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In monopattino sullo svincolo dell’autostrada: bloccato dalla Polizia stradale

Si è appena conclusa la campagna congiunta di sicurezza stradale “SAFETY DAYS” promossa da ROADPOL – European Roads Policing Network.  

Tra le situazioni particolari accadute nel periodo interessato dalla campagna, intorno all’imbrunire, sull’autostrada Torino – Aosta, nel tratto compreso tra gli svincoli di Volpiano e Settimo Torinese, è stato sorpreso un giovane di 30 anni sorpreso alla guida del suo monopattino.


ROADPOL è una rete di cooperazione tra tutte le Polizie Stradali, ed opera sotto l’egida dell’Unione Europea. Tale Organizzazione intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2011-2020, attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutta Europa all’interno di specifiche aree strategiche.

L’obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo ROADPOL.

In occasione di tale operazione la Polizia Stradale torinese ha svolto sul territorio della Provincia di Torino mirati servizi volti alla riduzione delle principali cause di incidentalità, individuabili nella elevata velocità, nel mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e del casco protettivo e nell’uso di telefoni cellulari alla guida (principale fonte di distrazione).

Durante i controlli di routine gli operatori di polizia hanno svolto opera di sensibilizzazione rivolte ai cittadini avvicinati durante il loro servizio, per stimolare in questi i comportamenti più virtuosi alla guida o come pedoni.

Nella settimana appena trascorsa sono stati organizzati 45 posti di controllo dedicati alla campagna ROADPOL che hanno permesso di controllare 460 veicoli di varia natura e i rispettivi occupanti; 158 sono state le infrazioni a carattere amministrativo accertate e 5 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria; 18 sono state le patenti ritirate a vario titolo e 382 sono stati i punti patente decurtati.

Da segnalare anche l’intervento tempestivo di un operatore della Polizia Stradale libero dal servizio, che dopo aver notato l’andamento anomalo di una autovettura, riusciva a fermare il veicolo guidato da una ragazza, anche lei trentenne, in palese in stato di alterazione da ebbrezza alcolica, prima che potesse causare un incidente stradale.

La ragazza sottoposta al controllo con l’etilometro risultava avere un tasso alcolemico pari a 3,30 g/l, più di 6 volte il limite consentito dalla legge per la guida.

 

Inquinamento, Regioni a confronto: “Ma si tenga conto dei problemi economici legati alla crisi energetica”

Si è tenuto in videoconferenza l’incontro tra gli Assessori regionali all’Ambiente nell’ambito dei lavori dell’Accordo di Bacino padano, che ha visto la partecipazione degli assessori Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia), Matteo Marnati (Piemonte) e Irene Priolo (Emilia-Romagna), per fare il punto sulle misure per la qualità dell’Aria, già avviate in Piemonte dallo scorso 15 settembre, anche alla luce della grave crisi energetica e della conseguente crisi socioeconomica, che avrà riflessi duraturi nel tempo.

Gli assessori hanno ricordato gli sforzi compiuti, in un lavoro coordinato a partire dal 2005 e come da tempo ci sia un’azione comune delle quattro Regioni attraverso la sottoscrizione dell’Accordo e i provvedimenti conseguenti sul traffico, sugli impianti di riscaldamento e le emissioni in agricoltura. Un lavoro che ha portato ad un miglioramento progressivo della qualità dell’aria.

A riguardo, hanno manifestato la necessità di tenere in equilibrio le esigenze di natura ambientale e di miglioramento della qualità dell’aria con quella di natura economico-sociale, in un momento di difficoltà grave per famiglie, enti e imprese. Proprio in considerazione di tale preoccupazione, le Regioni del bacino padano hanno concordato di chiedere congiuntamente al Governo centrale di prevedere misure straordinarie che consentano nel contesto della crisi e della conseguenza della condanna europea di poter alleggerire la pressione sui cittadini.

Inoltre, hanno segnalato la propria preoccupazione in vista dell’emanazione della nuova Direttiva sulla qualità dell’aria e hanno chiesto al Governo un impegno, nei confronti della Commissione Europea per rappresentare la specificità della situazione italiana in particolare del Bacino Padano.

 

Crolla la fiducia dei piccoli imprenditori torinesi. Ma all’Unione industriale ci si limita a mugugnare contro il presidente

Il presidente dell’Api Torino, Fabrizio Cellino, avverte il nuovo governo che le scelte europee sul fronte dell’energia potrebbero danneggiare ulteriormente le imprese italiane che già pagano l’energia più dei concorrenti esteri…

 

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Sanità, unità spinali verso il rilancio

Incontro ieri tra la Regione Piemonte, l’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute di Torino e i rappresentanti delle associazioni dei disabili sulla situazione delle Unità spinali, in particolare di quella del CTO.

I rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità e mielolesione (Coordinamento Paratetraplegici del Piemonte, I-do onlus, A.N.C.O.R.A onlus, Idea onlus), con il sostegno di CPD (Consulta persone disabili), FISH onlus Piemonte (Federazione italiana superamento handicap) e FAIP (Federazione associazioni italiane paratetraplegici) sono state ricevuti dall’Assessore regionale al Welfare Maurizio Marrone, dal Direttore regionale Sanità e Welfare Mario Minola, con il vicario Franco Ripa, dal direttore generale della Città della Salute Giovanni Lavalle e dal Capo Gabinetto del Presidente della Giunta Gianluca Vignale.

Le richieste delle associazioni sono state ascoltate da parte della Regione. L’assessore al welfare Maurizio Marrone ha dichiarato: “Il confronto quotidiano per noi è fondamentale al fine di avere il polso della situazione. Per questo abbiamo proposto un’interlocuzione periodica costante con le associazioni al fine di affrontare insieme i problemi che la pandemia Covid ha purtroppo amplificato. Come già anticipato martedì in Consiglio regionale dall’assessore alla sanità, alcuni di questi problemi sono in via di soluzione: la piscina dell’Unità spinale è stata riaperta e lunedì 3 ottobre riapre il reparto del secondo piano. Massima disponibilità anche ad approfondire insieme i progetti per rafforzare la vita indipendente delle persone con disabilità.”

Rassicurazioni e impegno di collaborazione concreta anche da parte del direttore della Città della Salute, Giovanni La Valle: “Ieri abbiamo avuto un incontro proficuo con le associazioni, nel quale molte questioni sono state poste sul tavolo. Abbiamo in programma un nuovo incontro il 10 novembre, nel quale confido di dare risposte dettagliate. Ho dato disposizioni precise ai responsabili della struttura per risolvere le situazioni più critiche. Sono convinto che con il dialogo e lo scambio di informazioni in tempo reale possiamo affrontare i problemi in modo costruttivo.”

Concetti ribaditi dal direttore Mario Minola che ha assicurato l’impegno della Direzione Sanità soprattutto nell’estendere il concetto di rete coinvolgendo non solo l’unità spinale di Torino, ma anche le analoghe strutture di Alessandria e Novara che rappresentano da sempre una risposta efficace a livello regionale per quanto riguarda le cure di malattie complesse come quelle legate alle lesioni del midollo spinale.

Piccole e medie imprese alla canna del gas

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’Ufficio Studi di API Torino mostra una situazione drammaticamente negativa: in tre mesi crollo della fiducia di 40 punti (minimo storico), il 52% delle imprese prevede un calo produttivo, il 47% rinuncia a nuovi investimenti, il 19% prevede riduzione dell’ occupazione. Cellino, presidente Api Torino: “Subito una nuova politica industriale. Responsabilità del futuro Governo e del nuovo Parlamento”

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/09/29/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/piccole-e-medie-imprese-alla-canna-del-gas-crollo-storico-della-fiducia.html

Gli artigiani: “Costo energia, inflazione, pressione fiscale: un trittico devastante per le imprese del Piemonte”

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Elezioni. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte):“Governo e nuovo Parlamento affrontino subito crisi energetica, pandemia, fisco” 

  La richiesta principale degli artigiani: affrontare subito la questione energetica. A rischio 62mila imprese artigiane del Piemonte.

 

 

 

“Auspichiamo che il nuovo Governo di centrodestra si insedi velocemente e che si possa riaprire, al più presto, il dialogo con i Deputati e i Senatori del Piemonte, nuovi e confermati, a molti dei quali abbiamo già illustrato, negli incontri territoriali pre-elezione, le esigenze delle imprese, dei lavoratori e del Piemonte. Auspichiamo, inoltre, che le nostre istanze siano state recepite e messe in agenda, affinché il  lavoro da svolgere nel prossimo quinquennio, possa ripartire da un tessuto imprenditoriale, quello delle piccole e medie realtà, che rappresenta il 99,2% del sistema economico. In tutto questo è imprescindibile affrontare immediatamente la crisi energetica che rischia di cancellare gran parte delle attività produttive, la riforma fiscale e, ultima ma non ultima, la pandemia che non è finita ma che, nell’eventuale recrudescenza autunnale-invernale, non deve nuovamente essere pagata dagli imprenditori con chiusure e limitazioni, e, infine i progetti del Pnrr, che rappresentano un’occasione che mai più si ripresenterà per il nostro Paese”.

E’ questo il primo commento di Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte), al risultato delle Elezioni Politiche appena concluse e che hanno visto vincitrice la coalizione di centrodestra.

