«L’OSPEDALE DI LVLIANG UN MODELLO TECNOLOGICO E LOGISTICO DA STUDIARE CON ATTENZIONE»
L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in questi giorni si trova in Cina per dare applicazione al protocollo di collaborazione siglato due anni fa con le autorità cinesi in ambito sanitario.
Su invito del sindaco Zhang Guangyong, l’assessore ieri pomeriggio ha visitato l’ospedale di Lvliang, la principale struttura sanitaria del capoluogo, che conta circa 4 milioni 300 mila abitanti.
Il complesso ospedaliero occupa una superficie di 300 mila metri quadrati, con 1.700 posti letto (di cui 294 di terapia intensiva), circa 2.000 dipendenti (di cui 424 professionisti “esperti”) e 4.000 accessi al giorno (di cui 120 al Pronto soccorso). I reparti di eccellenza sono Ortopedia e Ginecologia.
«E’ stato un confronto molto interessante – osserva l’assessore Icardi -, l’ospedale di Lvliang è paragonabile per numero di posti letto al Parco della Salute di Torino, ma il rapporto con la struttura torinese rivela come l’alto grado di automazione dell’omologo cinese faccia la differenza sul piano dell’efficacia logistica e gestionale del complesso sanitario.
Parliamo di una struttura di ultima generazione, altamente tecnologica e con soluzioni ingegneristiche d’avanguardia che possono fornire spunti di notevole interesse per la progettazione dei nostri nuovi ospedali».
Particolarmente apprezzata dalle autorità cinesi l’esposizione dell’assessore Icardi sulle eccellenze sanitarie del Piemonte, tra cui il Centro trapianti, il CTO, la Rete oncologica, l’ospedale da campo Emt2, eccetera.
«Stiamo valutando con i sanitari cinesi uno scambio di buone pratiche su temi di reciproco interesse – comunica Icardi -, siamo fiduciosi che si possano ottenere risultati di sicuro vantaggio per entrambe le parti».
L’anticiclone africano ha portato per una decina di giorni la terza ondata di caldo dell’estate in Piemonte. Già a partire dalla notte tra venerdì e sabato, ma con più probabilità nella giornata di domenica anche a Torino e sulla regione è previsto qualche forte temporale sulle Alpi e lungo l’Appennino. La pioggia dovrebbe far calare le temperature di una decina di gradi.
I commercianti e numerosi automobilisti – lavoratori sono sul piede di guerra per il blocco dei diesel Euro 5 a partire dalla metà del prossimo mese
“Apprezziamo e ringraziamo il ministro Salvini per l’attenzione e la vicinanza al Piemonte in un momento così complesso. La procedura di infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia che coinvolge anche il Piemonte ci impone misure molto pesanti che siamo costretti ad attuare. Sono decisioni, però, che gravano fortemente sulle spalle di famiglie e imprese in un momento storico già estremamente difficile. Proprio per questo abbiamo messo in campo un piano di azioni per aiutare i cittadini ad affrontare le conseguenze della normativa europea e avviato una interlocuzione con Bruxelles, perché l’attenzione all’ambiente deve poter essere sostenibile anche per famiglie e lavoratori. Poter contare anche sul supporto del Governo in questo percorso è per noi fondamentale”, così in una nota il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati sulle dichiarazioni del ministro Salvini a proposito dello stop ai Diesel Euro 5.
Ieri la Lega aveva diramato questa nota: “Dal prossimo 15 settembre, in Piemonte saranno fuorilegge i veicoli diesel Euro 5. È il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: per la Lega si tratta di una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente.
Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano disarmati e senza strumenti per tutelare al meglio la propria comunità.
Nelle ultime ore il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha avuto dei confronti – anche con colleghi di governo a partire dal Ministro Pichetto Fratin – ed è determinato a intervenire per correggere questo provvedimento che metterebbe in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e di lavoratori”.
Stop ai Diesel Euro 5, è polemica
Dal 15 settembre 2023, i veicoli diesel Euro 5 non potranno circolare a Torino e in molti comuni del Piemonte. la Regione Piemonte manterrà la restrizione fino al 15 aprile 2024. Nel 2021, la giunta del presidente Cirio aveva approvato un provvedimento per anticipare di due anni il divieto per i diesel più recenti (inizialmente era previsto per il 2025), collegandolo alla limitazione già in vigore per i veicoli diesel Euro 3 ed Euro 4.
