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Parametri in miglioramento, il Piemonte resta in zona bianca

I dati del Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto superiore sanità

Nella settimana 13-19 settembre, in Piemonte, il numero dei nuovi casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente. La percentuale di positività dei tamponi scende dal 2% all’1% e anche l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi si abbassa a 0.83 (era 0.91).
In calo anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva che passa dal 4% al 3%, mentre resta stabile al 3% quello dei posti letto ordinari.
Aumentano lievemente i focolai attivi, ma diminuisce il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. Il valore dell’incidenza e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Sciopero Globale per il Clima: Fridays for Future scende in piazza a Torino

venerdì 24 settembre Fridays for Future scende nelle piazze per lo Sciopero Globale per il Clima.

“Dopo tre anni da quando hanno iniziato a scioperare, i responsabili politici continuano a parlare, parlare, parlare. Facendo credere che si stia facendo qualcosa, quando è l’esatto contrario: il 2021 è previsto essere l’anno con le emissioni più alte di sempre.”

Così sostiene il movimento chiedendo  che “questa crisi venga affrontata realmente, e non a parole. E sta mettendo un’enfasi speciale sulle diseguaglianze e le ingiustizie tra i Paesi e anche all’interno degli Stati stessi. I paesi del Nord globale devono prendersi le proprie responsabilità aiutando i paesi più colpiti da questa crisi che non hanno causato”.

“Anche dopo che il mondo intero è stato testimone di una pandemia, stiamo ancora lottando per i nostri diritti di base come aria, cibo e acqua sani. Ma i nostri diritti sono più di questo. Non c’è uguaglianza finché l’intera crisi non viene gestita con l’approccio intersezionale e tutta l’oppressione sociale sistematica viene risolta. È così impossibile vedere che l’uomo non è il padrone del mondo? Stiamo perdendo tempo e stiamo perdendo le nostre vite a causa dell’avidità delle élite del Nord globale e delle loro guerre di potere. Sono in gioco il nostro presente e il nostro futuro.” dice Atlas Sarrafoglu, Turchia.

In Italia ci saranno manifestazioni nelle città: 

– Torino  Piazza Statuto 9:30

– Alessandria  Piazza Marconi 9:00

– Ancona  Teatro delle Muse  10:00

– Andria   Largo Torneo   9:00

– Avellino Via Colombo 9:00

– Aversa  Piazza Municipio 10:00

– Aosta Arco di Augusto 9:00

– Arezzo Piazza della Libertà ore 9:00

– Asti davanti al Comune  10:00

– Bari piazza della prefettura  9:30

– Bergamo 7:30 Flash Mob in Piazzale Guglielmo Marconi – 11:30 manifestazione statica in Piazza Vittorio Veneto – 15:30 Flash Mob sulle mura

– Bologna  Piazza Verdi  9:00

– Bolzano  Piazza Tribunale / Gerichtsplatz, alle 11:00

– Brescia  Piazzale Arnaldo 9:00

– Brindisi  Stazione  8:30

– Cagliari piazza dei Centomila  9:00

– Campobasso Terminal Bus 9:30

– Casteddu (Cagliari)  piazza dei Centomila  9:00

– Cassino Piazza Vittorio Veneto  9:00

– Catania  Piazza Teatro Massimo 9:00

– Catanzaro Piazza Matteotti alle 9:15

– Chieri  Liceo Monti  8:00

– Chieti   Piazzale Mazzini (Villa Comunale)  9:30

– Comiso  Piazza del Popolo  9:00 / Vittoria (RG)

– Cuneo Parco della Resistenza 9:00

– Cuveglio  Palazzo Verbania, via Dante Alighieri 5, 9.00 (Luino)

