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Maltempo, vertice in Regione per la stima dei danni e lo stato di emergenza

Si è svolto questa mattina in video collegamento il vertice tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori alla Protezione civile Marco Gabusi e quello agli Enti locali Enrico Bussalino, con i presidenti delle Province piemontesi e i rappresentanti degli enti locali Anci, Uncem, Upi, Anpci e Ali.
«Grazie all’accuratezza delle previsioni di Arpa e alla tempestività degli interventi dei tecnici e della nostra protezione civile, che in poche ore ha saputo mettere in campo oltre 1500 volontari, pare che la situazione più critica sia passata, anche se le previsioni per le prossime ore non ci consentono di abbassare la guardia – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio aprendo la riunione – Vanno monitorate con particolare attenzione le frane: sono oltre 500 quelle già censite, ma il numero potrebbe aumentare. Alle Province abbiamo chiesto di lavorare da subito a una stima dei danni in modo da avere per i primi giorni della prossima settimana un conteggio il più possibile accurato da fornire al governo per l’istruttoria necessaria al riconoscimento dello Stato di emergenza che è essenziale per la copertura delle opere di somma urgenza per le quali la Regione ha già garantito i primi 5 milioni, ma che stimiamo superino i 15 milioni di euro. Ho sentito più volte in questi giorni il ministro Musumeci, e il vicepresidente Tajani, durante il Consiglio dei ministri di ieri, ha posto la questione all’attenzione del governo, da cui abbiamo avuto importanti rassicurazioni sul supporto e la vicinanza».
«Ancora una volta il nostro sistema di protezione civile è stato in grado di affrontare un evento atmosferico straordinario per modalità e per il periodo dell’anno in cui si è verificato: siamo stati al lavoro nelle 30 ore dell’emergenza e da ieri sono iniziati i sopralluoghi per ripristinare le situazioni più importanti, questo è frutto dello straordinario lavoro di squadra tra regioni enti locali e volontari. A questo va aggiunta la costante  collaborazione tra la Regione e gli enti locali – Comuni, Province e Città metropolitana – che si  conferma fondamentale sia per la gestione delle fasi di emergenza sia per quella della ricostruzione» hanno dichiarato gli assessori alla Protezione civile Marco Gabusi e agli Enti locali, Enrico Bussalino.
Durante la riunione i presidenti delle Province hanno evidenziato come la macchina di protezione civile e di pronto intervento abbia consentito di contenere i danni, così come gli importanti interventi di messa in sicurezza di grandi fiumi e versanti che sono stati fatti negli anni successivi all’alluvione del 1994. I presidenti hanno poi relazionato sulla situazione di strade e frane nei rispettivi territori e sottolineato la preoccupazione per il maltempo previsto nei prossimi giorni.
LE ATTIVITA DI PREVISIONE E ALLERTAMENTO 
Il presidente Cirio e l’assessore Marnati: «La precisione di Arpa ha consentito di agire con tempestività»
«Il Piemonte in questi anni si è distinto per la capacità di prevedere questo tipo di eventi in modo. Abbiamo investito risorse e tecnologie, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, per farci trovare il più possibile pronti di fronte a eventi purtroppo sempre più frequenti – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati – Allo stesso tempo continuiamo a intervenire in maniera strutturale per rafforzare la capacità di tenuta del nostro territorio e delle infrastrutture blu».
La precisione e la celerità delle previsioni di Arpa è stata elogiata anche dai presidenti di Provincia e dalle associazioni degli enti locali durante la riunione.
In particolare, in occasione dell’evento del 15-17 aprile, il Centro Funzionale di Arpa Piemonte, sulla base delle previsioni meteorologiche e delle valutazioni degli effetti al suolo, aveva emesso un’allerta gialla per rischio idrogeologico sulle zone alpine nordoccidentali per il 15 aprile che si elevava ad arancione nelle 24 ore successive. Considerato il marcato peggioramento atteso delle condizioni meteorologiche e il loro impatto sul territorio in termini di risposta del reticolo fluviale e dei versanti, l’allerta del giorno seguente è stata rapidamente elevata a rossa per rischio idrogeologico su alto vercellese, biellese e parte del torinese e arancione su gran parte della Regione. Contestualmente il Centro Funzionale ha intensificato il monitoraggio con bollettini di aggiornamento che nella fase dell’emergenza sono stati emessi ogni 6 ore – alle 6 del mattino, alle 12, alle 18 e alle 24 di sera – rafforzando il presidio in Sala Rischi Naturali e ambientali che è diventato H24. Arpa ha inoltre reso più frequenti le elaborazioni del modello di previsione delle piene sul bacino del fiume Po, per la verifica delle previsioni e intensificato anche le attività di divulgazione al pubblico sia attraverso l’aggiornamento della sezione tematica del sito di Arpa Piemonte con il Pericolo attuale, sia con la redazione di notizie sul sito istituzionale e attraverso l’utilizzo del canale X (ex-Twitter) dell’Agenzia.
LE PRECIPITAZIONI, RAFFRONTO CON PRECEDENTI EVENTI
Dal 15 aprile al 17 aprile 2025 il Piemonte è stato colpito da precipitazioni molto forti. I valori massimi si sono concentrati sulle zone alpine del Torinese, Biellese e Verbano con valori generalmente compresi tra 300 e 400 m e picchi di oltre 500 in poco meno di 72 ore. Sull’appennino Ligure con apporti significativi sul Belbo, alto bacino della Bormida con accumuli superiori al 200 m.
I valori osservati sono comparabili a quelle di eventi alluvionali che hanno interessato in passato la regione, in particolare l’alluvione dell’autunno 2020.
Dal confronto risulta evidente il carattere autunnale del recente evento: pur essendo primavera, il confronto è necessariamente con eventi meteo-pluviometrici autunnali (novembre 1994, ottobre 2000, novembre 2016, novembre 2020). Altra caratteristica peculiare la durata è stata significativamente ridotta, pur con accumuli abbastanza confrontabili con questi eventi: 72 ore di precipitazioni complessivamente, ma con intensità più significative in 50-60 ore.
L’evento è paragonabile a quello alluvionale del 13-16 ottobre del 2000, anche se la durata è stata inferiore (72 ore rispetto alle 96 ore) e i valori massimi inferiori: nel 2000 si registrarono fino a 740 mm a Bognanco (VB) nel bacino del Toce, oltre 700 m sui bacini di Orco e Stura di Lanzo e oltre 300 m sul bacino della Dora Riparia. Di conseguenza le portate massime registrate furono superiori con 3100 m3/s a Tavagnasco (TO) sulla Dora Baltea, 2300 m3/s a Torino Murazzi (contro gli attuali 1000 m3/s). Tuttavia, se si considera la portata massima del fiume Po alla chiusura del bacino piemontese ad Isola S. Antonio (AL), nel 2000 si registrarono 10500 m3/s, di poco superiori agli attuali 10300 m3/s.
Dal punto di vista della distribuzione areale delle precipitazioni, l’evento mostra similitudini anche con quello del 1994, seppure con quantitativi decisamente inferiori sulle zone al confine con la Liguria; anche in questo evento osserviamo un canale di forti piogge che si estende dall’Appennino Ligure (piena delle Bormida) fino alle pianure settentrionali, passando per le zone collinari di Langhe (piena del torrente Belbo) e del Monferrato. Infine, nell’evento del 2025 sono state risparmiate le vallate occidentali del cuneese, mentre l’Alto Tanaro è stato interessato da quantitativi inferiori che hanno determinato una piena moderata nelle sezioni a valle fino alla confluenza col Po.

