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Torino si candida come sede dell’Autorità europea Antiriciclaggio

Comune di Torino e Regione Piemonte hanno trasmesso formalmente al governo italiano il dossier di candidatura di Torino come sede dell’Autorità europea Antiriciclaggio: innovazione, qualità della vita e tradizione di legalità tra i suoi punti di forza.

 

L’idea di candidare Torino a sede dell’Amla è nata lo scorso luglio: in questi mesi si è costituito il comitato promotore, presieduto da Alberto Perduca, magistrato di grande esperienza, già procuratore aggiunto di Torino e procuratore di Asti, con elevate competenze in materia di antiriciclaggio costruite nel corso della sua lunga carriera e con esperienze internazionali di altissimo livello. Il comitato è composto, oltre che dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, anche da Gian Carlo Caselli, nel ruolo di Special Advisor. Il dossier tecnico è stato curato da Ires Piemonte con l’apporto di numerose istituzioni e realtà pubbliche e private.

Nei giorni scorsi il documento è stato integrato con ulteriori elementi richiesti dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano alle città che, come Torino, hanno avanzato la propria candidatura. In corsa, oltre al capoluogo piemontesi ci sono infatti Milano, Palermo, Roma, Venezia, Napoli, e, all’estero, Varsavia e Berlino.

Il dossier consegnato al governo e presentato agli organi di stampa offre una dettagliata panoramica del perché “Torino è la città ideale per ospitare l’autorità”, come si spiega fin dalle prime pagine.

«Pensiamo che questa città abbia le carte in regola per ospitare un’autorità europea di così alto profilo» spiegano il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Tra i punti di forza della candidatura ci sono le due sedi proposte: la Curia Maxima, in via Corte d’Appello, e il Palazzo della Regione, in piazza Castello. Entrambe offrono una superficie di oltre 10 mila metri quadrati per ospitare circa 400 persone, così come richiesto dai requisiti per la candidatura. I due palazzi si trovano nel centro della città: sono edifici aulici di pregio a pochi passi da luoghi simbolo della storia d’Italia come Palazzo Madama e Palazzo reale. La Curia Maxima ha un impianto originario precedente al 1600 ed è stata, fino ai primi anni Duemila, la sede storica degli uffici giudiziari di Torino. L’attuale Palazzo della Regione è stato invece costruito tra il 1612 e il 1619, e si affaccia sulla piazza Castello, salotto pedonale nel cuore del centro storico cittadino.

Per il sindaco Stefano Lo Russo: «Con una grande tradizione di impegno per la legalità delle istituzioni e della società civile, Torino è una città che guarda al futuro senza dimenticarsi il suo passato. Prima capitale d’Italia, successivamente città industriale, grazie a un processo di trasformazione ancora in corso ha rafforzato le storiche vocazioni produttive sviluppandone di nuove come l’alta formazione universitaria. Qui sede uno dei gruppi bancari più importanti d’Europa, ci sono grandi investimenti in formazione e innovazione. Ma la nostra è anche una città che offre qualità della vita e proposte culturali di qualità ed è posizionata al centro del continente europeo. Sono tutte caratteristiche che ne fanno la candidata naturale ad ospitare l’Autorità Europea per l’Antiriciclaggio e a diventare la casa di coloro che ci lavoreranno e le loro famiglie»

«Torino è la sede ideale per ospitare l’Authority e quanti ci lavoreranno non solo per le caratteristiche e la qualità della città, ma anche per tutto ciò che la città ha intorno – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – La posizione del Piemonte “nel cuore” dell’Europa sarà sempre più strategica per l’incrocio di due corridoi come la Lisbona-Kiev e la Genova-Rotterdam. E già ora Torino si trova a pochi chilometri da bellezze e attrazioni turistiche come le montagne olimpiche, le colline Unesco di Langhe Roero Monferrato e il Lago Maggiore che fanno della città un luogo privilegiato in cui vivere e lavorare».

Innovazione, qualità della vita, solido tessuto imprenditoriale e produttivo, vivacità culturale, collegamenti nazionali e internazionali, in particolare con Roma e Bruxelles, infrastrutture di mobilità green, copertura del 100 per 100 del territorio con la banda larga, poli di formazione e di ricerca d’eccellenza, oltre alla bellezza architettonica e alla vicinanza alle montagne olimpiche sono alcune delle caratteristiche che vengono descritte nel dossier, che cita anche la tradizione di sicurezza e legalità del capoluogo piemontese.

