PRIMA PAGINA- Pagina 11

Riapre il giardino storico di Palazzo Cisterna. Location d’eccezione per fiction di successo

È da anni la location preferita da Film Commission Piemonte per ambientare scene di fiction amatissime, ultime in ordine di tempo Il Gattopardo, Cuori 1, 2, 3, e Lidia Poet 1 e 2.

Riapre alla comunità il giardino storico di Palazzo Cisterna, oasi verde unica nel cuore di Torino, un piccolo parco monumentale di pertinenza della sede aulica di Città metropolitana di Torino con ingresso da via Carlo Alberto.

Il sindaco di Città metropolitana Stefano Lo Russo invita la cittadinanza alla festa per la riapertura, dopo lunghi ed importanti lavori di sistemazione che sono costati 350mila euro di risorse proprie.

“Vi aspetto giovedì 10 aprile alle ore 11” invita il sindaco Lo Russo in un videomessaggio rivolgendosi a cittadini e cittadine, consapevole della grande attesa per vedere restituito al pubblico uno spazio unico e speciale.

Il giardino storico dopo la cerimonia sarà aperto 7 giorni su 7 dalle ore 9 alle 21 (già orario estivo) e sarà sorvegliato.

L’inaugurazione sarà allietata dalle musiche della Wind Cavour Orchestra, composta da studenti e studentesse delle sezioni musicali del liceo classico Cavour di Torino.

Interverrà da Reano anche il gruppo storico dei Principi Dal Pozzo, in omaggio agli antichi proprietari del palazzo.

Faida tra famiglie rom: un arresto per l’incendio del camper con una bambina a bordo

/

Nei giorni scorsi, Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino hanno arrestato, in stato di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero, un quarantaduenne che, durante la notte tra il 14 e 15 febbraio scorso, si sarebbe reso responsabile, insieme ad almeno altre due persone – al momento ancora in corso di identificazione – di un duplice tentato omicidio appiccando il fuoco ad un camper parcheggiato tra Corso Taranto e Via Mascagni, all’interno del quale ci sarebbero state la propria sorella e la nipotina di appena 6 anni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a seguito di un litigio scoppiato tra componenti appartenenti a due famiglie rom in forte contrapposizione, avvenuto durante una precedente festa nunziale, l’interessato sarebbe andato con altri complici nell’area di parcheggio del mezzo nel quale viveva la famiglia antagonista, tra i quali ci sarebbero state proprio la sorella e la nipote dell’uomo: questi avrebbe gettato delle bottiglie incendiarie all’interno del veicolo, mettendo in grave pericolo le due congiunte, salvatesi unicamente per essere prontamente uscite dal camper e dandosi alla fuga.
Nella mattinata del 31 marzo successivo, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino ha preso in esame il provvedimento non convalidando il fermo ritenendo non sussistente il pericolo di fuga ma, contestualmente ha disposto la misura cautelare in carcere: all’interessato sono stati contestati i reati di “tentato omicidio aggravato e porto di bottiglie incendiarie”, tutti commessi in concorso con altre persone in via di identificazione.

Auto Moto Turin Show, il Lingotto regno dei motori

/

Oggi venerdì 4 aprile, si inaugura la seconda edizione di Auto Moto Turin Show.

 

La cerimonia di apertura è alle ore 11 all’AMTS Arena, nel Padiglione 3 di Lingotto Fiere.

 

Intervengono all’opening

 

Gabor Ganczer, Amministratore Delegato GL events Italia
Valentino Magazzù, Consigliere Città di Torino

Alberto Scuro, Presidente ASI – Automotoclub Storico Italiano
Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage
Davide Lorenzone, Conservatore Museo Nazionale dell’Automobile
Alberto Ferrari, Club Silencio
Elisabetta Cozzi, Donne e Motori

Ad AMTS – Auto Moto Turin Show, si avrà  l’opportunità di esplorare un’ampia varietà di esperienze nel mondo dei motori, ammirare le migliori vetture da collezione, scoprire gli ultimi modelli all’avanguardia e conoscere le innovazioni più recenti nel settore automobilistico. Incontra club storiciassociazioniesperti dealer e prestigiose case automobilistiche che si riuniscono a Lingotto Fiere Torino. Interagisci con produttori e rivenditori di componenti per scoprire le ultime tendenze e tecnologie, vivendo un’esperienza unica nel cuore dell’automotive.

Gli highlights dell’evento


– Padiglione 3: un v
iaggio nella storia dei motori, dalle grandi vetture del passato alle anteprime di alcuni grandi marchi, con dealer, fondazioni, enti e brand del settore.  Concessionari che propongono le novità più interessanti in commercio, partner d’eccezione per il motorismo storico come ASI, Automobile Club Torino e l’ente Eritage di Stellantis.

 

– Oval: il regno del tuning. Dodicesima edizione di Expo Tuning Torino, con 300 vetture selezionate provenienti da tutta Europa, contest Be bETTer per chi crea auto modificate di altissimo livello e un programma di eventi e show sul palco.