L’uovo di Pasqua: tradizione, gusto, design. A Torino e in tutta Italia produttori di eccellenza

Ci siamo la Pasqua sta arrivando, scaffali e vetrine sono pieni di uova colorate, decorati con creativita’ e cura. Sono buone da mangiare, ma ancora piu’ belle da guardare e divertenti da scartare in attesa trepidante di trovare la sorpresa. Con il Cristianesimo, questo simbolo e’ stato adottato per il suo significato: l’uovo diventa il segno della Resurrezione di Cristo, racchiudendo il mistero della vita che nasce dal sepolcro, così come un pulcino rompe il guscio per venire alla luce. Durante la Quaresima, periodo di penitenza e digiuno, era vietato consumare carne e prodotti animali, tra cui anche le uova per non sprecarle, venivano bollite e decorate, per poi essere consumate la domenica di Pasqua come segno di festa e abbondanza.

L’uovo di cioccolato, così come lo conosciamo oggi, è una tradizione abbastanza recente. La sua origine risale al XVIII secolo in Francia e Germania, quando i maestri cioccolatieri iniziarono a sperimentare la creazione di gusci vuoti in cioccolato. Ma fu solo nel XIX secolo, con lo sviluppo dell’industria dolciaria e il perfezionamento delle tecniche di lavorazione del cioccolato, che l’uovo pasquale divenne un prodotto popolare. In Italia, la tradizione ha preso piede soprattutto nel novecento, arricchendosi dell’elemento sorpresa: piccoli regali o messaggi nascosti all’interno dell’uovo, pensati per stupire e divertire bambini e adulti. Le uova artigianali convivono con quelle industriali, e i maestri pasticceri si cimentano ogni anno in creazioni sempre più originali e spettacolari. Ma, al di là della forma e dei gusti, ciò che resta è il significato profondo dell’uovo: un messaggio di speranza, rinascita e condivisione. In molte culture antiche, veniva scambiato come dono propiziatorio durante l’equinozio di primavera per simboleggiare la vita che rinasce dopo l’inverno.

In Italia sono moltissime le pasticcerie artigianali e le aziende che hanno fatto di questa tradizione pasquale una vera e propria arte e la nostra citta’ ospita uno dei produttori e creatori piu’ rinomati Guido Gobino. Le sue uova di Pasqua sono un tributo all’eleganza rivestite da foglie d’oro alimentare, decorate a mano e spesso accompagnate da piccole sculture in cioccolato. Ogni pezzo è unico, un vero gioiello di cacao.

Venchi, e’ azienda di Castelletto Stura in provincia di Cuneo, Le sue uova sono famose per il packaging raffinato, ma anche per le sorprese gourmet: creme spalmabili, dragées e cioccolatini assortiti. Alcune edizioni limitate presentano gusci decorati a mano o con messaggi personalizzati.

Tra i creatori di uova di Pasqua famosi nel nostro Paese troviamo poi il “Re del Cioccolato” di Milano: Ernst Knam che propone ogni anno una collezione di uova pasquali ispirate al design contemporaneo come geometrie audaci, colori vivaci e inserti di frutta secca o spezie rare. Alcune sembrano opere da museo più che dolci da gustare. A Napoli, invece, c’e’ lo storico marchio partenopeo, Gay-Odin che propone uova di Pasqua che raccontano la tradizione della citta’. Alcune sono decorate con motivi floreali o paesaggi del golfo di Napoli, realizzati con intagli e pitture a mano. Il profumo del loro cioccolato artigianale è inconfondibile. In Sicilia, soprattutto a Modica, l’uovo di Pasqua si fa barocco. Il famoso cioccolato modicano, lavorato a freddo e granuloso al palato, viene modellato in forme eleganti e arricchito con ingredienti locali: scorze d’arancia, pistacchi di Bronte, mandorle di Avola. Le pasticcerie modicane propongono uova intarsiate, vere miniature di architettura siciliana. Non si puo’ non citare, infine, la Scuola del Cioccolato Perugina che è da anni un punto di riferimento per chi vuole apprendere l’arte dolciaria. Ogni anno gli allievi realizzano uova artistiche con tematiche diverse: dalla natura alla solidarietà. Alcuni di questi capolavori sono esposti come installazioni temporanee prima di essere gustati.

