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Processo Smog, la procura fa ricorso sul non luogo a procedere per gli ex amministratori

Processo smog, la procura della repubblica  di Torino ha fatto ricorso in appello contro la sentenza del 4 luglio. In sede di udienza predibattimentale era stato dichiarato il non luogo a procedere per tutti gli imputati del processo sullo smog di Torino. Tra le sette persone coinvolte, anche  gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino e Sergio Chiamparino nella sua veste di ex presidente del Piemonte.

“La sentenza del giudice è inaccettabile e va respinta. Da un lato minimizza il problema dell’inquinamento atmosferico con argomenti insostenibili sul piano scientifico. Dall’altro delinea un quadro di mancanza di responsabilità degli amministratori che, se fosse vero, renderebbe del tutto inefficace la normativa sulla qualità dell’aria. La materia è molto complessa è non può essere liquidata in modo sbrigativo e superficiale, ma richiede un confronto approfondito che può emergere solo da un serio dibattimento.” Così commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira a proposito della sentenza dello scorso luglio.

Arrestati con un kalashnikov, un’ascia, droga e migliaia di euro in auto

Una manovra repentina di un’auto insospettisce gli agenti delle Volanti, che fermano il veicolo e vedono un kalashnikov in bella vista. Così, tre persone vengono arrestate dalla Polizia di Stato per il possesso dell’arma.

I poliziotti del Commissariato di P.S. Mirafiori notano in corso Orbassano un’auto viaggiare a tutta velocità e poi all’improvviso svoltare in via Settembrini. La corsa viene interrotta da un semaforo rosso che consente agli agenti di avvicinarsi all’auto, con tre persone a bordo.

La prima cosa che i poliziotti notano è un kalashnikov, tra le gambe del passeggero anteriore, con il vivo di volata verso l’alto. Disarmato immediatamente l’uomo, i poliziotti rinvengono nell’abitacolo il caricatore, contenente 10 proiettili, e altre 10 munizioni e un’ascia in un borsone. Nella disponibilità dell’uomo col fucile d’assalto trovano anche diverse migliaia di euro in mazzette e della cocaina.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, a casa di uno dei tre arrestati, i poliziotti trovano diversi componenti di un’arma da fuoco con matricola abrasa.

“IoLavoro” per chi cerca occupazione: più di 3.700 opportunità di impiego

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Il 23 e 24 ottobre al Lingotto Fiere di Torino

Oltre 130 aziende,  iscrizioni aperte fino all’evento. Per la prima volta presenti anche le 11 accademie di filiera piemontesi, un’eccellenza regionale

Il tour autunnale 2024 di IOLAVORO, l’evento dedicato a lavoro, orientamento e formazione, debutta a Torino, mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre. Il luogo dove candidati e operatori economici, scolaresche ed enti formativi possono incontrarsi è il padiglione 3 di Lingotto Fiere, in via Nizza 294, dalle 10 alle 18.

Anche quest’autunno l’evento organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, insieme ai Centri per l’impiego piemontesi, e promosso da Regione Piemonte grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, assolve al proprio ruolo propulsivo nel mercato del lavoro piemontese, confermandosi la più importante e longeva job fair italiana. Quella di Torino sarà infatti la 67 edizione: dal 2005 sono state 64 le tappe di IOLAVORO organizzate a Torino e in località piemontesi, oltre a tre, realizzate digitalmente.

Quest’anno la manifestazione vedrà una robusta presenza di pubblico, richiamato delle tante concrete occasioni di matching. Attualmente sono infatti già più di 3000 le persone che si sono registrate gratuitamente sulla piattaforma online iolavoro.org e le iscrizioni sono aperte anche durante la manifestazione, con la possibilità di registrarsi all’ingresso. Chi è in cerca di impiego potrà infatti incontrare direttamente più di 130 aziende e agenzie di lavoro presenti con l’intenzione di assumere, lasciando loro il proprio curriculum e sostenendo colloqui per scegliere a quale degli oltre 3.700 posti di lavoro disponibili candidarsi. Potrà anche farsi aiutare dal personale dei Centri per l’impiego per ricevere consulenza sul mercato del lavoro, esplorare opportunità occupazionali sia in Italia sia all’estero e conoscere le proposte riservate alle categorie protette, o usufruire del servizio SOS curriculum, che offre consulenza per rendere il proprio profilo professionale più appetibile.

