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In arrivo un miliardo per la Metro 2 di Torino

Il Governo ha stanziato un miliardo e 21 milioni di euro per la realizzazione della metro 2 di Torino. Ne ha dato notizia il sindaco Stefano Lo Russo che tempo fa  aveva presentato al ministero la richiesta di un miliardo da aggiungere agli 828 milioni già stanziati con la Finanziaria 2019. E il governo ha dato una risposta positiva.

Eurovision o Atp finals? Torino per ora resta ferma in attesa delle manifestazioni

Meglio l’Eurovision o Atp finals? Meglio la musica a maggio o il tennis a novembre?

Di fronte a due eventi comunque di notevole richiamo, Torino forse si interroga ma sicuramente non si muove. E se per l’appuntamento tennistico di novembre i tempi per un cambio di passo sono ancora abbastanza ampi, per Eurovision cominciano le perplessità perché, sino ad ora, non si è fatto praticamente nulla per l’immagine della città.

Novavax, al via le preadesioni al vaccino

Ieri  sul portale www.IlPiemontetivaccina.it sono iniziate le preadesioni per il vaccino Novavax

900 finora le persone che hanno manifestato la volontà di riceverlo e alle quali nei prossimi giorni, non appena sarà nota la data di arrivo del vaccino in Italia e in Piemonte, verrà subito inviato l’sms con l’appuntamento per la somministrazione.

Regione al lavoro per ridurre le liste d’attesa

Prosegue il lavoro della Regione Piemonte sul fronte della riduzione delle liste d’attesa: come anticipato, è previsto un investimento di circa 50 milioni di euro per recuperare le prestazioni che i due anni di pandemia hanno rallentato, attraverso 36 milioni stanziati dallo Stato e altre risorse ed economie esistenti. I fondi verranno usati per incrementare l’offerta potenziando al massimo le prestazioni che il sistema pubblico regionale è in grado di erogare, integrandole con il supporto del sistema privato. Il metodo di lavoro che il Presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, hanno impostato è lo stesso, basato sul monitoraggio costante degli obiettivi, che ha consentito al Piemonte di ottenere ottimi risultati per la campagna di vaccinazione.
La scorsa settimana è stato pubblicato un bando valido per tutto il territorio piemontese, con scadenza il 7 marzo.

https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/avviso-pubblico-laccreditamento-strutture-sanitarie-ambulatoriali-private

Ieri invece, è stato pubblicato sul sito della Regione il bando, valido per l’Asl Città di Torino, per nuovi accreditamenti di strutture private esclusivamente su alcune delle prestazioni ambulatoriali da potenziare per ridurre le liste d’attesa: allergologia, cardiologia, chirurgia generale, chirurgia vascolare, dermatologia, endocrinologia, gastroenterologia- chirurgia ed endoscopia digestiva, nefrologia, neurologia, oculistica, ortopedia e traumatologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, medicina nucleare, pneumologia, radiologia diagnostica, reumatologia, urologia. (vedi allegato).

La scadenza del bando è fissata al 14 marzo 2022.

https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/avviso-pubblico-laccreditamento-istituzionale-strutture-sanitarie-ambulatoriali-private-asl-citta

Manca il personale sanitario per le donazioni di sangue

Quali soluzioni la Giunta regionale intende mettere in atto per risolvere le carenze di personale sanitario per la raccolta e trasfusione di sangue? Questo l’interrogativo che il consigliere Pd, Mauro Salizzoni ha rivolto, nell’ambito dei question time in Consiglio regionale, all’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.

“Il problema è noto –  ha dichiarato Icardi –   e riguarda non soltanto la rete di raccolta associativa ma anche quella trasfusionale pubblica. È in fase di attivazione un Progetto pilota, al quale ha aderito la totalità delle Aziende sanitarie piemontesi. Il Piano prevede diverse soluzioni al problema: coinvolgere medici e infermieri dipendenti di ASL, AO e AOU in attività aggiuntiva a tariffe orarie predefinite; avviare il reclutamento di medici laureati non specializzati nell’ambito dei Servizi trasfusionali; sensibilizzare i direttori delle scuole di specializzazione affinché favoriscano la disponibilità degli specializzandi a partecipare alle attività di selezione del donatore; supportare – da parte delle Università – il percorso formativo per medici da dedicare alla Medicina trasfusionale incrementando i posti a disposizione nelle scuole di specializzazione in ematologia e in patologia clinica e biochimica clinica. E ancora – conclude –  ridisegnare l’organizzazione della Rete trasfusionale e delle UdR”.

