Dal piano di alfabetizzazione sull’intelligenza artificiale al centro di ricerca del Museo Egizio, fino al rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione, la Fondazione CRT ha presentato alle OGR Torino le linee strategiche per il triennio 2026-2028: un percorso che mette a disposizione 620 milioni di euro per il territorio, di cui 350 destinati alle erogazioni e 270 agli investimenti per lo sviluppo territoriale.
L’evento, dal titolo “Dare Spazio al Valore”, ha riunito oltre 500 rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico, della ricerca e del Terzo Settore, per illustrare le direttrici strategiche del prossimo triennio.
Presentando il nuovo piano, la Presidente Anna Maria Poggi ha sottolineato come il ruolo delle fondazioni bancarie oggi non sia solo sostenere, ma agire come soggetti innovatori, tessitori e sussidiari, capaci di abilitare processi, rafforzare ecosistemi e accelerare percorsi che rendano il territorio inclusivo e competitivo: “Il nostro piano pluriennale accompagna lo sviluppo con un contributo sostenibile, strutturato e misurabile, trasformando risorse e idee in opportunità concrete. Il nostro compito è individuare le energie migliori, valorizzarle e metterle in relazione, contribuendo a creare contesti in cui persone, istituzioni e comunità possano crescere insieme. Il supporto degli attori presenti oggi e della banca conferitaria UniCredit, rafforza ulteriormente la capacità di connettere risorse, progetti e comunità”.
Il Segretario Generale Patrizia Polliotto ha ricordato che il patrimonio della Fondazione non è un fine, ma uno strumento al servizio del territorio: “Presentare qui, alle OGR, questo nuovo corso è la prova tangibile di come, negli anni, siamo riusciti a moltiplicare il valore del patrimonio non solo grazie a una gestione rigorosa e competente, ma soprattutto grazie a una squadra capace di trasformare idee in progetti concreti e generare sviluppo reale. Continueremo a farlo con responsabilità e visione, mettendo le nostre competenze al servizio delle comunità e delle istituzioni con cui collaboriamo ogni giorno”.

I tre dibattiti tematici dell’evento hanno approfondito le principali direttrici del piano.
Sul capitale umano e il talento, sono intervenuti Andrea Orcel (UniCredit) e Lorenzo Pregliasco (YouTrend). Il contesto mostra sfide significative: l’Italia è penultima in Europa per giovani laureati (31,6% vs 44,1% UE) e persistono forti divari sociali nell’istruzione. A riguardo Orcel ha dichiarato: “In UniCredit crediamo che il nostro sostegno alle comunità locali non sia solo una responsabilità ma anche un investimento cruciale per il futuro. Apprezziamo l’annuncio odierno della Fondazione CRT che riflette il suo impegno nel promuovere l’innovazione e l’istruzione come pilastri essenziali per affrontare le sfide della nostra società. Supportando i talenti locali e dotandoli di tutte le competenze necessarie per l’era digitale, miriamo ad abbattere le divisioni sociali nell’istruzione e a creare opportunità per tutti. Insieme, stiamo cercando di coltivare un ambiente inclusivo che consenta alle persone di prosperare e contribuire a un’economia più competitiva e sostenibile”.
Sul territorio e la qualità della vita, hanno partecipato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e Viviana Pinto (Discentis). Il confronto ha messo in luce come politiche urbane, infrastrutture e offerta culturale siano fattori determinanti per l’attrattività: a cinque anni dal titolo, infatti, solo il 59% dei laureati formati in Piemonte resta a lavorare nella regione (il 47% nella sola provincia di Torino), che è al di sotto della media europea come PIL pro capite.
“Per la Regione Piemonte la collaborazione con la Fondazione CRT rappresenta davvero un valore aggiunto per il nostro territorio e per le nostre politiche di sviluppo perché ci consente di dare forza ad alcuni asset strategici investendo in cultura, sostenibilità e crescita – dichiara il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Oggi qui celebriamo una sinergia che si rinnova e che è ogni giorno a supporto del nostro Piemonte nell’affrontare le sfide del futuro in un mondo sempre più complesso e globale”.
