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Costretta a dormire in cantina e a chiedere l’elemosina per mangiare, marito violento arrestato

 

Torino, 20 gennaio. I carabinieri hanno arrestato un 56enne, residente a Chieri, per maltrattamenti in famiglia.

Ieri sera l’uomo è rincasato ubriaco e, senza alcun motivo, ha iniziato ad aggredire verbalmente e fisicamente la moglie, lanciando vestiti e mobili dal balcone dell’abitazione. La donna l’ha supplicato di smettere ma lui le ha urlato contro frasi offensive e minacce di morte, prima di colpirla con un calcio al costato. A questo punto la vittima è riuscita a rifugiarsi a casa della vicina che ha chiamato il 112.
All’arrivo dei militari della Compagnia di Chieri, l’uomo ha tentato di aggredirli ma è stato immediatamente immobilizzato.
La signora è stata medicata in ospedale e, subito dopo, in sede di denuncia, ha raccontato di essere in balia del marito violento da due anni e di essere stata costretta più volte a dormire in cantina per punizione e a chiedere l’elemosina per poter portare un pasto a casa.

Nasce il coordinamento delle compagnie teatrali contro gli effetti della crisi economica

C.AR.PE. COORDINAMENTO DELLE ARTI PERFORMATIVE DI TORINO  26 fra associazioni e compagnie teatrali della Città si sono riunite per far fronte insieme agli effetti dell’emergenza sanitaria e instaurare un dialogo collettivo con le Istituzioni. Grazie al protocollo di intesa è stato creato un fondo che ha già aiutato le realtà più in difficoltà. Da Carpetorino.org, piattaforma che mappa chi promuove le arti performative a Torino, parte la proposta agli artisti torinesi di unirsi al coordinamento

 A seguito dei mesi di fermo dovuti all’emergenza Covid-19 e allo scenario di crisi che si è delineato per il settore dello spettacolo, 26 realtà teatrali e artistiche di Torino si sono unite dando vita a C.AR.PE. Coordinamento delle Arti Performative, un organismo informale nato per creare una rete sinergica che raggruppa circa 200 persone che lavorano sul territorio e instaurare un dialogo costruttivo ed efficace con le Istituzioni.

La genesi del movimento è iniziata a maggio 2020 quando molte compagnie, associazioni ed enti del terzo settore con sede nella Città di Torino – che da anni svolgono attività nell’ambito delle arti performative – si sono trovate in condizioni di forte incertezza progettuale ed economica. Il coordinamento ha infatti calcolato che, da febbraio 2020 a gennaio 2021, fra i contributi degli enti privati e pubblici e gli incassi mancati, i membri di C.AR.PE. hanno subito una perdita complessiva di oltre 600.000 euro di entrate.
Da questo scenario di crisi, che ha evidenziato la fragilità del settore dello spettacolo dal vivo, e con l’occasione e il pretesto del confronto sul Bando TAP – Torino Arti Performative 2020, promosso dalla Città a sostegno delle performing arts, per la prima volta le associazioni coinvolte hanno avviato un dialogo interno che è culminato con la nascita di un coordinamento e la condivisione di un protocollo di intesa per raggiungere alcuni obiettivi sul breve termine:

– la creazione di un fondo comune da destinare ad azioni di mutuo sostegno: il fondo – finanziato attraverso un’auto-tassazione da parte dei beneficiari del TAP 2020 del 10% sul contributo ricevuto, che ha fornito una base iniziale di €7000 – mira a instaurare un rapporto solidale fra i membri, tanto che una parte di esso è già stata destinata al sostegno solidale ed emergenziale delle altre realtà del coordinamento i cui progetti non sono stati ammessi al contributo;

– l’organizzazione di momenti per la formazione interna e di iniziative pubbliche, finanziati attraverso parte del fondo. La realizzazione quindi sia di incontri rivolti alle associazioni stesse, per promuoverne la crescita artistica e lo sviluppo di competenze, sia l’organizzazione di incontri/tavoli di lavoro aperti a cittadini, Istituzioni e Università, sul tema del sistema culturale torinese, delle sue criticità e delle sue potenzialità;

– l’avvio di un dialogo costante e continuativo con le Istituzioni per informare le stesse sullo stato di salute del settore, così da rendere l’Amministrazione pienamente consapevole delle difficoltà, non solo economiche, del mondo teatrale cittadino. Obiettivo del dialogo è inoltre quello di portare l’attenzione sulla pluralità, l’eterogeneità e la complessità del tessuto culturale: una delle cifre peculiari dell’ambiente artistico torinese è infatti la diffusa presenza di soggetti attivi fuori dai contesti più istituzionali, il cui operato tuttavia ha una forte incidenza culturale e sociale sulla programmazione cittadina.

