PRIMA PAGINA- Pagina 37

UNC Piemonte: “Un esposto contro il degrado dei portici di Corso Vinzaglio e dintorni”

L’ Unione Nazionale Consumatori Piemonte al fianco di negozianti, professionisti e residenti su un problema igienico e di ordine pubblico che si protrae da tempo a Torino.

Numerose sono le segnalazioni pervenute agli sportelli della sede di Torino dell’Unione Nazionale Consumatori Piemonte da parte di negozianti, professionisti e residenti che da parecchi anni combattono contro lo stato di degrado che sta colpendo principalmente la Circoscrizione I – zona Centro tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Vinzaglio, ma che riguarda tutto il circondario.

I portici della zona sono diventati rifugio stabile per sbandati e gente che non ha il minimo rispetto del bene comune, delle persone e della proprietà privata; mendicanti che stazionano di fronte alle vetrine dei negozi delle attività commerciali anche durante tutta la giornata, arrecando disturbo ai passanti, oltre al racket dei parcheggi.

I negozianti intervistati riferiscono di non sentirsi più al sicuro, né protetti. Anche molti residenti, tra cui anziani e famiglie con bambini, e titolari di studi professionali di prestigio sono preoccupati da tale situazione e degrado avendo “persino paura ad uscire”.

E’ stato pertanto inviato un esposto al Sindaco di Torino, Dott. Stefano Lorusso, alla Questura, alla Circoscrizione 1, al Corpo di Polizia Municipale e al Difensore Civico della Regione Piemonte al fine di segnalare tale problema che, con il passare del tempo, sta diventando sempre più grave, chiedendo all’Amministrazione ed alle Autorità Competenti un intervento immediato e mirato che possa restituire decenza all’area e disincentivare comportamenti penalmente rilevanti, incivili e pericolosi, riqualificando e bonificando la zona, proponendo delle soluzioni quali l’installazione di telecamere di sicurezza e l’organizzazione di presidi giornalieri della forza pubblica in tutto il quartiere.

Da ultimo, infatti, lo scorso 30 giugno 2024, come riportato da tutti i quotidiani locali e nazionali, un senzatetto munito di oggetti contundenti ha distrutto senza motivo una decina di vetrine in Corso Vinzaglio, all’angolo con Corso Vittorio Emanuele II, compresa l’insegna led a croce della Farmacia Montanaro e l’insegna Tabacchi, del relativo negozio.

Tale condizione oltre a mettere a rischio concreto tutti i residenti impatta negativamente sul decoro della Città di Torino, anche agli occhi di turisti e papabili investitori, con una conseguente perdita anche di tipo economico.

Indagine di Youtrend: due torinesi su tre promuovono la mobilità torinese

 

(TORINO CLICK) – Trasporti e viabilità cittadina promossi da 2 torinesi su 3: lo rileva l’indagine condotta da Youtrend per WAVE – Smart Mobility Magazine, la rivista trimestrale cartacea e digitale sul mondo della mobilità sostenibile.

Un quadro fatto soprattutto di luci quello emerso nel corso della presentazione del quarto numero della pubblicazione dedicato a Intermodalità e smart city con articoli sulla trasformazione urbana in Italia ed Europa nella Sala dell’Orologio di Palazzo Civico.

Anche se a Torino l’automobile gioca ancora un ruolo chiave quando si parla di mobilità, in città crescono i viaggi intermodali, ovvero quelli che combinano mezzi pubblici e mobilità dolce. Dall’indagine è anche emerso come quattro intervistati su cinque ritengano la mobilità torinese facile per spostarsi sul territorio

Per l’assessora alla Mobilità torinese Chiara Foglietta “una buona transizione ecologica passa dalla mobilità multimodale. Torino , che nel marzo scorso ha presentato il proprio Climate City Contract  alla Commissione Europea, impegnandoci a diventare una città climaticamente neutrale entro il 2030 offre un ventaglio di possibilità che si potranno ulteriormente arricchire e che vedono nel MaaS lo strumento per renderla snella e applicata – , ha sottolineato – l’assessora -. Il report presentato oggi ci dice che ancora possiamo fare molto, ma ci restituisce anche un quadro rassicurante sul lavoro fatto finora”.

