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Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, la competizione dedicata alle migliori idee imprenditoriali

Al via la XXI edizione

• Aperte le candidature per l’edizione 2025 di Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, la competizione dedicata a progetti, idee imprenditoriali e aziende che vogliono innovare la società.
• È possibile partecipare – gratuitamente – sia al Concorso delle Idee (Fase I) entro il 3 giugno, che alla Business Plan Competition (Fase II), cui candidarsi entro il 28 luglio con un Business Plan che descriva un progetto imprenditoriale.
• Il montepremi complessivo è di oltre 65.000 euro, erogato in denaro e servizi.

Prende ufficialmente il via la Start Cup Piemonte Valle d’Aosta 2025, la Business Plan Competition che promuove la nascita di startup innovative nei territori piemontesi e valdostani. Giunta alla sua XXI edizione e promossa dagli incubatori I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, e 2i3T, Incubatore di Imprese dell’Università degli Studi di Torino, la competizione si svolge nell’ambito del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), il più importante appuntamento italiano per le nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza.

Finanziata dalla Regione Piemonte con le risorse del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e organizzata nell’ambito del PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione promosso da PNICube, la Start Cup Piemonte Valle d’Aosta si articola in due tappe.

La Fase I è il Concorso delle Idee, che premia le migliori idee imprenditoriali in servizi gratuiti di supporto erogati dagli Incubatori di impresa finalizzati alla stesura del Business Plan, oltre a servizi di orientamento e consulenza sui temi della Smart Mobility a Torino, erogati nell’ambito del progetto Città di Torino – ToMove. Sarà inoltre possibile usufruire dei servizi gratuiti di orientamento ed accompagnamento erogati dagli esperti di Invitalia, Partner Ufficiale del Premio Nazionale dell’Innovazione, per la presentazione delle domande di agevolazione sugli incentivi dedicati alla creazione d’impresa.

Per partecipare c’è tempo fino al 3 giugno, compilando la candidatura sul sito ufficiale del concorso www.startcup-piemonte-vda.it. I team che presenteranno le migliori idee imprenditoriali e supereranno la fase di selezione saranno contattate direttamente dagli Incubatori per avviare i servizi di consulenza.

La Fase II, ovvero la Business Plan Competition, prenderà il via il 4 giugno e terminerà il 28 luglio, dando accesso alla selezione finale e ai premi erogati in denaro e servizi. Per partecipare, è necessario presentare un Business Plan che descriva un progetto imprenditoriale sempre tramite la piattaforma www.startcup-piemonte-vda.it.

Si può partecipare ad una sola o ad entrambe le fasi, gratuitamente, presentando un’idea di impresa oppure un progetto imprenditoriale che, indipendentemente dallo stadio di sviluppo, siano frutto del lavoro di un singolo o di un gruppo di individui e finalizzati alla nascita di una startup innovativa.

Sono ammessi, individualmente o in gruppo, tutti gli aspiranti imprenditori maggiorenni, universitari e strutturati di atenei e centri di ricerca (studenti universitari, laureati, dottorandi o PhD di ricerca, assegnisti o borsisti di ricerca, professori strutturati) ed i titolari di imprese appena avviate come specificato sul Regolamento della competizione. Durante il processo online di candidatura, i proponenti dovranno individuare un Incubatore di riferimento, scegliendolo tra gli Incubatori di imprese degli Enti Promotori (I3P – Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore di Imprese dell’Università di Torino, oppure Pépinières d’Entreprises di Aosta o di Pont-Saint-Martin, in caso di candidatura al Premio Valle d’Aosta).

Ad essere ammessi alla competizione sono idee e progetti imprenditoriali che fanno riferimento alle categorie di gara:

