Gtt comunicava questa mattina intorno alle 8,30: “Metropolitana in servizio nella tratta Fermi – Porta Nuova – Fermi.
Per motivi di ordine pubblico. Sulla tratta Marconi – Bengasi – Marconi servizio con autobus sostitutivi”. La motivazione era legata a un pacco sospetto trovato in metropolitana con una scritta “Israele assassini”. Traffico bloccato tra corso Dante e via Petitti. Non si è potuto circolare in piazza De Amicis, circolazione in tilt nella zona. Dopo i controlli l’allarme si è rivelato fortunatamente infondato e il servizio è ripreso regolarmente.
Migliaia di torinesi e turisti in giro per la città nel ponte dell’Immacolata, anche per approfittare di attrazioni come i mercatini tematici, la pista di pattinaggio su ghiaccio, il boschetto di Natale in piazzetta Reale, un tocco di tradizione con il calendario dell’avvento e il presepe di Emanuele Luzzati.
E poi ancora concerti, cori gospel, spettacoli di magia e tante attività per grandi e piccini. Il Natale è alle porte e Torino si appresta a viverlo con oltre un mese di iniziative e un’importante novità: le luminarie in tutte le circoscrizioni.
I MUSEI
Sono quasi 12.000 le persone che hanno visitato, dall’8 al 10 dicembre 2023 la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, trascorrendo il ponte dell’Immacolata nei tre musei della Fondazione Torino Musei per visitare le collezioni e le mostre in corso. In particolare, 5.531 persone hanno visitato la GAM, 1.284 il MAO e 5.120 Palazzo Madama. Le mostre: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Hayez. L’officina del pittore romantico; Gianni Caravaggio. Per analogiam; Simone Forti (Videoteca). MAO Museo d’Arte Orientale Trad u/i zioni d’Eurasia, Animo Chen. Una breve elegia .PALAZZO MADAMA – Museo Civico d’Arte Antica Liberty. Torino capitale; Textiles are back.
LE INIZIATIVE NATALIZIE
“Quello del Natale – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è un periodo in cui tutta la città si trova immersa in un’atmosfera unica e particolare. Anche per quest’anno, nel periodo delle feste, Torino offre un calendario ricchissimo di eventi, dedicato sia a chi vive e lavora in città che a chi arriva per trascorrere un periodo di vacanza. Natale è un momento di speranza e di luce: per questo abbiamo voluto illuminare a festa tutta la nostra città. La grande novità di quest’anno saranno infatti le luminarie, protagoniste nelle strade, vie e piazze di tutte le Circoscrizioni insieme ad abeti decorati. Tutta Torino si veste a festa per diventare ancora più accogliente e vivere le feste natalizie insieme a torinesi e turisti”.
Si è iniziato venerdì 1° dicembre con l’inaugurazione del calendario dell’Avvento. Il suggestivo allestimento sui bozzetti di Emanuele Luzzati, con i disegni e il progetto artistico di Lastrego & Testa, trova anche quest’anno la sua collocazione in piazza San Giovanni, accanto al Duomo di Torino. Ogni giorno, fino alla Vigilia, alle 17.30 in punto, i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Torino, con i loro mezzi più curiosi e spettacolari, scopriranno una nuova casella del grande castello fiabesco che scandisce il conto alla rovescia fino al Natale. L’apertura della prima casella del calendario sarà preceduta dall’esibizione delle Chitarre della Pace & Co del Sermig, dirette da Gian Paolo Lopresti.
Da giovedì 7 dicembre a domenica 7 gennaio piazza Solferino si trasformerà in un incantevole villaggio di Natale, animato da tanti appuntamenti adatti a ogni età. I mercatini tematici, estesi anche a via Garibaldi, offriranno ai visitatori l’opportunità di immergersi appieno nell’atmosfera delle feste e trovare, tra le casette decorate, doni originali per familiari e amici. Appuntamento speciale mercoledì 8 dicembre, quando i testimonial delle Universiadi invernali di Torino 2025 si esibiranno, insieme ad atleti appartenenti a tutte le discipline del ghiaccio, in uno spettacolo per l’inaugurazione della pista di pattinaggio.
Per i più piccoli il villaggio offrirà l’opportunità di partecipare a speciali laboratori e di vivere un momento magico a tu per tu con Babbo Natale.
L’iniziativa “Il giocattolo sospeso” permetterà invece a chi lo desidera di compiere un gesto di generosità natalizia, acquistando un regalo da far trovare sotto l’albero a bambine e bambini in difficoltà.
Tra le tante iniziative proposte dal villaggio di Natale anche incontri con gli autori tra letture e dolci assaggi, laboratori con Maestri pasticcieri e cioccolatieri, cuochi e chef, corsi di ballo e attività musicali in collaborazione con scuole e associazioni della città.
Da venerdì 8 dicembre, nel segno della tradizione, prenderà il via gran parte delle iniziative.