L’evento rappresenta anche un’occasione importante per avvicinarsi ai servizi pubblici per l’impiego che la rete regionale mette a disposizione per facilitare l’inserimento lavorativo, in particolare delle persone con disabilità, fornire orientamento professionale, sostenere l’autoimprenditorialità, certificare le competenze, promuovere la mobilità europea.

Come tradizione, IOLAVORO sarà anche un’occasione di incontro e confronto con giovani e scuole per costruire il Piemonte del futuro. Nell’area dedicata a orientamento, formazione e istruzione, studenti e famiglie potranno infatti incontrare il personale esperto di orientamento di 25 fra istituti di istruzione e formazione e agenzie di formazione professionale presenti.

Nella cornice dello spazio WorldSkills potranno percorrere il “tour dei mestieri” provando, per esempio, a costruire un muro, riparare uno pneumatico, preparare un cocktail. A chi ha meno di 15 anni è riservato il “tour dei mestieri giovani”, dove workshop e incontri dedicati aiuteranno a orientarsi nel mondo della  formazione tecnica e professionale, scoprendo le proprie propensioni. Molto scenografiche le sfide fra i giovani studenti che partecipano ai campionati dei mestieri WorldSkills Piemonte 2024: assistere dal vivo alle loro competizioni in 16 diversi mestieri non sarà solo un momento spettacolare ma anche di alto valore orientativo.

Negli stand riservati alle fondazioni ITS del Piemonte inoltre potrà ricevere informazioni chi manifesta interesse per i percorsi post diploma che queste scuole ad alta specializzazione tecnologica realizzano in aree considerate strategiche.

Sono previsti oltre duemila studenti in visita in questa area, dove per la prima volta si potrà anche approfondire l’innovativo modello didattico-organizzativo rappresentato dalle undici accademie di filiera, un’eccellenze esclusiva del Piemonte. Sono state promosse da Regione Piemonte per rispondere al fabbisogno occupazionale e alla richiesta di rinforzo delle competenze delle imprese operanti in “filiere” ampie e strategicamente rilevanti, con l’intento di integrare l’offerta formativa più tradizionale, coinvolgendo le imprese nel partenariato e stabilendo così un raccordo organico, capillare e continuo tra lavoro e formazione.

Durante la due giorni si potrà infine prendere parte agli appuntamenti in programma: la scaletta prevede un fitto susseguirsi di seminari, laboratori e convegni, tutti aperti al pubblico interessato a sentire raccontare il mondo del lavoro con le sue trasformazioni e i traguardi raggiunti. Mercoledì 23 ottobre, dopo l’apertura, alle 11.00 si terrà l’inaugurazione con il punto stampa dedicato ai giornalisti. Saranno poi presentate iniziative che concorrono a favorire l’occupazione: in particolare, il focus su “Le novità per le analisi del mercato del lavoro in Piemonte: strumenti dinamici per consultare dati e report di monitoraggio” e, nel pomeriggio, alle 16.00, la tavola rotonda “Accademia Piemonte per una formazione al passo con i tempi”. Il programma completo è pubblicato su iolavoro.org.

Dopo l’appuntamento di Torino, il tour regionale di IOLAVORO proseguirà con altre due tappe territoriali, il 15 novembre a Biella, a Città Studi (corso Giuseppe Pella 2) e il 28 novembre a Asti, a Uniastiss, polo universitario Rita Levi Montalcini (piazzale Fabrizio De André), dalle 10 alle 18.