• Life Sciences, per prodotti e/o servizi innovativi per migliorare la salute delle persone;
• ICT, cioè prodotti e/o servizi innovativi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media per la cybersecurity e per il cloud computing – ad esempio e-commerce, social media, mobile, gaming – e tecnologie hardware e software innovative – ad esempio dispositivi di microelettronica e fotonica, materiali avanzati per l’ICT, nuove architetture computazionali, tecnologie in ambito AI/LLM, imaging;
• Cleantech & Energy (prodotti e/o servizi innovativi orientati al miglioramento della sostenibilità ambientale, la salvaguardia dell’ambiente, la gestione dell’energia);
• Industrial (prodotti e/o servizi innovativi per la produzione industriale che non ricadono nelle categorie precedenti, innovativi dal punto di vista della tecnologia o del mercato);
• Turismo e Industria Culturale e Creativa (prodotti e/o servizi innovativi rivolti al settore del turismo e dell’industria culturale e creativa).
Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Piemonte, afferma: “Ogni progetto presentato alla Start Cup è un passo concreto verso il futuro: la Regione Piemonte punta sull’innovazione e sul talento giovanile come leve per un’economia dinamica e competitiva. La Start Cup Piemonte Valle d’Aosta è un’opportunità unica per promuovere il progresso tecnologico, con progetti che riflettono l’importanza di investire in conoscenza e collaborazione tra università, istituzioni e imprese. Sostenere questa progettazione significa fermare la fuga dei cervelli, creare sviluppo e occupazione qualificata, e rafforzare il legame tra ricerca, impresa e territorio. Lavoriamo per liberare energie, investiamo nei talenti e ampliamo il ventaglio di opportunità per creare valore: è quello che il sistema economico chiede alla politica”.

Andrea Tronzano, assessore alle attività produttive della Regione Piemonte, sottolinea: “Con la Start Cup Piemonte Valle d’Aosta investiamo nei talenti e nelle idee che possono davvero fare la differenza per il futuro del nostro territorio. Sostenere la nascita di nuove imprese ad alto contenuto di innovazione significa creare sviluppo, occupazione qualificata e valore aggiunto per l’intero ecosistema economico piemontese. Grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo Plus accompagniamo i giovani imprenditori lungo un percorso che parte dall’idea e arriva al mercato, rafforzando il legame tra ricerca, impresa e territorio”.

Il comitato organizzativo di Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, composto dai due incubatori piemontesi, commenta: “Start Cup Piemonte Valle d’Aosta rappresenta ormai un punto di riferimento consolidato per l’innovazione regionale. Edizione dopo edizione, l’iniziativa offre una fotografia aggiornata del fermento imprenditoriale locale, evidenziando i trend emergenti e i settori su cui è strategico concentrare risorse, attenzione e investimenti. È anche un momento prezioso per attivare nuove connessioni tra università, ricerca e impresa, favorendo un ecosistema sempre più integrato, inclusivo e capace di generare impatto. Il valore aggiunto dell’iniziativa risiede proprio nella capacità di stimolare l’innovazione dal basso, coinvolgendo attivamente giovani imprenditori, ricercatori e realtà territoriali in un processo di crescita condiviso. La rete degli incubatori e dei partner continua ad ampliarsi, a testimonianza di un sistema che crede fortemente nella cultura dell’innovazione come motore per lo sviluppo economico e sociale del territorio.”

Montepremi totale di oltre 65.000 euro per il concorso dei Business Plan

Entro novembre saranno decretati i migliori progetti di startup partecipanti alla Business Plan Competition (Fase II) che riceveranno premi e menzioni speciali attribuiti con il supporto di una Giuria composta da imprenditori, venture capitalist e business angel. Grazie alla dotazione messa a disposizione dagli Enti Promotori e dai Sostenitori dell’edizione 2025, il montepremi complessivo sarà di oltre 65.000 euro e sarà erogato in denaro e servizi offerti da diversi partner.

I tre vincitori assoluti riceveranno premi in denaro. Al primo classificato andrà un premio di 7.500 euro, al secondo di 5.000 e al terzo di 2.500. Ai primi sei progetti sarà inoltre riconosciuto il premio di 1.000 euro ciascuno per l’iscrizione all’edizione 2025 del PNI, il Premio Nazionale per l’Innovazione, la “coppa dei campioni” tra i progetti di impresa vincitori delle Start Cup regionali che quest’anno si svolgerà a Ferrara, presso Ferrara Expo, giovedì 4 e venerdì 5 dicembre 2025. L’evento sarà organizzato congiuntamente da PNICube e dall’ Università degli Studi di Ferrara, nell’ambito di ECOSISTER – Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia-Romagna, finanziato dal PNRR.

