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La Sindone di Torino diventa una web-serie

Roberto Repole, arcivescovo di Torino ha presentato alla Facoltà di Teologia una docu-serie sulla Sindone realizzata dalla Diocesi in collaborazione con l’Officina della Comunicazione e con il sostegno della Fondazione Crt. Insieme a Repole anche il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, il direttore del Centro internazionale di Studi sulla Sindone Gian Maria Zaccone, e il regista  Omar Pesenti.
“Nell’epoca  moderna – ha osservato Repole – quando si pensa alla Sindone il primo interesse è di tipo scientifico: è vera, non è vera? Un interesse legittimo, ma non dovremmo mai dimenticare che l’interesse scientifico per la Sindone esiste in quanto esiste il Vangelo che racconta di Gesù morto e risorto. Per i credenti in Cristo  la Sindone è una sorprendente porta di ingresso a Gesù e al suo mistero”. Le 4 puntate della docu-serie, ciascuna della durata di 9 minuti, saranno disponibili sulla piattaforma Vativision, sui canali delle diocesi italiane, dei network televisivi dell’area piemontese, sui siti della diocesi di Torino, de La Stampa, e dei settimanali piemontesi della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Oltre alle clip video anche  4 podcast che saranno veicolati sui più importanti canali audio.

Semaforo antismog: prosegue fino a lunedì 20 febbraio il livello 1 (arancio)

Fino a lunedì 20 febbraio 2023 compreso (prossimo giorno di controllo) resterà in vigore il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Bonus edilizia, la preoccupazione delle imprese artigiane: stop a sconto in fattura e cessione crediti

“A rischio anche l’iniziativa della Regione per l’acquisto di 50milioni di crediti”

 Felici e Tanino (Confartigianato Imprese Piemonte): In pericolo occupazione e investimenti nelle costruzioni: il Governo ci ripensi”.

 Il “sistema casa” del Piemonte: oltre 50mila imprese e 80mila addetti

 

“Un provvedimento inaspettato, ingiusto e dannoso, che lascia increduli noi e tutte le imprese artigiane e i professionisti che operano nel Sistema Casa del Piemonte. Per questo speriamo in un ripensamento del Governo per evitare ulteriori situazioni di crisi finanziaria per le realtà produttive e un problema di carattere “sociale” per quei committenti più deboli o addirittura fiscalmente incapienti che hanno basato la fattibilità dei lavori sulla possibile opzione di cessione del credito o sconto in fattura.”

E’ questo il commento di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, sul decreto legge relativo alla cessione dei crediti approvato ieri dal Governo.

Confartigianato Imprese Piemonte ricorda come quello del “sistema casa” in Piemonte sia rappresentato da oltre 50mila imprese e 80mila addetti.

“Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema, invece non solo non c’è nessuna risposta ma, al contrario, il Governo ha bloccato, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti – Commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Piemonte Edilizia– con questa situazione ci potremmo trovare, infatti, sia con il problema irrisolto dei crediti incagliati sia a non poter operare più su nuove potenziali commesse legate ai bonus.”

Secondo Confartigianato Imprese Piemonte il blocco previsto nel decreto legge coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva, di poter continuare ad operare anche attraverso i bonus fiscali.  Viene quindi a mancare uno degli aiuti esistenti per raggiungere gli obiettivi green che la Comunità Europea è procinto di approvare. Anche il blocco della possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici rappresenta l’eliminazione di un altro possibile aiuto nello sblocco dei crediti incagliati.

 “L’intervento sugli Enti Pubblici – sottolinea Felici – di fatto, fa tramontare la tanto apprezzata iniziativa di far acquistare dalla Regione Piemonte 50milioni di euro di crediti: questo è un fatto gravissimo”.

Per Confartigianato Imprese Piemonte i bonus e gli incentivi nel settore delle costruzioni, soprattutto in questi anni di situazione congiunturale proibitiva, hanno dato prova di essere stati apprezzati e praticati su larga scala dando forte impulso al rilancio dell’edilizia e di tutto l’indotto. Soprattutto nel comparto artigiano edile, settore chiave dell’economia nazionale e del Piemonte, hanno avuto un peso specifico importantissimo sia in termini di fatturato che di occupati.

“Purtroppo – conclude Tanino – in Piemonte, nonostante l’enorme mole d’investimenti che sono andati a ricadere positivamente su imprese, tecnici e indotto, ci sono ancora diversi miliardi di euro che le realtà piemontesi del Sistema Casa non sono ancora riuscite a incassare attraverso la cessione dei crediti. Ovvero migliaia di imprese rischiano seriamente di chiudere per mancanza di liquidità”.