Le nuove restrizioni al traffico a Torino e in alcune zone del Piemonte hanno suscitato polemiche di automobilisti, artigiani e commercianti e coinvolgono i seguenti veicoli:
- Auto diesel omologate fino a Euro 5
- Moto omologate fino a Euro 1
Il divieto di circolazione è in vigore dal 15 settembre 2023 al 15 aprile 2024 e si applica nei seguenti orari e modalità:
- Per le auto diesel adibite al trasporto di persone e/o merci, omologate fino a Euro 5 compresa, la circolazione è vietata dalle 8:00 alle 19:00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì.
- Per le moto con classe d’inquinamento fino a Euro 1, il divieto è in vigore 24 ore al giorno, tutti i giorni, inclusi i festivi.
Torino ancora nella morsa del caldo: l’Arpa Piemonte ha emesso un bollettino che prevede, sino a giovedì 24 agosto compreso, bollino rosso, ovvero allerta per caldo di livello 3, il massimo.
Temperatura percepita fino a 41 gradi nella giornata di domani e poco sotto oggi e giovedì, e in salita anche i livelli di concentrazione dell’ozono con possibili effetti negativi sulla salute non soltanto per le fasce più fragili rappresentate da bambini e anziani, ma per tutti. Una condizione pericolosa anche perché prolungata che rischia di far impennare gli accessi ai pronto soccorso per colpi di calore e patologie correlate.
Da Palazzo Civico l’invito agli anziani e alle categorie fragili a chiamare, in caso di necessità lo sportello di risposta telefonica del Servizio Aiuto Anziani, che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).
Il servizio assolve ad una funzione di vera e propria sentinella telefonica durante l’estate e nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio.
Con il grande caldo, aumenta l’attività di monitoraggio telefonico per verificare lo stato di salute e quello psicologico delle persone.
Le informazioni su questa ondata di calore sono sul sito di Arpa Piemonte dove è pubblicato il relativo bollettino mentre sul sito del Ministero della Salute si possono consultare le regole per difendersi dal caldo.
Lunga vita a Bruno Segre
Innanzitutto è bene rassicurare i lettori: Bruno Segre, il decano dell’antifascismo torinese che tra pochi giorni compirà 105 anni è vivo e vegeto.
La notizia della sua scomparsa, rimbalzata su agenzie e giornali, si è rivelata falsa come nelle migliori opere di Luigi Pirandello. Il morto effettivamente si chiama Bruno Segre ma è un giornalista e saggista, filosofo esperto di questioni ebraiche nato nel 1930. Il nostro Avvocato è invece nato a Torino il 4 settembre del 1918 “quando ancora tuonavano i cannoni della Prima guerra mondiale” in una casa di via Barbaroux con i balconi che “si affacciavano su piazza Castello”, come scrisse nella sua autobiografia intitolata “Non mi sono mai arreso”. Bruno Segre, dopo aver attraversato da protagonista l’intera vita politica e sociale della prima capitale d’Italia lungo il Novecento e in questi ultimi due decenni, continua ad essere l’infaticabile testimone delle battaglie per la libertà e i valori costituzionali, per i diritti civili e la giustizia, temi sui quali non si è mai tirato indietro, dimostrando coraggio nel fare scelte nette e importanti come quando nei due decenni del fascismo contrastò l’ignominia delle leggi razziali, si battè contro la guerra e il regime nelle file della Resistenza. Nel suo lungo cammino è stato per decenni caparbio e determinato, diviso tra mille impegni e interessi. Laureato in legge, ultimo allievo di Luigi Einaudi ( di cui il padre era stato il primo nel 1901), antifascista, discriminato dalle leggi razziste in quanto figlio di genitore ebreo, durante il secondo conflitto mondiale Bruno Segre conobbe due volte, nel 1942 e nel 1944, l’esperienza del carcere e partecipò alla lotta di Liberazione nelle file di Giustizia e Libertà. Un’esperienza sulla quale, nell’estate del 1946, scrisse un memoriale che pubblicò soltanto dieci anni fa, nel 2013, in un volume intitolato “Quelli di via Asti”. Uomo colto e intelligente ma soprattutto innamorato del concetto di giustizia e libertà, straordinariamente collegato a quell’esprit républicain che ne orienta le scelte, a partire dall’insopprimibile impegno a difesa dei principi di laicità e all’intransigente fedeltà ai valori di un socialismo capace di garantire i diritti individuali, ripudiando ogni settarismo e dogmatismo, avrà senz’altro colto con grande ironia e una sonora risata la