Grazie a Sponsor e Partner interessati a contribuire concretamente allo sviluppo dell’innovazione, Start Cup Piemonte Valle d’Aosta prevede inoltre una serie di premi speciali:

• Fondazione CRC, attenta ad interventi rivolti a competitività e sviluppo sostenibile, assegnerà il Premio Fondazione CRC di 10.000 euro al miglior progetto imprenditoriale che insedi l’impresa nella Provincia di Cuneo;
• Regione Autonoma Valle d’Aosta, tesa allo sviluppo imprenditoriale sul territorio valdostano, assegnerà il Premio Valle d’Aosta di 7.500 euro al miglior progetto imprenditoriale che insedi l’impresa nella Pépinière d’Entreprises di Aosta o di Pont-Saint-Martin;
• Distretto Aerospaziale Piemonte, associazione che si pone l’obiettivo di potenziare il settore dell’aerospazio – collaborando con tutti gli attori del settore e anche tramite la creazione di progetti per la diffusione dell’innovazione – assegnerà il Premio Sostenibilità nell’Aerospazio di 7.500 euro al miglior progetto che consideri il tema della sostenibilità nell’aeronautica e nello spazio;
• Fondazione Laura & Franco Beltramo ETS, ente interessato a contribuire concretamente alla nascita e allo sviluppo di nuova imprenditorialità innovativa, offrirà due Premi Social Innovation di complessivi 7.500 euro destinati a due migliori progetti imprenditoriali in campo medico, farmaceutico, delle biotecnologie, dell’agricoltura e del fabbisogno alimentare che favoriscano il progresso sociale e lo sviluppo di condizioni di vita migliori;
• Fondazione LINKS, centro di ricerca interessato a favorire la crescita tecnologica ed economica, aumentare la competitività dell’ecosistema e valorizzare la proprietà intellettuale, metterà in palio il Premio Città del Futuro e Sostenibilità, del valore complessivo di 7.500 euro sotto forma di credito spendibile in servizi tecnici erogati dal personale LINKS, a massimo due dei migliori progetti che propongono prodotti e/o servizi innovativi basati su tecnologie legate alla sostenibilità;
• Jacobacci & Partners, società di riferimento nel panorama italiano e una delle principali realtà europee nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale, destinerà ai due migliori progetti imprenditoriali con caratteristiche di proprietà intellettuale, due premi del valore complessivo di 7.000 euro, erogati sotto forma di credito spendibile in servizi di consulenza in tema di tutela di marchi, modelli e brevetti;
• il Premio UniCredit Start Lab, offerto da UniCredit, interessata a supportare le startup innovative nelle fasi di vita aziendale con azioni specifiche, consisterà in una sessione di mentorship per valutare l’idoneità di un progetto ad essere ammesso a contenuti mirati del programma Start Lab;
• tre premi “Future Mobility” in servizi, destinati ad altrettanti progetti imprenditoriali in tema di mobilità urbana smart e sostenibile, offerti nell’ambito del progetto Città di Torino – ToMove.
Previste anche cinque menzioni speciali:

• “Imprenditoria Femminile”, per il miglior progetto di impresa al femminile con un team a maggioranza femminile (maggiore del 50%);
• “Social Innovation”, per il miglior progetto di innovazione sociale, che propone soluzioni innovative in uno dei campi previsti dall’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo 155/2006 sull’impresa sociale;
• “Open Innovation / Spin Off Industriali”, dedicata al miglior progetto riguardante prodotti e/o servizi innovativi derivanti da un’attività di Ricerca condotta in collaborazione tra un’impresa e un ateneo piemontese;
• “Climate Change”, per il miglior progetto di impresa ad impatto sul cambiamento climatico in grado di integrare innovazione, tecnologia, protezione e valorizzazione delle risorse naturali, al fine di generare crescita economica e tutela dell’ambiente;
• “Tecnologie Sostenibili”, al progetto che si distingue particolarmente per la sua originalità intesa come relativa all’ambito del marchio oppure della tecnologia assegnato da Jacobacci & Partners.
Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando completo: https://www.startcup-piemonte-vda.it/

Una montagna più accessibile, con servizi migliori e infrastrutture: il piano della Regione

Una montagna più accessibile, con servizi migliori e infrastrutture moderne: è questo l’obiettivo della nuova ripartizione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane che la Giunta regionale del Piemonte ha trasmesso al Dipartimento Affari Istituzionali.