Il sondaggio delinea infatti un quadro complessivamente positivo della mobilità torinese secondo il direttore di Youtrend, Lorenzo Pregliasco. “La nostra indagine offre uno spaccato significativo delle percezioni e delle esperienze di mobilità dei torinesi, fornendo un punto di partenza per una riflessione più ampia per tutti gli stakeholder coinvolti nel dibattito – ha detto Pregliasco -. I dati raccolti permettono di mettere al centro l’opinione dell’utente finale, portando la sua voce, anche se indirettamente, al tavolo di discussione. “La ricerca – ha proseguito il direttore di YouTrend – fornisce, inoltre, indicazioni per comprendere meglio le esigenze e le aspettative degli utenti, contribuendo così a orientare le riflessioni dei professionisti del settore. Un torinese su 5, (19%), ad esempio, utilizza l’automobile per andare al lavoro: questo è un dato su cui riflettere, considerando che il 26% utilizza l’autovettura almeno 4 volte a settimana per muoversi, dato che aumenta al 37% per coloro che abitano nella prima cintura. Siamo fiduciosi che questi dati possano stimolare un dibattito costruttivo”

Nell’ambito della sessione dedicata alla mobilità extraurbana Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia Mobilità Piemontese, ha affermato: “I risultati dell’indagine condotta da Youtrend per WAVE confermano l’efficacia e l’efficienza della mobilità torinese, dandoci il chiaro segnale che stiamo andando nella giusta direzione. La crescente adozione di soluzioni integrate di mobilità dimostra l’impegno di Torino nell’offrire opzioni di trasporto diversificate e sostenibili. È particolarmente incoraggiante vedere, dai risultati dell’indagine, come per molti torinesi, sia in atto un cambiamento positivo nelle abitudini di spostamento. Questi dati ci forniscono preziose indicazioni sulle esigenze e le aspettative dei cittadini, e ci spingono a continuare a migliorare e innovare i servizi di mobilità, come fatto recentemente coi collegamenti per Torino Caselle. Il nostro obiettivo è rendere Torino una città sempre più connessa e accessibile, puntando su soluzioni di smart mobility che possano ridurre l’uso delle auto private e favorire il trasporto pubblico e la mobilità dolce.”

Al tavolo anche con la startup TUC.Technology dall’animo torinese. “TUC nasce nella città simbolo della mobilità italiana come abilitatore della nuova mobilità. Una Deep Tech Company fondata a Torino nel 2018 con un’anima smart e intermodale. TUC.technology si basa su un brevetto internazionale per ogni tipologia di veicolo, terrestre, marino, aerospaziale. Per trasformarli in spazi mobili personali e al contempo condivisi e sempre ridefinibili in base alle esigenze degli utilizzatori. Rispondendo al primo vero obiettivo della Mobilità: avere l’Uomo al Centro.” Così il Marketing &Sales Director Vincenzo Angelillo.

 

125 anni di Fiat, il ministro Urso: “ha fondato l’industria, deve assumersi la responsabilità del rilancio dell’auto”

/

A cura di Lineaitaliapiemonte.it

Le celebrazioni per i 125 anni del marchio Fiat (uno dei 15 comprendendo anche la Cinese leapmotor di proprietà di Stellantis) si aprono con l’intervento del ministro del Made in Italy Adolfo Urso che ricorda quanto l’azienda Fiat sia stata presente nella vita dell’Italia e degli italiani.

La presenza degli stabilimenti Fiat in Italia ha significato anche un indotto di migliaia di posti di lavoro fatto di piccole imprese, una realtà, ricorda il ministro, che va oggi assolutamente salvato perché connaturato al sistema economico italiano: “In questi 125 anni la Fiat ha dimostrato una grande capacità di adattamento mantenendo alta la bandiera del made in Italy nel mondo e ha trovato un gran enorme giovamento nell’essersi identificata con l’Italia”.

