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Nuova vita per lo stadio Primo Nebiolo, casa dell’atletica torinese

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Lo stadio Primo Nebiolo, tempio torinese dell’atletica leggera situato all’interno del Parco Ruffini, riapre ufficialmente al pubblico al termine dei lavori di riqualificazione realizzati grazie ai fondi PNRR.

A inaugurare l’impianto, martedì 21 ottobre, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore allo Sport Domenico Carretta, i rappresentanti degli enti sportivi e di atletica del territorio. Il battesimo della nuova pista è stato affidato agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di I grado impegnati nella “Speed School Challenge”, gara sui 60 metri organizzata dall’Ufficio Educazione Fisica, Motoria e Sportiva dell’Ufficio V del MIM, in collaborazione con FIDAL Piemonte.

Torna così a splendere uno dei luoghi simbolo dello sport cittadino, realizzato nel 1959 e intitolato allo storico dirigente sportivo torinese Primo Nebiolo. Negli anni lo stadio ha visto crescere generazioni di atleti, tecnici e appassionati, ospitando numerosi meeting nazionali e internazionali.

L’impianto, dotato di pista a otto corsie, strutture per salti e lanci, ampia tribuna e zona indoor per il riscaldamento, è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria diffusa, volta a potenziare l’attività sportiva di base, l’accessibilità e la fruizione da parte degli atleti e di tutta la cittadinanza.

I lavori, del valore complessivo di circa 1,9 milioni di euro, hanno riguardato la ricostruzione della superficie sintetica della pista e il ripristino dell’impianto di irrigazione del campo da calcio. È stato inoltre rifatto il blocco servizi e spogliatoi, con l’aggiunta di un bagno per persone con disabilità, adeguato l’impianto di illuminazione con nuove luci a LED per l’efficientamento energetico. Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità, con interventi negli spogliatoi, l’introduzione di percorsi per ipovedenti e mappe tattili all’ingresso. Sono stati inoltre acquistati nuovi ostacoli e nuove pedane per il salto con l’asta e per il salto in alto.

“La casa dell’atletica torinese nel cuore del Parco Ruffini torna oggi fruibile in una veste completamente rinnovata, grazie agli interventi che abbiamo finanziato con i fondi del Pnrr – commenta il Sindaco Stefano Lo Russo -. E lo fa nell’anno che ha visto protagoniste a Torino le Universiadi invernali inventate da Primo Nebiolo, il grande dirigente sportivo torinese cui questo impianto è dedicato. Siamo davvero contenti che a tenere a battesimo la nuova pista sia una gara di giovanissimi atlete ed atleti: lo sport è un veicolo di inclusione straordinario, una lingua comune che permette di dialogare abbattendo barriere e pregiudizi ed è proprio in questa direzione che si muovono i tanti progetti di rigenerazione urbana che, come Città, abbiamo messo in campo. Piscine, stadi, campi di calcio sono luoghi dove praticare attività fisica ma anche di inclusione e socialità.”

“Oggi riapre quella che è la palestra all’aperto più grande di Torino, lo stadio Nebiolo – commenta l’assessore Domenico Carretta-. Un momento importante per lo sport torinese e per l’atletica. Oggi restituiamo alla città un impianto rinnovato, moderno e accessibile: un investimento significativo per la crescita dello sport di base e per i giovani atleti che qui potranno allenarsi e coltivare i loro talenti. Torino è sempre più una città dello sport, capace di valorizzare le proprie strutture: lo dimostra il fatto che abbia scelto di investire oltre 20 milioni di euro in un ampio progetto di rinnovamento degli impianti, di cui il Nebiolo rappresenta uno degli interventi più importanti.”

L’impianto è ora pronto ad accogliere nuove sfide, record e generazioni di atleti, ma i lavori di miglioramento non si fermano qui. Nel 2026 è infatti prevista la realizzazione di nuovi interventi di rinnovamento strutturale, che non interferiranno con il regolare svolgimento dell’attività sportiva outdoor. Il progetto prevede lavori sugli spalti delle due curve e il retopping del pistino indoor. Un intervento da circa 2,4 milioni di euro, finanziato (al 70%) dal Dipartimento per lo Sport nell’ambito del bando “Sport e Periferie 2024”. Attualmente è in corso la progettazione esecutiva delle opere.