MARIA LA BARBERA

Dimore storiche e luoghi del cinema confermano Torino meta turistica per la primavera

NUMEROSI I TORINESI IN VIAGGIO NEI PONTI

 

Dimore storiche e luoghi del cinema accanto alle attrazioni turistiche più tradizionali per turisti italiani e stranieri. Viaggi a medio e lungo raggio per i torinesi che approfittano dei ponti, tra Italia, Africa e USA.

 

Maria Luisa Coppa, Presidente Ascom Torino: «Aspettiamo a braccia aperte i turisti che hanno scelto Torino per le vacanze di Pasqua, pronti ad offrire il meglio della nostra offerta turistica ed enogastronomica. Un buon momento anche per fare shopping».

 Il meteo sembra non favorire gli spostamenti, ma a Torino si respira un’atmosfera da ‘sold out’ per quanto riguarda le prenotazioni turistiche per il periodo di Pasqua e i giorni successivi. Fiavet Piemonte – Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo, aderente ad Ascom, conferma il 70-80% di occupazione di visite guidate e pacchetti turistici in città, prenotati soprattutto da italiani, francesi, americani e inglesi. A cui si aggiunge la novità dei turisti polacchi che ora possono raggiungere Torino da Cracovia con un volo low cost. E il dato è destinato ad aumentare grazie alle aspettative delle prenotazioni dell’ultimo minuto. Molto bene anche gli alberghi, mentre l’associazione dei pubblici esercizi Epat Ascom segnala ristoranti e pasticcerie soddisfatti per le prenotazioni.

«Le previsioni di arrivo dei visitatori e dei turisti sono molto positive – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Torino si conferma una meta gradita per un soggiorno all’insegna soprattutto della cultura e dell’enogastronomia. Ma anche i negozi sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo quella ‘torinesità’ che si sta facendo conoscere ed apprezzare sempre di più per lo stile e l’eleganza che la contraddistingue.  I nostri ristoranti sono soddisfatti delle prenotazioni e segnalano molti ‘al completo’ per la giornata di Pasqua, mentre la Pasquetta sarà dedicata maggiormente ai pranzi con amici e parenti. Probabilmente a casa, se il maltempo impedirà il tradizionale pic nic all’aperto. Pasticcerie e gastronomie stanno completando le preparazioni per i moltissimi ordini, mentre colombe e uova sono già state opzionate da tempo, nonostante i rincari. Segno che, alla qualità e alla bontà non si rinuncia».  Il meteo non promette bene, ma «il maltempo – prosegue la presidente Coppa – influisce soprattutto sulla scelta del mare e della montagna, mentre è meno impattante sulla città, dal momento che può offrire visite a musei, monumenti e luoghi d’arte, oltre a tutte le proposte dei ristoranti, dei caffè e dei bar, dove l’aperitivo è un momento certamente da non perdere. Torino poi ha i portici che danno riparo dalla pioggia e accolgono cittadini e turisti in ogni stagione».

Numerosi i turisti attesi in città. «Oggi assistiamo alla tendenza della prenotazione last second per i week end di cultura a Torino, che porteranno probabilmente ad una ottima fruizione proprio sotto data – sottolinea Laura Audi, presidente Fiavet -.  Le visite più richieste sono il Museo Egizio, il Palazzo Reale, soprattutto nella proposta by night, Venaria Reale, ma anche le visite a Castelli e dimore private del Piemonte, visitabili grazie all’accordo tra Fiavet e l’Associazione Dimore storiche. Molto richiesti anche i luoghi del cinema, grazie all’effetto traino della famosa serie Lidia Poet che non solo ha dato una grande visibilità al Piemonte e a Torino, ma ha anche scatenato la voglia di scoprire palazzi, giardini, strade, monumenti, parchi e paesi protagonisti delle produzioni cinematografiche di grande successo».

Riscontri positivi anche dagli alberghi torinesi. «La tendenza va verso le prenotazioni last-minute anche per via del maltempo che sta colpendo diverse parti del Paese – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – . L’incertezza meteorologica e le precipitazioni giocano però solitamente a favore delle destinazioni d’arte come Torino perché i turisti tendono a privilegiare mete in cui possono visitare musei. Siamo quindi fiduciosi che il weekend di Pasqua possa regalare a consuntivo dei risultati soddisfacenti».

E se da un lato la città sarà piena di turisti in ‘incoming’, dall’altro anche i torinesi confermano la voglia di viaggiare, sia in Italia sia all’estero. Grazie alla possibilità di approfittare di lunghi ponti tra Pasqua e l’inizio di maggio, sono numerosi i torinesi che si sono affidati alle agenzie di viaggio per organizzare le vacanze, apprezzandone soprattutto la sicurezza e la professionalità. Le agenzie di viaggio Fiavet confermano l’andamento positivo dei pacchetti ‘viaggio’, con numeri in crescita rispetto allo scorso anno. Le mete scelte per i ponti sono sempre l’Italia, con le città d’arte ma anche la costiera Amalfitana e il Sud Italia. Gli amanti del caldo hanno optato soprattutto per Mar Rosso e Marocco. In aumento i viaggi organizzati a New York e nei grandi parchi nazionali Usa, ma emergono anche mete nuove come Uzbekistan e Colombia. «La voglia di scoprire il mondo – evidenzia Laura Audi – passa sempre più tramite le agenzie viaggio e i tour operator, poiché la professionalità e la competenza sono valori riconosciuti dal pubblico che vuole viaggiare bene e al meglio. Anche la recente apertura di un colosso come Ryanair ad un canale preferenziale per la vendita dei suoi voli attraverso le agenzie di viaggio dà ragione alle previsioni».

