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Bonus regionali da 100 euro per abbonamenti annuali ai possessori di diesel euro 3-4-5


DAL 30 OTTOBRE SI PUO’ RICHIEDERE ONLINE E USARLO COME SCONTO SUI NUOVI ABBONAMENTI O COME RIMBORSO PER QUELLI ACQUISTATI DAL 1° SETTEMBRE 2023

Il presidente Cirio e gli assessori Marnati e Gabusi: «La Regione in campo con 24 milioni

per sostenere le famiglie, promuovere il trasporto pubblico a favore della sicurezza e della tutela ambientale»

La Regione Piemonte promuove l’uso del trasporto pubblico e finanzia quest’anno 100mila voucher da 100 euro da usare come sconto sull’acquisto di abbonamenti annuali, o come rimborso nel caso di abbonamenti già acquistati e con validità dal 1° settembre 2023. Altri 100mila bonus saranno disponibili nel 2024 e nel 2025.


La misura, al via il 30 ottobre, è destinata ai possessori di veicoli Diesel Euro 3, 4 e 5, o ai loro famigliari, e punta a promuovere l’uso dei mezzi pubblici – autobus, ferrovie e metropolitana – su tutto il territorio piemontese per gli spostamenti quotidiani.


Sarà possibile “spendere” il voucher per l’acquisto di abbonamenti annuali o plurimensili studenti, sia attraverso i canali online, sia nelle biglietterie delle società di trasporto pubblico.


Sarà possibile richiedere il voucher sul sito della Regione Piemonte a partire dal 30 ottobre compilando un apposito form online 
www.regione.piemonte.it/bonustrasporti


Due le possibilità:

CHI DEVE ANCORA ACQUISTARE L’ABBONAMENTO

Per chi deve ancora acquistare l’abbonamento sarà sufficiente entrare con Spid, Cie o Cns e registrare i propri dati, dichiarando di essere possessori di un veicolo Diesel Euro 3, 4,e 5. Il bonus potrà essere richiesto per il proprietario dell’auto o per un suo famigliare. Una volta compilato il form, sarà possibile stampare una ricevuta con il codice che dà diritto allo sconto.
Il codice potrà essere inserito sulle piattaforme di e-commerce per gli acquisti online, oppure consegnato in biglietteria all’atto dell’acquisto degli abbonamenti. Deve essere “speso” entro la fine del mese in corso: se è stato acquistato ad esempio il 27 settembre deve essere speso entro il 30 settembre.

CHI HA GIÀ ACQUISTATO L’ABBONAMENTO

Chi invece ha già acquistato l’abbonamento e ha le caratteristiche di idoneità per il bonus, potrà usufruirne come rimborso. Anche in questo caso, la procedura dovrà essere svolta online caricando su un apposito form la ricevuta di acquisto dell’abbonamento con validità dal 1 settembre per poter ricevere il rimborso con un bonifico. Questa modalità sarà attiva anche dopo il 30 ottobre se si acquistano abbonamenti nelle tabaccherie o attraverso canali indiretti di vendita.


La misura è finanziata con 24 milioni di euro per gli anni 2023, 2024 e 2025, e fa parte di un pacchetto di interventi a supporto delle famiglie per favorire l’uso quotidiano dei mezzi pubblici a tutela dell’ambiente e per favorire la mobilità sostenibile e collettiva.


«Con questo provvedimento vogliamo contribuire all’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico con uno sconto rivolto ai possessori di veicoli che, per le regole anti-smog, subiscono limitazioni alla circolazione, come i Diesel Euro 3 e 4, o le subiranno a partire dal 2025 come stabilito da governo – spiega il presidente della Regione Piemonte 
Alberto Cirio – E’ un investimento importante che la Regione mette in campo per aiutare le famiglie che fanno una scelta a favore dell’ambiente in un momento in cui le spese sono tante e il caro vita si fa sentire. L’auspicio è che un bonus di 100 euro, da usare come sconto al momento dell’acquisto, o come rimborso a posteriori, sia un incentivo all’uso frequente dei trasporti pubblici per gli spostamenti scuola-lavoro».

«Questa misura nasce per poter aiutare economicamente chi si trova in difficoltà a spostarsi con l’automobile – dichiara l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – Ma è anche un’occasione per poter incentivare l’uso del trasporto pubblico locale e rendere più consapevoli i cittadini che è necessario spostarsi con un mezzo pubblico per via della congestione del traffico. Questa è solo una prima parte di un pacchetto di diversi interventi che la Regione Piemonte sta predisponendo per favorire l’uso del trasporto pubblico locale all’interno del piano per la tutela dell’aria e per la riduzione di inquinanti in atmosfera».


«Il bonus trasporti è un ulteriore misura di promozione e sostegno del trasporto pubblico che si aggiunge alla sottoscrizione del nuovo contratto ferroviario con Trenitalia, e al piano di rinnovo di treni e bus, che mirano ad attrarre sempre più passeggeri sul trasporto pubblico locale, migliorandone la qualità e l’efficienza per rispondere ai bisogni crescenti di mobilità sostenibile da parte dei cittadini» dichiara l’assessore ai Trasporti 
Marco Gabusi.


