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In arrivo nei Comuni del Piemonte 42 nuovi agenti di Polizia Locale 

Alla formazione hanno partecipato 42 operatori provenienti da diverse province del Piemonte: 10 da Torino

Questa mattina, ad Alessandria, si è tenuta la cerimonia di chiusura del 96° Corso di Formazione Regionale per Allievi Operatori di Polizia Locale neoassunti, durante la quale è stata consegnata la Placca di servizio a ciascun partecipante. Questo riconoscimento simboleggia l’impegno e la responsabilità che contraddistingueranno il loro ruolo a tutela delle comunità locali.

Il percorso formativo, promosso dall’assessorato alla Sicurezza e Polizia Locale della Regione Piemonte e organizzato dal Corpo di Polizia Locale di Alessandria, ha previsto un totale di 360 ore di formazione, articolate in 236 ore di materie teoriche e 124 ore di esercitazioni pratiche. Tra i principali temi affrontati figurano le tecniche operative, la difesa personale e l’utilizzo delle armi da fuoco. Particolare attenzione è stata riservata alla formazione in primo soccorso, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana, per garantire agli operatori la capacità di intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza.

“Gli agenti di Polizia Locale rappresentano un punto di riferimento essenziale per i cittadini e costituiscono un presidio quotidiano per la sicurezza e la vivibilità delle nostre comunità – ha dichiarato l’assessore regionale alla Polizia Locale e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, durante la cerimonia –. La Polizia Locale svolge un ruolo strategico nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, operando in sinergia con le Amministrazioni comunali e le altre forze dell’ordine. Proprio per questo, attraverso nuovi bandi regionali, intendiamo incentivare le funzioni strategiche come la Protezione Civile e la Polizia Locale, fondamentali per il buon funzionamento delle amministrazioni locali”.

Il corso si è avvalso del contributo di professionisti altamente qualificati, tra cui docenti iscritti all’Albo della Regione Piemonte, istruttori della Scuola Allievi della Polizia di Stato di Alessandria, personale della Polizia Stradale, magistrati della Procura locale e altri esperti del settore. Questa pluralità di competenze ha garantito un percorso formativo d’eccellenza, fornendo agli allievi strumenti e conoscenze indispensabili per affrontare con competenza e professionalità le sfide del loro incarico.

Alla formazione hanno partecipato 42 operatori provenienti da diverse province del Piemonte: 10 da Torino, 9 da Alessandria, 6 da Asti, 6 da Vercelli, 4 da Novara, 3 dal Verbano-Cusio-Ossola, 2 da Biella e 2 da Cuneo.

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Bici giù dai Murazzi: fu un gesto preparato e non d’impeto

Il lancio della bicicletta dalla balaustra dei Murazzi del Po, che provocò il grave ferimento di un giovane,  non fu «un gesto d’impeto». Si trattò di un’azione «preceduta da una fase preparatoria di cui tutti gli imputati sono stati consapevoli». Così i giudici della Cassazione hanno scritto nelle motivazioni della sentenza che conferma  le condanne per i tre adolescenti, allora minorenni, che la notte del 21 gennaio 2023 colpirono lo studente di medicina Mauro Glorioso.

Boschi promossi: sostenibilità forestale, Piemonte al terzo posto per superficie certificata

PEFC Italia presenta il Rapporto Annuale sulla certificazione di gestione forestale sostenibile: a fine 2024 sono 1.061.059,26 gli ettari di superficie certificata PEFC (+8,2% rispetto all’anno precedente). Il Piemonte si posiziona sul podio – dopo Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia – per superficie forestale certificata. Press kit Un traguardo significativo per l’ecosistema della certificazione forestale: il 2024 ha registrato il maggior numero da sempre di nuove aziende certificate in un solo anno, confermando la validità del sistema di certificazione PEFC in particolare per le piccole e medie imprese. Gli ettari di foreste e piantagioni gestite in maniera sostenibile in Italia nel 2024 sono saliti a quota 1.061.059,26 (+8,2% rispetto all’anno precedente) e sono 236 le nuove aziende ad aver ottenuto la certificazione di catena di custodia (o CoC, dall’inglese Chain of Custody) che, sommate a quelle degli anni precedenti, raggiungono un totale di 1.585, registrando un +16,8% rispetto al 2023.

