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Una moschea da mille posti in via Bologna finanziata dal re del Marocco

In un quartiere di Torino caratterizzato da una forte presenza di migranti, un’ex fonderia abbandonata, la Nebiolo in via Bologna, simbolo di degrado e incuria, si trasformerà in un moderno luogo di culto. Sorgerà infatti una nuova moschea da mille posti, sostituendo così un’area in stato di abbandono con un centro religioso e comunitario.

L’annuncio è stato dato venerdì 21 marzo al Turin Palace Hotel, durante una cena organizzata per celebrare la fine dell’Iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno quotidiano del Ramadan. L’ambizioso progetto prevede un investimento di 17 milioni di euro, finanziato in parte anche da Muhammad VI, re del Marocco. Con una superficie di 1.300 metri quadrati, diventerà la più grande tra le 25 moschee presenti in città, a servizio della comunità musulmana torinese, che conta circa 40mila fedeli.

Foto Città di Torino

Un piano per i diritti dell’infanzia di Porta Palazzo – Aurora

Save the Children e Città di Torino hanno presentato  negli spazi della biblioteca civica Italo Calvino, il Piano di sviluppo per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per il territorio di Porta Palazzo Aurora. All’evento hanno partecipato: Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino; Francesca Caterina Bragaglia, AuroraLAB-Politecnico di Torino Politecnico di Torino; Massimo Cellerino, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Torino II”; Cecilia Guiglia, Presidente Fondazione di Comunità Porta Palazzo; Annapaola Specchio, Responsabile Struttura Innovazione Sociale di Save the Children; Carolina Guercio, Lavazza Foundation & Community Care Senior Specialist; a moderare l’incontro è stato Filippo Barbera, Professore ordinario del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino.

Il Piano si inserisce nel più ampio programma di innovazione sociale promosso da Save the Children “Qui, un quartiere per crescere”, che, in cinque città italiane con carenza di servizi e opportunità per i minori e in un arco temporale di nove anni, ha l’obiettivo di migliorare concretamente il contesto di vita di bambini e adolescenti, attivando processi di trasformazione e costruendo o rafforzando le alleanze sul territorio per accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita, creando comunità inclusive e sostenibili. Il Piano, nell’ambito di un accordo quadro, definisce gli obiettivi per costruire strategie e strumenti per garantire a bambine, bambini e adolescenti un contesto ricco di opportunità, con interventi dedicati, in particolare, all’inclusione sociale e al contrasto della povertà educativa e materiale.

A Torino, lo storico quartiere di Porta Palazzo-Aurora è uno dei più giovani e più densamente popolati della città, con 4.772 bambini e adolescenti fino ai 14 anni e il 16,3% dei residenti che ha meno di 19 anni. Le scuole primarie ospitano il 31% di bambini con background migratorio in più rispetto alla media della città e in quattro delle sette scuole secondarie di I grado il 67% degli studenti è di origine straniera (la media cittadina è del 27%). Gli studenti che frequentano le scuole del quartiere tendono ad avere percorsi scolastici caratterizzati da abbandoni prematuri su cui influiscono le barriere linguistiche. Porta Palazzo Aurora è connotato anche da una fragilità economica e lavorativa: i giovani tra i 15 e i 29 anni che si trovano fuori da ogni percorso di lavoro, istruzione o formazione (neet) sono il 16,7%.).

Le ragazze e i ragazzi del Comitato permanente, che vivono nel quartiere, hanno espresso il bisogno di spazi sicuri e accoglienti dove esprimersi liberamente sentendosi riconosciuti e valorizzati come parte integrante della comunità, la necessità di avere momenti strutturati di ascolto e confronto oltre che di spazi ludico-educativi e la volontà diventare protagonisti attivi nella trasformazione del quartiere per migliorare la qualità della vita della comunità che lo abita.

“Il Piano di sviluppo per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che presentiamo oggi con Città di Torino e con le diverse realtà del territorio che hanno partecipato attivamente, è un lavoro condiviso che nasce a partire dai bisogni dei bambini, dei giovani e della comunità del quartiere Porta Palazzo-Aurora, con l’obiettivo di creare un contesto di crescita sicuro e ricco di opportunità. Il Piano è uno strumento di lavoro ambizioso e partecipato, pensato per rispondere alle disuguaglianze e alle complessità, offrendo soluzioni reali e favorendo o rafforzando le alleanze sul territorio affinché ogni bambino, bambina e adolescente, a prescindere dal contesto socio-economico in cui nasce, abbia la possibilità di crescere, prosperare e contribuire attivamente al benessere della propria comunità. Promuovere la partecipazione dei giovani significa permettere loro di conoscere, sperimentare, agire e garantire che il loro punto di vista sia preso in considerazione anche nei processi decisionali sociali più significativi della comunità in cui vivono” ha dichiarato Annapaola Specchio, Responsabile Struttura Innovazione Sociale di Save the Children.

