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Villa della Regina senza barriere, ecco il progetto

 

Un progetto esecutivo per l’implementazione e il miglioramento dell’accessibilità generale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche per il complesso di Villa della Regina di Strada Comunale Santa Margherita 79.

Lo ha deciso la Giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni.

Al fine di rendere più accessibile il complesso museale, anche a seguito del crescente numero di visitatori dopo la riapertura del complesso Museale nel 2006, la Città intende realizzare una nuova area parcheggio dedicata all’utenza del Museo, con l’attuazione di un apposito percorso pedonale, protetto da transenne e privo di barriere architettoniche, che consentirà all’utente di uscire dall’area di sosta e di attraversare la strada comunale, nonché la costruzione di banchine destinate ad accogliere le future fermate del trasporto pubblico.

Inoltre verrà sostituita la pavimentazione dei percorsi che collegano la Villa con i padiglioni Solenghi e Rotonda Nord al fine di provvedere all’abbattimento delle barriere architettoniche attualmente presenti.

Le opere saranno realizzate con i fondi PNRR da parte della Direzione Regionale Musei Nazionali Piemonte di Torino.

La delibera sarà presa in esame dal Consiglio Comunale nelle prossime sedute.

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Foto Ferraro

Misure antismog, fino a mercoledì 29 gennaio livello 0 (bianco)

 

Fino a mercoledì 29 gennaio compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico. Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

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Casa, a Torino prezzi in crescita del 2%. Aumentano anche gli affitti

Le previsioni immobiliari del 2025, secondo Tecnocasa, attestano la presenza di un mercato con 710 – 720 mila compravendite e prezzi tra lo 0% e il +2%.

“Il desiderio di comprare casa – afferma Fabiana Megliola, responsabile ufficio del Centro Studi di Tecnocasa- resiste nel tempo agli avvenimenti macroeconomici e geopolitici e tra fiducia dai segnali che arrivano dal mercato del credito. I potenziali acquirenti , quindi, guardano all’acquisto con più ottimismo , sebbene debbano considerare l’atteggiamento ancora prudenziale degli istituti di credito rispetto alla valutazione del rischio dell’immobile e di chi necessita il mutuo. Il prolungamento fino al 2027 dei mutui per i giovani garantiti dal fondo CONSAP, lascia ben sperare per le fasce d’età più basse”.

“Riteniamo che le compravendite nel 2025 – spiega Fabiana Megliola – non si allontaneranno dai volumi del 2024, salvo imprevisti e inattesi eventi, chiudendo intorno a 710-720 mila scambi. Sarà importante capire come evolverà l’economia per la quale si prevede una crescita non ancora robusta, che trend avrà l’inflazione e in che direzione è andrà la fiducia di imprese e consumatori”.

Per quanto riguarda i prezzi, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa prevede ancora un leggero incremento per il 2025, per il quale si potranno confermare trend emersi nel 2024. Le abitazioni che non rispondono a criteri di qualità richiesti dai potenziali acquirenti potranno subire delle riduzioni di valore, in particolare se necessitano di importanti lavori di riqualificazione. Al contrario ci aspettiamo rialzi per le tipologie signorili, di nuova costruzione in buono o ottimo stato, efficienti dal punto di vista energetico e inseriti in contesti serviti. A contribuire alla tenuta dei valori la bassa offerta che si sta sperimentando dopo la corsa all’acquisto degli ultimi anni. Il gap tra le richieste dei proprietari e la diminuita disponibilità di spesa, in particolare in alcune metropoli, potrebbe portare a un allungamento dei tempi di vendita che gli operatori del Gruppo Tecnocasa hanno avvertito già nel 2024.

I prezzi a livello nazionale sono previsti in leggero aumento nel 2025, tra 0% e 2%. A Torino il 2%. Anche nei Comuni dell’hinterland delle grandi città, in particolare si garantiscono buoni collegamenti, ci potrà essere un rialzo dei valori dal momento che attirano acquirenti alla ricerca di soluzioni abitative più economiche e confortevoli. L’investimento immobiliare ritenuto ancora interessante, sia nella modalità destinata alla locazione breve, sia quella a lungo termine, anche se potrebbe ampliarsi la platea di chi, avendo optato negli anni scorsi per la prima possibilità, deciderà di spostare sul mercato della locazione a lungo periodo. Previsioni buone anche per le località turistiche, dove si rileva ancora un discreto interesse da parte degli acquirenti stranieri.

