PRIMA PAGINA- Pagina 171

Cultura, turismo e rigenerazione urbana. Aziende e soluzioni per le città del futuro

SOLUZIONI URBANE INNOVATIVE. AL VIA A TORINO LA SECONDA CALL4TESTING “FUTURE CITY”
SU CULTURA, TURISMO E RIGENERAZIONE URBANA, SMART SERVICES, GESTIONE DEL
TERRITORIO E SOSTENIBILITÀ

Una dotazione di circa 500 mila euro per la sperimentazione di nuove tecnologie utili alla città del
futuro focalizzate sui temi Cultura, turismo e rigenerazione urbana; Smart services; Gestione del
territorio e sostenibilità

Da lunedì 6 marzo, fino al 28 aprile la seconda edizione di Call4Testing a tema Future
Cities, per lo sviluppo di stili di vita urbana intelligenti, lanciata dal Comune di Torino nell’ambito di
CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti torinese. Un progetto quadriennale finanziato dal
Ministero per le Imprese e il Made in Italy e realizzata in collaborazione con tutti i partner e gli
stakeholder della Casa.

Con il nuovo Avviso Pubblico “Future City”, la Casa delle Tecnologie rafforza il suo ruolo ormai
consolidato di centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G
stimolando lo sviluppo sperimentale e il testing in condizioni reali di soluzioni tecnologiche
innovative allo stadio pre-commerciale in grado di migliorare la qualità di vita in città, abilitate dal
5G e dalle tecnologie emergenti (AI, IoT, Blockchain), con un focus particolare su robot
collaborativi, Realtà Virtuale ed aumentata, Metaverso e software per simulazioni, anche in vista
di una loro successiva diffusione sul mercato. Questa seconda call intende promuovere
sperimentazioni in tre ambiti diversi:

● Gestione del territorio, sostenibilità e rigenerazione urbana, con l’obiettivo di promuovere
strumenti, strategie e soluzioni innovative per la riprogettazione di spazi ed edifici pubblici
secondo criteri anzitutto di sostenibilità – perseguendo l’obiettivo della neutralità climatica
al 2030 a cui la Città di Torino ha aderito nell’ambito della “Mission 100 Città
Climaticamente Neutrali” – nonché di sicurezza, accessibilità e vivibilità sociale.
● Smart services per innovare le modalità di erogazione di servizi pubblici o di interesse
pubblico, tramite le soluzioni digitali “Smart Services”, perseguendo obiettivi di efficacia,
efficienza, sostenibilità, usabilità e accessibilità per tutti.
● Cultura, turismo, eventi ed education, per incoraggiare la valorizzazione e la fruizione del
patrimonio culturale, naturalistico, industriale, urbano da parte dei city user. Il tutto con
l’obiettivo di promuovere la vocazione della Città di Torino quale hub culturale e sede di
grandi eventi artistici, musicali e sportivi, non dimenticandone le ricadute in termini di
rigenerazione urbana e di education.

Rispetto allo scorso anno, la call è stata anche arricchita da tre challenge messe a punto grazie alla
collaborazione con tre attori del comitato stakeholder di CTE Next. La Regione Piemonte – Azienda
Sanitaria ZERO, NUE 112 – propone la “challenge” di progettazione e realizzazione di un sistema
che consenta di automatizzare la traduzione nelle lingue dei segni del testo scritto proveniente
dall’operatore del 112 a favore dei cittadini interessati da situazioni di emergenza. Planet Smart
City ha segnalato il proprio interesse a osservare, fornire supporto e accompagnamento dedicato a
proposte di sperimentazione che ricadano nell’ambito “proptech”, ovvero tecnologie applicate al
mondo delle costruzioni e dell’immobiliare. Infine, la challenge di Iren che spinge per soluzioni
nell’ambito del monitoraggio e della gestione degli asset e delle infrastrutture urbane.

“La capacità di sperimentare e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative è un fattore decisivo nel
percorso che la Città di Torino sta portando avanti, anche per il raggiungimento di un obiettivo
importante come quello della neutralità climatica, insieme ad altre 8 Città italiane nella missione
europea NetZeroCities. La seconda edizione della Call4Testing ‘Future Cities’ conferma la vocazione
della nostra città, pronta ad accompagnare e supportare la realtà urbana nelle sfide presenti e
future, collaborando con innovatori, imprese, partner pubblici e privati e stakeholder, nella ricerca
di soluzioni replicabili, capaci di coniugare la transizione digitale con una maggiore sostenibilità
ambientale e una migliore qualità di vita delle persone” dichiara l’Assessora all’Innovazione della
Città di Torino Chiara Foglietta.

Con circa 500.000 euro di fondi a disposizione, start-up e PMI lavoreranno per co-disegnare e
testare per un periodo di nove mesi, insieme alla Cittàdi Torino, ai partner e agli stakeholder di
CTE Next, i servizi e i prodotti abilitati dal 5G e dalle tecnologie emergenti per rendere Torino più
accessibile, sostenibile ed efficiente. I progetti proposti saranno vagliati da una commissione
rappresentativa dei 13 partner della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – Università degli
studi di Torino, Politecnico di Torino, I3P S – Incubatore del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore
imprese Università di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, 5T – Tecnologie
Telematiche Trasporti Traffico Torino, CSI Piemonte, Digital Magics, Fondazione Links, Talent
Garden, TIM e Fondazione Piemonte Innova – e saranno finanziati fino al 70% per un importo fino
a 70 mila euro ciascuno su un massimo di 100 mila euro. Una somma nettamente superiore alla
prima edizione, che prevedeva contributi fino a 25.000 euro per impresa a copertura di massimo il
50% delle spese di sperimentazione.

Possono partecipare alla call le Start up e le PMI italiane che abbiano un interesse economico e di
ricerca e sviluppo sul territorio torinese. I documenti per la candidatura sono scaricabili dal sito
istituzionale del Comune di Torino http://www.comune.torino.it/bandi/ e dal sito di progetto CTE
NEXT https://www.ctenext.it/. Il prossimo 22 marzo, inoltre, coloro che sono interessati a
partecipare avranno l’opportunità di conoscere i successi e gli utilizzi della precedente edizione
della call, nonché di scoprire le opportunità offerte dalla nuova edizione con un evento dedicato
alle OGR Torino.

La prima stagione di Call4Testing ha ricevuto 27 proposte da altrettante start-up, di cui ne sono
state selezionate 9, sui temi della mobilità, dell’accessibilità e dell’innovazione nel mondo
sanitario. ALBA ROBOT ha sperimentato una tecnologia di guida assistita e rilevazione degli
ostacoli su mezzi esistenti per persone a mobilità ridotta in spazi indoor ed outdoor. HIPERT lavora
su un sistema di sicurezza per i pedoni che attraversano la strada. WATERVIEW potenzia le
telecamere esistenti come sensori per il meteo e per individuare condizioni di visibilità ridotta,
allagamenti o innevamenti della strada. DROPPER analizza i flussi di persone con grandissima
precisione per la gestione emergenza in caso di grandi affollamenti e profila i flussi turistici e la loro
provenienza. ABZERO sviluppa il trasporto di materiale sanitario con droni autonomi e abilitati da
algoritmi di intelligenza artificiale. MAVTECH utilizza droni ultraleggeri a basso costo per analizzare
il patrimonio verde urbano. CITYFRIEND sperimenta esperienze turistiche inclusive secondo il
modello del “museo diffuso”, sia indoor sia outdoor. ARES2T è focalizzata su una soluzione per la
raccolta dei dati di consumo energetico, la profilazione dei consumi a diversi livelli di aggregazione
e il controllo dinamico in tempo reale dei carichi energetici. ZERODIVISION opera su strumenti di
realtà aumentata abilitati dal 5G a supporto degli operatori tecnici impegnati nella manutenzione
degli apparati in un contesto industriale.

CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un progetto con capofila il Comune di
Torino, formalmente inaugurato il 6 luglio 2021, con l’obiettivo di realizzare un centro di
trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G, in stretta
collaborazione con gli atenei cittadini e gli altri partner strategici. A oggi sono 400 le imprese che
hanno aderito alla community di innovatori vicini alla Casa di cui oltre 160 coinvolte attivamente:
fra queste prevalgono le imprese digital e deep tech con una preponderanza in ambito Smart
Mobility e Smart City.

Sono inoltre 83 i servizi erogati, 71 le imprese servite e 82 i soggetti beneficiari di corsi di
formazione. 20 le sperimentazioni e 310.000 euro di contributi a rimborso dello sviluppo dei
modelli di business 5G e della dimostrazione in campo. Vasto anche il catalogo di servizi per
accompagnare le imprese dall’idea di business fino alla sperimentazione in campo, passando per
un continuum di opportunità ed eventi di community, networking e formazione. Da segnalare
l’ulteriore apporto del Comitato Stakeholder di CTE Next: ovvero un gruppo attivo di corporate e
antenne territoriali che ha ampliato le opportunità della Casa con numerose attività e servizi.
Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si sviluppa in quattro anni, durante i
quali l’obiettivo è di lavorare in rete con start-up, imprese, cittadini e istituzioni.

CTE NEXT ha inoltre attivato un Comitato Stakeholder allargato che ha l’obiettivo di ampliare le
opportunità e le sinergie del progetto con altri attori pubblici e privati di rilievo per l’ecosistema
locale dell’innovazione.

In Comune dibattito sugli atti vandalici di sabato a Torino

In apertura di seduta del Consiglio comunale, il Sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Sala Rossa per informare l’Aula sui fatti accaduti nel fine settimana in città. 

Lo Russo hiniziato il suo intervento leggendo le note fatte pervenire dal Questore e dal comandante della Polizia municipale, che hanno permesso di riepilogare la cronologia dei fatti succedutisi sabato pomeriggio in cittàLo Russo ha così potuto precisare che gli organizzatori hanno cercato di fare confluire quanti più manifestanti possibile con l’obiettivo di devastare il territorio ha elencato i provvedimenti messi in atto dal Tavolo per la Sicurezza prima della manifestazione a scopo preventivo e durante la manifestazione per garantire il contenimento dei danni.

Isindaco ha poi fornito la sua personale analisi politica dei fatti, partendo dalla considerazione che si sia trattato di un episodio gravissimo. Perché i danneggiamenti, fortunatamente solo a cose e non a persone a parte i due agenti feriti durante gli scontri, sono un buon risultato. Ma certo i danni provocati alle vetrine, alle auto e alla perturbazione dell’ordine pubblico, sono del tutto evidenti così come risulta evidente che si sia trattato di azioni premeditate ed indiscriminate, solo per cercare la devastazione. Per questo, senza entrare nel merito delle motivazioni degli organizzatori della manifestazione, si augura che tutte le forze politiche siano d’accordo nel ritenere questi atti una violenza senza giustificazione che non deve avere alcuna indulgenza. E tutti devono essere concordi nel ritenere che i responsabili debbano essere assicurati agli organi di giustizia. Per Lo Russo, se è consentito manifestare il proprio pensiero anche in modo vivace, altro è arrivare a Torino da tutta Italia e dall’Europa con mazze, bastoni, caschi, per assaltare le vetrine del nostro territorio. Sono manifestazioni eversive e la politica deve prendere posizione chiare, di condanna, senza ambiguità.

Dopo la relazione del sindaco, in Sala Rossa si è aperto il dibattito fra i consiglieri. Ecco una sintesi degli interventi.

Il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha espresso massima solidarietà a cittadini e commercianti danneggiati e un plauso a uomini e donne delle Forze dell’Ordine per aver contenuto i danni. Si manifesta per ideali, non contro qualcuno e qualcosa, ha concluso, condannando la manifestazione e chiedendo azioni concrete, ad esempio chiudendo la sede di Radio Blackout ospitata in locali comunali in via Cecchi.

Il Comune deve costituirsi parte civile nel processo in corso nei confronti dei rappresentanti di Askatasuna e in quello che ci sarà nei confronti di chi sabato ha danneggiato il patrimonio pubblico, ha chiesto Domenico Garcea (Forza Italia).

Le Forze dell’Ordine hanno fortemente limitato i danni, che avrebbero potuto essere ben maggiori, secondo Silvio Viale (Lista Civica per Torino), che ha espresso solidarietà totale nei confronti delle persone danneggiate e ha però invitato tutti a riflettere sull’articolo 41 bis.

Pierlucio Firrao solidarizza verso cittadini e commercianti colpiti da questi vandalici da condannare assolutamente. Per il consigliere di Torino Bellissima, serve cambiare passo e smetterla di strizzare l’occhio ai centri sociali. Perché quello di sabato è dissenso criminale.

Per Andrea Russi, quella di sabato non è manifestazione del libero pensiero, è solo guerriglia urbana. Il capogruppo di M5S non riesce a concepire come sia possibile che ci abbiano rimesso i commercianti e i cittadini. Per questo chiede alla politica e alle istituzioni di verificare cosa ha funzionato e cosa no. Perché le parole dei manifestanti sono preoccupanti e fanno presagire nuove manifestazioni. Servirà attrezzarsi per contenere i danni.

Inaccettabile che una città sia vandalizzata da gruppi di facinorosi, afferma Paola Ambrogio (FdI). Minacce, saccheggio, vandalismi. Servono azioni preventive da parte delle istituzioni, anche proibire certe manifestazioni se necessario.

Nadia Conticelli (PD) ha espresso a nome del Partito Democratico solidarietà incondizionata a commercianti, cittadini Forze dell’Ordine e ha condannato senza se e senza ma la manifestazione degli anarchici, con attivisti arrivati da tutta Europa per distruggere e devastare la città: c’è stato, ha affermato, un atto ostile premeditato contro Istituzioni e cittadini e il sindaco deve valutare di costituirsi parte civile nel futuro processo.