– Ferrara  Porta degli Angeli 9:00

– Firenze Piazza S.Maria Novella  9:30

– Forlì Piazzale della Vittoria 9:00

– Genova  Piazza Brignole 9:00

– Gorizia Parco della Rimembranza 10:00

– Lecce  Piazza Sant’Oronzo  10:00

– Lucca piazzale Verdi alle 9:30

– Luino Palazzo Verbania 9:00

– Macerata davanti ai cancelli 9:00

– Mantova Piazza Sordello  10:00

– Massa Comune di Massa alle 9:30

– Messina Piazza Duomo 9:00

– Milano Largo Cairoli  9:00

– Modena Parco cittadino Novi Sad 18:00

– Mogliano Veneto Skate park via Colelli  8:00

– Montecchio Parchi Montecchiesi 9:30

– Monza  Piazza Trento e Trieste  9:00

– Napoli  Piazza Dante 9:00

– Novara Piazza Garibaldi 8:30

– Palermo  Piazza Giuseppe Verdi  9:30

– Padova Piazzale stazione 9:00

– Pavia Piazza della Vittoria 9:30

– Parma Piazzale Rondani 9:00

– Pescara Comune 8:30 e Piazza Unione 10:45

– Piacenza Piazza Cavalli 9:00

– Pisa   Piazza Guerrazzi   9:00

– Prato Piazza delle Carceri   9:00

– Ravenna Piazza Kennedy  9:00

– Reggio Emilia Parco del Popolo(giardini) 9:30

– Rimini Parco Marecchia  18:00

– Roma  Piazza Vittorio Emanuele  9:30

– Sanremo  Piazza Colombo  10:30

– Sassari  Piazza Castello 9:00

– Schio  Piazzale Summano 8:00

– Siena Piazza del Campo  10:00

– Taranto Corso Due Mari (marinai) 17:00

– Trento Via Verdi 9:00

– Treviso Stazione dei treni 8:00

– Trieste Piazza Verdi 15:00

– Udine Piazzale Cavedalis 8:00

– Varese  Piazza Monte Grappa 10:00

– Venezia  Piazzale Roma ore 9:00

– Verona  Piazza Cittadella 9:00 

– Viareggio Piazza Mazzini 9:00

– Vicenza Piazzale Stazione 9:00

– Vimercate indirizza a Milano o Monza (poi 26 settembre, piazza 9:30)

Gli scioperi avverranno in tutta Italia nel rispetto delle misure sanitarie.

E aggiungono che non possiamo aspettare. “Il momento migliore per agire sarebbe stato 30 anni fa, ma il secondo momento migliore è OGGI. È una responsabilità, ma anche un’OPPORTUNITÀ STORICA. Non risparmiare energie, non aspettare, dai il massimo questa volta, perchè c’è bisogno di tuttə”, ha detto Giacomo, da Forlì.

Covid, il bollettino di giovedì 23 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 242nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 77 dopo test antigenico), pari all’1,0% di 23.858tamponi eseguiti, di cui 17.773antigenici. Dei 242 nuovi casi, gli asintomatici sono 140 (57,9%).

I casi sono così ripartiti: 88 screening, 104 contatti di caso, 50 con indagine in corso, 3 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 381.773,così suddivisi su base provinciale: 31.282 Alessandria, 18.154 Asti, 12.046 Biella, 55.045 Cuneo, 29.695 Novara, 203.398 Torino, 14.248 Vercelli, 13.615 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.574 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.716 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 176 (– 9rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.605.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.938.889(+23.858rispetto a ieri), di cui 2.141.084risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.751

Nessun decesso è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane 11.751 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.572 Alessandria, 717Asti, 434 Biella, 1.459 Cuneo, 947 Novara,5.615 Torino, 532 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

366.218 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 366.218(+224rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.357 Alessandria, 17.200 Asti, 11.507 Biella, 53.054 Cuneo, 28.572 Novara, 195.790 Torino, 13.585 Vercelli, 13.154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.489 extraregione e 2.510 in fase di definizione.

Sul tetto del Lingotto il giardino pensile più grande d’Europa

Il giardino pensile del Lingotto inaugurato oggi dal presidente di Stellantis John Elkann insieme con il cantante leader degli U2 Bono Vox  vuole essere, ha detto  il nipote di Gianni Agnelli “l’impegno della famiglia Agnelli-Elkann  verso la città di Torino” unitamente agli investimenti su Mirafiori.