TORINO CLICK

Stellantis vola in Europa: vendite +11,5%. E Filosa annuncia 400 nuovi assunti a Mirafiori

Intanto il top manager comunica che saranno assunti 400 nuovi addetti nello stabilimento torinese 

Le vendite di auto Stellantis in Europa sono aumentate dell’11,5% a settembre rispetto allo stesso mese del 2024, con un lieve incremento (+0,1%) anche della quota di mercato. La crescita è trainata in particolare dai marchi Citroën (+0,3%), Fiat (+0,1%) e Opel (+0,1%).

Nel terzo trimestre, il gruppo registra un progresso del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo un totale di 422.000 veicoli immatricolati. Stellantis consolida inoltre la propria leadership nel segmento strategico delle vetture ibride, con una quota del 15,2%, in aumento di 4,1 punti percentuali su base annua.

«Sono molto soddisfatto di evidenziare l’andamento estremamente positivo della nostra raccolta ordini, in particolare nel segmento delle vetture destinate ai clienti privati, che è cresciuto del 22% rispetto a un anno fa», ha commentato con l’agenzia Ansa Luca Napolitano, Commercial Operations Officer di Stellantis.

Nel corso del terzo trimestre, il gruppo ha introdotto sul mercato modelli chiave come la nuova Citroën C5 Aircross, la DS N8 e la Jeep Compass rinnovata, proseguendo così nel piano di aggiornamento della gamma, che prevede il lancio complessivo di dieci nuovi modelli entro la fine dell’anno.

Progetto Bandiera “Hydrogen Valley”, un’iniziativa strategica per la transizione ecologica del Piemonte

Su proposta dell’assessore all’Ambiente, Energia e Innovazione Matteo Marnati, la Giunta regionale ha approvato il Progetto Bandiera “Hydrogen Valley”, un’iniziativa strategica per la transizione ecologica del Piemonte che prevede la riqualificazione delle aree industriali dismesse e la realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili.

Grazie ai fondi del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, saranno finanziati impianti di produzione di idrogeno rinnovabile, stazioni di rifornimento e progetti di ricerca e innovazione. Il Progetto Bandiera “Hydrogen Valley”, con una dotazione di 10 milioni di euro, è finalizzato alla sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno verde.

Una consultazione pubblica ha raccolto 37 contributi da parte di stakeholder territoriali, confermando un forte interesse per l’idrogeno nei settori industriali energivori, del trasporto pubblico locale e della logistica. Le agevolazioni, sotto forma di contributo a fondo perduto, saranno destinate a imprese di ogni dimensione, singole o in partenariato con organismi di ricerca e Pubbliche Amministrazioni, per progetti coerenti con la domanda territoriale di idrogeno. Gli interventi dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda e conclusi entro 36 mesi dal provvedimento di concessione. La gestione è affidata al Settore Sviluppo Energetico Sostenibile della Direzione Ambiente, Energia e Territorio della Regione Piemonte.

«Con l’approvazione della scheda tecnica di misura Progetto Bandiera Hydrogen Valley – dichiara l’assessore Marnati – il Piemonte consolida la propria posizione di avanguardia nella transizione energetica, promuovendo un modello industriale sostenibile e competitivo, fondato sull’innovazione e sulle energie pulite. Favorire investimenti considerevoli per produrre e distribuire l’idrogeno, è un passo fondamentale nel rispetto ambientale del nostro pianeta».

Il progetto, nel quadro del Pnrr, fa parte della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”. Con il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021 vennero stanziati 500 milioni di euro per l’investimento 3.1 “Produzione in aree industriali dismesse”, destinato a promuovere la nascita delle Hydrogen Valleys in tutta Italia. A seguito del protocollo d’intesa del 13 aprile 2022 tra il Ministero per gli Affari regionali e l’allora Ministero della Transizione ecologica (oggi Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica), il Piemonte confermò la propria candidatura il 22 aprile 2022, con l’obiettivo di diventare una delle regioni italiane di riferimento nella produzione e nell’utilizzo dell’idrogeno verde.