“Si tratta di un territorio sul quale come amministrazione comunale stiamo mettendo in campo numerosi investimenti sia materiali che immateriali – ha affermato la Vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro -. In questo quadro oggi siamo particolarmente contenti di essere qui per presentare un progetto ambizioso che pone al centro il benessere delle bambine, dei bambini e delle e degli adolescenti di Torino. La collaborazione tra la Città, Save The Children e tutte le realtà locali è fondamentale per il successo di questo progetto. Insieme stiamo lavorando per trasformare Porta Palazzo Aurora in un ‘Quartiere per crescere’, dove le nuove generazioni possano trovare opportunità concrete per sviluppare capacità, essere sostenute e sentirsi parte di una comunità che investe nel loro e nel suo futuro”.

 “La Fondazione Lavazza è orgogliosa di sostenere il Piano di Sviluppo per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel quartiere Porta Palazzo-Aurora. Questo progetto rappresenta un’iniziativa strategica importante per promuovere un contesto sicuro e inclusivo, favorendo opportunità di crescita per la comunità. In collaborazione con Save the Children, nostro partner da oltre vent’anni, e molteplici altre realtà territoriali, ci impegniamo a realizzare interventi concreti e mirati, rispondendo in modo efficace alle esigenze dei giovani e delle loro famiglie. I quartieri periferici devono essere luoghi sicuri, spazi di crescita e di stimolo per le nuove generazioni. Fare spazio alla crescita significa aprire orizzonti, dare voce alle esperienze e accompagnare chi vive questi territori nel loro percorso di sviluppo” ha dichiarato Carolina Guercio, Lavazza Foundation & Community Care Senior Specialist.

Il Piano di sviluppo agisce su quattro diritti fondamentali per l’inclusione sociale e la piena realizzazione di bambini, bambine e adolescenti: istruzione, educazione e formazione; salute e benessere psicofisico; ambiente e mobilità sostenibile; contrasto alla povertà educativa e materiale.

Tra gli interventi dedicati a istruzione, educazione e formazione, il Piano prevede, per le scuole, attività di mediazione socio-culturale, l’apertura prolungata degli istituti con attività extracurriculari e durante il periodo estivo, corsi di italiano L2 per bambini e genitori con background migratorio. Per quanto riguarda, invece, il sostegno alla genitorialità, l’attivazione di percorsi di formazione per i primi mille giorni. Nell’ambito del diritto alla salute e al benessere psicofisico, servizi di supporto per la salute mentale dei giovani, percorsi dedicati alla salute sessuale e all’utilizzo delle tecnologie digitali, il potenziamento dello sportello sociale e legale “Per Mano in Piazza” con l’obiettivo di potenziare l’emersione di casi di violenza domestica e assistita, percorsi di formazione e sensibilizzazione su abuso e maltrattamento infantile. Nell’ambito del contrasto alla povertà educativa e materiale, il Piano prevede l’apertura di un Emporio solidale, percorsi formativi sulle competenze professionali per i giovani e di accompagnamento finalizzati alla creazione di impresa sociale a donne con figli in condizione di fragilità socio-economica. Al fine di garantire un contesto di crescita sano e a misura di bambino, il Piano prevede percorsi formativi sulle competenze green per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e dei centri di formazione professionale, interventi di riqualificazione delle aree verdi.

Il Piano di sviluppo per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del quartiere Porta Palazzo Aurora è un progetto aperto, che viene rielaborato ogni tre anni il Piano secondo un processo di condivisione e partecipazione territoriale. Il percorso che ha portato alla definizione del Piano ha previsto una fase di raccolta e analisi dei dati territoriali, in collaborazione con il Politecnico di Torino, e l’attivazione di una piattaforma di monitoraggio che consentirà di conoscere il percorso di vita dei bambini e delle famiglie che partecipano alle attività e di elaborare una valutazione di impatto.

Il Piano di sviluppo per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del quartiere Porta Palazzo Aurora nasce da un lavoro partecipato con le istituzioni, le scuole, le associazioni, le imprese, le comunità territoriali e il Comitato permanente delle ragazze e dei ragazzi del territorio. Tra questi, Fondazione Lavazza, al fianco di Save the Children da oltre vent’anni, nell’ambito degli interventi dedicati a istruzione, educazione e formazione del Piano, ha scelto di sostenere l’apertura prolungata degli istituti con attività extracurriculari e durante il periodo estivo.