Il ministro ricorda le personalità che hanno caratterizzato l’azienda, da Romiti a Marchionne: “La storia, ci insegnano loro, è fatta dalle persone. Oggi ricordiamo quello che era l’auto italiana, l’orgoglio del Paese e la Fiat era l’industria italiana e l’Italia era con la Fiat. Adesso dobbiamo ritrovare la necessaria coesione e la responsabilità sociale per consentire che questa storia continui anche con Stellantis. Stiamo lavorando da un anno, ha ricordato il ministro, perché ciò accada. Ora è il momento delle scelte e delle responsabilità”.

Urso ha ricordato che circa un anno fa aveva consegnato a Tavares l’articolo 1 della Costituzione Italiana che recita che l’Italia è fondata sul lavoro: “L’impresa che ha fondato l’industria italiana deve assumersi la responsabilità sociale del rilancio dell’auto italiana.

L’auto torni ad essere l’orgoglio dell’Italia il sogno dell’Italia”

Superga, un gioiello di arte e storia da valorizzare. In arrivo 15 milioni di fondi

/

Agenzia del Demanio, MIC, MIT, Regione Piemonte e Città di Torino hanno siglato l’intesa per il restauro dello storico complesso grazie a 15 milioni di euro di finanziamenti

La Basilica di Superga, uno dei simboli più amati del patrimonio culturale italiano e torinese, è protagonista di una importante operazione di valorizzazione e restauro grazie al Protocollo di intesa siglato oggi che avvia la riqualificazione del complesso e porterà al potenziamento del suo valore culturale e sociale.

Lo hanno firmato il Soprintendente del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Corrado Azzollini, il Provveditore pro tempore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria, Vittorio Maugliani, il Direttore Regionale Piemonte dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo.

Il confronto costruttivo degli ultimi mesi sul futuro della Real Basilica ha portato anche allo stanziamento di 15 milioni di euro, 9 milioni già assegnati dal MIT e 6 milioni dal MIC da erogare nel triennio 2024-2026, per la riqualificazione di tutti gli ambienti esterni e interni della basilica.

Il complesso monumentale di Superga è un immobile del patrimonio storico-artistico di proprietà dello Stato che si estende su un’area di quasi 24 mila mq ed è affidato in concessione, fino al 2030, alla Fraternita della Speranza del Sermig – servizio missionario giovani che cura le visite di fedeli, studiosi e turisti. Le iniziative di valorizzazione avviate dal protocollo prevedono il restauro di tutti gli ambienti di pregio, l’accessibilità completa di tutti gli spazi anche alle persone disabili, la catalogazione e la digitalizzazione dei volumi antichi della biblioteca reale, la realizzazione di un percorso interattivo museale e il potenziamento della mobilità cittadina verso il colle di Superga, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile della Città di Torino e della Regione Piemonte.

Il Protocollo, che ha una durata di 5 anni, con possibilità di proroga in base all’avanzamento dei lavori, apre inoltre la strada a ulteriori collaborazioni pubblico-private per il finanziamento di altri interventi di valorizzazione.

