzo 2020, convertito poi in legge il 24 aprile, che aveva ampliato in modo straordinario il ricorso agli strumenti di sostegno al reddito come la cassa integrazione ordinaria e in deroga.

Un elenco completo delle tipologie di beneficiari, insieme alle informazioni specifiche sulla misura è disponibile alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/lavoro/contributi-favore-lavoratrici-lavoratori-disagio-economico-senza-ammortizzatori

Per facilitare la compilazione della domanda, alla pagina http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivitaeconomico-produttive/servizi/861-bandi-2014-2020-finanziamenti-domande, nella sezione “documentazione bandi”, è disponibile un tutorial che supporta nella comprensione di tutte le fasi della procedura informatica di compilazione.

Carico dei mezzi al 50%, doppio turno di lezioni, ‘gruppi bus’: nuove regole per il trasporto

Covid, scuole e trasporti pubblici: che fare? Carico dei mezzi al 50%, doppio turno di lezioni, creazione di ‘gruppi bus’ stabili e differenziazione delle fermate.

Si basa su questi elementi il piano emergenziale del trasporto pubblico condiviso oggi dagli assessori della Regione Piemonte ai Trasporti, Marco Gabusi, e all’Istruzione, Elena Chiorino, con il direttore dell’Ufficioscolastico regionale Fabrizio Manca in vista del confronto con le rappresentanti sindacali e i Dirigenti degli ambiti territoriali provinciali dell’istruzione e il coinvolgimento delle amministrazioni locali.

Innanzitutto, il carico sarà mantenuto al 50% della capacità indicata sulla carta di circolazione dei mezzi unitamente all’implementazione del numero dei veicoli già realizzata negli orari di ingresso e uscita da scuola. Già dall’estate scorsa la Regione Piemonte ha infatti predisposto il potenziamento delle corse dei bus: sono state 15.782 le corse aggiunte a settembre e ottobre, con una media di 480 corse in più al giorno, ricorrendo anche all’utilizzo di bus turistici. «Questestate, in vista della riapertura delle scuole sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi –, abbiamo fatto il massimo sforzo possibile: abbiamo infatti messo in strada molti mezzi di trasporto utilizzabili con il minor scostamento di orario possibile. Ci sono però stati problemi di distribuzione non uniforme dell’utenza sui mezzi con molti casi di ragazzi che affollavano il primo autobus senza aspettare il successivo, vuoto, programmato pochissimi minuti dopo. La soluzione, dunque, non può che essere una distribuzione uniforme dei ragazzi sui mezzi ed è quello che abbiamo condivisooggi».

Le scuole potranno usufruire di un servizio aggiuntivo dedicato al trasporto degli studenti verso gli istituti scolastici basato sulla creazione di unabolla o gruppo bus’, ovvero gruppi di circa 35studenti che utilizzano il trasporto pubblico con origine e destinazione analoghi e stabili nel tempo, ritenuti da medici ed epidemiologi più sicuri rispetto a gruppi eterogenei e in continuo rimescolamento. Il gruppo bus rimane uguale per un periodo definito o anche per l’intero anno scolastico favorendo il tracciamento di eventuali contagi.

Altro punto critico si sono rivelate le fermate, dove è più alto il rischio di assembramento. Il piano propone perciò di ampliare, dove possibile, l’area della fermata per permettere agli utenti di distribuirsi sulle banchine e sui marciapiedi in corrispondenza delle diverse destinazioni, anche se la divisione su due fasce d’orario potrebbe ridurre notevolmente il problema.

Come condiviso con il direttore Manca per poter attuare il piano dei trasporti proposto le scuole sono infatti chiamate a riorganizzare le lezioni su due turni al fine di ridurre la domanda di trasporto nelle ore di punta e spalmarla in un arco temporale più ampio. Le lezionipotrebbero svolgersi su due turni: ad esempio il primo con ingresso alle 8 e uscita alle 14 per e il secondo dalle 10 alle 16. «La nostra proposta – evidenzia l assessore Gabusi intende rendere più sicuri i mezzi dal punto di vista della limitazione della diffusione del contagio e, contemporaneamente, a non stravolgere la vita dei ragazzi e delle famiglie con le ipotesi di frequenza scolastica nel week end ventilate dal governo».

«Esprimo il mio ringraziamento all’assessore Gabusi – ha commentato l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino per le proposte che ci sta sottoponendo e al mondo della scuola per la disponibilità ad analizzare le situazioni. Nella contingenza attuale risulta di grande importanza la ricerca della massima sinergia fra tutti gli attori in campo».

Covid, oltre tremila guariti e 1185 nuovi positivi. In leggero aumento i ricoveri

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1185 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte, pari al 9,6% dei 12.290 tamponi eseguiti.

Dei 1185 nuovi casi, gli asintomatici sono 501, pari al 42,2%.

I casi sono così ripartiti: 452 screening, 463 contatti di caso, 270 con indagine in corso; per ambito:  218 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 54 scolastico, 913 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 167.516, così suddivisi su base provinciale: 14.487 Alessandria,  7769 Asti, 5820 Biella,  22.980 Cuneo, 12.903 Novara, 89.234 Torino, 6370 Vercelli, 5503 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 929 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1521 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 388 (+ 3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4737 (+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 69.818

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.558.737 (+ 12.290 rispetto a ieri), di cui 793.519 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.239

Sono 85 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 14verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.239 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 936 Alessandria,  368 Asti, 286 Biella, 692 Cuneo, 549 Novara,  2841 Torino, 307 Vercelli, 194 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a  66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

86.334 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 86.334 (+ 3.141 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 6769 Alessandria, 4357 Asti, 2594 Biella, 10241 Cuneo, 5616 Novara, 49.915 Torino, 3262 Vercelli, 2638 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 458 extraregione e 484 in fase di definizione.