Anche Simone Fissolo (Moderati) ha condannato i fatti di sabato e ha ringraziato gli agenti della Polizia Municipale per il loro operato, esprimendo vicinanza a commercianti e cittadini del centro e di Aurora, che sabato hanno visto limitata la propria libertà e hanno subito atti di vandalismo. La manifestazione ha fatto un pessimo servizio a Cospito e di fatto ha chiuso le porte a ogni riflessione, ha affermato Ivana Garione (Moderati), esprimendo la propria preoccupazione per ulteriori cortei.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) trova insultante che si possa dubitare della presa di distanza del suo gruppo da quanto successo sabato. Una violenza ingiustificabile. E si dice d’accordo nel costituirsi parte civile come Città. Esprime solidarietà a chi ha subito danni ma ricorda che questa manifestazione inutile per tema di Cospito che sta morendo in carcere. Il dibattito sul 41 bis esteso, sull’ergastolo ostativo, sulla situazione delle nostre carceri, non trovano alcun vantaggio da questo genere di manifestazioni.

Enzo Liardo (FdI) ha apprezzato un sindaco diverso da quello che qualche tempo fa aveva chiesto una città dove non si brandiscono i manganelli. Una città purtroppo sempre troppo poco ostile nei confronti di organizzazioni come Askatasuna, che restano un problema.

Si dice convinta che un dibattito sensato e coeso dovrebbe essere la regola di fronte ad accadimenti gravi per la città e per i cittadini, Elena Apollonio (Misto di maggioranza). Una città sotto assedio e un clima di guerriglia devono spingere verso una riflessione per la moderazione dei toni e la concordia istituzionale.

Anche Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha fermamente condannato le violenze e ogni forma di sopraffazione, esprimendo preoccupazione per episodi violenti troppo frequenti, che mettono a rischio il vivere civile.

Ha concluso il dibattito in Aula la replica del sindaco Stefano Lo Russo che ha ringraziato tutti i gruppi consiliari per la condanna unanime della manifestazione di sabato e ha dichiarato che valuterà la costituzione di parte civile, al termine delle indagini. Nel garantire che la Città è già al lavoro per ripristinare tutti i luoghi pubblici in qualche modo danneggiati dagli incidenti di sabato, ha concluso auspicandosi che non si possano più verificare simili episodi violenti e che non possano trovare cittadinanza sul nostro territorio persone che strumentalmente utilizzano cause di altra natura per delinquere e danneggiare la nostra città.

Torino, 6 marzo 2023

Sanitari e volontari piemontesi in Turchia, un aiuto concreto ai terremotati

 IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO E L’ASSESSORE ALLA SANITA’ ICARDI: «GIA’ ASSISTITE OLTRE TREMILA PERSONE, LA NOTTE SCORSA IL VENTITREESIMO PARTO»

 

«Il Piemonte non può che essere orgoglioso dello straordinario lavoro dei suoi sanitari e volontari della Protezione civile impegnati nell’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) della Regione Piemonte ad Antiochia. Nella cerimonia di consegna dell’ospedale alla Turchia, l’ambasciatore e i rappresentanti del governo turchi, così come il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio hanno avuto espressioni di estrema gratitudine e stima per il team piemontese coordinato da Mario Raviolo. Molti cittadini sono venuti personalmente ad abbracciare i sanitari che li hanno curati. Sono stati momenti di grande commozione. In queste prime settimane, l’ospedale da campo ha prestato assistenza a più di tremila persone, con una media di 200 accessi giornalieri al Pronto soccorso, alla pari di un DEA di secondo livello, come Cuneo o Alessandria. Un risultato straordinario, ottenuto in condizioni di massima emergenza. Adesso, il nostro personale è impegnato nell’attività di integrazione dei sanitari turchi che prenderanno in carico l’ospedale. Contiamo di rimanere in Turchia ancora un paio di settimane, ma se sarà necessario non avremmo difficoltà a reintegrare nuovamente l’organico».

 

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al rientro dalla missione ad Antiochia, dove sabato sera il presidente della Regione Alberto Cirio ha siglato con le autorità turche l’intesa per la cessione dell’ospedale da campo Emt2 della Regione Piemonte che l’Italia ha donato alla Turchia.

«La scorsa notte, poco dopo la nostra partenza, al nostro ospedale da campo è nato il ventitreesimo bambino: un segnale di luce e speranza in una terra duramente colpita dal terremoto. Insieme a quello degli americani il nostro è l’unico ospedale attivo nella zona di Antiochia. I volontari della protezione civile, i medici e gli infermieri del Piemonte sono stati i primi ad arrivare in Turchia e questo deve inorgoglire tutti i piemontesi», spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che durante la visita all’ospedale ha incontrato, oltre al personale sanitario e i volontari della protezione civile, anche i pazienti in cura e i rappresentanti delle istituzioni locali, portando la vicinanza di tutta la Giunta regionale e dell’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.

 

«Il Piemonte – prosegue Cirio – ha buona memoria: quando ha avuto bisogno, e penso all’alluvione del 1994, e ai mesi più duri della pandemia Covid, siamo stati aiutati e quindi facciamo la nostra parte, aiutando la popolazione turca, ma l’avremmo fatto e lo faremo in qualsiasi posto del mondo perché la forza di una comunità sta nella sua capacità di essere solidale».

La delegazione istituzionale della Regione era accompagnata dal coordinatore della missione Mario Raviolo e da Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl Cn1 presso la quale è formalmente “incardinato” l’Emt2. Con loro hanno viaggiato 60 sanitari e 9 addetti alla logistica che sono andati a dare il cambio ai loro colleghi operativi nell’ospedale da campo, a loro volta rientrati in Piemonte domenica mattina.

I sindacati di polizia dopo la devastazione di Torino: “armi spuntate contro i terroristi di piazza”

/

Torino, i sindacati Siulp, Fsp e Coisp Polizia dopo il corteo anarchico

 

Ecco le parole  del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo, sulle  devastazioni compiute dagli anarchici durante la loro manifestazione. 

Un grande plauso per l’alta professionalità dimostrata dalle Forze dell’Ordine che hanno fronteggiato lira furibonda di manifestanti anti Stato.
Come definire politicamente il disastro compiuto dagli anarchici che distruggono negozi, auto private, banche, assicurazioni, arredi urbani, rimuovono sanpietrini dalle strade, imbrattano muri, incendiano bidoni, feriscono appartenenti alle forze dell’ordine, e lasciano i cittadini preoccupati, arrabbiati e impotenti: uno scempio.

Siamo proprio sicuri che la libertà e la democrazia debbano piegarsi a queste gravissime violenze.

Fino a che punto queste manifestazioni dovranno essere tollerate? Fino a che punto i cittadini dovranno subire tutto questo e le forze dell’ordine dovranno rischiare la propria incolumità in nome dell’odio di furenti ideologizzati?

 

FSP: “Armi spuntate contro la furia dei terroristi di piazza che hanno compiuto l’ennesima devastazione”  

“Ancora poliziotti feriti per il servizio e una città violentata e devastata dalla furia di criminali senza scrupoli che operano programmando le proprie scorrerie. Terroristi di piazza contro i quali si opera ad armi spuntate, con servitori dello Stato costretti a subire violenze di ogni genere, nel silenzio assordante di chi si autoproclama paladino dei diritti di tutti i lavoratori”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravissimi disordini registrati ieri a Torino in occasione dell’ennesima manifestazione per Alfredo Cospito e contro il 41bis e che ha portato al momento a 34 persone fermate e 5 arrestate.