«Qui sono nate alcune delle istituzioni italiane più importanti per la tutela della legalità. La storia stessa della Guardia di Finanza ebbe inizio a Torino, nel 1774, con l’istituzione del primo Corpo specializzato in compiti di difesa militare delle frontiere e di vigilanza del “cordone doganale – ricordano il presidente del comitato promotore Alberto Perduca e l’ex magistrato Gian Carlo Caselli – Qui è nata l’Arma dei Carabinieri, nel 1814. E sempre a Torino si celebrarono i primi processi, con la partecipazione di cittadini giurati, contro le principali formazioni armate terroristiche».

Una tradizione che oggi è proiettata verso il futuro, come dimostra la scelta di un gruppo bancario leader quale Intesa Sanpaolo di insediare qui il proprio Anti Financial Crime Digital Hub.

«La città di Torino e il territorio piemontese – spiega il presidente di Ires Piemonte, Michele Rosboch – presentano un tessuto economico innovativo e un tessuto sociale accogliente, con una particolare vivacità nell’offerta formativa e culturale. Inoltre da sempre Torino ha una speciale vocazione europea e internazionale avendo ospitato negli anni Cinquanta istituzioni come la Comunità europea di credito comunale e la firma della Carta Sociale Europea (1961)».

Un capitolo è dedicato in particolare alla qualità della vita. Il 25 per cento del territorio cittadino è infatti costituito da aree verdi, vi sono 207 chilometri di piste ciclabili integrate con oltre 1300 km di sistema urbano del trasporto pubblico. Per quanto riguarda poi i costi, il dossier contiene una comparazione tra i prezzi per gli immobili di pregio a Torino e in altre città italiane, compresa Roma che, come il capoluogo piemontese, è in corsa per ospitare l’Amla. In media affittare una casa a Torino nel centro storico, quindi nelle vicinanze delle due sedi proposte, costa 12,52 euro al metro quadrato, rispetto ai 28,76 di Milano e i 24,14 di Roma. Anche per quanto riguarda gli immobili in vendita, Torino garantisce prezzi più convenienti: 3471 euro al metro quadrato, rispetto ai 9823 di Milano e ai 7284 di Roma.

Processo Juventus, primo atto al tribunale di Torino

Nell’ambito dell’inchiesta Prisma al via oggi l’udienza preliminare al tribunale di Torino.

All’esame del giudice per l’udienza preliminare  la richiesta di rinvio a giudizio della Juventus e di altri 12 indagati (compresi Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici) presentata dall’accusa. Il pm Ciro Santoriello non sarà in aula dopo le esternazioni contro la Juve di quattro anni fa e uscite allo scoperto di recente. La difesa bianconera  in questa prima fase del procedimento sarà incentrata sulla questione della competenza territoriale, con la richiesta al Gup di decidere  sullo spostamento del processo a Milano o Roma:  infatti tra i capi d’incolpazione c’è l’aggiotaggio in Borsa che ha sede a Milano e invece i server sono  nella Capitale.

Torino, siccità preoccupante E torna il gelo notturno

La pioggia (tranne un acquazzone ieri in centro a Torino) non si vede più in città e in Piemonte e la siccità diventa sempre più preoccupante. La regione è soggetta a un’area di alta pressione che in queste ore è  toccata da correnti  più fredde in arrivo  dal Polo Nord. In calo le temperature:  tra Lunedì 27 e Martedì 28 scenderanno nella notte anche a zero gradi o anche meno sulle zone pianeggianti. La presenza dell’alta pressione invece garantirà bel tempo.
Lunedì 27, a Torino cielo prevalentemente sereno, ma con clima ventoso. La temperatura massima raggiungerà i 17°C, la minima scenderà a 5°C. Bel tempo anche martedì nel capoluogo e sul resto del Piemonte.