Per il sindaco di Torino 
Stefano Lo Russo «questo investimento punta a incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile, temi che sono al centro dell’azione della nostra amministrazione comunale. In questa cornice, a Torino abbiamo attuato un importante piano di investimenti che nei prossimi anni permetterà di mettere a disposizione mezzi più confortevoli ed ecologici, rinnovando oltre il 70% della flotta esistente con una forte crescita di mezzi elettrici. Sugli investimenti di più lungo periodo non si può poi dimenticare l’avvio della realizzazione della linea 2 della metropolitana. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di chi vive e lavora in città e sceglie di muoversi con il trasporto pubblico un servizio sempre più efficace ed efficiente, con un impatto positivo per la qualità di vita dei torinesi e quella dell’aria».

Lutto regionale per le vittime di Brandizzo

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Il lutto regionale è proclamato giovedì 28 settembre dalla Regione Piemonte in concomitanza con i funerali di tre delle cinque vittime dell’incidente ferroviario avvenuto a Brandizzo.

La Regione desidera così esprimere il dolore e la vicinanza del Piemonte alle famiglie delle vittime.

Giovedì le bandiere della Regione Piemonte e nei Conuni e Istituzioni verranno  esposte a mezz’asta. Si invita  la cittadinanza a osservare alle 12 un minuto di silenzio, oltre che in apertura delle iniziative pubbliche in programma per la giornata.

Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: Confindustria prende casa a Bruxelles. Una nuova sede per il Nord Ovest

Nella Delegazione a Bruxelles di Confindustria in Avenue de la Joyeuse Entrée, da oggi le tre associazioni regionali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta hanno una sede operativa a loro dedicata. E’ uno dei passi concreti realizzati dalle tre associazioni che il 14 dicembre 2022 hanno siglato un Protocollo di collaborazione per rispondere alle nuove esigenze del sistema confindustriale nel Nord Ovest del Paese.

Congiuntamente rappresentiamo 7.500 imprese che occupano circa 350mila addetti in maniera diretta. Abbiamo voluto andare oltre i meri confini amministrativi regionali, per connettere in modo più efficiente le realtà produttive che operano con filiere interdipendenti e integrate nelle nostre tre regioni che ogni anno generano circa 200 miliardi di Pil” sottolineano Marco Gay, presidente Confindustria Piemonte, Giovanni Mondini presidente di Confindustria Liguria, e Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta nel corso della visita di due giorni a Bruxelles organizzata in occasione dell’apertura degli uffici nella capitale belga, nel corso della quale sono previsti anche momenti di approfondimento diretto con rappresentanti della Commissione Europea. Alla realizzazione dell’ufficio a Bruxelles sin da questa prima fase oltre ai tre enti regionali di Confindustria, partecipano direttamente anche le quattro territoriali liguri di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, e le territoriali piemontesi di Asti, Biella, Verbania e Novara Vercelli Valsesia.

La Delegazione di Confindustria presso l’Unione Europea, presente a Bruxelles dal 1958, è la più antica e principale portavoce dell’industria italiana in Europa. La sua missione primaria è rappresentare, promuovere e difendere gli interessi del sistema industriale italiano all’interno del consesso europeo. Questa responsabilità chiave comprende l’attività di lobby su questioni legislative e opportunità di finanziamento dall’UE. Ma la Delegazione non si limita a questo. Essa offre anche formazione sui temi europei e informazioni al sistema associativo di Confindustria. Questa cooperazione è essenziale per mantenere il Sistema consapevole delle discussioni in corso a Bruxelles e degli sviluppi cruciali a livello dell’Unione europea. È infatti sempre più ampia l’influenza dell’Europa sulla legislazione italiana, con il 70% delle leggi italiane che è emanazione delle decisioni prese a Bruxelles. In questo contesto, il lavoro della Delegazione è di cruciale importanza per garantire che gli interessi italiani si riflettano adeguatamente nelle policy europee.

L’obiettivo dell’ufficio a Bruxelles è da un lato informare e stimolare la partecipazione delle imprese associate a Confindustria in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta alle opportunità di finanziamento e sviluppo offerte dai programmi europei, dalla presentazione delle proposte alla costruzione di partenariati. Dall’altro lato si vuole rafforzare l’attività di rappresentanza degli interessi locali, qualificandosi come punto di riferimento per il monitoraggio e l’aggiornamento dei dossier legislativi di primario interesse per il tessuto imprenditoriale del Nord Ovest. Il progetto si propone, infine, di fare rete con le istituzioni e gli enti di rappresentanza regionale già presenti per ottenere una azione interregionale ancora più efficace.

In questa direzione va anche l’azione della Delegazione di Confindustria a Bruxelles all’interno di Business Europe, associazione che rappresenta 39 federazioni nazionali d’impresa in 34 Paesi, che amplifica e sintetizza le istanze comuni del settore per potenziare l’attività di rappresentanza d’interesse.

