PRIMA PAGINA- Pagina 188

La Regione presenta i fondi europei per la prevenzione delle calamità, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente

/

Adattamento ai cambiamenti climatici e resilienza dei territori: la Regione Piemonte in prima linea, con il coinvolgimento di tutti i beneficiari piemontesi, per l’attivazione di bandi destinati agli enti pubblici, sulla scorta dei cospicui fondi europei Fesr destinati, per la prima volta, a obiettivi squisitamente ambientali. Si tratta di 475 milioni di euro, destinati, per 435 milioni alla transizione ecologica e resilienza e 40 milioni per la promozione della mobilità ciclistica.

 I criteri che verranno approvati dalla Giunta e che daranno il via ai bandi, sono stati presentati oggi alla platea dei potenziali beneficiari, ovvero enti locali ed enti gestori delle aree protette piemontesi.

“Ad inizio anno il Piano regionale Fesr 21-27 è entrato nella fase attuativa e ha già visto l’approvazione di un primo bando per l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili nelle imprese – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Oggi invece si celebra il confronto partenariale su un primo insieme di misure destinate a soggetti pubblici che saranno destinatari, nell’ambito dell’Obiettivo Strategico 2 (un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni nette) di una quota parte maggioritaria dei fondi”. “Le misure sottoposte oggi a consultazione  – ha aggiunto Marnati – affrontano la dimensione dell’adattamento climatico e della resilienza di territori delicati e strategici del nostro territorio: interventi di sistemazione idrogeologica nei territori delle aree protette piemontesi e sulla rete sentieristica che le collega e interventi di rinaturalizzazione delle sponde e delle aree perifluviali e perilacuali del reticolo idrografico regionale e degli ambienti acquatici nel loro complesso, sia dove sono attivi contratti di Fiume sia dove gli stessi non sono presenti”. “Le misure strutturali che abbiamo realizzato – conclude l’assessore – hanno avuto un forte impatto di miglioramento di tutti gli indicatori per quanto riguarda gli inquinanti e nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica che illustreremo nella presentazione del nuovissimo rapporto statistico energetico. è la dimostrazione che stiamo lavorando bene e siamo in linea con tutti gli obiettivi prefissati”.

In particolare, la consultazione di oggi ha riguardato due misure di prossima approvazione. La prima è rivolta al “Recupero e difesa del territorio nel rispetto degli habitat e degli ecosistemi” ed è destinata a finanziare per 14,78 milioni di euro, interventi di sistemazione idrogeologica di situazioni di dissesto in ambito montano, collinare e ripariale finalizzati anche alla resilienza dei territori. In particolare interventi di consolidamento di versanti caratterizzati da instabilità per frane, opere di manutenzione e di gestione della vegetazione sulle sponde e di difesa anti erosiva in tratti di corsi d’acqua  caratterizzati da attività torrentizia, o ancora di drenaggio e regimazione delle acque soprattutto lungo i percorsi della rete sentieristica di collegamento tra le Aree Protette piemontesi e anche al loro interno e infine, ma non da ultimo, interventi di ripristino e miglioramento della rete viaria all’interno delle Aree Protette regionali e dei siti della Rete Natura 2000.

La misura prevederà contributi in conto capitale per i soggetti gestori delle Aree Protette piemontesi e le Unioni Montane.

L’altra misura, distinta in realtà in due linee – dove già sono attivi i Contratti di Fiume e l’altra nel resto dei territori – riguarda “Interventi per aumentare la resilienza dei territori fluviali al cambiamento climatico”, ed è destinata a finanziare, per l’una e per l’altra linea, interventi di riqualificazione dei territori connessi alle acque interne della regione, per l’adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione dei rischi, favorendo le infrastrutture verdi. Il totale delle risorse delle due linee è pari a 22,1 milioni di euro, anche qui in forma di contributi in conto capitale, destinati a Comuni, in forma singola o associataProvince e Città Metropolitana ed enti di gestione delle aree protette piemontesi.

L’intento, per tutte le misure, è quello di avere progetti di qualità, presentati da raggruppamenti e partenariati costituiti tra più enti, in modo da incidere significativamente su territori.

Al termine delle consultazioni partenariali la Giunta procederà all’approvazione delle schede di misura e gli uffici predisporranno i bandi, che saranno aperti a fine aprile-inizio maggio.

8 marzo, giornata internazionale della donna. Le iniziative della Città di Torino

La Giornata Internazionale della Donna è stata istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte dalle donne e le discriminazioni che vivono ancora oggi. La Città di Torino, anche quest’anno, propone una serie di iniziative in continuità con le attività realizzate nell’ambito delle Pari opportunità e nella lotta alle discriminazioni di genere.

Mercoledì 8 marzodalle ore 9.00 alle ore 12.30, si terrà l’incontro pubblico ‘Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutte’, ex Curia Maxima, sala Bobbio, via Corte d’Appello 16, promosso dall’assessorato alle Pari opportunità.