Ai confini della libertà Quasi 50 mila presenze a Biennale Democrazia

Oltre 220 relatori dal mondo per più di 100appuntamenti

180 volontari, 75 collaborazioni con enti e organizzazioni; 17 sedi in città;
5 mostre e installazioni.
Oltre 48000 presenze, 700 giovani per Torino Futura,
200 ospitati nel Campus Residenziale di Democrazia Futura.

Oltre 220 tra ospiti e relatori arrivati a Torino da tutto il mondo per Ai confini della libertà, l’VIII edizione di Biennale Democrazia, tornata a svolgersi interamente in presenza. Lezioni, dialoghi, letture, ma anche immagini e momenti di alleggerimento hanno riempito la città con oltre 100 incontri ospitati in 17 sedi, tra le più prestigiose della città. Un’edizione, appunto, dedicata alla libertà, che, insieme all’uguaglianza, costituisce il valore fondante stesso della democrazia.

Con un programma che ha toccato i più vari e importanti campi del sapere, Torino si è trasformata in un vero e proprio laboratorio di democrazia. La manifestazione è stata inaugurata giovedì 22 con il dialogo, subito sold out, fra la giornalista Francesca Mannocchi e l’attivista Ece Temelkuran, Come nasce una dittatura, anticipato dalla lettura di una lettera inviata a Biennale Democrazia dalla senatrice Liliana Segre, che ha affermato “Possono esistere individui liberi ed eguali in quanto esiste la società”.

Dialoghi, incontri di parola, lectio e letture sono disponibili sul canale YouTube di Biennale Democrazia e nell’archivio multimediale della manifestazione stessa sul sito.

Oltre 48000 visitatori, torinesi e non, hanno animato la città, confermando una grande risposta di pubblico e una viva attenzione al tema. Più di 15 eventi sono andati subito esauriti, tra cui – oltre al dialogo inaugurale – In auto, in doccia in palestra. L’informazione al tempo del podcast, con Annalisa Camilli e Francesco Costa, La solitudine delle bolle. Polarizzazione e informazione, con Luca Bottura e Concita De Gregorio, Il mondo nella lente dell’informazione, con Cecilia Sala e Simone Pieranni, e lo spettacolo Songs of Freedom, di e conCarlo Roncaglia a cura di Accademia dei folli.

Le scuole e i giovani hanno rinnovato il loro coinvolgimento: i giorni della manifestazione hanno registrato la partecipazione di oltre 25 classiquasi 100 docenti e oltre 525 studentesse e studenti – delle scuole secondarie di Torino e provincia, a cui si aggiungono i giovani del Campus residenziale di Democrazia Futura. Grazie alla partnership con Combo, il Campus ha ospitato 200 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, il doppio rispetto all’edizione 2019. Inoltre per la prima volta Biennale Democrazia ha dedicato una sezione del programma – Democrazia Futura – alle scuole e alle nuove generazioni.

Fortissimo anche il coinvolgimento del territorio: Democrazia Diffusa, sezione partecipata del programma, ha visto oltre 40 realtà culturali protagoniste, coordinate da Torino Social Impact, Tavolo delle Circoscrizioni, Biblioteche Civiche e ARCI Torino. Il risultato è un palinsesto diffuso sul territorio, che conta oltre 30 eventi tra mostre, spettacoli e dibattiti che hanno contribuito ad ampliare la proposta di Biennale Democrazia.

Centrale in questa edizione l’impegno che Biennale Democrazia ha mostrato nel coinvolgere anche chi vive in un regime di detenzione, portando all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno la giornalista Francesca Mannocchi e al Polo universitario per studenti detenuti lo scrittore Matteo Nucci. All’interno del ciclo dedicato alle carceri, molto seguiti anche gli incontri rivolti al pubblico: dal podcast original Raiplay Sound Io ero il milanese – live di con Mauro Pescio, agli appuntamenti che hanno visto come protagonisti i rapper Kento e Lucariello.

Biennale Democrazia si chiude questa sera alle ore 21.00 alle OGR Torino con Mosca 1966. Processo alla letteratura, spettacolo di e con Ezio Mauro, che racconta la storia di due scrittori russi che sfidarono il regime sovietico usando la più sottile delle armi: la parola. Diverse iniziative continueranno però a tener viva la fiaccola della democrazia nelle prossime settimane: sarà visitabile fino al 16 luglio presso le Gallerie d’Italia la prima mostra personale di JR organizzata da Intesa Sanpaolo; fino all’11 aprile sarà possibile visitare presso la Biblioteca civica Centrale Lavoro in bianco e nero, una mostra a cura di Associazione Tra Me; e Ritratti dal Futuro. Illustrazioni di Francesco Lopomo, a cura di Minollo APS, presso lo Spazio giovani Alkadia, resterà aperta fino al 16 aprile.

Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica in collaborazione con Polo del ’900, Università di Torino, Politecnico di Torino.
Main Partner: Intesa Sanpaolo; con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione CRT; con il contributo della Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e Unione Industriali Torino.
Partner: Smat e Reale Mutua; con il sostegno delle OGR Torino, Torino Social Impact, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Media Partner: Rai Cultura, Rai Radio 3, La Stampa, Limes.
Partner Tecnico: Combo – Torino.
Charity Partner: Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus.

Alla Deejay Ten di Torino più di 10 mila partecipanti

Questa mattina a Torino la prima tappa del 2023 della Deejay TEN. Alla partenza da Lungo Po Armando Diaz oltre 10000 persone all’appuntamento con la corsa non competitiva organizzata da Linus e Radio Deejay.
“Vedere la città accogliere con tanto entusiasmo eventi come questo ci rende davvero orgogliosi e conferma ancora una volta che puntare sullo sport e sui grandi eventi di qualità è la strada giusta per rendere Torino ancora più viva e attrattiva”, ha commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

(Foto Facebook)

In Piemonte il 48,3% dei posti offerti dalle imprese rimane vacante

Pochi candidati e scarsamente formati. I profili più richiesti: esperti digitali e ICT ma anche autisti di mezzi, edili specializzati in riqualificazione energetica, tecnici delle rinnovabili, acconciatori, estetisti e cuochi.

In Piemonte cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata era del 41,9%, nel 2023 la carenza si attesterà al 48,3%, con una crescita del 6,4%.

La classifica territoriale piemontese delle figure professionali non trovate nel 2022 ha visto in testa Torino con il 42,2%.

Tra le imprese artigiane la difficoltà di reperimentodi manodopera in Piemonte e Val D’Aosta è del 47,7%.

Insomma, il lavoro ci sarebbe ma i posti rimangono liberi a causa del ridotto numero di candidati, per l’inadeguatezza professionale degli aspiranti e per altre “generiche motivazioni”.

Manca di tutto: da chi opera nell’ambito digitale e ICT, come i progettisti di software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.

E’ questo, in sintesi, ciò che emerge dall’analisi realizzata dell’Ufficio Studi di ConfartigianatoImprese, sulle “Difficoltà di reperimento di personale nelle MPI”. Il dossier mette anche in evidenza come per trovare personale adeguato, nel 2022 le imprese abbiano impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate occorre oltre 1 anno di ricerca.

“La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale è la conseguenza di una molteplicità di fattori afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro”.

“Per questo – continua Felici la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, occorrono, inoltre, interventi di politica economica e misure per riattivare il mercato del lavoro.

Confartigianato Imprese ha anche fatto la rilevazione delle 73 professioni più difficili da reperire per le MPI a vocazione artigiana. L’analisi apre con una criticità importante derivata dalla carenza di conduttori di mezzi pesanti e camion (56,7% delle figure richieste mancanti), seguono i muratori in pietra, mattoni, refrattari (46,2%), elettricisti nelle costruzioni civili (63,4%), tecnici della vendita e della distribuzione (45,1%), idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (70,1%), acconciatori (50,1%), meccanici artigianali, riparatori automobili (69,9%), operai macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali (62,7%), montatori di carpenteria metallica (64,7%), autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli (37,8%), meccanici e montatori di macchinari industriali (56,0%), attrezzisti di macchine utensili  (68,6%), installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici (65,2%), tecnici programmatori (66,8%), tecnici della gestione di cantieri edili (61,4%), contabili con (44,1%) e analisti e progettisti di software (80,8%).

Confartigianato Imprese Piemonte mette l’accentoanche sui problemi che potrebbero verificarsi con l’arrivo, e la gestione, dei fondi del PNNR.