Le strategie comuni e l’interlocuzione con i relativi stakeholders sulle politiche e sulle policy europee e le risorse comunitarie, sono al centro della volontà di Confindustria Piemonte e delle territoriali piemontesi ed al centro del protocollo che abbiamo siglato con i colleghi di Liguria e Valle d’Aosta a dicembre. L’Europa per il Piemonte è sempre stata l’orizzonte naturale cui guardare. Nei prossimi anni arriveranno sul nostro territorio investimenti per 23 miliardi sulle infrastrutture. Insieme a quelle del Pnrr, sono risorse che miglioreranno la nostra competitività, aprendoci ad importanti occasioni di sviluppo per nuove opportunità che insieme a Liguria e Valle d’Aosta ci consentiranno di rinnovare l’impegno per occupazione e occupabilità” commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

“La decisione di rafforzare la nostra presenza a Bruxelles – osserva Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria – risponde all’esigenza di un crescente impegno da parte delle nostre Associazioni nell’attività di lobby a favore delle imprese del territorio e di una comunicazione più tempestiva sulle opportunità di finanziamento offerte dai programmi comunitari. Tenendo conto, tra l’altro, che Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta sono regioni tra loro “interconnesse” dal punto di vista delle infrastrutture stradali e ferroviarie, e quindi progetti di sviluppo inerenti, per esempio, la logistica, la mobilità, l’export, il turismo avranno maggiori possibilità di successo se frutto di valutazioni e scelte condivise”.

Aumentare la sensibilità di Bruxelles sulle opportunità che le imprese del Nord Ovest offrono, richiede un impegno costante e continuo, che un territorio come la Valle d’Aosta solo insieme a Confindustria e ai colleghi di Liguria e Piemonte, può far emergere nella sua varietà. La nostra proposta anche grazie al nuovo ufficio a Bruxelles risulterà quindi più strutturata e attrattiva su formazione e politiche attive del lavoro, ricerca e innovazione. E su questi temi, un’alternativa che non sia europea non esiste” sottolinea Francesco Turcato, presidente Confindustria Valle d’Aosta.

 

Linea ferroviaria Torino – Ceres: avvio del servizio previsto a inizio 2024

RIUNIONE DEL COMITATO DI MONITORAGGIO

DEFINITO IL CRONOPROGRAMMA

Si è riunito lunedì 25 settembre, nella sala trasparenza del palazzo della Regione, il comitato di monitoraggio della linea Torino-Ceres, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, di RFI, GTT, TRENITALIA SCR, Agenzia della Mobilità Piemontese e dei sindaci dei Comuni interessati dalla tratta.

Scr, Gtt ed Rfi il 7 luglio scorso hanno inviato ad ANSFISA (Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria) tutta la documentazione necessaria per l’autorizzazione alla messa in esercizio. E’ il primo passaggio fondamentale affinché l’Agenzia possa avere i 5 mesi necessari per esaminare la documentazione, ma che, complice il periodo drammatico che sta condizionando tutti i lavori pubblici, è stato raggiunto grazie ad uno sforzo corale dei soggetti interessati.

Il cronoprogramma quindi prevede che il 9 dicembre la linea sia autorizzata. La settimana successiva sarà utilizzata per il passaggio formale da GTT a RFI, senza la circolazione di convogli. I giorni successivi, tra i 10 e 15 indicativamente, saranno necessari per i collaudi alla linea da parte di Trenitalia.

Il cronoprogramma consente di garantire l’avvio del servizio commerciale per l’avvio delle scuole, dopo le festività natalizie, ad inizio 2024. La prima fase del servizio verrà gestita con treni diretti fino a Ciriè e con convogli di peso inferiore tra Ciriè e Germagnano, entrambi con cadenza ogni 30 minuti.

Rete Ferroviaria Italiana è impegnata insieme alla Regione Piemonte alla definizione degli interventi che consentiranno di aumentare il peso assiale nella tratta fino a Germagnano e in quelli che consentiranno di eliminare i passaggi a livello fuori norma nella tratta da Germagnano a Ceres. Interventi questi che porteranno a servire tutta la tratta da Torino a Ceres e consentiranno di non effettuare il cambio treno a Germagnano.

Si è svolto un proficuo confronto con Gtt per migliorare il servizio bus che in questi mesi dovrà sopperire alla mancanza della linea ferroviaria. Il lavoro da fare è ancora molto ma si avvicina la riapertura della linea che collegherà le Valli di Lanzo e l’aeroporto di Caselle alla rete nazionale e all’alta velocità. Il comitato continuerà a riunirsi per monitorare l’andamento dei lavori e per pianificare gli ulteriori interventi utili a migliorare l’efficacia del collegamento.”- sottolinea l’Assessore Gabusi.