 

Nuovi ospedali, in arrivo dalla Regione 4 miliardi e mezzo di euro

In Piemonte qualcosa si muove su fronte dell’edilizia ospedaliera: sono in corso gare e progettazioni di nuovi ospedali e case di comunità per oltre 4,5 miliardi di euro tra risorse Inail, fondi statali, regionali, Pnrr e risorse private: compongono un piano di edilizia sanitaria che “non ha uguali nella storia della Regione” dicono dal Grattacielo di Piazza Piemonte e che è stato aggiornato alla luce dell’incremento delle risorse Inail che consentono di realizzare con fondi pubblici anche gli ospedali di Cuneo e Alessandria.

I dettagli del piano

Come hanno illustrato il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi durante una conferenza stampa nel Grattacielo della Regione, il piano prevede la costruzione di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali.

«L’incremento di risorse da parte di Inail ci consente di aggiornare il nostro piano di edilizia sanitaria e di realizzare con fondi pubblici anche gli ospedali di Cuneo e Alessandria. Un piano ambizioso al quale abbiamo lavorato in questi anni con l’ex assessore Icardi, oggi presidente della Commissione Sanità, che ringrazio, e che portiamo ora avanti con l’assessore Riboldi – ha sostenuto il presidente Cirio – Si tratta di investimenti per oltre 170 interventi, tra grandi ospedali e case di comunità, di cui si stanno svolgendo, a seconda dei casi, progettazioni, gare e lavori che nei prossimi anni daranno un volto nuovo e rinnovato agli ospedali del Piemonte in modo da rispondere sempre di più e meglio alle esigenze di cura dei nostri cittadini».

«Il più grande investimento dal dopoguerra ad oggi – lo ha definito l’assessore Riboldi – ed è quindi fondamentale che su questo ci sia la massima attenzione e il massimo impegno da parte di tutti».

Le slides di dettaglio dei progetti sono consultabili qui

La protezione civile del Piemonte scende in campo per aiutare l’Emilia Romagna alluvionata

Su richiesta della Commissione Speciale di Protezione civile e d’intesa con la Regione Emilia Romagna, quattro squadre del Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione civile del Piemonte dotate di quattro moduli di pompaggio della Colonna mobile stanno prestando la loro opera a Valsamoggia, Comune di 33.000 abitanti della Città metropolitana di Bologna.

Il contingente piemontese è composto da 13 persone. A dirigere il loro lavoro un coordinatore operativo del Volontariato e alcuni funzionari regionali che sono sul posto da ieri e si raccordano con il Comune.

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi seguono l’operazione ed evidenziano che “ogni volta che si rende necessario, il Piemonte è in prima fila per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal maltempo con le donne e gli uomini della nostra Protezione civile”.

Salvata bimba di 7 mesi con trapianto di fegato e autotrapianto di giugulare alle Molinette