“Siamo di fronte a un problema molto delicato, prosegue Felici che potrebbe far generare dinamiche negative. Infatti se le figure professionali scarseggiano nelle imprese, tali difficoltà si potrebbero riverberare anche sull’Amministrazione Pubblica e negli Enti Locali, i veri attori della gestione dei contributi europei, storicamente alle prese con una cronica carenza di personale specializzato”.

Per Confartigianato Imprese, affinché il Piano si possa realizzare da parte del Governo e della Regione è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno, attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni qualificati.

“I tempi sono cortissimi – riprende Felici per formare gli addetti e i professionisti ci vogliono tanti mesi, se non anni, tanta esperienza e importanti investimenti in formazione e, non per ultimo, una notevole quantità di imprese che siano disposte a prendere in carico i giovani per accompagnarli in un percorso di sviluppo e crescita professionale i cui risultati, nella maggior parte dei casi, non sono immediati”.

Confartigianato Imprese Piemonte, per questo, auspica che l’Esecutivo Nazionale si adoperi per incentivare gli strumenti a disposizione delle imprese per le assunzioni, come per esempio l’abbattimento degli oneri contributivi. Quanto all’apprendistato, sarebbe fondamentale rafforzare questo tipo di percorso, sottolineando l’importanza dell’ambivalenza tra formazione e lavoro e tenendo, però, sempre presente un’adeguata retribuzione salariale.

“Il nostro auspicio – conclude Felici è che le imprese possano essere maggiormente aiutate nell’investire e credere nel proprio personale, migliorando la propria politica di gestione. Infine, andrebbe valorizzata anche l’attrattività dei mestieri,attraverso percorsi che evidenzino la bellezza, il valoree soprattutto l’importanza di queste occupazioni”.

Sicurezza in Barriera di Milano, continuano i controlli: tre arresti, chiusi due negozi

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio ad “Alto Impatto” del Commissariato di P.S. Barriera di Milano svolti con l’ausilio del personale dell’U.P.G.S.P e degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del personale dell’ASL, della SPRESAL, e dell’Ispettorato del Lavoro. In particolare i controlli hanno interessato Corso Palermo, via Spontini e zone limitrofe, aree cittadine interessate dal fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e particolarmente soggette a degrado.

L’attività, eseguita nel pomeriggio di ieri, ha consentito l’arresto di 3 persone e l’identificazione di 37 soggetti, il controllo di 6 veicoli e la chiusura di 2 attività commerciali.

Durante il servizio di controllo straordinario del territorio sono state sottoposte a controllo diverse attività commerciali ed esercizi aperti al pubblico siti in Corso Palermo e in via Spontini.

Le attività hanno portato all’arresto di un primo soggetto all’interno di un bar. L’uomo, privo di titolo di soggiorno e destinatario di decreto di espulsione, non collaborativo durante il controllo, opponeva una strenua resistenza provocando lesioni a uno degli operatori intervenuti e danneggiando la vettura di servizio. Un secondo soggetto, sottoposto agli arresti domiciliari, veniva rintracciato in Piazza Bottesini e arrestato per evasione. Infine veniva arrestato per detenzione ai fini di spaccio un uomo sorpreso dai poliziotti mentre cedeva una modica quantità di eroina.

A seguito dei controlli due attività sono state chiuse: nel primo, un esercizio di acconciature etnico, il titolare violava le leggi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e impiegava come manodopera un dipendente irregolare sul territorio, privo di permesso di soggiorno; il secondo, un bar già oggetto di esposti per rumori molesti e risse notturne, è risultato in stato di carenza igienico sanitaria e strutturale e al momento del controllo presentava un lavoratore non regolarmente impiegato. In quest’ultimo, inoltre, venivano rinvenute nello scantinato due bombole di GPL per la rimozione delle quali è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Due i denunciati per violazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e impiego di manodopera priva di titolo di soggiorno.

Torino spicca tra le mete europee, è una delle preferite per trascorrere la Pasqua

Secondo Jetcost. Le ricerche di voli e hotel hanno superato già il 2019, l’anno prima della pandemia

 

La normalità è finalmente tornata del tutto e con essa la ripresa del turismo estero in Italia. Secondo il potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it le ricerche di voli da parte dei turisti europei sono aumentate del 20%, mentre quelle di alberghi sono aumentate del 30% rispetto alla Pasqua del 2019, l’anno prima della pandemia. Inoltre, gli utenti passano il 25% di tempo in più nella ricerca di diverse soluzioni, budget e date alternative, il che dimostra che c’è un interesse concreto e una reale intenzione di viaggiare e trovare una buona occasione.