Nei Giardini di piazza Cavour quest’anno troverà casa, fino al 7 gennaio, un altro simbolo del Natale torinese, il presepe di Emanuele Luzzati. I personaggi della tradizione si affiancheranno anche questo Natale ai protagonisti delle fiabe in un gioco di figure illuminate, per un’opera che deve alle sagome disegnate dall’artista e dipinte su legno uno straordinario impatto scenico.
Piazzetta Reale, sulla scia del successo dello scorso anno, si trasforma nuovamente nel boschetto di Natale per avvolgere con la sua atmosfera poetica cittadini e turisti. Quest’anno il contesto sarà ulteriormente arricchito dallo spettacolo di videomapping “Sette storie di Natale di Gianni Rodari”, che, ogni sera dalle 18 alle 22, trasformerà la facciata di Palazzo Reale in una tela luminosa su cui saranno proiettate le immagini di oltre 1300 creazioni nate dalla fantasia di bambine e bambini delle scuole dell’infanzia del Comune di Torino. Una nuova iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche Educative in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e il Gabinetto del Sindaco che metterà in mostra l’abilità artistica e la fantasia di 3681 bambine e bambini di 35 scuole cittadine che si sono cimentati nel realizzare disegni, diorami e marionette, ispirati dalla lettura di storie e filastrocche a tema natalizio di Gianni Rodari, che accompagneranno in sottofondo sonoro le immagini.
Il fine settimana del 9 e 10 dicembre i festeggiamenti sono usciti dal centro per diramarsi in tutta la città, con l’inaugurazione delle nuove luminarie nelle circoscrizioni cittadine.
“Natale di Luce 2023” è un progetto della Città di Torino, curato e realizzato da Iren, che ha portato alla realizzazione di sette nuove installazioni luminose che con cerchi, sfere, comete e cascate di luci creeranno scenari indimenticabili su vie, strade e piazze.
“Siamo lieti di affiancare la Città di Torino per questa iniziativa” – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, main partner di “Il Natale illumina Torino” – che testimonia quanto Iren sia una multiutility nata sui territori e che lavora con e per i territori. Il nostro contributo si concretizzerà soprattutto nella realizzazione delle spettacolari installazioni luminose che anche quest’anno contribuiranno a sottolineare l’atmosfera natalizia. È solo un esempio dei numerosi servizi che Iren può mettere a disposizioni delle amministrazioni: l’esperienza e le best practice sviluppate dal Gruppo ci permettono infatti di poter affiancare le città in progetti impegnativi, come – nel caso di Torino – quello relativo al più grande piano in Italia di interventi per l’efficienza energetica su edifici della pubblica amministrazione.”
Nel dettaglio, in piazza Santa Rita (Circoscrizione 2) viene posizionata la scenografia intitolata “Sfere celesti”, piazza Benefica (Circoscrizione 3) ospiterà “Galassie”, mentre in corso Telesio (Circoscrizione 4) si potrà ammirare “Stelle e pianeti”. “Bouquet di fiori luminosi” si accenderanno in viale Madonna di Campagna (Circoscrizione 5), mentre in piazza Maria Teresa Noce – di fronte agli spazi dell’Ex Incet – gli abitanti della Circoscrizione 6 potranno attraversare un “Tunnel luminoso” di 12 metri. Viale Ottavio Mai (Circoscrizione 7) sarà illuminato dall’installazione “Universo” e nell’area pedonale di corso Marconi (Circoscrizione 8) si potrà camminare sotto le cinquecento stelle di “Cielo stellato”.
In tutta la città sono posizionati anche tradizionali alberi di Natale, decorati con luci e addobbi, che trovano spazio in piazza Solferino e in piazza San Secondo (Circoscrizione 1), al mercato Pavese di corso Unione Sovietica 505 (Circoscrizione 2), in via Di Nanni (Circoscrizione 3), in piazza Barcellona (Circoscrizione 4), al centro commerciale Le Verbene (Circoscrizione 5), in piazza Abba (Circoscrizione 6), in via Borgo Dora (Circoscrizione 7), in piazza Freguglia e in piazza Piemonte (Circoscrizione 8).
Bisognerà invece attendere fino a sabato 16 dicembre alle 18.30 per scoprire un altro “pezzo forte” del programma, il videomapping “Città Fantastica. Favole d’inverno” in piazza San Carlo. Giunto alla seconda edizione, questo incontro tra arte e tecnologia si annuncia quest’anno ancora più spettacolare e coinvolgente. Il videomapping è un progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e sarà visibile a tutti ogni sera a partire dalle 18.30, fino al 7 gennaio.
Anche le Biblioteche civiche torinesi contribuiranno al calendario degli appuntamenti delle feste, con un intero mese di attività. Nelle biblioteche territoriali e nel Bibliobus si terranno letture ad alta voce, letture animate e laboratori a tema natalizio per bambine e bambini e per le loro famiglie, anche in collaborazione con i Corsi di formazione musicale della Città di Torino.