 

– Area esternaPista Sparco con spettacoli e show mozzafiato: drifting, esibizioni acrobatiche, sfilate di auto sportive e storiche e il taxi drift, dove visitatori possono salire a bordo di una vera auto da competizione e affrontare curve spettacolari accanto a un pilota professionista.

Guerre commerciali e dazi, export verso gli USA: il Piemonte vale 5,5 miliardi

Dopo vari tira e molla, minacce e promesse Trump ha presentato quella che ha definito la “giornata della liberazione” con i dati sui dazi, che per i prodotti importati dall’UE arriveranno al 20% senza distinzioni tra i Paesi.

Le nuove misure rischiano di avere un impatto significativo sull’Italia, uno dei Paesi più esposti alla stretta commerciale, insieme alla Germania. Infatti gli USA rappresentano il secondo mercato di sbocco per le esportazioni italiane, con un valore annuale che supera i 67 miliardi di euro, pari al 10,7% dell’intero export nazionale.

Le aree regionali più vocate all’export verso gli USA sono la Lombardia /14,2 miliardi), l’Emilia Romagna (10,4), la Toscana (9,1) il Veneto (7,5) e il Piemonte (5,5). Complessivamente, la quota sportata da queste cinque realtà territoriali sul totale nazionale verso gli USA sfiora il 70%

Una analisi territoriale che considera il peso dell’export negli USA relativo ad autoveicoli, rimorchi e semirimorchi – per il 77,2% ad automobili e veicoli per il trasporto persone inferiore a 10 posti, per il 19,1% da ricambi, accessori e carrozzerie è per il rimanente 3,7% da altri autoveicoli – sul valore aggiunto regionale indica che la maggiore esposizione ai dazi USA sulle automobili si registra in Emilia-Romagna (1,81%), davanti a Piemonte (0,41%), Campania (0,30%) e Trentino-Alto Adige (0,22%). Insieme, queste quattro regioni rappresentano l’89,2% delle esportazioni nazionali di autoveicoli negli USA.

Commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino: “Siamo molto preoccupati in quanto i dazi colpiscono un esteso indotto, dominato dai settori della meccanica. Ma più in generale, tutte le imprese manifatturiere, già provate dalla complessità del mercato globale, saranno  penalizzate dalle restrizioni commerciali. Serve un’azione coordinata a livello europeo per affrontare queste turbolenze. Sul piano internazionale è, quindi, necessario un dialogo costruttivo per evitare scenari economici negativi e tensioni tra Paesi alleati. Guardare ai mercati esteri è imprescindibile per la crescita. Occorre investire su export, formazione e strategie di internazionalizzazione per rafforzare la competitività. Le PMI devono adattarsi rapidamente, puntando su eccellenza e specializzazione, diversificando i mercati e cogliendo opportunità nei Paesi emergenti.”

“Gli Stati Uniti rappresentano un mercato chiave per i prodotti artigianali del nostro territorio, apprezzati per la loro qualità e il loro valore storico, l’introduzione di dazi penalizza gravemente il nostro comparto, rendendo meno competitivi i nostri prodotti rispetto a quelli locali o di altri Paesi non soggetti a restrizioni. Non ultimo, ci preoccupa – conclude De Santis – l’effetto domino che i dazi potrebbero innescare, facendo alzare l’inflazione e mettendo in difficoltà tutta la filiera che in Europa gioca la partita più importante. Oggi il problema è ancora più ampio: l’intero mercato interno europeo è in crisi, con settori chiave come l’automotive e la moda di lusso che registrano forti rallentamenti. Se l’Europa non rilancia la domanda interna, le nostre imprese artigiane – che sono parte essenziale di queste filiere – rischiano di pagare un prezzo altissimo.”

La Regione contro lo sfruttamento lavorativo. Piemonte capofila del progetto europeo

Presentati il 2 aprile a Torino al Grattacielo della Regione Piemonte i risultati del progetto Common Ground 2023-2025, nato con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento. Un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale e che riguarda diversi settori economici, mettendo a rischio la dignità e la sicurezza dei lavoratori.

La Regione Piemonte è l’ente capofila del progetto finanziato con fondi europei nell’ambito del PON Inclusione e del Fondo Sociale Europeo, in partenariato con le Regioni Liguria, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna. Common Ground è stato sviluppato in due momenti: la prima fase, realizzata nell’autunno del 2023, ha previsto la formazione di oltre 150 operatori della Polizia Locale di Torino e di alcuni comuni limitrofi. Un’attività di formazione mirata, che ha permesso di approfondire le dinamiche dello sfruttamento lavorativo, le normative di riferimento e le procedure operative necessarie per affrontare le situazioni di irregolarità nei luoghi di lavoro.

La seconda fase, avviata nel 2024, si è concentrata sul potenziamento delle attività di vigilanza nel settore edile, tramite una convenzione stipulata tra la Regione Piemonte – Assessorato all’Immigrazione e la Città di Torino – Comando Corpo di Polizia Locale. Grazie alla collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e lo Spresal, sono stati realizzati servizi ispettivi straordinari congiunti per individuare e contrastare situazioni di illegalità e insicurezza nei cantieri. In totale sono stati 19 i cantieri ispezionati, di cui  11 pubblici e 8 privati. Le imprese edili  controllate sono state 86 e 297 i lavoratori controllati, di cui nessuno (al momento dell’ispezione) è risultato irregolare: 286 con contratto di lavoro subordinato e 11 artigiani.