“Durante la pandemia l’afflusso di sangue è diminuito drasticamente – ha esordito Salizzoni –   ma non per la sola riduzione delle donazioni, bensì per la minore disponibilità di personale. L’emergenza sanitaria prima e l’attività vaccinale successivamente, meglio retribuita e prestata in sedi fisse, hanno, infatti, sottratto medici e infermieri alla raccolta e alla trasfusione di sangue. Sarebbe forse opportuno – ha proposto il consigliere Pd – retribuire meglio gli operatori del sangue, equiparandone il trattamento a quello dei vaccinatori. Un loro miglior trattamento economico costituirebbe un investimento lungimirante dal momento che l’alternativa è acquistare il sangue dall’estero a prezzi più elevati. Tuttavia – ha concluso –  non è solo una questione di migliore retribuzione: per i medici, ad esempio, l’attività di raccolta di sangue è incompatibile con la specializzazione”.

 

Irpef, lo Stato la diminuisce e il Comune l’aumenta. Il caso Torino

Di Carlo Manacorda

In questi giorni, in alcune città italiane i cittadini assistono ad un fatto curioso: lo Stato diminuisce l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e alcuni Comuni ― tra i quali Torino ― l’aumentano. Come mai?

Qualche nota generale di chiarimento e qualche altra specifica sul Comune di Torino possono essere utili. Con un suggerimento: il Sindaco, che si scusa con i cittadini per l’aumento attuale, chieda scusa anche per chi ha amministrato il Comune negli anni passati

Continua a leggere:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/02/20/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/irpef-lo-stato-la-diminuisce-e-il-comune-laumenta-il-caso-torino-di-carlo-manacorda.html

Piemonte a due anni dal Covid. Mercoledì al via le adesioni per Novavax

A DUE ANNI DAL COVID

In occasione della presentazione del bilancio della piattaforma sulla residenzialità, il presidente della Regione Piemonte  Alberto Cirio  e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno ricordato che “questi due anni di Covid,  che hanno stravolto la vita di tutte le persone,  hanno insegnato che  il sistema pubblico non deve più commettere gli errori del passato, quando sono stati effettuati da tutti gli schieramenti politici tagli sugli investimenti in sanità e salute. In due anni il Piemonte è passato da 2 a oltre 30 laboratori per processare i tamponi, in totale ne sono stati processati 15.4 milioni, passando dai 120 al giorno del 22 febbraio 2020 agli oltre 100 mila al giorno di oggi. Sono stati quasi raddoppiati i posti di terapia intensiva da 327 a 628 e sono stati somministrate  quasi 9,6 milioni di vaccini. È stato anche creato il Dirmei, il dipartimento interaziendale che con l’Unità di crisi ha gestito la pandemia e che ora si concentrerà sul superamento delle liste d’attesa. Uno degli aspetti più gravi negli anni passati – hanno sottolineato – è stato non dare il giusto riconoscimento al personale sanitario, non sostituendo quello andato in pensione e causando la fuga dal sistema pubblico per il privato. Questo ha creato un depauperamento enorme del nostro sistema sanitario e ora lavoriamo perché non siano più commessi questi errori”.

PRESENTATO IL BILANCIO SULLA PIATTAFORMA DELLA RESIDENZIALITÀ

Da lunedì prossimo, 28 febbraio, sarà attivata la nuova versione, più immediata e semplice da usare, della Piattaforma regionale della Residenzialità, dedicata alle strutture per anziani, disabili, minori, malati psichiatrici e tossicodipendenti.  La piattaforma è parte della più ampia Piattaforma Covid creata nel marzo 2020 per la gestione della pandemia.

“Si è partiti da un file di excel per arrivare in poco tempo e in mezzo alla pandemia al più grande sistema integrato di informazioni digitalizzate sulla nostra sanità – ha sottolineato l’assessore Icardi –. Uno sforzo enorme di cui adesso continueremo mettere a sistema i frutti”.

In particolare su 1.841 strutture residenziali totali il 96% ha aderito alla Piattaforma Residenzialità e carica regolarmente i dati sui tamponi effettuati a ospiti, personale e visitatori, con l’aggiornamento puntuale sui contagi e le ospedalizzazioni (nelle oltre 700 RSA del Piemonte oggi solo il 6,2% è isolato per Covid, 2.062 su oltre 34 mila ospiti, e solo lo 0,2% è ospedalizzato a causa del Coronavirus, 66 persone. Dimezzato anche il tasso di mortalità (per il Covid o altre patologie) sceso dall’1,35% del 2020 allo 0,65% attuale.

“Si è accesa  una luce su un settore straordinario del Piemonte  del quale m ancava una visione complessiva – ha detto il presidente Cirio – .  Ora b isogna continuare così  prestando la m assima attenzione ai nostri anziani  e alle altre persone fragili che si trovano nelle strutture residenziali”.