All’inaugurazione dell’area verde pensile più grande d’Europa e del museo dedicato alla mitica 500 in cima alla storica fabbrica torinese è stata presentata la 500 RED.

“Il viaggio della 500 continua ancora oggi, – ha aggiunto Elkann – da Torino: qui viene prodotto il modello full electric proprio a Mirafiori, dove Stellantis ha investito 2 miliardi di euro per produrre auto full electric e ibride e realizzare progetti innovativi”.

Il giardino allestito sulla storica pista di collaudo, raggiungibile anche dalla celebre rampa elicoidale, ospiterà migliaia di specie di piante autoctone piemontesi.

Il bollettino Covid di mercoledì 22 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 278nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 67 dopo test antigenico), pari all’ 1,4% di 19.810tamponi eseguiti, di cui 14.131antigenici. Dei 278 nuovi casi, gli asintomatici sono 119 (42,8%).

I casi sono così ripartiti: 87 screening, 142 contatti di caso, 49 con indagine in corso, 6 importati (5 dall’estero, 1 da altra regione italiana).

Il totale dei casi positivi diventa quindi 381.531,così suddivisi su base provinciale: 31.263 Alessandria, 18.132 Asti, 12.033 Biella, 55.025 Cuneo, 29.679 Novara, 203.267 Torino, 14.245 Vercelli, 13.604 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.574 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.709 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (+ 2rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 185 (14rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.578.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.915.031 (+ 19.810rispetto a ieri), di cui 2.136.137risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.751

Due decessi (uno nella giornata di oggi) di persona positiva al test del Covid-19 sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale diventa di 11.751deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.572 Alessandria, 717Asti, 434 Biella, 1.459 Cuneo, 947 Novara,5.615 Torino, 532 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

365.994 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 365.994(+246rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.325 Alessandria, 17.179 Asti, 11.502 Biella, 53.018 Cuneo, 28.563 Novara, 195.682 Torino, 13.581 Vercelli, 13.149 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.487 extraregione e 2.508 in fase di definizione.

Uccise il compagno, assolta per legittima difesa

Una donna è stata assolta anche dalla corte di Assise di appello di Torino per legittima difesa

Si tratta della cinquantenne Silvia Rossetto, processata per avere ucciso il compagno il 2 settembre 2018 durante una lite a Nichelino L’uomo, Giuseppe Marcon, le aveva puntato un coltello alla gola, ma lei ne aveva preso un altro da un mobile della cucina.

La sentenza di primo grado era stata impugnata dalla procura per eccesso colposo, la corte ha invece dato ragione all’avvocato difensore Sergio Bersano.

Casa, aumenta l’offerta di bilocali e trilocali

Nelle grandi città italiane l’analisi dell’offerta, realizzata dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa a luglio 2021, evidenzia che la tipologia più presente è il trilocale, con il 33,7%, a seguire il quattro locali con il 24,4% ed i bilocali con il 23,9%.

In aumento, rispetto a gennaio 2021, le percentuali di bilocali, trilocali e quattro locali sul mercato, mentre è in calo la percentuale di offerta dei cinque locali molto probabilmente perché i tagli più grandi sono ora più desiderati e chi possiede una casa di ampia metratura decide di non venderla.

La crescita della concentrazione di bilocali sul mercato è sicuramente un effetto legato alla pandemia in quanto è diminuita la domanda per investimento e quindi la tipologia è meno richiesta.

Vi sono anche investitori che, in passato, avevano acquistato bilocali con finalità turistiche e che ora, trovandosi in difficoltà, decidono di dismettere l’investimento. Il bilocale è sempre stata la tipologia più richiesta per chi aveva intenzione di mettere a reddito l’immobile.

