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Si accende il Boschetto di Natale, le Feste prendono il via a Torino

 

Con l’accensione del Presepe di Emanuele Luzzati ai Giardini Sambuy, dell’albero di Natale a Palazzo Civico e del Boschetto in piazzetta Reale Torino è entrata nel vivo delle festività natalizie. Ultima tappa domani in piazza Carlo Alberto, con il primo spettacolo del Teatrino di Natale.

“Come da tradizione – ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo -, nel giorno dell’Immacolata, accendiamo alcune delle principali installazioni natalizie della città, dal Presepe di Luzzati all’albero di Natale a Palazzo Civico, che invito tutti a visitare in questi giorni di apertura straordinaria, fino al Boschetto di Natale, che quest’anno si presenta ancora più grande e più bello. Il Natale è un momento di luce e di speranza e sappiamo quanto ce ne sia bisogno in tutto il mondo. Alle torinesi e ai torinesi, così come ai tanti visitatori arrivati a Torino per le feste, auguro un Natale sereno, da vivere con le persone care”.

Le voci del coro Madre Enrichetta della Comunità Cattolica Francofona di Torino hanno accompagnato l’accensione del Presepe di Emanuele Luzzati ai Giardini Sambuy, seguita dall’inaugurazione dell’albero della Città a Palazzo Civico. Il cortile d’onore ha accolto una folta folla di visitatori, richiamati dalla musica della Bandakadabra Marching Band, che ha poi animato le vie del centro con un’esibizione itinerante. Nel cortile sono iniziati anche gli incontri con Babbo Natale dedicati ai bambini, che proseguiranno sabato 13 e sabato 20 dicembre, dalle 15 alle 19.

La giornata si è chiusa in piazzetta Reale con l’inaugurazione del Boschetto di Natale, in un nuovo allestimento, completamente rinnovato rispetto alla passata edizione. Ad accompagnare il momento l’esibizione del Sunshine Gospel Choir. Piazzetta Reale e il Boschetto resteranno il centro dell’animazione per tutto il periodo delle feste, con un calendario continuo di esibizioni musicali e performance che accompagneranno torinesi e visitatori fino all’Epifania.

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Un volo verso la speranza: a Torino tre bambini di Gaza feriti e malati

Tre bambini provenienti da Gaza, in fuga da guerra, ferite e malattie, sono arrivati a Torino dove hanno ricevuto assistenza sanitaria e supporto all’accoglienza. I piccoli pazienti sono stati ricoverati all’Ospedale Regina Margherita, mentre i loro familiari hanno trovato ospitalità in città grazie al coordinamento della prefettura e della protezione civile. L’organizzazione logistica è stata gestita dalla Centrale Operativa del 118 di Azienda Zero.

La più piccola, Mariam, ha un anno ed è affetta da una rara sindrome genetica. È accompagnata dalla madre e dal fratellino di quattro anni. Anche Fatin, tre anni, e Ahmed, sedici, sono giunti in condizioni critiche: entrambi sono rimasti feriti durante i bombardamenti su Gaza. Fatin viaggia insieme ai genitori, mentre Ahmed è accompagnato dalla madre e dai suoi fratelli di undici e tredici anni e dalla sorellina di sei.

Il volo militare che li ha trasportati è atterrato a Caselle intorno all’una della notte. A bordo c’erano anche altri bambini provenienti dalla Striscia, presi in carico successivamente dal sistema sanitario lombardo.

La Centrale Operativa del 118 di Azienda Zero ha gestito il trasferimento dei piccoli verso l’Ospedale Regina Margherita, coordinando le ambulanze di Croce Rossa, Sogit e Croce Verde di Vinovo e Piobesi. Le equipe di medici e infermieri hanno seguito i bambini durante tutto il percorso e li hanno successivamente affidati al Dipartimento di patologia e cura del bambino, guidato dalla professoressa Franca Fagioli. I familiari, assistiti da due mediatrici culturali, sono stati accompagnati negli alloggi predisposti per loro dalla protezione civile.