Ragazzino di 15 anni sottoposto ad innovativo intervento per ripristinare la funzione del braccio sinistro paralizzato dopo incidente stradale con un reimpianto di nervo frenico, presso l’ospedale Molinette di Torino Un ragazzino è stato sottoposto con successo ad un complesso intervento chirurgico con una tecnica innovativa mai utilizzata precedentemente per ripristinare la funzione dell’arto sinistro paralizzato, presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. A seguito di un grave incidente stradale, un ragazzino di 15 anni subisce un grave politrauma con amputazione traumatica della mano ed interruzione completa delle fibre nervose che controllano i movimenti del braccio sinistro. Viene ricoverato presso l’ospedale di Perugia, dove riescono a salvargli la vita. Dopo un lungo e delicato intervento per ricostruire la mano e le sue connessioni neuro-muscolari inizia un lento recupero. Tuttavia il braccio sinistro ha subito una lesione troppo grave ed i nervi che lo controllano, che formano il plesso brachiale, sono irrimediabilmente amputati. In questi casi l’unica speranza per recuperare l’uso del braccio è un delicato e complesso intervento di microchirurgia: è necessario prelevare un tratto di un nervo sano ed impiantarlo per sostituire il plesso brachiale lesionato. Il nervo ideale è il nervo frenico che origina a livello delle prime vertebre cervicali, discende nel collo e quindi all’interno del torace. Per una procedura così complessa il paziente viene trasferito a Torino, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute, dove viene visitato da un’équipe multidisciplinare di chirurghi della mano dell’ospedale Cto di Torino (diretti dal dottor Bruno Battiston), di neurochirurghi (diretti dal professor Diego Garbossa) e di Chirurghi toraco – polmonari (diretti dal professor Enrico Ruffini), che decidono di applicare, per la prima volta in Italia, una tecnica di prelievo del nervo di tipo mini – invasivo, che consente di conservare integralmente la porzione del nervo frenico intratoracico per massimizzare le possibilità di riuscita dell’intervento. Dopo un’attenta pianificazione i chirurghi della mano ed i neurochirurghi (dottor Paolo Titolo e dottoressa Francesca Vincitorio) espongono i nervi del braccio lesionati e preparano il terreno per l’innesto, mentre i chirurghi toraco – polmonari (dottori Paraskevas Lyberis, Matteo Roffinella ed Eleonora Della Beffa) riescono a prelevare il nervo frenico per tutta la sua lunghezza per il successivo impianto. Il nervo viene così reinnervato, ossia collegato come fili elettrici, nei nervi non funzionanti del braccio sinistro. La componente sana potrà ricrescere 1-2 mm al giorno all’interno dei nervi non funzionanti. Così facendo i nervi sani arriveranno a dare un impulso elettrico alla parte lesionata, dandole nuova vita. L’intervento chirurgico si basa sui trasferimenti nervosi, una tecnica che coinvolge il riposizionamento di nervi sani per ripristinare la funzione motoria nelle zone colpite. Durante l’intervento, i chirurghi hanno eseguito con precisione microchirurgica il collegamento dei nervi sani a quelli paralizzati, creando una nuova connessione per trasmettere i segnali neurali. Dopo più di 8 ore in sala operatoria l’intervento è tecnicamente riuscito. Il paziente è tornato a casa cinque giorni dopo. Sa che lo aspetta una nuova riabilitazione e tanta fisioterapia. L’Addetto Stampa Pierpaolo Berra
oggetto: trasporti e viabilità nella zona attorno a piazza Baldissera
Il nostro Comitato di cittadini è attivo dal 2004 in Spina 3 per migliorare la vivibilità e la dotazione di servizi pubblici e di luoghi di aggregazione nel quartiere e nel Parco Dora. I residenti di Spina 3 seguono con attenzione le vicende della sistemazione trasportistica attorno a piazza Baldissera, tema che ricorre sovente nelle nostre riunioni e nelle lettere di cittadini che riceve il nostro Comitato.
Chiediamo dunque cortesemente alcune informazioni in merito alle opere previste e alla loro tempistica:
– quando prevedibilmente sarà attivata la stazione sotterranea Dora delle Ferrovie dello Stato
– quando inizieranno i lavori di sistemazione dei binari della linea tranviaria 10 di GTT per ripristinare come nel passato un tracciato senza trasbordi
– se siano allo stato confermate la realizzazione entro il 2027 e il tracciato della nuova linea tranviaria 12 che transiterà sotto piazza Baldissera
– se sia confermata nel 2024 la risistemazione di piazza Baldissera, onde ridurre le code quotidiane, e come saranno utilizzate le annunciate “superfici recuperate che diverranno spazio pubblico”
– se si sia già pensato ad un riutilizzo dei locali della dismessa stazione Dora di superficie, già capolinea della ferrovia per Ceres.
Sottolineiamo che questi temi sono di grande interesse per la cittadinanza, tanto da poter suggerire anche una nuova assemblea pubblica per informare i cittadini degli sviluppi delle attese opere.