Sono questi i numeri emersi dal Rapporto Annuale del PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. Per quanto riguarda i servizi ecosistemici da foreste certificate, sono 15 le nuove attestazioni rilasciate, di cui 14 riguardanti il servizio ecosistemico del carbonio e 1 per la biodiversità. Attualmente, PEFC Italia conta 35 certificati di servizi ecosistemici, con un coinvolgimento di 27.856 ettari, a dimostrazione della sempre più crescente attenzione verso la tutela della biodiversità, la promozione del turismo e del benessere forestale e dei benefici ecosistemici. Piemonte sul podio per superficie forestale certificata e maggior incremento di aziende certificate Tra le regioni protagoniste del report PEFC Italia, spicca il Piemonte, che si conferma al terzo posto per superficie forestale certificata con 86.847,97 ettari gestiti in modo sostenibile (dopo Trentino Alto Adige con 598.463,29 ettari e il Friuli-Venezia Giulia con 98.570,46 ettari). Il Piemonte si distingue inoltre per il numero di nuove aziende che hanno ottenuto la certificazione di Catena di Custodia PEFC nel 2024: con 70 nuove certificazioni, la regione registra il maggior incremento a livello nazionale. Questo risultato porta il totale delle aziende certificate in Piemonte a 179, evidenziando l’interesse crescente delle imprese verso la sostenibilità e la tracciabilità, garantendo che il materiale legnoso e i prodotti derivati siano gestiti e trasformati in modo responsabile, dal bosco al consumatore finale. A livello provinciale, il contributo del Piemonte è variegato e significativo.

Torino guida la classifica regionale con una superficie forestale certificata di 50.076,22 ettari, di cui 2,25 ettari di pioppeti, e 90 aziende certificate nella catena di custodia. Il Verbano-Cusio-Ossola contribuisce con 16.771,58 ettari certificati e 4 aziende CoC, mentre Vercelli registra 10.860,8 ettari certificati e 4 aziende CoC. Cuneo segue con 5.866,94 ettari certificati, di cui 151,95 di pioppeti, e 58 certificazioni CoC. Alessandria si distingue per i suoi 2.764,29 ettari di pioppeti certificati e 12 aziende CoC.Infine, Asti e Biella, pur con superfici più contenute – rispettivamente 163 ettari e 259,71 ettari – dimostrano un impegno crescente, con 7 aziende certificate ad Asti e una a Biella. Biella, infine, vanta una certificazione per il servizio ecosistemico del carbonio. “I risultati di quest’anno sono straordinari e dimostrano come la certificazione PEFC stia diventando un elemento chiave per le aziende italiane orientate a perseguire pratiche sostenibili e obiettivi di responsabilità sociale d’impresa. Questo è un percorso fondamentale per trasformare processi produttivi e organizzativi”, spiega Marco Bussone, Presidente di PEFC Italia.

“Il Piemonte, in particolare, si conferma una regione all’avanguardia nella gestione forestale sostenibile e nella certificazione PEFC: il crescente numero di aziende certificate e gli ettari di foreste gestiti in modo responsabile dimostrano come la sostenibilità sia ormai parte integrante delle strategie produttive e organizzative delle imprese piemontesi. Pianificare e certificare è una necessità, una opportunità anche per il sistema degli Enti locali, in particolare nel quadro delle Strategie di Green Community”. “In generale, l’aumento delle certificazioni PEFC non è solo un numero ma piuttosto il segno tangibile di un cambiamento culturale in direzione della sostenibilità e della trasparenza delle filiere di approvvigionamento”, conclude Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia. “In un momento storico in cui la crisi climatica è al centro del dibattito globale, la certificazione PEFC rappresenta un impegno concreto per il futuro del nostro patrimonio forestale, per la sua gestione al fine di una mitigazione degli estremi climatici e per il benessere della società”.

PalaTazzoli, ecco il più grande impianto fotovoltaico della Città

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Nell’ambito del programma EfficienTo, il piano di efficientamento e riqualificazione energetica degli immobili comunali, realizzato da Iren, è stato attivato il nuovo impianto fotovoltaico sul tetto del PalaTazzoli, il più grande di proprietà della Città. L’intervento rientra nel più ampio progetto di riqualificazione del palazzo del ghiaccio di via Sanremo 67, recentemente riaperto al pubblico al termine dei lavori di rinnovamento delle piste e ad interventi di adeguamento normativi.