A scuola la cultura della legalità, accordo in Regione. Concorso dedicato all’agente vittima di Matteo Messina Denaro

REGIONE, MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, FORZE DELL’ORDINE DEL PIEMONTE, PROCURA DELLA REPUBBLICA E L’USR INSIEME. CONTRASTARE MAFIE E FENOMENI DI PREVARICAZIONE COME BULLISMO E CYBERBULLISMO. CONCORSO DEDICATO ALLA MEMORIA DELL’AGENTE SCELTO E MARTIRE DI STATO GIUSEPPE MONTALTO

“Dobbiamo abituare i giovani al rifiuto della mafia, finanche al compromesso morale. E vogliamo che sia per loro di ispirazione il sacrificio di Giuseppe Montalto, agente scelto della Polizia penitenziaria, giustiziato l’antivigilia di Natale del 1995 su preciso mandato del boss Matteo Messina Denaro, perché intercettò e smascherò il traffico di pizzini del Clan dei Graviano. A lui, che ebbe il coraggio di non essere indifferente, vogliamo dedicare un concorso, nato da un progetto sperimentale con con la Regione Piemonte e che cercheremo di estendere a tutto il territorio nazionale. Con questa iniziativa, attraverso la creatività degli studenti, vogliamo celebrare la legalità e i nostri martiri antimaria”. Così il Sottosegretario della Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove nel corso della conferenza stampa, avvenuta questa mattina al Grattacielo della Regione Piemonte a Torino, tenuta dall’Assessore Regionale all’Istruzione e Merito Elena Chiorino per la presentazione di “Cultura è legalità”, una macroprogettualità volta all’educazione, sensibilizzazione e informazione degli studenti a partire dalle scuole elementari sul rispetto dei valori dello Stato.Come prima progettualità ad essere illustrata, il concorso sperimentale realizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con il patrocinio del Ministero della Giustizia, volto alla promozione della cultura della legalità e a contrasto delle mafie e di ogni forma di violenza e prevaricazione; un’iniziativa, come detto, di nuova introduzione anche nel POF 2023/2024. Presentata inoltre la nuova edizione del bando dedicato alla “prevenzione di bullismo e cyberbullismo” ed è stato annunciata la firma del protocollo d’intesa con le forze dell’ordine del territorio e l’Ufficio Scolastico Regionale per la promozione della cultura della legalità tra gli studenti, con attività coordinate e strutturali. Per l’Assessore Elena Chiorino “I valori della legalità, del rispetto del prossimo, così come la fiducia nelle forze dell’ordine e il rispetto della divisa, delle istituzioni e delle leggi dello Stato devono essere parte imprescindibile dell’essenza di ogni buon cittadino. Diventa, quindi, fondamentale attivare misure che promuovano la sensibilizzazione e l’educazione su questi temi fondamentali fin dalle scuole elementari. Le progettualità presentate oggi arrivano proprio per rendere questi valori parte integrante della cultura e della crescita dei nostri ragazzi.  Un ruolo importante lo hanno anche e soprattutto le famiglie, così come chi ha un ruolo attivo nella formazione dei nostri ragazzi. “Legalità è Cultura” è un insieme di progettualità che ha il chiaro e preciso obiettivo di promuovere i valori dello Stato mettendo a disposizione dei docenti tutti gli strumenti possibili per poter svolgere al meglio il proprio ruolo. Con il protocollo d’intesa oggi lavoriamo per rendere strutturale la sinergia tra le istituzioni,  le forze dell’ordine e la scuola. Con la presenza di oggi del Sottosegretario della Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, i rappresentanti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori e delle forze dell’ordine del territorio, oltre al Direttore dell’USR si lancia un segnale forte e coeso: vogliamo contribuire a costruire la migliore Italia possibile per i nostri cittadini di domani, fornendo loro gli anticorpi per respingere ogni forma di illegalità, violenza e mancanza di rispetto”. Per Stefano Suraniti, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale “Promuovere la cultura della legalità, del rispetto e della parità contro discriminazioni e violenze; prevenire i comportamenti a rischio e i fenomeni di bullismo e cyberbullismo; sensibilizzare le giovani generazioni in merito alle tematiche dell’inclusione attraverso modelli educativi e di vita fondati sulla conoscenza reciproca, sul rispetto della dignità della persona e sull’accoglimento di ogni diversità o delle differenze di ciascuno per formare il cittadino consapevole di oggi e di domani. Sono solo alcuni dei temi oggetto del Protocollo d’Intesa che rappresenta il coronamento di un percorso che già da molti anni vede impegnato l’USR per il Piemonte con Istituzioni e Forze dell’ordine in diverse attività nell’ambito della prevenzione del rischio e della promozione del benessere a scuola.”Alla conferenza stampa erano presenti anche il Vicecapo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Lina Di Domenico, il Comandante Generale della Legione Carabinieri Piemonte e Valle D’Aosta Antonio Di Stasio, il Vicario del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Torino Sofia Scapellato, il Questore di Alessandria Sergio Molino, il Questore di Asti Marina Di Donato, il Questore di Biella Claudio Ciccimarra, il Questore di Cuneo Carmine Rocco Grassi, il Vicario Questura di Novara Giovanni Temporale, il Questore di Torino Vincenzo Ciarambino, il Questore del Verbano Cusio Ossola Luigi Nappi, Questore di Vercelli Giuseppe Mariani, il Vicequestore del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica della Polizia Postale delle Comunicazioni Piemonte e Valle D’Aosta Assunta Esposito oltre alla dirigente della Direzione politiche dell’istruzione, programmazione e monitoraggio strutture scolastiche della Regione Piemonte Germana Romano. I BANDILegalità e contrasto violenza e mafieUn altro nuovo bando premia i progetti che sostengono la creazione di una coscienza civile, costituzionale e democratica, volta alla legalità, al rispetto delle diversità e al contrasto di ogni forma di violenza e delle mafie. Il progetto, avviato da Regione Piemonte in via sperimentale, è reso possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Giustizia: premia elaborati multimediali sui temi della legalità e della lotta alle mafie, anche sulle persone che nei loro ruoli (magistrati, giornalisti, esponenti del mondo imprenditoriale, forze dell’ordine) hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata.Tra le finalità dell’iniziativa, vi sono sviluppare la coscienza civile, costituzionale e democratica, il rispetto delle diversità, la lotta contro le mafie e mantenere alti la consapevolezza, l’attenzione e il coinvolgimento emotivo degli studenti circa fenomeni criminali che minano il sistema legale e democratico della Nazione.Verranno premiate le 10 scuole che avranno presentato gli elaborati migliori in termini di originalità e contenuti e maggiormente rappresentativi del tema.Le 10 classi selezionate potranno trascorrere un breve soggiorno formativo a Roma tra marzo e aprile in relazione alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, organizzato dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e il Corpo di Polizia penitenziaria con altre Istituzioni, e partecipare ad eventi sul tema,  oltre a visitare luoghi simbolo dello Stato.Il concorso per il quale sono stati stanziati 50 mila euro è aperto alle scuole secondarie di primo grado sia statali che paritarie e le domande potranno essere presentate dal 16 ottobre al 1° dicembre 2023.Bullismo e Cyberbullismo200 mila euro sono destinati alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo; questo bando è rivolto alle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado sia statali che paritarie. La prevenzione quindi quest’anno parte per la prima volta dall’educazione e sensibilizzazione dei più piccoli, ovvero dalle scuole elementari.Tra gli obiettivi, oltre quelli educativi e didattici su questo tema delicato, come ad esempio diffondere la cultura della legalità, il rispetto alla dignità della persona, la valorizzazione delle diversità, il contrasto di ogni forma di discriminazione, la promozione dell’educazione civica digitale, la tutela dell’integrità psicofisica dei minori e l’utilizzo consapevole delle tecnologie informatiche e internet. anche la promozione e lo sviluppo del senso di comunità dove è possibile ricevere sostegno e supporto, e quindi favorire lo “stare bene” a scuola.Potrà essere presentato un solo progetto per autonomia scolastica o ente gestore e chi verrà ammesso a contributo potrà ottenere un importo massimo di 5 mila euro.  Il bando verrà aperto il 26 settembre prossimo e si potranno presentare le domande entro e non oltre il 27 ottobre 2023.I bandi saranno consultabili online, in base alle date di pubblicazione, al seguente link:https://bandi.regione.piemonte.it/Il Protocollo con le forze dell’OrdineLa conferenza stampa di questa mattina è stata anche l’occasione per annunciare la sigla del protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni comuni per l’educazione alla legalità, la prevenzione dei comportamenti a rischio,  il contrasto ai bullismi e a tutte le forme di violenza. Con questo documento si dà maggiore struttura e coordinamento nella progettualità sul tema.Il documento è stato firmato da Regione Piemonte, rappresentata dall’Assessore Elena Chiorino, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte,  le Questure di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni – Piemonte e Valle d’Aosta, il Comando Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”,  la Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta Le attività che verranno progettate avranno l’intento di favorire la partecipazione attiva degli studenti per formarli alla cultura dello Stato e delle Istituzioni e di diffondere la promozione della cultura democratica, come strumento per contrastare le associazioni mafiose e la criminalità organizzata.L’intesa sarà l’occasione, in un  momento successivo, per promuovere un ampliamento delle azioni  sui territori a seconda delle realtà locali, anche attraverso il coinvolgimento dei Comuni e delle Polizie Locali.