Superga è uno dei luoghi simbolo di Torino perché la guarda dall’alto e perché conserva la memoria di alcuni fatti fondamentali della sua storia, a partire dal Grande Torino. Abbiamo lavorato a lungo a questo accordo, per cui desidero ringraziare il ministro Salvini che ha contribuito a individuare la prima tranche di risorse e il ministro Sangiuliano che è stato proprio qui a Superga per apprezzarne il grande potenziale e contribuire alla sua valorizzazione. Questi spazi, che sono a pieno titolo parte del patrimonio culturale e storico di Torino e del Piemonte, meritano di essere conosciuti e apprezzati dai turisti che sempre di più vogliamo attirare sul nostro territorio”, dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Questo protocollo è un risultato importante che mette insieme tutte le realtà e i soggetti interessati a portare avanti una strategia per il rilancio di Superga. Un sito che vogliamo preservare e promuovere sempre più, anche dal punto di vista dell’attrattività turistica, affinché possa essere una meta aggiunta agli itinerari delle persone che visitano Torino. È un luogo a cui la città è profondamente legata, sotto il profilo storico, religioso e culturale e in cui vive il ricordo della tragedia del Grande Torino a cui proprio qui, ogni anno, viene reso omaggio, afferma il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Il Provveditorato Interregionale OO.PP. per le Regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, già coinvolto nel 2020 per interventi antincendio presso la Basilica, ha acquisito subito, per le proprie competenze tecniche, la consapevolezza profonda della necessità di estesi interventi per la salvaguardia e il recupero della fruizione dell’importante bene architettonico della Basilica di Superga, simbolo di Torino, e affiancando il SERMIG, nuovo soggetto gestore, non solo ha dato impulso, ma è stato soggetto motore per il concepimento di un complesso piano pluriennale di recupero. Per l’attuazione di tale piano il Provveditorato ha allocato sia fondi propri per interventi finalizzati (quali nuovi ascensori per il miglioramento dell’accesso, ed interventi di riparazione in somma urgenza) sia ha ottenuto consistenti finanziamenti nella pianificazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Le prime attività del Provveditorato sono oggi in fase di attuazione, anche con metodologie innovative quali l’introduzione del BIM (Building Information Modeling – Historical BIM) per la progettazione degli interventi, e vedono l’importante coinvolgimento interessato anche di soggetti non pubblici, quale la Consulta per la valorizzazione dei beni architettonici e culturali di Torino. La sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra le amministrazioni pubbliche (Agenzia del Demanio, Ministero della Cultura, Ministero delle Infrastrutture, Regione, Città Metropolitana), che avviene dopo un lungo periodo di interazione intensa e promozione svolte dal Provveditorato, costituisce importantissimo risultato, come punto di convergenza di interessi pubblici raccolti e promossi, nonché punto di avvio reale e fattivo per l’esteso programma di interventi previsto. La sottoscrizione del Protocollo, per la valenza dello stesso, è motivo di grande orgoglio per il Provveditorato, sottolinea il Provveditore pro tempore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria, Vittorio Maugliani.

Il complesso monumentale della Basilica di Superga, di proprietà dell’Agenzia del Demanio e capolavoro juvarriano di architettura barocca, è uno dei più significativi luoghi di rilevanza storica e simbolica di Torino. Per il Ministero della Cultura il suo recupero è sempre stato prioritario e i finanziamenti erogati, anche con il concorso di Fondazioni e di altri Enti, sono stati in passato di oltre 12 milioni di euro. Oggi, con la sigla del Protocollo d’intesa, si auspica che si possa proseguire il cammino intrapreso per la conservazione e la valorizzazione del compendio, superando le attuali criticità conservative e potenziando i servizi all’utenza, dichiara il Soprintendente del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Corrado Azzollini.

Questo ambizioso progetto di valorizzazione incarna pienamente la visione dell’Agenzia di sviluppare progetti innovativi per rigenerazione immobili pubblici di valore storico artistico e permettere ai cittadini di vivere pienamente questi luoghi e la loro storia. L’Agenzia del Demanio considera, infatti, la valorizzazione di questi edifici non solo un’opportunità per recuperare il patrimonio storico, ma anche un modo per creare nuove risorse, rilanciare l’economia locale e favorire lo sviluppo del territorio, spiega il Direttore Regionale Piemonte dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza.

Il ministro Urso a Torino:  al centro del confronto con la Regione l’ex Ilva, la manifattura e l’automotive