Con una potenza nominale di circa 248,4 kWp e una potenza di picco complessiva pari a 288 kWp, il nuovo impianto rafforza l’impegno della Città nella promozione delle energie rinnovabili e nella riduzione delle emissioni di CO2, affiancandosi agli altri 18 impianti fotovoltaici già attivi. L’energia prodotta dal nuovo impianto coprirà circa il 12% del fabbisogno energetico del PalaTazzoli, contribuendo a ridurre i costi operativi e la dipendenza da fonti energetiche tradizionali.

“Grazie all’energia prodotta, il risparmio medio in bolletta sarà di circa 44mila euro l’anno – commenta l’assessore allo Sport della Città di Torino, Domenico Carretta -. Con l’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico si completa la riqualificazione del PalaTazzoli, che oggi si presenta completamente rinnovato e pronto ad ospitare eventi di alto livello, come già dimostrato per le Universiadi e come avverrà la prossima settimana con le gare dei Giochi Mondiali Special Olympics. Senza dimenticare il fondamentale ruolo della struttura per la pratica delle attività sportive di base”. 

L’adeguamento e la messa in funzione dell’impianto è stata realizzata da Iren Smart Solutions ed è parte del piano di ristrutturazione del PalaTazzoli, avviato nel 2018 e finanziato con i fondi residui delle Olimpiadi del 2006 e curata da SCR – Società di Committenza della Regione Piemonte Spa. Dopo gli ultimi adeguamenti tecnici a cura di Iren Smart Solutions, l’impianto è entrato in funzione nelle scorse settimane; composto da 800 pannelli fotovoltaici da 360 Wp ciascuno, produrrà ogni anno circa 278.640 kWh, con un risparmio stimato di 71 tonnellate di CO2, che equivale alla messa a dimora di circa 750 alberi.

Dal punto di vista tecnico la struttura è composta da 9 inverter da 27,6 kW ciascuno collegati a 3 stringhe da 30 moduli, con un totale di 15 ottimizzatori per stringa per massimizzare la produzione di energia. La riqualificazione complessiva del PalaTazzoli ha riguardato il completo rifacimento dell’impianto di raffreddamento della Pista 1, nonché il rinnovo della balaustra della pista, che è stata adeguata all’attuale normativa della Federazione Internazionale. Ulteriori lavori hanno interessato anche la Pista 2, con l’impermeabilizzazione dei torrini degli ascensori al piano terra.

TORINO CLICK

Turismo e cultura, il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino

 LAGHI, GRANDI EVENTI E PRIMATO NELL’RTR INDEX 2024

L’Assessore Chiarelli: «I laghi del Nord Piemonte e i grandi eventi ci rendono una meta turistica dinamica e attrattiva, il primato nell’RTR Index 2024 conferma la nostra visibilità internazionale»

 

Berlino 3 marzo 2025 – Il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino con un’offerta turistica che quest’anno punta sui laghi del Nord Piemonte e sui grandi eventi sportivi e culturali. Durante l’evento presso lo stand all’interno dell’area italiana gestita da ENIT con la partecipazione delle ATL piemontesi, l’assessore al Turismo, Marina Chiarelli, ha illustrato i dati dell’RTR Index 2024, che confermano il Piemonte al primo posto per visibilità turistica in Italia: con un punteggio di 127,6, la regione si distingue, infatti, come la più ricercata e menzionata nei flussi turistici nazionali e internazionali.

Secondo l’RTR Index 2024 che misura il grado di visibilità turistica delle regioni italiane attraverso l’Indice di Visibilità Turistica (IVT) sui canali digitali e nel mercato internazionale il Piemonte ha superato altre regioni a forte vocazione turistica come Lombardia (119,8), Veneto (116,2) e Lazio (109,7). La classifica evidenzia, inoltre, il crescente interesse anche per le destinazioni del Sud Italia, con Sicilia (97,4), Campania (97,3) e Puglia (95,1) tra le prime dieci.

L’assessore Chiarelli ha sottolineato come la partecipazione all’ITB di Berlino rappresenti un’opportunità strategica per consolidare la posizione del Piemonte nel panorama turistico internazionale. «Quest’anno il nostro focus è rivolto ai laghi del Nord Piemonte, destinazioni di straordinaria bellezza capaci di attrarre turisti da tutto il mondo, e ai grandi eventi, che ci permettono di affermare la nostra regione come una meta dinamica, capace di coniugare sport, cultura e ospitalità. Le Nitto ATP Finals, la Vuelta, il Giro d’Italia e gli altri appuntamenti di rilievo sono occasioni straordinarie per promuovere il nostro territorio e per rafforzare la sinergia tra turismo e grandi manifestazioni. Il Piemonte è pronto a giocare un ruolo da protagonista nell’industria turistica europea».