Il tema del lavoro sarà declinato al femminile e riguarderà gli aspetti della cura, dello stress causato da un doppio lavoro, della possibilità di stare meglio in un ambiente libero da stereotipi, molestie e violenza; e per concludere il confronto si focalizzerà sullo sviluppo dell’occupazione femminile. Parteciperanno gli assessori Jacopo Rosatelli, Diritti e Pari opportunità, e Gianna Pentenero, Lavoro e Sicurezza, docenti universitarie, esponenti dei sindacati e la Consigliera di Parità Metropolitana. La partecipazione all’incontro è libera, fino a esaurimento posti, ed è gradita la prenotazione su IRMA, il portale della Città di Torino http://www.irma-torino.it/it/, dove è disponibile il programma dei lavori.

L’Amministrazione Comunale, inoltre ha aderito alla campagna patrocinata dall’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), rivolta alle donne in Afghanistan e Iran, per le quali la Mole Antonelliana si illuminerà di viola la sera dell’8 marzo.

“Quanto sta avvenendo in Afghanistan e in Iran ha determinato dei cambiamenti radicali nella vita delle donne, delle ragazze e delle bambine i cui diritti vengono quotidianamente calpestati e negati. Negli ultimi mesi, l’Amministrazione ha preso parte a diverse iniziative ed eventi di sensibilizzazione per mostrare il pieno supporto della nostra Città alla causa della libertà, tra cui l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’ordine del giorno “Donna, vita, libertà – solidarietà alle donne iraniane”. Davanti a questa violazione della dignità e dei diritti umani, non possiamo e non dobbiamo restare inermi. È particolarmente importante ribadirlo proprio in questi giorni, con la tragedia delle coste di Crotone ancora negli occhi” ha dichiarato l’Assessore Rosatelli.

Partirà l’8 marzo la prima lezione gratuita del corso di formazione online su ’Linguaggio inclusivo e cultura di parità’ promosso dal Comitato Unico di Garanzia del Comune di Torino e dal Servizio Formazione Ente e prodotto dal CIRSDe. La formazione sarà erogata a tutto il personale comunale dal Servizio Formazione Ente sulla piattaforma e-learning FormaTo.

Numerosi sono inoltre gli incontri, le proiezioni cinematografiche, le mostre e i momenti di approfondimento sui diritti delle donne organizzati dalle associazioni aderenti alla rete cittadina del Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne. Le iniziative sono raccolte in un opuscolo, a cura del Servizio Giovani e Pari opportunità del Comune di Torino, pubblicato sul sito della Città www.comune.torino.it e sempre sul portale IRMA.

Sviluppo rurale del Piemonte, nuove opportunità per le aziende e il territorio

/

Priorità a giovani, irriguo, agroambiente, biologico, zootecnia, apicoltura e riso

La Regione è pronta ad attivare la nuova programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte per il periodo 2023 – 2027, con una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro,dei quali andranno a beneficiare nei prossimi anni oltre 50 mila aziende agricole su su un milione di ettari di superficie agricola.

“Oggi presentiamo un Psr più ricco rispetto al passato perché mette a disposizione 756 milioni in 5 anni – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – È anche più facile, perché abbiamo ridotto il più possibile la burocrazia richiesta. Ed è un Psr più vero perché risponde alle esigenze attuali dell’agricoltura, a partire dai fondi per combattere la siccità e la carenza d’acqua che sono diventate un’emergenza pressante per i nostri agricoltori e allevatori, dimostra attenzione alla gestione della fauna selvatica, che in Piemonte si traduce anche con il contrasto alla peste suina. Un importante capitolo è poi dedicato a sostenere gli agricoltori nell’ affrontare le difficoltà del settore della frutticoltura. Con questa programmazione la Regione conferma poi l’attenzione alla montagna e all’agricoltura innovativa, rappresentata dai tanti giovani che scelgono di investire in questo settore, per sviluppare e far crescere la qualità dei nostri prodotti agricoli”.

L’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa precisa: “La nuova programmazione nasce dal confronto con le organizzazioni agricole e dai tavoli nazionali in Commissione politiche agricole e risponde agli obiettivi definiti dall’Europa. Abbiamo grandi risorse finanziarie per cinque anni che si traducono in un’opportunità per il comparto agricolo piemontese. Molto è stato destinato agli interventi agro climatico ambientali, come richiede la Politica agricola comune, ma è anche rivolto a garantire il reddito delle aziende, ad aumentare la competitività e gli investimenti nell’innovazione utili ad affrontare le criticità di mercato e quelle legate al cambiamento climatico. Grande attenzione è stata rivolta al comparto irriguo per gestire l’acqua in un periodo di criticità: manutenzione, nuovi impianti che prevedono una miglior gestione dell’ irrigazione ed opere di stoccaggio saranno sostenute dal nuovo CSR con almeno 55 milioni”.