“Oggi non celebriamo solo la conclusione di un percorso, ma gettiamo le basi per il futuro. È nostro dovere continuare su questa strada, rafforzando ulteriormente le sinergie tra le istituzioni, investendo nella formazione degli operatori e potenziando gli strumenti a disposizione per contrastare ogni forma di sfruttamento lavorativo.”, ha sottolineato l’assessore all’Immigrazione, Sicurezza e Polizia locale della Regione Piemonte Enrico Bussalino. “Questa esperienza infatti ha dimostrato quanto sia cruciale un’azione coordinata tra gli enti preposti. Il lavoro di squadra e la condivisione di competenze hanno permesso di ottenere risultati significativi, contribuendo a migliorare l’efficacia delle attività di controllo sul territorio”, ha concluso l’assessore Bussalino.

Alla presentazione sono inoltre intervenuti Michela Favaro, vicesindaca con delega al Lavoro della Città di Torino; Marco Porcedda, assessore alla Legalità e alla Polizia Locale della Città di Torino; Roberto Mangiardi, Comandante della Polizia locale di Torino; Angelo Serina, direttore Ispettorato del lavoro Area Metropolitana di Torino.

Schoolvision, le finali al Pala Ruffini. Ecco i talenti musicali delle scuole superiori

On line i biglietti per partecipare allo spettacolo

 

Si avvicina la finale di SchoolVision 2025 che, alla sua IV edizione cresce, coinvolgendo sempre più talenti musicali delle scuole superiori della Città di Torino e provincia per sfidarsi a colpi di musica al Pala Ruffini di Torino. Il song contest nato a Torino che coinvolge 48 scuole e 450 studenti musicisti annuncia ora le 14 scuole torinesi che si aggiudicano la finale.

Comunicata anche la data della finale in programma il 10 maggio al Pala Ruffini. Sono già on line i biglietti per partecipare allo spettacolo su: www.schoolvision.it/biglietti

“La competizione è agli sgoccioli – dichiara Carlotta Salerno, assessore alle Politiche Giovanili – e come ogni anno l’adrenalina inizia a salire. Schoolvision si sta dimostrando un collante incredibile tra le scuole superiori torinesi e della provincia e sono orgogliosa che la Città di Torino sia ancora una volta al fianco dei giovani talenti. Buona fortuna alle scuole finaliste e ci vediamo il 10 maggio.”

L’evento con il patrocinio della Città di Torino è organizzato da Gen Z Now APS in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili e con il supporto di Fondazione CRT ed EDISU Campus Piemonte. RDS NEXT segue l’iniziativa come media partner, con il sostegno dei bronze sponsor Banca Territori del Monviso e Spazio Concessionaria Fiat, il prize sponsor KAPLAN INTERNATIONAL e GTT Gruppo Torinese Trasporti come partner dell’evento.

SchoolVision, nato nel 2022 a Torino da un’idea di Giulio Rigazio e Beatrice Periolo – due giovani torinesi ora al terzo anno di università che hanno fatto nascere questo progetto proprio sui banchi di scuola del liceo – si distingue oggi non solo per essere un contest musicale, ma per essere soprattutto un progetto di formazione musicale e coinvolgimento attivo per le scuole che si sviluppa su un’ampia programmazione lungo l’arco temporale di tutto l’anno. Schoolvision coinvolge infatti oggi  studenti e studentesse all’interno di un vero e proprio incubatore che si è formato nel corso di queste quattro edizioni e che permette loro di partecipare ad una delle poche esperienze formative che incontreranno a Torino e provincia nel campo della musica con la possibilità non solo di vincere un contest, ma di conoscere come si costruisce un evento nel campo della musica, a partire dalla produzione fino alla sua realizzazione.

Dopo le numerose masterclass e gli workshop svolti lungo il percorso all’interno delle scuole, l’evento è pronto ora a raggiungere la finale tanto attesa del contest, che rappresenta il culmine dell’evento, con l’opportunità per i finalisti di esibirsi finalmente sul prestigioso palco del Pala Ruffini di Torino, davanti a migliaia di giovani spettatori provenienti da tutte le scuole coinvolte.

Dopo il sold out delle semifinali al teatro San Giuseppe di Torino, sono ora in vendita i biglietti per la finale del 10 Maggio e anche per l’afterparty, in una grande serata di musica e dj set ,dove gli studenti delle scuole di Torino trasformeranno il Pala Ruffini, subito dopo la serata finale, in un’enorme discoteca.