“Una collega della scientifica ferita e poliziotto del Reparto mobile di Milano preso in pieno da una bomba carta che ha dovuto essere ricoverato – aggiunge Mazzetti – sono l’ennesima infamia di delinquenti che si accaniscono contro chi svolge il proprio lavoro rappresentando lo Stato che odiano, che vogliono contrastare, sovvertire. Criminali che non esitano a vomitare la propria violenza su cittadini e città, bersagliate da bombe e guerriglia cui i tutori dell’ordine rispondono con i lacrimogeni. Nessun commento ulteriore serve. Commenti la politica che predica l’antiviolenza, la sicurezza, la legalità. Parli e soprattutto agisca chi può”.

Coisp: i cortei cercano solo scontro con Forze dell’Ordine

“Una poliziotta ricoverata in ospedale a causa di una ferita lacero contusa alla mano, un agente colpito da una bomba carta, ferite più o meno gravi riportate da decine di poliziotti: nel ‘day after’ dell’ennesimo corteo degli anarchici che si è tenuto a Torino, ci ritroviamo a fare il conto delle vittime tra le fila delle Forze dell’Ordine intervenute per sedare gli scontri”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato d Polizia Coisp. “Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà ai colleghi della Questura di Torino e dei Reparti Mobili, non possiamo far altro che sottolineare quanto questi movimento eversivi, collegati tra loro anche a livello europeo attraverso una strategia criminale convergente, nella maggior parte dei casi scendono in piazza non per manifestare un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato, mettendo seriamente a rischio l’incolumità non solo dei poliziotti ma anche di tutti i cittadini” conclude.

 

Se la ricerca chiama, Torino risponde Record di presenze per la Just the Woman I am

/

21 mila partecipanti per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

Si è appena conclusa la Just the Woman I am, la corsa non competitiva per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro.

Domenica 5 marzo, si è concluso, con una corsa non competitiva, l’evento di respiro internazionale Just the woman I am Il programma di tre giorni che ha alternato eventi dedicati alla prevenzione, workshop e incontri incentrati sul fitness e il benessere.

I torinesi hanno risposto con grande partecipazione tanto che gli organizzatori parlano di record di affluenza, oltre 21 mila presenze.

Articolo e foto di

LOREDANA BAROZZINO 

Torino il giorno dopo la devastazione anarchica si sveglia con l’amaro in bocca

Torino si sveglia con l’amaro in bocca  il giorno dopo la devastazione da parte degli anarchici che ieri, con la scusa di manifestare a favore del loro compagno Cospito, hanno sfasciato vetrine, imbrattato muri e bruciato cassonetti in giro per la città. Mentre a Firenze si manifesta contro il pericolo fascista, sotto la Mole si manifesta  la follia anarchica.

Amaro in bocca perché le forze dell’ordine hanno fatto quel che hanno potuto: intervenire in modo più duro, al di là di idranti e lacrimogeni,  avrebbe potuto far degenerare ulteriormente la situazione. E poi chissà che nei guai non ci finiscano gli agenti.

“Esprimiamo ferma condanna per la violenza e gli inaccettabili atti di vandalismo attuati dagli anarchici e piena vicinanza a chi ha subito danni. Grazie alle forze dell’ordine per il loro impegno in questa complessa situazione”, afferma il sindaco Stefano Lorusso, mente il questore di Torino Vincenzo Ciarambino ha informato la stampa sull’identificazione di 160 persone che,  durante una vera e propria guerriglia, hanno messo a ferro e fuoco la città.  34 soggetti  sono stati fermati fin da subito e condotti in questura perché in possesso di armi o di materiale esplosivo.

Davvero una brutta giornata per tutta la comunità torinese.

(Foto Twitter sindaco Lorusso)

 

Rinnovo contratto Stellantis, in arrivo l’8 marzo Riguarda più di 70 mila lavoratori

È in dirittura d’arrivo  la trattativa per il rinnovo del contratto specifico di primo livello di Stellantis, Cnh Industrial, Iveco e Ferrari,  scaduto a fine 2022, iniziata lo scorso ottobre. Si tratta del primo dell’era Stellantis e il primo dopo la divisione tra Iveco e Cnh Industrial. Riguarda più di 70.000 lavoratori di cui 47.000 di Stellantis. È esclusa Marelli che sta discutendo l’armonizzazione del contratto specifico con il contratto nazionale. Gli incontri finali tra Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Associazione quadri e le aziende si terranno lunedì pomeriggio all’Unione Industriale di Torino e la trattativa potrebbe concludersi mercoledì 8 marzo. La FIOM non partecipa agli incontri poiché nelle settimane scorse ha tenuto con Stellantis, Cnh, Iveco e Ferrari alcune riunioni ‘separate’ sul sistema di relazioni sindacali.

Gli anarchici vandalizzano Torino

/

Incidenti  al corteo: scontri con la polizia, bombe carta e vetrine di banche e della reale Mutua in frantumi. Oltre 30 fermi e diversi feriti, tra cui due agenti.

La manifestazione degli anarchici a sostegno di Cospito con centinaia di manifestanti è degenerata (come ampiamente prevedibile) in atti vandalici contro edifici e negozi. Sui muri scritte contro il ministro Nordio. Sono intervenuti manifestanti  da tutta Italia,  da Francia, Spagna, Grecia e Germania

Decine di anarchici sono giunti a Torino da tutta Italia in segno di solidarietà ad Alfredo Cospito a cui è stato recentemente rifiutato il ricorso sulla detenzione in regime di 41 bis. Il corteo è partito alle 16.30 da piazza Solferino. La Digos ha identificato diversi  anarchici stranieri e italiani arrivati in città.

(foto archivio)

 

A Torino il vino ha il suo Salone Tre giorni di gusto, turismo, economia

SALONE DEL VINO DI TORINO

4, 5 E 6 MARZO 2023

 

La città del gusto, Torino, presenta la regione del vino, il Piemonte. Attesi oltre 250 produttori in 4 luoghi simbolo della città

Palinsesto OFF del Salone: dal centro alle periferie più di 100 eventi in oltre 60 location

Nasce la prima edizione del Salone del vino di Torino, un omaggio alla terra e all’attività vitivinicola del Piemonte, tra storia e innovazione. Da sabato 4 a lunedì 6 marzo quattro luoghi simbolo di Torino, il Museo del Risorgimento, la Cavallerizza RealePalazzo Birago & Palazzo Cisterna ospitano una nuova grande manifestazione che entra nel programma dei grandi eventi della Città.

 

Un palinsesto OFF si sviluppa inoltre dal centro alle periferie e prevede un’intera settimana dedicata al vino. Dal 28 febbraio al 6 marzo, oltre 100 eventi diffusi in più di 60 location. Protagonisti insieme ai produttori, i ristoranti, le piole, le enoteche e i luoghi cult della città, fra cene, artisti, degustazioni, scrittori e tanto spettacolo.

 

Un Salone del vino di Torino nato per sorseggiare tutto il Piemonte in una panoramica che fotografa l’intero territorio: dai vini dell’Alto Piemonte a quelli della Val di Susa passando per il pinerolese e le colline novaresi. Senza tralasciare il Canavese, raggiungendo l’Alto Monferrato, l’Astigiano e le colline di Torino, arrivando fino a quelle Tortonesi e di Ovada. Non mancherà il Cuneese, partendo dal cuore delle Langhe e del Roero, fino ai territori della Val Bormida, ai bordi della Liguria.