Le biblioteche fanno rete: ecco BI.TO, il più grande circuito integrato di un’area metropolitana in Italia

Entra nel vivo il percorso di realizzazione di un nuovo Sistema Bibliotecario che mette in rete le Biblioteche civiche torinesi e quelle aderenti allo SBAM – Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese. Un progetto ambizioso, il più grande d’Italia, che consente la circolazione sul territorio di uno straordinario patrimonio di libri e documenti e di opportunità per tutti.

Nasce BI.TO, un sistema integrato con un enorme patrimonio di libri, documenti, giornali e riviste in un unico grande catalogo e un’unica tessera, un progetto che coinvolge le biblioteche pubbliche dei 70 Comuni aderenti al Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana (SBAM) e le Biblioteche Civiche Torinesi, in accordo con la Regione Piemonte.

Il Sistema Bibliotecario Urbano di Torino (SBU) è composto da 18 sedi e dal Bibliobus itinerante, che ogni giorno, da cinque anni, porta i servizi delle biblioteche in modo capillare su tutta l’area della città di Torino, mentre il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese (SBAM) riunisce biblioteche pubbliche, private e scolastiche della cintura torinese, coordinate dal 2004 dalle biblioteche capofila di Beinasco, Chieri, Chivasso, Collegno, Moncalieri e della Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese.