Il documento stabilisce come saranno suddivisi i 23 milioni di euro destinati alle Unioni montane:

  • 10,1 milioni di euro per sostenere gli esercizi di prossimità, i servizi per l’infanzia (0-6 anni), le attività di pre e post scuola, l’aggiornamento della segnaletica e la manutenzione dei percorsi escursionistici;

  • 3,96 milioni di euro per la tutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse ambientali attraverso le Green Communities;

  • 4 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture digitali;

  • 2 milioni di euro per la prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico;

  • 1,08 milioni di euro per integrare il bando relativo ai terrazzamenti;

  • 1,7 milioni di euro per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;

  • 200.000 euro destinati al sostegno delle associazioni fondiarie.

L’assessore regionale alle Aree Interne, Marco Gallo, ha sottolineato: “Vivere e lavorare in montagna non deve essere una sfida. Non può esserci sviluppo senza connessione, senza servizi di base e senza un supporto concreto alle comunità locali”. Gallo ha spiegato che il piano è stato pensato per affrontare le criticità più urgenti: la carenza di segnale telefonico e internet, la difficoltà di mantenere attivi i negozi e i servizi di prossimità, e la necessità di rilanciare il turismo montano attraverso infrastrutture moderne e accessibili.

“È un investimento per chi decide di restare, per chi vuole fare impresa e per chi crede nel futuro della montagna – ha aggiunto l’assessore –. Con queste misure vogliamo costruire una rete digitale capace di connettere anche i comuni oggi privi di segnale telefonico. È un intervento complesso, che richiederà studi approfonditi da parte della Direzione Competitività per individuare le migliori soluzioni”.

Il piano è il frutto di un costante confronto con i territori, realizzato attraverso il dialogo con la Conferenza dei presidenti delle Unioni montane, e dà continuità alle azioni già avviate negli anni precedenti.

Incendio in Rsa per un mozzicone di sigaretta, muore un uomo

Nella notte un 78enne è morto a Rivarolo Canavese, per un incendio in una Rsa, l’Anffas Fondazione Comunità la Torre. L’incendio si è verificato probabilmente per un mozzicone di sigaretta che ha dato alle fiamme il materasso. Un operatore sanitario è rimasto lievemente ferito. Sono intervenuti i vigili del fuoco.

Animali da compagnia: dalla scheda sanitaria allo smarrimento, nuovi servizi online per i residenti in Piemonte

Sul portale del Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia (SINAC) sono disponibili, per i soli residenti in Regione, nuove e utili funzionalità. Per i proprietari di animali da compagnia piemontesi, infatti, è ora possibile, direttamente online:

  • Segnalare il furto o lo smarrimento

  • Segnalare il ritrovamento

  • Segnalare il decesso

  • Consultare la scheda sanitaria

  • Verificare lo stato delle proprie segnalazioni

L’accesso alla nuova area del portale è possibile tramite identità digitale (SPID, CIE, CNS, ecc.), e ogni cittadino potrà operare esclusivamente per gli animali di cui risulta proprietario. Le segnalazioni registrate dai cittadini saranno poi gestite dal Servizio Veterinario di competenza, che avrà la possibilità di approvarle o rifiutarle. In caso di approvazione l’evento sarà automaticamente registrato in SINAC.

Il portale dedicato ai cittadini è accessibile all’indirizzo https://sinac.vetinfo.it.

Si ricorda che la Banca Dati Regionale Animali da compagnia (ARVET), è stata trasferita all’interno del SINAC per raccogliere e gestire i dati di cani, gatti, conigli, furetti e roditori.

 

Il Comune promuove il commercio di prossimità per lo sviluppo della città

La Giunta comunale di Torino ha approvato  una delibera proposta dall’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino, con cui la Città conferma la propria volontà di mantenere l’iscrizione del Distretto del Commercio nell’Elenco regionale. Nella stessa seduta è stato approvato anche il nuovo schema di Protocollo di Intesa, che sarà sottoscritto con i partner di primo livello: Ascom Confcommercio Torino e Provincia e Confesercenti Torino e Provincia.

Attraverso questa decisione, l’Amministrazione e i soggetti coinvolti ribadiscono la volontà di sostenere il commercio di prossimità e di contribuire allo sviluppo economico e sociale della città. Il Distretto del Commercio di Torino è infatti un’area pilota per l’adozione di strumenti e metodologie innovative, mirate a rafforzare il tessuto commerciale e valorizzare l’identità urbana. L’area interessata include un ampio settore centrale, delimitato da arterie cittadine come Murazzi del Po, Via Ormea, Corso Sommeiller, Corso Castelfidardo e Lungo Dora Agrigento.