I canoni di locazione dovrebbero continuare a salire grazie a una buona domanda che, ancora una volta, fronteggerà una minore offerta. Questo potrebbe avvenire nelle città con un’elevata presenza di turisti e il cui mercato non sia saturo, e laddove ci siano immobili lasciati vuoti per volontà dei proprietari. La qualità dell’offerta abitativa in locazione giustificherà valori più elevati, compatibilmente con la sostenibilità degli stessi. Nelle grandi città prevediamo, nel 2025, un rialzo dei valori tra il 4 e il 6%.

 

Mara Martellotta

 

PREVISIONI PREZZI IMMOBILIARI 2025

GRANDI CITTÀ

Min %

Max %

BARI

0

+ 2%

BOLOGNA

0

+ 2%

FIRENZE

+ 2%

+ 4%

GENOVA

0

0

MILANO

+ 2%

+ 4%

NAPOLI

+ 1%

+ 3%

PALERMO

0

0

ROMA

0

+ 2%

TORINO

0

+ 2%

VERONA

0

+ 2%

MEDIA GRANDI CITTÀ

0

+ 2%

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Sicurezza: la zona rossa funziona, primi allontanamenti a Torino

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Montaruli (Fdi): “Se avessimo avuto un sindaco diverso avremmo avuto già da tempo il DASPO e l’anticipazione di quanto avvenuto”

Spaccio, scippi e aggressioni sono l’incubo degli abitanti e dei commercianti di “zone di frontiera” della città come Barriera di Milano e San Salvario, quartieri messi sotto scacco dall’immigrazione dilagante.

Da un lato gli esercenti sono preoccupati dall’aumento di responsabilità  e di costi che potrebbe coinvolgerli con le direttive  in arrivo dal decreto Piantedosi, che prevede a spese dei privati videosorveglianza, illuminazione esterna e un codice di condotta per la clientela. Dall’altro, però, ci si accorge che con la recente introduzione delle cosiddette “zone rosse” anche a Torino qualcosa si sta muovendo nel contrasto ai criminali. Nelle scorse ore, infatti, sono stati effettuati i primi allontanamenti per “comportamenti molesti” legati allo spaccio di stupefacenti.

Come è noto, fino al 30 aprile in via sperimentale le forze dell’ordine potranno allontanare per 48 ore dall’area rossa persone sospette che abbiano a loro carico precedenti come spaccio, rapine o violenze. Chi non adempie all’allontanamento, potrà essere denunciato. E cosi è avvenuto ieri per tre soggetti “non graditi” individuati in Barriera di Milano dal “pattuglione” delle Forze dell’ordine. Soddisfatta l’on. Augusta Montaruli, deputata torinese, vicepresidente del Gruppo Fdi alla Camera:

“Dopo solo poche ore la zona rossa a Barriera di Milano, voluta dal governo davanti al lassismo dell’amministrazione comunale, ha portato ai primi allontanamenti. Se avessimo avuto un sindaco diverso avremmo avuto già da tempo il DASPO e l’anticipazione di quanto già avvenuto. Ci sta pensando il governo a colmare l’assenza del Comune”.
“Continueremo a chiedere il DASPO – aggiunge Montaruli – perché sarebbe una misura strutturale. Intanto ringraziamo le forze dell’ordine, il Questore e il Prefetto di aver dato seguito alla direttiva Piantedosi nonostante i tentativi di vanificarla da parte del centro sinistra troppo occupato a coccolare il centro sociale più pericoloso d’Italia, quell’Askatasuna da cui ha messo in guardia il pg di Torino due giorni fa”.

Decreto Piantedosi: sicurezza dei locali, esercenti piemontesi in prima linea

 «Il nostro territorio è un già un esempio virtuoso dell’impegno dei privati per migliorare la sicurezza dentro e fuori i locali.  Da due anni i pubblici esercizi torinesi hanno messo in campo iniziative private che vanno ben oltre le richieste della legge. Abbiamo installato sistemi di videosorveglianza, ci siamo sottoposti a perizie di impatto acustico dei dehors, abbiamo formato il personale, ci siamo avvalsi di professionisti della vigilanza, abbiamo segnalato le situazioni difficili alle forze dell’ordine. Abbiamo fatto veramente tutto. Ora non possiamo sostituirci al controllo pubblico, che è compito dello Stato». Così il presidente di Epat Ascom Torino Vincenzo Nasi sul Decreto Piantedosi, pubblicato sabato in Gazzetta, che impone ai pubblici esercizi ulteriori oneri in materia di sicurezza, con il rischio di compromettere la sostenibilità economica delle imprese del settore.