La diminuita presenza sul mercato di monolocali potrebbe spiegarsi con la volontà dei risparmiatori di acquistare l’immobile come forma di impiego del capitale, investendo piccole cifre.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Torino a tempo di Jazz, una settimana di musica con 200 artisti

TJF PARTE SECONDA

Nei 7 giorni di programmazione, dal 27 settembre al 3 ottobre, il Torino Jazz Festival Cl(H)Ub 2021 – progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il contributo di Fondazione Crt e A.N.Co.S., main partner Intesa Sanpaolo e Iren, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa – coinvolgerà 12 Jazz Club cittadini e l’Aula Magna del Politecnico, in cui si terranno 46 eventi/spettacoli con la partecipazione di oltre 220 artisti tra cui musicisti, attori, danzatori e dj, molti dei quali di Torino o attivi sul territorio.

 

Nonostante la mobilità degli artisti non sia ancora semplice, la sezione Jazz Cl(H)ub quest’anno ha in calendario importanti artisti stranieri come  l’asso della tromba Markus Stockhausen accompagnato dal pianoforte di Florian Weber (concerto realizzato in collaborazione con Polincontri Classica), John Greaves, un mito del rock progressivo, a Torino con la cantante Annie Barbazza, il sassofonista Rick Margitza, che iniziò la sua carriera suonando con Miles Davis, ospite della GP Big Band, la vocalist Lauren Henderson, di radici caraibiche ma cresciuta musicalmente nei club di New York, e l’apolide sperimentatore Mike Cooper.

Suoneranno artisti italiani conosciuti in tutto il mondo come Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini, musicisti legati all’improvvisazione e al rock come i Manual for Errors dell’eclettico chitarrista Manlio Maresca, il chitarrista torinese Paolo Spaccamonti per la prima volta con il polistrumentista dei Calibro 35 Enrico Gabrielli, e gli inetichettabili Hobby Horse, così come è difficile incasellare la musica acustica del violoncellista Francesco Guerri. Particolarissimo il gruppo UnFOLKettable del pianista Nico Morelli con la grande voce di Barbara Eramo, progetto a metà strada tra il jazz e la musica folk dell’Italia meridionale. E ancora, musica legata alla scrittura contemporanea con il chitarrista Gilbert Impérial, in Trance TV Trash, progetto dedicato ai compositori degli ultimi decenni, partendo da Fausto Romitelli, e con i torinesi Serial Disorder.

Non mancherà la narrazione del jazz: Elena Canone leggerà l’autobiografia di Billie Holiday con la complicità dei PRANK, gruppo elettrico di sorprendente elaborazione, così come le note del pianista Giancarlo Tossani racconteranno William Parker, Matteo Salvadori rileggerà il Great American Songbook con voce e chitarra acustica, e il concerto del clarinettista Marco Tardito è dedicato a Lawrence Ferlinghetti.

 

Uno spazio interdisciplinare è dedicato alla musica e alla danza, con gli elettronici Retina.it insieme all’ensemble di Gabriella Cerritelli e DJ Delavie e Ivan Bert con il Balletto Teatro di Torino.

 

Saranno presenti importanti nomi del jazz nazionale come Umberto Petrin insieme a Tino Tracanna, Ares Tavolazzi in duo con Federico Bagnasco, un dialogo tra contrabbassi, Piero Tonolo ospite dell’Ottimo Massimo Grand Band, Giovanni Falzone con  Bandakadabra, Gianni Cazzola insieme a  Sandro Gibellini, i Pericopes.

 

Suoneranno musicisti torinesi, a molti dei quali si è chiesto di fare dei primi concerti originali, come Mario Congiu insieme a Paolo Porta, Luca Mangani e Donato Stolfi), e ancora Luigi Tessarollo, Max Gallo Dedalus Trio, il Django Memory Ensemble che suona la musica gipsy jazz di Django Reinhardt; i Jazzonia che dedicano il loro concerto al leggendario batterista Art Blakey. Molte le voci femminili che animeranno il cartellone autunnale: Valentina Nicolotti, Lucia Minetti, Monica Fabbrini, Barbara Raimondi. E tra le grandi formazioni: CFM Big Band, Big Band Theory, JST Reunion e The Swingers Orchestra che riprende il repertorio di Count Basie. Confermata anche quest’anno la collaborazione con importanti enti culturali torinesi come Polincontri Classica, l’Associazione Piazza dei Mestieri e quella con Soundmit, la fiera dedicata ai sintetizzatori, agli strumenti musicali elettronici e alle nuove tecnologie per il suono. Il tutto condito dai DJ set di DJ Charlie e Robbie F DJ.