Il rilancio del commercio locale è sicuramente una delle nostre priorità – spiega l’assessore Paolo Chiavarino – i negozi di vicinato sono infatti un elemento fondamentale della nostra città perché contribuiscono all’identità dei quartieri, li mantengono vivi e offrono la possibilità di socializzare oltre a risultare un importante presidio per la sicurezza del territorio. Quanto approvato oggi – sottolinea l’assessore – sancisce la prosecuzione del nostro impegno nel sostegno all’economia di prossimità, sia per quanto riguarda zone commerciali più centrali che in periferia, dove stiamo lanciando il bando per le imprese finanziato nel quadro del PN Metro Plus. L’obiettivo ora è di avviare un dialogo con la Regione per allargare il numero dei Distretti del Commercio sul territorio cittadino, arrivando almeno a tre.

I Distretti del Commercio, istituiti dalla Regione Piemonte nel novembre 2020 in risposta alla crisi economica post-pandemica, sono raccolti in un apposito registro e soggetti a verifica triennale dei risultati e dei requisiti.

Per Torino, l’istituzione di un Distretto ha rappresentato una leva strategica per sperimentare nuove modalità di valorizzazione territoriale, puntando sul commercio come strumento di coesione e identità locale.

Nel corso del primo triennio di attività, il Comune ha promosso numerose iniziative, tra cui campagne rivolte a cittadini e turisti per incentivare l’acquisto nei negozi di vicinato e nei mercati rionali. Queste azioni sono state supportate da strumenti digitali come un sito web, una piattaforma web-gis, l’app TorinoMercati e una pagina Instagram dedicata. La campagna “Torino Compra Vicino”, che include anche il progetto EPIC dedicato ai locali storici, innovativi e di eccellenza, è una delle principali iniziative promosse.

A ciò si aggiungono progetti di marketing territoriale – come guide turistiche, merchandising e calendari legati a Porta Palazzo – e iniziative di animazione urbana, tra cui il Villaggio di Natale in piazza Solferino, spettacoli circensi nei mercati e concerti all’aperto. Infine, grazie ai fondi del programma PINQuA, sono stati avviati lavori di riqualificazione in alcuni mercati storici, come Porta Palazzo, dove – con il contributo della Camera di Commercio – sono stati sostituiti i vecchi banchi in legno del settore ortofrutta con nuove strutture in alluminio, più funzionali e facili da rimuovere a fine giornata.

Parco della Salute di Torino, con il contratto di affidamento un primo passo per la fase esecutiva dei lavori

Il contratto di affidamento della concessione per la progettazione, costruzione e gestione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino al raggruppamento di imprese Consorzio SIS e ABP Nocivelli è stato firmato in Regione dal commissario Marco Corsini e da Claudio Dogliani, legale rappresentante della società di progetto che si è aggiudicata la gara.

Presenti alla cerimonia il presidente Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi e i rappresentanti della cabina di regia che, accanto a Regione e azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza, comprende Prefettura, Comune, Università e Politecnico di Torino.

«Siamo davvero a un passo cruciale – ha commentato il presidente Cirio – Fino a pochi mesi sembrava che questo progetto fosse destinato a tramontare e invece la determinazione della Regione, il supporto del Governo, che con noi ha deciso di nominare il commissario straordinario Corsini e il grande lavoro suo e dei tecnici, che ringrazio, hanno consentito di arrivare alla firma del contratto d’appalto. Si passa così dalla fase delle carte a quella, finalmente, della progettazione esecutiva e dei cantieri».

«Adesso comincia una fase di concertazione che avrà tre tavoli: il primo che coinvolge l’Università per definire risorse e modalità per la parte di sua competenza, il secondo con il Comune di Torino per aggiornare la destinazione urbanistica dell’area, perché quella di oggi è datata, e il terzo confronto va fatto l’azienda sanitaria per gli aspetti strategici e amministrativi sul Parco: è già previsto che il Regina Margherita è autonomo e resta separato e sul resto si valuta tutti insieme», ha proseguito Cirio.

Nei prossimi mesi la cabina di regia, insieme a tutti i soggetti coinvolti, definirà nel dettaglio la sua struttura e le sue relazioni con il sistema ospedaliero, quello esistente e quello in fase di realizzazione, si Torino e dell’area metropolitana.