Attualmente, gli iscritti complessivi ai due sistemi sono oltre 750mila e 1 milione e 700mila sono i prestiti di documenti annui. BI.TO, il cui nome è stato scelto tramite un sondaggio online a cui hanno partecipato circa 35mila cittadine e cittadini, rappresenta il più grande circuito integrato di un’area metropolitana in Italia, che risponde alle esigenze di un bacino di oltre 2milioni di abitanti, con oltre 4 milioni di titoli disponibili. Un servizio straordinario e accessibile, che traduce in realtà le direttive della legge regionale del 2018 che auspica la creazione di sinergie fra i sistemi bibliotecari, al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia dei servizi.

La Presidente della Conferenza del sistema SBAM, Laura Pompeo, dichiara con soddisfazione: “Un risultato perseguito con determinazione a partire dal 2015 e finalmente raggiunto. Con circa 70 biblioteche su un bacino di circa 840mila utenti, con un catalogo unico di 2 milioni di documenti gratuiti tra libri, giornali, dvd, e-book e risorse multimediali, con oltre 1 milione di prestiti all’anno – di cui 100mila con il servizio di circolazione libraria – e più di mille iniziative all’anno, il circuito SBAM è uno dei più attivi in Italia. Ricordiamo che fa parte dello SBAM anche la nuova Biblioteca di pubblica lettura dell’ospedale San Luigi di Orbassano: un’esperienza pilota in Italia, in continuità rispetto alle attività che da oltre 20 anni le biblioteche svolgono nelle corsie degli ospedali. La nuova struttura estesa permetterà di far crescere ulteriormente l’offerta culturale rivolta ai nostri territori. Un ringraziamento particolare va a tutti i bibliotecari: il loro impegno ha consentito il passaggio fondamentale dell’adozione di un applicativo condiviso”.

L’Assessora alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia, dichiara: “Le Biblioteche civiche torinesi, con le loro 18 sedi e un Bibliobus, sono coinvolte in un ridisegno complessivo del sistema bibliotecario urbano, che vedrà il potenziamento delle sedi territoriali quali presidi di prossimità e accessibilità nei territori, grazie anche ai finanziamenti del PNRR e alla realizzazione della Nuova Biblioteca Centrale presso Palazzo delle Esposizioni. L’avanzamento del processo di integrazione con lo SBAM, rappresenta un tassello fondamentale di questo percorso, che consentirà di creare nuove sinergie e opportunità di crescita per i cittadini del territorio metropolitano e nuove possibilità di confronto fra i bibliotecari e le bibliotecarie impegnate nelle sedi. Si tratta di una fase nuova che consentirà di gettare le basi per l’avvio di un servizio comune di circolazione documentaria e per la progettazione condivisa di attività di promozione culturale, che avranno grande impatto sul nostro territorio.”

L’assessore alla cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio dichiara: “La Regione ha investito quasi 1milione 300mila euro a sostegno delle biblioteche negli ultimi sette anni, abbiamo anche avviato la digitalizzazione di 3 milioni 800mila oggetti conservati all’interno delle biblioteche, il triplo di quanto richiesto dal Ministero per ottenere i finanziamenti del PNRR. Le biblioteche coinvolte sono 30 e coprono l’intero Piemonte, e mentre a Torino spiccano quelle universitarie, insieme a quelle della Città di Torino, dei Musei civici e del Museo regionale di scienze naturali, sono presenti le biblioteche dei capoluoghi di provincia di Alessandria, Biella, Novara e di città di importanza storica quali Domodossola, Mondovì, Chieri, Cherasco”.

Il progetto si svilupperà in due fasi. La prima, di analisi e studio, prevede l’adozione di un nuovo software gestionale da parte del Sistema bibliotecario dell’Area metropolitana, in condivisione con quello delle Biblioteche civiche torinesi – passo necessario per avviare il servizio di circolazione libraria fra i due sistemi. In questa prima fase il prestito interbibliotecario non sarà ancora attivo, ma i lettori potranno già individuare, dal proprio catalogo di riferimento, i libri e i documenti presenti nell’altro, grazie all’implementazione di un sistema di interrogazione reciproca dei dati. La seconda fase prevede l’effettivo coordinamento e integrazione delle attività per la gestione di servizi condivisi, come ad esempio il prestito intersistema, la partecipazione a manifestazioni culturali e progetti comuni.

Le circa 90 biblioteche del nuovo sistema condivideranno, inoltre, obiettivi di sviluppo e forme di cooperazione con altre istituzioni. Le biblioteche pubbliche sono il presidio culturale più diffuso sui territori, promotrici di molteplici attività sociali e formative per ogni fascia d’età, che le rendono luoghi di inclusione, socializzazione e partecipazione, al passo con i tempi anche dal punto di vista tecnologico. Un modello di cooperazione in costante aggiornamento rispetto ai servizi erogati, per rispondere appieno alle diverse esigenze dei lettori e dei cittadini.