Si è svolto oggi a Torino al Grattacielo Piemonte l’incontro tra il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vice presidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino e l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano.
Durante l’incontro è stato affrontato il tema del futuro dell’ex Ilva, che in Piemonte riguarda gli stabilimenti di Novi Ligure, Racconigi e Gattinara. Contestualmente il ministro ha dato rassicurazioni sul quadro dello sviluppo industriale in Piemonte, ribadendo la sua attenzione su un settore considerato strategico a livello locale e nazionale.
Il presidente Cirio e il vice presidente Chiorino hanno consegnato al ministro Urso il documento unitario, scritto e condiviso insieme ai sindacati e agli amministratori dei Comuni piemontesi coinvolti nella crisi ex Ilva, contenente gli aggiornamenti e le richieste espresse dal tavolo di crisi permanente.
“Il ministro Urso – che ringraziamo per la disponibilità e sensibilità mostrata – ha dato rassicurazioni circa l’impegno del Governo per la ripartenza dell’ex Ilva, condividendo quanto emerso dal tavolo piemontese sul dare priorità alla definizione di un piano industriale e contestualmente dell’attivazione dell’integrazione salariale” dichiarano Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte ed Elena Chiorino, vice presidente della Regione Piemonte.
“Il momento di confronto è stato importante per ribadire al ministro la capacità del Piemonte di attrarre investimenti e di svolgere un ruolo di primo piano in termini di esportazione, in un’ottica di internazionalizzazione delle nostre imprese” dichiara Andrea Tronzano, assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte.

Negozi, supermercati, bar non accessibili: in città troppe barriere nel 75% dei casi

 
A fronte dei dati emersi dalla mappatura di 271 attività commerciali torinesi, il Prefetto di Torino si impegna a sensibilizzare gli Enti competenti
La CPD, Consulta persone in difficoltà di Torino  è impegnata da anni affinché ovunque si realizzi la piena accessibilità. E’ un tema che riguarda tutti, non soltanto alcune categorie specifiche di cittadini e che ormai nei paesi più sviluppati è un criterio ineludibile per realizzare qualunque tipo di attività.
Ecco perché pensando soprattutto agli ostacoli che le persone con disabilità incontrano quotidianamente rispetto alla fruizione dei servizi offerti dalle aree commerciali cittadine, la CPD ha  elaborato una mappatura delle principali vie commerciali delle circoscrizioni di Torino per evidenziare quali e quanti siano i negozi, i supermercati, i bar, i ristoranti e tutti gli esercizi simili, realmente accessibili.
La ricerca sul campo è stata effettuata da una squadra di rilevatori della CPD che hanno individuato per ogni circoscrizione la via con più attività commerciali possibili, appartenenti alle categorie merceologiche più eterogenee e con più traffico dal punto di vista pedonale e di ciascuna è stato mappato il tratto più significato, a parte via Garibaldi che è stata mappata in tutta la sua completezza.
“Il dato che emerge purtroppo non è lusinghiero, infatti  – è scritto nella ricerca – su 271 attività commerciali nelle 8 vie commerciali cittadine, suddivise secondo le diverse circoscrizioni, 68 sono risultate accessibili ovvero possiedono l’ingresso in piano, la rampa fissa o la rampa mobile e 203 non accessibili.
Tradotto in percentuale assoluta il 75% delle attività commerciali torinesi non è accessibile.
È una situazione molto grave – denuncia Giovanni Ferrero, direttore della CPD – che nasce da problemi normativi e culturali. Infatti, nonostante gli obblighi di legge è una situazione ormai consolidata, anzi direi storicizzata, che a Torino non vengano effettuati regolari ed adeguati controlli e più in generale non esista nessuna formazione specifica per i negozianti che invece avrebbero molto da guadagnarci nel migliorare il proprio servizio. In questo momento diventa addirittura paradossale ragionare sulla norma stessa se poi tanto non viene rispettata perché la maggior parte degli esercizi commerciali già solo per il regolamento edilizio dovrebbero avere almeno la pedana amovibile. Quando si arriverà a guardare alla persona con disabilità in primo luogo come persona e non più in chiave pietistica o assistenziale, ma come ad un consumatore uguale a tutti gli altri, si farà il vero salto di qualità in favore dell’inclusione sociale di tutti e chi gestisce un’attività commerciale si renderà conto che accogliendo quel cliente in più, la sua pedana o rampa si è già pagata da sola, al di là del rispetto di qualunque normativa“.
 
A fronte di questo importante e mai svolto prima lavoro di mappatura, la CPD ha portato i dati raccolti insieme a una relazione sulle disposizioni normative, redatta dall’architetto Eugenia Monzeglio, all’attenzione del Dott. Donato Giovanni Cafagna Prefetto di Torino che nel condividere la delicatezza del tema, ha assicurato l’impegno della Prefettura per la sensibilizzazione degli Enti competenti.
 