La misura, definita dal decreto n. 235/2024, assegnò 10 milioni di euro alla Regione Piemonte per la realizzazione dei progetti bandiera e la definizione delle modalità attuative tramite avviso pubblico. Con la delibera n. 12-5285 del primo luglio 2022, infine, la Regione approvò la Strategia regionale per l’Idrogeno e istituito il Team Idrogeno, organismo dedicato alla governance del settore. La strategia promuove la decarbonizzazione energetica e industriale, valorizza le competenze del territorio e favorisce investimenti per la creazione di un sistema integrato di produzione, distribuzione e utilizzo dell’idrogeno.

cs

Piazza Benefica, ennesimo tentativo di furto

Ennesimo tentativo di furto al mercato di Piazza Benefica. Un uomo di origine nord africana ha rubato 2 giacche da un banco e poi è scappato. Intercettato da un collega del povero mercatista, il ladro ha gettato la refurtiva ed è scappato inseguito da altre persone. Sembra che non sia la prima volta che questa persona tenti di rubare. I venditori del mercato sono stanchi di dover affrontare così spesso queste situazioni, il lavoro non può essere vissuto così , urge una attenzione maggiore, una protezione maggiormente capillare.

MLB

Minacciano i controllori GTT con una pistola giocattolo

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Alcuni controllori  GTT sono stati aggrediti e minacciati da due passeggeri con una pistola, poi  rivelatasi un giocattolo. E’ accaduto in via XX Settembre, su un tram della linea 4. Gli addetti Gtt avevano chiesto  il biglietto ma i passeggeri hanno estratto la pistola, hanno minacciato i dipendenti e  sono scesi in via Bertola. I controllorihanno però avvisato una vigilessa e la Polizia, che ha arretato i malviventi  in un supermarket.

Le multinazionali investono in Piemonte

UN CONFRONTO PER COSTRUIRE IL FUTURO DELL’ECONOMIA REGIONALE

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Oltre cinquanta multinazionali hanno partecipato ieri al Summit “Invest in Piemonte”, organizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con Confindustria Piemonte e Ceipiemonte, al Grattacielo della Regione. Un evento che ha rappresentato il primo grande momento di networking internazionale dedicato agli investitori esteri nel cuore produttivo d’Europa.

Durante i lavori, istituzioni, imprese e stakeholder hanno condiviso esperienze e strategie per rafforzare la presenza delle multinazionali sul territorio piemontese e attrarre nuovi investimenti.

“Il Piemonte – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – oggi è una delle regioni più attrattive d’Europa per gli investimenti industriali, grazie a un sistema produttivo altamente specializzato, a un capitale umano qualificato e a istituzioni che accompagnano le imprese con concretezza e visione. Questo evento testimonia una strategia che funziona: siamo la prima regione in Italia per crescita del fatturato delle multinazionali (+44% contro una media nazionale del 25%) e la seconda per numero di investimenti esteri. Il progetto Silicon Box, che vale oltre 3,2 miliardi di euro e 1.600 posti di lavoro, è l’esempio di un Piemonte che vince perché gioca di squadra”.

“Torino è sempre più una città attrattiva per chi vuole fare impresa e investire tanto che all’inizio di quest’anno per la prima volta il Financial Times, nel rapporto “European Cities and Regions of the Future 2025” l’ha inserita nella top 10 delle grandi città europee per capacità di attrarre capitali dall’estero – ha affermato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo –
Come istituzioni sappiamo di essere sulla strada giusta, puntando sulla capacità di fare sistema per attrarre investimenti e imprese dall’estero consapevoli che ciò significa avere la possibilità di far crescere il nostro territorio, di creare posti di lavoro e di sviluppare quella vocazione internazionale che a Torino viene oggi riconosciuta”.

Il summit ha rappresentato anche un’occasione per presentare i risultati concreti della politica regionale di attrazione degli investimenti.