Nell’attesa di una Vostra cortese risposta, cordialmente salutiamo
COMITATO DORA SPINA TRE
www.comitatodoraspina3.it
L’albero donato dal Comune di Macra e dal Piemonte brilla in piazza San Pietro in Vaticano. La cerimonia di accensione dell’abete di Natale si è svolta oggi pomeriggio alla presenza della delegazione piemontese guidata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, accompagnato dal sindaco di Macra Valerio Carsetti, dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, dal consigliere regionale Maurizio Marello, dal vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo e da decine di amministratori locali e cittadini della Valle Maira da cui l’albero è partito lo scorso 21 novembre.
In mattinata, la delegazione ha partecipato all’udienza papale in Aula Paolo VI, durante la quale Papa Francesco ha ringraziato il Piemonte e il piccolo Comune di Macra, 48 abitanti, per il dono e per le oltre 7 mila stelle alpine coltivate e essiccate che, insieme alle luci, decorano l’albero come una nevicata, anch’esse sono di un vivaista piemontese.
La cerimonia di accensione è stata allietate dal canto della corale La Reis di San Damiano Macra, che si è esibita in alcuni canti di Natale della tradizione occitana.
«Vedere il Piemonte protagonista del Natale in una delle piazze più conosciute del mondo è un grande orgoglio per cui desidero innanzitutto ringraziare la comunità di Macra che si è prima candidata per donare l’albero di Natale al Papa e poi ha organizzato insieme a noi tutto questo – ha dichiarato il presidente del Piemonte Alberto Cirio – Durante l’udienza ho consegnato a Papa Francesco la lettera dei bambini delle scuole della Valle Maira felici che l’albero di Natale di piazza San Pietro arrivi dalle nostre montagne: ci auguriamo che da qui parte un messaggio di pace e di speranza per tutti».
«Abbiamo aspettato questo momento per otto anni – ha detto il sindaco di Macra Valerio Carsetti – È un risultato molto importante per una piccola comunità come quella di Macra, che lavora per crescere e per attirare visitatori e residenti per continuare a tenere vive le nostre montagne».
«Da una piccola comunità delle nostre montagne a piazza San Pietro. Un’iniziativa pervicacemente perseguita da Macra e dal suo Sindaco, della quale potranno beneficiare milioni di visitatori e pellegrini. Accompagneremo questo momento anche per richiamare, come scritto dal Santo Padre nella sua Enciclica, l’importanza della sostenibilità e la capacità delle tante aziende piemontesi che si occupano della manutenzione dei nostri boschi», sottolinea il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo.
L’albero, alto quasi 30 metri, è arrivato a Roma nelle scorse settimane con un trasporto eccezionale ed è stato addobbato con le luci e con una specialissima “tela” di oltre 7 mila stelle alpine coltivate e essiccate, donate da un vivaista locale che daranno l’effetto di una nevicata. Dopo le festività natalizie, l’albero sarà donato a un’associazione che produce giocattoli in legno per bambini in difficoltà.
Nuova dimostrazione degli attivisti climatici di Extinction Rebellion oggi, in alcune città italiane, tra cui Torino. Sono state tinte di verde le acque dei fiumi e dei canali, “utilizzando un tracciante totalmente innocuo usato anche da geologi e speleologi (la fluoresceina)”, dicono i manifestanti.
A Torino e a Milano, una casa “affondata” è comparsa nelle acque verdi del Po e dei Navigli, mentre a Venezia alcune persone si sono appese con imbraghi al ponte di Rialto, sopra le acque verdi del Canal Grande. A Bologna alcuni canotti sono stati rilasciati nel famoso canale del Reno che passa in centro città, noto come “la piccola Venezia”. A Roma, l’isola Tiberina è stata circondata dalle acque verdi del Tevere.
“Un’azione di denuncia del fallimento dei governi mondiali nel contrastare la crisi ecoclimatica, a tre giorni dalla fine della COP28 di Dubai. Mentre il colore verde sparirà in poche ore, infatti, i morti e i danni legati al cambiamento climatico continueranno ad aumentare di anno in anno”, commentano i dimostranti di Extinction Rebellion.
Come è stato scritto anche dal nostro giornale, nei giorni scorsi è stato firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal presidente della Regione Alberto Cirio l’accordo per realizzare in Piemonte, tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027 interventi per 865 milioni di euro.
Alla firma nel Teatro Alfieri di Asti erano presenti il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, i sindaci e i presidenti di Provincia.
A queste risorse si uniscono i 400 milioni del Programma Operativo Complementare, in corso di approvazione, che è stato possibile recuperare e chepermette alla Regione di implementare e attuare le strategie previste nella programmazione pluriennale in sinergia con i fondi FESR e FSE+ per un totale complessivo di 1,2 miliardi di euro per progetti a supporto della crescita del territorio.
L’accordo è finalizzato a realizzare un programma unitario di interventi per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio, tramite una strategia di azioni sinergiche, integrate e coordinate che mette a sistema le fonti finanziarie europee, nazionali e regionali disponibili.