Epat Ascom Torino evidenzia come i costi legati alla sicurezza incidano già per il 30-40% sul fatturato delle imprese. Ulteriori obblighi rischiano di mettere in ginocchio un settore strategico per l’economia locale. «Il decreto parla anche di bar e alberghi, che non possono certamente assorbire una spesa così elevata – prosegue Nasi -. La sicurezza nelle aree limitrofe ai locali non è ‘dovuta’, ma è comunque ‘data’ da parte dei nostri imprenditori, a conferma della volontà di essere presidi di sicurezza per i clienti e i lavoratori. Ribadiamo, però, che il controllo del territorio spetta alle forze dell’ordine, non ai pubblici esercizi. L’indicazione del Decreto Piantedosi di apporre un cartello di ‘Codice di Condotta’ per i clienti non ci sembra una misura risolutiva; non è necessario aggiungere l’ennesimo cartello nel locale, siamo noi i primi a voler mantenere l’ordine all’interno dialogando con i clienti e dirimendo continuamente questioni che possono sorgere davanti al bancone».

A Torino, come in altre città, la delinquenza diffusa è diventata una delle cause che ostacolano il lavoro dei pubblici esercizi. Tuttavia, gli esercenti non possono essere considerati responsabili di ciò che avviene negli spazi pubblici. «La sicurezza non può essere una responsabilità scaricata sulle spalle delle imprese – aggiunge Nasi – Siamo pronti a collaborare, ma è fondamentale che siano lo Stato e l’Amministrazione a garantire un controllo efficace e costante sul territorio. Abbiamo fatto la nostra parte e continuiamo a farla ma adesso ci aspettiamo un aiuto da parte dello Stato e non ulteriori richieste».

Epat Ascom Torino chiede al Governo di rivedere il Decreto, mettendosi a disposizione per individuare soluzioni sostenibili per le imprese. «Il nostro impegno per la sicurezza è concreto – conclude Nasi – ma non possiamo essere lasciati soli».

Il Borgo Medievale riaprirà nel 2026. Ecco come sarà

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Falso storico d’autore, realizzato su progetto di Alfredo d’Andrade per l’Esposizione Generale Italiana del 1884, il Borgo Medievale è oggi uno dei luoghi più suggestivi e amati di Torino. Questo straordinario complesso, fedele riproduzione di un villaggio del XV secolo ispirato alle architetture del Piemonte e della Valle d’Aosta, riaprirà al pubblico nel 2026 al termine dei lavori di riqualificazione e restauro, finanziati dal PNRR, che esalteranno ancora di più l’atmosfera unica del luogo.

Con l’obiettivo di individuare le modalità di gestione del complesso e raccogliere idee progettuali per la sua rifunzionalizzazione e valorizzazione culturale, la Città ha pubblicato un avviso di consultazione preliminare di mercato. Le proposte per il rilancio e la valorizzazione del Borgo Medievale dovranno essere coerenti con le linee guida deliberate dalla Giunta comunale, che potranno essere sviluppate, ampliate o integrate dai proponenti.Il Medioevo dovrà essere il filo conduttore delle attività e delle destinazioni d’uso dei diversi ambienti, con un approccio esperienziale che sappia attrarre un pubblico ampio e diversificato, anche attraverso l’uso di tecnologie digitali.

Il criterio guida per la presentazione delle proposte sarà il rispetto della vocazione storica-artistica del luogo, che potrà suggerire percorsi e attività che coniugano tradizione e innovazione, per offrire ai visitatori esperienze di qualità che includano attività divulgative, aggregative e di intrattenimento. Le proposte dovranno prevedere un’azione di valorizzazione museale e didattica del Museo della Rocca, l’insediamento di attività commerciali legate alla valorizzazione dell’artigianato tradizionale e alla ristorazione, ma anche – ad esempio – attività legate al filone del gaming e dei giochi di ruolo, che ben si prestano ad ambientazioni e dimensioni favolistiche.

“Questa consultazione di mercato rappresenta un passaggio importante per raccogliere spunti innovativi e concreti sul rilancio del Borgo Medievale – sottolinea la vicesindaca Michela Favaro -. L’obiettivo è sondare il mercato per individuare soluzioni che coniughino sostenibilità economica e utilità sociale, valorizzando ulteriormente questo complesso come luogo vivo e partecipato”.