 

Molti degli europei che hanno deciso di viaggiare durante la Pasqua 2023 stanno scegliendo l’Italia, che torna ancora una volta in vetta: il piacevole clima primaverile nel Bel Paese, la ricchezza culturale, le spiagge, i paesaggi, le tradizioni, così come la ricca offerta di enogastronomia, le strutture e l’ospitalità hanno fatto in modo che sia diventata il secondo paese più ricercato su Jetcost per trascorrere queste vacanze, dietro solo alla Spagna e prima del Portogallo.

 

Jetcost.it analizza regolarmente le ricerche effettuate attraverso il suo sito, in modo da ottenere dati molto affidabili visto che si tratta di ricerche reali e non di sondaggi. I dati che analizzano i risultati delle ricerche di voli durante la Pasqua 2023 indicano che una grande maggioranza ha optato per Torino, che è diventata la nona città più richiesta dai viaggiatori spagnoli, la decima dagli olandesi, l’undicesima dai britannici e la 12esima dai francesi.

 

Le città italiane più ricercate dai turisti europei durante Pasqua 2023:

 

Tedeschi………….Britannici………Francesi……….Spagnoli……..Olandesi……..Portoghesi
1. Roma…………….1. Milano……….1. Roma…………1. Roma……….1. Roma………..1. Roma
2. Catania………….2. Roma…………2. Milano………..2. Milano………2. Milano………2. Milano
3. Napoli……………3. Venezia………3. Venezia………3. Venezia……..3. Venezia ……3. Venezia
4. Bari……………….4. Napoli……….4. Napoli………..4. Firenze……..4. Pisa………….4. Napoli
5. Milano……………5. Bologna……..5. Firenze……….5. Bologna…….5. Napoli………5. Firenze
6. Palermo………….6. Pisa …………6. Palermo………6. Napoli………6. Verona………6. Bologna
7. Venezia…………..7. Firenze……..7. Catania……….7. Pisa…………7. Ancona …….7. Palermo
8. Ancona…………..8. Catania……..8. Bari………….. 8. Palermo…….8. Catania…….8. Verona
9. Lamezia Terme…9. Verona………9. Cagliari……….9. Torino ……..9. Bologna ……9. Genova
10. Firenze…………10. Palermo……10. Bologna…….10. Cagliari…….10. Torino……..10. Pisa
11. Olbia……………11. Torino………11. Pisa…………11. Bari………..11. Bari………..11. Cagliari
12. Verona…………12. Genova…….12. Torino……….12. Genova…..12. Palermo……12. Bari

 

Ignazio Ciarmoli, Direttore Marketing Jetcost, ha detto: Finalmente la normalità è tornata nelle nostre vite e con essa anche la grande voglia degli europei di viaggiare. È una grande notizia vedere che l’interesse dei turisti per Torino si sia mantenuto per un’altra Pasqua e che continui a essere una delle principali destinazioni turistiche del mondo, tra i buoni prezzi che offre, in confronto ad altre città, la sua ricchezza culturale e le sue bellezze in questo periodo dell’anno; la sua variegata offerta gastronomica e i suoi buoni hotel e servizi continuano a sedurre un gran numero di turisti per essere una delle città italiane preferite sul motore di ricerca Jetcost”.

 

Su Jetcost:
Jetcost è un motore di ricerca per tariffe aeree, hotel e autonoleggi. Questo significa che confronta i prezzi offerti da oltre 250 agenzie di viaggio e compagnie aeree per trovare il miglior prezzo per ogni tipo di viaggio. Una volta che l’utente ha deciso su Jetcost il viaggio che vuole fare, basta cliccare sul prezzo prescelto e si viene reindirizzati direttamente alla pagina dell’agenzia di viaggi che offre la prenotazione del volo, dell’hotel o del noleggio auto.