Hanno partecipato: Almaterra, ASAI-Terremondo, Associazione Arteria, Atypica, Camminare Insieme, Circoscrizione 7, Città di Torino, Cecchi Point (Associazione Il Campanile), Civico Zero, Educadora, Educazione Progetto, ENAIP Piemonte, ENGIM, Fondazione di Comunità Porta Palazzo, Fondazione Lavazza, Fondazione MAMRE, I.C. Regio Parco, I.C. Torino II Panafricando, Rete italiana di cultura popolare, Safatletica, SERMIG, SP4ZIO APS, Unione Pastorale Migranti, (UPM), Vides Main.

Valanga travolge sciatori in Svezia: morti due fratelli torinesi

Una valanga ha investito ieri un gruppo di cinque sciatori italiani che si trovavano  in un’escursione con l’elicottero a Kårsavagge, nel nord della Svezia,  al confine con la Norvegia. Il nostro ministero degli Esteri ha confermato che tra le persone presenti vi sono tre fratelli italiani originari di Luserna San Giovanni. Due  di loro, Mattia e Daniele Boer, rispettivamente di 45 e 50 anni, hanno perso la vita. Il terzo fratello è tornato al resort di partenza, Niehku, situato nella regione di Abisko, nei pressi del confine norvegese.

L’Ambasciata d’Italia in Svezia è in contatto con i familiari delle vittime. Secondo quanto scrive  L’Eco del Chisone, i due fratelli erano vicino all’elicottero, fermo al suolo, insieme ad altre cinque persone, quando la valanga si è improvvisamente staccata travolgendo il gruppo.

Turismo da record in Piemonte, quasi 17 milioni di presenze in un anno

Il turismo in Piemonte raggiunge un nuovo record nel 2024, con oltre 6,28 milioni di arrivi e 16,89 milioni di presenze, registrando una crescita del +3,6% negli arrivi e del +4,1% nelle presenze rispetto all’anno precedente.

I dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte evidenziano il ruolo trainante della domanda internazionale, che segna un aumento del +5%, portando la quota complessiva dei pernottamenti al 53%. I mercati europei di riferimento – Germania, Francia e Benelux – confermano la loro centralità, mentre si registra una forte crescita dei flussi turistici dagli Stati Uniti (+12%) e un significativo incremento di visitatori dalla Cina, con un +36% negli arrivi e un +19% nelle presenze.

Questi numeri testimoniano il crescente appeal del Piemonte a livello globale, rafforzando il suo posizionamento come meta turistica di primo piano.

La regione sfiora 17 milioni di presenze. Boom da USA e Cina – Oltre 1000 matrimoni internazionali per un volume d’affari di 68,5 milioni di euro. La stagione sciistica 2024 – 2025 segna +15% di stranieri

lago d'orta panorama

«Il turismo in Piemonte è in buona salute, continua a crescere e a rafforzare il suo posizionamento tra le destinazioni più attrattive d’Italia. Gli arrivi aumentano con percentuali superiori alla media nazionale, così come le presenze. In crescita, più del resto d’Italia, anche i turisti dall’estero che sono il 53 per cento del totale. In particolare il ritorno dei turisti dai mercati asiatici – con l’ulteriore prospettiva di crescita grazie al Tour Vespucci nei mesi scorsi e all’Expo di Osaka nel quale il Piemonte sarà protagonista all’inizio dell’autunno – e l’aumento delle presenze dagli Stati Uniti e dall’Europa confermano come la nostra regione sia sempre più competitiva a livello internazionale, grazie al lavoro di squadra tra istituzioni, operatori e territori. Il turismo è un’industria strategica, un motore di sviluppo della nostra regione, e intendiamo coglierne ogni opportunità per consolidare la crescita e renderla strutturale.» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«I grandi eventi si confermano una leva fondamentale per l’attrattività del Piemonte. Le Nitto ATP Finals, il turismo sportivo invernale, il Destination Wedding, le fiere e i festival culturali hanno generato un forte impatto sul territorio, aumentando la visibilità della regione e portando benefici economici non solo su Torino o le Langhe, ma anche su montagne, laghi, borghi e città d’arte – aggiunge l’assessore al Turismo, Sport e Cultura, Marina Chiarelli – Uno degli obiettivi di quest’anno anno è l’unione delle aziende turistiche locali delle province dell’Alto Piemonte – Novara, Vercelli, Biella e Laghi – per essere sempre più competitivi e capaci di rispondere alle esigenze dei mercati, creare un sistema solido, in grado di valorizzare al meglio il territorio e affrontare le sfide del turismo globale. Le fiere internazionali inoltre – prosegue l’assessore – ci dicono che siamo sulla strada giusta. Sia alla Fiera del Turismo di Londra sia a quella di Berlino, abbiamo ricevuto riscontri estremamente positivi, soprattutto sulla qualità della nostra ricettività che è un punto di forza che contraddistingue il prodotto del nostro Piemonte. Chi arriva, torna. E chi torna, racconta un Piemonte che sa accogliere e offrire esperienze uniche. Abbiamo le carte in regola per crescere ancora e per rendere il nostro Piemonte una destinazione di riferimento nel panorama europeo».