“Torino, oggi – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è un laboratorio dove si sperimenta il futuro: nella transizione digitale, nell’innovazione sostenibile, nell’alta formazione universitaria, nella cultura come leva di sviluppo, nella gestione intelligente dei flussi turistici. Abbiamo rafforzato la nostra credibilità internazionale e siamo sempre più attrattivi per gli investimenti esteri e come città da visitare ma anche dove studiare, lavorare, vivere. Siamo convinti che la direzione intrapresa, che vede le istituzioni lavorare insieme per obiettivi di crescita condivisi – un impegno in cui si inseriscono certamente anche gli importanti investimenti che la Fondazione CRT mette in campo – per rendere Torino e il nostro territorio sempre più attrattivi sia quella giusta e che questa capacità di guardare al futuro coniugando crescita e qualità della vita sarà un potente motore di sviluppo”.
Sull’innovazione e le idee, hanno discusso Marco Casale (CFO Fondazione CRT), Fabio Pammolli (AI4I), Alessandro Vespignani (ISI Foundation), Tatiana Rizzante (Reply) e David Avino (Argotec). Il confronto ha evidenziato come la trasformazione tecnologica stia ridisegnando l’economia territoriale: a Torino il 27,6% delle startup opera nel Deep Tech, un settore che in Europa rappresenta ormai il 44% degli investimenti tecnologici. Parallelamente, la filiera industriale vive un riposizionamento profondo: un’azienda su dieci (12%) valuta l’uscita dal comparto automotive per orientarsi verso aerospazio, nautica, elicotteristica e ferroviario. Un’evoluzione che richiede nuove competenze, ricerca avanzata e infrastrutture capaci di rafforzare l’ecosistema dell’innovazione.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate al Ministro della Difesa Guido Crosetto.
La strategia 2026–2028 della Fondazione CRT si sviluppa attorno a cinque ambiti chiave – pienamente coerenti con i valori della Fondazione Cura, Crescita e Meraviglia – individuati grazie a un ampio percorso di ascolto che ha coinvolto tutte le province del Piemonte e della Valle d’Aosta e a un’indagine esplorativa capillare sul territorio.
“Benessere e prossimità”: interventi rivolti alle persone che vivono fragilità nelle relazioni, nell’accesso ai servizi essenziali e nelle opportunità di inclusione – con particolare attenzione ad anziani soli, minori e giovani, persone immigrate, persone con disabilità e nuclei in difficoltà – per accrescere autonomia e benessere attraverso servizi dedicati; “educazione e autonomia”: azioni dedicate a favorire autonomia e benessere attraverso un’istruzione inclusiva, capace di ridurre disuguaglianze educative e di connettere meglio scuola e futuro professionale; “lavoro accessibile”: iniziative volte a rendere più accessibile il mercato del lavoro per chi affronta ostacoli maggiori, accompagnando giovani, donne e persone vulnerabili verso opportunità concrete, colmando i divari di competenze e rafforzando il raccordo tra scuola, servizi e imprese; “comunità partecipi”: progetti che rafforzano la partecipazione civica, sociale e culturale, rigenerando legami e coinvolgendo le persone nella vita collettiva, contrastando il crescente distacco dalla sfera pubblica e l’aumento delle condizioni di solitudine che colpiscono soprattutto giovani e anziani; “conoscenza che innova”: investimenti in ricerca di base e applicata, trasferimento tecnologico e sviluppo di competenze nei settori emergenti, sostenendo collaborazioni tra università e industria, start-up innovative ad alto contenuto tecnologico e partenariati pubblico-privati nei settori strategici del territorio per rafforzare la capacità del territorio di innovare e crescere.