“L’accessibilità a tutti, senza esclusioni, dei luoghi della città e, tra questi, degli esercizi commerciali – ha dichiarato il Dott. Donato Giovanni Cafagna, Prefetto di Torino – è un tema sociale di particolare rilevanza, perché incide sull’autonomia e, in ultima analisi, sulla qualità della vita dei cittadini con difficoltà e fragilità di movimento. Occorre un cambio di passo da parte degli enti locali e degli operatori economici, ai quali mi sono rivolto per sensibilizzarli ad un impegno concreto per rimuovere le barriere che impediscono una fruibilità più piena da parte delle persone con disabilità.”
CPD vuole quindi avviare un  confronto che porti alla discussione e all’attuazione di soluzioni concrete per migliorare l’accessibilità delle attività commerciali torinesi, instaurando un dialogo con il Comune di Torino affinchè grazie allo sforzo di tutti si arrivi a inaugurare un percorso che migliori l’accoglienza offerta dalle attività commerciali, non solo per salvaguardare i bisogni dei consumatori a prescindere dalle loro caratteristiche, ma per alzare ancora di più la qualità della vita di tutta la città.

Edilizia, a Torino situazione di incertezza

/

Parla di “un’altra incertezza per il settore”, Antonio Mattio, presidente di Ance Torino, alla notizia della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato cinque articoli della legge regionale del Piemonte del 2022 sulle “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”. La legge  riduceva i vincoli per il recupero di fabbricati e porzioni di edifici. Ora i progetti  già avviati  dovranno essere riadattati. Inoltre in molti casi erano già stati sospesi in attesa della sentenza. 

L’assemblea annuale di Ance Torino ha evidenziato per il settore una situazione di incertezza che indica le previsioni di investimenti in costruzioni in Piemonte a -8,4 per cento per il 2024, rispetto alla media italiana del -7,4 per cento. Ciò è dovuto alla fine della stagione dei bonus, non sufficientemente compensata, sostiene l’Ance, dall’espansione creata dal Pnrr ed effetto, per il privato, dell’aumento dei tassi di interesse.

La città che cambia: al Parco del Meisino il Centro per l’educazione sportiva e ambientale

(TORINO CLICK) – La Giunta comunale – su proposta degli assessori allo Sport, Domenico Carretta, e al Verde pubblico, Francesco Tresso – ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del Centro per l’Educazione Sportiva e Ambientale nel parco del Meisino.

Si tratta di un passo decisivo per la realizzazione del progetto che darà una nuova vocazione al parco torinese, con un duplice obiettivo: promuovere la pratica sportiva favorendo l’inclusione e l’integrazione sociale, e recuperare l’area abbandonata dell’ex galoppatoio militare trasformandola in un centro didattico sportivo e ambientale.

L’intervento, del valore complessivo di 11 milioni e 500mila euro, è interamente finanziato dai fondi PNRR: 7 milioni e 500mila saranno destinati alla realizzazione della “Cittadella dello Sport”, mentre 4 milioni di euro saranno impiegati per la rigenerazione dell’ex galoppatoio.

L’assessore Domenico Carretta ha dichiarato: “La realizzazione del Centro per l’educazione sportiva e ambientale è una grande opportunità per la città. Offrirà nuove possibilità per promuovere il benessere fisico e l’educazione ambientale dei cittadini. Una volta completati i lavori – continua l’assessore – il Meisino continuerà ad essere un parco aperto a tutti: a chi ama passeggiare e pedalare nella natura, ma anche – in un’ottica inclusiva – a coloro che desiderano praticare diverse discipline sportive all’aperto e in mezzo alla natura”.