Migranti, Lo Russo: “Il Governo metta a disposizione nuovi siti”

DA PALAZZO CIVICO – Il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal consigliere Silvio Viale, relativa al centro di accoglienza di via Traves che, da luglio, ospita migranti sbarcati a Lampedusa.

Lo Russo ha ricordato come il Governo, tramite la Prefettura, nel mese di luglio abbia chiesto la disponibilità della struttura, normalmente utilizzata nel periodo invernale per l’ospitalità dei senza fissa dimora, per ospitare i migranti per alcuni giorni.

Ad oggi, nel centro che la Prefettura ha affidato alla Croce Rossa, sono transitate 1700 persone, 1150 sono state smistate nei Cas della città metropolitana, 120 hanno lasciato il centro spontaneamente. Sono 430 quelli ancora presenti, in una struttura concepita per ospitare 120 persone.

Lo Russo ha evidenziato come esistano problemi di gestione operativa e necessità di programmare l’attività per i senza fissa dimora ricordando come il centro dovrebbe tornare alla Città il 30 settembre ma evidenziando come si prospetti la richiesta di una proroga.

Per questo, sono in atto interlocuzioni con il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, al quale ho chiesto il suo personale intervento per avere altri siti nei quali o siano gestiti i flussi migratori da parte del Governo, in modo diverso da quello che sta facendo, o siano consegnati a noi siti idonei ad ospitare i senza fissa dimora. Senza una messa a disposizione di luoghi e senza un cambio di ragionamento, noi veniamo messi in grandissima difficoltà relativamente al fatto che ad oggi siamo sprovvisti di un luogo dove poter attrezzare l’emergenza freddo e ci troviamo in una situazione che non può perdurare”.

Preoccupa, ha sottolineato il Sindaco, l’idea del Governo nazionale e regionale di istituire un Cpr senza comunicarne il luogo. Di fronte alla prospettiva di finire in un Cpr, che è luogo di detenzione, queste persone fuori da un percorso legato ai Cas, potrebbero lasciare il centro di accoglienza, creando ulteriori problemi per la Città. Auspico una presa di coscienza delle problematiche che riguarda l’intera città, un senso di responsabilità del Governo.”

Lo Russo ha quindi ricordato come oltre alla messa a disposizione a titolo gratuito del centro di via Traves, la Città ha anticipato un milione 600 mila euro per minori non accompagnati, cifra non ancora rimborsata dal Governo.

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Silvio Viale (Radicali + Europa) ha preannunciato una visita della sua formazione politica in via Traves. Non esiste invasione, ha precisato sottolineando che l’Italia riceve il 9% delle richieste di asilo contro il 30% della Germania e l’11% di un piccolo Paese come l’Austria. La maggior parte dei profughi africani resta in altre zone dello stesso Continente, ha aggiunto, affermando poi che chi affronta un viaggio lungo e pericoloso non accetterà di essere respinto o chiuso nei CPR (per lui, da abolire) Andrea Russi (M5S) ha affermato che in via Traves la situazione è disumana nonostante gli sforzi della Crtoce Rossa: il fallimento delle politiche della destra nella gestione dei flussi migratori è evidente, non basta prendere in giro gli italiani con irrealizzabili blocchi navali. Per Russi, non si risolve il

problema neanche con il buonismo dell’accoglienza indiscriminata, che non garantisce condizioni dignitose ma ghettizzazione e sfruttamento. Serve terza via concordata con l’Europa, ha concluso.

Giuseppe Catizone (Lega) ha sottolineato come il senso di responsabilità debba accomunare tutti ma si hanno visioni diverse. Catizone ha evidenziato la preoccupazione per i cittadini, che nei quartieri si trovano alle prese con persone che non hanno titolo per stare in Italia. Ha aggiunto che servono azioni concrete per non fare arrivare queste persone in Italia. Non è solo un problema di polizia, ha concluso, il sindaco intervenga per migliore la qualità dei vita nelle periferie.

Giovanni Crosetto (Fd’I) ha ricordato come il centrodestra abbia ripetuto da anni che non si poteva continuare a reggere questa situazione: il governo, ha aggiunto, dovrà collaborare con i Paesi europei, perché le soluzioni vanno

individuate a livello internazionale. Il capogruppo di Fd’I ha poi affermato che parlare di accoglienza e integrazione con questi flussi migratori è ipocrisia, anche perché si tratta in gran parte di persone non qualificate e senza conoscenza della lingua italiana. Il centrodestra vuole fermezza, ha concluso, via Traves dovrà essere recuperata per l’emergenza freddo; mentre i cittadini di Barriera Milano che manifestano sotto il Comune vogliono concretezza e non retorica dell’accoglienza.

Le condizioni in cui arrivano i migranti e la cattiva gestione dell’accoglienza amplificano l’emergenza, secondo Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), con “persone mandate in giro per l’Italia” dal Ministero, senza verificare che ci siano posti sufficienti ad accoglierle nei centri. Le persone potrebbero essere accolte – ha sostenuto – e cercare la felicità in Italia e in Europa.