 

Dal 2020 al 2025 il Piemonte ha supportato oltre 90 progetti d’investimento con una leva finanziaria complessiva superiore a 495 milioni di euro, generando più di 850 nuovi posti di lavoro. “Solo attraverso gli strumenti regionali – ha spiegato l’assessore regionale all’Internazionalizzazione e Attrazione investimenti Andrea Tronzano – abbiamo sostenuto 56 progetti con 40 milioni di euro a tasso zero e 8 milioni a fondo perduto, attivando investimenti per 58 milioni di euro e 235 nuove assunzioni. Abbiamo inoltre finanziato, con 11,6 milioni di euro, 9 contratti di insediamento per grandi imprese, che hanno generato investimenti per oltre 27 milioni di euro e 150 posti di lavoro aggiuntivi. Grazie agli accordi con il MIMIT, abbiamo portato sul territorio 95 milioni di investimenti in innovazione e oltre 316 milioni con gli Accordi di sviluppo. Entro fine anno riapriremo la misura per l’attrazione e il rilancio degli investimenti, con un nuovo stanziamento da 40 milioni di euro per continuare a sostenere progetti strategici di imprese che credono nel nostro territorio.”

Secondo il Rapporto Ambrosetti 2024 il Piemonte è la prima regione d’Italia per crescita del fatturato delle multinazionali (+44% contro una media nazionale del 25%) e si posiziona terza per densità di imprese a controllo estero. Anche l’Ernst & Young Attractiveness Survey Italy 2024 conferma il Piemonte come seconda regione italiana per numero di investimenti esteri, grazie alla posizione strategica e alla competitività dei suoi distretti industriali.

 

“Il Piemonte e il nostro Paese hanno dimostrato una forza di reazione straordinaria grazie anche ad una base industriale solida, fatta di filiere integrate e di rapporti stabili tra imprese locali e gruppi multinazionali. È proprio da questo dialogo – tra capitale globale e radici territoriali – che passa gran parte del futuro della nostra economia. Confindustria Piemonte crede molto in questa alleanza tra multinazionali e tessuto produttivo locale, tra pubblico e privato, tant’è che abbiamo istituito una commissione con le imprese per le multinazionali e una per l’attrazione investimenti e internazionalizzazione. Con la Regione stiamo lavorando insieme su progetti concreti – infrastrutture, logistica, internazionalizzazione, IA, aerospazio, offerta localizzativa, energia, capitale umano dalle Università di eccellenza agli ITS alle Accademie, incentivi per le imprese, e seguendo la transizione della supply chain verso la digitalizzazione e innovazione – perché vogliamo che il Piemonte non sia solo un luogo dove si produce, ma un ecosistema di connessioni materiali e immateriali in costante crescita. La nostra regione si conferma un territorio capace di attrarre grandi multinazionali estere, che scelgono di investire qui non solo per la qualità del capitale umano e delle competenze, ma per la solidità di un ecosistema industriale che sostiene la crescita e l’innovazione. Lavoriamo costantemente per cogliere nuove opportunità per incrementare i nuovi investimenti esteri in Piemonte. Solo nelle ultime settimane abbiamo concluso la missione all’Expo di Osaka con risultati ottimi, e incontrato l’ambasciatrice indiana Vani Sarraju Rao per nuovi investimenti industriali in Italia, e infine oggi il primo Summit con le più grandi multinazionali estere che hanno investito in Piemonte e che continuano a sceglierci. L’obiettivo di questo meeting è quello di ascoltare, condividere, rafforzare un legame per migliorare ancora il business environment in Italia e in Piemonte”, e sarà il primo di altri eventi per l’industria piemontese che cresce”, ha dichiarato Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

Il lavoro svolto in Piemonte è in pieno raccordo con l’Advisory Board Ivestitori Esteri di Confindustria (ABIE) e con l’Osservatorio sulle imprese estere, promosso da Confindustria, Luiss e Istat; si tratta di strumenti strategici per comprendere e valorizzare l’impatto di questi investimenti sul territorio. In Confindustria Piemonte sono due le Commissioni su questi temi: una di imprenditori delle Multinazionali, presieduta da Pierpaolo Antonioli, che lavora per risolvere le eventuali criticità e sviluppare attività sul territorio per aumentare gli investimenti esteri che portano grande valore aggiunto, e una dedicata all’Internazionalizzazione, presieduta da Alessandro Battaglia, per promuovere all’estero le nostre imprese.