L’assessore Francesco Tresso ha aggiunto“Il progetto presta grande attenzione al rispetto e alla cura dell’ambiente naturale del Parco. Grazie al continuo confronto tra gli uffici della Città, l’Ente Parco delle Aree protette del Po Piemontese e gli altri enti competenti, è stato definito un programma di gestione del Parco che andrà a tutelare la natura e la biodiversità in misura maggiore rispetto a quanto avviene oggi. Si tratta quindi di una progettualità importante – conclude l’assessore – che rispetta l’identità e le caratteristiche del luogo e recupera alla pubblica fruizione un’area profondamente degradata, quella dell’ex galoppatoio militare”. 

Il nuovo nome scelto per l’intervento, che sostituisce la precedente denominazione “Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale”, è stato recentemente approvato dal Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su richiesta dall’Ente Parco Po in sede di Conferenza dei Servizi.

Forti, fortissimi! Le fortificazioni del Piemonte, storia e promozione turistica: un ricco programma di eventi

Da luglio al via il programma che mette in luce le numerose iniziative turistico-culturali di 5 siti fortificati del Piemonte e che culminerà con la seconda edizione di

FORTI FORTISSIMI! il 21 e 22 settembre

Nel 2024 si rinnova l’impegno per la valorizzazione del sistema delle fortificazioni piemontesi, declinando la visione più ampia e di lungo termine della Regione Piemonte e della Fondazione Compagnia di San Paolo, che hanno individuato nel ricco e differenziato patrimonio fortificato un asset strategico per la promozione turistica dei territori attraverso la cultura.

 

«Forti Piemonte – ha sottolineato Marina Chiarelli, Assessore regionale alla Cultura, Turismo e Sport – è un progetto di valorizzazione delle fortificazioni piemontesi, che con la loro storia e le loro architetture imponenti, sono oggi motore di sviluppo e di innovazione, capaci di offrire esperienze culturali di altissimo livello. Un patrimonio che ci ricorda la storia millenaria del nostro Piemonte ed è destinato non solo ad attrarre un pubblico internazionale, ma anche a far riscoprire a noi stessi luoghi che spesso sono rimasti nell’ombra».

«Siamo convinti che la valorizzazione del nostro patrimonio culturale sia un fondamentale driver di sviluppo sostenibile per i luoghi e per le loro comunità – dichiara Matteo Bagnasco, Responsabile dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo. – Perché questo avvenga è tuttavia fondamentale agire in una prospettiva di cooperazione, concertazione e partecipazione di tutti gli attori che vivono, animano e gestiscono i territori, valorizzando le reti e i network e operando in un’ottica sistemica. Proprio partendo da questi assunti, abbiamo sviluppato in accordo con la Regione Piemonte il piano di valorizzazione culturale del sistema delle fortificazioni piemontesi, che, con questa seconda annualità, consolida le finalità e il percorso avviato lo scorso anno in una prospettiva di sviluppo di un’offerta turistica integrata e sostenibile del nostro straordinario patrimonio fortificato. In particolare, quest’anno siamo lieti che ad entrare a far parte del progetto “Forti Piemonte” vi sia anche “Le Strade dei Forti”, che abbiamo selezionato e sostenuto nell’ambito del Bando “In Luce_ valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori”, intervento pluriennale della Missione Creare Attrattività dell’Obiettivo Cultura per il sostegno al patrimonio culturale diffuso sui territori».

 

Ricco è il programma di valorizzazione 2024 che vedrà protagonisti, oltre ai forti di Exilles, Fenestrelle, Gavi e Vinadio, già coinvolti lo scorso anno, anche l’Opera 5 di Moiola (CN), un’opera in caverna, tra le più grandi del cuneese, facente parte di un più ampio sistema difensivo di fortini costruito tra il 1940 e 1940 in Valle Sturae il progetto Le Strade dei Forti nato dalla volontà di valorizzare il paesaggio fortificato del Pinerolese. Fra le iniziative turistico-culturali che animeranno i siti a partire dal mese di luglio, musica, spettacoli, visite guidate e tanto altro. Sarà avviato anche uno speciale gioco a premi per incentivare la visita e la partecipazione alle attività previste in tutte le fortificazioni coinvolte. Un fitto calendario che culminerà il 21 e 22 settembre con la seconda edizione del weekend “Forti Fortissimi!”.

