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Caprioli, volpi, uccelli (e serpenti): la Città metropolitana e il Canc li salvano “on the road”

ANCHE NEL 2025 SI RINNOVA LA CONVENZIONE CON IL CENTRO ANIMALI DI GRUGLIASCO PER LA FAUNA SELVATICA

Caprioli, volpi, rapaci, serpenti velenosi: sono centinaia gli animali selvatici presi in carico nel 2024 dal Canc – Centro Animali non Convenzionali dell’Università di Torino nell’ambito della convenzione attiva con la Città metropolitana di Torino per il servizio di recupero sul territorio di animali selvatici feriti.

Un accordo che viene confermato anche per il 2025 con il rinnovo per il progetto “Salviamoli Insieme on the road” per il recupero sul territorio di alcune particolari specie selvatiche ferite rinvenute sul territorio metropolitano: una collaborazione più che ventennale con il CANC, che ha sede a  Grugliasco in largo Braccini 2 per avvalersi della professionalità e della passione dei sanitari e dei tecnici veterinari per recuperare e salvare animali non convenzionali in difficoltà: nello specifico ungulati, carnivori, rapaci diurni e notturni, ofidi.

“La Città metropolitana di Torino, grazie al progetto Salviamoli Insieme on the road, garantisce un importante presidio sul territorio per la tutela della fauna selvatica” commenta il consigliere metropolitano delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero riportando i dati dell’impegno dell’anno appena concluso: 280 gli interventi nel corso del 2024.

Si può chiamare il numero 349.4163385 per essere messi in contatto con un operatore specializzato per segnalare un animale ferito o in difficoltà, ricevere consigli su come comportarsi in attesa dell’intervento dei veterinari. I tecnici che rispondono sono in possesso di una laurea che li abilita a soccorrere e gestire nel modo più corretto la fauna selvatica, tutelando l’incolumità di chi chiama e degli animali. L’esperienza accumulata in anni di servizio consente ai tecnici di valutare se, nei casi meno gravi, il cittadino può portare direttamente al CANC gli animali rinvenuti o se, invece, occorre un intervento diretto da parte di personale in grado di manipolare in maniera corretta animali che non sono abituati al contatto con l’uomo e possono subire danni gravi a seguito di un intervento errato.

Il servizio è attivo 24 ore su 24
Le segnalazioni di animali selvatici in difficoltà possono anche essere inviate via e-mail infofauna@cittametropolitana.torino.it

Prevezione incidenti con la fauna selvatica
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2024/prevenzione_incidenti_fauna_selvatica/

CS

Finalmente si torna a parlare dell’importanza dell’industria dell’auto

IL COMMENTO di Mino Giachino

Caro Direttore, è proprio vero che a volte occorre arrivare sin sull’orlo del burrone per svegliarsi e reagire.

È ciò che sta capitando all’industria dell’auto , ancora oggi la filiera industriale più importante in Italia e in Europa. Proprio oggi un commerciante di via Bertola mi saluta e mi dice ho visto che il Presidente degli industriali dice le cose che dice Lei sul settore auto. Non capita solo qui , capita anche in Germania dove il cancelliere socialista si è accorto che la delibera votata dalla sinistra, dai verdi e dal PD in Europa che punta solo sull’auto elettrica e che dal primo gennaio di quest’anno mette sanzioni pesantissime sulla vendita di auto tradizionali, che ha di fatto  bloccato le vendite da alcuni mesi, può far sparire la filiera industriale più importante d’Europa . Ricordo che da anni a Torino non si puntava più sulla industria ma tutto sul turismo, sulla cultura e ora sui grandi eventi senza accorgersi che questi settori molto importanti contengono però una quota di salari poveri e a tempo parziale molto alta mentre l’industria prevede lavoro a tempo indeterminato e quindi più sicuro: ma a Torino questo non lo hanno capito nemmeno i commercianti per cui nessuno lega il fatto che la caduta della crescita economica della nostra Città ha avuto effetti pesanti proprio sul commercio .