 

 

“Il palinsesto che TJF dedica ai Jazz Club costituisce a oggi il legame più stretto possibile tra la comunità dei musicisti e quella degli appassionati di jazz e musica d’arte, vero e proprio presidio culturale diffuso, occasione privilegiata di incontro e di impensate relazioni sociali. I Jazz Club sono anche il luogo che favorisce l’innesto di musiche e musicisti complementari. Qui sono nati nuovi sound, musiche composte o improvvisate, formazioni solide esportate in tutto il mondo, punto di convergenza di fermenti del territorio culturale cittadino, regionale e nazionale. La missione di TJF è quella di intercettare e sollecitare nuove produzioni o alternativamente mettere in scena concerti consolidati che non passano da troppo tempo nei club della Città e godere delle evoluzioni stilistiche che li hanno affinati negli anni come un grande vino. L’omaggio alla fertile penna di Don Grolnick di Rick Margitza con la GP Big Band, quello al grande Django Reinhardt dell’omonima Associazione con un concerto composto ad hoc per TJF, l’incontro tra i numerosi senatori del jazz  con emergenti di ottimo talento, la presenza di formazioni di allievi e docenti concertisti dei poli di formazione jazzistica quali il Centro di Formazione Musicale della Città, Arcote e Jazz School Torino, l’azione divulgativa e inclusiva nei luoghi di detenzione di Sfera Culture, i grandi organici rimasti in sospeso dalla scorsa edizione. Questi alcuni tratti salienti di un programma fitto e di alto profilo che porterà sui 13 palchi del festival 46 concerti con la partecipazione di oltre 200 musicisti. Ci auguriamo che la circuitazione curiosa del pubblico, al quale chiediamo uno sforzo di pazienza aggiuntivo aiutandoci nelle pratiche di prenotazione, animi i Jazz Club di tutta la Città restituendoci la meravigliosa esperienza di vederli rivivere grazie alla vitalità e alla piacevole socialità che il Jazz porta sempre con sé” dichiara Diego Borotti, Direttore, con Giorgio Li Calzi, del TJF 2021.

 

 

La sfida di questa seconda parte del Torino Jazz Festival 2021 è quella di far sentire la voce di chi fa e di chi segue la musica dal vivo nei club, piccoli ma fondamentali avamposti culturali che tengono in vita la musica durante il corso dell’anno. Proprio questi club non sono ancora davvero ripartiti, viste le condizioni in cui ci troviamo da quasi due anni: purtroppo l’emergenza ha portato a galla le problematiche già esistenti, in generale, nel comparto culturale, nella musica dal vivo, specie in un ambito diverso dall’intrattenimento, e troppo spesso, ancora in questi giorni veniamo a conoscenza di improvvise chiusure di club nella nostra città, che è uno specchio del nostro paese. Ma veniamo a noi: questa sfida consiste nel produrre 46 concerti in 13 location, nonostante le capienze limitate e proprio per questo, con un budget opportuno per questo tipo di attività, senza però rinunciare a sostanza, unicità e appeal artistico. Suoneranno musicisti torinesi, a molti dei quali abbiamo chiesto di fare dei primi concerti originali, gruppi italiani che rappresentano tutte le sfaccettature del jazz e dei linguaggi improvvisativi con una particolare attenzione per tutto ciò che è contemporaneo, che sta intorno a noi, ma anche alcuni importanti artisti stranieri, toccando i generi che il jazz ha generato o a cui si è unito: dal linguaggio afro-americano al progressive (con un vero protagonista a Torino), dalla scrittura contemporanea al folk, dalla libera improvvisazione agli omaggi  (Django Reinhardt, Fausto Romitelli, Count Basie, Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg, William Parker, le Funeral March di New Orleans, Italo Calvino, Billie Holiday, Langston Hugues, Art Blakey), dall’improvvisazione sotto forma di rock e elettronica all’interdisciplinarità (grazie a due concerti legati alla danza), dalla narrazione del jazz alla sperimentazione, perché il jazz si è sempre collocato in un territorio rivolto al dialogo tra i linguaggi e alla sperimentazione. Nell’arco di una settimana ci saranno più di 200 musicisti che hanno voglia di suonare per il loro pubblico. Insomma, noi abbiamo fatto questa prima parte. Ora vi aspettiamo al festival per ricominciare davvero tutti insieme”, dichiara Giorgio Li Calzi, Direttore, con Diego Borotti, del TJF 2021.