A coordinare l’intera iniziativa sempre la Fondazione Artea, in collaborazione con Associazione Abbonamento Musei, Fondazione Piemonte dal VivoVisit Piemonte, con il supporto di entiassociazioni e stakeholders locali, direttamente o indirettamente coinvolti nella gestione e nell’animazione dei forti.

 

Fra le novità di quest’anno, la presentazione della brand identity “Forti Piemonte” che condensa in un logotipo e in un’immagine coordinata l’identità del sistema di valorizzazione in funzione di un efficace posizionamento.

 

«Dopo il successo del 2023 di Forti Fortissimi! che ha visto più di 3.000 presenze in un solo weekend e coinvolto un pubblico eterogeneo, anche straniero, – dichiara Davide De Luca, Direttore della Fondazione Artea – continua il nostro impegno a sostegno della cultura e della valorizzazione di luoghi e territori. Siamo molto soddisfatti del grande interessamento che ha ricevuto il bando, coordinato con AIAP – Associazione italiana design della comunicazione visiva, per la creazione del logo e dell’immagine coordinata del sistema di valorizzazione a cui hanno partecipato 95 professioniste e professionisti della grafica, del design e della comunicazione di tutta Italia».

 

Vincitore del bando è risultato il raggruppamento composto da Giulia Bardelli, Andrea Guccini e Michele Pastore (Studio But Maybe) con il progetto “Forti Piemonte”: lo scudo, simbolo millenario di difesa, subisce una rivoluzionaria scomposizione, da elemento marcatamente militare, si evolve in una rappresentazione moderna e aperta, conservando la sua essenza di riconoscibilità che richiama l’immaginario dell’araldica. Questo processo di destrutturazione dell’antico simbolo apre la strada a una nuova interpretazione visiva. Il monogramma risultante rivela linee contemporanee, pulite e riconoscibili, sposando storia e modernità in un’unica rappresentazione iconica capace di rinnovare l’immagine tradizionale delle fortificazioni piemontesi. Da questo elemento viene progettato il logotipo, costituito dalla dicitura “Forti Piemonte”.

 

In un’ottica di sistema e di comunicazione integrata, per il 2024 il progetto di valorizzazione Forti Piemonte prevede una campagna di promozione e valorizzazione dei siti coinvolti e delle attività da loro organizzate nei mesi estivi e si concluderà con la seconda edizione dell’iniziativa “Forti Fortissimi! Un weekend alla scoperta delle fortificazioni piemontesi”: sabato 21 e domenica 22 settembre le cinque fortezze piemontesi si uniranno in un unico circuito museale e culturale diffuso con proposte pensate per un pubblico diversificato di visitatori e turisti e che vedrà protagonisti, tra gli altri, grandi nomi del teatro, come Umberto Galimberti e Lella Costa.

Per l’occasione, le attività saranno rese maggiormente accessibili dal servizio di navetta andata-ritorno da Torino.

 

Informazioni e programma completo su www.fondazioneartea.org

Paura tra i clienti: giovane si aggira tra i tavoli del ristorante impugnando un coltello

Gli agenti dell’UPGeSP hanno tratto in arresto un 24enne di origini nigeriane gravemente indiziato di danneggiamento.

È sera quando gli agenti delle volanti dell’UPGeSP si recano in un ristorante in Corso Brescia, dopo una segnalazione pervenuta al 112 NUE relativa ad una presunta aggressione da parte di un soggetto nordafricano ai danni di alcuni avventori di un ristorante.

Secondo le testimonianze raccolte, poco prima un ragazzo straniero, con fare molesto, infastidiva i clienti brandendo fra le mani un coltello, per poi fuggire. Il ragazzo veniva visto allontanarsi verso Corso Palermo, ove veniva rintracciato dai poliziotti che lo fermavano per eseguire i controlli.

Durante le fasi di accertamento, il 24enne, visibilmente ubriaco, sferrava dei colpi contro la volante, danneggiandone il finestrino posteriore. Alla luce del fatto e data la pericolosità del soggetto, il medesimo è stato tratto in arresto.