Gli istituti superiori che accedono alla finalissima e che si esibiranno sul palco del Pala Ruffini sono:
ALBERT rappresentato da Rachele con “Soltanto respirare”
BOSELLI rappresentato da Aura con “Ain’t Nobody”
CATTANEO rappresentato da Reef con “Nera (1000 passi)”
CAVOUR rappresentato da Anthys con “Oscar Winning Tears”
COPERNICO rappresentato da Malaika con “Lose Control”
COTTINI rappresentato da Gabrièl con “Chissà cosa pensi di me”
CURIE-VITTORINI rappresentato da Hexa con “The Show Must Go On”
GALFER rappresentato da I Jolie con “Voilà”
GERMANA ERBA rappresentato da Sarah Bonomo con “I Will Survive”
MAJORANA TO rappresentato da Sara con “Somewhere Only We Know”
MONTI rappresentato dai Grow Up! con “I’m Still Standing”
NEWTON rappresentato da Aida e Giorgia con “Creep”
SOMMEILLER rappresentato da Dream con “Scars to Your Beautiful”
VALSALICE rappresentato da Bliss con “Tell Me”

A salire sul palco del Pala Ruffini non saranno solamente 14 le scuole annunciate in semifinale, dal momento che ci sarà anche un quindicesimo istituto che verrà premiato pochi giorni prima della serata finale, in base alla sfida social su Instagram, che assegnerà dei punti agli istituti più attivi.

I biglietti ufficiali sono disponibili sul sito www.schoolvision.it/biglietti

TORINO CLICK

Casa a Torino: nel 2024 compravendite +1,6% e prezzi +4%. Crescono le periferie: in testa Lingotto e Mirafiori

Il mercato immobiliare di Torino è in ripresa. Nel 2024 volumi e valori hanno il segno positivo, in città come in provincia. Torino registra 15.118 compravendite, l’1,6% in più rispetto al 2023, con un aumento medio dei prezzi del 4%. Lo rileva l’Osservatorio immobiliare 2024 condotto dal Centro Studi di Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

Nel resto della provincia l’andamento è analogo seppure più contenuto: con 19.486 transazioni il fuori porta segna solo lo 0,7% in più e prezzi in aumento di circa il 2,3%. Complessivamente, la Città metropolitana conta 34.604 vendite concluse, l’1,1% in più rispetto all’anno precedente.

“Le compravendite hanno ripreso slancio nella seconda metà dell’anno, sfiorando il +10% di scambi a Torino, dopo la frenata del 6% nel primo semestre e un 2023 in negativo”, spiega Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino. “Il principale motore della ripresa è stato il calo progressivo dei tassi sui mutui, scesi intorno al 3%, che hanno reso il tasso fisso nuovamente vantaggioso per chi cerca sicurezza a lungo termine”. Il 2024 – sottolinea la presidente Fiaip – ha evidenziato la stretta connessione del mercato immobiliare con il costo del denaro e del credito”.

Dall’elaborazione svolta da Fiaip Torino sui dati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, il 95% delle case acquistate è stato effettuato da privati, con oltre il 40% che ha acceso un mutuo. Per il 72% si è trattato della prima casa, con una crescente attenzione alla classe energetica degli immobili e alla possibilità di stipulare il mutuo green con tassi agevolati.

In dieci anni (dal 2014 al 2024) i volumi scambiati sono aumentati del 67%, mentre negli ultimi quattro si è registrato un costante e lieve rialzo dei prezzi.

“Il mercato immobiliare si conferma dinamico e in salute, con compravendite in crescita e prezzi in aumento, sostenuti dall’inflazione e dalla riduzione dello stock immobiliare: una minore offerta permette una maggiore tenuta del prezzo di vendita – spiega la presidente di Fiaip Torino –. Tuttavia, l’inflazione induce a maggiore prudenza e a minore capacità di spesa, che sposta parte della domanda verso quartieri più economici, spesso vicini alle aree di prima scelta, dove gli immobili risultano più accessibili”.


ANALISI GENERALE

Per il secondo anno consecutivo, i prezzi al metro quadro registrano variazioni positive in tutte le aree della città, con incrementi più significativi nelle zone periferiche e semicentrali: Lingotto e Mirafiori Nord su tutti, Aurora, Madonna di Campagna, Mirafiori Sud, Barriera di Milano, Falchera, Parella e San Paolo. Un andamento che ha mostrato i primi cenni già nel 2023.

Gli aumenti dei prezzi sono trainati dal miglioramento di infrastrutture e viabilità. La nuova stazione della metropolitana e il Grattacielo della Regione hanno rilanciato il Lingotto, mentre il completamento di corso Grosseto ha favorito Madonna di Campagna e Borgo Vittoria. L’operatività della stazione Rebaudengo ha valorizzato Barriera di Milano, mentre interventi di riqualificazione a Borgo Valdocco e Porta Palazzo hanno avuto un impatto positivo su Aurora. Infine, l’apertura del polo commerciale To Dream – Urban District ha portato benefici a corso Romania, Barriera, Falchera e fino a Settimo Torinese.

PREVISIONI

“La prospettiva per il 2025 è di un generale miglioramento del mercato, con un lieve incremento di compravendite e prezzi, strettamente legato all’andamento dei tassi di interesse sui mutui”, spiega la presidente di Fiaip Torino, Claudia Gallipoli: “Un loro ulteriore calo potrebbe rendere i mutui più convenienti rispetto agli affitti, incentivando l’acquisto di immobili”.