“Il Borgo Medievale è uno dei luoghi magici della nostra città – aggiunge l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia -. Al termine della riqualificazione il complesso diventerà parte integrante del nuovo polo culturale che sta nascendo sulle rive del Po, in cui dialogheranno tra loro la nuova Biblioteca Civica, il rinnovato Parco del Valentino e il fiume. Il rilancio e la valorizzazione del Borgo Medievale metterà insieme memoria storica e innovazione, unendo il fascino del passato alle nuove prospettive di fruizione”. 

Finanziati con 6 milioni di euro, i lavori in corso nel complesso riguardano interventi di efficientamento energetico e degli impianti, il restauro e l’ammodernamento dei locali e di valorizzazione degli elementi architettonici e strutturali esistenti. Gli interventi si inseriscono nel più ampio progetto, “Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro”, finanziato con fondi PNRR, che comprende la realizzazione della nuova Biblioteca Civica di Torino Esposizioni, la riqualificazione del Teatro Nuovo, il ripristino della navigazione sul Po e la riqualificazione in chiave ambientale del Parco del Valentino.

Le proposte raccolte contribuiranno a orientare le decisioni della Città in merito alla futura gestione e valorizzazione del complesso. Inoltre, esse potranno fornire elementi utili alla predisposizione di una futura ed eventuale procedura di evidenza pubblica e per la definizione di un modello gestionale efficiente e sostenibile, in grado di garantire un equilibrio tra interesse pubblico e vincoli finanziari.

Le idee progettuali dovranno essere inviate entro il 30 giugno 2025 tramite PEC a areaserviziculturalicultura@cert.comune.torino.it, specificando nell’oggetto “Istanza di partecipazione all’avviso di consultazione preliminare di mercato ex art. 77, comma 1, d.lgs. 36/2023 relativo al Borgo Medievale.

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Tour Amerigo Vespucci, Piemonte in vetrina a Jeddah. E Torino vola in Uzbekistan

La Regione Piemonte partecipa al Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, lo storico veliero e nave scuola della Marina Militare, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, che sosterà a Jeddah, presso Jeddah Yacht Club & Marina, dal 27 al 30 gennaio. Accanto a Nave Amerigo Vespucci, ci sarà il Villaggio Italia, l’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale” delle eccellenze italiane, progetto voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto al quale hanno aderito 12 Ministeri, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica per conoscere la bellezza dell’Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la sua musica, il patrimonio enogastronomico, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica. Tra le bellezze in mostra anche il Piemonte e le sue eccellenze gastronomiche, in occasione del decennale, celebrato nel 2024, del riconoscimento UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato. E proprio il gioiello di queste terre, il Tartufo Bianco d’Alba, sarà il protagonista della cena di gala organizzata sottobordo Nave Amerigo Vespucci, in banchina, il 27 gennaio a cui partecipano il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli.