Nel suo intervento Meloni ha affermato che “noi investiamo in Piemonte 819 milioni di euro e mezzo, di cui 132 già stati anticipati nel 2021. Ma aggiungendo la quota di finanziamento locale, regionale e nazionale arriviamo a mobilitare 865 milioni, con i quali finanziamo circa 20 interventi. Quindi sono risorse che non spendiamo in mille micro cose ma che concentriamo su alcune grandi priorità e su alcune risposte che i cittadini attendono”.
“Oggi è un giorno importante – ha dichiarato Cirio – perché di questi 800 milioni di euro più di 200 sono per potenziare il nostro sistema sanitario con un meccanismo virtuoso che liberando altre risorse del fondo sanitario ci permetterà di assumere entro il 2024 2.000 tra medici, infermieri e oss -. È un modo per intervenire concretamente su quelle che sono per noi le priorità, come la sicurezza delle nostre scuole, garantire il 100% delle borse di studio, comprare nuovi treni che si aggiungono ai nuovi pullman per inquinare meno e tutelare l’ambiente. E poi ci sono 70 milioni per la montagna che in una terra che si chiama Piemonte sono linfa vitale. Tante volte da Roma abbiamo ricevuto consigli e strette di mano, oggi si inverte questo paradigma e dal Governo arrivano risorse fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio”.
“Si tratta del sesto accordo in poche settimane – ha ricordato Fitto – a conferma dell’attivazione di un percorso che si sta consolidando, e che intende raccontare una storia diversa rispetto alla purtroppo nota incapacità dell’Italia nell’utilizzo dei fondi europei,concentrandone gli interventi su poche importanti priorità capaci di migliorare il volto dei territori e di abbatterne progressivamente le disparità attraverso la qualità della spesa, unico modo per generare una crescita duratura del Paese”.
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Le 3 macro aree degli interventi
Gli interventi finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione valgono 865 milioni 306 mila euro, e sono riconducibili a 3 macro aree: 212 milioni di euro per la Cura, 238,6 milioni per il Territorio e circa 415 milioni per lo Sviluppo.
CURA. Interventi strutturali in ambito sanitario comprensivi della modernizzazione dei sistemi e delle apparecchiature sanitarie
- Potenziamento ed efficientamento della medicina territoriale/ospedaliera; sostegno a persone in condizioni di temporanea difficoltà economica – 140,5 milioni
- Ammodernamento del parco tecnologico – apparecchiature/attrezzature sanitarie e arredi – 47,7 milioni
- Riqualificazione energetica delle strutture sanitarie – 23,8 milioni
All’interno dell’ambito sanitario sono previsti 175 milioni che servono per coprire spese di investimento delle Asr liberando risorse con le quali le aziende sanitarie possono assumere 2mila tra medici e personale del comparto entro la fine del 2024, come previsto dall’accordo già siglato con i sindacati.
TERRITORIO Sostegno allo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista della messa in sicurezza sia della riqualificazione. Potenziamento delle reti e dei sistemi di trasporto pubblico locale e stradale.
- Sviluppo locale – riqualificazione urbana – 155,3 milioni
- Bonifiche – 1,8 milioni
- Trasporto ferroviario – 43,4 milioni
- Trasporto stradale – 38 milioni
Gran parte dei 238 milioni sono destinati alla realizzazione di 24 Strategie d’Area Omogenea(115,5 milioni), all’interno delle quali verranno sviluppati, in stretta collaborazione e su proposta delle amministrazioni locali, interventi strategici e fortemente connotati sulle esigenze dei singoli territori. Le restanti risorse copriranno interventi di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza.
E’ previsto anche l’acquisto di 4 treni per il servizio di trasporto ferroviario regionale (43 milioni 407 mila euro), azione, che si inserisce all’interno di in un programma più vasto che prevede l’acquisto di oltre 70 convogli per un investimento totale che supera i 500 milioni di euro.
Nell’ambito del trasporto stradale saranno costruiti 4ponti, con un investimento di 38 milioni: uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), uno sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13,7 milioni); due sul fiume Tanaro, uno a Rocchetta Tanaro (6,2 milioni) e l’altro tra Bene Vagienna e Monchiero (6 milioni).
SVILUPPO Sostegno allo sviluppo del sistema imprenditoriale e alla creazione delle nuove competenze necessarie. Investimenti a favore del sistema turistico e sportivo invernale e per la riqualificazione del patrimonio culturale. Interventi per la modernizzazione, la semplificazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
- Imprese – 221,5 milioni
- Formazione – 87 milioni
- Sport / Neve – 66,4 milioni
- Patrimonio Culturale – 22,7 milioni
- Digitalizzazione della PA – 13 milioni
- Assistenza tecnica – circa 4 milioni di euro
All’interno dell’accordo 170 milioni sono destinati al cofinanziamento dei Programmi Regionali Fesr e Fse+ 2021-2027, che sostengono le grandi sfide per lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la coesione e l’inclusione sociale.
