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Così giovani e già criminali: 10 arresti e 27 denunce per droga e strappo di collanine

OPERAZIONE DELLA POLIZIA A TORINO

La Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione ad alto impatto finalizzata al contrasto della criminalità giovanile, ha concluso una importante attività sul territorio della provincia di Torino, che ha avuto avvio lo scorso 22 agosto con l’intensificazione di azioni di prevenzione e contrasto che hanno riguardato giovani dediti principalmente, in gruppo o singolarmente, alla commissione di reati in materia di stupefacenti, contro la persona e il patrimonio.

Le attività, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, hanno visto l’impiego degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Torino, supportati dal personale dei commissariati sezionali e del locale U.P.G.S.P., e hanno interessato i principali luoghi di aggregazione dei giovani, tra i quali si menzionano il giardino “Sambuy”, prospiciente la Stazione Ferroviaria “Porta Nuova”, i giardini di via Montanaro, il Parco Dora e le zone cittadine della c.d. “movida” (via Giulia di Barolo, via Vanchiglia, via Verdi, p.zza Vittorio Veneto).

Nel corso delle operazioni, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati fino alla sentenza di condanna definitiva, sono stati arrestati 10 giovani appena maggiorenni per reati in materia di stupefacenti, contro la persona e il patrimonio (in particolare, furti con strappo di collane d’oro); sono stati denunciati in stato di libertà, per le medesime fattispecie di reato, 27 ragazzi di cui 2 minorenni.

Complessivamente le attività hanno consentito di identificare oltre 320 giovani di cui 73 minorenni, italiani e stranieri, di controllare 6 esercizi commerciali (bar e luoghi di abituale ritrovo di giovani) e 2 sale giochi elevando 6 sanzioni amministrative nell’ambito della somministrazione di bevande e alimenti; sono state altresì sequestrate sostanze psicotrope e somme di denaro per oltre € 4.000,00 nonché elevate 6 sanzioni amministrative.

Bimba di 10 anni molestata dall’amico di famiglia sessantenne

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I genitori preoccupati che la loro figlia di 10 anni si comportasse in modo strano  le hanno chiesto il perchè. E la ragazzina ha confidato di avere subìto molestie da due anni dall’amico di famiglia sessantenne con cui veniva lasciata talvolta sola, tanto era considerato persona affidabile. E’ accaduto in provincia di Torino. Prima sono stati effettuati tutti gli accertamenti all’ospedale infantile, poi la segnalazione alla questura e nelle ore successive la squadra mobile di Torino ha fatto scattare il fermo. L’ex impiegato  in pensione e incensurato, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore.  Gli inquirenti stanno raccogliendo elementi per l’accusa, come   da foto che sarebbero state trovate nel cellulare dell’uomo che  si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Montagna: investire sull’agricoltura produttiva e multifunzionale, ma anche sui servizi sociali e scolastici

Coldiretti Torino ha espresso soddisfazione per l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, un provvedimento che riporta la montagna al centro dell’agenda del Paese con interventi su sanità, scuola, connettività, mobilità e attività agrosilvopastorali. Proprio su questi temi Coldiretti ha organizzato due incontri di approfondimento lunedì 22 e martedì 30 settembre prossimi. Il primo è promosso da Donne Coldiretti Torino e si intitola “Fare impresa agricola al femminile nelle aree interne e nelle valli alpine”, dedicato al gap tra città e montagna nei servizi sociali, sanitari e scolastici, oltre alle imprese, un gap che pesa soprattutto sulle imprenditrici agricole. Il secondo appuntamento ha come titolo “La città incontra l’agricoltura di montagna”, un seminario per la promozione del rapporto metropolitano tra il capoluogo sabaudo e i sistemi agricoli delle vallate torinesi. Con la nuova legge sono destinati 200 milioni di euro annui nel periodo compreso tra il 2025-2027 per lo sviluppo delle montagne italiane, Fosmit, per Sanità, Scuola, Agricoltura, Mobilità, Servizi digitali e Turismo, oltre a misure contro lo spopolamento e incentivi per il personale che opera in montagna. Il via libera al provvedimento risponde alla necessità di maggiori innovazioni e infrastrutture, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli nel presidio del patrimonio idrico e boschivo, nella prevenzione di incendi e dissesti, negli aiuti al turismo sostenibile. L’approvazione della legge rappresenta un’opportunità per ridurre la dipendenza energetica dall’estero con la gestione sostenibile dei boschi e la produzione di energia rinnovabile da legno e biomasse.
Per Coldiretti sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e il lavoro in montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo filiere lattiero casearie e carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Fondamentale anche la semplificazione delle procedure tra Stato, Regione e Comuni montani, ma è anche centrale l’investimento nei servizi che permettono agli agricoltori di rimanere a vivere e lavorare in montagna alla pari di chi abita in città.