Quando a fine 2021 il Parlamento votava l’ultima Legge di Bilancio del Governo Draghi che non prevedeva neanche un euro a favore del settore auto ho dovuto muovermi io a sottolineare la gravità di quella scelta e a proporre di rifinanziare il settore. Ringrazio il Capogruppo Riccardo Molinari che accolse la mia proposta che portò alla nascita del fondo Giorgetti per il settore auto.
Pochi mesi prima il Governo giallorosso non aveva detto nulla sulla cessione della Fiat alla Peugeot. Bastava mettere la golden power e Tavares non avrebbe combinato i guai che ha combinato taglieggiando il nostro indotto e portando la costruzione della nuova 600 e della nuova Lancia all’estero.
 C’è voluto il Ministro Urso per chiedere a Tavares che in cambio dello stanziamento di un miliardo per il 2024 Stellantis tornasse a rialzare la produzione di auto in Italia a un milione l’anno. C’è voluta la Meloni per avere un tono molto duro e chiaro con John Elkann.  Quando però il mercato ha iniziato a rallentare con forza la vendita delle auto con motore endotermico senza che crescessero le vendite dell’auto elettrica, malgrado gli incentivi, si è arrivati alle dimissioni di Tavares che aveva tre avversari il sindacato americano, il sindacato francese e il Governo italiano.
Il calo delle vendite di auto che ha riportato la produzione italiana di auto al livello del 1956, mentre la Fiat nel 1989 era la prima in Europa per quote di mercato, ha risvegliato il timore di perdere un comparto molto importante e che avrà ancora un ruolo nel futuro.
Nel settore auto un occupato ne genera tre all’esterno,  tra indotto, concessionarie, pubblicità, design industriale, servizi di terziario , commercio, ristorazione etc.etc.
Alla iniziativa del Governo che da un anno cerca alleati in Europa per modificare una delibera catastrofica, sulla quale il silenzio della Schlein , del PD e di una parte del sindacato e’ fortissimo , ora si aggiunge la disponibilità del Cancelliere  tedesco e la disponibilità di Ursula che a dispetto della Schlein ha un ottimo rapporto con Giorgia.
Qui a Torino il sindacato invece di appoggiare  il Governo per difendere il settore si   è messo in mezzo tra Tavares e Urso. Lo Russo pur di avere l’appoggio de La Stampa, addirittura si è lamentato col Governo per aver litigato con Tavares quando era chiaro a tutti che Tavares non avrebbe mai favorito Torino e dopo aver firmato un accordo con Regione e Comune di un certo tipo, vista la insistenza del Governo e’ stato costretto fine a promettere l’arrivo della 500 ibrida a Mirafiori.
Ora la cosa più urgente è difendere le aziende dell’indotto cui le case automobilistiche europee  hanno azzerato gli ordini e che si trovano le Banche alle calcagna. Occorre prevedere interventi creditizi come quelli usati durante il Covid. Le nostre aziende dell’indotto che lavorano per gran parte delle case automobilistiche sono un patrimonio industriale di grande livello e danno un contributo al PIL di Torino  e del Piemonte ancora superiore a quello del turismo e della cultura e inoltre sono uno sbocco lavorativo interessante per i neodiplomati e neolaureati che altrimenti andrebbero a cercare un futuro all’estero portandoci via così  le energie migliori.
Sarebbe bene che anche in Consiglio regionale si discutesse di questo argomento vitale per la economia piemontese e per il futuro lavorativo dei nostri giovani.

I concerti di inizio anno. Rock Jazz e dintorni a Torino: Roberto Vecchioni e Luca Barbarossa

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Gli appuntamenti musicali della settimana

Martedì. Al Jazz Club si esibisce Davide Alemanni.

Mercoledì. Sempre al Jazz Club performance dei The Chicago Blues Jam!

Giovedì. Al teatro Colosseo è di scena Roberto Vecchioni. Al Jazz Club si esibiscono i Perchè Concato. Alla Divina commedia suonano i So What Jazz Ensemble.

Venerdì. Al teatro Colosseo si esibisce Luca Barbarossa. All’Hiroshima Mon Amour  è di scena Dottor Lo Sapio e Trio Marciano. Al Jazz Club suonano i Bella Mbriana. Al Folk Club si esibisce Jesper Lindell & Scarlet Rivera. Al Magazzino sul Po è di scena il cantautore Marco Castello con 2 concerti (alle 20 e alle 22.30). Al Blah Blah è di scena Claudia Buzzetti.