Tra i progetti emblematici del nuovo triennio, la Fondazione lancerà un ampio programma di alfabetizzazione all’intelligenza artificiale destinato a scuole, Pubblica Amministrazione ed enti del Terzo Settore, per aumentare consapevolezza e competenze tecnologiche; sarà inoltre istituito un centro di ricerca e documentazione al Museo Egizio dedicato allo studio della cultura materiale scritta dell’Antico Egitto, che coniugherà le esigenze della ricerca filologica e linguistica facendo ricorso anche alle più avanzate tecnologie, posizionando ulteriormente la storica egittologica di Torino a livelli di leadership internazionale. Infine sarà rafforzato l’ecosistema dell’innovazione attraverso il sostegno alle infrastrutture e allo sviluppo delle competenze, in collaborazione con i principali attori industriali e dell’innovazione del territorio (OGR Torino, Atenei, Digital Revolution House, Istituto AI4I, ISI Foundation).
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La Città di Torino e il Consiglio regionale del Piemonte promuovono un ricco programma di iniziative per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un impegno istituzionale congiunto per sensibilizzare la cittadinanza, promuovere il rispetto e offrire un sostegno concreto alle vittime di violenza.
Il Comune propone un calendario variegato: nel pomeriggio del 25 novembre, dalle 16 alle 18, nella Sala Colonne di Palazzo Civico si terrà il convegno “Violenza di genere nelle famiglie: come prevenirla, affrontarla e superarla”, con relatrici e relatori che affronteranno le dinamiche intrafamiliari, offrendo un’analisi giuridica, psicologica e sociale. Interverranno la vicesindaca Michela Favaro, l’assessore ai Diritti e Pari Opportunità Jacopo Rosatelli e la consigliera delegata Rossana Schillaci. Modera Carla Piro Mander, Consigliera dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Parallelamente la Città lancia una campagna di comunicazione istituzionale con 380 manifesti dislocati su circuiti cittadini. A questa si unisce la campagna “LEI È”, promossa da associazioni come Lofficina, SeNonOraQuando? e Torino Città per le Donne, con materiali grafici pubblicati su mezzi pubblici, nelle biblioteche e su cartoline cartacee, e video diffusi nelle stazioni della metropolitana. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) partecipa con un numero speciale della newsletter “InformaCUG” e con la presidente del CUG che interverrà a un convegno sui luoghi di lavoro femminili il 20 novembre.
Nel pomeriggio del 25, la Bottega InGenio realizzerà un’opera collettiva di ricamo e cucito con volontari, e presenterà il libro di Gabriella Dario “Se non vivi sotto un sasso”. Contemporaneamente, verrà inaugurata la mostra “Com’eri vestita?”, ideata da Amnesty International con la Consulta Femminile Comunale, che espone gli abiti indossati dalle vittime di violenza sessuale al momento dell’aggressione per smontare i pregiudizi legati all’abbigliamento. L’esposizione sarà visibile dal 19 al 28 novembre nel loggiato antistante la Sala Colonne di Palazzo Civico.
Sempre nella serata del 25, la Mole Antonelliana, simbolo della città, sarà illuminata di arancione in adesione alla campagna “Orange the World / UNiTE” promossa da UN Women Italy, grazie al contributo gratuito di IREN. Inoltre, Torino conferma la sua partecipazione alla campagna “Posto Occupato”, posizionando simbolicamente una sedia vuota in luoghi di grande passaggio e, durante il Torino Film Festival, nelle sale cinematografiche, per ricordare le donne vittime di femminicidio.
Sul versante regionale, invece, l’Assemblea piemontese organizza il torneo benefico di calcio a 7 “In campo contro la violenza”, che si svolgerà domenica 23 novembre dalle 14 al centro sportivo Salsasio di Carmagnola. Vi parteciperanno squadre miste di consiglieri, amministratori e squadre femminili, tra cui donne rifugiate iraniane; l’evento è patrocinato da Coni, Comitato Paralimpico, Lega Nazionale Dilettanti e Associazione Italiana Arbitri, e coinvolge istituzioni politiche e sportive in una partita di solidarietà. I fondi raccolti saranno destinati al Progetto S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali, gestito dai Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus.