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi sottolineano:
«Ancora una volta il Piemonte dimostra la sua grande tradizione di solidarietà e generosità, accogliendo altri tre bambini provenienti da Gaza. Il sistema sanitario regionale interviene con la propria professionalità e competenza medica per curare bambini che provengono da zone del mondo martoriate dalla guerra. Grazie a tutti i medici, infermieri ed operatori sanitari dell’ospedale pediatrico Regina Margherita che in questi frangenti dimostrano la loro grande umanità. Un ringraziamento ad Azienda Zero per il cooordinamento logistico dell’accoglienza. L’augurio è che i bambini possano essere curati e possano tornare presto a sorridere e a vivere in un contesto diverso da quello, terribile, dal quale provengono.»

Anche il direttore generale di Azienda Zero, Adriano Leli, presente all’operazione notturna a Caselle, esprime riconoscenza per il lavoro svolto:
«Essere presenti a un’operazione come questa ricorda a tutti noi il senso profondo del nostro lavoro. Offrire protezione e cure a bambini in condizioni così fragili non è soltanto un dovere, è un privilegio. Azienda Zero è orgogliosa dell’impegno della propria emergenza sanitaria, che anche questa notte ha dimostrato competenza e capacità di risposta».

Dal Regina Margherita arrivano parole di impegno e vicinanza. Il Commissario Franco Ripa e la professoressa Franca Fagioli affermano:
«L’Ospedale Infantile Regina Margherita è da sempre vicino all’infanzia in difficoltà con particolare attenzione ai bambini provenienti dai paesi in guerra. I tre bambini arrivati da Gaza questa notte sono in gravi condizioni cliniche. Da noi sarà avviato un percorso multidisciplinare per sanare le ferite del corpo e della mente provocate dalla guerra e per aiutarli a superare il distacco dal paese d’origine. Il cammino da fare sarà lungo e complesso ma confidiamo di aiutare loro e le loro famiglie.»

Infine, Livio Tranchida, direttore generale della Città della Salute, ricorda il significato più ampio dell’operazione umanitaria:
“Abbiamo accolto e assistito fin da subito tre bambini con le rispettive famiglie nell’ambito della missione “Food for Gaza” che ha il significato di creare un ponte tra l’ospedale Infantile Regina Margherita e i bambini di Gaza tramite l’intermediazione delle forze diplomatiche e dei sanitari israeliani e palestinesi. Fin dai primi accertamenti l’ospedale si è attivato con le sue eccellenze multidisciplinari nelle migliori cure. Ringraziamo la rete di associazioni del terzo settore, grazie alle quali sarà possibile accogliere le loro famiglie. Ancora una volta il Piemonte e l’ospedale Regina Margherita si confermano modello di cooperazione internazionale e di solidarietà”.

Palazzo in fiamme a Torino: due ustionati

Nelle scorse ore un incendio è divampato a Torino, in via Leinì 77, nelle cantine di un condominio di cinque piani. le cause sono da accertare. Lo stabile è stato evacuato e due persone sono rimaste ustionate. Sul posto  cinque squadre di vigili del fuoco.

Le due persone ferite sono una donna di 55 anni e un giovane di 25.

DisFestival, migliaia di presenze a Torino per dire no ai pregiudizi

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La seconda edizione del DisFestival, svoltasi a Torino dal 29 novembre all’8 dicembre 2025, ha confermato il grande successo di pubblico della scorsa edizione, registrando un ulteriore incremento di presenze: i sei appuntamenti in programma hanno totalizzato oltre 5.000 partecipanti.

La manifestazione, organizzata dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, è iniziata il 29 novembre con il tutto esaurito alle OGR Torino per il Talk dell’Agenda della Disabilità. Un evento pensato per raggiungere l’obiettivo programmatico del Festival: disattivare i pregiudizi e rendere “pop” la disabilità, trasformando il Binario 3 del complesso post-industriale in un incrocio di binari e scambi, attraversato dalle testimonianze di ospiti provenienti sia dal mondo televisivo nazionale sia da quello del Terzo Settore e, quest’anno in particolare, dal mondo della scuola.