Studenti in piazza con Anita contro la didattica a distanza

Con Anita, Maia e Lisa, giunte al loro 22esimo giorno di protesta contro la Dad questa mattina c’erano altri ragazzi e ragazzi delle scuole medie torinesi.

Hanno deciso di protestare davanti al palazzo della Regione con plus, tappetini, skate. Si tratta di studenti di seconda e terza media  che vogliono tornare in classe.

Il presidente del Piemonte Alberto Cirio preferisce però la linea della prudenza e, anche se la nostra regione non è più zona rossa, non consente ancora agli studenti di rientrare a scuola.

(Foto Mara Martellotta)

Gioielli e pietre preziose in cambio di appalti “facili”: l’indagine porta a 15 arresti nelle Asl

Sono 15 gli arresti eseguiti  dalla guardia di finanza di Torino tra dipendenti pubblici, commissari di gara, agenti e rappresentanti di alcune imprese

Sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e frode nell’ambito delle forniture di servizi sanitari. Le indagini sono  coordinate dal Procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dirette dal pm Giovanni Caspani della Procura torinese.

In corso da circa un anno  hanno preso il via dall’accertamento di un buco da 300 mila euro nei conti della Città della Salute, che sarebbe legato all’acquisto di un costoso prodotto farmaceutico, facilitato dalla condotta illegale di una incaricata di un’impresa torinese che si serviva  della collaborazione di un dipendente infedele. Questi  avrebbe infatti falsificato la documentazione in cambio di generose tangenti e gioielli. Il collaboratore amministrativo avrebbe modificato le richieste degli ordini del Cto con firme false. Il prodotto medico  non veniva poi utilizzato nelle sale operatorie e neppure risultava stoccato nel magazzino: infatti  il dipendente, dopo aver ricevuto il farmaco, lo riconsegnava alla rappresentante. Sarebbero stati forniti in cambio dei “favori”  per gli appalti gioielli e pietre preziose in un giro complessivo di denaro per 3 milioni e mezzo di euro.

Nel mirino della Procura della Repubblica e dei militari della Guardia di Finanza sono finite, in particolare, tre gare bandite:

–          dalla “Città di Torino” – ASL TO4, per la fornitura di camici chirurgici sterili monouso, in cui è stato accertato che alcuni membri della commissione della gara d’appalto hanno favorito un’impresa modificando il capitolato di gara ed attribuendole punteggi elevati, in cambio di oggetti preziosi;

–          dalla A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, per la fornitura di distributori di “divise e giacche in TNT”, per la quale è stato acclarato che alcuni incaricati ed agenti di un’impresa veneta hanno sistematicamente fornito puntuali istruzioni ad un dipendente pubblico della predetta struttura, al fine di sospendere la gara d’appalto e di redigere un nuovo capitolato conformemente alle “richieste” ricevute;

–          dalle ASL di Asti e di Alessandria, nonché dall’Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, per la fornitura di prodotti ed apparecchiature chemioterapiche, per la quale è emerso che diversi agenti ed incaricati di un’impresa modenese hanno consegnato, ad un membro della commissione della gara d’appalto, a seguito dell’aggiudicazione di un lotto per la fornitura di beni del valore di quasi un milione di euro, orecchini in oro rosa e topazi azzurri.

Il valore complessivo delle gare d’appalto oggetto di turbativa ammonta a circa 3.5 milioni di euro.

Nel corso dell’operazione i Finanzieri hanno sequestrato, altresì, disponibilità finanziarie e beni per quasi 300.000 euro, riconducibili al profitto degli illeciti penali commessi

Covid, nell’ultimo bollettino mille guariti, duemila contagi e 84 vittime in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE i17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.021 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte, pari al 14,3% dei 14.157 tamponi eseguiti.

Dei 2021 nuovi casi, gli asintomatici sono 797, pari al 39,4%.

I casi sono così ripartiti: 321 screening, 1022 contatti di caso, 678 con indagine in corso; per ambito: 272 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 123 scolastico, 1.626 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 166.331, così suddivisi su base provinciale: 14.356 Alessandria, 7.683Asti, 5.767 Biella, 22.827 Cuneo, 12.785 Novara, 88.655 Torino, 6.340 Vercelli, 5.485 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 927 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.506 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 385( +1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.734 (-47 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 71.865

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.546.447 (+14.157rispetto a ieri), di cui 790.052 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.154

Sono 84 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.154 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 927 Alessandria, 356 Asti, 286 Biella, 682 Cuneo, 546 Novara, 2.794 Torino, 307 Vercelli, 191 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 65 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

83.193 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 83.193 (+ 1030 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.593, Asti 4.087, Biella 2.563, Cuneo 9.892, Novara 5.491, Torino 48.001, Vercelli 3.150, Verbano-Cusio-Ossola 2.504, oltre a 452 extraregione e 460 in fase di definizione.