 

Una nuova manifestazione che apre le sue porte ai torinesi, ai turisti e ai curiosi del mondo del vino, ma anche agli esperti del settore, ai distributori e ai ristoratori. L’ampio cartellone prevede, oltre all’esposizione delle cantine anche incontridegustazioni, cene e masterclass, per conoscere e approfondire i migliori terroir della regione con le sue migliaia di etichette.

 

La Città di Torino – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – accoglie con entusiasmo il nuovo Salone del vino. L’enogastronomia, con tutte le sue eccellenze, fa parte della cultura di una regione che diventa attrazione e identità per l’intero territorio piemontese e, in particolare, torinese. Con questa prima edizione vogliamo sostenere quella che è una delle vocazioni del nostro territorio. Intendiamo promuovere Torino nel mondo e con il Salone valorizzeremo un settore che crea lavoro e al contempo fa parte della nostra identità“.

 

Come spiegato da Enzo Pompilio D’Alicandro, Vicepresidente dell’ente camerale: “Come Camera di commercio di Torino diamo il benvenuto a questo nuovo Salone del vino e ci impegniamo a esserne protagonisti attraverso più azioni: mettiamo a disposizione la nostra sede istituzionale, Palazzo Birago, per masterclass e incontri di approfondimento su temi come l’enoturismo e l’impatto dei cambiamenti climatici in viticoltura; promuoviamo la presenza all’evento dei nostri produttori e dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino; rilanciamo, infine, la nostra selezione Torino DOC che raccoglie 44 aziende e 165 vini torinesi, con la nuova guida appena pubblicata. Proseguiremo, poi, durante tutto il corso dell’anno con le nostre attività di promozione della viticoltura torinese, nell’ambito di manifestazioni autunnali come Portici Divini-Vendemmia Torino e grandi eventi cittadini come ATP Finals”.

 

Patrizio Anisio, Direttore del Salone del vino di Torino, aggiunge: “Il Salone del vino di Torino è un progetto a cui lavoriamo da anni. Siamo partiti da piccoli eventi, passando attraverso manifestazioni più strutturate durante tutto l’anno e siamo arrivati a immaginare un grande evento cittadino. Una manifestazione che porti al centro i nostri territori e che ospiti a Torino, produttori, consorzi e operatori che, grazie al proprio lavoro, rendono ogni giorno la nostra regione un’eccellenza a livello internazionale. L’incontro tra la cultura enogastronomica e i luoghi storici simbolo della nostra città è una peculiarità che vogliamo sviluppare e in cui crediamo molto. Siamo felici ed orgogliosi che la Camera di commercio di Torino, la Città di Torino e la Regione Piemonte abbiano deciso di promuovere e sostenere la nostra iniziativa. Sarà una tre giorni intensa e ricca di contenuti, preceduta da un OFF del Salone che coinvolgerà l’intera Città grazie a più di 40 partner coinvolti.”

 

Organizzato da KLUG APS insieme a Orticola Torino e Bonobo Events – con il patrocinio della Città di Torino, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino; il sostegno della Camera di commercio di Torino e il supporto della Fondazione CRT e di Turismo Torino e Provincia, main partner Gambero RossoGo Wine e Fisar Torino – Il Salone del vino di Torino è realizzato in collaborazione con Torino Wine WeekAssociazione F.E.ALe Strade di TorinoConfesercenti di Torino e ProvinciaTorino DOCI Cento Torino – EDT EditoreVolontariato CivicoVendemmia Torino – Grapes in Town e Portici DiviniEnoteca Regionale dei vini della Provincia di TorinoEnoteca Regionale del MonferratoEnoteca Regionale di OvadaEnoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo del Nord PiemonteLa Strada del Barolo e i grandi vini di LangaStrada Reale dei Vini TorinesiConsorzio Tutela Vini Doc Valsusa, Consorzio Doc PineroleseBanca del vinoAlto Piemonte – Gran Monferrato Città Europea del Vino Candidate LandsAssociazione Produttori Vini Biologici PiemonteAlbarossa ClubAssociazione Giovani Vignaioli CanavesaniLibreria BodoniOFFTOPICCerchio di Gesso – Cubo TeatroCombo TorinoEatalyFondazione Circolo dei lettori, Ozio Intelligente e Paratissima. Main partner tecnici sono BormioliChieppa SpaWined*ora e Pongo.

 

SALONE DEL VINO TORINO 2023

Quattro luoghi simbolo del centro storico di Torino diventano il Grande Salone espositivo diffuso di produttoriconsorzi ed enoteche regionali, dove il grande pubblico può incontrare i vignaioli piemontesi e degustare le loro eccellenze.

 

Da sabato 4 a lunedì 6 marzo va infatti in scena il cuore della manifestazione.

Il grande pubblico è immerso fra le inebrianti atmosfere reali del Museo del Risorgimento, nelle sale di Palazzo Carignano che, per l’occasione, trasformano la Residenza Sabauda Patrimonio dell’Umanità UNESCO in uno spazio espositivo che accoglie oltre 60 produttori. Il Museo diventa così la Casa del Gambero Rosso con la sua selezione di produttori piemontesi e un’area ospiti che vede protagoniste 20 grandi cantine da tutta Italia, all’interno di un calendario di 10 degustazioni gratuite (fino a esaurimento posti).

 

Si prosegue all’interno di un altro Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, oggi spazio contemporaneo nel cuore della città animato da Paratissima, la Cavallerizza Reale, dove sono attese più di 100 aziende vitivinicole, in collaborazione con Go Wine e Fisar Torino. La Cavallerizza ospita i consorzi e le enoteche regionali di tutto il Piemonte oltre a un’area interamente dedicata ai vini naturali.

Peculiarità di questa prima edizione è l’Arena dei talk che, con il suo ricco programma di presentazioni, dibattiti e degustazioni del mondo del vino, porta al centro della scena gli esperti e i protagonisti del mondo del vino in uno spazio dedicato nella Cavallerizza Reale. Nell’area esterna del Cortile della Corte Mosca i migliori street food del territorio propongono al pubblico le proprie prelibatezze.

 

Fra i palazzi storici coinvolti nel cuore della città anche Palazzo Birago & Palazzo Cisterna, uniti in un unico evento e con un unico filo conduttore. Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, diventa infatti la Dimora delle Grandi Masterclass del Salone del vino di Torino. Maestri di cerimonia sono Fisar Torino insieme alla Banca del Vino di Pollenzo, l’Onav di Torino, La strada del Barolo e i grandi vini di Langa. Al centro più di 20 grandi cantine tra degustazioni orizzontali e verticali: le grandi annate e la scoperta dei cru più caratterizzanti del Piemonte e dell’Italia.

Inoltre, sempre a Palazzo Birago, un nuovo ricco palinsesto di talk e approfondimenti a cura di Camera di commercio di Torino in collaborazione con Città Metropolitana di Torino, Strada Reale dei Vini torinesi, CIA Agricoltori delle Alpi, Arpa Piemonte, Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, AIAB in Piemonte, Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino anima la giornata di lunedì 6 marzo per parlare di sostenibilità, innovazione, cambiamenti climatici, enoturismo e futuro nel mondo del vino.