Inoltre fanno parte di questo settore alcune misure regionali che saranno gestite attraverso una serie di bandi destinati a tutto il territorio: il sostegno a progetti strategici di investimenti sulla specializzazione del capitale umano in materia diofferta formativa sia per istruzione e formazione professionale (35,9 milioni) sia per attività finalizzate all’occupazione (38,9 milioni); il finanziamento dell’attuazione degli interventi in materia di diritto allo studio universitario (12 milioni) che, integrato con le risorse regionali, raggiunge la cifra di 74 milioni di euro e permette di finanziare al 100% le borse di studio universitarie.
Altri 66,6 milioni sono previsti per il sistema neve e per interventi di potenziamento, valorizzazione e riqualificazione degli sport montani, di cui 6 milioni e 600 mila funzionali allo svolgimento delle Universiadi 2025 e i 60 milioni a bando.
Nell’accordo sono previsti numerosi investimenti per il recupero e la riqualificazione del patrimonio culturale (22,7 milioni):
– il Museo regionale di Scienze Naturali di Torino (5,5 milioni), che si rinnova e riapre al pubblico grazie alla realizzazione del nuovo ingresso in via Accademia Albertina, riallestimento delle sale espositive al piano terra, rivisitazione dei due cortili lato via Giolitti, realizzazione del bar e del bookshop;
– gli edifici dell’ospedaletto antoniano appartenente al complesso monumentale della
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso di Buttigliera Alta (5,2 milioni), dove sono previste opere di restauro e risanamento sull’intero nucleo storico-artistico;
– Palazzo Cisterna di Biella (12 milioni) diventerà l’hub delle PA locali secondo un progetto che intende recuperare e mettere a valore un bene immobile di proprietà della Regione Piemonte a forte valenza storica e architettonica valorizzando, indirettamente, il borgo medievale nel quale è situato e dotandolo delle infrastrutture necessarie alla realizzazione di un polo integrato di servizi che reimmetta le pubbliche amministrazioni locali. Gli interventi prevedono il recupero, risanamento conservativo, adeguamento e riconversione degli spazi interni, la realizzazione di un centro di formazione dei dipendenti della PA, la creazione di una foresteria destinata a docenti e/o studenti fuori sede, la realizzazione di un centro di orientamento a servizio delle Fondazioni ITS piemontesi, la creazione di luoghi di rappresentanza come la corte interna e le sale auliche.
Gli interventi più rilevanti per provincia
Tutte le province piemontesi partecipano all’accordo di Sviluppo e Coesione. Gli interventi più rilevanti diffusi sul territorio interessano le aree sanità, sviluppo locale, montagne e sport, educazione, formazione, ricerca, digitalizzazione e finanziamento alle imprese.
Sulla sanità è previsto per ogni provincia il potenziamento della medicina territoriale e ospedaliera la cui ulteriore integrazione sarà uno dei punti di forza del sistema.
I fondi FSC consentiranno l’ammodernamento del parco tecnologico attraverso il rinnovo delle apparecchiature e attrezzature sanitarie e degli arredi. Inoltre la riqualificazione energetica delle strutture, nel solco degli indirizzi della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, consentirà al contempo risparmi economici e vantaggi ambientali.
ALESSANDRIA gli interventi più rilevanti – 13 milioni e 500 mila euro – sono:
Ospedale di Casale: lavori per Risonanza Magnetica Nucleare, centrale emergenza, Mammografi con tomosintesi, adeguamento normativo e antincendio (2 milioni di euro).
Ospedale Acqui Terme: mammografo con tomosintesi, lavori per nuova sala gessi e ricollocazione trasfusionale, lavori e impianti per ricollocazione nuova TAC (1milione di euro)
Inoltre sempre all’ASL saranno effettuati lavori di trasferimento servizi, adeguamento gas medicali e compartimentazione TAC RMN (1 milione 500 mila euro)
Azienda Sanitaria ospedaliera di Alessandria:
- Centro di riabilitazione Borsalino: interventi sui fabbricati e sulle aree esterne.
- Reparto di ematologia: manutenzione straordinaria: adeguamento impiantistico e altri interventi (2 milioni di euro).
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Ospedale: acquisto di attrezzature sanitarie (7 milioni di euro)
ASTI gli interventi più rilevanti – 30 milioni di euro – sono:
Edificio ex maternità: opere di completamento (8 milioni 400 mila euro).
Aree esterne di Valle Belbo: completamento della viabilità delle (1 milione di euro).
Opedale Cardinal Massaia: lavoro per prevenzione incendi, gruppo elettrogeno. Interventi di manutenzione straordinaria, reparti centro trasfusionale e pneumologia (2 milioni 400 mila euro).
Presidio territoriale Santo Spirito di Nizza Monferrato: ristrutturazione e recupero (2 milioni di euro). Interventi di adeguamento a norma e energetico (10 milioni di euro).