L’assessore Riboldi ha evidenziato che «la Regione prosegue nel suo piano di realizzazione di nuove strutture sul territorio, che complessivamente vale oltre 4,5 miliardi di euro. Oggi aggiungiamo un altro tassello fondamentale nell’iter per la costruzione del Parco della Salute, un’opera fondamentale non solo per Torino ma per tutto il Piemonte. Ringrazio il commissario Corsini per il suo lavoro nel rispetto del cronoprogramma: ora entriamo in una fase decisiva che richiede la collaborazione di tutti i soggetti che compongono la cabina di regia».

«Avevo preso un impegno con il presidente e l’ho mantenuto, la stipula di questo contratto è un momento fondamentale – ha sostenuto Corsini – Da adesso in poi partono i termini esecutivi, la conferenza dei servizi che auspico sia gestita in tempi giusti per dare poi il via alla progettazione esecutiva e alla consegna dei lavori. Avevo detto che avremmo imboccato una strada in discesa e stiamo sfruttando l’abbrivio».

Soddisfazione è stata espressa anche dai rettori di Università e Politecnico, Stefano Geuna Stefano Corgnati, e da Thomas Schael, commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino.

I prossimi passi

Con la firma del contratto si chiude la complessa fase di aggiudicazione e si entra formalmente nella fase esecutiva dei lavori. Il contratto prevede la realizzazione da parte dell’affidatario della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori, il cui importo offerto in sede di gara è di 495 milioni di euro, che diventano 592,4 con Iva e spese tecniche.

Sono inoltre in corso di realizzazione i lavori di bonifica dell’area, affidati con un precedente appalto che beneficiano di un finanziamento di 18,5 milioni.

L’investimento complessivo ammonta pertanto a 610,9 milioni di euro, di cui 226,8 a carico dello Stato, 11,9 della Regione e 372,2 del concessionario.

Il contratto fa seguito alla firma dell’accordo di programma tra Ministero dell’Economia e Finanze, Ministero della Salute e Regione Piemonte con il quale sono stati finanziati con 84,3 milioni dello Stato e 4,4 della Regione.gli extra costi a integrazione delle risorse già stanziate. Prevista anche la corresponsione di un canone di disponibilità (comprensivo dei costi di manutenzione e energetici) di 39,99 milioni di euro all’anno per 25 anni.

Ora il commissario Corsini potrà convocare la conferenza dei servizi, che consentirà di ottenere tutti i permessi, nulla osta e le autorizzazioni necessarie per l’avvio dei lavori. L’impresa dovrà poi procedere allo sviluppo del progetto esecutivo e alla successiva esecuzione delle opere.

La conferenza dei servizi sarà convocata nei prossimi giorni e si concluderà al massimo entro il mese di novembre, da lì ci saranno otto mesi per la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori.

cs

25 Aprile a Torino, se l’intolleranza soffoca la libertà

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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La festa del 25 aprile non si è aperta bene a Torino perché i tafferugli hanno creato problemi alla manifestazione del 24 in piazza Castello. I centri sociali e i loro supporter hanno assalito il palco dal quale con i megafoni hanno fatto a modo loro una contro-manifestazione. E’ la prima volta che accadeva. Anche la presenza provocatoria di un consigliere comunale che si autodefinisce radicale,  non ha giovato a calmare le acque agitate. Ma ciò che appare assolutamente fuori discussione è che la festa della Liberazione è stata connotata dalla intolleranza che tende a soffocare proprio la libertà conquistata 80 anni fa. Certo, i climi di guerra tendono a inasprire degli animi e fanno emergere un antisemitismo antico, mai rinnegato, anzi  oggi più che mai orgogliosamente ostentato. Stamattina all’incontro sulla passeggiata Pannella si è vissuto  invece ciò che dovrebbe accadere di norma  alla festa del 25 aprile: un pluralismo di bandiere e di interventi anche di opposto significato in nome del libero pensiero. Questo è il vero modo di rivivere la Resistenza senza intenti egemonici superati dai tempi. Possibile che agli organizzatori dell’incontro in piazza Castello non sia mai venuto  in mente di evitare sempre gli stessi oratori ufficiali ,reclutati sistematicamente da un’unica esclusiva area ideologica e politica?  La ripetitività ha stancato e può anche far capire che ci sia qualcuno che non voglia solo ascoltare delle prediche, ma voglia anche far sentire la propria voce. Non giustifico certo la violenza dei centri sociali, ma diventa un fatto sempre più intollerabile, proprio nello spirito pluralistico del 25 aprile, che a celebrare la Messa cantata in piazza siano sempre gli stessi officianti. Io ho chiuso il mio intervento alla passeggiata Pannella con un “Viva l’Italia!” che certamente sarebbe stato improponibile in piazza Castello e che forse pochi hanno apprezzato alla passeggiata Pannella. Ma è il grido con cui sono morti sotto il fuoco fascista il Generale Perotti e gli eroi del Martinetto.
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(Foto Cosap)