“Questa legge rappresenta un segnale importante per gli agricoltori che operano in territorio alpino – osserva il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – si riconosce il ruolo centrale nelle attività agrosilvopastorali di montagna per rilanciare un territorio che non accetta più la commiserazione, ma vuole occasioni concrete di rilancio. L’agricoltura di montagna sta facendo passi da gigante verso la multifunzionalità e l’innovazione. Non si produce più solo cibo, ma le aziende producono servizi per le vallate e la stessa Città di Torino. Dobbiamo avviare una stagione di confronto sul piano locale per dare all’agricoltura di montagna un futuro di rilancio economico, e questa nuova legge andrà applicata nel Torinese, con progetti concreti, anche per colmare il divario di servizi tra valli e capoluogo”.

Mara Martellotta

A Torino da lunedì 15 settembre di nuovo in vigore le misure antismog

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Tornano in vigore da lunedì prossimo 15 settembre le misure antismog, già concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il Ministero dell’Ambiente.

Alle limitazioni strutturali valide tutto l’anno che riguardano il divieto di circolazione dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) dei veicoli adibiti al trasporto di persone (categoria M1, M2, M3) e dei veicoli adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione inferiore o uguale all’Euro 2 per i veicoli alimentati a benzina e diesel, con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a GPL e metano, dal 15 settembre 2025 al 15 aprile 2026 si aggiungono:

– il divieto di circolazione veicolare dalle ore 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4;
– il divieto di circolazione veicolare dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci (categoria L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) con omologazione inferiore o uguale a Euro 1.

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Automotive, Torino e Piemonte tra crisi e rilancio: il futuro di Mirafiori nella transizione verso ibrido ed elettrico

L’industria automobilistica italiana si trova in una fase di forte cambiamento, segnata dalla transizione verso l’elettrico e l’ibrido, dalla volatilità della domanda e dalla necessità per i grandi gruppi di ripensare i propri piani industriali. Questa dinamica è particolarmente evidente a Torino e in Piemonte, territori che da decenni rappresentano il cuore del settore e che oggi devono affrontare le sfide di un mercato in trasformazione. I numeri recenti raccontano di una produzione in calo: nel primo semestre del 2025 in Italia sono usciti dagli stabilimenti poco più di 270 mila veicoli, con una contrazione di circa il 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nel solo mese di giugno la produzione di auto non ha superato le 24 mila unità. Anche le immatricolazioni vivono una fase complessa, con alti e bassi legati alla congiuntura economica e alle politiche di incentivo; si registra comunque una crescita delle alimentazioni alternative, con ibride ed elettriche che guadagnano spazio, seppur senza compensare del tutto la flessione complessiva della domanda.

In questo contesto il Piemonte mantiene una filiera ricca di competenze, con stabilimenti produttivi, centri di ricerca e una rete di fornitori che continuano a rappresentare un punto di forza. Tuttavia, la difficoltà di tenere il passo con gli investimenti necessari e il ricorso frequente agli ammortizzatori sociali rischiano di indebolire il tessuto industriale, soprattutto nelle aree più legate alle produzioni storiche. Un simbolo di questa situazione è lo stabilimento di Mirafiori, dove Stellantis ha annunciato il rilancio della Fiat 500 in versione ibrida e interventi per adeguare le linee produttive, mentre la 500 elettrica ha subito negli ultimi mesi fermate e rallentamenti dovuti a una domanda europea altalenante. Accanto a questo la direzione del gruppo ha introdotto piani di uscite volontarie per diverse centinaia di lavoratori, con l’obiettivo di ridimensionare l’organico e favorire l’ingresso di nuove figure con competenze più adatte alla produzione elettrificata.

I sindacati, dal canto loro, esprimono forti preoccupazioni: denunciano il rischio di impoverimento occupazionale e chiedono piani industriali più chiari e vincolanti, sottolineando la contraddizione tra gli utili generati dal gruppo a livello globale e la situazione di incertezza che vivono i lavoratori sul territorio. L’attenzione è puntata sulle garanzie occupazionali, sul ricorso limitato e non strutturale agli ammortizzatori sociali e sulla necessità di accordi che coinvolgano anche le istituzioni locali e il governo centrale.