Tra le testimonial d’eccezione: la conduttrice Cristina Chiabotto e le campionesse italiane Daisy Osakue (lancio del disco), Akrari Yasmina (volley), Sofia Rabino (trial) e Lucrezia Grande (curling), che daranno visibilità all’iniziativa. In molti impianti sportivi piemontesi, tra il 23 e il 25, le squadre scenderanno in campo col volto segnato di rosso e osserveranno un “minuto di rumore” all’inizio delle partite, aderendo all’hashtag #Incampocontrolaviolenza per amplificare il messaggio.
Infine, il Consiglio regionale ospita la mostra “Se potremo impedire a un cuore di spezzarsi”, visitabile fino al 30 novembre a Palazzo Lascaris e presso l’URP di via Arsenale a Torino, con tredici ritratti di donne sopravvissute alla violenza, accompagnati dai loro racconti scritti, simbolo di resilienza e speranza.
A Torino la settimana si apre con cielo nuvoloso e qualche rovescio, in un contesto termico ancora tipicamente autunnale: oggi le temperature vanno da circa 1 °C a 6 °C, mentre domani, 25 novembre, è previsto un netto aumento delle massime fino a 12 °C con minime attorno ai 2 °C. Mercoledì 26 e giovedì 27 novembre saranno due giornate prevalentemente soleggiate, con valori diurni compresi tra 10 °C e 14 °C e notti più fredde, prossime allo zero. Anche tra venerdì e domenica il tempo resterà stabile, con alternanza di sole e qualche nube, massime tra 8 °C e 10 °C e minime che scenderanno ancora una volta vicino allo zero. Nonostante il clima generale sia piuttosto mite per la stagione, il Piemonte è interessato da un’allerta gialla per neve e ghiaccio, segnale che nelle ore più fredde non si escludono deboli fenomeni o la formazione di patine ghiacciate soprattutto nelle zone collinari o nelle prime ore del mattino.
La città di Torino, come di consueto a inizio stagione invernale, ha già attivato il proprio piano neve, predisponendo mezzi e procedure per intervenire rapidamente in caso di precipitazioni o gelate, pur senza attendersi al momento accumuli significativi in città.
(Foto Barranca)
La Giunta regionale ha assegnato 1.329.000 euro di contributi a favore del Ministero dell’Interno per il rinnovo di ulteriori due anni del Patto per la sicurezza urbana tra Prefettura di Torino, Regione Piemonte e Città di Torino, finalizzato a rafforzare le politiche e le strategie in materia di sicurezza integrata tra lo Stato e il capoluogo piemontese.
Grazie al finanziamento proseguono le attività di controllo e le strategie del sistema di sicurezza urbana previste dal Patto, sottoscritto per la prima volta ad agosto 2023 con una dotazione di 1 milione di euro per il biennio.
“Intendiamo dare continuità al percorso di rafforzamento delle azioni sinergiche tra i diversi soggetti di governo del territorio, un modello operativo efficace basato sulla collaborazione interistituzionale tra forze di Polizia e che permette di portare avanti le attività di controllo del territorio. Con il rinnovo del Patto di sicurezza, di cui abbiamo aumentato la dotazione finanziaria, possono infatti proseguire i progetti a beneficio di tutte le forze dell’ordine, come l’acquisto di veicoli e l’implementazione del sistema di sorveglianza appartenente alla Città di Torino”, sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia locale Enrico Bussalino.
Sarà la Cabina di regia costituita presso la Prefettura di Torino, e della quale fanno parte i rappresentanti della Regione, della Città di Torino e delle Forze dell’Ordine, ad individuare le specifiche iniziative da realizzare e finanziare con i fondi assegnati.