25 aprile, ottant’anni di libertà

L’Italia celebra, questo 25 aprile, l’80 anniversario della Liberazione, “fondamento della Repubblica e presupposto della Costituzione, che hanno consentito all’Italia di riallacciare i fili della sua storia e della sua unità”, come ricordato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ultimo discorso di fine anno. Tenere viva la memoria si configura oggi come un atto di resistenza. Una resistenza capace di reggere il tempo, di sconfiggere i tentativi di revisione, di presentare i valori scaturiti da una delle stagioni cruciali per la nostra democrazia con la necessaria chiarezza. Mai come ora, a ottant’anni da quei giorni di aprile del 1945, da quella giornata intensa di lotta e libertà, scandita dalla proclamazione dell’insurrezione generale da parte del Comitato di liberazione nazionale alta Italia, si avverte l’esigenza o, ancor meglio, il dovere civile della pratica concreta e quotidiana dell’antifascismo. I valori democratici sono per definizione antifascisti, come ha ricordato più volte lo storico Gianni Oliva. Lo sono poiché la democrazia si basa su principi di libertà, pluralismo e rispetto delle istituzioni, tutti elementi incompatibili con un regime dittatoriale. Il fascismo negò le libertà fondamentali, represse ogni dissenso e impose un modello politico totalitario. In questo senso, chiunque difenda la democrazia non può che essere antifascista, in quanto rifiuta ogni forma di governo che si fondi sulla soppressione delle libertà individuali e collettive. Ottant’anni fa il Paese, pur ridotto in macerie dalla guerra fascista e segnato da profonde divisioni politiche ed umane, seppe iniziare un nuovo cammino. La memoria cha anche il compito di ”far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”, come più volte sottolineato dal Presidente Mattarella. Soprattutto oggi occorre riconoscere il valore dell’antifascismo in modo aperto, chiaro, inequivocabile, diretto, senza ambiguità. Per questo è indispensabile cercare di ricucire i frammenti di una memoria collettiva sempre più labile, sempre più frammentaria. Lo dobbiamo a chi lottò allora per liberare l’Italia e lo dobbiamo a tutti noi.

Marco Travaglini

Uccide a coltellate i vicini di casa e si taglia la gola

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È sfociata in tragedia quella che sembra essere stata l’ennesima e fatale lite tra vicini, questa sera a Volvera, nel Torinese.
In un caseggiato del paese un uomo e una donna avrebbero rimproverato il vicino. Questi, armato di un coltello avrebbe ucciso i due e si sarebbe tolto la vita con una coltellata alla gola. Sul posto i carabinieri.

Tensioni alla fiaccolata della Liberazione

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Qualche tafferuglio questa sera prima della fiaccolata del 25 Aprile in piazza Arbarello quando un gruppo di esponenti radicali con alla testa il consigliere Silvio Viale, si stava inserendo nel corteo. I radicali portavano le insegne della Nato e avevano bandiere di Ucraina e Unione Europea. Qualche strattone e slogan da parte di altri manifestanti del mondo dei centri sociali, finché la polizia ha separato le parti.

Il Presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, presente alla fiaccolata per celebrare l’80° anniversario della Liberazione, così commenta i disordini verificatisi quasi al termine dell’evento: “Quando i nostri nonni sconfissero la dittatura, lo fecero per donarci la libertà di esprimere le nostre idee, non per giustificare chi oggi si scontra con la polizia, non rispetta l’Inno nazionale e interrompe manifestazioni regolarmente convocate invadendone i palchi. Chi agisce così non esercita la democrazia: la calpesta. E offende la memoria di chi ha lottato per conquistarla”. Ed aggiunge: “Grazie alla presenza e all’intervento delle forze dell’ordine la situazione non è degenerata con conseguenze più serie. Esprimo la mia solidarietà al sindaco Lo Russo”.