Dall’esigenza di mappare e monitorare le risorse della Città attive nello spettacolo dal vivo, il Coordinamento ha realizzato la piattaforma web Carpetorino.org, uno strumento per facilitare l’individuazione dei soggetti artistici attivi sul territorio, che restituisca l’eterogeneità del tessuto culturale torinese e che agevoli, all’interno del coordinamento stesso, la creazione di link e collaborazioni fra i membri di C.AR.PE.

Con l’obiettivo di allargare e rafforzare il movimento stesso, il coordinamento invita alla libera partecipazione tutte le realtà del territorio operanti professionalmente nell’ambito delle arti performative. Con la consapevolezza del ruolo di aggregatore sociale e del ruolo civile che il comparto ricopre all’interno della Città, e con la convinzione che solo attraverso l’unione delle competenze e l’apertura di un dialogo condiviso si possa arrivare a risultati concreti e al rafforzamento del settore, C.AR.PE invita chiunque sia interessato a partecipare alle attività, o anche alla sola mappatura, a visitare il sito e compilare il form presente a questo link: www.carpetorino.org/partecipa

C.AR.PE. è composto da soggetti molto diversi tra loro: spazi teatrali, compagnie di produzione, realtà che si occupano di formazione, di danza, di arti performative in genere, festival, presidi culturali di prossimità. Questa varietà è specchio di un sistema sfaccettato che spesso opera nell’ombra, senza che le Istituzioni abbiano una reale percezione della complessità che costituisce, complessità che è una ricchezza e come tale andrebbe valorizzata.

le Compagnie/Associazioni:
Accademia dei Folli
Anomalia Teatro
Asterlizze
Atelier Teatro Fisico
Baretti
Choros
Compagni di Viaggio
Contrasto Teatro
Crack24
Cuochilab / Play with Food festival
Didee – arti e comunicazione
Doppeltraum Teatro
Fools
Il Cerchio di Gesso / Cubo Teatro
Il Mulino di Amleto
Le Sillabe
LiberamenteUnico
Liberipensatori Paul Valéry
Il Menu della Poesia
Onda Larsen
Piccola Compagnia della Magnolia
Progetto Zoran
Quinta Tinta
Téhkné / Earthink festival
Terra D’Ombra
Wanderlust – Teatro affido

Vaccini Covid, siglato l’accordo con i medici di medicina generale

IL PRESIDENTE CIRIO: «PRONTI A PARTIRE». L’ASSESSORE ICARDI: «UNA SQUADRA VINCENTE»

Accordo raggiunto, in Piemonte, per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione contro il covid-19.

L’intesa tra la Sanità regionale e le rappresentanze sindacali dei medici di famiglia (Os Fimmg, Os Snami, Os Smi e Intesa sindacale) è stata siglata ieri pomeriggio nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio, e dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.

«Il Piemonte è pronto alla vaccinazione di massa attraverso le sue oltre 3.200 “sentinelle” sul territorio, cioè i propri medici di famiglia – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sono grato a tutti perché il Piemonte è tra le prime regioni a siglare un accordo di questo tipo, che ci permetterà di raggiungere in modo capillare tutti i cittadini e in particolare le fasce più fragili. Siamo pronti a partire non appena arriveranno le dosi del vaccino Astra Zeneca, la cui validazione è attesa a fine gennaio con prima consegna alle regioni intorno al 10 febbraio. Il Piemonte ci crede e sta mettendo il suo massimo impegno, perché prima vaccineremo tutti e prima usciremo da questa grave crisi».

«Abbiamo sempre sostenuto che questa battaglia possiamo vincerla solo insieme ai medici di base, che per la vaccinazione antinfluenzale sono stati in grado in meno di due mesi di vaccinare in Piemonte un milione di persone – sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Oggi abbiamo siglato questo accordo che copriamo con risorse regionali, ma ho già convocato domani la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, che coordino, alla quale parteciperà anche il ministro Speranza, dove chiederemo che questa importantissima attività sia finanziata, perché è forse la più importante che l’emergenza Covid abbia messo in evidenza. La squadra con i medici di famiglia, e fra poco anche con i farmacisti, sono certo che sarà una squadra vincente».

