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La Guardia di Finanza controlla i prezzi della benzina nei distributori di Torino

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Nella prima metà di agosto sono stati eseguiti numerosi controlli dal Gruppo Torino della Guardia di finanza presso 60 impianti di rifornimento del Piemonte, in particolare a Torino. Sui benzinai delle autostrade, una ventina, sono emerse irregolarità.

Tra queste sono state rilevate violazioni sulla mancata parità del costo della benzina e del gasolio rispetto ai prezzi della pompa. È stata poi riscontrata l’assenza dell’  indicazione del prezzo medio della benzina sui tabelloni  all’entrata delle aree di servizio, che è obbligatorio. I controlli proseguiranno  anche nei prossimi giorni.

Ondata di calore sul Piemonte, temperature vicine ai 40 gradi

Lo scenario meteorologico europeo è caratterizzato da un’alta pressione di matrice africana in fase di espansione verso l’Europa centro-occidentale; la struttura anticiclonica posizionerà i suoi massimi barici a ovest dell’arco alpino tra il pomeriggio di domenica e la mattinata di lunedì. Pertanto, prevede l’agenzia Arpa, sul Piemonte ci saranno condizioni di tempo soleggiato con annuvolamenti limitati ai rilievi nelle ore centrali della giornata. Sono previste temperature elevate su zone pianeggianti e appenniniche; oggi, sabato,  il caldo sarà rilevante su Astigiano e Aalessandrino e nei giorni successivi su quasi tutti i settori pianeggianti piemontesi. Sensibile anomalia termica positiva anche sulle Alpi, con zero termico in graduale rialzo fino a 5000 m.

Il picco dell’ondata di calore è previsto tra domenica e lunedì, quando la media delle temperature massime in pianura sarà attorno ai 34°C, con locali valori sui 38-39°C. Anche per buona parte della prossima settimana le temperature dovrebbero essere sopra la norma; è previsto che nell’ultimo fine settimana di agosto si potrà assistere a una diminuzione dei valori termici, ma la previsione dovrà essere confermata nei prossimi giorni.

Temporale di Caselle, distrutti anche i raccolti

Ieri sera, la tempesta che ha costretto alla chiusura l’aeroporto di Caselle, ha causato anche gravi danni alle coltivazioni della zona a Nord di Torino, tra Ciriacese e basso Canavese.

Una vera e propria beffa. In questi giorni si sta programmando il raccolto del mais da insilato ma in un attimo gli agricoltori si sono visti abbattere le piantagioni di mais, proprio quest’anno che, nonostante le mille difficoltà, finalmente, sembrava promettere un buon raccolto.

La coltura più danneggiata è il mais che è ormai in fase di raccolta per la destinazione a insilati. Interi campi sono stati abbattuti dal forte vento e schiacciati dalla grandinata. Azzerati tutti i cosiddetti secondi raccolti che vengono destinati al consumo bovino e che hanno piante ancora in crescita, ma è andato distrutto anche il 50% dei primi raccolti, la parte più importante dell’annata agricola. Molti agricoltori avevano programmato questo raccolto proprio questa settimana. Ma anche la trebbiatura tardoestiva delle sole pannocchie è a rischio visto che queste sono finite tutte a terra e rischiano di marcire.

Francesco Nepote Nus, allevatore di Caselle, aveva programmato il taglio venerdì. «Avremmo dovuto tagliare martedì o mercoledì, ma il terreno troppo molle per le piogge dei giorni scorsi ci ha conviti a ritardare. Solo un paio di giorni di ritardo e abbiamo perso il 50% della produzione. È stato un finimondo: c’era acqua nell’abitazione e nelle stalle. Abbiamo avuto anche i fabbricati scoperchiati».

Intanto, in val Clarea a Giaglione, nella stessa tempesta che ha causato la colata detritica a Bardonecchia la grandinata ha portato via il 40% della produzione di uva Avanà. Nella stessa zona una frana ha chiuso alcune canalizzazioni.