Il sentiment tra gli agenti immobiliari Fiaip è positivo ma prudente: il 76% prevede stabilità, il 21% una crescita e solo il 3% teme un peggioramento. Per le compravendite, il 55% prevede stabilità e il 40% un incremento, mentre per i prezzi il 55% ipotizza un lieve rialzo (sotto il 2%), il 34% stabilità e l’11% un calo.

In sintesi, “c’è un cauto ottimismo per il 2025 – aggiunge Gallipoli -: se i tassi resteranno stabili o scenderanno, il mercato potrebbe rafforzarsi; in caso di volatilità, invece, rischierebbe di frenareAnche gli scenari geopolitici potrebbero influenzare il mercato: un inasprimento dei conflitti potrebbe generare incertezza e indurre un atteggiamento attendista, rallentando le compravendite”.

Nel 2025, a Torino si prevede un rafforzamento del trend attuale con una crescente domanda nelle periferie e nel semicentro. “Sempre più studenti fuori sede, sostenuti dalle famiglie, scelgono di acquistare piccoli appartamenti in zone come Aurora, Barriera e Mirafiori Nord e Sud, preferendoli all’affitto nelle aree universitarie o centrali”.

Questo andamento – conclude la presidente Fiaip – rende ancora più urgente intervenire sulla manutenzione stradale, la sicurezza, le infrastrutture e i servizi nei quartieri semicentrali e periferici, oltre che nel centro città, biglietto da visita anche per i tanti turisti”.

QUARTIERI E PREZZI

Nel 2024, i prezzi delle case a Torino aumentano in media del 4%. Tutte le zone sono in campo positivo, ma le crescite più significative si registrano nei quartieri semicentrali e nelle periferie dell’area sud e nord della città, grazie al miglioramento di alcune microzone. Queste aree, pur mantenendo valori inferiori alla media cittadina, registrano i maggiori rialzi per il secondo anno consecutivo.

Lingotto e Mirafiori Nord guidano la crescita con un +7,8% e un prezzo medio al metro quadro di 1.650 euro. Il Lingotto beneficia della nuova metropolitana, della piena operatività del Grattacielo della Regione e di una viabilità migliorata. Mirafiori Nord, invece, attrae domanda dalla vicina Santa Rita, che ha quotazioni più alte.

L’intera area sud è in crescita grazie a un ricambio generazionale e a un’offerta residenziale adatta a famiglie e studenti. Santa Rita (+4,5%, 1.850 €/mq), Mirafiori Sud (+6,8%, 1.570 €/mq), San Paolo (+5%, 2.100 €/mq) e Nizza Millefonti (+4,6%, 1.830 €/mq) offrono servizi, parchi e spazi verdi. Santa Rita, in particolare, vanta l’energia portata dagli eventi sportivi e musicali recenti.

Le periferie nord di Torino registrano percentuali di crescita significative nell’ultimo anno, pur mantenendo prezzi medi tra i più contenuti della città. “Dopo anni di calo, è naturale che questi quartieri mostrino segnali di ripresa – spiega Lucia Vigna, delegata Fiaip all’Osservatorio -. L’inflazione spinge al rialzo i prezzi, mentre le ristrutturazioni di appartamenti e palazzi contribuiscono ad aumentare i valori medi”.

Aurora segna uno degli incrementi più marcati con il +7% e prezzi medi di 1.520 euro al metro quadro. Il rilancio è trainato dalla riqualificazione di Borgo Valdocco di parte di Regio Parco e Porta Palazzo, dal miglioramento della viabilità su corso Principe Oddone e dal restauro di edifici storici. L’area beneficia inoltre dell’attrattiva della Nuvola Lavazza, del Campus Einaudi e dell’affaccio sulla Dora Riparia, rendendola interessante anche per gli studenti.

Madonna di Campagna registra uno degli incrementi migliori in città, il 6,8% (1.400 euro al mq). C’è una buona vivibilità, grazie ai tanti servizi, scuole, supermercati. È un quartiere che sta migliorando con la nuova viabilità di corso Grosseto. La fine del lungo cantiere dà respiro all’area con ricadute positive anche sulla vicina Borgo Vittoria, che registra il 5,2% nelle quotazioni e una media di 1.430 euro al metro.

Anche Barriera di Milano vede un aumento percentuale dei prezzi con il +5,4% e una media di 1.080 euro al metro quadro. “In particolare – spiega Lucia Vigna – è la zona nord-est a migliorare le quotazioni, tra piazza Rebaudengo, via Porpora e piazza Respighi, dove si concentrano immobili ristrutturati e stabili riqualificati. La vicinanza alla stazione Rebaudengo e il progetto di rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, che ospiterà un nuovo polo universitario e il tracciato della Metro 2, danno ulteriore slancio all’area. Più penalizzata, invece, la parte sud di Barriera, verso corso Vercelli e corso Novara, che si fonde con Aurora fino a scendere verso il centro.