Sabato. All’Hiroshima suona La SAD. Al Jazz Club si esibisce il Marco Betti Trio. Al Blah Blah suonano i Dievel.

Domenica. Alla Divina Commedia è di scena la Alchemya City Band. Al Jazz Club suonano gli Only Pop- e De Gruttola Duo. Allo Ziggy si esibisce Aux Animaux.

Pier Luigi Fuggetta

Semaforo antismog: fino a martedì 7 gennaio prosegue il livello 1 (arancio)

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Resterà in vigore fino a martedì 7 gennaio 2025 compreso (prossimo giorno di controllo) il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate nei giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

La denuncia di Fdi: “Ossa e foto dimenticate al cimitero”

ALESSI – GIOVANNINI – CARIA CIRCOSCRIZIONE 7): “SITUAZIONE FUORI CONTROLLO”

“Situazione che purtroppo si ripete negli anni, ai sepolti si deve dare dignità.
Per i fatti avvenuti al Cimitero Monumentale di Torino, all’interno della Circoscrizione 7, esprimiamo vicinanza ai parenti delle vittime di questo scempio e chiediamo ai Servizi Cimiteriali e AFC, che dipendono direttamente dall’amministrazione comunale, di relazionare l’accaduto in una Commissione della circoscrizione 7.
È importante non lasciar perdere questi episodi per far sì che non possano riaccadere, come già avvenuto negli anni, e non provocare ulteriore dolore a chi già ha sofferto per la dipartita di un caro.
La Città deve controllare meglio i lavori nel Cimitero Monumentale, quello che è accaduto è inaccettabile. Nel periodo Natalizio troppe persone hanno potuto constatare questa situazione raccapricciante.
Presenteremo una Interpellanza per avere chiarimenti”.

Eseguito per la prima volta intervento combinato di sostituzione valvolare aortica al Mauriziano