Operativamente, i medici entreranno in azione non appena sarà disponibile il vaccino Astra Zeneca, o altro con analoghe caratteristiche, che consente modalità di conservazione (normali frigoriferi) compatibili con la somministrazione anche a domicilio, oltre che in ambulatorio.

I medici di medicina generale potranno effettuare la somministrazione del vaccino direttamente nei propri studi, avvalendosi delle strutture messe a disposizione delle Aziende sanitarie (o dagli enti locali), oppure a domicilio degli assistiti, in caso di persone non deambulanti.

Il target degli assistiti da coinvolgere in una prima fase sarà rappresentato dalle persone in età avanzata, in primo luogo ultraottantenni, e dalle persone non deambulanti già seguite presso il proprio domicilio, che si sono già sottoposte a vaccinazione antinfluenzale. Un coinvolgimento che aumenta la protezione anche delle persone con fattori di rischio clinici, vista la prevalenza di comorbidità, mentre il rapporto di fiducia che lega gli anziani al medico di medicina generale consentirà di realizzare una maggiore copertura vaccinale.

Nelle fasi successive il target di popolazione da vaccinare seguirà le indicazioni nazionali e regionali.

Particolare attenzione sarà rivolta nei confronti dei soggetti “scettici” e non responder che saranno contattati e informati sull’importanza della somministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazioni temporanee alla somministrazione.

I medici potranno vaccinare non solo gli assistiti in carico, ma anche altri assistiti comunque residenti nel territorio della Asl di riferimento. Sarà ammessa l’adesione dei medici di continuità assistenziale, su base volontaria, in orario diurno e feriale ai quali verrà corrisposta la medesima remunerazione, che è di 6,16 euro ad inoculo (più oneri), come da contratto nazionale.

Per la Regione Piemonte, si stima un impegno finanziario tra i 30 e i 40 milioni di euro, calcolando, secondo i parametri nazionali, una platea tra i 2 e i 3 milioni di persone a carico dei medici di famiglia e tenendo conto anche della seconda inoculazione, prevista per il richiamo.

«Oggi è una giornata storica – commenta Roberto Venesia, segretario della Fimmg Piemonte -. Siamo stati chiamati e la medicina generale risponde all’appello. Nessuno si salva da solo, ma tutti insieme potremo farcela per l’interesse e la salute dei nostri concittadini».

«Da un anno ormai, come i colleghi ospedalieri, noi medici di famiglia siamo impegnati nella lotta contro questa pandemia – sottolinea Antonio Barillà segretario Smi Piemonte -. Ora è arrivato il momento dell’ultimo importante sforzo, che è quello di vaccinare al più presto i nostri pazienti».

«Oggi è stato firmato un accordo importantissimo – aggiunge  Mauro Grosso Ciponte segretario Snami Piemonte – il primo passo per sconfiggere il male del secolo. I medici sono come sempre in prima fila e si sono resi disponibile a dare una mano al sistema per bloccare il virus Covid 19».

«E’ un buon accordo – concorda Marcello Ardizio di Intesa sindacale -, guardiamo con fiducia al futuro».

Il bollettino Covid di martedì 19 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 716 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 124 dopo test antigenico), pari al 3,5 % dei 20.319 tamponi eseguiti, di cui 12.585 antigenici. Dei 716 nuovi casi gli asintomatici sono 360 (50,3%).

I casi sono così ripartiti: 237 screening, 348 contatti di caso, 131 con indagine in corso; per ambito: 46 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 44 scolastico, 626 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 217.939, così suddivisi su base provinciale: 19.424 Alessandria, 11.301 Asti, 7.541 Biella, 30.207 Cuneo, 17.031 Novara, 113.591 Torino, 8.231 Vercelli, 7.716 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1.122 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.775 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 168(+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2500(+30 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11753

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.275289 (+20.319 rispetto a ieri), di cui 983326 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.453

Sono 34 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.288 Alessandria, 548 Asti, 351 Biella, 965 Cuneo, 704 Novara, 3.855 Torino, 390 Vercelli, 271 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

195.065 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 195.065 (+ 1033 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.920 Alessandria, 9.803 Asti,6.739 Biella, 27.157 Cuneo, 15.230 Novara, 102.518 Torino, 7.329 Vercelli, 6.758 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.012 extraregione e 1599 in fase di definizione.