All’evento dal titolo “Cultura, paesaggi e tradizioni del Piemonte: un viaggio unico in Langhe Monferrato Roero”, con inizio alle 20 ora locale, partecipano l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, con ospite speciale lo chef Alessandro Mecca del ristorante Al Castello di Grinzane Cavour che preparerà un risotto tipico piemontese impreziosito dall’ultimo Tartufo Bianco d’Alba della stagione di raccolta 2024/25, che si chiude il 31 gennaio. “La partecipazione del Piemonte alla tappa di Jeddah, dopo quelle di Tokyo, Singapore e Doha, si inserisce nella strategia di promozione del Piemonte attraverso le sue eccellenze – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Nave Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo, e il Villaggio Italia sono il posto giusto per raccontare la nostra splendida terra e i suoi prodotti, a partire dal Tartufo che è a tutti gli effetti il nostro ambasciatore nel mondo a cui guardiamo con interesse strategico sia per quanto riguarda l’export delle nostre aziende, sia per la possibilità di attrarre in Piemonte i turisti dall’estero. In questo contesto si inserisce anche la partecipazione che il Piemonte sta organizzando all’Expo di Osaka 2025, che sarà una grande vetrina internazionale per tutto ciò che il nostro territorio ha da offrire: opportunità di investimento, competenze, innovazione, poli di formazione di altissimo livello, eccellenze produttive e una ricca offerta turistica e gastronomica”. «Ancora una volta Piemonte e il Tour Mondiale Vespucci – Villaggio Italia insieme per rappresentare l’eccellenza italiana nel mondo e raccontare la ricchezza e la bellezza che il nostro territorio offre – hanno sottolineato il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino e l’assessore al turismo, Marina Chiarelli – La nostra regione sta vivendo un periodo di grande vivacità turistica, con un crescente interesse soprattutto verso i nostri siti UNESCO. Partecipare anche a questa tappa del Tour mondiale significa intercettare nuovi mercati non solo per il nostro turismo ma anche l’export e per l’attrazione degli investimenti». «Dopo la tappa di Singapore dello scorso ottobre, il territorio di Langhe Monferrato Roero torna a presentarsi unito in un contesto internazionale di grande prestigio, come Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio Italia, e in un mercato importante come quello dell’Arabia Saudita – dicono il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino, il presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Axel Iberti, e il presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Roberto Bodrito –. Il racconto delle colline dell’UNESCO con i paesaggi vitivinicoli, il Tartufo Bianco d’Alba e la nostra cucina di eccellenza sapranno rappresentare al meglio non solo una destinazione turistica unica, vivace e accogliente, ma soprattutto il patrimonio di cultura, di tradizioni, di prodotti e di spirito imprenditoriale per cui il Piemonte è conosciuto oggi in tutto il mondo». La presenza in Arabia si colloca nell’ambito di una strategia promozionale a tutto tondo della Regione verso quel mercato. Il poter accogliere a bordo dell’iconico veliero la rete di operatori economici che già sono in contatto con le nostre realtà produttive o che hanno conosciuto il Piemonte durante eventi come VTM – Vehicle Innovation Transportation Meetings o Experience Piemonte alla Reggia di Venaria, consente di mantenere e consolidare rapporti e reciproca conoscenza. Da qui a poche settimane il Piemonte tornerà poi protagonista a Ryadh, dove nell’ambito di Big 5 Construct Saudi, fiera di riferimento per il settore delle costruzioni nell’area, sarà presente con una collettiva di 6 PMI. Sempre in questo campo se si guarda al versante della conservazione, diversi professionisti e studenti hanno già potuto apprendere le tecniche più innovative presso il Centro del Restauro di Venaria, grazie al programma congiunto con la Royal Commission of AlUla, la città gioiello, primo sito Unesco del Paese apertasi al turismo internazionale dal 2019. La partecipazione alla tappa si colloca anche nella strategia di crescita turistica sui mercati internazionali. Con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze, il Piemonte si afferma come una delle destinazioni turistiche più dinamiche d’Europa. Secondo le prime stime nel 2024 si registra una crescita di oltre il 2% rispetto al 2023 e aumenta ancora la presenza di turisti stranieri che già dal 2023 superano quelli italiani. Tra i mercati più rappresentati Germania e Francia, con un trend molto positivo per quanto riguarda gli Stati Uniti.

La Città di Torino, invece, Torino conferma e rilancia l’impegno ad avviare nuove collaborazioni in campo accademico ed economico in Uzbekistan. È atterrata sabato scorso a Tashkent, capitale del paese e importante hub di connessione tra Europa e Asia, la delegazione torinese della missione istituzionale organizzata dalla Città di Torino, ed è composta dal sindaco Stefano Lo Russo, il rettore del Politecnico Stefano Corgnati, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, il presidente dell’Unione Industriali Marco Gay e il presidente del gruppo Iren Luca Dal Fabbro. “Torino – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è una città che può ancora crescere grazie ad una vocazione internazionale, universitaria e industriale. Per questo abbiamo voluto essere qui, con il sistema della rappresentanza delle imprese e degli industriali di Torino, con Iren e con il Politecnico. L’obiettivo di questa nostra visita è di inserirci nel partenariato strategico che l’Italia ha siglato con l’Uzbekistan, che è un paese chiave nell’Asia centrale e rappresenta un’importante area di sviluppo per le opportunità di collaborazione per le imprese italiane, nei settori dell’industria e delle materie prime. E lo facciamo nel solco di una collaborazione che il Politecnico di Torino ha avviato oltre 15 anni fa con la realizzazione del Campus dove ci troviamo oggi, un’università tra le più prestigiose qui in Uzbekistan, che mette a disposizione della Città di Torino e della Città Metropolitana un punto di riferimento importante, ma confidiamo consentirà soprattutto alle imprese torinesi di avviare nuove traiettorie di sviluppo in futuro. La collaborazione e la condivisione di idee, progetti ed esperienze sia all’interno di un sistema cittadino che con istituzioni di paesi diversi, sono fondamentali per affrontare il futuro di tutti noi”. Tra gli appuntamenti in agenda, ieri la delegazione ha incontrato l’ambasciatore italiano a Tashkent Piergabriele Papadia de Bottini, insieme alla delegazione di atleti che arrivano a Torino a marzo per partecipare agli Special Olympics Winter Games, e il sindaco della città Uzbeka Shavkat Umurzakov. Questa mattina invece era in programma l’incontro con il rettore del Turin Polytechnic University Tashkent Olimjon Tuychiev e una visita al Campus della TTPU. L’università uzbeka è nata nel 2009 dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino, il gruppo automobilistico statale uzbeko UZAVTOSANOAT, General Motors e il Ministero dell’Università uzbeko con l’obiettivo di formare ingegneri qualificati con gli stessi standard dell’ateneo torinese, dando vita ad un’istituzione in grado di erogare formazione e ricerca a livello internazionale, nonché di sostenere lo sviluppo industriale uzbeko attraverso la creazione di capacità imprenditoriale e di strutture per l’innovazione industriale. Attualmente conta circa 1500 studenti ed è una delle più riconosciute Università di scienza e tecnologia in Uzbekistan. Tra gli obiettivi della collaborazione tra i due atenei in questo mandato rettorale, lo sviluppo delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, con l’avvio di laboratori di ricerca all’interno del Campus uzbeko in diverse aree ed il coinvolgimento di aziende e start-up europee.