Secondo Confartigianato Imprese Piemonte, solo in questi ultimi giorni si è compreso come il possibile sblocco dei crediti fiscali incagliati sarebbe dipeso anche dalla loro classificazione nel bilancio dello Stato. Non tanto dalla necessità di evitare le frodi, dunque.

Infatti, in attesa che, ormai a giorni, si pronunci anche l’ISTAT su questa partita, intanto Mef ed Eurostat hanno fatto intendere come una nuova stagione come quella trascorsa, con aliquote altissime di detrazioni e compravendita libera dei crediti fiscali nascenti, sarebbe impensabile. Infatti, con ogni probabilità, questa si tradurrebbe in un aumento di debito pubblico.

“Ma è anche vero – conclude Felici  che per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica, non si potrà prescindere da percentuali di detrazione “accattivanti” almeno per gli interventi energetici e antisismici, per i quali concedere le cessioni a terzi. Non dimentichiamoci che la vera svolta per la realizzazione di migliaia di interventi tra il 2021 ed il 2022, è stata proprio la possibilità di cessione del credito fiscale”.

Scuola, famiglie e istituzioni contro bullismo e cyberbullismo

L’assessore regionale a Istruzione e Merito Elena Chiorino al convegno  “Bullismo a scuola: cos’è e come reagire” organizzato da U.Di.Con. e Istituto S.Anna di Moncalieri

Scuola e famiglia devono riappropriarsi del loro ruolo primario di educatori al rispetto, col sostegno delle istituzioni
Contrasto senza remore a bullismo e cyberbullismo. Scuola e famiglia devono riappropriarsi del loro ruolo primario, attraverso l’educazione e la sensibilizzazione. Dove purtroppo spesso non incide la famiglia, è la Scuola che deve svolgere un compito imprescindibile: educare al rispetto – lo ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte Elena Chiorino nel corso del convegno “Il bullismo a scuola: cos’è e come reagire” di U.di.Con. Piemonte svoltosi nella sede dell’Istituto Sant’Anna dell’Opera Barolo di Moncalieri  a Moncalieri. Per l’assessore Chiorino ”abbandono scolastico, demotivazione e depressione sono gli effetti correlati al bullismo: è ormai evidente il rapporto di causa-effetto tra bullismo e salute mentale dei nostri giovani e come madre e rappresentante delle istituzioni non posso permettere il dilagare di una fenomeno tale, capace di generare effetti devastanti sulla nostra società. I nostri giovani devono poter stare bene a scuola e per garantire questo la Regione Piemonte dal 2020 a oggi ha investito oltre 350 mila euro in centinaia di progetti a contrasto del bullismo e nell’anno scolastico 2021-2022 ha finanziato percorsi di formazione e approfondimento sull’uso dei “social media” e sul loro abuso da parte dei più giovani, già a partire dalla scuola primaria. Tra gli obiettivi prioritari – ha concluso l’assessore Chiorino – vi è anche quello di restituire maggiore autorevolezza ai docenti e, durante lo scorso anno scolastico, abbiamo finanziato 14 percorsi formativi per insegnanti di ogni ordine e grado“. 
L’EVENTO U.DI.CON.
L’evento “Il bullismo a scuola: cos’è e come reagire” ha chiuso il ciclo di iniziative sul tema organizzate dall’Istituto Sant’Anna e dall’Opera Barolo, con la partnership di U.di.con. Piemonte. Ha preso parte ai lavori il Presidente di U.di.con. Piemonte Giuseppe Arcieri che ha ricordato l’esperienza maturata in merito nel corso degli anni dall’Unione per la difesa dei consumatori, come testimoniano le Giornate Nazionali contro il bullismo organizzate dall’associazione; Francesca Bottazzi, coordinatrice didattica, ha illustrato i lavori che hanno visto la partecipazione sia degli insegnanti che degli studenti delle scuole secondarie di primo grado: i primi hanno preso parte ad una giornata di formazione sul tema, mentre per i più piccoli è stato scelto il mezzo dell’animazione teatrale, a cura del regista ed attore Fabrizio Coniglio. Gli aspetti psicologici del fenomeno sono stati illustrati dalla Dott.ssa Claudia Fe, mentre i risvolti giuridici sono stati evidenziati dagli Avv. Luca Cattalano e Bartolomeo Grippo.