«Non possiamo che essere soddisfatti dell’andamento del turismo in Piemonte nel 2024, che ha visto proseguire il trend positivo degli ultimi 10 anni. – sottolinea il presidente del CdA di Visit Piemonte Beppe Carlevaris, – Di nuovo, lo scorso anno i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero sono cresciuti, pur in una situazione geopolitica internazionale non facile,  e hanno superato quelli italiani con il 53% sul totale, confermando la solidità dei mercati tradizionali per la nostra regione come Germania, Francia e Benelux, il ritorno alla crescita dei visitatori dal Regno Unito, l’aumento a doppia cifra percentuale degli Stati Uniti e soprattutto il recupero dei movimenti turistici dall’Asia e dalla Cina. Prosegue inoltre la valutazione positiva del prodotto turistico complessivo del Piemonte che, secondo le recensioni online, con l’87,6/100 è nuovamente migliore di quella attribuita al prodotto Italia: un riconoscimento importante per tutta la filiera turistica della nostra regione». Infine la stagione invernale 2024/2025, non ancora conclusa, sta facendo registrare lusinghieri aumenti in termini di presenze dall’estero rispetto al 2024 con crescite tutte con segno positivo nelle località sciistiche che raggiungono addirittura aumenti dal 25 per cento».

«I dati forniti dall’Osservatorio confermano che Torino è ormai una destinazione riconosciuta per ospitare eventi nazionali e internazionali in grado di generare movimenti turistici di assoluto rilievo – afferma l’assessore al Turismo della Città di Torino, Domenico Carretta, . In questi anni abbiamo lavorato per sviluppare un palinsesto annuale in grado di valorizzare le diverse espressioni culturali e attrattive della città, con l’intento di creare un connubio tra appuntamenti ricorrenti e grandi eventi. Torino si conferma come una meta capace di stupire attraverso esperienze uniche e coinvolgenti».

 

LA STAGIONE SCIISTICA 2024 / 2025

La stagione è ancora in corso, ma già assiste a una crescita dei movimenti internazionali. Dai numeri provvisori dei movimenti turistici per i primi mesi – dicembre 2024-gennaio 2025 – le principali stazioni piemontesi hanno registrato incrementi importanti dall’estero rispetto all’analogo periodo della stagione precedente: Alagna Valsesia oltre + 22%; Sestriere oltre + 15%Bardonecchia circa +25%; Limone Piemonte oltre +20%.

 

 

PROSPETTIVE PER LA PRIMAVERA 2025

Il Piemonte è una meta attrattiva per le vacanze di primavera 2025 e dal sondaggio emerge che la regione sarà sicuramente meta turistica per l’11% degli italiani che hanno intenzione di fare vacanza e probabilmente per il 31%. Torino si conferma la scelta principale per chi verrà nella regione, seguita dal Lago Maggiore. I principali competitor per questo periodo sono la Sardegna e la Toscana, seguite da Veneto, Lazio e Trentino-Alto Adige. Il 61% dei turisti si dedicherà ad attività all’aria aperta, il 48% effettuerà un viaggio e soggiorno culturale, mentre l’enogastronomia è scelta nel 23% dei casi. La durata della vacanza sarà nella maggior parte dei casi un weekend o weekend lungo, ma aumenta il numero di coloro che dichiarano di rimanere più di una settimana (17% contro l’11% del dato nazionale). La vacanza sarà trascorsa principalmente in famiglia, con il partner o con gli amici, con una spesa che si conferma contenuta: la maggior parte dei vacanzieri spenderà meno di 500 euro o tra 500 e 1.000 euro.

 

 

MONITORAGGIO OTA PER LA PRIMAVERA 2025

Il monitoraggio delle offerte sui canali online delle OTA – Online Travel Agency – evidenzia che nel periodo aprile-maggio 2025 per il Piemonte il tasso di saturazione è pari al 14% per aprile e al 12,9% per maggio. Per il weekend di Pasqua la saturazione è quasi del 20% per la notte del 19 aprile, con prezzi medi più alti rispetto alla media mensile (140 euro registrati il 19 aprile contro i 130,7 euro mensili). A Torino, il tasso di saturazione per la stessa data è del 23,1%, con un prezzo medio di 207 euro, mentre per il Salone del Libro (15-19 maggio) la saturazione raggiunge il 25,8% per la notte del 17 maggio.