 

La strategia della Regione si fonda su tre assi: strumenti finanziari diretti, accompagnamento alle risorse nazionali e sostegno alla crescita delle filiali locali delle multinazionali attraverso fondi per ricerca e sviluppo. Un esempio concreto è rappresentato dalle evoluzioni industriali di aziende quali Michelin, Dumarey, Blue Engineering, GE Avio, Prima Electro e Giovanni Rana.

Oggi in Piemonte operano 5.700 imprese a capitale estero, quasi il 10% del totale nazionale, con 183.000 addetti e un valore aggiunto di 16 miliardi di euro. Ceipiemonte gestisce attualmente 600 dossier attivi di aziende interessate a investire in Piemonte, per un potenziale di oltre 9 miliardi di euro e 13.000 posti di lavoro. Tra questi, 26 investimenti si sono già concretizzati negli ultimi 30 mesi.

“L’attività di aftercare post insediamento rivolta alle imprese multinazionali presenti sul territorio – ha dichiarato Dario Peirone, presidente di Ceipiemonte – è un pilastro del nostro lavoro quotidiano. Ogni giorno il nostro team assiste una media di 10 imprese estere, offrendo supporto al business planning, al set-up, all’individuazione di incentivi, al location scouting e organizzando incoming e visite sul territorio. Dal 2022, la nostra pipeline è cresciuta a un ritmo di quattro nuovi potenziali casi a settimana e oggi conta più di 600 i dossier aperti di aziende estere intercettate e interessate a investire sul territorio piemontese: un risultato che conferma l’efficacia dell’approccio integrato del Team Attrazione Investimenti regionale, frutto della stretta collaborazione tra istituzioni e stakeholder locali. Questo incontro ne è la dimostrazione concreta.”

Negli ultimi anni hanno scelto il Piemonte grandi gruppi quali Amazon, Hilton, MSC Technology, Bulgari, Cartier, Coca-Cola, Aixtron, Luxoft, oltre alla giapponese Procos, incontrata durante la recente missione istituzionale in Giappone

Un polo d’eccellenza per donne e bambini: al via la nuova Azienda “Regina Margherita – Sant’Anna”

Parte ufficialmente il percorso per la costituzione della nuova Azienda Ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita – Sant’Anna”, un polo sanitario che unirà due strutture d’eccellenza torinesi in ambito femminile e pediatrico.

«Dar vita all’Azienda Ospedaliera Regina Margherita – Sant’Anna significa mettere al centro le donne e i bambini. In termini operativi intensificare l’alto livello dell’assistenza femminile e creare un’eccellenza nell’ambito della rete materno-infantile regionale dove cura, ricerca e innovazione in ambito femminile e pediatrico a 360º diventino un punto di riferimento internazionale, grazie anche alla candidatura a IRCCS che proporremo», ha dichiarato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, annunciando le deliberazioni approvate dalla Giunta Regionale del Piemonte.

Le delibere avviano formalmente l’iter che porterà, a partire dal 1° gennaio 2026, allo scorporo del presidio Sant’Anna dall’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e al suo accorpamento con l’Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM).

«Con le DGR di oggi – ha proseguito Riboldi – da un lato abbiamo formalizzato la richiesta al Consiglio regionale di dar vita alla nuova Azienda Ospedaliera OIRM – Sant’Anna e dall’altra di demandare al Direttore Generale dell’AOU Città della Salute e della Scienza ed il Commissario dell’OIRM di definire, entro il 30 dicembre, il Piano attuativo con l’analisi organizzativa e documentale, gli obiettivi e il cronoprogramma, e in cui siano riportate le azioni e gli specifici atti necessari all’accorpamento. A fianco di tutto ciò, dovrà essere costituito un tavolo di coordinamento interaziendale composto da rappresentanti delle Direzioni Generali e delle Direzioni operative per definire lo sviluppo del Piano attuativo».