Sul palco si sono alternati i Terconauti, Linda Messerklinger, Carlotta Gili, Marco Maccarini, Saverio Raimondo, Silvia De Maria, Raffaele Mantegazza, Camila Raznovich, Lella Costa e molti altri, che hanno affrontato il tema dei pregiudizi offrendo punti di vista alternativi e lontani dai soliti stereotipi.

Grande spazio è stato dedicato ai progetti dell’Agenda della Disabilità, l’innovativo modello di inclusione sociale nato dalla collaborazione tra CPD e Fondazione CRT, con particolare attenzione agli esiti della call “Costruire Ponti”. La mattinata è stata caratterizzata da un susseguirsi ininterrotto di talk, dibattiti, performance e musica dal vivo con il commento sonoro di Accordi Disaccordi. L’atmosfera, viva e partecipata, ha favorito il dialogo e la condivisione, accompagnando gli interventi di realtà profit e non profit che, con il loro impegno, stanno contribuendo alla creazione di una società più inclusiva e senza barriere.

Nel pomeriggio, la Sala Duomo si è trasformata in un luogo di scoperta per i più piccoli con la Città dell’Agenda della Disabilità. Bambini e famiglie hanno potuto esplorare giochi interattivi e percorsi multisensoriali capaci di aprire nuove prospettive sulla disabilità, affinché — tra sorrisi e apprendimento — l’inclusione diventi un gioco da condividere.

Il 1° dicembre si è tenuta la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Giornalistico “Paolo Osiride Ferrero”, che ogni anno valorizza i giornalisti e i content creator che a livello nazionale contribuiscono alla crescita del linguaggio e della narrazione sulla disabilità. Sono stati premiati:

  • Michele Calamaio e Lorenzo Di Stasi, con l’articolo “My Disability, My Choice”, pubblicato su La Revue Dessinée (n. 11/2024), per la sezione Carta Stampata;
  • Andrea Bettini, per il servizio “John McFall, il primo parastronauta della storia, si prepara per volare nello spazio”, trasmesso il 17 marzo 2025 nella rubrica scientifica Futuro24 di RaiNews24 e il 28 marzo 2025 nella rubrica SportAbilia di Rai Sport, per la sezione Radio e TV;
  • Carmela Cioffi, con l’articolo “L’impatto della crisi climatica sulle persone con disabilità”, pubblicato il 23 aprile 2025 su A Fuoco (progetto di Facta, Slow News e Pagella Politica), per la sezione Web e Social.

Per la prima volta è stato assegnato anche il Premio Speciale per l’Attivismo, presieduto da Valentina Tomirotti, attribuito a Marina Cuollo, scrittrice, TedX speaker, editorialista e consulente D&I.

Particolarmente emozionante è stata la serata del 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, con il concerto “Oltre il Pregiudizio – La Bellezza di essere umani”, nella Sala Gymnasium della Fondazione OMI. La voce di Gian Luca Favetto, accompagnata dalle note evocative di Saba Anglana, Fabio Barovero e i GnuQuartet, ha guidato il pubblico attraverso “stanze” in cui letteratura, testimonianze e musica dialogavano, aprendo spazi di riflessione per raccontare e superare i pregiudizi legati alla disabilità.

Tutto esaurito anche per la tradizionale Giornata delle Scuole, che si è tenuta la mattina del 5 dicembre al Pala Gianni Asti: 4.000 studenti, insegnanti e ospiti da tutta la regione, a cui si sono aggiunti 15.000 partecipanti in streaming, si sono riuniti per l’evento “Disattiva i pregiudizi e scrivi il cambiamento”.