Secondo l’RTR Index 2024, gran parte del merito di questo primato va alla crescente visibilità dei laghi del Nord Piemonte, che da soli rappresentano quasi un terzo dell’attrattività turistica della regione. In altre parole, quasi un turista su tre continua a scegliere come destinazione proprio l’area lacustre, confermando il suo ruolo strategico nel panorama dell’accoglienza piemontese. Il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, il Lago di Mergozzo e i laghi minori si confermano quindi poli di grande richiamo per il turismo internazionale.

Accanto al turismo naturalistico, il Piemonte alla fiera di Berlino punta sui grandi eventi, che costituiscono un volano per l’economia locale e per l’incremento dell’attrattività internazionale della regione. Tra gli appuntamenti di spicco figurano la Vuelta a España, che per la prima volta partirà da Venaria a Torino il 23 agosto 2025, attraversando Torino, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese e Ceres, e le Nitto ATP Finals, in programma dal 9 al 16 novembre 2025 al Pala Alpitour di Torino, che riuniranno i migliori otto tennisti del mondo. A questi si aggiungono il World’s 50 Best Restaurants 2025, che vedrà Torino e il Piemonte protagonisti della scena gastronomica globale, e il Prix Italia, evento internazionale dedicato all’innovazione nel settore dei media.

«Se vogliamo far crescere il turismo in Piemonte, dobbiamo smettere di ragionare a compartimenti stagni – ha aggiunto l’assessore ChiarelliOgni territorio non deve promuovere solo sé stesso e le zone vicine, ma anche il resto della regione. Se a ogni grande evento mettiamo in vetrina anche gli altri appuntamenti di rilievo che si svolgono in Piemonte, creiamo un filo conduttore, un vero e proprio tour regionale che può diventare un brand riconoscibile. Così fanno i grandi Paesi e le capitali internazionali, e così dobbiamo fare anche noi. Il Piemonte ha un’offerta straordinaria, dalla cultura allo sport, dall’enogastronomia alla natura: valorizzarla tutta insieme è la chiave per essere davvero competitivi a livello globale».

Il Piemonte ospiterà anche gli Special Olympics World Winter Games, in programma a Torino dall’8 al 16 marzo 2025, un appuntamento che vedrà la partecipazione di oltre 3.000 atleti provenienti da più di 100 Paesi, impegnati in otto discipline invernali.

Tra gli appuntamenti culturali, l’Ostensione della Sindone si terrà dal 28 aprile al 5 maggio a Torino, in occasione del Giubileo 2025. Sempre ad aprile, dal 23 al 30, si svolgerà il Torino Jazz Festival, mentre a maggio è in programma il Salone Internazionale del Libro, il principale evento editoriale italiano, che richiamerà autori ed editori da tutto il mondo al Lingotto Fiere.

Dall’11 al 14 settembre, Vercelli sarà l’epicentro della prima edizione di Risò – Festival internazionale del riso, con stand, show, talk, convegni, degustazioni e altri appuntamenti. Tra gli eventi in agenda anche Cheese Festival, dedicato ai formaggi a latte crudo e ai prodotti di alta gastronomia, in programma dal 14 al 17 settembre a BraL’autunno 2025 vedrà il ritorno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra ottobre e novembre, con degustazioni, eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione di uno dei prodotti simbolo del Piemonte e d’Italia.

Al mercato tenta di rubare la borsetta a un’anziana, maresciallo libero dal servizio lo arresta

I Carabinieri della Stazione di Grugliasco (TO) hanno arrestato un venticinquenne di origine peruviane, già noto alle forze di polizia e irregolare sul territorio nazionale, sorpreso all’interno di un supermercato in Piazza Piemonte di Collegno (TO) mentre tentava di rubare la borsa ad una cliente.
L’uomo è stato notato da un Maresciallo dei Carabinieri della stazione di Grugliasco (TO) che, in abiti civili e libero dal servizio, era anch’egli intento a fare la spesa: il militare si è accorto che questi, aggirandosi fra la clientela con fare sospetto, si era impossessato della borsa di una pensionata – lasciata appoggiata sul carrello – e stava tentando di allontanarsi in compagnia di un complice. Il maresciallo ha prontamente bloccato il sospettato e avvisato la centrale operativa per far giungere i rinforzi mentre il complice è riuscito a fuggire.
La borsa è stata recuperata e restituita alla legittima proprietaria.
Al termine delle operazioni, l’interessato è stato tradotto in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, in quanto gravemente indiziato dei reati di “furto aggravato in concorso” e “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato”.