Eseguito per la prima volta intervento combinato di sostituzione valvolare aortica percutanea e angioplastica coronarica con un nuovo sistema valvolare su un paziente ultraottantenne con una grave stenosi aortica e coronaropatia, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino
Nei giorni scorsi é stato eseguito dal gruppo dell’emodinamica (Tiziana Aranzulla, Gianmarco Annibali e Giorgio Quadri), coordinato dal dottor Innocenzo Scrocca, un intervento innovativo per il trattamento della stenosi aortica, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci). L’intervento è stato eseguito su un uomo di 85 anni, che, oltre alla stenosi aortica, soffriva di una grave coronaropatia ed era indispensabile nella stessa seduta correggere la stenosi aortica e subito dopo disostruire le coronarie con un’angioplastica coronarica.
Per poter eseguire l’intervento combinato è stata usata una valvola aortica per via transcatetere (TAVI) di ultimissima generazione.
In particolare è stato eseguito il primo impianto in Italia della nuova valvola transcatetere Evolut™️ FX+ di Medtronic, che, grazie al particolare design con 3 celle ampie, offre ai cateteri maggiore spazio di manovrabilità per poter facilitare l’accesso alle coronarie dei pazienti che necessitano o necessiteranno una reincanulazione coronarica.
Il primo impianto effettuato presso l’ospedale Mauriziano segna un passo fondamentale nell’adozione di tecnologie all’avanguardia in Italia, confermando la struttura come uno dei centri di riferimento per l’innovazione in campo cardiologico. L’intervento è stato eseguito con successo e con un decorso post-operatorio regolare ed il paziente è stato dimesso in terza giornata.
“Siamo estremamente orgogliosi di essere i primi in Italia a realizzare questo impianto” ha dichiarato il dottor Giuseppe Musumeci (Direttore della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino). “Questo risultato non solo rappresenta un’importante pietra miliare per la nostra équipe, ma anche per tutti i pazienti che beneficeranno di trattamenti sempre più sicuri ed efficaci.”
L’ospedale Mauriziano di Torino continua ad impegnarsi nella promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di garantire ai propri pazienti le migliori soluzioni terapeutiche disponibili.
Infatti sempre presso la Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino è stato eseguito il primo intervento presso una struttura pubblica in Italia con l’utilizzo del sistema valvolare aortico ACURATE Prime™, tra le più recenti ed innovative tecnologie per la sostituzione di valvola aortica transcatetere (TAVI).
La stenosi aortica è la malattia valvolare più frequente nei Paesi occidentali, a causa dell’invecchiamento della popolazione, con una prevalenza di circa il 3% nei pazienti con età superiore ai 75 anni ed una mortalità dall’insorgenza dei sintomi di circa il 50% a distanza di 3 anni.  Le cause della stenosi aortica sono prevalentemente la sclerosi dei tessuti e la calcificazione della valvola aortica, causata appunto dal fisiologico invecchiamento dei tessuti, che portano ad una riduzione della sua capacità di apertura durante la contrazione del ventricolo sinistro verso l’aorta. Ne risulta quindi una diminuzione della quantità di sangue che fuoriesce dal cuore e quindi in tutto l’organismo. Nelle forme meno severe la stenosi aortica è asintomatica ma, con l’aggravarsi della patologia, insorgono i sintomi tipici, che consistono in affanno, dolore al petto e svenimento, principalmente ma non solo sotto sforzo.
La mortalità per stenosi aortica severa dall’insorgenza dei sintomi, nonostante la terapia medica ottimizzata, è infatti del 25% ad 1 anno e del 50% a 2 anni. In aumento l’incidenza della stenosi aortica: circa il 2-3% nella popolazione di età maggiore di 65 anni. Sopra gli 80 anni, ne soffre una persona su 4.
Fino a circa 20 anni fa, l’unica terapia a disposizione che potesse risolvere il problema della stenosi aortica era la sostituzione chirurgica della valvola aortica. Questo intervento a cuore aperto, effettuato solo in anestesia generale, veniva riservato esclusivamente ad una fetta limitata dei pazienti, quelli che per giovane età o per buone condizioni fisiche, potevano affrontare i rischi di una chirurgia.
Nella speranza di poter garantire un trattamento efficace al maggior numero possibile di pazienti con stenosi aortica, in particolare a coloro che non sarebbero stati sottoposti ad intervento chirurgico, è stata sviluppata dai cardiologi negli ultimi anni la procedura di TAVI (dall’inglese Transcatheter Aortic Valve Implantation, ovvero sostituzione transcatetere della valvola aortica).
Questa procedura prevede la sostituzione della valvola aortica mediante l’impianto di una protesi che viene avanzata sino al cuore passando dall’arteria femorale (una arteria dell’inguine).
La protesi viene impiantata al posto della valvola aortica e ne sostituisce in tutto e per tutto la sua funzione.
Tale procedura, eseguita dai cardiologi interventisti, consente infatti di evitare l’intervento chirurgico e viene effettuato nella stragrande maggioranza dei casi in sola anestesia locale.
La procedura di TAVI ha dimostrato negli ultimi anni di avere risultati superiori alla chirurgia nei pazienti per i quali l’intervento chirurgico tradizionale comporta rischi elevati, mentre ha dato risultati assolutamente comparabili  a quelli chirurgici nei pazienti con rischio chirurgico più basso.
“Come evidenziato dai dati, è necessario intervenire precocemente quando si presentano i sintomi di stenosi aortica severa (dolore toracico, svenimenti e mancanza di fiato), in quanto da quel momento la mortalità diventa molto elevata – dichiara il dottor Giuseppe Musumeci – Avere a disposizione queste nuove tecnologie per la sostituzione di valvola aortica transcatetere è quindi molto importante, in quanto offre diversi benefici che hanno una ricaduta rilevante sui pazienti che ne possono usufruire. Le particolari caratteristiche di semplicità e precisione di impianto ci permettono di ridurre i tempi in sala operatoria, oggi anche in una popolazione ancora più ampia di pazienti”.
“Oggi è necessario tenere sempre presente che l’innovazione medica e scientifica aumenta l’aspettativa di vita e quindi può essere necessario dover intervenire nuovamente su uno stesso paziente – spiega il dottor Musumeci – Avere quindi l’opportunità di poter impiantare una seconda valvola oppure di accedere più facilmente alle arterie coronarie in caso di una Malattia Coronarica concomitante significa avere maggiori garanzie per la gestione del paziente durante tutto l’arco della vita, soprattutto nei pazienti più giovani”.
“Quest’anno nel nostro reparto di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano è stato superato per la prima volta il numero di 300 pazienti trattati con TAVI (intervento mini-invasivo in anestesia locale e dimissione precoce senza necessità di riabilitazione) – dichiara il dottor Musumeci – confermando questo come uno dei primi cinque Centri in Italia (e il primo in Piemonte) per questa tipologia di interventi che stanno garantendo risultati clinici straordinari in termini di prognosi dei pazienti, con dati migliori rispetto a quelli dei principali registri europei e statunitensi. Inoltre anche il numero di pazienti affetti da malattie della valvola mitrale o tricuspidale trattati con intervento mini-invasivo di riparazione per via percutanea è stato molto alto, superando i sessanta pazienti trattati (anche in questo caso primo Centro in Piemonte e tra i primi tre Centri italiani) con ottimi risultati clinici per i pazienti”.
Questi risultati sono frutto della visione della Direzione aziendale dell’ospedale Mauriziano, che ha permesso di creare una rete con gli ospedali di Rivoli, San Luigi, Savigliano, Vercelli ed Aosta, che hanno inviato presso il Mauriziano i pazienti affetti da malattie valvolari da sottoporre a TAVI o CLIP mitralica / tricuspidale. I cardiologi di questi ospedali sono stati coinvolti direttamente nelle procedure ed hanno avuto modo di crescere professionalmente diventando operatori esperti e certificati. La scommessa per il futuro sarà quindi quella di rendere possibile l’esecuzione di queste procedure presso Centri non dotati di cardiochirurgia ma con Cardiologi interventisti esperti che si sono formati presso i Centri con grande esperienza.