 

 

MOVIMENTI TURISTICI NEI TERRITORI DELLE ATL

Il dato del Piemonte, +3.6% di arrivi e +4.1% di presenze si distingue nel panorama nazionale che segna una crescita rispetto al 2023 del +2.5% di presenze e addirittura una frenata per quanto riguarda gli arrivi – 3,3%. In questo contesto la performance del Piemonte è quindi in positiva contro tendenza. Anche per quanto riguarda il mercato estero, il Piemonte fa meglio dell’Italia con un + 5% a fronte dello 0, 9% della media nazionale. Oltre all’ottima performance di Torino, va evidenziata la crescita della montagna che nella stagione invernale segna +23,6% di arrivi e +21,9% di pernottamenti piazzando l’inverno 2023/2024 come il migliore degli ultimi 10 anni.

Analizzando i movimenti turistici nei territori di competenza delle Agenzie Turistiche Locali (ATL), emerge una crescita diffusa in quasi tutte le aree territoriali rispetto all’anno precedente. Quello relativo a Turismo Torino e Provincia si conferma il territorio con il maggior numero di visitatori, registrando quasi 2,89 milioni di arrivi e oltre 7,58 milioni di presenze, con un incremento del +5,7% negli arrivi e +6,9% nelle presenze rispetto al 2023. Il Distretto Turistico dei Laghi segue con 1,38 milioni di arrivi e 4,66 milioni di presenze, mantenendo lo stesso numero di arrivi rispetto all’anno precedente e registrando una lievissima flessione nelle presenze (-1,3% rispetto al 2023) a causa del meteo avverso. Anche le Langhe Monferrato Roero confermano un andamento positivo, con oltre 690mila arrivi e 1,5 milioni di presenze, in aumento del +4,0% negli arrivi e +5,1% nelle presenze. L’ATL Terre dell’Alto Piemonte registra una crescita con 530mila arrivi e 1,2 milioni di presenze, segnando un incremento del +2,2% negli arrivi e +3,4% nelle presenze. Nel territorio dell’ATL del Cuneese, che si colloca al secondo posto per crescita percentuale, si contano 420mila arrivi e quasi 1,08 milioni di presenze, con una crescita del +5,1% negli arrivi e +6,2% nelle presenze. Anche il territorio gestito da Alexala, che comprende Alessandria e le sue aree limitrofe, mostra un incremento, con 370mila arrivi e oltre 800mila presenze, in aumento dell’+1,8% negli arrivi e +7,2% nelle presenze.

 

 

TORINO COME DESTINAZIONE PER EVENTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Torino si è ormai affermata come una delle destinazioni principali per eventi di portata nazionale e internazionale ad esempio le Final Eight, il Giro d’Italia, il Tour de France, la sfida di rugby Italia – All Blacks, capaci di attirare un pubblico ampio e diversificato e di generare un impatto significativo sui movimenti turistici in diversi momenti dell’anno. L’analisi dei dati giornalieri mostra picchi di arrivi e presenze in corrispondenza di manifestazioni di grande rilievo. Nel periodo estivo, il Kappa FuturFestival (5-7 luglio 2024) ha contribuito a una forte crescita delle presenze, seguito da una seconda ondata di visitatori legata a eventi congressuali nella seconda metà di luglio. A novembre 2024, Torino ha registrato +4,8% negli arrivi e +6% nelle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e, in particolare, durante lo svolgimento delle Nitto ATP Finals un aumento del numero medio degli arrivi del 31,6% rispetto alla settimana precedente.

 

 

IL WEDDING IN PIEMONTE

Il Piemonte si afferma sempre più come una delle mete più ambite per i matrimoni di coppie straniere. Secondo i dati diffusi da Italy for Weddings, nel 2024 la regione ha ospitato oltre mille cerimonie internazionali, segnando una crescita del +10,5% rispetto all’anno precedente. Questo segmento del turismo ha generato 148mila pernottamenti, con un aumento del +22,4%, e un impatto economico di 68,5 milioni di euro, in crescita del +12,2%. Il fenomeno del Destination Wedding in Piemonte continua a espandersi grazie all’attrattiva delle sue location esclusive: dalle colline delle Langhe e del Monferrato, ai panorami dei laghi Maggiore e d’Orta, fino ai castelli medievali e dimore storiche. Il comparto si distingue anche per la qualità dell’accoglienza e dei servizi, consolidando la reputazione della regione come destinazione d’eccellenza per i matrimoni di lusso.

 

 

ANCORA PIU’ AMPIA L’OSPITALITÀ TURISTICA

Negli ultimi 10 anni – il totale delle camere è cresciuto del 57,3% e il numero complessivo di posti letto è passato da 196.255 a 304.433 (+55,1%). Tra il 2023 e il 2024 si è poi registrato l’aumento delle locazioni turistiche da 15.440 del 2023 21.960 nel 2024 (42,2%). Un dato che evidenzia il crescente interesse per gli affitti brevi, trainati dalle piattaforme digital. Anche il comparto extra-alberghiero (che include B&B, agriturismi e affittacamere) è in crescita, con le strutture aumentate del 4,9% rispetto al 2023.