Le prospettive per Torino e il Piemonte dipenderanno dalla capacità di conciliare esigenze industriali e tutele sociali. Il lancio di modelli ibridi come passaggio intermedio verso una più ampia diffusione dell’elettrico potrebbe consentire di mantenere volumi produttivi, ma richiederà investimenti consistenti e una decisa politica di riqualificazione dei lavoratori. Allo stesso tempo sarà fondamentale diversificare il ruolo del territorio, puntando non solo sulla produzione di serie ma anche su ricerca, sviluppo e servizi tecnologici legati a software, connettività, batterie e sistemi di guida assistita. Solo un equilibrio tra investimenti concreti delle imprese, dialogo sindacale costruttivo e sostegno pubblico potrà garantire che la transizione non si traduca in una perdita di centralità per Torino, ma in una nuova fase di rilancio.

Città di Torino e Lega Navale: navigare sul Po, ecco il nuovo Regolamento

Ieri, l’assessore ai Fiumi della Città di Torino, Francesco Tresso, e il presidente della Lega Navale Italiana – sezione di Torino, Fabio Poli, hanno firmato ai Murazzi un accordo di collaborazione finalizzato alla predisposizione di una proposta di revisione del Regolamento della navigazione fluviale sul Po.

L’intesa si inserisce nell’ambito del progetto “Let’s Po”, che prevede – nel contesto più ampio di riqualificazione del Parco del Valentino e della realizzazione della nuova Biblioteca Civica – il ripristino del servizio di navigazione fluviale sul Po, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del fiume e del parco come attrattori turistici e culturali della città.

Per la realizzazione di questo progetto, l’assessorato ai Fiumi e il servizio ponti e vie d’acqua della Città stanno lavorando anche sugli aspetti legati alla sicurezza della navigazione, che tutelino non solo il nuovo servizio turistico, ma anche le attività di tutte le realtà sociali che operano lungo il tratto torinese del fiume Po. A tal fine è stato istituito un tavolo di lavoro dedicato, che coinvolge tutti gli attori interessati.

L’accordo siglato oggi riconosce alla Lega Navale – sezione Torino un ruolo di supporto tecnico nella predisposizione della proposta di revisione del regolamento, che dovrà in seguito essere sottoposto alla Regione Piemonte – competente in materia – per l’approvazione. La collaborazione riguarderà anche la progettazione della segnaletica da installare lungo il tratto di fiume navigabile, eventuali interventi per incrementare la sicurezza del tratto torinese del fiume, oltre ad attività divulgative e formative rivolte alla cittadinanza.

Da parte sua, la Città metterà a disposizione informazioni e documentazione e garantirà il coinvolgimento della Lega Navale – sezione di Torino negli incontri pubblici e nei tavoli di lavoro sul tema. La collaborazione avrà durata fino al 31 dicembre 2026 e si propone di coniugare sicurezza, tutela ambientale, sviluppo sociale e attrattività turistica, rafforzando il legame storico e culturale tra Torino e il suo fiume.

“Torino sta ridando centralità al suo fiume, elemento di connessione e di svago, ma anche ambiente delicato e fragile che va regolamentato – ha commentato l’assessore Francesco Tresso –. In vista dell’arrivo dei battelli ecologici per la navigazione fluviale stiamo lavorando per aumentare i livelli di sicurezza, coinvolgendo tutti gli soggetti che vivono il Po con le loro attività. Siamo molto contenti della collaborazione con la Lega Navale – sezione di Torino, che con le sue grandi conoscenze e competenze sul tema saprà supportarci al meglio in questo percorso”.

“Come associazione storica, presente sul territorio dal 1900 – ha dichiarato il presidente della Lega Navale – sezione di Torino, Fabio Poli – siamo lieti di poter collaborare con il Comune per definire il nuovo regolamento fluviale in vista della ripresa della nuova navigazione turistica sul Po, mettendo a disposizione le nostre conoscenze in merito alla regolamentazione e alla sicurezza della navigazione”.

TORINO CLICK

Torna Luci d’artista con quattro nuove installazioni luminose

Come ogni inizio settembre si avvicina l’accensione di Luci d’Artista.