La piattaforma consente in tempo reale l’individuazione delle principali criticità, incluse  eventuali carenze di personale, e grazie al contatto diretto con le direzioni delle strutture che collaborano costantemente  al fianco della Regione è possibile attivare immediatamente  gli interventi per risolverle. Lo testimoniano i  numeri:  oltre 15.000 telefonate di monitoraggio sanitario a assistenza e  650 verbali di ispezione dalle Commissioni di valutazione, accanto alla distribuzione alle strutture da parte dell’Unità di crisi della Regione di  oltre 3,2 milioni di test rapidi antigenici e 4,4 milioni di dispositivi di protezione individuale per un valore complessivo di 5,7 milioni di euro, con la collaborazione  preziosa di 350 volontari della Protezione civile che hanno percorso 370.000 km con 149 mezzi per la consegna dei materiali .

L’assessore alle Politiche sociali Chiara Caucino ha ricordato “l’assunzione di oltre 3.000 operatori che oggi stanno partecipando ai corsi per ottenere la qualifica di operatore socio-sanitario, per garantire la massima cura agli anziani e sostenere il sistema. La Regione sta anche  lavorando a un voucher per far scegliere  alle famiglie  dove  far  accudire i propri cari ” .

L’ANDAMENTO DELLA CAMPAGNA VACCINALE

Ad oggi in Piemonte ha completato il ciclo vaccinale il 95,4% dei quasi 3,7 milioni di aderenti (l’83,5% dei 4,2 milioni che compongono la platea complessiva). I non aderenti sono 385.000, tra i quali figurano 113.000 over50 e 115.000 bambini tra 5 e 11 anni, mentre i non vaccinati immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi e che potrebbero non aderire al momento essendo in possesso del Green pass da guarigione sono 146.000 in tutto, tra i quali 33.000 over50 e 42.000 nella fascia 5-11 anni.

Dai dati della Fondazione Gimbe, aggiornati al 18 febbraio, il Piemonte si conferma ai primi posti per numero di terze dosi già somministrate (oltre 2,7 milioni) alla popolazione che ha maturato i tempi per ricevere il richiamo booster.

DA MERCOLEDÌ LE ADESIONI PER NOVAVAX

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare in Piemonte circa 60.000 dosi di vaccino Novavax. Coloro che desiderano riceverlo potranno, a partire da mercoledì, manifestare la preadesione collegandosi a www.ilPiemontetivaccina.it.

“Per questo vaccino c’è molta richiesta  perché riscontra molta attenzione da coloro che non hanno ancora aderito alla vaccinazione contro il Covid. Il nostro obiettivo – ha detto il presidente Cirio – è andare incontro a tutti purché si vaccinino, senza obbligarli ma mettendoli in condizioni di farlo subito, liberamente, quando lo vorranno”.

QUARTA DOSE PER GLI IMMUNODEPRESSI

Il Piemonte, dal 1° marzo secondo quanto comunicato oggi dalla Struttura commissariale del generale Figliuolo, è pronto per la somministrazione della dose booster alle persone immunodepresse che hanno già completato, con due dosi più una addizionale, il ciclo vaccinale primario.

“Noi siamo prontissimi a fare ciò che il Governo ci chiede – ha precisato il presidente Cirio – Mi auguro solo che ci sia chiarezza: ne abbiamo bisogno per noi, che siamo operativi e pronti per andare avanti, e per i cittadini, che devono avere certezze e informazioni molto chiare e fondate dalla comunità scientifica nazionale”.

Studenti e violenza, il sindaco: “Gesti senza scusanti ma siano ascoltate le richieste legittime”

Il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto,  in Consiglio Comunale, a richieste di comunicazioni da parte dei consiglieri Fabrizio Ricca (Lega), Paola Ambrogio ed Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) e Domenico Garcea (Forza Italia), sugli scontri avvenuti venerdì mattina, davanti alla sede dell’Unione Industriale, in occasione della manifestazione degli studenti.

Il sindaco ha espresso “ferma e durissima condanna rispetto agli atti di violenza occorsi: Questi gesti non hanno alcuna scusante e non sono minimamente ascrivibili alle nobili e condivisibili ragioni della protesta e della mobilitazione studentesca”. Ha quindi espresso piena e totale solidarietà all’Unione Industriale, oggetto di un attacco ignobile, agli agenti di polizia, in particolare a coloro che sono stati feriti e contusi, complimentandosi per la capacità dei Carabinieri di non reagire alle ignobili provocazioni e alle botte date in modo gratuito.

Ha espresso solidarietà agli studenti che hanno immediatamente preso le distanze da questi fatti. Lo Russo ha evidenziato le tematiche di grande attualità sollevate dagli studenti, richieste di attenzione alla scuola e di sicurezza sui luoghi i lavoro e alle modalità di svolgimento dell’alternanza scuola lavoro.