Il Piemonte in aiuto dei terremotati turchi apre con 12 ore di anticipo l’ospedale da campo

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO E GLI ASSESSORI REGIONALI ALLA SANITA’ ICARDI E ALLA PROTEZIONE CIVILE GABUSI: «GRAZIE AGLI OPERATORI PIEMONTESI IN CAMPO PER IL LORO STRAORDINARIO IMPEGNO»

 

Ha aperto stamattina alle 8, con almeno dodici ore di anticipo rispetto al previsto, l’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) della Regione Piemonte allestito nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.

Lo comunica l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che insieme al presidente della Regione Alberto Cirio e all’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi è in costante contatto con il coordinatore della missione della Maxiemergenza regionale in Turchia, Mario Raviolo.

«I nostri sanitari e volontari della Protezione civile operativi ad Antiochia – osserva Icardi – hanno trovato una situazione catastrofica. La popolazione è stremata, le richieste di assistenza all’ospedale sono continue e di ogni genere. Abbiamo impegnato sul campo personale altamente specializzato e in grado di lavorare in condizioni di massima emergenza. L’ospedale Emt2 della Regione Piemonte è unico in Italia e tra le dodici strutture di questo genere al mondo. Ringrazio tutti coloro che in questo momento stanno prestando senza riserve la loro opera per renderlo completamente funzionale alle esigenze delle popolazioni terremotate della Turchia».

«Ancora una volta il Piemonte scende in campo con la forza preziosa del suo personale sanitario e dei volontari della Protezione Civile per aiutare chi sta vivendo momenti terribili – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sappiamo quanta dedizione stanno mettendo in campo e non potremmo essere più orgogliosi di loro».

Il team sanitario della Maxiemergenza della Regione Piemonte attualmente operante nell’ospedale da campo di Antiochia è composto da 76 persone: un team leader (chirurgo), un deputy team leader (chirurgo), un medico infettivologo, quattro medici urgentisti, un medico pediatra, cinque medici anestesisti, quattro chirurghi, tre chirurghi ortopedici, due ginecologi, un’ostetrica, un fisioterapista, trentuno infermieri (inclusi coordinatori, strumentisti, infermieri sala operatoria), due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, un  assistente amministrativo, un ingegnere, tre tecnici logisti e dodici tecnici logisti afferenti al Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione Civile.

Un organico al quale si aggiungono gli oltre 40 volontari della Protezione civile piemontese operanti nella stessa zona e che hanno contribuito all’allestimento dell’ospedale.

«L’aiuto che diamo in queste circostanze è sempre straordinario – continua Marco Gabusi assessore alla Protezione Civile – sono molto grato a tutti i volontari della Protezione civile piemontese che hanno scelto di partire per la Turchia e portare il loro bagaglio di conoscenza alle persone più bisognose. Il numero dei decessi sta salendo rapidamente è quindi importante intervenire con rapidità per continuare a salvare il maggior numero di persone possibile».

Conclude Gabusi «Sulla nave sono saliti elettricisti, idraulici, traduttori e personale altamente formato per le situazioni da campo. Siamo in continuo contatto con i volontari nelle zone terremotate: in questo modo possiamo agire prontamente. Il Piemonte e la Protezione Civile ci sono, pronti in prima linea».

«La popolazione ci ha accolti a braccia aperte – testimonia il coordinatore della missione, Mario Raviolo -, tutti cercano di darci una mano, si mettono a disposizione e ci forniscono con grande affetto acqua e biscotti. Stiamo operando al massimo delle nostre possibilità».

Smantellata organizzazione criminale Droga nascosta nelle forme di formaggio

Maxi operazione antidroga in tutta Italia da parte della Guardia di Finanza di Torino che ha smantellato  un’associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante nel Torinese, nella provincia di Asti e con ramificazioni in Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna. Le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura, Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo piemontese hanno arrestato 10 persone (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari). Sequestrati 100 chili di cocaina per un valore di 20 milioni di euro. La droga viaggiava su furgoni. In uno di questi è stata trovata nascosta dentro forme di formaggio.

Extinction Rebellion, attivisti per il clima manifestano alla Rai

Alcuni gruppi di attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion nella prima mattina hanno steso uno striscione sulla sede Rai di via Verdi a Torino (foto) e si sono recati anche a manifestare davanti alle redazioni di Stampa e Repubblica. Scopo della dimostrazione sensibilizzare media e opinione pubblica sull’emergenza climatica.