Crisi economica, arrivano i contributi a fondo perduto per piccole imprese e lavoratori autonomi

Da oggi riapre il bando per ottenere Contributi per sostenere le MPMI ed i lavoratori autonomi piemontesi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità

 

A partire da martedì  19 gennaio, sarà nuovamente possibile presentare le domande di accesso per “Contributi a fondo perduto finalizzati a sostenere le MPMI ed i lavoratori autonomi piemontesi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità”. “Il bando è stato riattivato – commenta l’assessore alle attività economiche e produttive Andrea Tronzano – modificandolo al fine di allinearlo ai cambiamenti intervenuti negli strumenti legislativi nazionali a sostegno dell’accesso al credito. I finanziamenti ammissibili devono essere di durata massima di 120 mesi; mentre per le sole imprese, l’importo massimo dei finanziamenti è elevato da 150.000 a 500.000 euro (fermo restando il limite massimo di € 100.000 previsto per i lavoratori autonomi) e soprattutto fatto salvo un importo massimo di contributo concedibile che non può in ogni caso superare i 7.500 euro”. La disponibilità finanziaria della misura – continua l’assessore Tronzano – è stata incrementata per ulteriori 10,9 milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale”. Sarà quindi possibile presentare le domande di accesso all’agevolazione, a fronte dei finanziamenti bancari connessi ad esigenze di liquidità ottenuti nel periodo compreso tra il 17 marzo e il 31 dicembre 2020.

Le domande andranno presentate accedendo al link sotto indicato:

http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivita-economico-produttive/servizi/861-bandi-2014-2020- finanziamenti-domande

 

Sicurezza, più telecamere nelle zone a rischio di Torino

DA PALAZZO CIVICO  Nella seduta del 18 gennaio, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato due documenti che chiedono di implementare i sistemi di videosorveglianza in città.

Il primo documento – un ordine del giorno a prima firma Fabrizio Ricca (Lega Nord), approvato con 21 voti favorevoli, 3 contrari, 2 astenuti – invita Sindaca e Assessore competente a richiedere nei tavoli di lavoro da avviare, o avviati con la Prefettura, l’implementazione desistemi di videosorveglianza (telecamere), per aumentare la sicurezza di cittadine e cittadini nei quartieri di Barriera di Milano, Aurora e Borgo Vittoria, considerando che la Regione Piemonte ha stanziato fondi per i Comuni che intendono installare nuove telecamere.

Il secondo documento – una mozione a prima firma Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità), emendata da Carlotta Tevere (M5S), approvata con 21 voti favorevoli, 2 astenuti – impegna Sindaca e Giunta a valutare, nell’ambito del Progetto Argo, di concerto con il Tavolo di Osservazione per la sicurezza e la vivibilità della Circoscrizione 6, la Polizia Municipale, le Forze deIl’Ordine e la Prefettura di Torino, il posizionamento di telecamere in piazza Bottesini/Foroni; largo Palermo angolo via Sesia; via Scarlatti angolo via Montanaro; via Montanaro angolo corso Palermo; via Leinì angolo corso Giulio Cesare; corso Vercelli angolo via Elvo; piazzetta Montanaro; largo Giulio Cesare nord e sud.

Nei medesimi luoghi, la mozione impegna altresì Sindaca e Giunta a richiedere a Iren di potenziare l’illuminazione e la luminosità e a richiedere al Tavolo della Sicurezza un presidio fisso e mobile 24 ore su 24 per contrastare l’illegalità.