Mezzi pubblici, a Torino si può pagare con Telepass

 Dopo Roma, Milano, Venezia, Napoli e la Campania, i clienti Telepass possono acquistare i biglietti per il trasporto pubblico di Torino direttamente dall’App Telepass

 Telepass, leader italiano del telepedaggio e della mobilità integrata, annuncia che i clienti possono acquistare i biglietti del trasporto pubblico locale per la città di Torino direttamente dall’App Telepass.

 

URBI, società del Gruppo Telepass che svolge la funzione di service integrator, ha permesso l’aggregazione del servizio e della rete di Gruppo Torinese Trasporti rendendo possibile l’acquisto dei titoli di viaggio secondo la logica del MaaS (Mobility-as-a-Service), nell’ecosistema Telepass. URBI è uno degli operatori che partecipano alla sperimentazione legata al progetto nazionale Maas4Italy a Milano, Roma, Firenze, Bari, Torino, Bolzano, Veneto Abruzzo, Piemonte, Campania e Puglia. È proprio in logica Mobility-as-a-Service che, nel tempo, Telepass ha sviluppato il proprio ecosistema per mettere gli utenti al centro dei servizi di mobilità, offrendo soluzioni su misura basate sui loro bisogni e sempre più sostenibili.

Continua così l’impegno di Telepass per accompagnare cittadini e turisti nell’adozione di abitudini di mobilità virtuose e attente all’ambiente attraverso l’integrazione nell’ecosistema Telepass dei biglietti del trasporto pubblico locale nel capoluogo piemontese.

Telepass, infatti, intende puntare su un ulteriore rafforzamento della qualità e della capillarità della propria offerta, anche geografica, al fine di consentire ai propri clienti – grazie a un’attiva collaborazione con le pubbliche amministrazioni locali – di migliorare l’esperienza di viaggio e risparmiare tempo in tutte le principali città italiane, non solo in quelle più grandi. In particolare, il servizio di acquisto dei biglietti per il trasporto pubblico locale a Torino consolida l’offerta già disponibile sulle App Telepass e Telepass Pay X per la fruizione dello stesso servizio a Milano, Roma, Venezia, Napoli e la Campania.

L’integrazione dell’acquisto dei titoli di viaggio del trasporto pubblico locale a Torino nelle nostre App è una spinta ulteriore alla capillarità dei servizi che offriamo ai nostri clienti. La nostra azienda è costantemente impegnata a investire in soluzioni innovative per rendere gli spostamenti urbani più semplici e accessibili a tutti. Crediamo fermamente che, unendo le forze con partner strategici nel settore del trasporto pubblico, possiamo creare un sistema di mobilità integrata e fluida che risponda alle esigenze di una città moderna e in continuo movimento. Il nostro obiettivo è fornire un’esperienza di viaggio senza interruzioni, riducendo i tempi di spostamento e favorendo una mobilità sempre più sostenibile” commenta Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales and Marketing Officer di Telepass.

 

Per usufruire del servizio è necessario aver sottoscritto l’offerta Telepass Plus o Telepass Pay X, scaricare l’App, entrambe sono disponibili per i sistemi iOS e Android, selezionare il servizio di trasporto pubblico tra le icone presenti e acquistare la soluzione desiderata (biglietto singolo o giornaliero). I biglietti possono essere acquistati anche sull’App URBI.