Con la nuova programmazione prosegue il sostengo ai giovani che decidono di aprire nuove attività, vengono destinati alla montagna 126 milioni e 54 milioni per le foreste. Proseguono le misure della precedente programmazione ma ci sono anche nuovi interventi che andremo ad applicare grazie al lavoro che è stato fatto ascoltando il territorio. Questi fondi europei per l’agricoltura si integrano nella strategia di sviluppo di altri servizi per la nostra montagna ed i territori”, dichiara il vicepresidente e assessore alla Montagna e Foreste Fabio Carosso.

Priorità a giovani agricoltori, irriguo, agroambiente, biologico, zootecnia e benessere animale, apicoltura, risicoltura, innovazione e formazione.

Attraverso lo sviluppo rurale 2023-2027, per gli addetti ai lavori CSR – Complemento per lo sviluppo rurale, la Regione attiverà 50 tipologie di interventi nel corso dei cinque anni, che andranno a beneficiare aziende agricole e forestali, allevatori, enti pubblici, piccole e medie imprese.

Sono 257 i milioni di euro assegnati sulle misure agro-climatico-ambientali (tra queste 58,5 milioni per la produzione integrata, 53 milioni per l’agricoltura biologica, 25 milioni per la gestione sostenibile dei pascoli, 21 milioni per le risaie, 8 milioni per l’apicoltura).

268 milioni sono assegnati per gli investimenti di aziende e imprese, che comprendono 34 milioni per l’irriguo e 7 milioni per il benessere animale.

Sono 126 i milioni per la montagna (di cui 43 milioni sono per indennità compensative – zone svantaggiate di montagna) e54 milioni per le foreste, a sostegno dei Gal – Gruppi di azione locale 51,4 milioni, 43 milioni per l’insediamento dei giovani e l’avvio di start up in ambito extra-agricolo.

primi bandi che verranno aperti nel 2023, a partire dal mese di aprile, saranno quelli di alcuni interventi agro-climatico-ambientali e di investimenti per il benessere animale, per investimenti per il risparmio idrico.

In aiuto ai futuri beneficiari la Regione Piemonte ha realizzato una guida pratica, in cui sono riportati i singoli interventi, che sarà disponibile (in formato pdf) sul sito della Regione e verrà distribuita a tutte le aziende agricole e forestali, ai Comuni, enti coinvolti e organizzazioni professionali. Per l’occasione è stato realizzato il nuovo logo dello sviluppo rurale che identifica il Piemonte con le aree territoriali che compongono il mondo rurale: pianura, collina, montagna. Da queste aree nascono i prodotti di qualità che sono le eccellenze piemontesi. La pianta con i germogli indica il passaggio dal territorio verso nuovi mercati.

Inoltre per offrire un’informazione più specifica sui bandi regionali che verranno attivati, la Regione organizza alcuni incontri sul territorio, aperti ai cittadini, con la partecipazione dei funzionari dell’Assessorato regionale all’Agricoltura: il primo appuntamento sarà ad Alessandria il 9 marzo alle ore 17, a Palazzo Monferrato.

Sul sito della Regione Piemonte è possibile consultare la sezione “Sviluppo rurale del Piemonte” al linkhttps://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte

Cultura, turismo e rigenerazione urbana. Aziende e soluzioni per le città del futuro

SOLUZIONI URBANE INNOVATIVE. AL VIA A TORINO LA SECONDA CALL4TESTING “FUTURE CITY”
SU CULTURA, TURISMO E RIGENERAZIONE URBANA, SMART SERVICES, GESTIONE DEL
TERRITORIO E SOSTENIBILITÀ

Una dotazione di circa 500 mila euro per la sperimentazione di nuove tecnologie utili alla città del
futuro focalizzate sui temi Cultura, turismo e rigenerazione urbana; Smart services; Gestione del
territorio e sostenibilità

Da lunedì 6 marzo, fino al 28 aprile la seconda edizione di Call4Testing a tema Future
Cities, per lo sviluppo di stili di vita urbana intelligenti, lanciata dal Comune di Torino nell’ambito di
CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti torinese. Un progetto quadriennale finanziato dal
Ministero per le Imprese e il Made in Italy e realizzata in collaborazione con tutti i partner e gli
stakeholder della Casa.