Crollo della gru in via Genova Gli indagati sono cinque

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Cinque le  persone indagate dalla procura per il crollo della gru che il 19 dicembre 2021, in via Genova a Torino costò la vita a tre operai. Il procedimento è  per omicidio colposo. Secondo gli inquirenti ci sarebbero state carenze e omissioni. Al momento dell’incidente si stava effettuando  con una autogru, il montaggio di una torre-gru che doveva essere usata per lavori in una palazzina. Ma forse l’autogru era più bassa di quanto previsto dai manuali tecnici e avrebbe potuto completare l’operazione con accorgimenti che però non sarebbero stati presi. Gli indagati sono i legali rappresentanti delle aziende che fornirono i due mezzi, la società appaltatrice, la coordinatrice della progettazione e dell’esecuzione e il manovratore dell’autogru.

Salone del Libro, la Regione: “Avevamo proposto nomi di area diversa dal centrodestra. Rifiutati”

La nota della Regione Piemonte sulla vicenda della nomina del nuovo direttore del Salone

Abbiamo appreso all’esito della seduta del Comitato direttivo di questa mattina che la procedura individuata per la designazione del futuro direttore del Salone del libro è stata dichiarata chiusa, in quanto non ha prodotto i risultati attesi, e di questo ci rammarichiamo.
La Regione Piemonte infatti ha partecipato ai lavori fin dal primo giorno, con l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio che ha svolto un lavoro egregio, adoperandosi per una soluzione condivisa nell’esclusivo interesse di una delle manifestazioni più importanti del nostro territorio. La Regione inoltre esclude che questa situazione di stallo sia dovuta a un tentativo di politicizzare il Salone. Prova ne sia che proprio la Regione, in sede di Comitato direttivo, ha proposto per la direzione Elena Loewenthal e Gianni Oliva, nomi come noto di area politica ben diversa da quella del governo regionale, ma scelti per i loro indiscutibili meriti personali e professionali. Purtroppo la nostra proposta non è stata accolta dai privati.
Tutto ciò premesso, oggi abbiamo il dovere istituzionale di andare oltre alle divisioni e alle polemiche. Il Salone del libro deve essere protetto, e questo vale per tutti, perché è un bene troppo prezioso per il Piemonte e per l’Italia. Per questo, il presidente Cirio si è dichiarato fin da subito disponibile a condividere con il Sindaco di Torino e il presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro il percorso migliore per individuare un nuovo nome per la direzione del Salone del libro 2024-2026. Salone che è sempre stato libero e che continuerà ad esserlo, esattamente come è avvenuto con Nicola Lagioia al quale, lo ha sottolineato lui stesso in occasione della presentazione dell’edizione 2023, è stata sempre garantita dal nostro governo regionale, così come dalle altre istituzioni locali, la massima autonomia decisionale e gestionale. Questo è il nostro modo di lavorare e così intendiamo continuare, garantendo assoluto rispetto alle Istituzioni del Paese e per un Salone che vogliamo libero e pluralista.

Turismo, una stagione felice per Torino e il Piemonte

E la regione torna ai livelli pre-covid,  anzi meglio. I visitatori esteri crescono dell’11%. Gli arrivi aumentano del 3,3% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2021

 

Continua il trend positivo del turismo in Piemonte, che nel 2022 ha registrato complessivamente movimenti turistici migliori non solo del 2021 ma anche del 2019. Particolarmente significativi quelli dall’estero, che salgono dell’11% rispetto al periodo pre-pandemico, con una quota di pernottamenti che sale al 47% generato da visitatori provenienti dai principali 7 mercati europei: Germania, BeNeLux, Francia, Svizzera, UK, Scandinavia, Spagna e dagli USA.

I dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte per fotografare l’anno appena concluso del turismo, sono stati presentati  nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza del presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, dell’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio e del presidente del Cda di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris. Ha moderato l’incontro Alessandro Zanon, direttore di Visit Piemonte e ha presentato i dati Cristina Bergonzo dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte-Visit Piemonte.

 

Il forte incremento registrato a partire dal mese di aprile ha portato a recuperare pienamente gli arrivi del 2019 in agosto e i pernottamenti del 2019 in ottobre. Rispetto al 2021 abbiamo avuto +57% di arrivi e +51% dipresenze; in confronto al 2019: +3,3% di arrivi e +0,1% di pernottamenti.

Il risultato positivo a livello regionale è stato trainato dalla Città di Torino e dai territori dei laghi e delle colline, mentre la montagna, pur registrando incrementi rispetto al 2021, resta al di sotto dei valori del 2019 nei primi tre mesi dell’anno, a causa delle limitazioni ancora legate al contenimento della pandemia.