L’assessore ha inoltre espresso riconoscenza ai vertici delle due strutture coinvolte per la collaborazione e l’impegno dimostrati:
«Colgo l’occasione per ringraziare il direttore generale dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Livio Tranchida, e il commissario dell’OIRM, Franco Ripa, per l’impegno e la disponibilità che da subito hanno dimostrato per raggiungere nel minor tempo possibile un risultato che andrà a beneficio di tutto il Piemonte», conclude Riboldi.

“Questo non è amore”, a Torino un murale dedicato a Giulia Cecchettin

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L’opera d’arte è realizzata nel contesto del festival “Women & the City” organizzato dall’associazione Torino Città per le Donne con il contributo del Comune di Torino, la collaborazione di Torino Creativa e dell’associazione Avvalorando

Un percorso artistico delle studentesse e degli studenti del Primo Liceo Artistico

Screenshot

Un murale dedicato a Giulia Cecchettin: l’opera d’arte è stata inaugurata oggi, 20 ottobre 2025, a Torino e prende il nome del titolo del diario di Giulia “Questo non è amore”. Tra i tanti bozzetti che sono stati realizzati dalle studentesse e dagli studenti della 5A indirizzo Arti Figurative del Primo Liceo Artistico di Torino coinvolti dallo staff del festival “Women & the City”, ideatore del progetto, Gino Cecchettin ha scelto quello della studentessa Nina Gruppi. Il murale è stato realizzato dallo street artist torinese Berny Scursatone, autore di diversi graffiti in città. Tutti i bozzetti realizzati sono stati mostrati e raccontati in un video che sarà donato alla Fondazione Giulia Cecchettin.

Il murale sorge in corso Vercelli 124, angolo via Desana. L’evento di stamane anticipa il festival “Women & the City”, organizzato da Torino Città per le Donne dal 22 al 26 ottobre (e riprenderà a novembre) che nell’edizione 2024 aveva avuto tra gli ospiti Gino Cecchettin, padre di Giulia.

All’evento di inaugurazione che è stato condotto da Elisa Forte, giornalista e direttrice del  Festival Women & The City, hanno partecipato la presidente dell’associazione Torino Città per le Donne Antonella Parigi, il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora alle Politiche Educative, Periferie e Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, le studentesse e gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Ennio Morricone”, Nina Gruppi, autrice del murale con le studentesse e gli studenti della 5 A indirizzo Arti Figurative Primo Liceo Artistico di Torino, i docenti del Primo Liceo Artistico di Torino Daniele Alonge(Discipline plastiche scultoree e scenoplastiche) e Giuseppina Marchetta (Italiano), la proprietaria del palazzo che ospita il graffito Donatella Barale, Alessandro Di Mauro, presidente dell’Associazione Culturale Avvalorando che ha gestito le fasi di realizzazione del progetto con la cooperativa Barbara B e Aics Torino.

È con grande emozione che inauguriamo oggi questo murale dedicato a Giulia Cecchettin, un modo per ricordarla e per veicolare un messaggio importantissimo: che la mancanza di rispetto, il controllo, la violenza, non sono mai amore – ha detto Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di TorinoUn progetto su cui come amministrazione abbiamo creduto da subito e per cui vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, a partire dalle studentesse e dagli studenti che lo hanno realizzato. Quest’opera si inaugura in una zona della città su cui stiamo investendo risorse importanti in modo particolare sulle politiche giovanili, consapevoli che è alle giovani generazioni che dobbiamo rivolgere il nostro sguardo, per sostenerli e dare loro spazi di crescita e socialità positiva”.

Il murale che inauguriamo oggi è un atto civico di grande valore. L’arte urbana è uno strumento e veicolo potente per promuovere la cultura del rispetto, la libertà, la non violenza ed è fondamentale che nella realizzazione delle opere stesse i ragazzi siano protagonisti – ha dichiarato Carlotta Salerno, Assessora alle Politiche Educative della Città di Torino Da oggi ogni persona, passando da corso Vercelli, incontrerà Giulia Cecchettin, il suo ricordo e le sue parole. Con la loro creatività e impegno, gli studenti della 5B del Primo liceo artistico hanno dimostrato di voler costruire una società più giusta e consapevole. Per l’assessorato alle Politiche Giovanili è stato naturale sostenere la realizzazione del murale”. 