Con il nuovo Avviso Pubblico “Future City”, la Casa delle Tecnologie rafforza il suo ruolo ormai
consolidato di centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G
stimolando lo sviluppo sperimentale e il testing in condizioni reali di soluzioni tecnologiche
innovative allo stadio pre-commerciale in grado di migliorare la qualità di vita in città, abilitate dal
5G e dalle tecnologie emergenti (AI, IoT, Blockchain), con un focus particolare su robot
collaborativi, Realtà Virtuale ed aumentata, Metaverso e software per simulazioni, anche in vista
di una loro successiva diffusione sul mercato. Questa seconda call intende promuovere
sperimentazioni in tre ambiti diversi:

● Gestione del territorio, sostenibilità e rigenerazione urbana, con l’obiettivo di promuovere
strumenti, strategie e soluzioni innovative per la riprogettazione di spazi ed edifici pubblici
secondo criteri anzitutto di sostenibilità – perseguendo l’obiettivo della neutralità climatica
al 2030 a cui la Città di Torino ha aderito nell’ambito della “Mission 100 Città
Climaticamente Neutrali” – nonché di sicurezza, accessibilità e vivibilità sociale.
● Smart services per innovare le modalità di erogazione di servizi pubblici o di interesse
pubblico, tramite le soluzioni digitali “Smart Services”, perseguendo obiettivi di efficacia,
efficienza, sostenibilità, usabilità e accessibilità per tutti.
● Cultura, turismo, eventi ed education, per incoraggiare la valorizzazione e la fruizione del
patrimonio culturale, naturalistico, industriale, urbano da parte dei city user. Il tutto con
l’obiettivo di promuovere la vocazione della Città di Torino quale hub culturale e sede di
grandi eventi artistici, musicali e sportivi, non dimenticandone le ricadute in termini di
rigenerazione urbana e di education.

Rispetto allo scorso anno, la call è stata anche arricchita da tre challenge messe a punto grazie alla
collaborazione con tre attori del comitato stakeholder di CTE Next. La Regione Piemonte – Azienda
Sanitaria ZERO, NUE 112 – propone la “challenge” di progettazione e realizzazione di un sistema
che consenta di automatizzare la traduzione nelle lingue dei segni del testo scritto proveniente
dall’operatore del 112 a favore dei cittadini interessati da situazioni di emergenza. Planet Smart
City ha segnalato il proprio interesse a osservare, fornire supporto e accompagnamento dedicato a
proposte di sperimentazione che ricadano nell’ambito “proptech”, ovvero tecnologie applicate al
mondo delle costruzioni e dell’immobiliare. Infine, la challenge di Iren che spinge per soluzioni
nell’ambito del monitoraggio e della gestione degli asset e delle infrastrutture urbane.

“La capacità di sperimentare e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative è un fattore decisivo nel
percorso che la Città di Torino sta portando avanti, anche per il raggiungimento di un obiettivo
importante come quello della neutralità climatica, insieme ad altre 8 Città italiane nella missione
europea NetZeroCities. La seconda edizione della Call4Testing ‘Future Cities’ conferma la vocazione
della nostra città, pronta ad accompagnare e supportare la realtà urbana nelle sfide presenti e
future, collaborando con innovatori, imprese, partner pubblici e privati e stakeholder, nella ricerca
di soluzioni replicabili, capaci di coniugare la transizione digitale con una maggiore sostenibilità
ambientale e una migliore qualità di vita delle persone” dichiara l’Assessora all’Innovazione della
Città di Torino Chiara Foglietta.

Con circa 500.000 euro di fondi a disposizione, start-up e PMI lavoreranno per co-disegnare e
testare per un periodo di nove mesi, insieme alla Cittàdi Torino, ai partner e agli stakeholder di
CTE Next, i servizi e i prodotti abilitati dal 5G e dalle tecnologie emergenti per rendere Torino più
accessibile, sostenibile ed efficiente. I progetti proposti saranno vagliati da una commissione
rappresentativa dei 13 partner della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – Università degli
studi di Torino, Politecnico di Torino, I3P S – Incubatore del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore
imprese Università di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, 5T – Tecnologie
Telematiche Trasporti Traffico Torino, CSI Piemonte, Digital Magics, Fondazione Links, Talent
Garden, TIM e Fondazione Piemonte Innova – e saranno finanziati fino al 70% per un importo fino
a 70 mila euro ciascuno su un massimo di 100 mila euro. Una somma nettamente superiore alla
prima edizione, che prevedeva contributi fino a 25.000 euro per impresa a copertura di massimo il
50% delle spese di sperimentazione.

Possono partecipare alla call le Start up e le PMI italiane che abbiano un interesse economico e di
ricerca e sviluppo sul territorio torinese. I documenti per la candidatura sono scaricabili dal sito
istituzionale del Comune di Torino http://www.comune.torino.it/bandi/ e dal sito di progetto CTE
NEXT https://www.ctenext.it/. Il prossimo 22 marzo, inoltre, coloro che sono interessati a
partecipare avranno l’opportunità di conoscere i successi e gli utilizzi della precedente edizione
della call, nonché di scoprire le opportunità offerte dalla nuova edizione con un evento dedicato
alle OGR Torino.