L’aumento dei contenuti delle recensioni on-line per la ricettività conferma l’andamento dei dati statistici con un +50,9% confrontato all’anno precedente. Buono il valore del sentiment verso la ricettività piemontese, che risulta 85,8/10:, superiore a quello dell’Italia, pari a 84,9/100.

«La presentazione dei dati turistici è un momento importante perché i numeri e i turisti sono una prova di ciò che si è fatto: se le cose funzionano significa che si è lavorato bene. E i meriti di questo successo sono condivisi, a cominciare dai privati, grazie alla qualità dell’ospitalità, della ristorazione e dei servizi che sono un traino per il turismo. Oltre vent’anni fa la Regione vide le potenzialità di questo settore e si lavorò ad investimenti pubblici per incentivare un sistema che aveva già nei laghi una eccellenza internazionale. Poi arrivarono le Olimpiadi invernali del 2006 che diedero al Piemonte la “patente turistica”, con la crescita di Torino e dell’impiantistica montana e anche delle nostre colline Patrimonio Unesco. Se oggi abbiamo una crescita non solo rispetto al 2021, ma soprattutto al 2019, vuol dire che il sistema ha funzionato», ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio,che ha annunciato che il Piemonte ospiterà nel 2024 il grande evento “Connect” dedicato al mondo aeroportuale.

«Il Piemonte cresce di più della media europea. Mentre infatti i paesi europei torneranno ai livelli prepandemia soltanto nel 2024, il Piemonte ha già recuperato il 100% sul 2019 superandolo addirittura di 3 punti, per la precisione con una crescita del 3,3% per quanto riguarda gli arrivi e di +11% dall’estero. E quindi non solo abbiamo recuperato il terreno perduto ma siamo anche cresciuti. E ci auguriamo di poter raggiungere l’obiettivo di arrivare al 10% del Pil del comparto turistico», dichiara l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio.

«Nulla accade per caso, ma grazie a un grande lavoro e investimenti fatti negli anni, e i risultati eclatanti raggiunti in termini di arrivi e presenze nel 2022 dimostrano quanto la nostra regione sia attrattiva per il turismo nazionale e internazionale. Ma, accanto all’aspetto quantitativo, occorre sottolineare gli altri elementi che hanno determinato il successo della destinazione Piemonte nello scorso anno: la diversificazione dell’offerta lungo le 4 stagioni; la qualità dei servizi, giudicata infatti in modo molto positivo e con un punteggio superiore alla media nazionale dalle recensioni online rilevate dal nostro Osservatorio; i grandi eventi, che sono stati per molti visitatori l’occasione per conoscerci e uno stimolo a tornare – sottolinea Beppe Carlevaris, presidente del CdA di Visit Piemonte – Da rilevare, anche il consolidamento della domanda di montagna invernale, malgrado la penalizzazione subita a causa della coda della pandemia a cavallo tra 2021 e 2022. Tutto questo ci conferma che siamo sulla strada giusta, e devo dire che sono in molti ad essere passati dalla sorpresa per questi risultati, alla consapevolezza che il turismo è diventato trainante nell’economia piemontese, con ricadute importanti sugli altri settori».

I DATI

Contesto nazionale e internazionale

Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO)[1], nel 2022 il turismo internazionale ha recuperatoil 63% dei livelli pre-pandemici raggiungendo risultati inaspettati, dovuti alla forte domanda “repressa” negli ultimi anni e all’allentamento delle restrizioni in gran parte dei Paesi: oltre 900 milioni di turisti hanno intrapreso viaggi internazionali, duplicando i risultati del 2021 ma restando ancora al di sotto dei livelli del 2019. L’Europa, considerata la più grande regione-destinazione del mondo, ha registrato 585 milioni di arrivi, raggiungendo l’80% dei livelli del 2019.

Il turismo internazionale è destinato a consolidare la sua ripresa nel 2023, anche se il settore dovrà far fronte a diverse sfide economiche, geopolitiche e sanitarie. Però, nonostante le buone prospettive, la maggior parte degli esperti ritiene che i livelli del 2019 saranno totalmente raggiunti a partire da 2024: nel 2023, infatti, si presuppone che si arriverà ad un recupero tra l’80% e il 95%

Anche secondo l’indagine dell’European Travel Commission[2], il 2022 è stato l’anno della ripresa del turismo. Focalizzando l’attenzione sull’estate 2022, i viaggiatori europei che hanno deciso di non effettuare viaggi internazionali, hanno scelto i paesi mediterranei: l’Italia come prima destinazione, seguita da Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi, organizzando vacanze all’insegna di soggiorni in città, attività in mezzo alla natura e all’aria aperta ed esperienze culturali. Coloro che, invece, hanno intrapreso viaggi internazionali sono stati mossi dal forte desiderio di conoscere nuove culture, nuove tipologie di cibo, visitare luoghi unici e perdersi nella natura.