“Non tutti i luoghi sono uguali, e installare qui un’opera d’arte di questo valore è importantissimo – ha detto il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto -. Ora un ruolo fondamentale lo avranno le scuole e le famiglie: i bambini che passeranno di qui vedranno il murale e chiederanno chi era Giulia; toccherà agli adulti rispondere”.

Questo progetto nasce l’anno scorso, quando il festival ha avuto come ospite Gino Cecchettin – ha detto la presidente dell’associazione Torino Città per le Donne Antonella Parigi -. In quell’occasione abbiamo voluto dare un segnale forte, e la nostra città ha voluto abbracciare quest’uomo e Giulia. Come associazione ToxD cerchiamo sempre di coinvolgere studenti e studentesse, come in questo caso, e apriamo alla partecipazione di tutte e tutti”.

Siamo qui per innalzare un grido che urla “mai più silenzio”. Giulia Cecchettin è una presenza viva, che continua a guardarci e che vive nella voce di chi denuncia e nel coraggio di chi non accetta sopraffazione e violenza – ha invece dichiarato Elisa Forte, giornalista e direttrice del  Festival Women &The City -. Con questo murale noi volevamo essere in uno dei quartieri più multietnici, colorati e accoglienti della città. Ogni pennellata urla il diritto alla libertà e all’amore, e ricorda a tutti che il dolore si può trasformare in cambiamento. Quest’opera sarà un altare laico contro la violenza e l’indifferenza, e riteniamo che lo slargo dove sorge possa diventare un pensatoio, un punto di partenza per eventi e raduni che riguardano la violenza di genere”.

Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.womenandthecity.it

 

Torino soffocata dalla burocrazia: alle imprese costa 2,2 miliardi l’anno

La cattiva burocrazia continua a pesare come un macigno sull’economia italiana, ma ci sono territori dove l’impatto è particolarmente grave. Tra questi spicca Torino, che secondo un recente report della CGIA di Mestre si colloca al terzo posto in Italia per i costi sostenuti dalle imprese nella gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione: 2,2 miliardi di euro ogni anno.

La classifica è guidata da Milano (6,1 miliardi), seguita da Roma (5,4 miliardi) e poi da Torino, davanti a Napoli (1,9 miliardi) e Brescia (1,4 miliardi). In totale, le imprese italiane spendono 57,2 miliardi di euro all’anno per far fronte a procedure, moduli e adempimenti amministrativi.

“Da sempre chiediamo che la semplificazione degli adempimenti a carico degli imprenditori passi attraverso la previsione di una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta e un solo controllo”, sottolinea Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino.
De Santis evidenzia come la digitalizzazione dei processi — già possibile grazie alla fatturazione elettronica — potrebbe alleggerire in modo significativo il peso burocratico.

Il problema colpisce in modo particolare le piccole e micro imprese artigiane, che rappresentano l’ossatura del tessuto produttivo torinese. Secondo una ricerca di Confartigianato, un titolare di una piccola impresa dedica in media 238 ore all’anno per gestire adempimenti e scadenze: 56 ore in più rispetto alla media dei Paesi OCSE.

“La semplificazione del rapporto fra fisco e contribuente è possibile — prosegue De Santis — ma serve una visione concreta e un dialogo costante tra Pubblica Amministrazione e mondo produttivo. Anche il successo del PNRR dipenderà dalla capacità di superare ostacoli e lentezze amministrative.”

Il peso della burocrazia si somma a quello del carico fiscale: secondo la Commissione Europea, nel 2024 l’Italia è al sesto posto in Europa per pressione fiscale, con un aggravio di 36,6 miliardi di euro (pari a 620 euro per abitante).

“Il 6 giugno abbiamo ‘festeggiato’ il tax freedom day — conclude De Santis —, il giorno in cui gli imprenditori smettono di lavorare per lo Stato e iniziano a guadagnare per sé. Quest’anno è arrivato dopo 156 giorni: un dato che fotografa un sistema ancora troppo sbilanciato e che penalizza la competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali.”

Foto Città di Torino