La giornata è stata animata da Mr. Pregiudizio, interpretato dall’attore Francesco Giorda, insieme a numerosi artisti, musicisti, influencer e sportivi, tra cui il rapper cieco Sax con l’influencer Videociecato, i Drum Theatre, la scuola di danza Ballo Anch’io e la scuola di calcio ciechi Insuperabili. Per le scuole dell’infanzia si sono svolti laboratori di pittura a cura del Castello di Rivoli e dello IED, mentre l’Accademia delle Belle Arti, insieme all’Associazione Forme in Bilico, ha realizzato un’installazione collettiva a tema marino con la creta portata dagli studenti presenti all’evento.

Una nuova iniziativa di rilievo è stata il concorso nazionale per le scuole, realizzato in collaborazione con La Stampa, i cui premi sono andati agli istituti IC Montebello Ionico, IC Sestola, Polo Infanzia 0-6 “Alice”, Istituto Comprensivo G.B. Grassi, Istituto Comprensivo “Don Bosco” e Istituto Enrico De Nicola.

Gran finale il 7 e l’8 dicembre presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, con tre repliche dello spettacolo dedicato ai bambini dai 4 anni in su “L’incredibile viaggio di Cipidillo”, per la regia di Silvano Antonelli. Un percorso educativo ed emozionante, pensato per sensibilizzare bambini e adulti sul valore dell’inclusione: grazie all’utilizzo di personaggi simbolici e immediati, il pubblico è stato accompagnato a riconoscere e comprendere le diverse forme di disabilità, mostrando quanto la diversità possa arricchire la convivenza e favorire una società più accogliente.

Il DisFestival è realizzato e sostenuto da CPD e Fondazione CRT nell’ambito del progetto Agenda della Disabilità, con il contributo di Fondazione Boscolo, Fondazione Venesio Ente Filantropico, OPES APS e Vol.To – Volontariato Torino ETS.
Sponsor: GE Avio SrlASTM GroupIren SpaSocietà Reale Mutua di Assicurazione.
Media partner: Agenzia ANSA e La Stampa. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino.

Il Talk dell’Agenda della Disabilità, il Premio Giornalistico “Paolo Osiride Ferrero” e la Giornata della Scuole sono stati trasmessi anche in diretta streaming sull’HP di ANSA.it

cs

https://www.cpdconsulta.it/disfestival/

Bimba morta sulla A5: si cercano due pirati della strada

Si cercherebbero due pirati della strada coinvolti nell’incidente nel quale sull’A5, nel Torinese, è morta una neonata di pochi mesi. Questi gli aggiornamenti delle ultime ore di indagini. Gli inquirenti non hanno escluso varie ipotesi del sinistro, compresa la possibilità che l’incidente sia stato autonomo e potrebbe essere sopraggiunta poi un’altra auto che ha investito la bambina. Solo l’accertamento della dinamica potrà verificare se la neonata sia morta perché sbalzata fuori dal veicolo su cui viaggiava con la mamma, o anche perché poi investita da un veicolo.

No Tav, la marcia dell’Immacolata. Disordini, ferito un poliziotto

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Oggi 8 dicembre 2025 il movimento No Tav torna a manifestare in Val di Susa con un corteo da Venaus a San Giuliano di Susa, in occasione del ventennale delle giornate del 2005 che segnarono l’inizio della resistenza popolare contro la Torino–Lione.  Ieri si sono verificati disordini al cantiere. Negli scontri  un funzionario di polizia è’ rimasto ferito. La ricorrenza ha un forte valore simbolico per il movimento, ma si inserisce in un clima nuovamente teso: gli ultimi giorni sono stati segnati da proteste e  scontri nei pressi dei cantieri, con interventi delle forze dell’ordine e chiusure temporanee dell’autostrada. Alla marcia partecipano attivisti, abitanti della valle e amministratori dell’Unione Montana, accomunati dall’opposizione all’opera e dalla richiesta di destinare le risorse pubbliche a servizi locali e progetti di mobilità sostenibile anziché a grandi infrastrutture considerate impattanti e non necessarie. La giornata è anche una “prova di forza” per un movimento che, a vent’anni da Venaus, intende mostrare come la mobilitazione in valle resti viva e radicata nel territorio. Il corteo era aperto dallo striscione con la scritta: “Avere 20 anni e avere sogni grandi. Vent’anni di lotte, amore e resistenza”.