Aziende artigiane, indagine congiunturale del 1°trimestre: trend negativo di meccanica e moda

Peggioramento degli ordinativi: da -12,79% a -14,88% flessione sulla programmazione di investimenti: da 76,64% a 78,20% dalla produzione totale: da -12,79% al -16,33%.. Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una “diminutio”, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): Peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024.

Le previsioni circa l’andamento occupazionale registrano una flessione e passano dal         –3,96% al –7,54%.

Anche il dato relativo all’ipotesi di assunzione di apprendisti peggiora, passando dal          –18,62% al –24,86%.

Rimane ancora negativo il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che passa dal –12,79% al –16,33%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –12,79% al –14,88%.

Sale la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti: da 76,64% a 78,20%.

La percentuale di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passa da      –28,04% a –24,76%.

Scende la previsione di regolarità negli incassi: da 66,23% al 61,22%; aumenta la stima dei ritardi, passando dal 33,42% al 37,90%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,35% al 0,88%.

Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024. Si accentua la fase congiunturale negativa che ha investito soprattutto i settori della meccanica e della moda, che hanno registrato un’impennata di richieste di cassa integrazione. Ad incidere è una situazione geopolitica complessa di profonda instabilità: il 24 febbraio è stato il terzo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina. Pesa ancora sulle imprese, il problema del caro energia. L’analisi dei dati di Eurostat evidenzia che il prezzo dell’energia elettrica delle imprese nella classe di consumo fino a 20 MWh, nella quale si addensa l’88% dei punti di prelievo del mercato non domestico risulta il più alto trai 27 paesi dell’Ue e superiore del 22,5% alla media europea. Mi domando come facciamo ad essere competitivi sul mercato europeo con questi prezzi energetici. Non si tratta solo di un aggravio di costi per le imprese. L’aumento in bolletta incide anche sui bilanci familiari dei cittadini che, di conseguenza, rallentano i consumi e si vedono ridurre il loro potere d’acquisto e la spesa di beni non di prima necessità. Un effetto domino negativo sulla nostra economia e sul mercato interno, già pesantemente colpito dalle crisi di alcuni comparti manifatturieri come moda e meccanica, settori chiave del made in Italy. Infatti, i segnali che ci arrivano dalle imprese sono di un peggioramento degli ordinativi che passano da -12,79% a -14,88%, dalla flessione sulla programmazione di investimenti che passa da 76,64% a 78,20% e dalla produzione totale che passa da -12,79% al -16,33.

Continua Felici“Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una ‘diminutio’, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. La crisi c’è, ed è tangibile. Non potranno bastare interventi tampone, ma una strategia a medio e lungo termine che preveda azioni e investimenti mirati e coraggiosi. Non ci si può limitare a parlare di situazione geopolitica complessa. Qui c’è in ballo la necessità di un cambiamento geoeconomico, che la globalizzazione ha accelerato rafforzando purtroppo alcuni Paesi a discapito di altri che ne sono diventati dipendenti o che non riescono a tenere il passo. Una consapevolezza sembra arrivare dal Consiglio dei Ministri che ha appena approvato un disegno di legge per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese che prevede incentivi alle aggregazioni, una semplificazione amministrativa, il miglioramento dell’accesso al credito, di cui c’è urgente necessità, e la valorizzazione del trasferimento generazionale delle competenze. Molte istanze evidenziate dal nostro sistema associativo sono state accolte, ma alcuni punti andranno approfonditi. Bene il fondo per il settore Moda, ma andrebbe esteso a tutta la manifattura.”