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Nelle scorse settimane una bimba di 7 mesi di età e 6 kg di peso è stata salvata presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, grazie al trapianto della parte sinistra del fegato di un donatore pediatrico ed all’autotrapianto di vena giugulare destra per ricostruire la sua vena porta.
Nata a febbraio di quest’anno con una rara malformazione delle vie biliari, la bimba era stata sottoposta nel mese di giugno scorso ad un primo intervento chirurgico ad intento riparativo, presso la Chirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (diretta dal dottor Fabrizio Gennari). Persistendo purtroppo un quadro di ittero con progressiva compromissione della funzione epatica, la piccola era stata avviata ad un percorso per inserimento in lista d’attesa per trapianto di fegato nel mese di luglio. Durante il mese di agosto le condizioni del fegato della bimba si erano ulteriormente aggravate, conducendo al ricovero ospedaliero obbligato dall’inizio del mese di settembre, presso la Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita (diretta dal dottor Pierluigi Calvo), ed all’inserimento in urgenza nella lista d’attesa nel programma nazionale di trapianto di fegato pediatrico. Dopo 3 settimane di ricovero senza prospettive di dimissione, durante le quali i marcatori del sangue di insufficienza epatica avevano raggiunto livelli talmente alterati da non lasciare più alcuna speranza di sopravvivenza anche a breve termine, finalmente è giunto il tanto sospirato dono.
In Veneto la famiglia di un adolescente deceduto per trauma cranico aveva infatti acconsentito al prelievo degli organi a scopo di trapianto ed il Centro Nazionale Trapianti di Roma (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) aveva diramato l’offerta d’organo per i pazienti pediatrici più urgenti ai Coordinamenti Regionali. Il Coordinamento Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal dottor Federico Genzano) ha trasmesso l’offerta al professor Renato Romagnoli (Direttore del Dipartimento Trapianti e del Programma trapianto fegato adulto e pediatrico della Città della Salute di Torino), il quale ha subito accettato la parte sinistra (più piccola) del fegato del donatore per trapiantare la bimba così gravemente malata.
Nella sala operatoria dell’ospedale veneto si è trovata quindi ad intervenire per la delicata operazione di divisione del fegato per trapianto (il cosiddetto ‘split’) l’équipe del Centro di Torino (composta dai dottori Giorgia Catalano e Davide Cussa) in collaborazione con l’équipe dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, destinatario della parte destra (più grande) del fegato del donatore. In sala operatoria presso l’ospedale Molinette di Torino intanto la piccola veniva preparata per il trapianto dagli anestesisti dell’Anestesia e Rianimazione 2 (diretta dal dottor Roberto Balagna). Il trapianto è durato 12 ore ed è stato eseguito dal professor Renato Romagnoli con la sua équipe, costituita dai dottori Francesco Lupo e Stefano Mirabella. Il trapianto si è rivelato tecnicamente molto complesso a causa del severo restringimento della vena porta della piccola ricevente, ormai disabitata dal flusso sanguigno. È stato quindi necessario sostituire completamente il tronco della vena porta della piccola, reperendo come suo miglior rimpiazzo la vena giugulare destra autologa della bimba stessa, con un vero e proprio autotrapianto. Durante il lungo tempo in sala operatoria alle Molinette, si sono avvicendati gli anestesisti dottori Angelo Panio, Luca Cremascoli, Patrizia Andruetto e Stefano Skurzak, oltrechè innumerevoli infermieri ed operatori socio-sanitari esperti nel trapianto di fegato. Il decorso postoperatorio è stato regolare. La ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata ottimale e le condizioni generali della bimba sono migliorate in modo straordinariamente rapido. A tal punto che, a sole 3 settimane dal trapianto, la piccola ha fatto rientro a casa. Da ricordare anche le numerose unità di sangue pediatriche che sono state utilizzate per permettere questa impresa, tutto grazie ai donatori della Banca del Sangue e Immunoematologia della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Marco Lorenzi).
“Anche in questa occasione il sistema trapianti della nostra regione Piemonte si conferma ai massimi livelli italiani con un trapianto di rara difficoltà. Voglio ringraziare tutte le famiglie dei donatori di organi e tutti i donatori stessi di sangue che permettono ai nostri professionisti di compiere miracoli come questo” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute, del valore dei nostri professionisti e della collaborazione imprescindibile tra i nostri ospedali. Collaborazione che ha permesso di salvare la vita di una piccola neonata” dichiara Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).

Il giorno del Bike Pride, la più grande parata in bicicletta per le vie di Torino

La più grande parata in bicicletta per le vie di Torino, organizzata dall’associazione FIAB Bike Pride con il patrocinio della Città di Torino, torna questa domenica per la sua XIII edizione con il titolo “Democrazia dello spazio pubblico. La strada come bene collettivo, sicuro, accessibile”.

La strada è un luogo di uguaglianza che appartiene alla collettività, in cui potersi muovere in sicurezza, organizzare attività sociali e comunitarie, e in cui coltivare l’autonomia della mobilità e garantendo l’accessibilità delle bambine e dei bambini alle scuole in sicurezza, a piedi o in bicicletta.

L’evento, presentato  nella sede dell’Urban Lab, ha visto la partecipazione dell’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta che ha portato agli organizzatori i saluti e il ringraziamento della Città.