 

 

INOLTRE…

 

In ‘n Out: jazz dentro e fuori

Attività fuori cartellone dedicate dal TJF al sociale. La ‘Torino Social Orchestra’ dell’associazione Sfera Culture si esibirà per i detenuti e il personale della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno delle Vallette; Il ‘Monbell Trio’, nato dal Dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, suonerà invece per i giovani dell’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti.

 

Area X

Dopo aver ospitato la musica classica con ‘MITO per la Città’, Area X – l’iniziativa di Intesa Sanpaolo Assicura dedicata alla diffusione della cultura e alla protezione – apre le porte anche al jazz. Il 2 ottobre alle 17,00 con l’esibizione del ‘Monbell trio’ Area X si conferma un luogo a disposizione della comunità in cui si incontrano esperienza, protezione e futuro. Prenotazione obbligatoria: TJFinAreaX@fondazioneperlaculturatorino.it .

 

Il TJF festeggia quest’anno anche un anniversario importante: il ventennale della etichetta discografica Auand. Il Festival – che ospita diversi artisti Auand come Giancarlo Tossani & Big Monitors e I Manuals for Errorsha – ha invitato il fondatore della label Marco Valente a spegnere le virtuali candeline e a raccontare la sua attività di scouting volta a documentare il meglio del nuovo jazz italiano.

 

I club coinvolti per il TJF – JAZZ CL(H)UB 2021 sono:

Amen Bar (via Valprato 68); Bagni Pubblici di via Agliè (via Agliè 9); Bunker (via Paganini 0/200); Cafè Neruda (via Giachino 28/e); Combo (corso Regina Margherita 128); Off Topic (via Pallavicino 35); Educatorio della Provvidenza (corso Trento 13); Folkclub (via Perrone 3 Bis); L’Arteficio (via Bligny 18/L); Laboratori di Barriera (via Baltea 3); Osteria Rabezzana (via San Francesco d’Assisi 23/C); Polincontri – Politecnico Torino (corso Duca degli Abruzzi 24); Piazza dei Mestieri (via Durandi 13).

 

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a esclusione di Markus Stockhausen e Florian Weber “Inside Out” (mercoledì 29 settembre ore 18) al Polincontri Politecnico di Torino (informazioni su www.policlassica.polito.it).

 

Norme di sicurezza

All’ingresso:

  • dovrà essere esibito il Green Pass;
  • verrà misurata la temperatura e non sarà consentito l’accesso con temperatura superiore ai 37.5°;
  • dovranno essere segnalate eventuali variazioni di nominativo.

Dovrà essere indossata la mascherina anche durante lo spettacolo. Non è ammesso l’uso di mascherine di comunità.

Dovranno essere disinfettate le mani con gli appositi gel messi a disposizione.

Dovrà essere osservato il rispetto delle distanze di sicurezza.

Il pubblico si impegna a informare il gestore del club in caso insorgessero sintomi riconducibili a Covid-19 entro le 48 ore successive allo spettacolo.

 

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“Siamo minori non accompagnati” Invece avevano tutti una famiglia

A partire dai primi mesi del 2019, la Polizia Locale di Torino, con il supporto della Polizia Ferroviaria, ha messo a fuoco il fenomeno di minori stranieri non accompagnati (MSNA) di nazionalità albanese che si presentano presso luoghi istituzionali dichiarando, falsamente, il loro stato di abbandono.