Conclude Felici: “Va da sé che una crisi così importante e stratificata che coinvolge quasi tutti i settori dell’artigianato, richieda un approccio politico straordinario ed azioni lungimiranti. La manifattura locale è un patrimonio da salvaguardare e da incentivare. In gioco ci sono posti di lavoro e il futuro economico del nostro territorio”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la prima indagine trimestrale congiunturale del 2025 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

Cioccolatò, in piazza una marea di 100mila golosi

 Con oltre 100mila passaggi nei 4 giorni, grande il successo della nuova edizione di CioccolaTò, che ha avuto come principale location piazza Vittorio Veneto a Torino da giovedì 27 febbraio a domenica 2 marzo, con un’area espositiva da 70 stand e circa 50 produttori di cioccolato all’insegna dell’alta qualità.

Fondamentali per la riuscita della rassegna anche gli eventi collaterali e le iniziative diffuse organizzate in occasione dell’importante kermesse, con i 70 appuntamenti di un programma ricco e variegato, finalizzato ad un’analisi a 360° del cioccolato, cui si sommano numerosi tour e visite guidate. Dal cibo degli dèi come fenomeno di cultura pop, immortalato dai romanzi e dal grande cinema, quanto come realtà socio economica, con incontri più settoriali, che hanno approfondito temi relativi alla produzione, al costo della materia prima e alle abitudini di consumo degli utenti finali.

 

CIOCCOLATÒ 2025 – ALCUNI NUMERI DELL’EDIZIONE 2025

Il colpo d’occhio di piazza Vittorio Veneto, la più grande del centro cittadino, gremita per quattro giorni di avventori, appassionati, o semplicemente golosi incuriositi dal nuovo volto della kermesse, descrive bene da solo il grande successo dell’edizione 2025. Anche al di là delle apparenze, tuttavia, occorre dare uno sguardo più ravvicinato ai numeri di questa edizione 0, che lascia già presagire ottimistiche aspettative per gli anni a venire.

 

Dal questionario sottoposto nella serata di ieri da Turismo Torino e Provincia agli espositori in piazza, infatti, è emerso un giudizio globale più che positivo rispetto all’esperienza vissuta con la nuova edizione di CioccolaTò (punteggio 4 su 5) e all’organizzazione dell’evento stesso (5 su 5). Apprezzati in genere gli allestimenti e i servizi messi a disposizione degli espositori dall’organizzazione. Positivi i giudizi sulla nuova location e sulla data proposta: qualcuno suggerisce una data più in prossimità alla festa di San Valentino, un prolungamento dell’orario il venerdì e il sabato sera o addirittura un evento su due weekend.

 

Per tutti gli espositori interpellati, ottime vendite, con risultati superiori alle aspettative. Molti i banchi rimasti senza merce a fine evento: alla domanda: “quanto cioccolato ha portato in piazza?” molti espositori hanno dichiarato di aver superato i tre quintali di merce.

 

Buona l’affluenza di pubblico che è risultato ben informato e in target con la manifestazione, con picchi di presenze durante tutta la giornata di domenica 2 marzo. Tra i prodotti più venduti: i gianduiotti, le tavolette di cioccolato e alcune specialità spesso create ad hoc per l’evento come tartufi, drages e creme spalmabili, baci di dama e tris di torte. Il 100% degli espositori dichiara di voler partecipare alla prossima edizione.

 

Il ricco palinsesto di eventi che ha portato, nelle diverse sedi cittadine, migliaia di persone alla scoperta del mondo del cioccolato, è stato caratterizzato da 19 visite guidate, 18 tour, 20 talk, 24 tra showcooking e masterclass con degustazione, laboratori per bambine e bambini ogni giorno e ben due mostre nelle altrettanto prestigiose sedi di Palazzo Saluzzo Paesana e Gallerie d’Italia – Torino, mentre nelle mattine del weekend il programma è stato aperto con l’elegante rassegna stampa “Pasta e sfoglio” al Caffè Elena. Il Circolo dei Lettori, inoltre, ha ospitato 5 incontri con autrici e autori intorno a importanti opere letterarie che hanno immortalato il ruolo del cioccolato nella cultura collettiva, testimonianza ulteriore della caratterizzazione culturale della manifestazione. In generale, ottima la partecipazione, con 40 appuntamenti andati sold-out. Sempre affollati i tram che hanno proposto due diversi itinerari nel centro cittadino con degustazioni e curiosità.

I 62 eventi che hanno previsto una donazione all’Istituto Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo hanno raccolto, in totale, 4.300 euro.