“Proseguiranno, dunque i nostri incontri con i Parlamentari piemontesi – continua Felici – per non interrompere quel dialogo collaborativo e di costruzione di un percorso che veda le attività produttive sempre al centro di ogni ragionamento di sviluppo in Italia e in Piemonte. Le aziende che rappresentiamo hanno bisogno di un forte interesse da parte dei parlamentari”.

Confartigianato Imprese Piemonte ricorda come il prossimo Governo e il nuovo Parlamento avranno il compito di affrontare un delicatissimo incrocio di condizioni: l’uscita dalla pandemia e la crisi energetica con un potenziale negativo devastante che sta andando a incidere sulle imprese dell’Italia e del Piemonte.

L’artigianato in Piemonte, infatti, con le sue 117mila imprese, è un tessuto produttivo in difficoltà che sta lottando per sopravvivere. Una situazione ormai insostenibile per migliaia di aziende che rischiano il lockdown energetico e la chiusura.

“Servono interventi immediati e altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell’energia sotto controllo e scongiurare un’ecatombe di attività – rimarca Felici contro il caro energia sono impegnate oltre 62mila imprese artigiane, con i loro 262mila addetti, pari a oltre il 19% degli occupati delle realtà del settore, che rischiano una pesantissima frenata produttiva se non una fermata definitiva.”

Un impatto senza precedenti sulle piccole attività produttive piemontesi che rischia di ingigantirsi ulteriormente se nei prossimi mesi i prezzi dell’elettricità non diminuiranno.

Per Confartigianato Imprese Piemonte vanno subito confermate e potenziate le misure già attuate dall’Esecutivo uscente: azzeramento degli oneri generali di sistema per luce e gas, proroga del credito d’imposta sui costi di elettricità e gas per le imprese non energivore e non gasivore. Inoltre, va fissato un tetto europeo al prezzo del gas e va recuperato il gettito calcolato sugli extraprofitti, per non aggravare la situazione del bilancio pubblico, e serve che lo Stato entri direttamente nella gestione delle risorse energetiche a salvaguardia dell’intero sistema produttivo nazionale. Vanno anche sostenuti gli investimenti in energie rinnovabili e nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento in particolare per creare Comunità Energetiche e per incrementare l’autoproduzione.

Confartigianato Imprese Piemonte chiede che il tema energia diventi priorità per il nuovo Governo e si aspetta la riforma della tassazione dell’energia che oggi incide per il 51% della bolletta e che penalizza con maggiori oneri proprio le piccole imprese che consumano meno, in barba al principio “chi inquina paga”.

E la paura di un taglio all’erogazione dell’energia verso le imprese è un’ipotesi che non lascia tranquilli i piccoli imprenditori.

“In questa delicata e complessa fase economica – continua Felici – gli artigiani e i piccoli imprenditori hanno sfoderato coraggio e passione, mostrando grandi capacità nell’affrontare la crisi pandemica e le conseguenze della guerra in Ucraina. Oggi vogliono contribuire al rilancio del Paese e a dare prospettive alle nuove generazioni, pronti come sempre a fare la loro parte con senso di responsabilità e coscienza civica”.

“A coloro che guideranno il Paese – conclude Felici – chiediamo di considerare l’artigianato e la piccola impresa centrali rispetto agli interventi per rilanciare lo sviluppo e di ri-orientare l’attenzione su coloro che hanno dimostrato di saper creare occupazione, benessere economico, coesione sociale. Insomma, tutto ciò che necessità questo fragile ma fondamentale settore è una stabilità politica ovvero la certezza di poter programmare e di poter portare avanti progetti e sviluppo. L’Italia, così come il Piemonte, ha bisogno di certezze e di una visione prospettica di lungo respiro”.

Operaio muore incastrato in una pressa

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Incidente mortale sul lavoro oggi pomeriggio a Candiolo. È deceduto un operaio  di 57 anni che lavorava in una ditta di stampaggi. Il lavoratore è  rimasto incastrato in una pressa industriale. Soccorso dall’elicottero del 118 non è stato possibile salvarlo. Sul posto i vigli del fuoco. I carabinieri hanno avviato le  indagini.

Torino, auto contro bus: 7 feriti

In via Chiesa della Salute una BMW è finita contro un bus Gtt. L’ambulanza della Croce Verde ha soccorso 7 feriti tra i passeggeri a bordo del pullman e dell’automobile, tra questi anche due bambini. Un ferito  è stato trasportato in ospedale in codice giallo. Invece i due bimbi con la madre sono  al pronto soccorso per una visita medica.

Traffico di auto rubate. Nei guai carrozziere e commerciante

La Polizia di Stato ha proceduto a sottoporre tre persone agli arresti domiciliari e una quarta agli obblighi di firma.

Dopo un anno di indagini e con l’ausilio delle telecamere nascoste collocate dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino nei pressi di una carrozzeria di Piossasco (TO), si è riusciti a definire tutti i passaggi di un presunto traffico finalizzato al riciclaggio di auto rubate.