Torino, prima volta al mondo: cieco recupera la vista a un occhio grazie all’altro occhio non vedente

Da due occhi non vedenti è stato possibile ricostruire un occhio vedente, con un autotrapianto di cornea allargato a sclera e congiuntiva. È lo straordinario intervento su un paziente cieco, eseguito per la prima volta al mondo, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino dal professor Michele Reibaldi (Direttore della Clinica Oculistica universitaria Molinette) e dal professor Vincenzo Sarnicola, tra i maggiori esperti al mondo di chirurgia corneale

Torino, venerdì 24 marzo 2023 – “Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano, è stato come nascere di nuovo”. Queste sono le prime parole di E. B., un uomo di 83 anni che vive in provincia di Torino, affetto da due gravi e diverse patologie della vista, che l’avevano condotto alla cecità da 6 anni, dopo esser riuscito a recuperare la vista all’occhio destro che, già a due settimane dall’intervento (durato 4 ore), gli permette di riconoscere gli oggetti, i volti e di muoversi autonomamente.

Ad operarlo una équipe costituita dal professor Michele Reibaldi (Direttore della Clinica Oculistica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino), ed esperto chirurgo retinico, e dal professor Vincenzo Sarnicola (Presidente della Società Italiana della Cornea e della Staminalità della Superficie Oculare (SICSSO) e consigliere del direttivo della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (S.I.S.O.), coadiuvato dalla sua collaboratrice Enrica Sarnicola.
Il paziente aveva perso da 30 anni la vista all’occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e, negli ultimi 10 anni, aveva progressivamente perso la funzione visiva anche dell’occhio destro ma per una patologia cronica rara (pseudo pemfigoide oculare), che ha distrutto la cornea e purtroppo anche la superficie oculare. Negli ultimi anni l’occhio destro era stato sottoposto a due trapianti di cornea tradizionali a tutto spessore, entrambi falliti rapidamente per la mancata funzionalità della superficie oculare.

Il trapianto di cornea a tutto spessore è l’intervento chirurgico tramite cui si provvede alla sostituzione della sola cornea che ha perso la sua trasparenza con una cornea sana proveniente da un donatore deceduto. “Normalmente la cornea presenta un tasso di rigetto molto più basso rispetto ad altri organi vascolarizzati, ma in presenza di un’alterazione diffusa di tutta la superficie oculare, come nel caso del paziente, questo rischio diventa altissimo”.spiega Sarnicola. In particolare, un danneggiamento delle cellule staminali del limbus, la zona tra la cornea e la congiuntiva, determina il fallimento irreversibile del trapianto.

In questo intervento, per la prima volta al mondo, è stato realizzato un autotrapianto dell’intera superficie oculare, prelevata dall’occhio sinistro, comprendente non solo la cornea, ma anche una parte di sclera e tutta la congiuntiva comprese le cellule staminali del limbus.


“In estrema sintesi il paziente per problemi retinici aveva irrimediabilmente perso la funzionalità dell’occhio sinistro, mentre l’occhio destro aveva mantenuto una potenzialità di recupero che però si era rivelata vana con trapianti tradizionaliriferisce Reibaldi –. Abbiamo deciso di coinvolgere il professor Sarnicola – continua – perché notissimo nel mondo per aver proposto e realizzato tecniche alternative ai trapianti perforanti tradizionali”.

“L’intervento è stato eseguito prelevando dall’occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, ma con la cornea e la superficie oculare in buona salute, tutta la congiuntiva, tutta la cornea e due millimetri di sclera, in un unico pezzospiegano Reibaldi e Sarnicola -. In pratica un terzo dell’occhio sinistro è stato autotrapiantato nell’occhio destro, che quindi è stato ricostruito ed è tornato a vedere”.


“La vera novità consisteprecisa Sarnicolanell’aver allargato il trapianto corneale all’intera superficie oculare, ai tessuti congiuntivo-sclerali, che giocano un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari, come nel caso del nostro paziente. Allo stesso tempo, l’occhio sinistro è stato ricostruito con tessuti da donatore solo a scopo estetico”.