Maltempo, dalla Regione i primi 5 milioni per gli interventi più urgenti

Riunione straordinaria questa mattina della Giunta regionale, convocata dal presidente Alberto Cirio per verificare l’entità dei danni provocati dal maltempo di questi giorni e assumere i necessari provvedimenti.

Successivamente il presidente ha avuto riunione in call con il ministro Musumeci e con il Governo per aggiornarlo sulla situazione e sugli ingenti danni.

Durante la riunione della Giunta è stato deciso uno stanziamento di 5 milioni di euro prelevati dal fondo di riserva come primo intervento di somma urgenza per consentire il ripristino dei danni.

Secondo un primo censimento sono almeno 500 le frane che si sono verificate in tutto il Piemonte, causando in molti casi l’interruzione di strade e l’isolamento di centri abitati. I tecnici della Regione sono al lavoro per completare i sopralluoghi e formulare così l’esatta mappatura. Va anche rilevato che il numero degli smottamenti potrebbe crescere nelle prossime ore, anche in considerazione delle ulteriori precipitazioni previste nei prossimi giorni.

In queste ore inizierà anche il censimento dei danni subiti dalle produzioni agricole, che proseguiranno man mano che l’acqua si ritirerà dai campi tuttora allagati.

Gli ospedali hanno svolto normalmente la propria attività e non si sono verificate interruzioni dei servizi a parte qualche infiltrazione in alcune strutture e la sospensione temporanea, già rientrata, in una sala operatoria di Ivrea. Le squadre manutentive si sono infatti attivate per sistemare le criticità emerse e garantire così la piena operatività delle strutture. L’ospedale di Casale Monferrato ha preso in carico gli abitanti più fragili della frazione Terranova, evacuata in via precauzionale.

Il presidente Cirio e l’assessore Marco Gabusi hanno rilevato che “sul Piemonte si è abbattuta una perturbazione straordinaria, come testimoniano i 500 millimetri di pioggia caduti in poche ore su alcune zone circoscritte. I danni causati sono stati gravi, ma il fatto che la macchina della nostra Protezione civile si sia messa in moto tempestivamente sulla base alle precise previsioni meteorologiche di Arpa Piemonte ha consentito di garantire la sicurezza dei piemontesi, di prestare soccorso a chi era rimasto isolato ed evacuare in via precauzionale alcuni centri abitati, come accaduto a Borgosesia, Casale Monferrato, Collegno, Villadossola, Clavesana, nella bassa Valsusa e in Valcerrina, dove purtroppo una persona è deceduta”.

“Voglio pertanto ringraziare – ha proseguito Cirio – i sindaci, che hanno provveduto all’apertura di 300 Centri operativi comunali, i 3500 volontari del Coordinamento regionale di Protezione civile, del Corpo Antincendi boschivi, dei Carabinieri e della Croce Rossa, i Vigili del Fuoco e tutti coloro che si sono adoperati per fronteggiare la situazione”.

L’entità delle precipitazioni ha portato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi a puntualizzare che “a consentire il contenimento dei danni sono stati i lavori effettuati in questi anni sulla pulizia dei fiumi, che abbiamo favorito semplificando le procedure, e sul contenimento dei versanti”.

Maltempo, la situazione nel Torinese e in Piemonte

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MALTEMPO PIEMONTE: AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21.30

A San Sebastiano Po si sono verificate inondazioni provocate dal rio Bellavalle e dal torrente Leona, diverse frane hanno isolato alcune frazioni, un’altra frana ha interrotto la linea dell’acquedotto.

A Castagneto Po una frana rende impossibile la viabilità da e verso Chivasso.

A Lauriano una frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina.

A Casale Monferrato è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per le 50 persone evacuate dalla frazione Terranova.

A Castellamonte sono state evacuate 15 persone dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto.

Domani alle ore 9 si terrà nel Grattacielo Piemonte una riunione straordinaria della Giunta regionale convocata dal presidente Alberto Cirio per un aggiornamento della situazione meteo ed una prima dei stima dei danni.

Per domani è stata disposta da Arpa Piemonte allerta arancione per pericolo valanghe sulle zone di montagna nord-occidentali, allerta gialla su pianura settentrionale e torinese e valli Tanaro, Belbo e Bormida, nessuna allerta su pianura cuneese e valle Scrivia.

Foto di copertina Loredana Frisoli
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MALTEMPO IN PIEMONTE: AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15,30

Questo è l’aggiornamento alle 15,30delle principali criticità sulla viabilità di competenza della Città metropolitana di Torino.

Sono stati chiusi i seguenti ponti:

– il ponte di cantiere sul Ceronda a Venaria Reale

– sulla Provinciale 94 ponte sul Po tra Verolengo e San Sebastiano

– sulla Provinciale 13 ponte sul Malone al km 12+500 a Front Canavese

– sulla Provinciale 40 a San Benigno Canavese il ponte sul torrente Malone

– sulla Provinciale 56 ponte sulla Dora Baltea a Strambino

– sulla Provinciale 724 ponte sullo Stura a Villanova Canavese

– sulla Provinciale 107 a Verrua Savoia chiuso il ponte sul Po al km 5

– sulla Provinciale 149 ponte sul Po a Pancalieri al km 3+500 chiuso per precauzione.