Saranno inoltre effettuati interventi di messa in sicurezza del ponte sul fiume Tanaro di Asti (6 milioni e 200 mila euro)
BIELLA gli interventi più rilevanti – 21 milioni di euro – sono:
Ospedale degli infermi: aggiornamento e sostituzione apparecchiature dei Servizi Sanitari come ad esempio le apparecchiature chirurgiche (6 milioni di euro); interventi di manutenzione straordinaria: blocco operatorio, sostituzione delle scale mobili e degli ascensori (2 milioni e 500 mila euro); nuova area per l’infanzia (500 mila euro).
Saranno inoltre effettuati lavori su Palazzo Cisterna, hub delle PA locali (12 milioni di euro).
CUNEO gli interventi più rilevanti – 46 milioni e 300 mila – sono:
Ospedale di S. Croce e Carle: interventi per la sostituzione dei tavoli operatori e delle lampade scialitiche nei blocchi operatori, rifacimento impianto di produzione acqua calda sanitaria e refrigerata, lavori di sostituzione stazione di continuità elettrica (5milioni di euro).
Presidio Ospedaliero di Saluzzo: adeguamento normativo e sismico (6 milioni 800 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Mondovì: realizzazione dialisi, gruppo elettrogeno, efficientamento energetico (5 milioni 500 mila euro).
Presidio ospedaliero di Fossano: adeguamento normativo e sismico (2 milioni 700 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Savigliano: adeguamento normativo e sismico (9 milioni di euro).
Ospedale di Verduno: attrezzature sanitarie: tomografia computerizzata,
apparecchiatura anestesia, archi AC, altre attrezzature sanitarie (4 milioni di euro).
Sede SERD di Alba e poliambulatorio via Goito Bra: riqualificazione energetica e adeguamento, coibentazione termica e riqualificazione termica (6 milioni di euro); nuova area per l’infanzia (500 mila euro); forniture (800mila euro)
Saranno inoltre effettuati lavori di ricostruzione del ponte Mulino di Monchiero sul fiume Tanaro (6 milioni di euro).
NOVARA gli interventi più rilevanti – 12 milioni e 800 mila – sono:
Presidio Ospedaliero di Borgomanero: lavori di adeguamento normativo e antincendio (3 milioni di euro).
Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara: adeguamento sale operatorie e acquisto attrezzature (5 milioni 300 mila euro); ristrutturazione Centrale di sterilizzazione (2 milioni 500 mila euro); sala emodinamica (1milione di euro); sostituzione TAC, Acquisto di sala radiologica per ortopedia, acquisto OCT ed ECMO (1milione di euro).
TORINO gli interventi più rilevanti – 126 milioni 188mila di euro – sono:
Presidio Ospedaliero Maria Vittoria: lavori di adeguamento locali per Pediatria, laboratorio, centro servizi dell’oncologia cervico-cefalica (head and neck cancer), realizzazione spogliatoi e rifacimento impianti termici all’ortopedia-cardiologia (3 milioni di euro).
Presidio Ospedaliero di Rivoli: ristrutturazione reparto di medicina, fornitura diagnostica radiologica digitale al pronto soccorso, fornitura ecocardiografo alta fascia per cardiologia (4 milioni 500 mila euro).
Presidio di Pinerolo: fornitura di tavoli operatori, sistemi di video-chirurgia operatoria e fornitura OCT oculistica (1 milione di euro).
Presidio Ospedaliero di Ivrea: interventi di adeguamento impiantistico e antincendio, sostituzione del gruppo elettrogeno, adeguamento del parco tecnologico (10 milioni 400 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Lanzo: completamento dei lavori relativi all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi; adeguamento del parco tecnologico. (4 milioni 900 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Moncalieri: ristrutturazione spazi pronto soccorso, reparto ostetricia-ginecologia e sostituzione UPS con adeguamenti elettrici (3 milioni 700 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Chieri: ristrutturazione laboratorio, ambulatori, sala parto, realizzazione sala operatoria, fornitura e installazione TAC (3 milioni e 700 mila euro).
Poliambulatori di Carignano e Nichelino: rifacimento impianti rivelazione incendi nel (500 mila euro).
Città della Salute: adeguamento locali, installazione nuova risonanza magnetica, intervento per sfondellamento solai (5 milioni di euro); attrezzature sanitarie quali risonanza magnetica 1,5 T, angiografo biplano, linea freddo, colonne laparascopiche HD, ventilatori polmonari neonatale, sistema neuronavigazione chirurgica e centrali di monitoraggio (9 milioni di euro).
Ospedale San Luigi: apparecchiature per ammodernamento tecnologico Sale Operatorie e sostituzione apparecchiature obsolete (2 milioni di euro)
Ristrutturazione di reparto (geriatria, ortopedia, chirurgia, ecc.), rifunzionalizzazione Servizio Trasfusionale, adeguamento a norma degli impianti elettrici dell’area Cucina (11 milioni di euro)
Ospedale Mauriziano: realizzazione del nuovo padiglione 16A (integrazione funzionale di degenze, aree tecnologiche generali), ristrutturazione di 2 sale operatorie di cardiochirurgia Pad. 15B, adeguamento sale operatorie, ristrutturazione delle aree di degenza – cardio, ortopedia, chirurgica, ematologia, dialisi – (14 milioni di euro). Attrezzature sanitarie (simulatore per Radioterapia, angiografo digitale cardiologico, sistemi di radioscopia digitale (Arco a C), microscopio operatorio di oculistica, robot Ily, sistema polifunzionale per radiologia digitale (4 milioni di euro). Nuova Area per l’infanzia (600 mila euro).