Il bilancio del turismo in Italia nei primi nove mesi del 2022 risulta positivo, ma non ancora al passo con i livelli pre-pandemici. Secondo ISTAT, rispetto allo stesso periodo del 2019 mancano ancora all’appello circa 39 milioni di presenze, con un saldo negativo pari a -10,3% (in particolare, -13,8% per la clientela estera e -6,7% per quella italiana).

Dai primi dati statistici provvisori dei movimenti turistici di alcune regioni si evince un recupero non ancora omogeneo su tutto il territorio nazionale: Emilia-Romagna e Valle d’Aosta ancora in calo di oltre il 5% rispetto al 2019, mentre la Liguria in crescita di oltre il 2%.

Movimenti turistici in Piemonte

Andamenti, Mercati e Provenienze[3]

Nonostante un inizio di anno complesso, il 2022 chiude con +56,7% di arrivi e +51,4% di presenze rispetto al 2021. Anche in confronto al 2019 abbiamo guadagnato quote di mercato: si registra un incremento del 3,3% di arrivi, mentre i pernottamenti restano stabili.

I movimenti turistici italiani crescono del 34% negli arrivi e del 27% nei pernottamenti rispetto all’annoprecedente, ma restano ancora al di sotto dei valori del 2019.

Rispetto al 2021 raddoppiano gli arrivi dall’estero e crescono di quasi il 90% le relative presenze; incrementano il loro valore anche in confronto al 2019: +11%.

La ripartizione del totale pernottamenti è quasi pari tra provenienze italiane ed estere: rispettivamente, 51% e 49%.

La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e pernottamenti: i turisti tedeschi che hanno scelto il Piemonte hanno prodotto un incremento del 23% degli arrivi e del 30% dei pernottamenti rispetto al 2019; a seguire, Benelux, Francia e Svizzera che superano tutti i valori del 2019. In quinta posizione il Regno Unito che, pur restando sotto ai valori del periodo pre-pandemico (e pre-Brexit), moltiplica per otto i valori del 2021.

Si segnala la settima posizione degli Stati Uniti, che registra una crescita delle presenze di quasi il 7%confrontato al 2019.

Infine la Spagna, in ottava posizione, vede una crescita importante rispetto al periodo pre-pandemico: +35% di arrivi e +44% di pernottamenti.

Guardando alle provenienze italiane, il Piemonte e le regioni di prossimità (Lombardia e Liguria) sono le tre principali provenienze. Il turismo interno cresce di più in termini di arrivi (+20%) che di pernottamenti, (+16%) lasciando ancora a distanza i risultati del 2019.

I lombardi dimostrano un’alta fidelizzazione: superano infatti i dati del 2019, con +20% di arrivi e +25% dipresenze. Da segnalare la performance del Veneto e dell’Emilia Romagna che superano i valori del 2019: rispettivamente, +11% e +9% di arrivi. Nei pernottamenti si evidenzia la terza posizione del Lazio e la quartadella Puglia.

Movimenti turistici in Piemonte – Dinamica delle aree prodotto

Analizzando le diverse aree del territorio piemontese si evidenzia che:

  • nel periodo estivo 2022 il prodotto lago registra +39% degli arrivi e +40% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2021 e migliora i risultati del 2019: +15% di arrivi e +16% di pernottamenti; la componente estera, predominante in questo territorio, fa rilevare l’84% dei pernottamenti e risulta in crescita del 14% di arrivi e del 18% di presenze rapportato all’estate del 2019;
  • rispetto al 2021, in crescita anche la montagna estiva: +26% di arrivi e +19% di presenze, superando negli arrivi anche i valori del 2019: +8%; per quanto riguarda le presenze non si raggiungono i valori del periodo pre-pandemico: calo riconducibile alla riduzione dei pernottamenti dei piemontesi nella nostra regione.