 

“Liberazioni”, tutte le iniziative a Torino per il Giorno della Memoria

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Il calendario civile da sempre rappresenta per il Polo del ‘900 e per i suoi Enti partner un momento importante per affermare il proprio ruolo di presidio civile; in questa ottica si inserisce Liberazioni, il programma di eventi ed iniziative coordinato dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, sviluppato in occasione dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione: dal Giorno della Memoria, passando per il 25 Aprile e ampliando lo sguardo a scala europea, il progetto ripercorre le diverse tappe del calendario civile con le liberazioni dei campi di concentramento, le strade della Resistenza partigiana e costruzione dell’Italia democratica.

Sono molte le iniziative in programma in occasione del Giorno della Memoria, sviluppate dal Polo del ‘900, insieme agli Enti partner della Fondazione, la Città di Torino e con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte.
Dichiarano Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale del Piemonte, e Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione: “Su una lapide del cimitero monumentale di Torino sono incisi i nomi dei 495 ebrei che non fecero ritorno, inghiottiti dal buco nero della Shoah, la più imponente macchina di morte mai costruita. Il 27 gennaio è il Giorno in cui abbiamo il dovere di fare Memoria. Fare Memoria di quei luoghi di crimini efferati e di torbide aberrazioni che furono i campi di sterminio, dove vennero reclusi migliaia di italiani (ebrei, internati militari, partigiani ed antifascisti di diverso credo politico). Fare Memoria dei tredici milioni di esseri umani che vennero uccisi tra l’estate del 1939 e il maggio del 1945. Fare Memoria dell’infamia delle leggi razziali del 1938, che resero l’Italia complice dello sterminio. Fare Memoria, perché i testimoni diretti della Shoah e della Resistenza ci stanno lasciando e non possiamo permettere che prevalga l’oblio, dimenticando, o peggio cancellando, il passato. Un impegno che come Comitato Resistenza e Costituzione portiamo avanti anche quest’anno, sostenendo il ricco calendario di iniziative organizzate dal Polo del ‘900 e dai vari Enti, che siamo certi riusciranno a interessare anche le generazioni più giovani”.