Palazzo Birago prosegue questo percorso con un itinerario guidato nello splendido cortile di Palazzo Cisterna, per visitare le sue auliche sale e degustare, tra le altre, alcune delle eccellenze Torino DOC.

 

Nel week end ancora un appuntamento da non perdere a cura di “Vendemmia a Torino – Grapes in Town” e “Portici Divini“. Nello spirito di continuare a promuovere il territorio vitivinicolo del Piemonte anche in città, in occasione del Salone del vino e supportando l’iniziativa #domenicalmuseo, il 5 marzo è a disposizione del pubblico una navetta gratuita, il “Degustibus” che, partendo da piazza Castello (fronte Teatro Regio), arriva a Villa della Regina. Oltre alla Residenza Sabauda Patrimonio UNESCO dal 1997 è possibile visitare la Vigna della Regina, l’unico vigneto urbano in Italia a produrre un vino cru certificato DOC.

 

 

6 MARZO, UN’INTERA GIORNATA DEDICATA AGLI OPERATORI DEL VINO

Lunedì 6 marzo il Salone del vino di Torino si rivolge interamente agli addetti del settore, a partire da un wine tasting gratuito, insieme a degustazioni e incontri, in tutte le sedi della manifestazione.

 

È l’occasione per tutti gli operatori di assaggiare e conoscere attraverso un unico grande evento – per la prima volta a Torino – un territorio nella sua interezza, attraversando la sua ricca biodiversità e degustando le etichette di tutta la regione. Enoteche, ristoratori e buyer italiani e internazionali potranno così visitare i luoghi simbolo del Salone e conoscere i produttori, in una fotografia di tutto il Piemonte.

 

 

IL PALINSESTO OFF DEL SALONE DEL VINO DI TORINO

“Entra nella Cantina più grande d’Italia: Torino”

 

Il palinsesto esce dalle sale storiche per invadere la città con un’intera settimana dedicata al vinoDa San Salvario a Vanchiglia, passando per il Quadrilatero fino alle periferie, vanno in scena oltre 100 eventi diffusi in più di 60 location con degustazioni, cene ed eventi speciali tra ristoranti, osterie, enoteche, cocktail bar e luoghi cult di Torino. Un inebriante e fitto programma unisce alle esperienze olfattive anche il gusto per assaporare il territorio.

 

Il programma prende il via martedì 28 febbraio in un incontro fra produttori, enoteche, cocktail bar e spazi informali della città e con un palinsesto di oltre 20 eventi all’ora dell’aperitivo, tra cui Seta Sala Da Tè CulturalePorto Ribeca, Tastuma Cheese and Wine e molti altri.

 

Si prosegue mercoledì 1 e giovedì 2 marzo in una due giorni che coinvolge l’intero comparto ristorativo della città.

 

Cuore pulsante dell’intera manifestazione è WOUSE, la wine-house del Salone del vino a cura de Le strade di Torino. Durante la settimana degli eventi OFF, da mercoledì 1 a venerdì 3 marzo, la sede di Combo diventa una vera e propria casa per content-creator e giornalisti. Uno spazio vivo, ricco di riflessioni, con degustazioni e talk, per conoscere più da vicino le realtà del territorio e raccontarne la storia. Assaporando e conoscendo i prodotti e la filosofia dei grandi produttori piemontesi si ha anche la possibilità di discutere e ragionare insieme su alcuni dei temi più attuali legati all’enologia e alla terra.

Mercoledì 1 marzo si parte con @CantinaSocial, Mattia Asperti in arte @ilsommelierdiVino e @instawineitalia per approfondire quanto la comunicazione del vino oggi sia cambiata con l’avvento dei social media.

 

Giovedì 2 marzo WOUSE ospita ‘La fiamma sotto i tajarin’ con Stefano Cavallito & Alessandro LamacchiaMatteo Baronetto del ristorante Del Cambio ed Elisabetta Desana del ristorante Caffè dell’Orologio.

Diceva Mahler: “La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. Dunque: cosa vuol dire portare la cucina piemontese nel futuro? Modera Luca Iaccarino, giornalista gastronomico.

 

Dal 4 al 6 marzo WOUSE si sposta alla Cavallerizza Reale e accoglie, talk, degustazioni e dibattiti. Mercoledì 1 e giovedì 2 marzo vanno in scena gli appuntamenti “100 days”: tre incontri e tre ristoranti al giorno, scelti tra i top e pop della guida I Cento – Edt Editore (tredicesima edizione) che incontrano 12 produttori piemontesi.

 

Tra gli altri sono protagonisti Fabio Belcastro del Barbagusto, premio speciale “Osti che sorridono”; il Caffè dell’Orologio, vincitore di “Tradizione al verde” e il ristorante di cucina romana Dù Cesari di Danilo Pelliccia.

Ogni evento è caratterizzato da un menù studiato e declinato sui vini dei produttori coinvolti e tutti i partecipanti ricevono in omaggio una copia del libro “Cogli L’Acino, i grandi vitigni del mondo in un sorso” di Chevriere Maryse.

 

Grazie alla collaborazione con Confesercenti di Torino e Provincial’1 e il 2 marzo, gli appuntamenti di Antipasti DiVini si diffondono in tutta Torino: dalle 19 alle 20, venticinque ristoranti selezionati propongono un menù di tapas piemontesi in degustazione con altrettanti produttori che narrano le loro storie in abbinamento ai loro vini. Finalità di questa nuova manifestazione, congruamente con l’obiettivo della FIEPET, associazione che rappresenta le attività di somministrazione della Confesercenti, è costruire una vetrina attrattiva per il patrimonio enogastronomico del Piemonte, e di Torino in particolare, un importante asset culturale e turistico per la nostra città. Grazie al lavoro e alla collaborazione tra ristoratori e produttori si può creare il canale di divulgazione e conoscenza per amplificare questo messaggio e assistere alla diretta testimonianza di chi, con il suo operato, permette di conoscere prodotti ed eccellenze della nostra enogastronomia.

 

Giovedì 2 marzo Go Wine presenta La Notte dei Vini – CANTINE D’ITALIA: 20 aziende, provenienti da tutta Italia, selezionate dalla Guida Cantine d’Italia, sono presentate in anteprima al Salone e raccontano i propri vitigni dalle 19 alle 23 con un wine tasting nella Sala Duecento, all’interno del Museo Carpano di Eataly Lingotto. Durante la serata anche tanta musica e l’abbinamento alle eccellenze gastronomiche della cucina di Eataly: un momento per tutti i winelovers.

 

Venerdì 3 marzo in collaborazione con l’Associazione F.E.A è protagonista la Notte Rossa Barbera, nata dal festival “Sotto il cielo di Fred” per portare nelle piole e nelle bocciofile l’incontro tra musica e vino. La settima edizione coinvolge 16 piole dove si può gustare il Menù Notte Rossa Barbera, al prezzo fisso di 18 €, ispirato alla tradizione della Merenda Sinoira, e assistere all’esibizione di 16 musicisti, tra cui Emanuele Colandrea, Ella, Alice Isnardi, La Quadrilla Folk Band e molti altri.