Saranno effettuati lavori di:
– costruzione di 2 nuovi ponti, uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), l’altro sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13 milioni 788 mila euro);
– recupero dell’immobile sede del Museo Regionale di Scienze Naturali (5 milioni e 500 mila euro);
– riqualificazione e rigenerazione urbana dell’ex sede degli uffici dei Giudici di Pace di Torino nel quartiere Vallette (5 milioni di euro);
– restauro e riqualificazione dell’Ospedaletto Antoniano nella precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel comune di Buttigliera alta lungo la Via Francigena (5 milioni e 200 mila euro); opere connesse alle Universiadi 2025 nei comuni di Pragelato e Bardonecchia (7 milioni e 500 mila euro).
VERBANO-CUSIO-OSSOLA gli interventi più rilevanti – 2 milioni di euro – sono:
Ospedale Giuseppe Castelli di Verbania: TAC simulatore x radioterapia, microscopio x sala operatoria oculistica, lavori manutenzione straordinaria Verbania (2 milioni di euro )
VERCELLI gli interventi più rilevanti – 9 milioni 400 mila euro sono:
Presidio Ospedaliero Sant’Andrea: rifacimento coperture, sistemazione facciate e sostituzione corpi illuminanti.
Presidio Ospedaliero La Bertagnetta: rimozione coperture in amianto e bonifica.
Presidio ex OPN-Ospedale Psichiatrico Nazionale:bonifica e messa in sicurezza.
Programma Operativo Complementare
Oltre agli Fsc, è destinato al Piemonte anche il POC – Programma Operativo Complementare, in corso di approvazione, per un valore di 400 milioni di euro, di cui 34,2 milioni impegnati per l’inclusione sociale, ovvero per il sostegno di persone in condizione di temporanea difficoltà economica; l’inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio; la formazione degli assistenti familiari.
Altri 112 milioni finanziano interventi di eco-efficienza e riduzione dei consumi negli edifici pubblici e sulle reti di illuminazione pubblica; la promozione di azioni di sviluppo locale; tutela del patrimonio del Piemonte.
I restanti 256,4 milioni, infine, vanno per il sostegno alla creazione di impresa e lavoro autonomo; politiche attive per la crescita; formazione e accompagnamento al lavoro dei giovani; rafforzamento dell’occupabilità dei lavoratori a rischio; il sostegno all’innovazione e alla ricerca; attrazione degli investimenti; promozione dell’export; azioni formative professionalizzanti connesse con i fabbisogni dei sistemi produttivi locali.
Circa 70 manifestanti No Tav sono saliti senza biglietto su un treno in partenza da Porta Nuova per la Valle di Susa per prendere parte alla marcia da Susa a Venaus, contro la linea AV Torino-Lione. La polizia li ha fatto scendere dalle carrozze e il convoglio è stato soppresso. Gli attivisti hanno cercato di salire su un altro treno e a quel punto si sono verificati momenti di tensione con gli agenti. Poi dopo vari disagi per gli utenti, alle 13, il treno successivo, con i manifestanti dotati di regolare biglietto, è finalmente partito.
La formazione è la chiave per costruire un ambiente di lavoro sicuro.
È stato ribadito nel corso dell’audizione dei rappresentanti delle associazioni più rappresentative del mondo industriale, dell’imprenditoria e degli Ordini e dei Collegi professionali in merito all’indagine conoscitiva sugli incidenti sul lavoro e la cultura della sicurezza.
Nella seduta, presieduta da Claudio Leone, sono stati auditi i rappresentanti di: Unione industriali, Confapi, Ance, Ordini consulenti del lavoro, architetti, agrotecnici e periti industriali e Collegio dei geometri.
Gli auditi hanno sottolineato l’importanza della formazione che deve essere svolta con qualità, basandosi su agenzie e formatori qualificati. La formazione è la via propedeutica alla prevenzione e per questo ci vogliono investimenti e semplificazione normativa. I corsi devono concentrarsi sugli aspetti pratici per cui la formazione a distanza non sempre può essere un’alternativa valida. È importante creare una cultura della sicurezza, mettere di fronte a casi reali le persone per toccare la loro sensibilità. Oltre ai corsi di formazione specifici per i lavoratori, è importante inserire in modo strutturale questo tema nelle scuole, fin dalla primaria.
In generale è stata anche evidenziata la necessità di portare a termine l’accordo Stato Regioni sulla formazione in applicazione del Testo unico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori.
Hanno posto agli auditi quesiti per chiarimenti Monica Canalis (Pd) e Valter Marin (Lega).