Proseguono gli interventi in Piazza Bengasi per la realizzazione del nuovo parcheggio interrato di interscambio collegato alla stazione della metropolitana e per la riqualificazione complessiva dell’area. Per garantire la continuità della circolazione durante le fasi più delicate degli scavi e consentire lo svolgimento dei lavori in condizioni di sicurezza, da lunedì 24 novembre 2025 sarà attivata una nuova organizzazione della viabilità.
L’elemento principale della nuova configurazione è un collegamento stradale provvisorio in asse nord-sud che attraverserà la piazza, regolato da un impianto semaforico posizionato tra gli incroci Bengasi–Vigliani–Nizza e Bengasi–Sestriere. Sul nuovo tracciato saranno in vigore il limite massimo di velocità di 30 km/h e il divieto di sosta e fermata, mentre l’accesso sarà vietato a pedoni e velocipedi.
Contestualmente verrà chiuso al traffico veicolare il lato est della piazza, nel tratto compreso tra i civici 11 e 17, che resterà accessibile esclusivamente ai residenti, per i quali sarà istituito un senso unico alternato a vista.
Tutte le modifiche alla viabilità saranno segnalate attraverso apposita segnaletica di preavviso.
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Tornano a splendere nelle circoscrizioni cittadine le luminarie di Natale di Luce, progetto della Città di Torino curato e realizzato da Iren, per una terza edizione arricchita da due nuove installazioni.
“Anche quest’anno – afferma il sindaco Stefano Lo Russo – porteremo installazioni luminose, ispirate alle creazioni artistiche che nel periodo delle feste si vedono in numerose capitali europee, nelle vie e nelle piazze di numerosi quartieri cittadini. Il momento dell’accensione, previsto per questo fine settimana, sarà un momento di festa e insieme un’occasione per ritrovarsi e per sentirsi parte della comunità”.
“Siamo ormai alla terza edizione di Natale di Luce – aggiunge l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – un progetto che, anche grazie al prezioso contributo di Iren, continua a crescere e ad arricchirsi, quest’anno con due nuove installazioni luminose. Ogni anno portiamo queste luci in luoghi diversi della città per diffondere l’atmosfera del Natale e coinvolgere sempre più quartieri, con scenografie da vivere e da fotografare, che tutti possono apprezzare: dai bambini agli adulti, fino ai visitatori che scelgono Torino per le feste. L’invito è quindi a percorrere la città, lasciarsi sorprendere e cogliere l’occasione per stare insieme e vivere l’atmosfera delle feste nei nostri quartieri”.
Il Natale di Luce si accende nel fine settimana di sabato 22 novembre e domenica 23 novembre, alla presenza del sindaco Lo Russo e dell’assessora Rosanna Purchia.
Sabato 22 novembre il tour delle accensioni è iniziato alle ore 16 da piazza Risorgimento (Circoscrizione 4) con Christmas Gifts, una delle due nuove installazioni di questa edizione. Alle 16.45 in piazza Benefica (Circoscrizione 3) con Galassie, alle 17.30 ai giardini Emilio Pugno (Circoscrizione 2) con Sfere celesti, alle 18.15 in piazza Santa Rita (Circoscrizione 2) con Boules de lumière, per concludersi alle 19 in piazza Galimberti (Circoscrizione 8) con Cielo stellato.
Domenica 23 novembre gli appuntamenti inizieranno alle ore 16 in piazza Montale (Circoscrizione 5) con Universo, per proseguire alle 16.45 in corso Grossetto, angolo via Lulli (Circoscrizione 5), con il Tunnel luminoso. Alle 17.30 il tour farà tappa in piazza Foroni (Circoscrizione 6) con Bouquet di luce, alle 18.15 in piazza Chiaves (Circoscrizione 7) con Shimmering Lounge, la seconda nuova installazione di questa edizione, e si concluderà alle 19 ai giardini Madre Teresa di Calcutta (Circoscrizione 7) con Stelle e pianeti.