«I temporali ad agosto ci sono sempre stati ma non di questa potenza – commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, che ha visto le sue coltivazioni sfiorate dalla tempesta – Agli agricoltori colpiti va tutta la nostra solidarietà ma è evidente che fare agricoltura di fronte al cambiamento climatico è sempre più una sfida impari. Seminiamo e curiamo ma poi, quando stai già facendo i calcoli di quanto raccoglierai, in un quarto d’ora, sparisce tutto il frutto di un anno di lavoro. Perdere il mais o il fieno significa perdere materie prime necessarie alle filiere del latte e della carne così importanti per il nostro territorio e che stanno già scontando gli effetti della guerra e della speculazione. Mettere al sicuro le aziende agricole non interessa solo il nostro comparto agricolo ma tutte le filiere alimentari. Per questo è fondamentale che le aziende agricole siano messe in condizione di potere assicurare i raccolti distrutti da eventi calamitosi come questi. Se le aziende agricole non vengono aiutate a fare fronte a questo clima tropicale c’è il rischio di nuove chiusure con ripercussioni gravi su tutto il settore agroalimentare e sulle economie dei territori».

In carcere in Germania il manager condannato per il rogo Thyssenkrupp

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È in carcere in Germania Harald Espenhahn, il manager tedesco condannato per omicidio colposo per la morte dei sette operai dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino, nel rogo divampato nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007. La sentenza è del 2016 ma i continui ricorsi hanno ritardato la carcerazione. Antonio Boccuzzi, operaio sopravvissuto al rogo e poi diventato deputato Pd afferma che “non si tratta di vendetta. È scappato dalla giustizia ed ora è in carcere”.

 

Settimana di Ferragosto: più di tremila persone controllate dalla polizia nelle stazioni piemontesi

10 indagati e circa 3300 persone controllate nell’ambito dell’intensificazione dei servizi predisposti dal Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte e Valle D’Aosta dall’11 al 15 agosto.

 

160 le pattuglie impegnate nelle stazioni e 15quelle a bordo treno per un totale di 35 treni scortati. In relazione al maggior flusso di viaggiatori sono stati potenziati i servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare il fenomeno dei furti, sia in stazione che a bordo treno. 1500 gli stranieri identificati. 16 le sanzioni amministrative elevate, di cui 5 in materia di sicurezza ferroviaria:

Durante tutto il weekend sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza con il personale della Specialità impiegato anche nelle stazioni non presidiate di Torino Lingotto, Bardonecchia e Mondovì. Le citate stazioni, infatti, in concomitanza con le partenze previste per il Ferragosto verso le località turistiche sulla costa e in montagna, hanno fatto registrare una significativa presenza di viaggiatori. Particolare attenzione è stata posta anche nella stazione di Fossano (CN), in relazione al transito dei cosiddetti treni mare, che in questo periodo, durante tutti i fine settimana, fa registrare un flusso di passeggeri più che triplicato rispetto alla quotidianità.

Bardonecchia, Ferragosto al lavoro per tornare alla normalità

 

Ferragosto al lavoro, oggi, a Bardonecchia, per tornare presto alla normalità, dopo l’esondazione del torrente Frejus di due giorni fa.

Da oggi è consentito l’ingresso a Bardonecchia, attraverso l’autostrada, anche ai possessori di seconde case oltre a chi ha una prenotazione alberghiera o al ristorante per il pranzo e la cena di Ferragosto.

Resta ancora chiusa al traffico privato la Statale 24, percorribile solo per i mezzi che stanno operando.

Giovedì si farà, come ogni settimana, il mercato del Borgo Vecchio. Unica prescrizione, dovuta alla viabilità di ingresso modificata, l’accesso sarà possibile solo per i mezzi con un’altezza non superiore a 3,40 metri.

