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Quando la maxi rissa corre in chat per uno sgarbo tra le opposte fazioni di ragazzini

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È forse uno sgarbo capitato tra due esponenti delle due fazioni opposte di adolescenti al luna park di Natale a Nichelino, la motivazione della mega rissa organizzata (e fortunatamente  non riuscita) sabato sera nel centro della prima cintura torinese da circa 70 ragazzini del posto e un centinaio giunti dal quartiere Barriera di Milano

Lo scontro alimentato dai social e dalle chat è stato sventato dall’intervento dei carabinieri intervenuti in forze dopo l’allarme di alcuni autisti di autobus, che sui loro mezzi avevano a bordo decine di giovanissimi mai visti prima.  La meta era  Nichelino  dove i giovani pronti a menare le mani si sono ritrovati in piazza Aldo Moro. Ma una volta giunti  i militari il gruppo si è sciolto nelle vie vicine. Solo qualche cazzotto e due ragazzini feriti non gravi, questo il bilancio di una serata che sarebbe potuta finire decisamente peggio.

Il bollettino Covid di lunedì 17 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 9.564 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 8.692 dopo test antigenico), pari al 12,8% di 74.657 tamponi eseguiti, di cui 67.23antigenici. Dei 9.564 nuovi casi gli asintomatici sono 8.108 (84,8%).

I casi sono così ripartiti: 8.183 screening, 1.088 contatti di caso, 293 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 707.500, così suddivisi su base provinciale: 59.073 Alessandria, 33.290 Asti, 25.658 Biella, 99.766 Cuneo, 55.263 Novara, 368.167 Torino, 24.998 Vercelli, 26.728 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.472 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 11.085 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.062 (+46 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 165.296

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.067.753 (+74.657 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.313

Sono 223 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.313deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.622 Alessandria, 746 Asti, 461 Biella, 1.512 Cuneo, 988 Novara, 5.900 Torino, 570 Vercelli, 398 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

527.684 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 527.684 (+9.334 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 45.760 Alessandria, 26.246 Asti, 18.308 Biella, 75.343 Cuneo, 44.126 Novara, 273.632 Torino, 18.508 Vercelli, 20.526 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.966 extraregione e 3.269 in fase di definizione.

Resta in carcere il patrigno di Fatima, ma l’accusa cambia: omicidio colposo

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Azhar Mohssine, il marocchino di 32 anni fermato dalla polizia a Torino per la morte di Fatima, la  bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, resta in carcere. Il gip Agostino  ha però riformulato l’accusa nei suoi confronti: non più omicidio volontario con dolo eventuale, come era stato ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo.

Le disuguaglianze del Pnrr che privilegia le aree urbane e trascura la montagna

“Sul PNRR stanno arrivando le conferme delle preoccupazioni che Uncem ha espresso nell’ultimo anno, sia al Presidente Conte sia al suo successore Draghi e ai relativi Governi. Cioè la necessità, che oggi non si sta verificando, di superare delle sperequazioni territoriali reali, storiche e future nel Paese. Che non sono solo tra nord e sud dell’Italia, come qualcuno ideologicamente continua a credere.”

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem,  l’unione delle comunità ed enti montani, a sottolineare come alcune aree del Paese (interessata anche la nostra regione, pensando alle aree montane che rappresentano la maggior parte del territorio piemontese) siano penalizzate.

“Sono sperequazioni tra aree urbane e montane, tra zone rurali e zone metropolitane”, aggiunge infatti Bussone. Che prosegue: ” Sperequazioni che determinano disuguaglianze. Il PNRR avrebbe dovuto colmarle. Ma se per le graduatorie di bandi come la “Rigenerazione urbana” si adotta l’effimero e non realistico ‘Indice della vulnerabilità sociale e materiale’, siamo punto a capo. Le regioni del nord vengono fortemente penalizzate sugli investimenti e sulle strategie per vincere le sfide climatiche, pandemica, energetica, economiche. Dunque serve un cambio di passo e lo chiediamo al Governo, oltre che alle strutture che stanno scrivendo bandi e facendo graduatorie. Sia interne sia esterne ai Ministeri, se è vero che vi sarebbero consulenti di società pagati lautamente per scrivere bandi su temi che conoscono poco e male. Anche su questo, su quei 300 esperti che effettivamente ci sono, i Comuni chiedono un chiarimento”.

Il bollettino Covid di domenica 16 gennaio: la situazione a Torino e in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 8.857 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.713 dopo test antigenico), pari al 14,8% di 60.00tamponi eseguiti, di cui 50.759 antigenici. Degli 8.857 nuovi casi gli asintomatici sono 7.157 (80,8%).