Restando nella zona nord, colpisce l’incremento delle quotazioni di Falchera, che registra il +6,4%, toccando finalmente la soglia dei 1.000 euro al metro quadro. “La crescita – spiega Vigna – è trainata dai progetti di riqualificazione e, soprattutto, dall’apertura del polo commerciale To Dream – Urban District, che ha rilanciato l’area. Anche il miglioramento della zona industriale di Settimo Torinese contribuisce all’attrattività del quartiere”.

Villaretto segna un +4,6% (1.150 euro/mq): “È un contesto residenziale con edifici più recenti, spazi verdi e villette a schiera, a differenza di Falchera che invece è caratterizzata da edilizia popolare. La carenza di servizi rimane una criticità, ma la vicinanza ai centri commerciali, tra cui To Dream, ne favorisce la crescita.

Anche Barca e Bertolla beneficiano delle riqualificazioni e del nuovo polo commerciale, registrando un aumento del 3,7% e raggiungendo in media 1.350 euro al metro quadro.

Nell’area ovest di Torino, i quartieri confermano la crescita dei valori già evidenziata nel 2023. Parella-Aeronautica registra il +5,5% con una quotazione media di 1.825 euro al mq, grazie alla vicinanza della metropolitana, agli interventi di riqualificazione edilizia e a nuove costruzioni.

Pozzo Strada segna un +2,9% (2.100 €/mq). È un quartiere residenziale, ben servito, protagonista di diversi progetti di efficienza energetica, come il complesso Teodosia. Sale anche Lucento con il +4% che porta il prezzo medio a 1.300 euro al mq, seguito dalle Vallette con il +3,5% e 1.200 euro al mq

Nelle zone semicentrali, San Donato registra il +4,3% (1.700 €/mq), con rialzi più marcati nelle vie tra corso Francia, via Cibrario e piazza Statuto, meno significativi invece i valori verso corso Regina e corso Umbria, fino a Parco Dora. Cit Turin resta sempre in quota con il 3% in più nei prezzi e una media di 2.680 euro al metro quadroBene anche Cenisia con il 2,6% (2.345 €/mq) grazie alla presenza di servizi e alla vicinanza dell’Energy Center del Politecnico e alle OGR.

San Salvario cresce del 3,5% attestandosi su 2.050 euro in media al mq. Vanchiglia segna un +3%, con 2.680 euro al metro: il quartiere offre un mix di eleganti palazzi storici ristrutturati che elevano il valore degli immobili, e stabili con appartamenti in buono stato più accessibili, rendendo la zona attrattiva sia per giovani e studenti, sia per investitori. Vanchiglietta segue la tendenza positiva con un +2,3% e un prezzo medio di 2.250 euro al metro.

Tra le aree più esclusive, Borgo Po – Gran Madre – Crimea registra un +2,4%, con valori tra i più alti della città (2.950 €/mq). Spostandosi verso San Mauro, le quotazioni scendono a 1.860 euro al mq con un +3,3%.

Bene anche la collina torinese: Cavoretto vede valori in risalita del +2,7% (2.310 €/mq), mentre l’intera area collinare cresce in media del 4,3% (2.525 €/mq).

Il centro di Torino registra un lieve aumento dell’1,5%. L’area di piazza San Carlo segna il rialzo maggiore, +2%, con i prezzi più alti della città e una media di 4.560 euro al metro quadro. Piazza Vittorio cresce dell’1,2% (3.620 euro/mq), mentre Piazza Statuto registra un +1,5% (3.000 euro/mq), beneficiando della vicinanza alla stazione di Porta Susa e alla metropolitana, che hanno incentivato ristrutturazioni e investimenti.

LA PROVINCIA

Il resto della provincia vede compravendite stabili, allineate ai volumi del 2023 con il +0,7%. I prezzi invece sono in leggero aumento, in media del 2,3%. Gli aumenti sono più marcati nelle zone di montagna con il +3,5% e nella cintura torinese con il +3%, mentre nelle aree più distanti dal capoluogo, come il Pinerolese e l’Eporediese, si limitano allo 0,5%.

“Il mercato si divide tra immobili nuovi o riqualificati, meglio se indipendenti con giardino, che trainano le quotazioni, e appartamenti obsoleti in condominio, che invece si svalutano”, commenta il vicepresidente Fiaip Torino, Andrea Franchetto.

Cresce la domanda di case indipendenti nella prima cintura, soprattutto se ben collegata a Torino anche con la rete ferroviaria (Moncalieri, Grugliasco, Collegno, Beinasco, Trofarello, Carmagnola), soluzioni che vedono le quotazioni aumentare anche fino l’8 e il 10%.

“Il mercato delle case da ristrutturare era stato rilanciato dai bonus fiscali – aggiunge Franchetto -. Oggi, però, con la riduzione delle agevolazioni e i costi di ristrutturazione ancora elevati, le abitazioni che necessitano di interventi significativi faticano a trovare acquirenti”.

“Inoltre, emerge il desiderio dei giovani, coppie e famiglie, di trasferirsi fuori città per uno stile di vita più sostenibile, allontanandosi dalla città, anche per ragioni di sicurezza, accettando minori comodità in cambio di un ambiente migliore e un maggiore controllo sui costi di gestione, evitando così le spese condominiali”, conclude il vicepresidente di Fiaip TorinoUna tendenza che trova riscontro anche nella crescita della collina di Torino, che vede prezzi salire del 4,3%.