“L’intervento è stato straordinario ed il paziente, oggi dopo due settimane ha ripreso a vedere e si muove autonomamente. Siamo molto emozionati e ci aspettiamo un successo duraturo nell’occhio destro, perché ricostruito con tessuti propri del paziente e quindi potenzialmente al riparo dai problemi di rigetto che hanno afflitto i precedenti trapianti”, concludono Reibaldi e Sarnicola.

Nonostante l’eccezionalità dell’intervento, potrà essere replicabile in altri casi nelle stesse condizioni del primo paziente operato.

Falso anello di Papa Francesco e firme tarocche della regina in vendita online Denunciato un torinese

“…l’anello indossato da Papa Francesco, la papalina del Santo Padre… i biglietti da visita firmati dalla Regina Elisabetta II…, i vinili autografati dai Beatles e da Freddie Mercury … i calzoncini indossati da Sylvester Stallone in Rocky …”. Sono solo alcuni dei “cimeli”, falsi, con tanto di certificazione, commercializzati da un torinese denunciato dalla Guardia di Finanza di Torino. Per le spedizioni in tutto il mondo utilizzava l’identità di una persona deceduta.

La Guardia di Finanza di Torino ha individuato un cittadino torinese indiziato di essere dedito a una sistematica attività di commercializzazione di beni recanti segni distintivi contraffatti.

L’indagine, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha preso le mosse dagli esiti degli approfondimenti operati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli relativamente ad alcune sospette partite di merci, risultate effettuate utilizzando l’identità di una persona deceduta e oggetto di mirate ispezioni nell’ambito degli spazi doganali.

Le successive investigazioni hanno portato i Finanzieri all’individuazione di un soggetto torinese quale presunto responsabile dei suddetti traffici. Il suo successivo monitoraggio, mediante un’estesa attività di osservazione e pedinamento nonché di approfondimento dei rapporti finanziari allo stesso riconducibili, ha reso possibile integrare in maniera consistente il quadro indiziario. In particolare, sono state tracciate e documentate le molteplici spedizioni di merci (anche verso Paesi UE ed extra-UE) effettuate dall’indagato, riscontrando come lo stesso si avvalesse di noti portali e-commerce per entrare in contatto con i clienti e inviasse loro i beni venduti attraverso società di spedizione.

Individuati i possibili luoghi di svolgimento della presunta illecita attività, i Finanzieri, su delega dell’Autorità Giudiziaria, hanno effettuato alcune perquisizioni, ove sono stati rinvenuti diversi articoli contraffatti, utilizzati per realizzare – in ipotesi di accusa – insidiose frodi in commercio attraverso la loro vendita on-line. Trattasi di oggetti, un anello e alcune papaline, dichiarati come appartenuti a Papa Francesco, di biglietti recanti la firma apocrifa della Regina d’Inghilterra – Elisabetta II,di dischi in vinile su cui sono state apposte le firme false di note star del panorama musicale mondiale (tra cui Michael Jackson, Freddie Mercury, The Beatles, Vasco Rossi, Bob Dylan, Bruce Springsteen, AC/DC, etc.), di un calzoncino asseritamente indossato da Sylvester Stallone nel film “Rocky IV” e dallo stesso autografato.

Nel corso dell’intervento sono state sequestrate, inoltre, decine di magliette recanti i segni distintivi contraffatti delle più blasonate squadre europee di calcio (Paris Saint Germain, Real Madrid, Manchester United, Juventus, Milan, Inter, etc.), ove, tra l’altro, sono risultate apposte le firme false di campioni sportivi che militano/hanno militato nelle stesse (Messi, Ronaldo, Neymar, Ibrahimovic, etc.).

I Finanzieri hanno anche sequestrato varie migliaia difalsi certificati di autenticità, finalizzati a trarre in inganno i potenziali acquirenti dei suddetti articoli, il cui prezzo di vendita oscillava dai circa 100 euro proposti per le magliette sportive a qualche migliaio di euro per quelli più “rari”.

L’indagato – che, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, dovrà rispondere dei reati diintroduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e frode in commercio – è stato destinatario anche di un provvedimento di sequestro delle relative disponibilità finanziarie e patrimoniali per oltre centomila euro, emesso dall’Autorità Giudiziaria in relazione al profitto tratto dalla presunta attività illecita posta in essere durante il periodo interessato dai riscontri investigativi (dalla fine del 2020 all’inizio del 2022).