Nel suo intervento, Nadia Conticelli esordisce dando il benvenuto ai colleghi della destra nel mondo reale. Dove per la capogruppo del PD è difficile fermare le migrazioni e non esiste bacchetta magica per farsi carico delle persone, mondo dove necessita prendersi alcune responsabilità. Ma devono ancora capire che non esiste sicurezza senza legalità e viceversa. Non avere diritti e doveri rende le persone invisibili e le rende manodopera per la criminalità. Servono nuovi centri per l’accoglienza, non un centro di detenzione. Per Conticelli, le persone che arrivano possono fare domanda di asilo, non finire in un centro di detenzione, perché è illegale, non lo consentono la legge e il diritto.

Elena Apollonio (Alleanza democratici DemoS) sottolinea l’inutilità di certa propaganda politica e invita a considerare l’arrivo di queste persone come una possibile risorsa per il nostro Paese. Queste migrazioni sono un fenomeno strutturale e permanente e bisogna cominciare ad affrontarlo seriamente, avendo ben chiaro che parliamo di persone e di minori non accompagnati. Per Apollonio, i sistemi di accoglienza diffusa c’erano, bisogna ragionare seriamente su come riprendere le fila di un percorso interrotto non si sa bene per quale motivo per garantire il rispetto dei diritti e della dignità delle persone che arrivano nel nostro Paese.

Dobbiamo smettere di parlare di emergenza, ma ragionare su un’immigrazione strutturale che avrà numeri sempre maggiori, ha sostenuto Ivana Garione (Moderati), investendo sull’accoglienza a livello nazionale, senza affrontare il problema a colpi di slogan attribuendo la colpa ad altri, isolandoci ancora di più dall’Europa.

Per Ferrante De Benedictis (FDI) il palleggiarsi le responsabilità non serve a nulla, ritiene che occorra fermare le partenze perché se esiste un diritto ad emigrare esiste anche un diritto a restare. Secondo Tiziana Ciampolini (Torino Domani) l’immigrazione è schiacciata sui Comuni e il terzo settore è allo stremo. E’ necessario depoliticizzare l’accoglienza e pensare ai diritti umani.

Siamo di fronte a problematiche che investiranno non le Vallette ma tutta la città, ha detto il sindaco Lo Russo concludendo il dibattito. Il sindaco ha evidenziato come necessiti un approccio diverso al problema, il tema della proroga di via Traves era immaginabile mentre ora Governo e Regione parlano di un nuovo CPR fuori dall’area urbana senza dire dove. Nei CAS, le persone iniziano un percorso per ottenere lo status di rifugiato e ottenutolo devono lasciare il CAS in 48 ore ma l’Ufficio stranieri della questura è oggi intasato nel rilascio dei necessari permessi di soggiorno. Questa è una scelta politica risalente al governo Conte che ha smantellato il sistema di accoglienza, ha affermato il primo cittadino, sottolineando come ora sia la Città a trovarsi a gestire un problema come via Traves. Lo Russo ha fatto appello a tutti per avviare un processo che riguarda tutta la città, rivendicando come il Comune di Torino non possa essere lasciato solo: infine, ha auspicato che il governo dica finalmente cosa vuole fare e dove, risolvendo anche il limbo giuridico in cui si trovano tante persone per l’inefficienza della burocrazia. Per chiudere, il sindaco ha ironizzato sulle accuse rivolte all’amministrazione comunale, per la gestione della sicurezza, da chi governa la Regione e il Paese.

Il Consiglio comunale di Torino commemora Napolitano e Vattimo

La Sala Rossa rende omaggio alle due figure scomparse recentemente 

In apertura della seduta di oggi,il Consiglio Comunale di Torino ha osservato un minuto di silenzio per ricordare due personalità recentemente scomparse: il filosofoGianniVattimoe il presidente emerito della Repubblica Italiana GiorgioNapolitano.

La presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippoha ricordato la figura di Vattimo, “maestro del pensiero debole”, uno dei filosofi più importanti della post modernità ditutto il mondo”, che “ha portato il nome e ilprestigio dell’Università di Torino alla ribalta internazionale”e ha avuto un “ruolo pionieristico” nella promozione dei diritti lgbtqia+.

La presidente ha anche reso omaggio al presidente emeritoNapolitano, per il “grande servizio reso all’Italia”, ministro, senatorea vita e 11esimo presidente della Repubblica, ilprimo a essererieletto perun secondo mandato. Ha quindi ricordato la sua “intensa partecipazione” alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e la sua ultima visita ufficiale in Piemonte nel 2014 alla vigilia del vertice italo-tedesco allaVenaria Reale, dove spronò l’Europa, piegatadalla crisi finanziaria, a un dialogo costante, in profondità,e aun’organica collaborazione.

Venerdì 29 settembre sciopero dei mezzi pubblici

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TORINO – Venerdì 29 settembre 2023 è previsto uno sciopero nazionale della durata di 24 ore del servizio TPL, proclamato dalla O.S. USB Lavoro Privato relativo a tematiche economico – sociali.

IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. 
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00
  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.