«La parata di domenica è una manifestazione importante e io vi parteciperò – dice Foglietta – un’occasione per promuovere una mobilità diversa. La nostra amministrazione lavora da tempo sulle piste ciclabili e continuerà a farlo. Ma se vogliamo che lo spazio pubblico sia democratizzato, non dobbiamo solo continuare a migliorare le infrastrutture ma anche favorire un cambio di mentalità. Occorre allargare i marciapiedi per i pedoni, ma, insieme a questo, serve un lavoro culturale che convinca la gente a non lasciare l’auto parcheggiata in doppia fila quando va a fare una commissione».

Il programma del “Bike Pride” 2024 prevede la partenza e l’arrivo al Parco Ruffini, lato corso Rosselli. La parata si snoderà in un percorso ad anello lungo circa 14 km che passerà, attraverso strade chiuse al traffico, per Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita e Lingotto. La partenza è prevista per le 14. Dalle 11 al Parco Ruffini saranno però già presenti attività e stand per la vendita di magliette e per il tesseramento all’associazione. La partecipazione alla pedalata è libera e non richiede iscrizione.

Le famiglie con bambine e bambini sono invitate a posizionarsi alla testa del corteo: questo permetterà all’organizzazione di adeguare l’andatura al passo dei più piccoli.

L’evento è organizzato con la collaborazione di Croce Verde Torino per l’assistenza, Bici-t per cargo bike e logistica; Future Parade, To Roller, Andrea de “I Lestofanti” si occuperanno invece dell’animazione.

La pedalata di quest’anno sarà anche occasione per ricordare Gabriele Del Carlo, uno dei soci fondatori della FIAB Torino Pride, venuto a mancare nell’aprile del 2023. La FIAB, con il patrocinio della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, ha istituito un premio di tesi di laurea a lui intitolato sui temi della mobilità attiva. Le candidature possono essere inviate fino al 31 marzo 2025.

Per ulteriori info: info@bikepride.net/www.bikepride.net

Link sito con pagina dell’evento: https://bikepride.net/parata/bike-pride-2024/

Evento Facebook: https://fb.me/e/5OrsbBIbL

Post Instagram: https://www.instagram.com/bikepride_torino/p/DAqpXV-t3SR/

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La nuova sede di ESCP Business School

 

Apre ufficialmente al pubblico il nuovo Campus di Torino di ESCP Business School che accoglie oltre mille studenti e docenti da tutto il mondo, consolidando il legame tra la business school e il capoluogo piemontese. Tra gli studenti immatricolati solo 259 sono italiani, un dato che sottolinea il clima multiculturale e dinamico che caratterizza il campus di Torino.

“Oggi – ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, intervenendo all’inaugurazione – il campus internazionale di ESCP Business School apre ufficialmente le sue porte a studenti e docenti, e siamo entusiasti di questo traguardo. Per la città di Torino, rappresenta l’istituzione di un nuovo polo accademico di eccellenza, con solide radici e uno sguardo rivolto al futuro. La scelta della sede, che ha permesso il recupero di un magnifico edificio nel cuore della città, ne è una testimonianza. Torino sta vivendo una trasformazione significativa e gli investimenti realizzati in questi anni la renderanno sempre più dinamica, attrattiva e internazionale. Una meta ideale per giovani studenti provenienti da tutto il mondo, capace di offrire loro un ambiente propizio per costruire il proprio futuro, oltre a esperienze di studio, lavoro e integrazione nel tessuto economico e sociale della città”.

Situato nel cuore della città, in un edificio storico di proprietà di BNL BNP Paribas (che ha realizzato i lavori per ESCP), il campus si estende su oltre 8mila metri quadrati e rappresenta uno dei simboli del recupero architettonico degli edifici storici di Torino.

Originariamente costruito nel 1877 come residenza di prestigio in stile neoclassico, l’edificio subì danni durante i bombardamenti del 1942 e fu successivamente trasformato da BNL nel 1983.

Il progetto attuale, realizzato in collaborazione con TRA – Toussaint Robiglio Architetti, GAA*, Subhash Mukerjee Studio, Conrotto Progetti, Fionda e Fred s.r.l preserva infatti l’identità storica dell’edificio integrandola con un’estensione contemporanea.