Restano ancora diverse criticità, che si sta cercando di risolvere nel più breve tempo possibile, per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, in particolare nella zona bassa della cittadina. Questa mattina è stata posizionata una seconda autobotte in Piazza Statuto, dopo quella presente da ieri in Piazza De Gasperi. Resta attivo il numero verde di Smat per le segnalazioni, 800060060. Sempre Smat mette a disposizione boccioni da 10 litri di acqua potabile che saranno distribuiti dalla Croce Rossa a privati e strutture che ne faranno richiesta specifica al numero verde.

Attivo anche il numero verde allestito dalla Croce Rossa, 800933388, per segnalare le diverse esigenze.

Proseguono i lavori di pulizia di strade ed edifici coinvolti dall’ondata di piena.

La prossima riunione del Coc è convocata per le 12.30 di oggi.

I turisti amano Torino, si fermano in città e in provincia almeno 5 giorni

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A Torino forte presenza di famiglie dall’estero e in aumento le richieste di località in quota da raggiungere in treno

In base alle rilevazioni effettuate dagli Uffici del Turismo del territorio di Torino e provincia, dal 10 al 15 agosto, emerge quanto segue:

PER LA CITTÀ DI TORINO

Provenienza
30% di flussi italiani e il restante dall’estero in particolar modo da Francia, Spagna e Germania.
Gli italiani che hanno scelto Torino provengono principalmente da Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Nel 90% dei casi sono famiglie con bambini prettamente straniere, principalmente provenienti dalla Francia, Spagna, Germania e Olanda.
Molto apprezzata la sezione “Torino con i bambini” del sito turismotorino.org.Tipologia di richieste
Alta la percentuale di turisti che trascorrono a Torino e in provincia almeno 5-6 giorni.
Pernottano a Torino ma non solo. Dedicano anche 2 o 3 notti alla montagna, soprattutto chiedono località in quota facili da raggiungere in treno.Cultura – Torino+Piemonte Card

Un 80% delle richieste telefoniche sono legate al funzionamento della Torino+Piemonte Card, gratuità e riduzioni e soprattutto all’acquisto dal sito. Alta la percentuale di coloro che acquistano la card tramite le OTA (Travel On Line Agency).
Molti sono positivamente colpiti dall’apertura dei musei anche nella settimana di Ferragosto.Camperisti

In aumento le richieste telefoniche e via mail da parte di camperisti alla ricerca di camping e aree sosta camper sempre più attrezzate, moderne e soprattutto in mezzo al verde.

Amanti dell’outdoor

Molteplici le richieste dagli amanti degli itinerari offroad e in MTB (strade storiche di montagna). Molto apprezzata la sezione dedicata “Trekking & Outdoor” del sito turismotorino.org.
Molte richieste le località di montagna per escursioni in giornata da Torino e la Sacra di San Michele.PER LA CITTÀ METROPOLITANAPINEROLO

Si registra la presenza di visitatori italiani provenienti da Piemonte, Liguria, Emilia, Toscana, Lazio e dall’estero: Francia, Germania, Belgio, Olanda, Argentina, Canada.
Tipologia richieste: montagna outdoor, musei, eventi, enogastronomia prodotti tipici, mercati.IVREA
Si evidenzia una forte presenza di italiani (oltre il 50%) seguita dai Francesi e dagli Spagnoli.
Tipologie richieste: prevalentemente visita alla città Sito Unesco e trekking e natura nel territorio (Valchiusella e Gran Paradiso) oltre che la Via Francigena Canavesana.BASSA VAL SUSA

Registrato un buon andamento in bassa Val Susa con presenze significative a Susa e Avigliana e nelle strutture ricettive dei piccoli centri della valle. C’è molto turismo itinerante con presenza di Francesi e Olandesi e in aumento i turisti da Israele.
Maggiormente richiesta la cittadina di Susa, la Sacra di San Michele e l’Abbazia di Novalesa oltre alle arrampicate, vie ferrate ed itinerari escursionistici.
Si evidenzia la presenza di Tedeschi in particolare motociclisti diretti sulle strade off road.ALTA VALSUSA E CHISONE

Si rileva una forte presenza di villeggianti che apprezzano l’offerta delle località legate al tema dell’outdoor. Mercati di provenienza: principalmente dall’Italia, segue Francia e in aumento i i turisti Americani, Spagnoli e Olandesi.

PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO
Si registra un aumento di turisti stranieri, tra cui Tedeschi, Francesi, Olandesi, Inglesi e Spagnoli.

Ferragosto e la gioia di vivere

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IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

Siamo giunti a Ferragosto che spesso si finge di festeggiare nella baraonda più assurda con locali affollati e gente che vive le vacanze come un mordi e fuggi generale. C’è chi parte alle 4 del mattino per qualche ora di spiaggia e rientra in giornata, come ha documentato la giornalista televisiva Eugenia Nante che ritorna sempre ogni anno nella sua Albenga per un po’ di giorni. La confusione non piace a molti ed ho sentito che dei miei amici tornano a Torino dal mare durante il Ferragosto per riappropriarsi della città deserta o quasi come turisti.

La Liguria è la meta prediletta dei Torinesi. Mario Soldati la definiva “una mezzaluna cristiana sul mare”. Un ossimoro, com’era nello stile dello scrittore ,che a partire dagli Anni ’60 aveva scelto la Liguria come sua  dimora preferita dopo averla individuata come meta delle vacanze. E le vacanze Soldati le passava sempre nella sua bella villa di Tellaro. Ma Soldati era legato non solo alla sua Tellaro, ai confini con la Toscana, egli amava tutta la Liguria.

Ricordo che quando veniva a trovarmi a Bordighera dimostrava un attaccamento a quei luoghi e ad un comune amico in particolare, lo scrittore Guido Seborga, l’Hess della Resistenza e dell’impegno socialista all’Avanti che aveva poi abbandonato per dedicarsi  alla pittura e alla scrittura nell’immediato entroterra bordigotto. Attorno al mitico locale “Chez Louis” in viale Italia si trovavano intellettuali come lui, Betocchi, Navarro (affezionatissimo di Bordighera e di Venezia  per le sue vacanze) e Bruno Fonzi che a Bordighera dedicò il romanzo Tennis.

Ero un giovane universitario ed ho potuto partecipare di quel clima solo   attraverso i suoi epigoni, notandone le profonde inquietudini esistenziali che non bastavano più le bevute a rasserenare. Hess, sicuramente il più affascinante e libero, era profondamente deluso e si poteva cogliere con immediatezza. Massimo Novelli ha scritto di lui in modo raffinato, cogliendone l’arte e il travaglio interiore profondo.   Ho ritrovato nel mio archivio una lettera di Mario Soldati che allego. Essa riflette l’idea di vacanza di prima della II Guerra Mondiale e ci fa rivivere un’Alassio che non c’è più da tanto tempo. È un’Alassio profondamente legata a Carlo Levi che la amò tantissimo. Forse vale le pena di riportarla integralmente.

La feci leggere in occasione di un Premio “Pannunzio” ad Alassio al Grand Hotel e suscitò una forte emozione: ad Alassio, d’estate, si stava bene anche durante il fascismo. Mario Berrino, dopo il 1945, ricostruì ad Alassio un’idea di vacanza che riavvicinò la gente al piacere della vita: la “Gran Cagnara” Anni ’50 e ’60 è un’immersione totale nel piacere dell’estate dopo le tante privazioni della guerra. Senza freni, ma con stile, educazione e rispetto di tutti.