Rinnovabili, in Piemonte la nuova legge: più sostegno alle Comunità energetiche

Via libera all’unanimità alla nuova legge quadro dedicata alle energie rinnovabili e all’autoconsumo. Il testo, composto da 13 articoli, nasce dalla sintesi di tre proposte presentate da Claudio Sacchetto (Fdi), Alberto Avetta (Pd) e Sarah Disabato (M5s). La nuova normativa sostituisce quella del 2018, che aveva reso il Piemonte una regione pioniera nello sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili, realtà che oggi sono già 154 sul territorio.

Con la nuova legge la Regione punta a consolidare e ampliare il ruolo delle Cer, sostenendo al contempo la nascita di nuovi progetti locali. L’obiettivo è incentivare la produzione, lo scambio e l’accumulo di energia pulita per l’autoconsumo collettivo, contribuendo alla riduzione dei consumi e al contrasto della povertà energetica, attraverso interventi di maggiore efficienza.

La transizione energetica, nelle intenzioni della norma, passa dal protagonismo di Comuni, cittadini e realtà locali, chiamati a collaborare per affrontare insieme le sfide climatiche, economiche e sociali che attendono il Piemonte nei prossimi anni.

Per l’attuazione della legge sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per il biennio 2026-2027, risorse interamente coperte dal bilancio regionale. Dal 2028 in avanti, invece, i finanziamenti verranno determinati di anno in anno con la legge di bilancio.

Il dibattito in Aula: maggioranza e opposizione a confronto

Nell’illustrazione del nuovo testo unico, il primo relatore di maggioranza Claudio Sacchetto ha ricordato come “il Piemonte sia la terza regione italiana per accesso ai fondi pubblici e raccolga il 15% delle Cer presenti sul territorio nazionale. La nostra è una vera e propria legge quadro”.

A seguire, il secondo relatore di maggioranza, Mario Salvatore Castello (Lista Cirio), ha sottolineato “l’ampia condivisione del testo all’interno della Terza Commissione”.

Per l’opposizione, la prima relatrice Sarah Disabato (M5s), firmataria della proposta di legge poi confluita nel testo unico, ha evidenziato “l’introduzione di quote premiali”.

Il secondo relatore di minoranza, Alberto Avetta (Pd), ha invece denunciato “il ritardo del Piemonte rispetto ad altre Regioni, con risorse inferiori rispetto al resto d’Italia”, ricordando come nel 2018 fosse stata la prima a dotarsi della legge ora sostituita.

Nel corso della discussione generale, Silvio Magliano (Lista Cirio) ha parlato di una “ottima mediazione” raggiunta sul testo e si è soffermato sulla forte valenza sociale delle Cer, soprattutto nel rapporto con enti locali e Terzo settore.

Daniela Cameroni (Fdi) ha descritto il provvedimento come parte di una “architettura futura” in cui l’energia non scorrerà solo nei cavi, ma nelle capacità delle comunità di generare coesione.

Emanuela Verzella (Pd) ha richiamato l’attenzione sul ruolo sociale delle Cer, sottolineando “la necessità di sostenere persone e territori più fragili”.

Per il M5s, Alberto Unia ha evidenziato come “la legge consenta finalmente al Piemonte di entrare pienamente nel circuito dell’energia condivisa”.

Infine, Nadia Conticelli (Pd) ha chiesto alle istituzioni un sostegno concreto per favorire il cambio di passo e ha sollecitato “particolare attenzione alla tutela del suolo, in particolare quello agricolo, nella realizzazione dei parchi fotovoltaici”.