Questa fusione tra tradizione e innovazione rappresenta perfettamente i valori fondamentali di ESCP Business School – fondata nel 1819 e prima scuola di management al mondo – rendendo il Torino Campus non solo un modello accademico innovativo, ma anche una manifestazione materiale della vision di ESCP: rispondere alle esigenze didattiche moderne senza perdere l’importanza della propria eredità storica.

Il campus di Torino, progettato come uno spazio in cui la tradizione incontra l’innovazione tecnologica, si pone al centro di un’importante riflessione sugli spazi dell’educazione in relazione all’innovazione pedagogica. Gli spazi fisici del nuovo campus dialogano con le trasformazioni tecnologiche, in particolare l’intelligenza artificiale, che gioca un ruolo chiave nel definire nuove modalità di apprendimento e interazione. L’AI è parte integrante delle attività didattiche e di ricerca, ma viene sempre messa in relazione con l’intelligenza umana, che rimane al centro del processo educativo. Questo approccio sottolinea che, sebbene le innovazioni tecnologiche siano fondamentali, è l’abilità intellettuale e le qualità più umane come empatia, creatività e pensiero critico che consentono una vera crescita.

Il campus si configura quindi come un laboratorio dinamico, dove l’integrazione tra tecnologia e umanità è il punto di forza per costruire il futuro della formazione.

Il campus favorisce l’interazione tra studenti, docenti e ospiti grazie a spazi comuni come la Library, MeetUp rooms, la futura caffetteriacorridoi e salotti progettati come spazi di dialogo. In particolare, l’Agorà, una piazza coperta e vetrata accessibile a tutti, rappresenta un’importante soluzione sviluppata in collaborazione con la Città di Torino. Le aule, flessibili e riorganizzabili, presentano configurazioni che stimolano l’apprendimento collaborativo. Unicum del nuovo polo sono le classi ad emiciclo: evoluzione della didattica ex cathedra, offrono spazi di dialogo per seminari, discussioni e workshop, sia in presenza che online. La loro conformazione garantisce sempre una visibilità ottimale e una perfetta interazione tra docenti e studenti oltre a un’acustica studiata per la massima efficacia.

L’auditorium modulabile e la segnaletica moderna e accessibile, infine, completano la panoramica del nuovo campus di ESCP Business School, definendolo come luogo di apprendimento all’avanguardia, che prepara i leader globali di domani.

ESCP si afferma quindi come un’istituzione che non solo guarda al futuro, ma contribuisce a costruirlo puntando su un cardine per tutti i settori dello sviluppo: la sostenibilità. Il progetto prevede l’integrazione di pannelli fotovoltaici e solari, l’uso di materiali riciclati e un innovativo sistema di gestione energetica per ridurre l’impatto ambientale e garantire l’efficienza in tal senso.

ESCP offre un ampio ventaglio di programmi accademici che valorizzano il territorio piemontese e italiano, grazie alle numerose collaborazioni con aziende locali. Tra i programmi erogati troviamo il Bachelor in Management (BSc), il Master in Management (MIM), recentemente classificato sesto al mondo, il MSc in International Food & Beverage Management (IFBM), il MSc in Luxury Management, il MSc in Hospitality & Tourism Management, l’MBA in International Management e l’Executive MBA (EMBA).

Un’offerta accademica ampia e di altissimo livello che vede, tra gli altri, l’EMBA al secondo posto della classifica mondiale del Financial Times.

In questo contesto si inserisce Blue Factory, l’incubatore d’impresa di ESCP Business School, che favorisce l’interazione con il sistema imprenditoriale locale, sostenendo la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative e startup, contribuendo a creare un impatto positivo sul territorio.