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ IN PROGRAMMA
Il 23 gennaio sono state posate a Torino altre 6 Pietre di Inciampo dedicate a deportati politici e razziali. Stolpersteine (Pietre d’Inciampo) è un monumento diffuso e partecipato dell’artista tedesco Gunter Demnig. Per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, l’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti
all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Le Pietre di Inciampo restituiscono la storia personale e ridanno nome a chi ne fu privato per via dell’applicazione dell’ideologia nazifascista.
Il 25 gennaio, si è tenuta al Salone Concerti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, “La Musica dei Giusti: altri ritratti musicali”: “Chi salva una vita salva il mondo intero” così recita un verso del Talmud. Parole che sono il simbolo delle azioni di donne e uomini non ebrei che, durante la Seconda guerra mondiale, salvando la vita anche a un solo ebreo, sono stati riconosciuti Righteous Among the Nations (Giusti tra le nazioni) dallo Yad Vashem di Gerusalemme. Il Concerto del 25 gennaio 2025 ricorderà nuovamente Raoul Wallenberg, già celebrato nel Concerto del 2018, e altri personaggi; in particolare, verranno realizzati ritratti musicali di due diplomatici che hanno agito nella Lituania dei terribili anni successivi all’invasione tedesca: Chiune Sugihara e Jan Zwartendijk.
Il 27 gennaio, al Polo del ‘900, si terrà l’inaugurazione di “Tornare; Mangiare; Raccontare. 1945: Primo Levi e la liberazione di Auschwitz”, suggestiva installazione multimediale visitabile fi no al 15 febbraio, che guida il visitatore a incrociare lo sguardo dei liberatori e dei liberati, a incontrare sul proprio cammino chi non ha fatto ritorno, a misurarsi con l’urgenza di testimoniare dei superstiti. Elementi testuali e visuali, insieme agli oggetti esposti – la casacca di un prigioniero, dono di Primo Levi all’ANED; il dattiloscritto autografo di Storia di dieci giorni, poi diventato l’ultimo capitolo di Se questo è un uomo – offrono un simbolico percorso di rifl essione per “Non dimenticare”.
Sempre il 27 gennaio, Rai Radio 3 realizza – in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi e con il Polo del ‘900 – una lettura di “Storia di dieci giorni”, ultimo capitolo di “Se questo è un uomo: Fuori dello spazio e del tempo. Primo Levi, Storia di dieci giorni: Auschwitz 18-27 gennaio 1945”. Sono le pagine in cui Primo Levi fa la cronaca dei suoi “dieci giorni fuori del mondo e del tempo”, tra la fuga dei nazisti e l’arrivo dell’Armata Rossa ai cancelli del Lager. Le letture sono affi date a Gabriele Vacis, con la scenofonia di Roberto Tarasco, e il commento di Fabio Levi, Domenico Scarpa e Roberta Mori. La serata, aperta al pubblico, sarà trasmessa in diretta radiofonica per il programma Radio 3 Suite.
Infine, il 27 gennaio, al Polo del ‘900 un ricordo di Furio Colombo, promotore e primo fi rmatario della legge con la quale il Parlamento italiano nel 2000 fissò la data del Giorno della Memoria nel nostro calendario civile. Cinque anni dopo l’Assemblea delle Nazioni Unite ne fece una ricorrenza internazionale. Durante l’evento verrà proiettata l’intervista a Furio Colombo, curata da Alberto Saibene ed Enrico Morteo nell’ambito di un progetto realizzato dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa nel 2009, che ha raccolto le testimonianze di 20 collaboratori di Adriano Olivetti. Prima della proiezione, rivedremo insieme sette minuti dell’intervista con la quale il Polo del ‘900 aprì il concerto del Giorno della Memoria nel 2023. Con Paolo Borgna, Valentino Castellani, Franco Debenedetti, Fabio Levi. L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Il 29 gennaio, “Del coraggio silenzioso”: in anteprima a Torino, reading teatrale di e con Marco Baliani, padre del teatro di narrazione, con musiche dal vivo eseguite da Roberto Izzo. Sulle note di un violino, prende forma il rifi uto di Rosa Parks a cedere il posto a un bianco sul bus, l’arresto a Lampedusa del pescatore tunisino Zenzeri Abdelbasset, salvatore di immigrati, l’archeologo Khaled alAsaad massacrato a Palmira, la poetessa Ilse Weber assassinata a Auschwitz, la resistenza del monaco tibetano Palden Gyatso.
Il 6 febbraio “L’eredità della guerra. L’esodo giuliano dalmata e altri esodi”. Nel seminario si presenteranno il Portale Atlante dei campi di assistenza per profughi istriani-giuliani-dalmati, dell’Istituto Parri, dedicato al tema dell’accoglienza degli esuli, sullo sfondo del dopoguerra italiano; il volume di G. Spinelli, Dopo l’esodo: da profughi a cittadini (Brescia 2024) sul processo di integrazione di giuliani e dalmati a Brescia alla presenza dell’autore; le esperienze didattiche condotte con i materiali dell’applicazione Istoreto L’esodo istriano-fi umano-dalmata in Piemonte; la traduzione delle interviste degli Esuli della Prussia orientale, parte del progetto Voci di tedeschi in fuga del Dipartimento di Lingue dell’UniTO.
Infine il 7 febbraio, il seminario “Nodi storici del conflitto israelo-palestinese. Memorie, diritti e speranze per una pace giusta”. Vi sono libri che divengono rapidamente essenziali punti di riferimento per l’analisi e la ricerca di soluzioni a problemi all’apparenza irrisolvibili nella loro drammaticità. A tale descrizione corrisponde la questione israelo-palestinese a cui Anna Foa dedica pagine illuminanti ne Il suicidio di Israele (Bari-Roma 2024). È intorno ai quesiti e alle proposte che vi ritroviamo contenute che si terrà un seminario di studi con la partecipazione dell’autrice e di autorevoli esperti appartenenti a campi diversi: giuristi, magistrati, storici e giornalisti che analizzeranno i temi proposti alla luce delle loro specifi che competenze, a partire da questa domanda: come conciliare le memorie del passato e la giustizia alla ricerca di una pace giusta e durevole?

Al Regio i Carota Boys in festa per Sinner

Il Watch Party organizzato dai Carota Boys e dedicato alla finale degli Australian Open 2025, con la storica vittoria di Jannik Sinner, è stato un vero successo. Oltre mille persone hanno affollato il Teatro Regio di Torino per assistere alla proiezione della partita e celebrare insieme il trionfo del tennista numero uno al mondo.

Sinner ha conquistato il titolo per la seconda volta, con una vittoria schiacciante che ha emozionato tutti i presenti. L’iniziativa ha unito la città di Torino in un’occasione unica, trasformando il Teatro Regio in un simbolico tempio del tennis.

I Carota Boys hanno condiviso il loro entusiasmo per questa straordinaria iniziativa, che ha coinvolto tifosi e appassionati in un clima di festa e passione per il tennis.