Le chiusure di tratti stradali riguardano al momento:

– Strada Provinciale 167 a San Pietro Val Lemina dal km 4+400 al km 6+500, per una frana al km 3+800 e per allagamenti in diversi tratti della carreggiata

– Strada Provinciale 168 chiusa nel Comune di Pramollo per frana, con isolamento delle frazioni Tornini, Ruata, Pellenchi, Bocciardi e Bocchiardoni

– guado sul Pellice a Cavour lungo la Provinciale 152 tra il km 6+100 e il km 6+300, chiuso in via precauzionale

– Strada Provinciale 158 a Bricherasio chiusa per allagamento tra il km 8 e il km 10+542

– Strada Provinciale 165 a San Secondo di Pinerolo chiusa al km 4+300, per un frana da monte

– Strada Provinciale 174 a Rivalta, chiusa dal km 0+500 al km 2 per allagamenti

– tratto terminale della Strada Provinciale 64 della Val Chiusella, chiusa a partire dal km 19+200

– Strada Provinciale 69 di Quincinetto al km 13, chiusa in corrispondenza del sottopasso autostradale, che è allagato

– Strada Provinciale 46 a Cuorgnè e Pont Canavese, chiusa tra il km 0+192 e il km 1+900 per un allagamento al km 0+600

-Strada Provinciale 419 chiusa dal km 7+10 al km 8+500 per frana nel territorio della Provincia di Biella

– Strada Provinciale 69 e 69 Variante 01, chiusa per allagamenti tra il km 1+300 e il km 3+300 nei Comuni di Salerano, Banchette, Salone, Fiorano e Lessolo

– Strada Provinciale 13 chiusa al km 11+600 nel territorio del Comune di Front per la caduta di un albero sulla carreggiata

– Strada Provinciale 39 chiusa per allagamenti a Volpiano tra il km 7+200 e il km 9

– Strada Provinciale 243 a Vauda Canavese chiusa per frana tra il km 0 e il km 1+100

– Strada Provinciale 82 a Foglizzo chiusa dal km 7+500 al km 10 per straripamento di una roggia laterale

– Strada Provinciale 52 a San Giorgio Canavese e Agliè interamente chiusa per allagamento

– Strada Provinciale 45-diramazioni 01 Borgiallo-Chiesanuova e 03 Borgiallo Colleretto Castelnuovo chiuse per frane

– Strada Provinciale 40 a San Benigno e San Giusto Canavese chiusa dal km 14 al km 15 per esondazione del fiume Orco

– Strada Provinciale 37 a Rivarolo Canavese chiusa al km 3+950 e dal km dal km 5 al km 9per esondazioni di rogge a lato della carreggiata

– Strada Provinciale 92 a Castiglione Torinese chiusa per allagamenti tra il km 0+925 e il km 2+963

– Strada Provinciale 590 nel Comune di Castagneto Po chiusa al km 19+800 per caduta alberi e chiusa per frana al km 24+900

– Strada Provinciale 59 chiusa per frane al km 6 nel territorio di Castellamonte e nel Comune di Cintano al km 7

– Strada Provinciale 32 della Valle di Viù chiusa per frana al km 30+500 in località Crot di Usseglio

– Strada Provinciale 19 e 19 variante 1 chiusa fino all’incrocio con la Provinciale 242 a San Carlo Canavese

– Strada Provinciale 198 diramazione 01 chiusa per allagamenti tra Caselette e Grangiotto tra il km 0 e il km 2+230

– Strada Provinciale 198 nel Comune di Villardora chiusa per allagamenti tra il km 5+090 e il km 6 e dal km 6+400 al km 7+430

– Strada Provinciale 24 chiusa per allagamento a Caselette tra il km 17+600 e il km 22+700

– Strada Provinciale 199 nel Comune di Caprie la strada è chiusa per allagamento al km 1+200 e dal km 3 al km 3+750

– Strada Provinciale 211 a Giaglione chiusa per smottamenti e crollo di una scogliera tra il km 1+300 e il km 1+900

– Strada Provinciale 185 a Buttigliera Alta chiusa per allagamenti tra il km 4+400 al km 4+700

– Strada Provinciale 209 a Mompantero chiusa per allagamento tra il km 0+500 e il km 3.

– Strada Provinciale 200 chiusa dal km 7 nel Comune di Condove diramazione 1 per Lajetto chiusa dal km 0+100

– Strada Provinciale 197 del Colle del Lys chiusa al km 6+800

– Strada Provinciale 235 a Bardonecchia chiusa per caduta di alberi chiusa dal km 1 al km 7+500

È stata riaperta con sorveglianza assicurata dalla Protezione Civile comunale la Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800, precedentemente chiusa per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina. È percorribile con senso alternato a vista la Provinciale 212 di Moncenisio, interessata da smottamenti. Sensi unici alternati a vista sono in vigore anche sulla SP 254 a Gravere in frazione La Losa per smottamento al km 6+050e al Frais di Chiomonte per il crollo di un muro di valle al km 8+950. Al km 3 la Provinciale 254 è chiusa per uno smottamento ma è in corso di riapertura. A causa di una frana, è percorribile solo una metà della carreggiata sulla Provinciale 34 a Rocca Canavese. Si transita a senso unico alternato sulla Provinciale 188 ad Avigliana per smottamenti in frazione Mortera. Il transito è difficoltoso sulla Provinciale 24 del Monginevro a Caselette per un allagamento al km 21+150. Per allagamenti il transito è difficoltoso anche sulla Provinciale 198 a Villar Dora tra il km 0 e il km 7+800.