I casi sono così ripartiti: 7.363 screening, 1.097 contatti di caso, 397 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 697.936, così suddivisi su base provinciale: 58.337 Alessandria, 32.870 Asti, 25.146 Biella, 98.467 Cuneo, 54.555 Novara, 363.274 Torino, 24.711 Vercelli, 26.346 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.427 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 10.803 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.016 (+7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 165.136

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.993.09(+60.00rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.291

Sono 235 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.291 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.621 Alessandria, 745 Asti, 461 Biella, 1.508 Cuneo, 983 Novara, 5.893 Torino, 568 Vercelli, 396 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

518.350 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 518.350 (+6.512 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 44.827 Alessandria, 25.747 Asti, 17.926 Biella, 73.946 Cuneo, 43.324 Novara, 269.219 Torino, 18.199 Vercelli, 20.012 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.939 extraregione e 3.211 in fase di definizione.

Bimba morta caduta dal balcone, il patrigno: “Giocavo a farla saltare in aria, mi è caduta”

“Giocavo con mia figlia, facendola volare in aria e poi riprendendola. Mentre salutavamo la mamma che era sull’altro balcone mi è scivolata dalle mani”. Così avrebbe detto  al giudice il patrigno della bambina di tre anni morta cadendo da un balcone di via Milano. L’uomo,  32 anni, è stato fermato per l’omicidio della piccola Fatima. La bimba dopo la caduta aveva subito un delicato intervento chirurgico all’ospedale Regina Margherita ma non è sopravvissuta.

Accusato di omicidio per la bimba morta cadendo dal balcone. L’uomo tra le lacrime: “Non sono stato attento”

E’ da chiarire come la piccola Fatima sia caduta da quella ringhiera  di via Milano.

C’era stata una discussione secondo alcuni testimoni. Forse la bambina è sfuggita al controllo dell’uomo: spesso la piccola saliva da lui che abitava al piano di sopra  e magari è scivolata mentre la teneva in braccio? Più  ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.

“Mi sento in colpa per quanto è successo: non sono stato attento”, ha dichiarato ai pubblici ministeri, tra le lacrime Azar Mohssine. L’uomo abita al quinto piano della palazzina ed è il compagno della madre della bambina morta precipitando dal balcone, il cui appartamento è al quarto. Il fermo di polizia e’ per omicidio volontario con dolo eventuale, anche se la procura non ha ancora formulato l’imputazione per l’udienza di convalida.

La bambina era stata operata all’ospedale infantile Regina Margherita ma non è stato possibile salvarla.

Terapie intensive: i due terzi dei pazienti ricoverati non sono vaccinati

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Dai dati aggiornati al 14 gennaio, in Piemonte i due terzi dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati

(ovvero si tratta di persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale o hanno ricevuto soltanto una dose e quindi non hanno completato il ciclo primario).

In particolare, sui 147 ricoveri della giornata di venerdì 14 gennaio  102 riguardano pazienti non vaccinati (78 uomini e 24 donne), 45 sono invece pazienti vaccinati (25 uomini e 20 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.

Covid, il bollettino di sabato 15 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.350 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12.594 dopo test antigenico), pari al 13,5% di 106.488 tamponi eseguiti, di cui 93.324 antigenici. Dei 14.350 nuovi casi gli asintomatici sono 10.410(72,5%).

I casi sono così ripartiti: 11.837 screening, 1834 contatti di caso, 679 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 689.079, così suddivisi su base provinciale: 56.998 Alessandria, 32.291 Asti, 24.425 Biella, 96.505 Cuneo, 53.550 Novara, 354.856 Torino, 24.124 Vercelli, 25.694 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.287 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 17.349 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 146(-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.938(+ 8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 162.889

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.933.092( + 106.488 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.268

Sono 228 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.268 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.620 Alessandria, 744 Asti, 460 Biella, 1.505 Cuneo, 981 Novara, 5.874 Torino, 567 Vercelli, 394 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 123 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

511.838 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 511.838 (+ 12.206 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 43.957 Alessandria, 25.289 Asti, 17.554 Biella, 72.817 Cuneo, 42.633 Novara, 264.756 Torino, 17.882 Vercelli, 19.480 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.908 extraregione e 5.562 in fase di definizione.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 15 gennaio 2022.

Da domenica stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi

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La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.

«Per la prevenzione degli incendi – sottolinea l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi – è fondamentale prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole. Ogni cittadino può essere parte attiva nella difesa del territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise tutti possiamo contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo agli operatori di intervenire con tempestività».

Nei periodi di massima pericolosità sono vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

Il Sistema Antincendi Boschivi AIB della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni di rischio. «Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore Gabusi – va agli oltre 5000 volontari organizzati in 217 squadre che costituiscono il corpo Antincendi Boschivi regionale e che proteggono ogni giorno i nostri territori e le nostre comunità con un impegno e una capacità la cui eccellenza è riconosciuta in tutta Italia».