 

 

SEMPRE POSITIVE LE RECENSIONI ONLINE

Il monitoraggio delle recensioni on-line per il 2024 conferma con l’87,6/100 la valutazione positiva da parte degli utenti del prodotto turistico regionale nel suo complesso (ricettività, affitti brevi, ristorazione, attrazioni, trasporti e intrattenimento) migliore di quello dell’Italia. Il comparto ricettività piemontese cresce inoltre di +0,4 punti rispetto alla valutazione dell’anno precedente.

Innovazione e sostenibilità: istituzioni e imprese unite nella lotta allo spreco alimentare

Le Accademie di Filiera del Piemonte e le imprese si alleano per trasformare la lotta allo spreco alimentare in un’opportunità di innovazione e sostenibilità. Attraverso formazione, ricerca e strategie avanzate di valorizzazione dei residui agroalimentari, nasce una cultura antispreco che rafforza il sistema imprenditoriale e tutela l’ambiente.

Questo il tema centrale dell’incontro svoltosi oggi al Grattacielo della Regione Piemonte, dal titolo “Lo spreco alimentare: strategie per il recupero e la valorizzazione”. L’evento ha visto la partecipazione del vicepresidente regionale e assessore alla Formazione professionale Elena Chiorino, delle Accademie ‘Agrifood’ e ‘Turismo e montagna’ con la loro presidente Silvana Rasello, di imprese innovative, dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e del Settore Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro.

Promosso dalla Regione Piemonte e dal CIOFS-FP Piemonte ETS, ente capofila delle due Accademie, l’incontro ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato per ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e sviluppare soluzioni innovative che coniughino sostenibilità e crescita economica.

«Le Accademie di Filiera del Piemonte – dichiara Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione professionale della Regione Piemonte – rappresentano uno strumento strategico per formare le nuove generazioni e supportare le imprese nella sfida della sostenibilità reale. Una sostenibilità che deve essere sì ambientale, ma anche economica e sociale. La lotta allo spreco alimentare non è solo una questione etica, ma anche un’opportunità per innovare e creare valore. La Regione Piemonte è impegnata a garantire una formazione di eccellenza che permetta di diffondere una cultura antispreco e di promuovere soluzioni concrete per un futuro realmente sostenibile. Siamo consapevoli che investire nella formazione significhi dare alle nostre imprese e ai nostri giovani gli strumenti per essere protagonisti di un cambiamento vantaggioso per l’intero sistema produttivo».

«L’incontro di oggi – sottolinea la presidente delle Accademie ‘Agrifood’ e ‘Turismo e montagna’ Silvana Rasello – ci offre uno spazio di riflessione condivisa su temi importanti, che ci interpellano non solo come aziende, come professionisti, come promotori, ma anche come persone e cittadini ed esigeranno scelte, decisioni, interventi, operatività nell’oggi e nel tempo a venire. Richiamando un’affermazione di Henry Ford, mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. Questo riflette bene lo spirito delle Accademie: mettersi insieme, rimanere oltre le difficoltà, lavorare insieme per convergere verso obiettivi comuni, anche a partire da appartenenze, logiche, storie diverse. L’esperienza delle Accademie può – nelle realizzazioni – superare anche le “attese” grandi del disagio iniziale, scoprendo, coltivando, realizzando connessioni sistemiche portatrici di un valore moltiplicatore».

Dall’inizio dell’attività, a ottobre 2024, per l’Accademia Agrifood sono stati presentati 29 corsi per un totale di 162 partecipanti, mentre per l’Accademia Turismo e montagna sono stati 17 i corsi presentati per un totale di 113 partecipanti. A livello di network di aziende i corsi pluriaziendali sono stati 4 per Agrifood e 2 per Turismo. La prevalenza delle aziende che hanno attivato i corsi sono micro e piccole imprese.

Come emerso dall’incontro, secondo i dati presentati da Giuseppe Zeppa, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, ogni anno nel mondo viene persa circa il 40% della produzione alimentare, pari a 2,5 miliardi di tonnellate di cibo e il 43% dei prodotti coltivati non viene consumato. In Italia si perdono ogni anno circa 20 milioni di tonnellate di cibo tra la fase di coltivazione e la vendita. Inoltre, l’Osservatorio Waste Watcher ha calcolato che, nel 2024 lo spreco alimentare nelle famiglie italiane ha toccato i 29,5 kg. Nel 2023 erano 27,3.