La prima stagione di Call4Testing ha ricevuto 27 proposte da altrettante start-up, di cui ne sono
state selezionate 9, sui temi della mobilità, dell’accessibilità e dell’innovazione nel mondo
sanitario. ALBA ROBOT ha sperimentato una tecnologia di guida assistita e rilevazione degli
ostacoli su mezzi esistenti per persone a mobilità ridotta in spazi indoor ed outdoor. HIPERT lavora
su un sistema di sicurezza per i pedoni che attraversano la strada. WATERVIEW potenzia le
telecamere esistenti come sensori per il meteo e per individuare condizioni di visibilità ridotta,
allagamenti o innevamenti della strada. DROPPER analizza i flussi di persone con grandissima
precisione per la gestione emergenza in caso di grandi affollamenti e profila i flussi turistici e la loro
provenienza. ABZERO sviluppa il trasporto di materiale sanitario con droni autonomi e abilitati da
algoritmi di intelligenza artificiale. MAVTECH utilizza droni ultraleggeri a basso costo per analizzare
il patrimonio verde urbano. CITYFRIEND sperimenta esperienze turistiche inclusive secondo il
modello del “museo diffuso”, sia indoor sia outdoor. ARES2T è focalizzata su una soluzione per la
raccolta dei dati di consumo energetico, la profilazione dei consumi a diversi livelli di aggregazione
e il controllo dinamico in tempo reale dei carichi energetici. ZERODIVISION opera su strumenti di
realtà aumentata abilitati dal 5G a supporto degli operatori tecnici impegnati nella manutenzione
degli apparati in un contesto industriale.

CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un progetto con capofila il Comune di
Torino, formalmente inaugurato il 6 luglio 2021, con l’obiettivo di realizzare un centro di
trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G, in stretta
collaborazione con gli atenei cittadini e gli altri partner strategici. A oggi sono 400 le imprese che
hanno aderito alla community di innovatori vicini alla Casa di cui oltre 160 coinvolte attivamente:
fra queste prevalgono le imprese digital e deep tech con una preponderanza in ambito Smart
Mobility e Smart City.

Sono inoltre 83 i servizi erogati, 71 le imprese servite e 82 i soggetti beneficiari di corsi di
formazione. 20 le sperimentazioni e 310.000 euro di contributi a rimborso dello sviluppo dei
modelli di business 5G e della dimostrazione in campo. Vasto anche il catalogo di servizi per
accompagnare le imprese dall’idea di business fino alla sperimentazione in campo, passando per
un continuum di opportunità ed eventi di community, networking e formazione. Da segnalare
l’ulteriore apporto del Comitato Stakeholder di CTE Next: ovvero un gruppo attivo di corporate e
antenne territoriali che ha ampliato le opportunità della Casa con numerose attività e servizi.
Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si sviluppa in quattro anni, durante i
quali l’obiettivo è di lavorare in rete con start-up, imprese, cittadini e istituzioni.

CTE NEXT ha inoltre attivato un Comitato Stakeholder allargato che ha l’obiettivo di ampliare le
opportunità e le sinergie del progetto con altri attori pubblici e privati di rilievo per l’ecosistema
locale dell’innovazione.

In Comune dibattito sugli atti vandalici di sabato a Torino

In apertura di seduta del Consiglio comunale, il Sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Sala Rossa per informare l’Aula sui fatti accaduti nel fine settimana in città. 

Lo Russo hiniziato il suo intervento leggendo le note fatte pervenire dal Questore e dal comandante della Polizia municipale, che hanno permesso di riepilogare la cronologia dei fatti succedutisi sabato pomeriggio in cittàLo Russo ha così potuto precisare che gli organizzatori hanno cercato di fare confluire quanti più manifestanti possibile con l’obiettivo di devastare il territorio ha elencato i provvedimenti messi in atto dal Tavolo per la Sicurezza prima della manifestazione a scopo preventivo e durante la manifestazione per garantire il contenimento dei danni.

Isindaco ha poi fornito la sua personale analisi politica dei fatti, partendo dalla considerazione che si sia trattato di un episodio gravissimo. Perché i danneggiamenti, fortunatamente solo a cose e non a persone a parte i due agenti feriti durante gli scontri, sono un buon risultato. Ma certo i danni provocati alle vetrine, alle auto e alla perturbazione dell’ordine pubblico, sono del tutto evidenti così come risulta evidente che si sia trattato di azioni premeditate ed indiscriminate, solo per cercare la devastazione. Per questo, senza entrare nel merito delle motivazioni degli organizzatori della manifestazione, si augura che tutte le forze politiche siano d’accordo nel ritenere questi atti una violenza senza giustificazione che non deve avere alcuna indulgenza. E tutti devono essere concordi nel ritenere che i responsabili debbano essere assicurati agli organi di giustizia. Per Lo Russo, se è consentito manifestare il proprio pensiero anche in modo vivace, altro è arrivare a Torino da tutta Italia e dall’Europa con mazze, bastoni, caschi, per assaltare le vetrine del nostro territorio. Sono manifestazioni eversive e la politica deve prendere posizione chiare, di condanna, senza ambiguità.

Dopo la relazione del sindaco, in Sala Rossa si è aperto il dibattito fra i consiglieri. Ecco una sintesi degli interventi.