Nella stagione invernale 2021/2022 la montagna quintuplica i valori rispetto allo stesso periododell’anno precedente, colpito pesantemente dalle restrizioni dettate dalla pandemia; in confronto alla stagione 2019/2020, si registra una crescita del 27% di arrivi e dell’8% di presenze;

  • ottimo l’andamento del 2022 per le colline piemontesi, per le quali si verifica un aumento degli arrivi del33% e del 31% delle presenze rispetto al 2021; in crescita anche in confronto al periodo pre-pandemico:+7% di arrivi e +12% di presenze;
  • Torino con la prima cintura registra nel 2022 un incremento di oltre il 75% di arrivi e del 60% di presenzerispetto al 2021 e supera anche i valori del 2019, con quasi +3% di arrivi e +7% di presenze, recuperando lo stop subito dalle città d’arte, dalle destinazioni culturali e di short break.

Movimenti turistici in Piemonte – Dinamica nei territori delle ATL

Valutando gli andamenti nei territori di competenza delle Agenzie Turistiche Locali (ATL), tutti hanno incrementato i movimenti rispetto al 2021, riducendo il divario dell’anno scorso in confronto al 2019:

  • il territorio dell’ATL di Turismo Torino e Provincia registra il maggior numero di movimenti turistici: oltre2 milioni e 500 mila arrivi e quasi 6 milioni e 700 mila presenze con una crescita rispetto al 2021, +76,5% di arrivi e +65,6% di presenze, ma ancora minori dei livelli 2019 a causa del limitato flusso turistico nei primi mesi dell’anno che ha penalizzato il territorio della montagna;
  • al secondo posto, il Distretto Turistico dei Laghi totalizza oltre 1 milione e 250 mila arrivi e più di 4 milioni e 300 mila presenze, registrando un incremento sia rispetto al 2021 che in confronto al 2019(+11,5% di arrivi e +14,6% di presenze);
  • le Langhe Monferrato Roero registrano quasi 620 mila arrivi e oltre 1 milione e 360 mila presenze, a fronte di una crescita sia rispetto al 2021, +31,7% di arrivi e +33,1% di pernottamenti, che in confronto al 2019, +13,2% di arrivi e +17,7% di presenze;
  • l’ATL del Cuneese rileva oltre 365 mila arrivi e quasi 915 mila presenze, in crescita rispetto al 2021(+38,4% di arrivi e +28,6% di pernottamenti); deve ancora recuperare i valori del 2019 a causa della limitata mobilità che nella prima parte dell’anno ha avuto un forte impatto negativo sulle destinazioni montane;
  • Alexala registra oltre 320 mila arrivi e quasi 677 mila presenze, in crescita rispetto al 2021; aumentano i pernottamenti, +1,2%, in confronto al 2019;
  • buono il risultato di Biella Valsesia Vercelli che, con quasi 230 mila arrivi e quasi 575 mila presenze, è in crescita sia rispetto al 2021, +33% dei movimenti turistici, sia in confronto al periodo pre-pandemico: +18% di arrivi e +12,6% di pernottamenti;
  • Novara, con oltre 220 mila arrivi e 450 mila presenze, risulta in aumento rispetto al 2021, +34,5% di arrivie +22,7% di presenze, ma in calo in confronto al 2019.

Monitoraggio delle recensioni on-line e sentiment

Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma l’aumento dei visitatori della nostra regione, evidenziando incrementi coerenti con le prime indicazioni dei dati statistici dei movimenti turistici.

In particolare, si evidenzia che per il comparto della ricettività, direttamente correlato agli arrivi turistici, il numero delle recensioni in Piemonte nel 2022[4] è aumentato del 50,9% rispetto al 2021.

  • il sentiment del periodo per il “prodotto” Piemonte nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – è pari a 86,9/100, più positivo rispetto al totale Italia pari a 86,3/100; per il comparto ricettività: 85,8/100 per il Piemonte vs 84,9/100 per l’Italia;
  • per quanto riguarda le aree prodotto piemontesi, le recensioni relative alla filiera ricettiva hanno registrato incrementi importanti in tutti i territori:

o   per il prodotto lago: +52,8%;

o   la montagna: +42,7%;

o   per le colline: +25,2%;

o   per Torino e prima cintura: +84,9%.

 

Spend Index

L’andamento della spesa conferma l’aumento della fruizione turistica del territorio con un’espansione della quota estera.

Infatti, l’indice di spesa delle carte di credito estere risulta sempre maggiore rispetto ai valori dell’anno precedente per il Verbano e Torino.

Anche per le due categorie merceologiche principali della filiera turistica – alloggio e ristorazione – l’indice presenta un andamento coerente con i movimenti turistici. In particolare a Torino il picco dell’indice di spesa per l’alloggio è nel mese di novembre con un valore che supera quello del 2021; nel Verbano l’andamento conferma il successo del periodo estivo con il picco di agosto maggiore di quello del 2021.