LA CASA DEL CIOCCOLATO

La Casa del Cioccolato, centro nevralgico della manifestazione, tra il 27 febbraio e il  2 marzo, ha ospitato 32 incontri, di cui molti sold out, accogliendo in totale oltre 500 partecipanti. Tra i relatori degli eventi, nomi prestigiosi come Luca Ballesio, Luca Giaccone, Marco Giovine, Guido Gobino, Filippo Novelli, Franco Ordalda, Eugenio Signoroni e Alessandro Spegis.

Una delle attrazioni più amate di CioccolaTò 2025 è stata anche la Fabbrica del Cioccolato il cui protagonista e realizzatore è stato il cioccolatiere Silvio Bessone che si è avvalso della collaborazione della ditta Selmi e degli studenti dell’ITS Agroalimentare Piemonte. Lunghe code hanno contraddistinto l’ingresso alla fabbrica per tutta la durata della manifestazione.

 

TORINO SHOP

Poco lontano da Casa e Fabbrica del Cioccolato, visitatissimo il Torino Shop, dove gli utenti hanno potuto acquistare i prodotti della linea di local-merchandising “Saluti da Torino” declinata anche a tema cioccolato. Alle spalle del desk di benvenuto, inoltre è stata ospitata una postazione gaming dove i passanti hanno potuto cimentarsi, insieme al “toretto” Vitto, generato con l’Intelligenza Artificiale UNITY, e lo staff di animazione, con il gioco delle «168 impestatissime domande» su Torino e il Piemonte, a seguito delle quali tutti i partecipanti hanno ricevuto un simpatico gadget.

 

I DATI SULL’ AFFLUENZA NELL’AREA ESPOSITIVA DI PIAZZA VITTORIO VENETO

Su un totale di 500 questionari somministrati dall’Osservatorio Turistico interno di Turismo Torino e Provincia, CioccolaTò 2025 evidenzia alcune tendenze significative. La maggioranza dei visitatori ha scelto di partecipare all’evento come principale motivo del viaggio in città (85,71%).

La percentuale di turisti per la prima volta a CioccolaTò è del 37,35%. I target che hanno scelto Torino per questo evento sono composti principalmente da amici/colleghi (56%), seguono i solo traveller  (16%) e, a pari merito, coppie (12%) e famiglie (12%).

L’indagine ha inoltre confermato che il passaparola (53,68%) e i social network (31,34%) restano i principali canali di diffusione dell’evento, suggerendo la necessità di continuare a investire in strategie digitali.

La propensione all’acquisto è elevata (82,72%), sebbene il budget sia prevalentemente contenuto entro i 10€ (52,91%). Infine, il profilo del visitatore mostra una predominanza di giovani sotto i 25 anni (50,1%), studenti (49,30%) e persone con un livello di istruzione medio-alto. La maggior parte proviene da Torino e dal Piemonte (93,19%). Il giudizio globale espresso dagli intervistati è decisamente positivo, con una media ponderata pari a 4,18/5.

 

PROMOZIONE GTT

Durante Cioccolatò, la città ha viaggiato con GTT, grazie a una diffusione capillare delle locandine dell’evento a bordo dei mezzi e nelle stazioni della metropolitana, amplificandone la visibilità in tutta la città. Alla stazione XVIII Dicembre i passeggeri hanno trovato una dolce sorpresa: una distribuzione di cioccolatini che ha reso il viaggio ancora più speciale. Ma la vera novità è stata un vagone della metropolitana personalizzato a tema cioccolato, un’idea originale che ha catturato l’attenzione e stupito il pubblico.

 

 

CioccolaTò 2025 è un progetto promosso e sostenuto da Camera di commercio di Torino e Città di Torino organizzato da Turismo Torino e Provincia con il supporto di Regione Piemonte, con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, in partnership con Iren e in collaborazione con le associazioni di categoria del territorio (Ascom, Epat, Confesercenti, Casartigiani, CNA Torino, Confartigianato, API, Coldiretti) e GTT.

Seguici su Instagram @cioccolato_torinoPer info e prenotazioni: cioccola.to.it

 

 

“Youth Climate Action”, un bando per promuovere azioni dei giovani a favore del clima

È stato pubblicato sul sito della Città il secondo bando attraverso il quale giovani torinesi potranno accedere a contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti che contribuiscano alla lotta al cambiamento climatico.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma Youth Climate Action Fund –  Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani, istituito dalla Bloomberg Philanthropies in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG) e il Bloomberg Center for Public Innovation (BCPI) della Johns Hopkins University, finanziariamente sponsorizzato da Rockefeller Philanthropy Advisors (RPA), che ha scelto Torino, insieme ad altre città di tutto il mondo, per fornire assistenza tecnica e finanziamenti a giovani cittadini che abbiamo a cuore le tematiche ambientali.