Anche i piaceri della tavola erano tornati a poter essere goduti .La nascita nel 1953 ad opera di Orio Vergani dell’Accademia Italiana della Cucina è emblematica.   Un’amica che non cito scriveva di recente su Facebook: ”Toglietevi il trucco e i gioielli in spiaggia, tuffatevi con la testa sott’acqua, nuotate, arrampicatevi a piedi nudi sugli scogli, bevete vino vero, fumate, innamoratevi senza ragione, lasciate perdere calcoli e soldi. Dite” Ti amo”. Ridete. Donne, la vita è breve. Brevissima. Troppo breve per viverla impostate e guardinghe”. Anche i ridottissimi costumi femminili che hanno preso il posto dei topless, indicano una libertà provocante in spiaggia. Potrebbe essere il modo di pensare di un personaggio di Soldati, anzi di Soldati stesso. In effetti Ferragosto è il tempo ideale per l’amore, quello magari desiderato e inaspettato che nasce sulla spiaggia o in mille altri modi nella frenesia dell’estate. Non gli amori alambiccati e strani oggi tanto di moda, ma amori veri, autentici tra un uomo e una donna per scambiare tenerezza, complicità, piacere, gioia di vivere.

Per rifugiarsi nell’intimità di fronte alla confusione che ci infastidisce. In passato si faceva l’amore in spiaggia e poi si faceva il bagno a mezzanotte. I tempi oggi non lo consentono più. Oggi c’è una cena in riva al mare a cui segue l’amore. Forse è un privilegio di pochi la cena, ma l’amore sfrenato senza lo stress della quotidianità può essere alla portata di tutti, come diceva Gino Paoli. Pavese che aveva un’inesausta “sete di tenerezza” non appagata scelse a fine agosto di porre drammaticamente fine al “Mestiere di vivere”. La voce della donna roca l’avrebbe salvato.

Bardonecchia, lavoro senza sosta. Quasi risolto il problema degli sfollati

 

Le squadre di soccorso ed i volontari hanno lavorato senza sosta, oggi, a Bardonecchia per cercare di ripristinare la situazione dopo l’esondazione del torrente Frejus, verificatasi nella serata di ieri, che ha comportato danni importanti a strutture e cose ma, fortunatamente, non ha coinvolto alcuna persona.

Le problematiche relative alle forniture idriche e del gas, che avevano interessanto alcune zone della cittadina stanno progressivamente rientrando. Smat comunque ha messo a disposizione il numero verde 800060060 per segnalare situazioni di disservizio.

Praticamente risolta anche la situazione degli sfollati. E’ stato chiuso l’hub istituito dalla Croce Rossa presso la Colonia Astigiana e presso il Palazzetto dello Sport. Solo tre persone trascorreranno ancora la prossima notte presso una struttura messa a disposizione.

Mentre sono in corso le operazioni di pulizia dal fango e dai detriti si comincia a fare una prima stima di quanto accaduto e a raccogliere i dati di chi ha subito danni, in particolare alle auto travolte dall’ondata di piena. E’ possibile rivolgersi all’Ufficio Turistico istituito presso il Palazzo delle Feste o al numero verde 800933388.

Per quanto riguarda la viabilità la situazione per domani resterà invariata. L’autostrada sarà percorribile in uscita ma non sarà consentito l’ingresso a Bardonecchia. Lo stesso per la Strada statale 335 ormai quasi completamente ripulita ma ancora chiusa al traffico privato.

Restano strettamente sorvegliati e monitorati i ponti della cittadina ed, in caso di pioggia, saranno chiusi al traffico veicolare e pedonale come anche le strade attigue ai corsi d’acqua.

“Ringrazio quanti già da ieri sera hanno messo il massimo impegno per portare aiuto e cercare di rendere i disagi il meno pesanti possibili. – dice il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti – Ringrazio per l’impegno tutto il personale del Comune di Bardonecchia, le forze dell’Ordine, i carabinieri, la Guardia di Finanza, la Croce Rossa, la Protezione Civile. E ringrazio la Regione Piemonte che fin dall’inizio dell’emergenza ci ha fatto sentire il proprio appoggio portando la nostra istanza presso il Governo”. “Sono state ore difficile – aggiunge il sindaco Rossetti – ma con tutto il nostro impegno faremo sì che questa bellissima estate a Bardonecchia continui. Siamo gente di montagna pronti ad affrontare le difficoltà e a non abbassare la testa”.