Arrivano i saldi. A Torino e provincia la spesa stimata è di 140 euro a testa e 300 a famiglia

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In conformità a quanto stabilito nella seduta della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 14 ottobre 2024, la data di inizio delle vendite di fine stagione per il   periodo invernale decorre dal 4 gennaio 2025 come previsto dall’Accordo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome , non sono consentite le vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti le vendite di fine stagione.

Saranno 16 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping nel periodo dei saldi, a partire da sabato 4 gennaio. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio ogni persona spenderà circa 138 euro e ogni famiglia 307 euro per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro. A Torino e provincia la spesa stimata è di oltre 390 milioni di euro.

«I saldi che stanno per partire – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – rimangono un momento importante non più solo per abbigliamento ed accessori ma anche per altri comparti, come l’intimo, il tessile, l’arredo e gli accessori per la casa, fino alla tecnologia e agli elettrodomestici. Rispetto agli anni passati i saldi invernali forse saranno meno smaglianti, anche perché arrivano troppo a ridosso di altri appuntamenti come il Blackfriday che, di fatto, anticipano gli sconti in prossimità del Natale. Ma non va dimenticato che sono numerosi i negozi che adottano politiche di qualità e di serietà verso i clienti durante l’anno, lasciando ai saldi il momento magico dello sconto.

Non è semplice fare previsioni per la stagione dei saldi, ma possiamo osservare che gli acquisti natalizi sono stati poco orientati su cappotti e capi pesanti e potranno lasciare ai saldi occasioni interessanti per un’ampia fascia di clientela. Per chi è rimasto in città sabato l’occasione sarà ghiotta».

«Con il commercio anche i saldi stanno cambiando – evidenzia Roberto Orecchia, presidente del Gruppo Moda di Ascom Confcommercio Torino e provincia -. Rispetto a 10 anni fa, quando i clienti aspettavano i saldi per comprare quel capo in più che diventava accessibile con il 30 o 40% di sconto, oggi si punta all’acquisto del ‘necessario’ per la vita quotidiana. Soprattutto per la fascia media e per chi non vuole il fast fashion, il saldo significa poter acquistare capi di qualità da indossare tutti i giorni. Si venderanno sicuramente pantaloni, camicie, maglie, giubbotti, giacconi da usare ancora in stagione.