Le auto, secondo le ipotesi d’accusa, dopo essere state rubate e consegnate al carrozziere, venivano smontate per riparare vetture sinistrate che, nel frattempo, un commerciante d’auto della zona aveva acquistato a prezzi stracciati.

La vettura “ripulita”, sulla quale venivano apposte la targa e i dati identificativi della vettura sinistrata, risultava sempre il frutto di un accurato assemblaggio tra le due vetture.

Unitamente al carrozziere e al commerciante è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emesse dal GIP del Tribunale di Torino, anche colui che rubava le auto “procurandole” al carrozziere.

L’obbligo di firma è stato invece applicato ad un complice del carrozziere, un meccanico che, secondo le ipotesi di accusa, si adoperava per “smontare” alcune parti del veicolo per adattarle alla “nuova” autovettura.

In alcuni casi venivano danneggiate le auto per “simulare” falsi incidenti stradali e falsi danni alla carrozzeria come nel caso di un professionista, un c.d. “tirabolli” che veniva ripreso dalle telecamere mentre “martellava” la carrozzeria di una Panda simulando danni da grandine.

Fra le undici autovetture individuate vi è anche una costosa autovettura, una AUDI S1 rapinata a Cavaion Veronese (VR) nel marzo 2021 ad una persona che l’aveva posta in vendita e che, mentre la stava facendo provare ai potenziali acquirenti, veniva scaraventata giù dalla vettura. L’auto, portata nella carrozzeria di Piossasco, veniva quindi “ripulita” utilizzando numero di telaio e targa della classica vettura sinistrata. L’autovettura in questione veniva poi recuperata in Germania dagli inquirenti attraverso l’Interpol.

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

AGGIORNAMENTO DELLA CAMPAGNA VACCINALE

Da venerdì 30 settembre sul portale www.IlPiemontetivaccina.it al via la preadesione alla 4^ dose per gli over 12, che potranno richiederla anche in farmacia e dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Da lunedì 3 ottobre invece in Piemonte si passerà alla chiamata diretta per gli over 60 che non hanno ancora preaderito, in modo da incentivare la copertura vaccinale della fascia di età maggiormente esposta al rischio di forme più gravi di contagio.

I 60-79enni quindi, una volta maturati i tempi per la 4^ dose, riceveranno in automatico l’sms di convocazione presso uno degli hub delle aziende sanitarie locali. In alternativa potranno sempre prenotare la 4^ dose in farmacia o presso il proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Sempre da lunedì 3 ottobre in Piemonte partirà la chiamata diretta degli immunodepressi per la 5^ dose.

QUARTE DOSI

Sono circa 430 mila (quasi 20 mila in farmacia) le quarte dosi somministrate ad oggi in Piemonte, regione che continua a confermarsi tra le più virtuose nella campagna vaccinale anti Covid.

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

Il Piemonte presenta un’incidenza di 290.4 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 19-25 settembre), a fronte del valore nazionale di 243.6.

Gli epidemiologi della Regione Piemonte rilevano che, a fronte del basso numero di ospedalizzazioni che continua a registrarsi, l’incremento del contagio nelle ultime due settimane sta sostanzialmente ripetendo l’andamento dello scorso anno: si tratta di un periodo sul quale influiscono il rientro dalle ferie, la ripresa dell’attività scolastica e l’arrivo della stagione autunnale.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 26 settembre si attesta al 4.2%(il valore nazionale è 5,4 %) e quella delle terapie intensive all’1% (il valore nazionale è 1,3%), mentre la positività dei tamponi è all’11,7%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 19 settembre nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron 5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune sue sottovarianti.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 19al 25 settembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.773.

Suddivisi per province: Alessandria 149, Asti 93, Biella 95, Cuneo 267, Novara 149, Vercelli 65, VCO 83, Torino città 279, Torino area metropolitana 557.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 12.410 (+3345).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 1040 (+166), Asti 653 (+154), Biella 665 (+185), Cuneo 1.867 (+527), Novara 1041 (+358), Vercelli 453 (+85), VCO 584 (+154), Torino città 1.956 (+574), Torino area metropolitana 3.901 (+1091).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 19 al 25 settembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 290.4 in aumento (+36,9%) rispetto ai 212.1 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 143.2 (+33,8%).

Nella fascia 25-44 anni è 299.7 (+43,5%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 321.5 (+ 38,5%).

Nella fascia 60-69 anni è 315.6 (+21,8%).

Tra i 70-79 anni è 314.6 (+21,2%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 224 (+ 17%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 19 al 25 settembre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in aumento in tutte le fasce.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 190.5 (+12,7%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 216.2 (+37,1%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 340.7 (+84,1%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 379.2 (+93%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 236.3 (+100,4%).