Gli appuntamenti saranno ravvivati dalla musica delle marching band General Vincent, Bandaradan e Tequila, che accompagneranno diversi momenti del tour di inaugurazione.
Iren, partner del progetto, ha curato la realizzazione e l’allestimento di tutte le installazioni luminose, perfezionandone anche gli aspetti estetici e di integrazione urbanistica, in particolare privilegiando l’utilizzo di elementi sospesi. Per questa terza edizione di Natale di Luce si rinnova inoltre una forte attenzione alla sostenibilità: grazie a circa 375mila sorgenti luminose a Led, Iren fornirà maggiore luminosità e ridotti consumi, con 3 km di linee elettriche e una potenza complessiva di soli 18 kW.
Per la prima volta un cuore prelevato ad Atene è stato trapiantato a 1.600 chilometri di distanza, all’ospedale Molinette di Torino, senza che il suo battito venisse mai interrotto.
Nel quarantesimo anniversario del primo trapianto di cuore eseguito in Italia, è stata così superata una nuova frontiera: l’organo non solo è rimasto battente durante il trasporto, ma ha continuato a battere anche durante l’intero intervento di impianto. È quanto avvenuto pochi giorni fa al Centro Trapianti di Cuore e di Polmone dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino. Incredibilmente, il cuore ha ripreso a pulsare già in Grecia, è stato mantenuto attivo per tutto il viaggio e non è mai stato fermato, nemmeno mentre veniva inserito nel torace del ricevente, per un totale di circa otto ore. Una rivoluzione che permette di superare i limiti imposti dall’ischemia: grazie alla perfusione continua garantita dalla macchina OCS Heart (Transmedics), il cuore non subisce più danni da mancanza di sangue, superando così il tradizionale limite delle quattro ore di ischemia massima.
La segnalazione della donatrice, ricoverata in un ospedale di Atene, è arrivata dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte al Centro Trapianti di Cuore della Città della Salute di Torino. Un’équipe delle Molinette – composta dalla dottoressa Erika Simonato, dal dottor Matteo Marro, dal professor Andrea Costamagna e dalla dottoressa Domitilla Di Lorenzo – è partita da Torino nel tardo pomeriggio e ha raggiunto la capitale greca con un jet privato. Intorno a mezzanotte è iniziato il prelievo. Una volta inserito nella macchina di perfusione, il cuore è stato riattivato e mantenuto battente per tutto il percorso verso Torino.
Nel frattempo, un paziente 65enne affetto da una grave cardiomiopatia dilatativa post-infartuale, in attesa di trapianto da circa un anno, è stato preparato in sala operatoria. Al suo arrivo, il cuore continuava a battere nella macchina di perfusione da circa sei ore. Il ricevente, già in circolazione extracorporea e con il cuore malato rimosso, ha potuto ricevere l’organo senza che questo venisse mai arrestato: il cuore nuovo è stato collegato direttamente al sistema di circolazione extracorporea del paziente, mantenendo la perfusione e il battito fino al completo impianto.
L’intervento, eseguito con successo dal professor Massimo Boffini, dal professor Antonino Loforte e dalla dottoressa Barbara Parrella, con la collaborazione dell’anestesista Rosetta Lobreglio, è stato completato con il cuore che batteva naturalmente, prima tra le mani dei chirurghi e poi nella sua sede definitiva, all’interno del cavo pericardico. Il decorso post-operatorio è stato regolare e il paziente è stato trasferito dalla Terapia Intensiva al reparto di degenza ordinaria dopo pochi giorni.
Questo trapianto rappresenta un traguardo di enorme rilievo, riducendo lo stress dell’organo prima dell’impianto e aprendo prospettive prima impensabili per la trapiantologia moderna.
“La straordinaria competenza dei nostri professionisti ha reso possibile un intervento che segna una nuova frontiera nei trapianti di cuore, confermando ancora una volta il valore e l’eccellenza della Città della Salute e della Scienza a livello europeo”, ha dichiarato il Direttore generale CDSS, Livio Tranchida.