Il saldo è un’ottima occasione per chi vuole un prodotto di pregio e quello speciale servizio di consulenza che non manca mai nei nostri negozi. Saranno certamente saldi qualificati, in continuità con le proposte della stagione, e permetteranno uno shopping più consapevole e più attento da parte di una clientela, che si orienta sempre di più su capi anche importanti e di brand magari anche cari, ma con un’attenzione particolare all’utilizzo di ciò che si acquista».

Ex campionessa di sci 84enne spara al vicino di casa e lo ferisce gravemente

L’ex sciatrice olimpionica Vera Schenone, di 84 anni, oggi ha sparato alcuni colpi di pistola con l’arma detenuta regolarmente dal marito, all’addome di un vicino di casa. L’uomo, 53 anni,  è ferito gravemente ed è ora ricoverato alle Molinette ma non sarebbe in pericolo di vita. È accaduto a Moncalieri, in strada Cantamerla, probabilmente per dissidi di vicinato. I carabinieri stanno svolgendo le indagini. La donna è agli arresti domiciliari.

 

Botti pericolosi, maxi sequestro della polizia a Torino: tre arresti

 

Nuovo sequestro di botti della Polizia di Stato nelle ore antecedenti il Capodanno 2025. L’attività condotta da personale della Divisione P.A.S. della Questura di Torino ha portato all’arresto di tre cittadini italiani e alla denuncia di un quarto.

Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale monitoravano una bancarella con artifizi pirotecnici di libera vendita in esposizione, ubicata nei pressi di una stazione di servizio carburanti nel quartiere Regio Parco. L’attività veniva gestita da più soggetti i quali, in modo alternato, si allontanavano a bordo di un monopattino dal banco per farvi ritorno alcuni minuti dopo.

Veniva individuato in uno stabile della zona il luogo di destinazione. Uno dei soggetti veniva visto uscire ed entrare con dei razzi sottobraccio; poco dopo altri due soggetti venivano visti trafficare nei pressi di un’auto in sosta nel cortile.

I poliziotti verificavano che sotto il veicolo erano state occultate tre borse e uno zainetto contenenti un cospicuo numero di artifizi esplodenti artigianali non classificati. Venivano rinvenute 15 bombe carta tipo cipolla e 284 bombe carta tipo petardo, per un peso complessivo di massa attiva di circa 8 chili. Tali manufatti risultavano ad alta pericolosità per l’assenza di condizioni di sicurezza, per il materiale utilizzato nella fabbricazione e nel confezionamento per la possibilità di provocare “esplosioni per simpatia” (consistente nella capacità di un ordigno di innescare l’esplosione di quelli vicini).

Tutte e tre le persone venivano fermate, una inoltre veniva trovata in possesso di 20 bombe carta petardo contenuti in un sacchetto.

Veniva perquisita l’abitazione, ubicata nello stabile in questione, di un conoscente dei tre fermati. Venivano ritrovati e rinvenuti artifizi pirotecnici classificati per un peso complessivo di 50 chili. Il titolare dell’appartamento veniva denunciato in stato di libertà per fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto la convalida dell’arresto.

Le tre persone fermate venivano arrestate per la detenzione illecita di materiale esplodente e per fabbricazione o commercio di materie esplodenti.

Trenitalia, in arrivo i nuovi regionali

  • Stimati, per l’anno appena iniziato, 430 milioni di viaggiatori
  • nel 2025 dodici nuovi treni elettrici a doppio piano in arrivo in Piemonte
  • nel 2027 Regionale avrà la flotta quasi completamente rinnovata: saranno 1061 i nuovi convogli, pari all’80% del totale

Cento nuovi treni regionali nel 2025, per un investimento economico di 850 milioni di euro e oltre 430 milioni di viaggiatori stimati. In cifre, il 2025 per il Regionale di Trenitalia si apre all’insegna della crescita in linea con quanto previsto dal Piano strategico 2025-2029 del Gruppo FS Italiane.