BOX E POSTI AUTO

Il mercato dei posti auto e dei box segue l’andamento del settore residenziale e nel 2024 vede prezzi in crescita del 2,5% e volumi stabili rispetto all’anno precedente (0%). A Torino sono stati venduti quasi 6mila box e posti auto, mentre nel resto della provincia si riscontra un lieve calo del 2,7%. Complessivamente, le compravendite in tutta la provincia ammontano a 19.594, in flessione dell’1,9%.

“La domanda di box spesso accompagna quella dell’abitazione ed è in aumento, spinta dalla difficoltà di parcheggio e dalla crescente esigenza di sicurezza – spiega Luca Portinaro, delegato Fiaip all’Omi -. Tuttavia, molte soluzioni risultano inadeguate: box troppo piccoli per le auto moderne e silos progettati decenni fa spesso spingono gli acquirenti a preferire posti auto scoperti”.
“L’interesse per box e posti auto è in crescita soprattutto nei quartieri semicentrali e periferici 
– prosegue Portinaro –. Zone come San Salvario e Vanchiglia, caratterizzate dalla movida, così come così come Barriera di Milano e Aurora, ad alta densità abitativa, registrano una forte domanda di soluzioni protette per le auto”.

COMMERCIALE – NEGOZI E UFFICI

Il mercato dei negozi e dei laboratori registra nel 2024 un balzo nelle compravendite del 21,7% rispetto al 2023, mantenendo sostanzialmente prezzi stabili con il +0,5%. Dall’analisi svolta da Fiaip Torino sui dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, a Torino sono stati venduti 1.285 negozi e laboratori, mentre nel resto della provincia 699 (3,2%), complessivamente nel territorio provinciale si sono concluse 1.984 vendite, il +14,5%.

“Nel mercato immobiliare emergono due tendenze opposte: i negozi situati lungo le vie principali e di passaggio vedono un aumento dei prezzi grazie alla loro visibilità, mentre quelli nelle strade interne, meno richiesti, subiscono svalutazioni fino al 30-40%. Quando sfitti, il peso di tasse e spese rende difficile mantenerli, portando in alcuni casi (circa il 15%), se sussistono le condizioni, alla conversione in abitazioni”, spiega Luca Portinaro, delegato Fiaip all’Omi.

“I negozi rappresentano una risorsa fondamentale per la città – sottolinea Portinaro –: oltre a sostenere l’economia locale e la vita di quartiere, contrastano il degrado urbano grazie alla presenza attiva dei commercianti. È quindi essenziale incentivare misure come l’estensione della cedolare secca agli affitti commerciali e una revisione dell’IMU, adeguandola alle reali variazioni di valore degli immobili”.

Il mercato degli uffici registra volumi poco significativi: Torino conta 254 vendite di uffici nel 2024, in linea con l’anno precedente (0,4%), il resto della provincia vede 168 transazioni (+3%) complessivamente in tutta la provincia sono stati venduti 422 uffici (1,4%). I prezzi registrano un lieve aumento, il +1%.

PRODUTTIVO – CAPANNONI

Il mercato dei capannoni nel 2024 mostra un andamento altalenante. Secondo l’elaborazione Fiaip sui dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, il primo trimestre segna il +6,2% nelle compravendite rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da un calo nei due trimestri centrali (da aprile a settembre), entrambi con il -17%. L’ultimo trimestre invece, vanta una forte ripresa con il +27%, portando il totale annuo a 844 transazioni, in linea con il 2023 (+0,7%).

Tuttavia, rispetto al 2019, il mercato segna una crescita importante del +44,3% di transazioni.

“I prezzi sono aumentati nell’ultimo biennio tra il 2% e il 4%, con valori compresi tra 200 e 800 euro al metro quadro”, spiega Lucia Vigna, delegata Fiaip Torino all’Osservatorio“Le quotazioni dipendono da diversi fattori, tra cui la vicinanza alla tangenziale, la presenza di un’area di carico per mezzi pesanti, spazi ufficio e lo stato dell’immobile. Sono premiati i capannoni più moderni e tecnologici e quelli che hanno le altezze utili per le esigenze della logistica”.

Alessi (Fdi): “Un altro morto sulle rive della Dora”

/

“Inaccettabile che la Città continui a ignorare le criticità che da anni denunciamo. Pusher e persone che consumano droghe ogni giorno sulle sponde della Dora dal ponte Mosca al ponte Bologna. Negli anni passati già diverse morti di overdose, nell’indifferenza della Città.”. Così Patrizia Alessi capogruppo Fdi in Circoscrizione 7.