Nel dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti diversi consiglieri e consigliere. Fabrizio Ricca (Lega Nord) ha spiegato che la Dcr del Consiglio Regionale del Piemonte del 15 dicembre 2020 mette a disposizione un milione di euro per l’acquisto di videocamere di sorveglianza per avere un maggiore controllo del territorio e ha proposto di installarle a Barriera di Milano, Aurora, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna. Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità) si è detto emozionato per l’installazione delle telecamere a Barriera di Milano e Aurora, per cui si batte da anni. La consigliera Maura Paoli (M5S) ha proposto di approfondire il tema con esperti, per affrontarlo dal punto di vista tecnico, senza fare propaganda, mentre Carlotta Tevere (M5S), nell’annunciare il proprio voto favorevole a entrambi i documenti, ha spiegato che la Città aveva già deciso di ampliare il sistema di videosorveglianza. Eleonora Artesio (Torino in Comune) avrebbe voluto esaminare i documenti in Commissione, in particolare per quanto riguarda i criteri per accedere ai fondi regionali e gli ambiti territoriali per gli interventi. Secondo Monica Amore (M5S) sono indispensabili le telecamere in alcune zone degradate di Torino, anche per offrire un maggiore senso di sicurezza a cittadine e cittadini. Nell’annunciare il voto favorevole ai due atti, Silvio Magliano (Moderati) ha affermato che le telecamere, nell’ambito di una strategia integrata, sono uno degli strumenti per garantire maggiore sicurezza nelle periferie, sulle quali si era concentrata la campagna elettorale e che ora sono state abbandonate. Sarebbe necessario valutare gli investimenti con maggiore cautela e trovare soluzioni veramente efficaci, secondo Maria Grazia Grippo (PD), che ha annunciato di non volere votare gli atti. Daniela Albano (M5S) ha trovato interessanti le argomentazioni delle consigliere Paoli e Artesio e ha sostenuto che questi investimenti non servono a rendere più sicure le città e più sereni cittadini e cittadine. Non si può delegare il tema della sicurezza alle telecamere, per Viviana Ferrero (M5S), ma occorre una maggiore cura del territorio. La capogruppo Valentina Sganga (M5S) ha dichiarato di votare favorevolmente entrambi gli atti, che rientrano nel solco del progetto innovativo di sicurezza integrata condiviso dalla Città, mentre Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), nell’annunciare la propria astensione, si è detto perplesso per gli atti, che esprimono la sicurezza in maniera obsoleta e riguardano soltanto le videocamere e non un sistema integrato. In conclusione del dibattito, la sindaca Chiara Appendino ha spiegato che la videosorveglianza è uno dei tanti strumenti che si inseriscono nel lavoro condiviso con altri enti, così come si sta facendo con il potenziamento dell’illuminazione e la riduzione della burocrazia: non è la soluzione a tutti i problemi, ma si accompagna a interventi sociali e culturali che la Città sta portando avanti.

Torino, 18 gennaio 2021

Covid, il bollettino di lunedì 18 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE   16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 435 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 66dopo test antigenico), pari al 4 % dei 10.817  tamponi eseguiti, di cui 6783 antigenici. Dei 435  nuovi casi gli asintomatici sono 191(43,9%).

I casi sono così ripartiti:123 screening, 210 contatti di caso, 102con indagine in corso; per ambito:  41 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 38 scolastico, 356 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 217.223, così suddivisi su base provinciale: 19.361 Alessandria,  11.251 Asti, 7.533 Biella, 30.097 Cuneo, 17.008 Novara, 113.182 Torino, 8.220 Vercelli, 7.688 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1.116 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.767sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 166 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2470 (+10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12136

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.254.970 (+10817rispetto a ieri), di cui 978.243 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.419

Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.419 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.282 Alessandria, 543 Asti, 351 Biella, 961 Cuneo, 699 Novara, 3.848 Torino, 390 Vercelli, 266 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 79 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

194.032 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 194.032 (+ 627 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.870 Alessandria,  9747 Asti, 6.701 Biella, 26.972 Cuneo, 15.161 Novara, 102.012Torino,  7.279Vercelli,  6.699 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.008extraregione e 1583 in fase di definizione.

Sanità: gare truccate, frodi nelle pubbliche forniture e corruzione

Operazione “Molosso”all’interno delle ASL piemontesi.

La Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria in relazione a fatti di corruzione e di frode nelle forniture pubbliche accertati nell’ambito dell’Operazione Molosso.

Il provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale di Torino, scaturisce dalle ulteriori risultanze emerse all’esito delle investigazioni svolte dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano che avevano portato, lo scorso mese di novembre, ad eseguire quindici ordinanze di misura cautelare nei confronti di pubblici dipendenti, commissari di gara ed agenti e rappresentanti di alcune imprese accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture.