La serata inaugurale della ventottesima edizione sarà venerdì 24 ottobre, dalle ore 18:30, quando Torino si illuminerà nuovamente delle sue installazioni, trasformando il cielo della città in un grande palcoscenico di opere concepite da grandi artisti per lo spazio pubblico.

Le Luci saranno visibili dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026.

Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei, su incarico della Città di Torino e in linea con la propria missione istituzionale, cura la realizzazione e la valorizzazione di quello che è ormai il progetto più longevo e simbolico del rapporto tra arte contemporanea e spazio pubblico, identità cittadina e vita culturale.

All’interno del Piano Strategico della Fondazione Torino MuseiLuci d’Artista costituisce la quinta linea culturale accanto a GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima, con l’ambizione di consolidarsi come istituzione permanente di ricerca artistica.

Avviato due anni fa, il percorso di evoluzione del progetto ha portato a un concreto avanzamento e a una riorganizzazione profonda, oggi visibile in un format solido e articolato: la valorizzazione della Collezione principale, sostenuta anche da un programma di restauro permanente, lo sviluppo di COSTELLAZIONE una rete nazionale di opere realizzate dai principali musei e spazi d’arte contemporanea, la nascita di DUET il programma stabile di collaborazioni internazionali e  ACCADEMIA DELLA LUCE, il public program realizzato in collaborazione con i dipartimenti educazione dei musei, il tutto supportato da un Piano di comunicazione integrato. Un processo di crescita del progetto che la Fondazione sta realizzando con visione e coerenza. Questa evoluzione concreta rafforza l’identità e la riconoscibilità di Luci d’Artista e ne amplia in modo significativo l’impatto culturale, trasformandolo in un modello innovativo di museo urbano e diffuso, in uno spazio di aggregazione e relazione con altri musei e istituzioni culturali del territorio e capace di posizionarsi quale interlocutore autorevole nella scena artistica nazionale e internazionale.

Un percorso che conduce Luci d’Artista verso la sua trentesima edizione, destinata a configurarsi come un appuntamento di eccezionale rilievo per la Città di Torino.

Questa edizione conferma e amplia le direttrici introdotte nelle precedenti edizioni: insieme al curatore Antonio Grulli si prosegue nel percorso di superamento della dimensione strettamente invernale, con una programmazione diffusa durante tutto l’anno e una ridefinizione delle sezioni della manifestazione. L’obiettivo è sempre quello di valorizzare una collezione unica, rafforzarne la visibilità a livello nazionale e internazionale e rendere l’appuntamento sempre più inclusivo e attento alla sostenibilità ambientale.

Per il terzo anno consecutivo Studio Fludd cura l’identità visiva di Luci d’Artista. L’edizione 2025-2026 si sviluppa in un vibrante glitch luminoso, a evocare energia potenziale, con una palette rinnovata.

LE QUATTRO NUOVE LUCI D’ARTISTA

Questa ventottesima edizione si presenta più ricca che mai. Grazie al lavoro svolto nel processo di consolidamento e sviluppo della manifestazione negli anni precedenti, si è riusciti a dare vita a una serie di collaborazioni che hanno permesso di aggiungere ben quattro nuove Luci.

Tra le nuove installazioni luminose, due portano la firma della Fondazione CRT, da sempre al fianco di Luci d’Artista: l’edizione di quest’anno si arricchisce infatti anche grazie al contributo della Fondazione Arte CRT e delle OGR Torino che introducono nuove opere, rafforzando il legame tra arte contemporanea e città.

La prima grande notizia è che Luci d’Artista accoglie tra i suoi protagonisti un gigante dell’arte contemporanea internazionale: la britannica Tracey Emin. Un ingresso reso possibile proprio grazie alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che, in occasione del suo venticinquesimo anniversario, ha deciso di donare alla Città una prestigiosa opera al neon firmata da uno degli artisti più acclamati al mondo, autrice, tra i molti linguaggi praticati, di celebri creazioni luminose.

La collaborazione con le OGR Torino continua a svilupparsi e crescere con un progetto speciale ideato per il monumentale cortile, dove sarà presentato un video realizzato da Soundwalk Collective insieme alla leggendaria poetessa e cantautrice Patti Smith, icona globale del rock e al compositore statunitense Philip Glass, considerato tra i capofila del minimalismo musicale.