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Ore 10.30
Il presidente Cirio nella Sala operativa della Protezione civile regionale per fare il punto della situazione
La Sala operativa della Protezione civile della Regione continua a monitorare con attenzione la situazione del maltempo previsto sul Piemonte e predisporre gli interventi eventualmente necessari.
ll bollettino emesso da Arpa Piemonte dispone per oggi allerta rossa sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa e ancora arancione su alta Valsusa, valli Chisone, Pellice, Po e Tanaro, pianura settentrionale, torinese e cuneese.
L’allerta è invece gialla sulle valli Varaita, Belbo, Bormida e Scrivia.
Nella serata di ieri la Protezione civile regionale ha fornito al Comune di Borgosesia le brandine necessarie per ospitare in palestra le 150 persone della frazione Isola per la quali era stata disposta l’evacuazione preventiva per la potenziale criticità del fiume Sesia. Altre 40 sono state sfollate a Villadossola (VB).
Al momento risultano isolati nel Canavese i Comuni di Pont, Valprato, Ronco e Frassinetto, ma si sta lavorando per ripristinare i collegamenti.
Nelle ultime ore si sono registrate piogge localmente molto forti che hanno interessato principalmente il Verbano, l’alto Vercellese, il Biellese e il Torinese. I quantitativi pluviometrici maggiori sono stati osservati nelle stazioni di Domodossola (VB) con 105 mm, Larecchio (VB) con 96 mm, Boccioleto (VC) con 80mm, Camparient (BI) con 76 mm, Ala di Stura (TO) con 72 mm, Piano Audi (TO) con 110 mm, Niquidetto (TO) con 100 mm, Varisella (TO) con 91 mm e Balme (TO) con 90 mm. Le intense precipitazioni hanno determinato l’innalzamento del Toce e del Sesia.
I livelli del fiume Po sono in crescita e a San Sebastiano (TO) ha superato il livello di pericolo. Livello superato anche dai torrenti Malone a Front Canavese e Brandizzo, Orco a Castellamonte e San Benigno Canavese, Soana a Pont Canavese, Cervo a Quinto Vercellese.
Il presidente della Regione Alberto Cirio ha partecipato questa mattina nella sede della Protezione civile alla riunione che ha fatto il punto sulla nottata e osservato le previsioni per le prossime ore: “Sono stati attivati 4 centri di controllo provinciali, 180 comunali e sono oltre 1000 in questo momento i volontari della nostra Protezione civile, del coordinamento Aib e della Croce rossa italiana, che insieme a tutte le realtà coinvolte stanno lavorando per la nostra sicurezza. Abbiamo alcune situazioni di criticità, soprattutto per frane e allagamenti. A Borgosesia sono state sfollate per precauzione 150 persone e altre 40 a Villadossola e sono assistite dai nostri volontari. Pioverà ancora per alcune ore, e quindi il nostro invito è a fare attenzione e tenersi aggiornati. Alla Protezione civile va il mio personale ringraziamento per il grande lavoro che, ancora una volta, sta facendo per la sicurezza delle nostre comunità. Abbiamo una Protezione civile tra le migliori d’Italia e d’Europa, e questo ci fa sentire più sicuri”.
Secondo le previsioni, l’approfondimento di una saccatura atlantica sul Mediterraneo centro-occidentale continua a convogliare venti di scirocco in quota e orientali nei bassi strati sul Piemonte, mantenendo tempo perturbato. Un’attenuazione dei fenomeni è attesa dal pomeriggio di oggi, con il progressivo colmamento del minimo depressionario e il suo definitivo allontanamento nella giornata di domani, che riporterà condizioni più stabili e soleggiate.
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Nella serata di mercoledì 16 aprile l’esondazione del torrente Chiusella in località Cappia a Traversella ha reso necessaria la chiusura del tratto terminale della Strada Provinciale 64 della Val Chiusella, a partire dal km 19+200. Intervenuto su segnalazione del Sindaco di Traversella e constatato l’allagamento delle sede stradale, il personale della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino ha provveduto a posizionare la segnaletica che indica la chiusura dell’arteria.

In serata nel Canavese si sono rese necessarieanche le seguenti chiusure:

Strada Provinciale 69 di Quincinetto al km 13 in corrispondenza del sottopasso autostradale, che è allagato

StradaProvinciale 46 a Cuorgnè e Pont Canavese, tra il km 0+192 e il km 1+900, per un allagamento al km 0+600.

Nel Pinerolese le chiusure interessano le seguenti arterie di competenza della Città metropolitana di Torino:

Strada Provinciale 167 a San Pietro Val Lemina dal km 4+400 al km 6+500 per una frana al km 3+800 e per allagamenti in diversi tratti della carreggiata

Strada Provinciale 165 a San Secondo di Pinerolo al km 4+300, per un frana da monte

Strada Provinciale 158 a Bricherasio per allagamento tra il km 8 e il km 10+542

guado sul Pellice a Cavour lungo la Provinciale 152 tra il km 6+100 e il km 6+300 in via precauzionale

Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800, per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina.

Anas in forma inoltre che:

In Piemonte, a causa dell’innalzamento del fiume Sesia sono state chiuse la statale 142 “Biellese” dal km 30,380 al km 30,600, in località Romagnano Sesia, in provincia di Novara e la statale 299 “Di Alagna” dal km 33,000 al km 35,000 a Serravalle Sesia in provincia di Verbano-Cusio Ossola, dove si registrano le principali chiusure e criticità per maltempo.

Nel Verbano-Cusio Ossola sono chiuse altre strade. A causa dell’innalzamento del fiume Strona, è chiusa infatti la statale 229 “Del Lago D’Orta”, dal km 55,000 al km 58,000 a Omegna.