In Piemonte, nel 2025, sono previste ulteriori dodici consegne di nuovi treni a doppio piano elettrici, che andranno ad aggiungersi ai 46 convogli già in circolazione sulle linee piemontesi.

Grazie ai Contratti di Servizio con le Regioni e Province Autonome, committenti del servizio, nel periodo 2019-2024 sono stati consegnati 540 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 già acquistati in precedenza, porta a 875 il numero dei nuovi treni in circolazione. Numero destinato a crescere poiché, con le ulteriori consegne previste fino al 2027, Regionale potrà contare su 1.061 nuovi convogli, pari all’80% dell’intera flotta rinnovata, per un investimento complessivo di sette miliardi di euro.

Le novità del 2025

Tra le principali novità in vigore dal mese di gennaio, l’indennizzo automatico per coloro che hanno acquistato il Biglietto Digitale Regionale: in caso di ritardo del treno, i passeggeri riceveranno automaticamente – senza dover fare alcun tipo di richiesta – l’indennizzo da ritardo entro 30 giorni.

Riprende, inoltre, la nuova edizione di “X-GO”, il programma loyalty che, dopo il successo del 2024 chiuso con oltre un milione di iscritti, quest’anno permetterà di accumulare i punti più facilmente poiché ne verranno assegnati due ogni euro speso per viaggiare.

Infine, l’iniziativa “Viaggi in Regionale” realizzata in collaborazione con Lonely Planet e dedicata ai panorami italiani da scoprire con i collegamenti Line del Regionale. Si tratta di una guida che esplora cinque itinerari (Tuscany Line, Trasimeno Line, Trabocchi Line, Salento Line e Taormina Line) che propongono esperienze eno-gastronomiche e naturalistiche in tipico stile Lonely Planet, da raggiungere comodamente in treno anche grazie alla Promo Italia in Tour che, nelle sue varianti 3 e 5 giorni, consente viaggi illimitati sui treni di Trenitalia.

L’impegno per il Giubileo 2025

In occasione del Giubileo 2025, per facilitare gli spostamenti dei pellegrini che raggiungeranno Roma, è stata attivata, in collaborazione con ATAC, la vendita dei biglietti Metrebus sull’APP Trenitalia, per viaggiare sui mezzi pubblici della Capitale e della sua area metropolitana. Inoltre, sono state aggiunte nuove corse al Leonardo Express con partenze da Roma Termini fino alle 23:35 e dall’Aeroporto di Fiumicino fino alle 00:23.

Per incentivare l’utilizzo del Regionale anche in occasione di viaggi spirituali e pellegrinaggi, Trenitalia ha realizzato – in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi – un travel book sul patrimonio di cattedrali, chiese e santuari che è possibile raggiungere comodamente in treno. L’iniziativa editoriale si concentra in particolare su venti destinazioni tra le principali mete di culto, tutte da esplorare.

I numeri e le sfide del 2024

Nel 2024 sono stati 415 milioni i passeggeri del Regionale, 8 milioni in più rispetto all’anno precedente. Circa il 45% del totale dei passeggeri ha scelto il Regionale per motivi di svago e turismo.

Tra i traguardi più importanti dell’anno appena trascorso c’è la nascita del nuovo brand Regionale, caratterizzato dal rinnovo della flotta all’insegna della sostenibilità.

Sono aumentati i collegamenti intermodali del servizio Link del Regionale – treno+bus e/o treno+nave – arrivando ad essere circa 200 in tutta Italia, per un servizio ancora più capillare in grado di raggiungere anche le località dove non arriva il treno.

Il 2024, inoltre, ha visto un maggiore utilizzo del Biglietto Digitale, che oggi rappresenta il 43% dei biglietti di corsa semplice venduti e che consente di ricevere informazioni sul viaggio in tempo reale.  Infine, l’attivazione di Tap&Tap – il nuovo sistema di pagamento, rapido e digitale – che, dopo il Veneto, è stato introdotto anche lungo le tratte che collegano con gli aeroporti (Fiumicino, Torino, Cagliari e Palermo) e sulle linee Firenze-Pisa-Livorno e Torino-Bardonecchia.