Il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha espresso massima solidarietà a cittadini e commercianti danneggiati e un plauso a uomini e donne delle Forze dell’Ordine per aver contenuto i danni. Si manifesta per ideali, non contro qualcuno e qualcosa, ha concluso, condannando la manifestazione e chiedendo azioni concrete, ad esempio chiudendo la sede di Radio Blackout ospitata in locali comunali in via Cecchi.

Il Comune deve costituirsi parte civile nel processo in corso nei confronti dei rappresentanti di Askatasuna e in quello che ci sarà nei confronti di chi sabato ha danneggiato il patrimonio pubblico, ha chiesto Domenico Garcea (Forza Italia).

Le Forze dell’Ordine hanno fortemente limitato i danni, che avrebbero potuto essere ben maggiori, secondo Silvio Viale (Lista Civica per Torino), che ha espresso solidarietà totale nei confronti delle persone danneggiate e ha però invitato tutti a riflettere sull’articolo 41 bis.

Pierlucio Firrao solidarizza verso cittadini e commercianti colpiti da questi vandalici da condannare assolutamente. Per il consigliere di Torino Bellissima, serve cambiare passo e smetterla di strizzare l’occhio ai centri sociali. Perché quello di sabato è dissenso criminale.

Per Andrea Russi, quella di sabato non è manifestazione del libero pensiero, è solo guerriglia urbana. Il capogruppo di M5S non riesce a concepire come sia possibile che ci abbiano rimesso i commercianti e i cittadini. Per questo chiede alla politica e alle istituzioni di verificare cosa ha funzionato e cosa no. Perché le parole dei manifestanti sono preoccupanti e fanno presagire nuove manifestazioni. Servirà attrezzarsi per contenere i danni.

Inaccettabile che una città sia vandalizzata da gruppi di facinorosi, afferma Paola Ambrogio (FdI). Minacce, saccheggio, vandalismi. Servono azioni preventive da parte delle istituzioni, anche proibire certe manifestazioni se necessario.

Nadia Conticelli (PD) ha espresso a nome del Partito Democratico solidarietà incondizionata a commercianti, cittadini Forze dell’Ordine e ha condannato senza se e senza ma la manifestazione degli anarchici, con attivisti arrivati da tutta Europa per distruggere e devastare la città: c’è stato, ha affermato, un atto ostile premeditato contro Istituzioni e cittadini e il sindaco deve valutare di costituirsi parte civile nel futuro processo.

Anche Simone Fissolo (Moderati) ha condannato i fatti di sabato e ha ringraziato gli agenti della Polizia Municipale per il loro operato, esprimendo vicinanza a commercianti e cittadini del centro e di Aurora, che sabato hanno visto limitata la propria libertà e hanno subito atti di vandalismo. La manifestazione ha fatto un pessimo servizio a Cospito e di fatto ha chiuso le porte a ogni riflessione, ha affermato Ivana Garione (Moderati), esprimendo la propria preoccupazione per ulteriori cortei.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) trova insultante che si possa dubitare della presa di distanza del suo gruppo da quanto successo sabato. Una violenza ingiustificabile. E si dice d’accordo nel costituirsi parte civile come Città. Esprime solidarietà a chi ha subito danni ma ricorda che questa manifestazione inutile per tema di Cospito che sta morendo in carcere. Il dibattito sul 41 bis esteso, sull’ergastolo ostativo, sulla situazione delle nostre carceri, non trovano alcun vantaggio da questo genere di manifestazioni.

Enzo Liardo (FdI) ha apprezzato un sindaco diverso da quello che qualche tempo fa aveva chiesto una città dove non si brandiscono i manganelli. Una città purtroppo sempre troppo poco ostile nei confronti di organizzazioni come Askatasuna, che restano un problema.

Si dice convinta che un dibattito sensato e coeso dovrebbe essere la regola di fronte ad accadimenti gravi per la città e per i cittadini, Elena Apollonio (Misto di maggioranza). Una città sotto assedio e un clima di guerriglia devono spingere verso una riflessione per la moderazione dei toni e la concordia istituzionale.

Anche Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha fermamente condannato le violenze e ogni forma di sopraffazione, esprimendo preoccupazione per episodi violenti troppo frequenti, che mettono a rischio il vivere civile.

Ha concluso il dibattito in Aula la replica del sindaco Stefano Lo Russo che ha ringraziato tutti i gruppi consiliari per la condanna unanime della manifestazione di sabato e ha dichiarato che valuterà la costituzione di parte civile, al termine delle indagini. Nel garantire che la Città è già al lavoro per ripristinare tutti i luoghi pubblici in qualche modo danneggiati dagli incidenti di sabato, ha concluso auspicandosi che non si possano più verificare simili episodi violenti e che non possano trovare cittadinanza sul nostro territorio persone che strumentalmente utilizzano cause di altra natura per delinquere e danneggiare la nostra città.