Focus – Città di Torino

Grazie anche agli eventi ospitati nel capoluogo piemontese, il 2022 chiude con +87,7% di arrivi e +64,7% di presenze rispetto al 2021. L’incremento dei movimenti turistici è nettamente positivo anche in confronto al 2019: +5,6% di arrivi e +6% di presenze.

La quota dei pernottamenti di provenienza italiana supera ancora nettamente quella estera: rispettivamente, 63% e 37%.

I movimenti turistici italiani crescono del 62,1% negli arrivi e del 40,7% nei pernottamenti rispetto all’annoprecedente. Piemonte e Lombardia sono le due principali provenienze: i lombardi superano i dati del 2019,+20% di arrivi e +87% di presenze, registrando un maggiore tempo medio di permanenza, che passa da 1,8 a 2,9 notti.

I movimenti dall’estero moltiplicano per 2,5 il valore del 2021 e crescono anche rispetto al 2019: +23% gli arrivi e +26,8% le presenze. Il primo mercato estero è la Francia, che vale il 18% della quota estera. Seguono Spagna,Svizzera e Germania con il 7%. Emerge la performance del mercato spagnolo: +70% nei pernottamenti rispetto al 2019. Da segnalare la sesta posizione degli Stati Uniti che vede una crescita di quasi il 12% delle presenzerispetto al 2019.

Analizzando l’andamento mensile, è ottobre quello che ottiene il maggior numero di arriviquasi 169.000 –seguito da novembre; maggio, invece, segna il valore più alto nei pernottamenti: oltre 470.000.

Dall’analisi dei dati giornalieri si osserva come il periodo del «ponte di Ognissanti» (29 ottobre – 1° novembre), ottenga risultati superiori rispetto agli anni precedenti. Più nel dettaglio si osserva un andamento positivo dei giorni immediatamente successivi (2-3-4-5-6 novembre), probabilmente legato ad un prolungamento della vacanza.

Per quanto riguarda l’evento delle Nitto ATP Finals (13-20 novembre), nei giorni infrasettimanali si nota un incremento del numero medio di arrivi del 23% rispetto alla settimana precedente, e del 15% in confronto a quella successiva; per le presenze la crescita è stata del 23% in entrambi i casi.

Positivo anche il risultato del monitoraggio delle recensioni on-line del comparto ricettività per l’anno 2022: infatti, il loro numero nell’area di Torino e prima cintura[5] è aumentato dell’84,9% rispetto al 2021.

Gli entusiasmanti dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte confermano i riscontri che abbiamo costantemente da parte delle imprese associate ad Ascom – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Commercio Torino e provincia -. Il turismo è in trasformazione e sta compiendo grandi passi confermando la realtà di un settore economicamente importante e con un deciso contributo alla formazione del pil piemontese e nazionale.

Basti pensare alle agenzie di viaggio e ai tour operator, che dall’ out going sono passati con grande soddisfazione all’in coming degli ultimi anni. Guardando al futuro sappiamo di poter contare sui benefici del nuovo hub di Ryanair a Caselle, che pone prospettive interessanti per un aumento delle presenze: se saremo bravi a posizionarci come una meta turistica di primo livello tutto il territorio non potrà che beneficiarne.

L’ATL Torino è al primo posto in Piemonte per incremento dei movimenti turistici nel 2022, nonostante le difficoltà della stagione invernale, soprattutto in corrispondenza dei grandi eventi e dei ponti: questo innanzitutto perché le imprese si sono rimboccate le maniche scoprendo una rinnovata energia dopo gli anni orrendi del Covid. Sostenute dalle istituzioni e dai rappresentanti di categoria come Ascom, gli operatori del turismo hanno creduto nel valore della proposta turistica, nella qualità dell’offerta e oggi sono orgogliosi di aver fatto esclamare ai tanti turisti ‘che bella scoperta’. Ora dobbiamo mantenere il punto sul pregio della nostra offerta, posizionarci sempre di più come una città accogliente, dove le strutture ricettive e di ristorazione sono il primo biglietto da visita di un luogo straordinario per storia, cultura e gastronomia.

E con gli albergatori e i ristoratori, anche i pasticceri, i commercianti e le guide turistiche: professionisti oggi in prima linea per tenere alta la bandiera del turismo a Torino, consapevoli di essere il primo elemento moltiplicatore di un movimento che si affida sempre di più alle recensioni, che nell’area di Torino e prima cintura sono aumentate dell’84,9% rispetto al 2021.