Lo schema seguito era sempre lo stesso: i minori giungevano in Italia via nave, aereo o autobus accompagnati, generalmente, da un genitore; una volta a Torino, venivano ospitati da sodali (parenti o amici), presenti in loco e conoscitori del territorio cittadino, che li accompagnavano nei pressi di un Ufficio di Polizia (in pochi casi direttamente all’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino).

Nello specifico l’accompagnatore seguendo a distanza il minore, magari fingendo di essere impegnato in una conversazione telefonica, indicava la strada per raggiungere l’Ufficio di Polizia prescelto, salvo poi allontanarsi una volta che il minore fosse stato preso in carico da parte degli operatori di polizia.

Di qui il successivo inserimento nei programmi di assistenza del Comune, curati fino alla maggiore età dall’Ufficio Minori Stranieri della città di Torino e riservati ai minori in difficoltà, con l’attivazione di un’accoglienza che prevede un alloggio idoneo e sicuro, nonché servizi di supporto tesi a garantire, al meglio, l’interesse superiore del minore ed il suo benessere, a partire dall’avviamento scolastico.

Per averne un’idea, il costo del mantenimento di ogni singolo minore è di circa 3.000 euro mensili, esclusi i costi secondari.

Le immagini delle telecamere di sicurezza della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova si sono rivelate fondamentali per gli investigatori ai fini della ricostruzione del fenomeno e l’individuazione dei soggetti coinvolti: da una parte i minori, di età generalmente compresa tra i 15 e i 17 anni (ma vi sono stati casi di infraquattordicenni), talvolta spinti dai propri genitori a raggiungere l’Italia anche contro la propria volontà; dall’altra la rete di sodali costituita principalmente da parenti o amici presenti in loco e conoscitori del territorio cittadino. A questi soggetti di volta in volta i genitori hanno affidato i propri figli una volta entrati in Italia attraverso la frontiera marittima di Brindisi, Bari, Ancona e Venezia oppure dalla frontiera aerea di Genova e di Malpensa o, ancora, dalla frontiera terrestre di Trieste secondo un piano criminoso ben architettato.

Tra le varie storie è significativa quella di Elin (nome di fantasia), giunto in Italia nel 2019, all’età di quindici anni, attraverso la frontiera terrestre di Trieste a bordo di un autobus in compagnia del padre. Elin si è presentato presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria della stazione di Torino “Porta Nuova” dichiarandosi minore non accompagnato. Dalle immagini di videosorveglianza si vede che il minore viene indirizzato presso gli uffici predetti da due soggetti.

Elin, da subito, ha espresso la volontà di fare rientro in Albania quanto prima, palesando uno stato di disagio ed angoscia anche presso la comunità ospitante. Successivamente è stato messo in atto il suo rimpatrio assistito, ad opera delle assistenti sociali dell’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino, le quali sono riuscite a contattare i genitori in Albania ed a spiegare loro lo stato in cui versava il figlio.

Nel chiedersi per quale motivo il padre di Elin avesse scelto per il figlio la città di Torino come destinazione, si è risaliti alla presenza in città di un cugino del minore, a sua volta ex minore non accompagnato, che era stato ospite di una delle comunità di Torino anni prima e, pertanto, conoscitore delle procedure.

In un’occasione, la visione delle immagini ha consentito di “smascherare” un accompagnatore che aveva dichiarato, falsamente, agli agenti di un Commissariato a cui ha affidato due minori, di averli incontrati per strada, abbandonati a sé stessi e di averli accompagnati soltanto per aderire alla loro richiesta di aiuto.

I 60 componenti del sodalizio, individuati grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e alle identificazioni effettuate con la collaborazione del personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, sono chiamati a rispondere dei reati di truffa aggravata in concorso ai danni della Pubblica Amministrazione, di favoreggiamento della permanenza illegale di stranieri nello Stato, di falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico Ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, con pene che vanno dai 3 agli 11 anni.