L’Aula ha poi approvato, sempre all’unanimità, l’ordine del giorno di Pasquale Coluccio (M5s) a sostegno dello sviluppo delle Cer, con la richiesta di adeguamento del quadro normativo nazionale alla condivisione fisica dell’energia.

Salvato alle Molinette con trapianto di fegato super-urgente ragazzo greco arrivato con volo militare

Nei giorni scorsi un ragazzo greco di 18 anni appena compiuti, studente universitario, è stato salvato con un trapianto epatico eseguito in super-urgenza nazionale dopo un trasferimento a dir poco rocambolesco dalla Grecia verso l’Italia, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Affetto dalla sindrome di Alagille (una rara malattia genetica che colpisce il fegato, danneggiandolo fino alla cirrosi epatica), a maggio ed ottobre scorso era stato ricoverato ad Atene per un aggravamento della malattia. Gravi complicanze hanno infine reso necessario a novembre un suo ricovero in terapia intensiva a Patrasso, a causa delle condizioni estremamente critiche (insufficienza epatica terminale con tutte le sue conseguenze).
Riconosciuta la gravità del quadro clinico, i medici intensivisti greci hanno subito contattato l’Hellenic Transplant Organization di Atene, richiedendo l’attivazione del protocollo di collaborazione con l’Italia per un trapianto urgente di fegato. Il Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) ha immediatamente diramato la richiesta ai Coordinamenti Regionali dei Centri di trapianto italiani, secondo la turnazione prevista. La richiesta trasmessa dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta (CRT, diretto dal dottor Federico Genzano Besso) è stata prontamente accolta dal Centro Trapianto Fegato di Torino (diretto dal professor Renato Romagnoli). Mentre l’aeronautica militare greca entrava in stato di allerta, le condizioni meteo erano però avverse facendo slittare di ora in ora il trasferimento aereo, ore preziose per la vita del ragazzo. La determinazione del Sistema Trapianti della regione Piemonte è stata fondamentale per evitare di posporre al giorno successivo il trasferimento: il dottor Genzano, coadiuvato dal Direttore Sanitario dell’ospedale Molinette dottor. Antonio Scarmozzino, dal Direttore della Anestesia Rianimazione 2 dottor Maurizio Berardino, dal Direttore Emergenza Sanitaria Territoriale 118 di Torino dottor Roberto Gioachin e dal Coordinatore del Centro Regionale Trapianti professor Renato Romagnoli, ha coordinato l’atterraggio del velivolo C27 dell’Aeronautica Ellenica (partito da Patrasso alle ore 18,30) a Pisa alle ore 20,30. Data l’impossibilità di utilizzare un elicottero per il trasferimento da Pisa a Torino, un’ambulanza del 118 di Torino è stata allestita rapidamente con tutte le strumentazioni necessarie. Con a bordo l’anestesista Donatella Di Francesco, l’équipe ha affrontato piogge torrenziali ed autostrade allagate. Alle ore 1,30 di notte il ragazzo è stato accolto nella Rianimazione Centrale delle Molinette, mentre la mamma, assistita dal Consolato greco in Toscana, lo ha raggiunto poche ore dopo.
Vista la gravità delle condizioni cliniche, il professor Romagnoli, coadiuvato dal chirurgo Davide Cussa e dall’epatologa Silvia Martini, ha richiesto al CNT, tramite il CRT, l’iscrizione del ragazzo in lista trapianto super-urgente. Le cure intensive in rianimazione hanno consentito di stabilizzarlo ed attendere, per 48 ore un organo compatibile, grazie alla generosità di una famiglia di una regione prossima.
Meno di 60 ore dopo il suo arrivo in Italia, il giovane e gravissimo paziente è entrato in sala operatoria presso il Centro Trapianto Fegato di Torino per un intervento salvavita, condotto dal professor Romagnoli e dalla sua équipe medico-infermieristica, in collaborazione con la responsabile anestesista del trapianto di fegato dottoressa Chiara Stratta e dell’anestesista di sala dottor Filippo Castelli. L’intervento, durato 9 ore, è riuscito e la ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata rapidissima, scongiurando il rischio di decesso per insufficienza epatica.
Oggi il giovane è ancora ricoverato nella Rianimazione Centrale delle Molinette (diretta dal dottor Maurizio Berardino), mostrando ogni giorno progressi significativi nel suo percorso di recupero.
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute e della Scienza a livello europeo e del valore dei nostri operatori. I nostri professionisti sanitari hanno reso possibile ciò che non lo sembrava essere più in una situazione disperata.Un doveroso ringraziamento al donatore e alla sua famiglia, che hanno reso possibile questo miracoloso trapianto” commenta Livio Tranchida (Direttore generale della CDSS).
“Questa vicenda è un esempio evidente di collaborazione internazionale, competenza medica e generosità, che, superando anche le difficoltà imposte dal maltempo, ha permesso di salvare la vita di un giovane ragazzo. Il sistema trapianti della regione Piemonte ha dato ancora una volta prova della sua straordinaria efficienza” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).