La Notte Rossa Barbera connette musica ed enogastronomia valorizzando le “eccellenze” del territorio e l’arte dei giovani talenti. A colorare la manifestazione di rosso, ci pensa il vino di 16 produttori di Barbera del territorio – il vitigno forse più rappresentativo della tradizione contadina – selezionati dal Salone del vino di Torino che, abbinati uno per piola, propongono le loro migliori etichette. Tra gli appuntamenti sono previsti incontri tra la cantina Fratelli Mulassano di Alba e il menù della Trattoria l’Oca Fola, l’azienda Barberis di Cortemilia e i piatti del PoDiciotto, la cantina Le More Bianche e i sapori di OFF Topic.

 

Da martedì 28 febbraio a venerdì 3 marzo le parole popolano la Libreria Bodoni con “Di Libri In Vino”, una rassegna in quattro tempi: quattro reading accompagnati alla degustazione di quattro cantine a ingresso gratuito, dalle 18 alle 20. Tra gli ospiti Petunia Ollister, Francesco La Rocca, Enrico Remmert e Luca Ragagnin.

 

Sabato 4 marzo alle 18 la prestigiosa location del Circolo dei lettori ospita la presentazione di “Alle radici del Barolo” edito da Slow Food Editore, in un incontro tra Lorenzo Tablino e Maria Cristina Oddero di Poderi e Cantine Oddero. A moderare Carlo Bogliotti, amministratore delegato di Slow Food Editore.

A seguire la degustazione del Re dei Vini del Piemonteil Barolo.

 

Tutte le informazioni sul programma e sui ticket sono disponibili su www.salonedelvinotorino.it

 

 

ALTRE INFORMAZIONI UTILI

Location

Museo del Risorgimento, + 60 produttori espositori, + 10 degustazioni gratuite fino ad esaurimento posti

Cavallerizza Reale, + 100 produttori espositori, + 10 incontri Arena Talk e degustazioni gratuite fino ad esaurimento posti, + Street Food

Palazzo Birago & Palazzo Cisterna, le grandi Masterclass, talk, seminari e visite guidate.

 

 

Sabato 4 marzo

CAVALLERIZZA REALE

MUSEO DEL RISORGIMENTO

orari di accesso al pubblico 14:00 – 21:00

PALAZZO BIRAGO & PALAZZO CISTERNA

orari di accesso agli acquirenti delle masterclass 14:00 – 20:30

 

 

Domenica 5 marzo

CAVALLERIZZA REALE

MUSEO DEL RISORGIMENTO

orari di accesso al pubblico 12:00 – 20:00

PALAZZO BIRAGO & PALAZZO CISTERNA

orari di accesso agli acquirenti delle masterclass 14:00 – 20:30

 

 

Lunedì 6 marzo

PALAZZO BIRAGO

Convegni e seminari a ingresso libero

orari di accesso 10:00 – 19:00

 

 

Lunedì 6 marzo (SOLO OPERATORI PROFESSIONALI)

CAVALLERIZZA REALE

MUSEO DEL RISORGIMENTO

orari di accesso ai professionisti 11:00 – 17:00

INFO & TICKETING

 

Sabato 4 e Domenica 5 marzo 2023

Museo del Risorgimento e Cavallerizza Reale

Il ticket con pacchetto degustazione è acquistabile online su www.salonedelvinotorino.it

Formule TICKETING con pacchetto degustazione (comprensivo di taschina e calice)

EarlyBird (numero limitato)

Ticket Museo del Risorgimento: € 10 (comprensivo di 2 token)

Ticket Cavallerizza Reale: € 10 (comprensivo di 2 token)

Ticket Museo del Risorgimento e Cavallerizza Reale: € 20 (comprensivo di 8 token)

 

Ticket UFFICIALE

Ticket Museo del Risorgimento: € 15 (comprensivo di 4 token)

Ticket Cavallerizza Reale: € 15 (comprensivo di 4 token)

Ticket Museo del Risorgimento: € 25 (comprensivo di 15 token)

Ticket Cavallerizza Reale: € 25 (comprensivo di 15 token)

Ticket Museo del Risorgimento e Cavallerizza Reale: € 20 (comprensivo di 5 token)

 

Degustibus navetta gratuita con partenza da piazza Castello (fronte Teatro Regio) e arrivo a Villa della Regina. Prenotazione obbligatoria scrivendo a press@grapesintown.it; orari consultabili sul sito www.grapesintown.it

 

 

Palazzo Birago

MASTERCLASS

Palazzo Birago: accesso alle masterclass acquistabile su www.salonedelvinotorino.it

Tutti i partecipanti alle Masterclass a pagamento a Palazzo Birago avranno incluso, previa prenotazione, la visita guidata all’interno delle sale auliche di Palazzo Cisterna con degustazione di alcune eccellenze Torino DOC. Tutte le info su www.salonedelvinotorino.it

 

Lunedi 6 marzo

BtB Museo del Risorgimento e Cavallerizza Reale

Operatori del settore enogastronomico, buyer, distributori, ristoratori, enoteche ecc possono accreditarsi su www.salonedelvinotorino.it per la giornata di lunedì 6 marzo alla Cavallerizza Reale e Museo del Risorgimento.

Dopo verifica da parte dell’organizzazione, viene inviata una mail di risposta alla richiesta di partecipazione, contenente un ticket unico che prevede l’ingresso GRATUITO per tutte le sedi attive.

Il ticket GRATUITO è comprensivo di wine tasting, calice e taschina.

 

Eventi OFF del Salone del vino

Il programma e le informazioni sono disponibili sul sito della manifestazione.

Per tutte le prenotazioni alle cene, alle degustazioni e ai singoli eventi si deve fare riferimento alle location coinvolte

Gli eventi sportivi sono un investimento Ricadute per quasi 50 milioni in Piemonte

/

IRES

OGNI EURO INVESTITO IN EVENTI SPORTIVI NE HA GENERATI 7,5.

6,5 MILIONI DI FONDI HANNO PORTATO A RICADUTE PER 49,19 MILIONI”
Il presidente
Cirio e l’assessore Ricca: “I dati ci dicono che il Piemonte ha giocato bene le sue carte. Questo successo ci sprona a proseguire sulla strada di un impegno sempre maggiore”.

Il 2022 è stato per la Regione Piemonte un anno di investimenti sportivi straordinari. La vittoria del titolo di “Regione Europea dello Sport” conferito da ACES Europe, oltre alla componente di visibilità internazionale strettamente connessa ad esso, ha funzionato da molla propulsiva per promuovere una campagna di finanziamenti senza precedenti di competizioni agonistiche grandi, medie e piccole.

Per studiare quale sia stato l’effetto di questo impegno straordinario la Regione Piemonte, per la prima volta, ha deciso di commissionare all’istituto di ricerca Ires Piemonte uno studio scientifico che andasse a fotografare le ricadute economiche generate non solo dai grandi eventi ma anche da quelli di dimensioni medie e piccole. Una cartina di tornasole utile per monitorare ciò che è stato fatto ma anche per orientarsi in futuro prossimo.