In particolare, le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto, Enrica Gabetta, e dirette dal Pubblico Ministero Giovanni Caspani della locale Procura della Repubblica, durate quasi un anno, hanno preso il via dall’accertamento di un ammanco, presso l’Azienda ospedaliero-universitaria “Città della Salute e della Scienza di Torino”, per un valore di circa trecento mila euro, di un costoso prodotto farmaceutico, denominato “Bon Alive” (sostituto osseo) causato dalla condotta truffaldina di un’incaricata di un’impresa torinese che si avvaleva della “collaborazione” di un pubblico dipendente infedele il quale falsificava documentazione amministrativa in cambio di generose tangenti. In particolare, il collaboratore amministrativo modificava le “richieste d’ordine” al Provveditorato/Economato del Centro Traumatologico Ortopedico (Articolazione deputata ai pagamenti), apponendo firme false di altri infermieri, per il reintegro delle giacenze del prodotto medicale che, pur risultando essere stato pagato dal C.T.O., non veniva utilizzato nelle sale operatorie né, tantomeno, risultava stoccato nel relativo magazzino. L’analisi dei documenti acquisiti e le evidenze emerse a seguito di indagini tecniche hanno consentito di acclarare che il pubblico dipendente, dopo aver ricevuto il prodotto ordinato, successivamente provvedeva a riconsegnarlo alla rappresentante dell’azienda che lo aveva fornito.

A seguito degli interrogatori di due indagati, che hanno ammesso le loro responsabilità, sono emersi ulteriori gravi indizi di colpevolezza nei confronti del rappresentante legale della società torinese aggiudicatrice della fornitura del citato prodotto (già indagato nell’ambito dell’inchiesta per i reati di corruzione e frode nell’esecuzione dei contratti di pubbliche forniture).

Lo stesso, in particolare, avrebbe assunto l’iniziativa di corrompere il pubblico dipendente attraverso la consegna, in varie occasioni, di somme di denaro, ricoprendo così un ruolo centrale e di primo piano nella commissione dei reati contestati.

Le Fiamme Gialle del capoluogo piemontese hanno, pertanto, notificato all’indagato l’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria emessa dal Giudice per le indagini preliminari, il quale ha ritenuto fondato il pericolo di recidiva delle condotte illecite evidenziato dal pubblico ministero a carico dell’indagato.

 

Il commercio in Piemonte perde 1,2 miliardi nel primo trimestre 2021

Il 2021 per i consumi in Piemonte non parte bene

A causa del prolungamento delle restrizioni anti Covid si prevede nel primo trimestre un calo dei consumi di 1,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È la stima di Confesercenti Piemonte.

Nel 2020 la spesa dei piemontesi si era già ridotta di 8,4 miliardi. I negozi, mercati, bar, ristoranti e attività di somministrazione  turismo  sono state le attività più in sofferenza, con una diminuzione media del valore aggiunto del 16,5%, rispetto al -9,5% registrato dagli altri settori dell’economia regionale. La quota di Pil generata da questi comparti scende dal 6,4 al 4,3% del Pil per alberghi e pubblici esercizi; dal 4,1 al 3,3% per ricreazione e cultura; dal 3,8 al 2,9% per l’abbigliamento.

Il bollettino Covid di domenica 17 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 495 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 46 dopo test antigenico), pari al 5,7 % degli 8.643 tamponi eseguiti, di cui 3.771 antigenici. Dei 495 nuovi casi gli asintomatici sono 201 (40,6%).

I casi sono così ripartiti:94 screening, 281 contatti di caso, 120 con indagine in corso; per ambito: 15 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 46 scolastico, 434 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 216.788, così suddivisi su base provinciale: 19.311 Alessandria, 11.236 Asti, 7520 Biella, 30.050 Cuneo, 16.941 Novara, 112.961 Torino, 8206 Vercelli, 7676 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1114 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1773 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 164 (+ 2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2460 (4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.359

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.244153 (+ 8643 rispetto a ieri), di cui 976.308 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8400

Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8400 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1275 Alessandria, 542 Asti, 349 Biella, 958 Cuneo, 698 Novara, 3843 Torino, 390 Vercelli, 266 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 79 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

193.405 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 193.405 (+ 590 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.761 Alessandria, 9708 Asti,6668 Biella, 26.882 Cuneo, 15.078 Novara, 101.788 Torino, 7263 Vercelli, 6672 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1007 extraregione e 1578 in fase di definizione