La valorizzazione dei residui agroalimentari, il cosiddetto biowaste upcycling, che permette la trasformazione di scarti in prodotti di maggior valore è stata al centro dello studio di Elio Dinuccio, professore dell’Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari. L’upcycling differisce dal riciclo tradizionale creando nuove applicazioni industriali e opportunità di valorizzazione con vantaggi economici (Riduce i costi di smaltimento – Crea nuove filiere produttive – Migliora l’efficienza complessiva) e ambientali (Diminuisce rifiuti in discarica – Riduce emissioni di gas serra – Preserva risorse naturali limitate).

In questo scenario le Accademie possono creare una vera e propria cultura lavorativa antispreco coinvolgendo le aziende partner nei percorsi di formazione specifici e stimolando processi di innovazione per il recupero e la valorizzazione degli sprechi alimentari. In particolare, le Accademie ‘Agrifood’ e ‘Turismo e montagna’ stanno creando reti territoriali con le imprese, che, attraverso la formazione, possano introdurre innovazioni sostenibili, unirsi in progetti e far crescere la cultura anti spreco.

Le imprese sono il vero snodo dell’impegno delle Accademie, in particolare le micro e piccole imprese di cui si compongono i settori agroalimentare e del turismo. Il tema sta assumendo contorni tali che anche la prossima Giornata della Ristorazione, il 17 maggio, sarà dedicata proprio alla lotta allo spreco alimentare. Uno dei primi portabandiera dell’impegno contro lo spreco alimentare nell’ambito delle Accademie è il Biova Project, nato a San Salvario a Torino nel 2019 da un’idea di Emanuela Barbano e Franco Dipietro, che ritira il pane invenduto dai punti vendita della GDO o da realtà locali e lo utilizza per sostituire il malto d’orzo per produrre birra, oggi distribuita nei supermercati, nei locali negli hotel, nei caffè e sui treni. Ogni 150 chilogrammi di pane recuperato vengono prodotti 2.500 litri di birra premium, risparmiando il 30% di malto d’orzo e di materie prime e, grazie a questa produzione, nel processo si evita di immettere in atmosfera 1.365 chilogrammi di CO2.

La consapevolezza e la conoscenza dei sistemi antispreco portano benefici immediati alle imprese, come ha dimostrato Silvio Barbero dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ha presentato il progetto di formazione Foster, rivolto agli operatori della ristorazione. Le imprese che hanno aderito, con un totale di 6.500 operatori, hanno monitorato i loro processi e hanno ridotto il loro spreco del 9% circa, a seconda della situazione di ogni centro o ristorante.

Le Accademie di filiera hanno nella loro missione il coinvolgimento di più imprese possibile con le quali non solo attivare corsi di formazione per i dipendenti, ma anche far crescere le reti e le esperienze orientate alla sostenibilità e all’innovazione. I corsi sono rivolti sia ai dipendenti delle aziende con sede in Piemonte sia ai disoccupati piemontesi. Grazie al sostegno della Regione Piemonte sono gratuiti per i disoccupati e sono cofinanziati delle imprese. www.accademiepiemonte.it

Sei emergenze – stroke ischemico in 36 ore, corsa contro il tempo alle Molinette

Una corsa contro il tempo per salvare vite e prevenire disabilità: tra il 19 e il 20 marzo, nell’arco di appena 36 ore, sei pazienti in condizioni critiche sono stati sottoposti a trattamento per ictus ischemico acuto presso la Neuroradiologia Interventistica universitaria della Città della Salute e della Scienza, presidio Molinette, sotto la direzione del professor Mauro Bergui. I pazienti, di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, si trovavano in situazioni estremamente delicate.

“Almeno due di loro potranno tornare a condurre una vita completamente normale” – afferma il dottor Francesco Mistretta, che ha eseguito personalmente quattro delle complesse trombectomie nella sala angiografica di Neuroradiologia Interventistica – “gli altri restano in condizioni critiche, ricoverati in prognosi riservata presso la Rianimazione del Pronto Soccorso, guidata dalla dottoressa Marinella Zanierato, e nella Stroke Unit, diretta dal dottor Paolo Cerrato.”

L’ictus ischemico è una grave minaccia per la salute: rappresenta la terza causa di morte e la principale di disabilità grave nei Paesi sviluppati. Tuttavia, presso la Città della Salute e della Scienza, uno dei primi ospedali italiani a praticare la trombectomia, la lotta contro questa patologia avviene con strumenti d’avanguardia. Il sistema regionale piemontese, organizzato per quadranti, ha indirizzato qui i casi più complessi provenienti dall’area metropolitana e dalla provincia sud di Torino.

L’improvvisa ondata di emergenze ha messo alla prova l’intera rete sanitaria. “Fondamentale è stato il supporto dei colleghi dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino – sottolinea Mistretta – che hanno accolto altri due pazienti mentre la nostra sala era già occupata.”

Un lavoro di squadra tra la Città della Salute e della Scienza e l’Asl Città di Torino, una sfida contro il tempo dove ogni minuto è decisivo in neurologia.