notizia della “sua” scomparsa. Come giornalista Bruno Segre, oltre a collaborare a diverse testate ( tra le altre L’Opinione, diretta da Franco Antonicelli e Giulio De Benedetti, Paese Sera, Il Corriere di Trieste e Corriere di Sicilia) è stato il fondatore del mensile “L’Incontro” che in settant’anni di ininterrotta pubblicazione è stato un vero e proprio riferimento al quale mi onoro di aver collaborato grazie all’amicizia che mi lega a Bruno. L’Incontro è stato un “periodico politico-culturale” stampato su foglio unico in formato grande e con la sua testata in rosso ha segnato più di un epoca, accompagnando per ben quattordici lustri gli affezionati lettori con riflessioni e articoli dedicati alle battaglie contro l’intolleranza religiosa e il razzismo, per la pace, i diritti civili e la laicità. Peccato che oggi qual foglio (sostituito da una edizione online) non vi sia più perchè l’Avvocato avrebbe senz’altro dedicato uno dei suoi noti elzeviri a questo ballon d’essai estivo. Nella sua intervista autobiografica affermò di voler essere ricordato come una persona che si è sempre opposta a tutti i tentativi di prevaricazione, d’imposizione forzata in sede politica o religiosa. Al punto di dettare le parole da incidere sulla sua ultima dimora, parafrasando un motto di Saul Bellow : “Qui giace un vinto dalla morte che non si è mai arreso”. Ma c’è tempo, c’è ancora molto tempo per questo e intanto è bene fare gli auguri, anche se in anticipo, al nostro caro Avvocato al quale aggiungo personalmente e con amicizia un grande abbraccio .
Marco Travaglini
22-24 Settembre 2023
Pala Alpitour, Corso Sebastopoli 123. Torino
Fiumi di inchiostro sotto la Mole: a Torino è in arrivo un evento “ink-redibile”! Dal 22 al 24 settembre i più importanti tatuatori al mondo si danno appuntamento alla Torino Tattoo Convention, ormai un must per professionisti, appassionati e curiosi. 3 giornate ad alto tasso di inchiostro, 250 tatuatori in arrivo da 8 paesi diversi, oltre 20 contest e più di 100.000 i visitatori attesi da tutta Europa per una delle manifestazioni del settore più importanti al mondo.
In Italia, dove il tatuaggio è molto più di una moda – gli italiani tatuati sono circa 7 milioni, oltre il 13% della popolazione totale – Torino Tattoo Convention porta al Pala Alpitour di Torino tutto il meglio di quello che il mercato del tatuaggio offre. È l’occasione per vedere al lavoro i grandi maestri internazionali e per farsi realizzare un lavoro da professionisti altrimenti inavvicinabili… e non solo! Dietro al tattoo si nasconde un vero e proprio universo da scoprire fatto di artisti e disegni, ma anche di contaminazioni artistiche, ink-celebrity, innovazioni tecniche e trend che diventano scuole di pensiero.
Chicano, figurativo, destrutturato, fine line, black work, polinesiano, tradizionale… Quest’anno la manifestazione torinese ha un mood orientale con tanti artisti asiatici provenienti da Giappone, Cina e Thailandia: Shanqi Liu, Cathy Tattoo, Horizakura, Shun Tattoo, Show Tattoo e Jin Tattoo.
Alte anche le quote rosa con le sempre più richieste tatuatrici donne: Ary Lilith, che lavora tra Milano e Napoli, Elisa Di Paola, tatuatrice a Liverpool, Giugo, che tatua tra Bologna e Barcellona, Letizia Soldatelli di Roma e tante altre.
Inchiostro sotto pelle ma anche musica, djset, live show, mostre e exhibition artistiche.
Il programma sarà come sempre ricco ed articolato, strutturato in diversi punti d’attrazione: il palco principale nel parterre ospiterà sfilate, esibizioni, spettacoli e concerti, un susseguirsi continuo di proposte d’intrattenimento originali, eccentriche e catalizzanti. I momenti più caldi dell’evento sono i tattoo contest. Vere e proprie competizioni per premiare i tatuaggi più belli realizzati in convention. Una giuria tecnica d’eccezione, supportata dal grande pubblico, assisterà alle sfilate e decreterà la classifica finale e i vincitori per ogni tipologia.
È aggiornato al 5 settembre il procedimento civile presso il tribunale di Torino attivato dal banchiere Massimo Segre nei confronti dell’imprenditrice Cristina Seymandi, i protagonisti del caso gossip dell’estate. L’udienza è inerente il sequestro cautelare per 700mila euro, ovvero somma che la donna avrebbe prelevato da un conto cointestato e versata su uno privato. I legali di Segre hanno però chiesto una data di termine per esaminare la documentazione che ha presentato la Seymandi.