Torino, 6 marzo 2023

Sanitari e volontari piemontesi in Turchia, un aiuto concreto ai terremotati

 IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO E L’ASSESSORE ALLA SANITA’ ICARDI: «GIA’ ASSISTITE OLTRE TREMILA PERSONE, LA NOTTE SCORSA IL VENTITREESIMO PARTO»

 

«Il Piemonte non può che essere orgoglioso dello straordinario lavoro dei suoi sanitari e volontari della Protezione civile impegnati nell’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) della Regione Piemonte ad Antiochia. Nella cerimonia di consegna dell’ospedale alla Turchia, l’ambasciatore e i rappresentanti del governo turchi, così come il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio hanno avuto espressioni di estrema gratitudine e stima per il team piemontese coordinato da Mario Raviolo. Molti cittadini sono venuti personalmente ad abbracciare i sanitari che li hanno curati. Sono stati momenti di grande commozione. In queste prime settimane, l’ospedale da campo ha prestato assistenza a più di tremila persone, con una media di 200 accessi giornalieri al Pronto soccorso, alla pari di un DEA di secondo livello, come Cuneo o Alessandria. Un risultato straordinario, ottenuto in condizioni di massima emergenza. Adesso, il nostro personale è impegnato nell’attività di integrazione dei sanitari turchi che prenderanno in carico l’ospedale. Contiamo di rimanere in Turchia ancora un paio di settimane, ma se sarà necessario non avremmo difficoltà a reintegrare nuovamente l’organico».

 

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al rientro dalla missione ad Antiochia, dove sabato sera il presidente della Regione Alberto Cirio ha siglato con le autorità turche l’intesa per la cessione dell’ospedale da campo Emt2 della Regione Piemonte che l’Italia ha donato alla Turchia.

«La scorsa notte, poco dopo la nostra partenza, al nostro ospedale da campo è nato il ventitreesimo bambino: un segnale di luce e speranza in una terra duramente colpita dal terremoto. Insieme a quello degli americani il nostro è l’unico ospedale attivo nella zona di Antiochia. I volontari della protezione civile, i medici e gli infermieri del Piemonte sono stati i primi ad arrivare in Turchia e questo deve inorgoglire tutti i piemontesi», spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che durante la visita all’ospedale ha incontrato, oltre al personale sanitario e i volontari della protezione civile, anche i pazienti in cura e i rappresentanti delle istituzioni locali, portando la vicinanza di tutta la Giunta regionale e dell’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.

 

«Il Piemonte – prosegue Cirio – ha buona memoria: quando ha avuto bisogno, e penso all’alluvione del 1994, e ai mesi più duri della pandemia Covid, siamo stati aiutati e quindi facciamo la nostra parte, aiutando la popolazione turca, ma l’avremmo fatto e lo faremo in qualsiasi posto del mondo perché la forza di una comunità sta nella sua capacità di essere solidale».

La delegazione istituzionale della Regione era accompagnata dal coordinatore della missione Mario Raviolo e da Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl Cn1 presso la quale è formalmente “incardinato” l’Emt2. Con loro hanno viaggiato 60 sanitari e 9 addetti alla logistica che sono andati a dare il cambio ai loro colleghi operativi nell’ospedale da campo, a loro volta rientrati in Piemonte domenica mattina.

I sindacati di polizia dopo la devastazione di Torino: “armi spuntate contro i terroristi di piazza”

/

Torino, i sindacati Siulp, Fsp e Coisp Polizia dopo il corteo anarchico

 

Ecco le parole  del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo, sulle  devastazioni compiute dagli anarchici durante la loro manifestazione. 

Un grande plauso per l’alta professionalità dimostrata dalle Forze dell’Ordine che hanno fronteggiato lira furibonda di manifestanti anti Stato.
Come definire politicamente il disastro compiuto dagli anarchici che distruggono negozi, auto private, banche, assicurazioni, arredi urbani, rimuovono sanpietrini dalle strade, imbrattano muri, incendiano bidoni, feriscono appartenenti alle forze dell’ordine, e lasciano i cittadini preoccupati, arrabbiati e impotenti: uno scempio.

Siamo proprio sicuri che la libertà e la democrazia debbano piegarsi a queste gravissime violenze.

Fino a che punto queste manifestazioni dovranno essere tollerate? Fino a che punto i cittadini dovranno subire tutto questo e le forze dell’ordine dovranno rischiare la propria incolumità in nome dell’odio di furenti ideologizzati?

 

FSP: “Armi spuntate contro la furia dei terroristi di piazza che hanno compiuto l’ennesima devastazione”  

“Ancora poliziotti feriti per il servizio e una città violentata e devastata dalla furia di criminali senza scrupoli che operano programmando le proprie scorrerie. Terroristi di piazza contro i quali si opera ad armi spuntate, con servitori dello Stato costretti a subire violenze di ogni genere, nel silenzio assordante di chi si autoproclama paladino dei diritti di tutti i lavoratori”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravissimi disordini registrati ieri a Torino in occasione dell’ennesima manifestazione per Alfredo Cospito e contro il 41bis e che ha portato al momento a 34 persone fermate e 5 arrestate.