La SS549 “Di Macugnaga” è chiusa invece a causa della presenza di materiale in carreggiata per esondazione del torrente Anza al km 10,000 a Calasca-Castiglione.

Per una frana, chiusa anche la SS549 “Di Macugnaga”, dal km 11,600 al km 13,000, a Bannio Anzino.

In modalità preventiva, a causa dell’allerta idrogeologica, non si transita lungo la SS659 “Delle Valli Antigorio e Formazza” a Cascate Toce, nel territorio comunale di Formazza.

Chiusa poi la statale 589 “Dei Laghi di Avigliana”, dal km 11,800 al km 13,550, in località Bruino, nella città metropolitana di Torino, a causa di un allagamento.

Sempre a causa dell’esondazione del fiume Sesia, al confine fra Piemonte e Lombardia è chiusa la statale 596dir “Dei Cairoli”, dal km 9,500 al km 12,561, in località Candia Lomellina, in provincia di Pavia.

Maltempo, fiume Stura al livello di pericolo. Chiusi i ponti Ferdinando di Savoia, Amedeo VIII, Bologna e Carpanini

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Dalla Protezione Civile il monito a evitare i parchi cittadini

 

Non accennano a diminuire le forti piogge che da ieri stanno flagellando la nostra regione e il volume dei fiumi continua a crescere.

Particolarmente problematica appare la situazione del fiume Stura che all’altezza del  ponte Ferdinando di Savoia sulla Stura, in corrispondenza di corso Giulio Cesare, ha superato la soglia di guardia e ha raggiunto il livello di pericolo. In via precauzionale è stata disposta la chiusura dell’infrastruttura. Chiusi anche il ponte Amedeo VIII di strada Settimo e i ponti Carpanini e Bologna, tra corso IX Febbraio e via Bologna, sulla Dora.

Limitazioni e deviazioni su percorsi alternativi per le linee 8 – 27 – 49 – 93  del trasporto pubblico. La linea 4 è limitata in piazza Derna. La Falchera è collegata con bus da piazza Derna e transito su corso Vercelli . Settimo Torinese rimane collegata a Torino con transiti da viale Puglia – lungo Stura Lazio – viale Ivrea – corso Vercelli. Maggiori informazioni sul sito di Gtt .

Dal  Centro operativo comunale della Protezione Civile, dove si continuano a monitorare attentamente le evoluzioni delle condizioni meteo e il livello dei fiumi, arriva il monito a tutti i cittadini di evitare di addentrarsi nei parchi cittadini, in particolare quello della Pellerina, e l’invito agli automobilisti a guidare con estrema prudenza e a limitare gli spostamenti allo stretto necessario.

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Metropolitana, orario prolungato dal 17 aprile al 5 maggio

Dal 17 aprile al 5 maggio 2025 l’orario di apertura della metropolitana sarà esteso per offrire maggiore flessibilità negli spostamenti serali, con ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi a mezzanotte dal martedì al giovedì e la domenica e festivi. Chiusura invece all’una il venerdì e il sabato.

Le attività notturne di installazione e migrazione del nuovo sistema di segnalamento CBTC della metropolitana di Torino proseguono regolarmente e questo rende possibile una rimodulazione dell’orario di servizio per rispondere all’aumento di mobilità tipico del periodo delle festività primaverili.

Per maggiori informazioni e ulteriori aggiornamenti, è possibile consultare il sito web www.gtt.to.it

Maltempo: Torino in allerta arancione, attivato il centro operativo comunale

 La Protezione civile monitora l’evolversi della situazione

 

Con il bollettino dell’Arpa Piemonte delle ore 12.32 di oggi Torino è entrata in pre allerta per il rischio idrogeologico e idraulico.

Sono pertanto stati attivati il Centro operativo comunale della Protezione Civile e il volontariato organizzato che saranno impegnati nella sorveglianza del Po e degli altri corsi d’acqua che attraversano il territorio cittadino, il cui livello è in crescita costante.

Il monitoraggio della Protezione civile interesserà tutte le aree lungo i fiumi tra corso Regina Margherita e Moncalieri, compreso il Borgo Medievale e una particolare attenzione verrà riservata all’area del Fioccardo e del torrente Sappone.

Ai Murazzi, per i quali nelle prossime ore sarà valutata la possibilità di una chiusura cautelativa,  i locali sono chiusi e le attrezzature messe in sicurezza. Sospese tutte le attività sul fiume, a cominciare dalle società remiere già pre-allertate.

Le condizioni meteorologiche fortemente perturbate di oggi sono infatti destinate a proseguire anche nella giornata di domani, con precipitazioni diffuse e localmente anche molto forti che potranno causare esondazioni ed allagamenti.

L’invito è a limitare gli spostamenti in auto allo stretto necessario e a guidare con attenzione in considerazione delle forti piogge anche a carattere di nubifragio che potrebbero verificarsi.

Eventuali aggiornamenti che in base alle previsioni meteo potessero rendersi necessari saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social (pagina Facebook e account Twitter).

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Occupazione e investimenti, imprese ottimiste. Timori sull’export

L’indagine congiunturale tra 1.300 associati del sistema confindustriale regionale conferma
la resilienza del sistema economico nonostante le forti turbolenze delle ultime settimane.
Amalberto: “E’ un risultato tutt’altro che scontato che arriva dopo una prolungata instabilità”

Dopo tre trimestri in contrazione, le attese delle imprese piemontesi tornano in campo positivo. Ciò avviene nonostante uno scenario di grande incertezza globale, aumentata dall’entrata in vigore dei dazi da parte degli Stati Uniti il 2 aprile e subito rimandata di 90 giorni. È quanto emerge dall’indagine congiunturale realizzata a marzo dal Centro Studi dell’Unione Industriali Torino tra un campione di circa 1.300 aziende manifatturiere e dei servizi del sistema confindustriale piemontese.