La ventottesima edizione si arricchisce inoltre della partnership con le Nitto ATP Finals, l’importante manifestazione sportiva che dal 2021 si svolge a Torino. L’evento – sontuosa chiusura di stagione del grande tennis mondiale del circuito ATP in programma sul campo della Inalpi Arena dal 9 al 16 novembre – donerà alla Città di Torino una luce concepita e realizzata dall’artista Riccardo Previdi.

Infine, grazie al contributo del Lithuanian Culture Institute, nell’ambito dell’anno della cultura lituana in Italia, la collezione di opere luminose accoglierà un’importante opera al neon dell’artista lituano Gintaras Didžiapetris, già protagonista di manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia.

DUET: LA NUOVA SEZIONE DI LUCI D’ARTISTA

 

Con la ventottesima edizione di Luci d’Artista nasce una nuova sezione: DUET.

DUET raccoglie le collaborazioni internazionali, attraverso la creazione di una rete che permette alla rassegna di superare i confini nazionali. Negli ultimi anni, la crescita di Luci d’Artista ha portato allo sviluppo di importanti collaborazioni con istituzioni pubbliche e private a livello internazionale.

Questo nuovo capitolo della manifestazione avrà un ruolo cruciale, favorendo un ampliamento della platea di pubblico e arricchendo ulteriormente la collezione grazie alle nuove produzioni.

All’interno di DUET nascono le collaborazioni con il Lithuanian Culture Institute, per l’opera di Gintaras Didžiapetris, e con il MAC Musée d’Art Contemporain di Lione (Francia), di cui si parlerà nella sezione Costellazione.

COSTELLAZIONE

Costellazione, la sezione collaterale di Luci d’Artista in cui vengono presentate le opere luminose realizzate dalle Istituzioni del territorio, tornerà ancora più ricca e con una novità significativa: per la prima volta, la sezione di Luci d’Artista esce dai confini torinesi, estendendosi all’Italia e all’Europa.

Si è dato vita infatti a due importanti collaborazioni con prestigiose istituzioni espositive: Triennale Milano e il MAC Musée d’Art Contemporain di Lione (Francia). La scelta non è casuale: Milano e Lione sono città storicamente legate a Torino per ragioni geografiche e culturali: Lione richiama immediatamente alla mente la celebre Fête des Lumières, e Triennale è tra le principali istituzioni mondiali per architettura, design, arti visive e performative e il suo connubio con Luci d’Artista, principale realtà italiana per l’arte pubblica, nasce naturalmente.

Inoltre, la sezione si avvarrà di nuove collaborazioni istituzionali cittadine, con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, confermandosi come principale leva di espansione e arricchimento di Luci d’Artista, non solo a livello cittadino.

ACCADEMIA DELLA LUCE

Accademia della Luce, il Public Program della manifestazione, è la sezione che più ha beneficiato dell’indirizzo curatoriale degli ultimi anni. Grazie a questa impostazione, Luci d’Artista ha potuto rafforzare le collaborazioni con i Dipartimenti Educazione dei musei e delle fondazioni torinesi dedicate all’arte contemporanea, sviluppando attività lungo l’intero arco dell’anno.

Anche nella nuova edizione saranno riproposti sia la conferenza di gennaio sui grandi maestri di Luci d’Artista sia l’evento ormai consolidato del Summer Solstice, entrambi con contenuti e temi rinnovati.

 

 

RESTAURO E RECUPERI

Continua il processo di aggiornamento tecnologico delle Luci, che saranno sempre più sostenibili e a basso impatto energetico. Questo obiettivo, realizzato grazie all’impegno del Gruppo Iren, partner di Luci d’Artista da oltre vent’anni, procede di pari passo con il delicato restauro, recupero e rifacimento delle opere della collezione, supportato anche quest’anno dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e da Unione Industriali Torino; una collaborazione che, nel solco della continuità, ha portato importanti benefici per il recupero del patrimonio cittadino e la digitalizzazione degli spazi pubblici.

La presenza di queste istituzioni, da anni al fianco della manifestazione, insieme a NeonLauro, permetterà di restaurare e migliorare la fruizione della storica opera Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth del 2001, uno dei capolavori della manifestazione storicamente posizionato su Ponte Vittorio Emanuele I.

LA MANIFESTAZIONE

Luci d’Artista nasce nel 1998 per volontà della Città di Torino, con l’obiettivo di portare l’arte nelle vie, piazze e palazzi della città. Fin da subito, la manifestazione si è distinta per la sua originalità, ispirando altre città italiane e straniere.