SOS Giovani imprenditori: in 10 anni in Piemonte 8.775 attività in meno (-19,4%)

Nella regione l’andamento della popolazione tra i 15 e i 34 anni negli ultimi 10 anni è diminuita di 11.863 unità (-1,4%)”.

  

 

SOS giovani imprenditori. È l’allarme lanciato dal Movimento Giovani imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte rispetto alla contrazione del numero delle imprese guidate da under 35 nella nostra regione.

Il bilancio dell’ultimo decennio ha visto sparire in Piemonte, tra chiusure e superamento della soglia di età degli amministratori, 8.775 attività guidate da under 35, portando il numero complessivo delle imprese giovanili da 45.305 del 2014 alle 36.530 di dicembre 2024.

Il peso in percentuale sul totale delle imprese in regione negli anni 2014 e 2024 è di 10,1% e 8,7% con una variazione di -1,4%.

 

Il calo ha colpito in modo particolare il mondo artigiano che in Italia, nel decennio, ha perso oltre 47mila imprese giovanili (-28,1).

È quanto emerge dall’analisi Unioncamere-InfoCamere sulla nati-mortalità delle imprese giovanili che fotografa la profonda trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano, spinta anche dall’inverno demografico in cui è entrata la nostra società. Se il calo ha interessato quasi tutti i settori economici, emergono però significative differenze con una forte accelerazione nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.

La forte riduzione del perimetro ha innescato una sensibile ricomposizione settoriale dell’imprenditoria giovanile. In termini di composizione percentuale, se nel 2014 commercio e costruzioni rappresentavano insieme quasi il 45% di tutte le imprese under 35, oggi il loro peso è sceso al 37%. Cresce invece l’incidenza dei servizi alle imprese (dall’8,7% all’11,8%) e dell’ICT (dal 6,4% all’8%). Un chiaro segnale di come le nuove generazioni si stiano orientando verso settori a maggior contenuto tecnologico e di servizi avanzati.

“Questo dato – commenta Francesca Nota, Presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte – va letto in un contesto economico generalizzato e va inserito anche all’interno di uno scenario sociale di invecchiamento della popolazione. In Italia e in Piemonte il numero dei giovani è crollato. Voglio ricordare che in Piemonte l’andamento della popolazione tra i 15 e i 34 anni negli ultimi 10 anni è diminuita di 11.863 unità (-1,4%)“.

“Riteniamo fondamentale arginate la contrazione del numero di imprese guidate da under 35, – continua Nota – attraverso misure concrete che favoriscano l’accesso al credito, la semplificazione burocratica e il supporto alla formazione e all’innovazione. Se da un lato settori tradizionali soffrono maggiormente, dall’altro la crescita dei servizi alle imprese e la stabilità dell’agricoltura dimostrano che, con le giuste competenze e opportunità, i giovani possono ancora costruire il proprio futuro da protagonisti”.

“L’Italia ha bisogno di nuove generazioni di imprenditori – conclude Nota – capaci di portare innovazione e valore aggiunto nei settori ad alta intensità di conoscenza. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con politiche mirate, investendo nelle competenze e nella digitalizzazione per rendere più attrattiva e sostenibile la scelta imprenditoriale per i giovani. Non possiamo permetterci di perdere altre imprese giovanili: il futuro dell’artigianato e dell’economia del nostro Paese dipende dalla capacità di sostenere chi ha il coraggio di mettersi in gioco”.

Venerdì 21 marzo sciopero dei trasporti

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Venerdì 21 marzo 2025 è previsto uno sciopero nazionale indetto dalle Organizzazioni Sindacali ADL – COBAS – SGB – CUB Trasporti per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri di 24 ore.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

La Cassazione conferma associazione per delinquere nel gruppo dei Drughi

La Corte di Cassazione ha confermato la sussitenza dell’associazione a delinquere nel  gruppo ultrà juventino dei Drughi. Tale reato viene riconosciuto per la prima volta nell’ambito di questioni di gruppi di tifosi.

Last Banner, così era stato chiamato il processo,  è stato celebrato a Torino a seguito dell’inchiesta della Digos  a proposito delle pressioni fatte sulla Juventus dalla curva nel corso della stagione calcistica 2018-2019 al fine di non rinunciare ad alcuni privilegi. la Cassazione si è occupata di cinque imputati: tra loro anche esponenti dei Drughi.

I ricorsi delle difese sono stati respinti e i giudici hanno annullato con rinvio una sola parte  della sentenza della Corte d’appello. Bisognerà quindi fare luce  sulla richiesta di 25 biglietti gratuiti (non consegnati)  per le partite allo stadio.

Tre dei 5 ultras che passeranno dalla Corte d’Appello appartenevano al gruppo dei Drughi.