Dalle imprese arrivano attese positive per occupazione (saldo ottimisti/pessimisti al +7,0%), produzione (+4,4%) e ordini (+2,9%), mentre restano negativi i saldi per l’export (-3,6%) e la redditività (-5,2%). Questi ultimi sono legati all’attesa dei dazi, non ancora entrati in vigore al momento della rilevazione ma ampiamente anticipati, e quindi dati per scontati da chi ha risposto all’indagine. Ciononostante, gli investimenti vengono confermati e interessano oltre il 70% delle aziende. Addirittura, un quarto delle imprese rispondenti ha programmato l’acquisto di nuovi impianti, un dato in crescita. In questo quadro, l’indice di utilizzo di impianti e risorse resta stabile al 77% mentre si riduce il ricorso alla CIG, attivata dal 10,5% dei partecipanti all’indagine, percentuale che cresce nel manifatturiero, dove sale al 14,1%.

I dati congiunturali relativi al secondo trimestre del 2025 sorprendono in positivo, segnalando una tenuta migliore delle attese per l’economia piemontese. Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto dopo mesi di annunci sui dazi che espongono a notevoli rischi il nostro export. L’andamento che registriamo dalle risposte che compongono questa indagine conferma, invece, la resilienza del nostro sistema produttivo, capace di adattarsi rapidamente a scenari altamente complessi grazie alla forza delle filiere, alla qualità del ‘Made in’ e alla capacità di presidiare mercati strategici a livello globale. Si tratta di un segnale importante, che va colto per continuare a investire, innovare e rafforzare la competitività per trasformare questa ripresa in crescita strutturale” commenta Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

Tornando ai dati complessivi, sono la sintesi di andamenti settoriali differenziati. Infatti, se da un lato nel comparto manifatturiero si rileva una certa prudenza (per la produzione, saldo fra ottimisti/pessimisti al +1,7%), dall’altro il terziario prosegue la crescita avviata dalla pandemia in poi (saldo al +10,4%), anche in virtù di una bassa incidenza dell’export che preserva maggiormente il mercato dei servizi dalle tensioni internazionali. Guardando ai singoli settori, nell’industria si registrano previsioni non omogenee sull’andamento della produzione. In particolare, migliorano le attese per cartario grafico (+24,1%), edilizia e impiantisti (+15,3%), chimica (+10,4%) e tessile-abbigliamento (+5,9%). Resta negativa la metalmeccanica: il saldo fra chi prevede una riduzione dei volumi nel trimestre e chi si attende un andamento stabile o in crescita, è al -6,1%, che diventa -24,6% per le realtà dell’automotive e -2,7% per quelle della meccatronica. Nel terziario tutti i comparti esprimono attese favorevoli, pur con diversa intensità. Particolarmente positive le attese per l’ICT (+23,0%).

In termini dimensionali, si conferma la tradizionale forbice che vede le grandi imprese esprimere attese maggiormente positive rispetto alle altre: fra le realtà con meno di 50 dipendenti l’indice di fiducia sulla produzione è al +3,2%, mentre fra quelle con 50 o più addetti si attesta al +7,2%. Com’è facilmente intuibile, la positività delle attese è inversamente proporzionale alla quota di export sul fatturato: le aziende che esportano poco hanno attese sulla produzione più ottimistiche (+7,3% per le aziende che esportano una quota inferiore al 10% del fatturato e +5,1% per quelle che inviano all’estero dal 10 al 30% del fatturato) rispetto a quelle che esportano una quota maggiore di merci (-2,1% per quelle che esportano dal 30 al 60% e -0,5% per quelle che esportano oltre il 60% del prodotto). A livello generale, aumentano le aziende che temono una crescita di costi energetici, materie prime e logistica, con tempi di pagamento che restano stabili e un aumento del numero di imprese con un carnet ordini di medio-lungo periodo.

Su scala territoriale si osservano andamenti differenziati. Le attese sulla produzione si presentano sopra la media regionale a Verbania (15,7%), Asti (11,4%), Cuneo (+6,7%), Biella, che torna positiva dopo 7 trimestri (+7,5%) e Torino (4,5%). Prudenti ma ancora positive le attese ad Alessandria e Novara (rispettivamente +3,5% e +2,5%). Negativi i saldi per Vercelli (-4,8%) e Canavese (-7,1%). Focalizzandosi su Torino, per il secondo trimestre 2025, il 22,2% delle aziende torinesi prevede un aumento della produzione, contro il 17,6% che si attende una diminuzione: il saldo, pari a +4,5%, migliora rispetto a quello del I trimestre (+0,3%). Nella manifattura il saldo ottimisti/pessimisti è negativo (-1,8%), a causa dell’aggravarsi della crisi del comparto automotive e dell’aumento dell’incertezza per il futuro del settore. Per gli ordinativi, il saldo è del +1,6%, in miglioramento di 3,7 punti rispetto alla scorsa rilevazione. Positive le attese sull’occupazione, che registrano un bilancio pari a +4,3%. Buona la propensione a investire in nuovi impianti: il 23% di imprese ha programmi di spesa significativi. Si assesta il ricorso alla cassa integrazione, che interessa l’11,1% delle imprese (il 16,9% nell’industria). Cala leggermente il tasso di utilizzo di impianti e risorse (76%), che rimane sui valori medi di lungo periodo. Come a livello regionale, nel capoluogo si registrano attese negative per le esportazioni (-4,7% il saldo ottimisti/pessimisti).