“Ancora una volta, il Sistema Trapianti della Regione Piemonte si colloca ai vertici italiani ed europei, con un trapianto di eccezionale complessità tecnico-organizzativa. Un’ulteriore conferma del ruolo di CDSS come IRCCS Trapianti”, ha aggiunto l’Assessore alla Sanità regionale, Federico Riboldi.
La Città di Torino, costantemente impegnata nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, anche quest’anno aderisce alla “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ricorrenza internazionale istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite.
Per celebrare l’importante appuntamento del 25 novembre, l’Amministrazione comunale – attraverso il Servizio Promozione della Salute, Pari Opportunità e Politiche di Sussidiarietà e il Centro Antiviolenza della Città, in collaborazione con le associazioni e gli enti aderenti al Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD) – propone un articolato programma di iniziative di informazione e sensibilizzazione.
Il 25 novembre, dalle ore 16 alle 18, la Sala Colonne di Palazzo Civico ospiterà il convegno “Violenza di genere nelle famiglie. Come prevenirla, affrontarla e superarla”, dedicato all’analisi delle dinamiche di violenza e conflitto intrafamiliare in un’ottica di genere. L’incontro affronterà aspetti giuridici, psicologici e sociali, con particolare attenzione agli strumenti di tutela e protezione a disposizione delle donne e dei loro figli, grazie al contributo di relatrici e relatori che interverranno a titolo gratuito. L’appuntamento vedrà in apertura gli interventi istituzionali della vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro, dell’assessore ai Diritti e Pari opportunità Jacopo Rosatelli e della consigliera delegata alle Politiche Sociali e di Parità della Città Metropolitana Rossana Schillaci. Nei giorni che precedono la Giornata, le locandine promozionali dell’evento saranno diffuse nelle Biblioteche civiche e negli uffici aperti al pubblico.
“Il 25 novembre ci ricorda, con forza, quanto la violenza contro le donne sia ancora oggi una ferita aperta nelle nostre comunità – dichiara Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e alle Pari Opportunità della Città di Torino –, e le iniziative che proponiamo vogliono essere un invito a riconoscere la complessità del fenomeno, a parlarne pubblicamente e ad agire in modo concreto. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il nostro convegno al focus famiglie, famiglie quale luogo nel quale possono purtroppo nascere e prodursi violenze, ma anche luogo in cui la prevenzione è più efficace e si costruisce una cultura del rispetto.
La Città continuerà a lavorare con associazioni, professioniste e professionisti, per rendere sempre più efficace la rete di supporto e per affermare, ogni giorno, il diritto delle donne alla libertà e all’autodeterminazione. Per questo è importante che tutte le istituzioni si impegnino in questa battaglia di civiltà, per smontare i pregiudizi e gli stereotipi di genere, propri di una cultura patriarcale, che spesso sono la base da cui possono poi prodursi azioni violente”.
Accanto al convegno, la Città promuove una campagna di comunicazione istituzionale dedicata al 25 novembre e al Centro Antiviolenza, realizzata attraverso l’affissione di due circuiti di 380 manifesti la cui grafica è stata curata dal Coordinamento Comunicazione Ente del Gabinetto del Sindaco.
A questa si affianca il rilancio della campagna “LEI È”, promossa dalle associazioni Lofficina, SeNonOraQuando?, Break the Silence Italia e Torino Città per le Donne, con il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso e della Città. La campagna, composta da tredici soggetti grafici dedicati ai diritti delle donne e al contrasto della violenza, giunge nel 2025 alla sua fase conclusiva. I materiali, stampati in formato cartolina e distribuiti nelle biblioteche civiche e negli uffici comunali, saranno diffusi anche grazie alla collaborazione gratuita di GTT che li renderà visibili sulle locandine elettroniche dei mezzi di superficie. Due brevi video saranno inoltre trasmessi nelle stazioni della metropolitana.