Nella prima fase del programma, la Città di Torino ha ricevuto 50mila dollari attraverso i quali ha finanziato 11 progetti, proposti e realizzati da oltre 110 studenti e studentesse provenienti da 8 diversi istituti superiori dell’area metropolitana.

In questa seconda fase, il programma mette a disposizione di più di 90 città in 5 continenti il doppio della somma, 100mila dollari, sempre per finanziare iniziative sul contrasto al cambiamento climatico guidate da giovani. Con il doppio dei fondi e un anno di esperienza, il secondo bando offrirà l’opportunità di approfondire la collaborazione e sostenere progetti di maggiore impatto.

”Le giovani generazioni – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – sono il futuro e hanno a cuore quella che è una delle grandi emergenze del nostro tempo, quella ambientale. Per questo siamo davvero contenti di essere stati scelti dalla fondazione Bloomberg per entrare a far parte di questo programma che, già nella sua prima fase, ha visto una partecipazione attiva e propositiva. Siamo certi che il contributo che arriverà da questi progetti sarà fondamentale nella strada verso la transizione ecologica che abbiamo intrapreso”.

La partecipazione al bando è aperta a associazioni, enti del terzo settore, incubatori, in rappresentanza di gruppi composti da almeno 3 giovani tra i 15 e i 24 anni. Le proposte progettuali dovranno pervenire entro le ore 12 dell’11 aprile e potranno indirizzarsi sui quattro pilastri già individuati dal Climate City Contract della Città: mobilità e trasporti, gestione dei rifiuti ed economia circolare, sistemi energetici, infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla natura. A titolo di esempio, i progetti potranno riguardare azioni di comunicazione, di sensibilizzazione o formative; ma anche installazioni artistiche, soluzioni digitali, applicazioni sperimentali o interventi green. Le proposte saranno valutate in ragione di criteri che tengano conto della fattibilità tecnica, dell’innovatività e creatività, dei tempi di realizzazione, della coerenza con gli obiettivi del bando, dell’impatto generato, della qualità del budget, del livello di ingaggio dei giovani nella progettazione ed esecuzione della proposta. Sarà prevista una premialità per le proposte che coinvolgano persone in situazioni di fragilità sociale.

I progetti selezionati dovranno prevedere la completa realizzazione delle attività entro il 31 ottobre 2025. Al termine della procedura valutativa ciascuno potrà ricevere per la sua realizzazione un contributo a fondo perduto compreso tra 960 e 4.790 euro, su un totale di 81.600 euro messi a disposizione.

Il testo del bando e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito della Città al link http://www.comune.torino.it/bandi/contributi-benefici.shtml

TORINO CLICK

Al Salone del Vino già in 10mila. Si prosegue con gli incontri B2B

Il Salone del Vino Torino 2025 supera le aspettative: sin dal primo giorno di apertura grande successo di pubblico, con code all’ingresso

– Il Salone del Vino Torino 2025 alla sua terza edizione supera tutte le aspettative: con una grande affluenza di pubblico già dal primo giorno (sabato 1° marzo) continua ora il lungo weekend che culminerà lunedì 3 marzo con la giornata B2B. Oltre 9 mila presenze alle OGR Torino fino a domenica 2 marzo, a cui si aggiungeranno nella giornata di  lunedì 3 marzo, 2 mila operatori professionali. Grande successo inoltre per il fitto programma di masterclass gratuite, tutte sold out, con oltre 2 mila partecipanti nel fine settimana. Sono questi i primi numeri della terza edizione del Salone del Vino Torino, un grande evento pensato per raccontare a tutti i winelovers il mondo del vino attraverso tradizione e innovazione ma anche cultura, musica e letteratura, arte e design.

«Il Salone del Vino Torino supera quest’anno di gran lunga tutte le aspettative – racconta Patrizio Anisio direttore del Salone del Vino Torino – siamo felicissimi di vedere i sorrisi delle cantine e l’entusiasmo del pubblico. Non vediamo l’ora di incontrare domani il reparto professional