TORINO CLICK

San Salvario, terra di frontiera: per rubargli l’accendino d’oro lo minaccia per strada con una bottiglia

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Il Comando Provinciale Carabinieri di Torino – Nucleo Radiomobile, al fine di arginare il fenomeno dei reati predatori, nelle serata del 18 ottobre, ha intensificato l’attività di controllo del territorio. In particolare, in Via Saluzzo, è stato hanno arrestato un cittadino marocchino di 27 anni senza fissa dimora per il reato di “rapina”. Con la scusa di far accendere una sigaretta, il presunto rapinatore, sotto la minaccia di una bottiglia in vetro, si è fatto consegnare un accendino in oro del valore di mille euro. I militari, che nel frattempo stavano transitando, hanno notato la richiesta di aiuto del derubato e in brevissimo tempo hanno individuato ed arrestato in una via limitrofa il presunto malfattore. L’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. In Via Vanchiglia, un uomo nordafricano di 25 anni, insieme ad un complice rimasto ignoto, è stato arrestato per il reato di “rapina”. Il soggetto, dopo aver asportato alcune bottiglie di bevande alcoliche in un esercizio commerciale, nel tentativo di scappare, ha spintonato e percosso il proprietario. Solo grazie al provvidenziale intervento dei Carabinieri, che nel frattempo sono stati chiamati attraverso il numero 112 NUE, il presunto rapinatore è astato bloccato ed arrestato. L’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta puntano sul turismo. Quasi metà delle presenze parla straniero

A Torino un evento dedicato al confronto tra istituzioni e imprese di Piemonte, Liguria e Valle d‘Aosta
per accelerare la condivisione di dati, mercati e offerte guardando anche oltre i confini nazionali.
Santanchè: “Affrontare le sfide del comparto con investimenti, tecnologia e risorse umane”

Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta nel 2023 hanno totalizzato 12,1 milioni di arrivi di turisti, pari al 12% del totale nazionale. Di questi 5,5 milioni erano stranieri, pari al 45% del totale. Dal 2019 sono proprio gli stranieri a spingere la crescita del turismo nel Nord Ovest, grazie a 685 arrivi in più, mentre il turismo nazionale è stabile a quota 6,6 milioni di arrivi. Sono alcuni dati di una ricerca Nomisma presentata a Torino nel corso dell’evento ‘Il turismo del Nord Ovest – Una visione innovativa di sistema’ organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Liguria e Confindustria Valle d’Aosta, in collaborazione con Unioncamere Piemonte con il contributo di UniCredit.

Le città preferite dagli stranieri nel Nord Ovest sono BavenoLevanto e VerbaniaTorino e Genova risultano invece quelle più visitate in assoluto seguite da SanremoLa SpeziaStresa e CourmayeurDiano Marina è invece quella dove la permanenza media è maggiore, ben 5,4 giorni rispetto ai 2,5 di Torino. Se invece si guarda all’intensità turistica, ovvero il rapporto tra popolazione e visitatori si impone Gressoney-La-Trinité con 424,6 turisti per abitante. Nelle tre regioni sono presenti 13.559 esercizi ricettivi, con un andamento divergente tra strutture alberghiere, che dal 2019 al 2023 calano da 3.200 a 3.000, mentre salgono di 477 unità quelle extra alberghiere, che sono 10.500. Torino e Genova sono di nuovo le due città con più esercizi ricettivi, 535 e 511 rispettivamente, mentre Vernazza risulta essere la località con la maggiore presenza di esercizi extra alberghieri, ben il 98% delle 177 strutture rilevate.

In un contesto in continua evoluzione, come quello in cui viviamo oggi, è fondamentale affrontare le sfide attuali del comparto turistico attraverso attenzione e investimenti in pianificazione strategica, evoluzione tecnologica e crescita delle risorse umane. Pilastri fondamentali che abbiamo formalizzato nel primo piano strategico per il turismo italiano e che fungono da fondamenta per la visione industriale che il Ministero e il Governo ha applicato all’ecosistema turistico tricolore. Pilastri sui quali accenderemo ulteriormente i riflettori nella cornice del G7 Turismo, la prima ministeriale nella storia interamente dedicata al nostro settore, e, prima ancora, alla seconda edizione di quel Forum Internazionale che lo scorso anno organizzammo proprio in Piemonte” ha sottolineato in un saluto istituzionale, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