Il Comitato Unico di Garanzia della Città parteciperà attivamente alle iniziative attraverso la pubblicazione di un numero speciale della newsletter digitale “InformaCUG”, dedicata alla Giornata, e con la presenza della Presidente del CUG al convegno “Prevenire e Intervenire: Molestie e violenza di genere nei luoghi di lavoro: a che punto siamo?” che si terrà il 20 novembre all’Auditorium del Centro Servizi del Grattacielo Piemonte. L’intervento permetterà di presentare le buone pratiche sviluppate dalla rete cittadina dei CUG in occasione del decennale.
Nel pomeriggio del 25 novembre, la Bottega InGenio – nata da un progetto del Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi della Città – realizzerà, insieme a un gruppo di volontarie e volontari, un’opera collettiva di ricamo e cucito e ospiterà, a titolo gratuito, la presentazione del libro di Gabriella Dario “Se non vivi sotto un sasso”.
In occasione della Giornata, un’altra iniziativa significativa sarà la mostra “Com’eri vestita?”. Realizzata da Amnesty International in sostegno alla campagna “IoLoChiedo – Il sesso senza consenso è stupro”, l’esposizione, promossa dal Consiglio Comunale di Torino in collaborazione con la Consulta Femminile Comunale, invita a riflettere sui pregiudizi e sui meccanismi di colpevolizzazione delle vittime di violenza sessuale, attraverso la ricostruzione delle loro storie, insieme agli abiti che indossavano al momento della violenza subita, con l’obiettivo di abbattere uno dei pregiudizi ancor oggi più radicati sulle violenze di genere, ovvero quello secondo il quale la vittima “avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti diversi”. L’inaugurazione della mostra avverrà mercoledì 19 novembre alle ore 11 nella sala Colonne di Palazzo Civico e vedrà la partecipazione della Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo. L’esposizione sarà poi visitabile fino al 28 novembre nel loggiato antistante la sala Colonne, con orario 9–17 dal lunedì al venerdì e 9–12 il sabato.
Anche per il 2025, inoltre, la Città partecipa alla campagna “Posto Occupato”, con il posizionamento di una sedia simbolica in luoghi ad alta frequentazione per ricordare l’assenza delle donne vittime di femminicidio. Una partecipazione rafforzata dall’adesione alla Giornata del Torino Film Festival, che durante la manifestazione cinematografica vedrà un cartello di “Posto Occupato” posizionato su una sedia in ogni sala di proiezione, e che la sera del 25 novembre vedrà la partecipazione dell’assessore Rosatelli alla kermesse.
Infine la sera del 25 novembre, la Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino, sarà illuminata di arancione, aderendo alla campagna internazionale “Orange the World / UNiTE” promossa da UN Women Italy, grazie alla collaborazione gratuita di IREN.
Tutte le iniziative promosse dalla Città, dalle associazioni e dagli enti aderenti alla rete del CCVD saranno rese note tramite il sito istituzionale, i canali social della Città e il portale IRMA. A supporto della diffusione delle informazioni, il Servizio Promozione della Salute, Pari Opportunità e Politiche di Sussidiarietà realizzerà un opuscolo informativo online che raccoglierà le attività organizzate sul territorio torinese.
A conferma dell’impegno costante della Città emergono inoltre i dati relativi all’attività del Centro Antiviolenza nel corso del 2024. Sono state 188 le nuove prese in carico, alle quali si aggiungono 125 situazioni già aperte negli anni precedenti, per un totale di 313 donne accompagnate nel loro percorso di uscita dalla violenza. Nel complesso, il Centro ha registrato 985 contatti, dei quali 64 consulenze dedicate, 609 contatti telefonici e 312 scambi via mail, dati che testimoniano la funzione fondamentale del servizio come presidio di ascolto, supporto e protezione per le donne del territorio.
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