“Una collega della scientifica ferita e poliziotto del Reparto mobile di Milano preso in pieno da una bomba carta che ha dovuto essere ricoverato – aggiunge Mazzetti – sono l’ennesima infamia di delinquenti che si accaniscono contro chi svolge il proprio lavoro rappresentando lo Stato che odiano, che vogliono contrastare, sovvertire. Criminali che non esitano a vomitare la propria violenza su cittadini e città, bersagliate da bombe e guerriglia cui i tutori dell’ordine rispondono con i lacrimogeni. Nessun commento ulteriore serve. Commenti la politica che predica l’antiviolenza, la sicurezza, la legalità. Parli e soprattutto agisca chi può”.

Coisp: i cortei cercano solo scontro con Forze dell’Ordine

“Una poliziotta ricoverata in ospedale a causa di una ferita lacero contusa alla mano, un agente colpito da una bomba carta, ferite più o meno gravi riportate da decine di poliziotti: nel ‘day after’ dell’ennesimo corteo degli anarchici che si è tenuto a Torino, ci ritroviamo a fare il conto delle vittime tra le fila delle Forze dell’Ordine intervenute per sedare gli scontri”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato d Polizia Coisp. “Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà ai colleghi della Questura di Torino e dei Reparti Mobili, non possiamo far altro che sottolineare quanto questi movimento eversivi, collegati tra loro anche a livello europeo attraverso una strategia criminale convergente, nella maggior parte dei casi scendono in piazza non per manifestare un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato, mettendo seriamente a rischio l’incolumità non solo dei poliziotti ma anche di tutti i cittadini” conclude.

 

Se la ricerca chiama, Torino risponde Record di presenze per la Just the Woman I am

/

21 mila partecipanti per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

Si è appena conclusa la Just the Woman I am, la corsa non competitiva per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

Domenica 5 marzo, si è concluso, con una corsa non competitiva, l’evento di respiro internazionale Just the woman I am Il programma di tre giorni che ha alternato eventi dedicati alla prevenzione, workshop e incontri incentrati sul fitness e il benessere.

I torinesi hanno risposto con grande partecipazione tanto che gli organizzatori parlano di record di affluenza, oltre 21 mila presenze.

Articolo e foto di

LOREDANA BAROZZINO 

Torino il giorno dopo la devastazione anarchica si sveglia con l’amaro in bocca

Torino si sveglia con l’amaro in bocca  il giorno dopo la devastazione da parte degli anarchici che ieri, con la scusa di manifestare a favore del loro compagno Cospito, hanno sfasciato vetrine, imbrattato muri e bruciato cassonetti in giro per la città. Mentre a Firenze si manifesta contro il pericolo fascista, sotto la Mole si manifesta  la follia anarchica.

Amaro in bocca perché le forze dell’ordine hanno fatto quel che hanno potuto: intervenire in modo più duro, al di là di idranti e lacrimogeni,  avrebbe potuto far degenerare ulteriormente la situazione. E poi chissà che nei guai non ci finiscano gli agenti.

“Esprimiamo ferma condanna per la violenza e gli inaccettabili atti di vandalismo attuati dagli anarchici e piena vicinanza a chi ha subito danni. Grazie alle forze dell’ordine per il loro impegno in questa complessa situazione”, afferma il sindaco Stefano Lorusso, mente il questore di Torino Vincenzo Ciarambino ha informato la stampa sull’identificazione di 160 persone che,  durante una vera e propria guerriglia, hanno messo a ferro e fuoco la città.  34 soggetti  sono stati fermati fin da subito e condotti in questura perché in possesso di armi o di materiale esplosivo.

Davvero una brutta giornata per tutta la comunità torinese.

(Foto Twitter sindaco Lorusso)

 

Rinnovo contratto Stellantis, in arrivo l’8 marzo Riguarda più di 70 mila lavoratori

È in dirittura d’arrivo  la trattativa per il rinnovo del contratto specifico di primo livello di Stellantis, Cnh Industrial, Iveco e Ferrari,  scaduto a fine 2022, iniziata lo scorso ottobre. Si tratta del primo dell’era Stellantis e il primo dopo la divisione tra Iveco e Cnh Industrial. Riguarda più di 70.000 lavoratori di cui 47.000 di Stellantis. È esclusa Marelli che sta discutendo l’armonizzazione del contratto specifico con il contratto nazionale. Gli incontri finali tra Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Associazione quadri e le aziende si terranno lunedì pomeriggio all’Unione Industriale di Torino e la trattativa potrebbe concludersi mercoledì 8 marzo. La FIOM non partecipa agli incontri poiché nelle settimane scorse ha tenuto con Stellantis, Cnh, Iveco e Ferrari alcune riunioni ‘separate’ sul sistema di relazioni sindacali.