Nel tempo, grandi artisti italiani e internazionali hanno realizzato installazioni luminose diventate simbolo di Torino, capaci di raggiungere un vasto pubblico e di rappresentare la città nel suo percorso verso l’identità di Città del Contemporaneo.

Luci d’Artista è progetto e patrimonio della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT OGR Torino, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Nitto ATP Finals, Lithuanian Culture Institute e NeonLauro. Main sponsor: Gruppo Iren.

 

 

Torino, condanna lieve per l’uomo che massacrò l’ex compagna: “Va compreso”

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Nelle motivazioni della sentenza il Tribunale di Torino scrive che l’imputato «va compreso» perché sarebbe stata la donna ad aver «messo fine a un matrimonio ventennale, reso felice dalla nascita di due figli», e perché avrebbe «annunciato la separazione in modo brutale». Da qui, secondo i giudici, «l’amarezza» dell’uomo per la «dissoluzione della vita familiare» risultava «umanamente spiegabile».

Nonostante ciò, l’ex compagno non è stato assolto: la condanna è arrivata, ma si tratta di 18 mesi con la sospensione condizionale, dunque senza carcere. I fatti risalgono al 28 luglio 2022, quando Lucia Regna fu picchiata con una violenza tale da richiedere la ricostruzione del volto con 21 placche di titanio e riportare la perdita permanente di un nervo ottico, dopo che l’uomo le aveva sbattuto la testa contro il marmo e colpita con calci al volto.

La notizia è stata diffusa dal quotidiano  La Stampa.

In aula, la procura aveva chiesto una pena ben più severa: quattro anni e mezzo di reclusione. Il giudice ha invece ridotto la condanna a un anno e sei mesi per lesioni personali. A pesare, secondo la sentenza, anche la richiesta di risarcimento di 100mila euro avanzata dalla donna, interpretata come segno di «interessi macroscopici».

Torino accende i motori: il Salone dell’Auto porta novità, test drive e supercar nel cuore della città

Dal 26 al 28 settembre 2025 Torino tornerà a essere la capitale italiana dei motori con la seconda edizione del Salone dell’Automobile, manifestazione gratuita che animerà il cuore della città tra piazza Castello, piazzetta Reale e i Giardini dei Musei Reali. Dopo il successo del debutto, quando centinaia di migliaia di visitatori hanno invaso il centro storico, gli organizzatori si preparano ad accogliere fino a mezzo milione di persone con un programma ancora più ricco. Oltre cinquanta marchi, dalle case storiche come Ferrari, Maserati, Lamborghini, BMW e Mercedes fino ai nuovi protagonisti asiatici come BYD, Omoda e Leapmotor, porteranno in anteprima modelli di serie, supercar e concept destinati a raccontare il futuro della mobilità. Accanto alle esposizioni statiche non mancheranno le esperienze dinamiche: i test drive partiranno da piazza Castello e permetteranno al pubblico di provare su strada vetture elettriche e ibride di ultima generazione, mentre sabato 27 settembre la Reggia di Venaria sarà il punto di partenza per il Supercar Meeting, con un centinaio di equipaggi che attraverseranno i luoghi più iconici della città prima di rientrare in centro. La domenica sarà invece la volta del Festival Car a Revigliasco, un concorso d’eleganza che riunirà oltre ottanta modelli d’epoca e youngtimer. Tra le novità più attese c’è il debutto del Torino Automotive Design Award, un riconoscimento internazionale che premierà l’innovazione stilistica e la capacità di interpretare le nuove sfide di sostenibilità e centralità dell’utente. L’apertura ufficiale è prevista venerdì 26 settembre alle 10 con Andrea Levy, presidente della manifestazione, e la giornalista Federica Masolin come madrina, mentre per tutta la durata dell’evento il pubblico potrà usufruire del Free Pass, che oltre a garantire l’ingresso agli spazi espositivi darà accesso a sconti su hotel, trasporti e musei, inclusi i Musei Reali e Palazzo Madama. In particolare, la sera di sabato 27, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, alcune sezioni dei Musei Reali saranno visitabili al prezzo simbolico di un euro. L’attesa è alta: Torino si prepara ad accogliere visitatori da tutta Italia e dall’estero, confermando la propria vocazione di città dell’automobile e puntando a consolidare il Salone come punto di riferimento nazionale ed europeo per industria, istituzioni e appassionati, in un connubio unico tra storia, design e innovazione.