Dopo l’intervento del sindaco, Giuseppe Catizone (Lega) ha aperto il dibattito esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine vittime di un attacco premeditato e condividendo, invece, lo scopo nobile della manifestazione studentesca, sottolineando la necessità di prendere le distanze dalle frange eversive talvolta vicine alla maggioranza e la necessità di chiudere i centri sociali. Per Domenico Garcea (Forza Italia), si è trattato di un bilancio degli scontri inaccettabile operati da delinquenti ed occorre prendere le distanze dagli anarchici e non manifestare solidarietà a posteriori. Secondo Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) occorre non speculare, sia da parte della maggioranza sia da parte delle opposizioni, ma è necessario porre attenzione ai temi politici, chiudendo ad Askatasuna come a Casa Pound. Per Andrea Russi (Mov. 5 Stelle), che ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, è necessario interrogarsi sulle ragioni che portano gli studenti in piazza, con un’istruzione che non è all’altezza delle aspettative, aprendo ad una stagione di riforme utile a colmare il gap con gli studenti europei. Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia), ha invitato il sindaco ad esprimersi su cosa intenda fare rispetto a violenti e facinorosi, quando per contro ci sono studenti che vogliono manifestare per qualcosa di positivo mentre Silvio Viale (Lista civica per Torino) ha sottolineato come vada in scena ogni volta lo stesso copione e come debba essere manifestata solidarietà agli studenti che hanno preso le distanze dai violenti.

Attraverso Nadia Conticelli, il PD ha espresso solidarietà a forze dell’ordine e Unione industriale e la necessità di isolare i gruppi antagonisti perché gli studenti lottano per ottenere attenzione, perché sulla scuola non si spenga quell’attenzione che si era accesa durante la pandemia, puntando ad investimenti continuativi e strutturali. Per Paolo Da Milano (Torino Bellissima), si tratta di cambiare questa città se ad ogni Consiglio Comunale si deve discutere di scontri che nulla hanno a che vedere con le richieste degli studenti mentre Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ritiene non sia possibile la presenza di forze di maggioranza che sono contemporaneamente al governo e e nelle piazze.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), esprimendo vicinanza alle forze dell’ordine e apprezzamento per come è stato gestito l’intervento, ha sottolineato la necessità di capire perché alcuni giovani adottino modalità conflittuali e non di dialogo mentre Tiziana Ciampolini (Torino Domani) osserva come la violenza finisca per oscurare le richieste dei giovani e come occorra un impegno perché giovani e scuola non siano lasciati soli.

Secondo Ivana Garione (Moderati), che ha espresso solidarietà a Polizia e Carabinieri, i giovani vanno ascoltati nelle loro richieste di una didattica più moderna e più europea. Così anche Valentina Sganga (Mov. 5 Stelle) che individua in un Consiglio Comunale aperto l’occasione per dare voce agli studenti.

Infine Pierino Crema (Pd) che ha sottolineato la necessità di ripensare la gestione di tirocini curriculari rivolti ai giovani.

In conclusione, il sindaco Lo Russo ha ribadito l’esigenza di essere attenti alle reali richieste dei giovani, molte delle quali condivisibili, a partire da una corretta attuazione dell’alternanza scuola lavoro, senza trascurare il disagio psicologico.

Ha quindi concluso con l’invito a tutte le forze politiche a mettersi in ascolto per cogliere il grido di allarme degli studenti, ad incoraggiarli ad essere protagonisti, e a sostenere la volontà di riappropriarsi del loro futuro.

Vento forte: Sestriere, chiusi gli impianti di sci

Le raffiche di forte vento hanno resa obbligata  la chiusura degli impianti di risalita sulle piste da sci della Via Lattea, a Sestriere-Sauze d’Oulx-Sansicario.

Al momento la raffica più forte  registrata dalle stazioni Arpa – Agenzia regionale di protezione ambientale nel Gran Paradiso, 176 kmh sulla cima Gran Vaudala, sopra Ceresole Reale. Un vento  molto forte e’ stato registrato anche a Susa: in mattinata 93.6 kmh. Nel nord del Piemonte, 63 kmh a Formazza (VCO).  La tempesta di vento è arrivata  anche nelle pianure, nel Torinese e Cuneese, e sulle colline astigiane con intensità tra i 60 e i 90 kmh.

Senza fissa dimora aggredito e ucciso a pugni

È stato aggredito durante una lite ed  è morto dopo il ricovero in ospedale.  Aveva 53 anni ed era un senza fissa dimora romeno, che abitava in una baracca nel sottopasso della Tangenziale Nord Collegno-Torino. Da una prima valutazione sarebbe stato colpito nel corso di una lite avvenuta  a Collegno, durante la quale ha riportato ferite gravi al viso e sul corpo. I carabinieri non hanno trovato oggetti contundenti sul posto. Si pensa che sia stato ridotto in fin di vita a mani nude. In queste ore gli investigatori stanno identificando un possibile aggressore.