Capitale europea dell’Innovazione: Torino incorona Grenoble

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È Grenoble Alpes Métropole a ricevere da Torino il testimone di European Capital of Innovation 2026: la vincitrice è stata svelata  durante la cerimonia alle Ogr dove è stato anche assegnato il titolo di European Rising Innovative City alla città danese di Aalborg. A fare il passaggio di consegne il sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha voluto porre l’attenzione: “sul momento che l’Unione Europea sta vivendo, perché dopo decenni di sviluppo, di coesione sociale e di valori come la libertà dalla guerra e la democrazia, questi sono in crisi e sotto attacco. E la cosa più importante è che in questo particolare momento per l’Unione Europea dobbiamo rafforzare il ruolo delle città”.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Il premio iCapital viene assegnato alle città distintesi per essere all’avanguardia nell’utilizzare l’innovazione come strumento utile a rendere gli ambienti urbani più sostenibili, inclusivi e resilienti. Dopo un intenso processo di selezione una giuria di alto livello ha fatto la sua scelta: quest’anno nella categoria “European Rising Innovative City”, le finaliste erano Aalborg, Nicosia e San Sebastian.

Nella categoria “Capitale Europea dell’Innovazione”, le città finaliste, oltre a Grenoble Alpes Métropole che alla fine ha prevalso, erano Liverpool e Rotterdam.

Un passaggio di testimone con Torino, quindi, che nel 2024 era stata premiata a Lisbona da una giuria che aveva evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.

Torino, giovedì 4 dicembre 2025 OGR, corso Castelfidardo 22 European Capital of Innovation Award Ceremony 2025 Partecipano il sindaco Lo Russo e l’assessora Foglietta

Per il sindaco Stefano Lo Russo il fatto che Torino sia stata quest’anno Capitale Europea dell’Innovazione rappresenta: “una grande soddisfazione frutto di un grande lavoro, per cui ringrazio l’assessora Chiara Foglietta, ma anche uno stimolo a riflettere sul futuro dell’Europa, sul ruolo dell’innovazione in Europa e su cosa possiamo fare per rafforzare la capacità di innovazione del nostro continente, soprattutto in questo momento. E quello di oggi è un passaggio di testimone che è un messaggio positivo per il mondo, le città, la comunità in Europa”.

Il ritorno dei Babbi Natale per i bimbi del Regina Margherita

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Cade oggi Domenica 7 dicembre 2025 il tradizionale raduno benefico delle migliaia di Babbo Natale a Torino. Si tratta della quindicesima edizione dell’evento in  Piazza Polonia, davanti all’Ospedale Infantile Regina Margherita. I fondi raccolti quest’anno serviranno alla realizzazione della nuova emodinamica per i piccoli pazienti.

(Foto archivio)