Operazione dei carabinieri nella cintura torinese, 12 kg di droga sequestrati (anche nelle lattine delle bevande)

Tra i vari nascondigli, spunta il doppio fondo nelle lattine di bibite energetiche
Hanno tutti tra i 20 e i 30 anni le dieci persone arrestate e le cinque denunciate a piede libero dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Rivoli, in poco meno di un mese, per reati inerenti alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. La droga maggiormente sequestrata è risultata essere la marijuana, circa 10 kili, seguita poi dall’hashish (circa 1 kilo), dal crack (circa quattordici dosi) e dalla ketamina (una dose). Il denaro sequestrato, ritenuto presunto provento dell’attività di spaccio ammonta invece a circa 3.000 euro.
Il recupero più corposo, con circa 10kg di marijuana, è avvenuto lo scorso 18 marzo a Grugliasco, dove i Carabinieri della Stazione hanno trovato a casa e nella cantina di un giovane del posto la grossa quantità di sostanza stupefacente suddivisa in numerose buste di cellophane trasparente. Per l’ingente quantità l’uomo è stato dunque arrestato e portato in carcere.
Ma l’attività dei Carabinieri è frutto non solo di servizi appositamente predisposti per il contrasto all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti ma anche del regolare controllo alla circolazione stradale, come l’arresto avvenuto nei confronti di un ventenne, incensurato, lo scorso 16 marzo, “pizzicato” nelle strade di Alpignano alla guida della sua auto e trovato in evidente stato di alterazione psicofisica, probabilmente a causa dell’eccessivo consumo di alcol. Il rifiuto a sottoporsi agli accertamenti ha fatto scattare dei controlli più approfonditi, estesi anche al proprio domicilio a seguito del rinvenimento, sul posto, di alcune dosi di hashish. A casa il giovane deteneva, oltre a materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente, anche un bastone telescopico di metallo di 19 centimetri, anch’esso sequestrato e per questo denunciato per “porto abusivo di armi”.
Tra i diversi arresti e denunce, risulta poi curioso il nascondiglio usato da un trentenne, fruttivendolo di professione, che nel frigo di casa, dentro doppi fondi artificiosamente ricavati da lattine di bibite gasate, ha celato oltre 200 grammi di hashish. Il giovane è stato dichiarato in stato di arresto e accompagnato alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Perché pedonalizzare piazza Maria Ausiliatrice?

/
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
.
Non ho nulla in linea di principio contro le pedonalizzazioni così come non ho nulla, sempre in linea di principio, contro l’uso dell’auto.
Il lavoro fatto in piazza Maria Ausiliatrice liberata dall’asfalto e arricchita dal porfido (tipico dei cortili salesiani) è una pregevole riqualificazione urbana  di una zona di Torino quasi morta per ragioni che sarebbe  troppo lungo spiegare.
Il centro di tutto resta però la basilica di Maria Ausiliatrice e ciò che resta di quella che fu la casa madre dei Salesiani, trasferita a Roma da molti decenni. Oggi lo stesso Ordine salesiano si è da tempo internazionalizzato nelle figure dei successori di Don Bosco.  I tempi di don Rua, don Rinaldi, don Ziggiotti sono preistoria. Ci sono istituti salesiani  storici come quello di Alassio in cui non ci sono più salesiani e le scuole sono gestite da laici. Anche i Salesiani hanno subito la crisi delle vocazioni e ciò porta a un baricentro dell’Ordine sempre più extra europeo, anzi  terzomondista.
Mi sono soffermato su queste osservazioni per domandarmi il senso di un’area pedonale in zona periferica della città non abitata perché tutti gli edifici della piazza sono o sono stati  dei Salesiani e, da quanto mi risulta, non utilizzati come abitazioni. Persino le edizioni salesiane della Sei non ci sono più. Non ci sono più neppure i negozi di oggettistica religiosa e di libri del passato. La piazza è quasi un deserto. Chi andrà a sedersi sulle nuove panchine? Chi utilizzerà la piazza per il passeggio? Chi transiterà per quella piazza diretto alla Basilica si troverà oggi impedito di andarci in auto che non saprà dove parcheggiare. C’è anche sulla destra della piazza una chiesa minore dove si svolgono i funerali ( “Maria Ausilistrice” è anche parrocchia). Con la zona pedonale ai funerali in chiesa  bisognerà accedere a piedi, anche gli anziani dovranno soggiacere alle nuove regole.
Ma soprattutto un’isola pedonale ha un senso se ci sono elementi attrattivi che portino a viverla. Li’ faccio difficoltà a vederli. L’isola non favorirà l’accesso alla basilica voluta da don Bosco e non farà rivivere di nuova vita Valdocco. C’è da sperare che a nessuno venga in mente di aprire nella piazza dei locali che magari possano favorire la movida.  Sarebbe davvero il massimo vedere snaturato un angolo di Torino decaduto perché la religiosità si è con il tempo smarrita. Mi piacerebbe sapere il pensiero del Sindaco di Torino che è un ex allievo salesiano credo abbastanza legato a quel mondo dì don Bosco che non fu solo un santo “sociale” , come oggi si vorrebbe far intendere.
.

P. S. Riqualificare piazza Maria Ausiliatrice può  anche avere un senso di per sé  che a me sfugge, ma se  guardiamo le buche in tutte le vie e i  marciapiedi della città, forse c’è da domandarsi se la vera priorità non sia quella di rattoppare le vie e i corsi di Torino per tutelare la sicurezza dei cittadini.

Foto Mihai Bursuc