Lo studio Ires

Partendo dai dati generali: nel 2022 la Regione Piemonte ha finanziato complessivamente eventi per 6,5 milioni di euro. Questi eventi, a livello aggregato e non divisi per dimensioni, hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni di euro. L’investimento regionale, il finanziamento pubblico a cui si è affiancato un finanziamento privato di 10,3 milioni di euro, ha portato a ricadute complessive pari a 7,5 volte la cifra di partenza. Ogni euro pubblico stanziato ha prodotto, quindi, 7,5 euro.

I grandi eventi promossi dalla Regione sono stati 12 e hanno visto un finanziamento pubblico pari a 2,37 milioni di euro (per una spesa totale di 6,2 milioni, se si sommano i soldi dei privati e di altri enti pubblici). Questi eventi hanno portato a ricadute economiche sul territorio quantificabili in 29,1 milioni di euro, cioè a una cifra 12 volte più grande del contributo regionale.

Gli eventi delle federazioni sportive sono stati 145 (organizzati da 40 federazioni) e sono costati complessivamente 8,8 milioni di euro a fronte di un finanziamento regionale di 3,37 milioni. Le ricadute sul territorio sono state quantificate da Ires in 16,7 milioni, cifra 5 volte superiore al contributo regionale.

Gli eventi degli enti di promozione sportiva (gli enti coinvolti sono stati 12 e gli eventi 277) hanno ricevuto un contributo regionale pari a 600mila euro (complessivamente sono costati 1,28 milioni di euro) e hanno prodotto ricadute per 2,43 milioni. Una ricaduta, quindi, pari a 2 volte la spesa complessiva e a 4 volte l’investimento regionale.

Gli eventi sportivi organizzati dai Comuni sono stati 20 (in 20 Comuni) e sono stati finanziati dalla Regione per 178mila euro (la spesa totale sostenuta per organizzarli ammonta a 461mila euro). Questo investimento, i 178mila euro, ha prodotto ricadute per 870mila euro.

Gli investimenti della Regione Piemonte: uno storico in crescita

Nel triennio 2020-2021-2022 gli investimenti sportivi della Regione Piemonte sono andati crescendo costantemente. Se nel 2020, anno centrale dell’emergenza Covid, lo stanziamento per i bandi degli eventi è stato pari a 1.263.240 euro, l’anno successivo, il 2021, la cifra è passata a 3.437.628. Il 2022, anno del Piemonte “Regione Europea dello Sport”, i bandi hanno totalizzato la cifra record di 7.359.262 di euro.

Anche per quanto riguarda il numero di domande finanziate per i bandi dell’impiantistica sportiva il trend, rispetto all’ultimo decennio, è in netta crescita: se nel 2016 erano state finanziate 46 richieste (per uno stanziamento di 900mila euro) e nel 2018 65 (per 2.221.840), nel 2022 sono state finanziate 155 domande (per l’ammontare di 4.565.196 di euro).

Per quanto riguarda il sistema neve, nel 2022 la Regione ha erogato contributi per 11.733.161.

Eravamo certi che puntare sullo sport sarebbe stata una mossa vincente ma i dati presentati oggi consolidano quella che era un’intuizione. Il fatto che a fronte di 6,5 milioni investiti dalla Regione si siano generate ricadute sul territorio per 49,19 milioni, cioè ricadute 7,5 volte maggiori rispetto al nostro investimento, rende lampante il successo di una strategia che ha scommesso fin da subito, a 360 gradi, nello sport indipendentemente dal fatto che si declinasse in grandi eventi, piccoli eventi o eventi di base – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Oggi, guardando lo studio elaborato da Ires, possiamo dirlo con certezza e possiamo anche aggiungere che non solo i grandi eventi generano ricadute eccezionali, cosa che fanno, ma che anche quelli più piccoli, che richiedono investimenti minori, sono veri e propri moltiplicatori di ricadute. Il trend di investimenti nel settore sportivo è in costante crescita, come appare evidente dagli stanziamenti effettuati nell’ultimo triennio e dalla considerevole cifra impegnata per il bando impiantistica del 2022, e come istituzione abbiamo intenzione di proseguire su questa strada”.

Gli eventi sportivi e la pratica dello sport a tutti i livelli sono un volano economico importante che coinvolge settori economici diversi, da quelli più strettamente legati ai servizi turistici come ospitalità e ristorazione fino ai trasporti, le assicurazioni, il noleggio o l’acquisto di attrezzature e materiali. L’IRES ha analizzato tutte le domande di finanziamento pervenute alla Regione a seguito dei bandi aperti per contribuire agli eventi sotto il titolo “Regione Europea dello Sport” – dichiara Michele Rosboch, Presidente di Ires Piemonte -. I dati ottenuti dall’elaborazione hanno permesso di ricostruire il quadro economico complessivo, localizzare gli eventi, identificare i destinatari, la categoria della manifestazione, la tipologia di sport, la durata. Si è infine valutato l’impatto economico generato dagli eventi attraverso il calcolo delle spese dirette, indirette e indotte”.

VisitPiemonte: le abitudini sportive dei piemontesi

Il binomio sport e turismo è andato progressivamente saldandosi in modo sempre più evidente. Per l’intero corso del 2022 VisitPiemonte, oltre a fornire supporto comunicativo e logistico, ha lavorato per monitorare l’afflusso di atleti e di appassionati provenienti da tutto il mondo che sono approdati nella nostra regione. Oltre a questo compito ha anche realizzato una ricerca sugli sport più amati e praticati, a livello amatoriale e non, dai piemontesi.

Dal sondaggio (interamente disponibile tra gli allegati) emerge che i tre sport preferiti tra agonisti e amatori piemontesi sono: al primo posto il fitness (ginnastica-danza), al secondo l’atletica leggera, al terzo il ciclismo. Per trovare il calcio bisogna scendere al quinto gradino, mentre il tennis si trova al decimo. Tra gli sport preferiti tra i soli agonisti il podio cambia: al primo posto l’atletica leggera, al secondo il fitness e al terzo il calcio. Per quanto riguarda gli amatori, invece, il ciclismo di posiziona al secondo posto, seguito dall’atletica leggera ma preceduto dal fitness.

Il Piemonte, insignito nel 2022 del titolo di ‘Regione Europea dello Sport’ si conferma come una delle regioni più attive e competitive nel panorama sportivo europeo. Lo scorso anno sul nostro territorio oltre 200.000 atleti provenienti da tutto il mondo, e soprattutto da Francia, Svizzera, Germania e Spagna, hanno animato le varie competizioni: un valore anche di posizionamento turistico per il Piemonte, che si propone come meta sia per chi assiste a grandi eventi che per chi pratica le varie discipline, grazie alla passione e all’impegno di tutti coloro che hanno contribuito a far diventare questa regione un punto di riferimento internazionale – sottolinea il presidente del Cda di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris. Nell’ambito delle nuove competenze nella promozione dello sport e nella creazione di un’identità sportiva del territorio, VisitPiemonte ha dato visibilità a tutte le iniziative sportive per promuovere tutti gli sport a qualsiasi livello, attività che verrà rafforzata. Abbiamo inoltre realizzato un sondaggio online su un campione rappresentativo di più di 5.000 piemontesi per delineare una panoramica utile alle politiche di promozione della salute, del benessere e dell’integrazione sociale. É in questo contesto che intendiamo anche avviare seminari di formazione sulla cultura della pratica sportiva e sullo sport come medicina preventiva”.