In Piemonte ci sono 40mila imprese turismo, con 160 mila addetti pari al 10% del totale regionale. Eppure, per una così vasta categoria industriale, perché il turismo è un’industria a tutti gli effetti, non esiste un piano strategico regionale. Siamo una delle sole tre regioni in Italia a non esserne dotate, non possiamo più rinviare. Altrimenti mettiamo a rischio un patrimonio” ha sottolineato Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia e vicepresidente di Confindustria Piemonte. “Alle imprese turistiche, sono loro stesse a dirlo, interessa velocizzare digitalizzazione, sostenibilità e reskilling del personale, queste sono le priorità strategiche. È essenziale, anche per rispondere a queste istanze, sviluppare un approccio sistemico nella pianificazione e nella gestione di questa filiera così particolare. A cominciare dalle risorse pubbliche e quindi regionali” aggiunge.

In buona sostanza, più che nuove risorse, si rende necessario come già evidenziato nel position paper sul turismo di Confindustria Piemonte del 2020, che è stato presentato oggi nelle versione aggiornata, razionalizzare l’esistente, inserendo le norme in un compendio chiaro e comprensibile, anche per evitare letture fai da te. Una pulizia legislativa, dove il partenariato pubblico privato, finora utilizzato solo in forma consultiva, venga esteso agli ambiti ritenuti prioritari: Sviluppo del turismo di destinazione; miglioramento della qualità del prodotto; qualità dell’accoglienza; marketing, promozione e immagine; capitale umano (e artificiale) e reti locali; trasporti e logistica del turismo.

Bisogna essere sempre più agili e innovativi per affrontare queste sfide, che si innervano su quelle poste dalla globalizzazione e dai nuovi modelli di consumo. Perché il turismo di massa esige comunque di essere anche esperienziale, il cliente è infatti alla ricerca sempre più spesso anche di autenticità e sostenibilità di montagna, unite però alla comodità e ai servizi delle grandi località di mare o delle città d’arte. Combinare queste vocazioni, è la chiave di volta per rendere sostenibile questo settore” ha sottolineato Edy Incoletti, vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, nel suo intervento. “Per poter competere a livello internazionale, abbiamo bisogno di un sistema turistico più efficiente e integrato. Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni e imprese, per creare un ambiente favorevole agli investimenti e alla promozione di tutto il Nord Ovest, aggregando in questo processo anche le regioni oltre confine, dando vita – ha aggiunto – a un’unica grande destinazione turistica di eccellenza, con vocazioni e soluzioni in grado di soddisfare ogni esigenza e mercato”.

Ad aprire i lavori è stata Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest UniCredit. Hanno preso poi la parola il Vicepresidente di Confindustria Piemonte Filippa, il Presidente di Confindustria Liguria, Giovanni Mondini, e il Vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, Incoletti. Giuseppe Russo, Direttore del Centro Einaudi, ha presentato una relazione tecnico economica, seguito da Serafino Nardi, Capo unità in commissione NAT al Comitato europeo delle Regioni, che ha invece illustrato l’agenda europea per il turismo al 2030. Dopo di loro sono intervenuti Valentina Quaglietti di Nomisma, Federico De Giuli di Confindustria Piemonte e Carlo Scrivano di Confindustria Liguria. Ha poi preso la parola Leopoldo Destro, delegato di Confindustria per il turismo. È stata poi la volta di una tavola rotonda: con Marco Montermini, Responsabile Corporate Nord Ovest UniCredit; Laura Zegna, Presidente Commissione turismo di Confindustria Piemonte; Giovanni Pellizzeri, Presidente Avda e presidente della Categoria trasporti di Confindustria Valle d’Aosta; Laura Gazzolo, Ac Hotel Genova by Marriott per Confindustria Liguria; Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte; Roberto Sapia, Presidente della Camera valdostana delle imprese e delle professioni. Infine, è toccato all’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Marina Chiarelli.