“Durante l’incontro avvenuto ieri a Santena ho dato al presidente della Fondazione Nerio Nesi la mia disponibilità a tentare di sbloccare a livello nazionale i fondi per la realizzazione del Museo Cavour”. Ad annunciarlo la vicepresidente della Regione Piemonte Daniela Ruffino.
Prosegue l’esponente di Forza Italia: “Quanto si sta vivendo a Santena é surreale. Abbiamo un progetto di grande impatto che potrebbe portare turismo nella nostra provincia, i fondi sono stati stanziati ma da Roma restano bloccati nonostante i lavori dovessero partire già a maggio. La Regione Piemonte deve fare la propria parte chiedendo al

Ministero di intervenire“.
Conclude Ruffino: “Personalmente ho già parlato con i nostri parlamentari del territorio, Rizzotti e Malan che si attiveranno a livello di Governo per comprendere le ragioni del ritardo e far sbloccare le risorse necessarie per la realizzazione del Museo Cavour“.
Ingresso libero al “Magazzino sul Po”. Oggi, giovedì, alle ore 18
“Proprio grazie alle firme di 67 mila cittadini, come Radicali Italiani (con l’Associazione Coscioni e altre organizzazioni antiproibizioniste) abbiamo potuto presentare alla Camera la nostra legge di iniziativa popolare per la legalizzazione, conquistando così l’opportunità anche nella prossima legislatura di discutere e approvare questa riforma. Una riforma necessaria e urgente: per riscattare milioni di consumatori dal mercato illegale, per sottrarre mercato alle narcomafie, per dare respiro alle nostre carceri e alla nostra giustizia, sulle quali gravano i danni di un proibizionismo fallimentare e criminogeno, e per affermare diritti e libertà di milioni di cittadini oggi criminalizzati per il proprio stile di vita”, concludono il segretario e la presidente di Radicali Italiani.
L’Assessore Valmaggia ha risposto, nella seduta pomeridiana del Consiglio regionale del 19 settembre 2017, ad una mia interrogazione a risposta immediata
variegata e complessa e il continuo evolvere della normativa non agevola le operazioni di variazione catastale. La delicatezza della situazione è stata, peraltro, rimarcata da numerose segnalazioni di Comuni, soprattutto montani, relative alle complessità e ai costi conseguenti alle richieste di accatastamento di immobili rurali. Il rischio concreto è che molti non dichiarino il bene, altri decidano di rimuovere parti o interi edifici o possano sbagliare dichiarazione. Come sollecitato da Uncem ed Enti Locali, è necessario e urgente che venga approvata la legge nazionale di riforma del Catasto che dovrà prevedere un opportuno riequilibrio del prelievo ottenuto con l’aggiornamento dei valori che vengono allineati con quelli di mercato. Con questa revisione, nelle aree montane e rurali molti cittadini pagherebbero cifre inferiori rispetto alle imposte attuali. Inoltre, la riforma dovrebbe considerare il tema dell’accatastamento
in una più ampia visione dell’immenso patrimonio edilizio, storico e prezioso, ma spesso in stato di abbandono, costituito dai borghi alpini. La riforma, infine, dovrebbe mirare a consentire di inquadrare con un nuovo ruolo i Comuni e le Unioni, con conseguenze importanti positive anche sulla fiscalità locale. L’Assessore Valmaggia ha precisato che la questione generale è attinente la materia fiscale sulla quale lo Stato ha competenza legislativa esclusiva e, pertanto, la vicenda è lontana dalla portata di possibili interventi delle Regioni. Tuttavia, per quanto concerne i fabbricati ex rurali il cui accatastamento non ha giustificazione concreta, trattandosi di veri e propri “ruderi”, è possibile cercare di concordare rapide procedure di cancellazione dal Catasto dei Terreni. Tali eventuali accordi potranno essere oggetto di discussione nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.
«Non basta. Il grande lavoro che tutti insieme stiamo svolgendo per contrastare la violenza di genere, diffondere la cultura delle Pari Opportunità e sostenere le donne che subiscono maltrattamenti non basta.
“Mentre la Sindaca di Torino, Chiara Apendino, si dilunga su facebook sulla necessità di contrasto dei fenomeni di illegalità apprezzando l’ultima retata dei Carabinieri contro lo spaccio al parco del Valentino, la inviterei a prendere posizione sull’occupazione abusiva del complesso della Cavallerizza Reale nel centro di Torino”.
Rifondazione Comunista parteciperà a tutte le iniziative unitarie di discussione e mobilitazione contro il G7 previste per fine mese
Festa dell’ Unità in versione bonsai, potremmo dire. Del resto non è una novità in questi ultimi anni.
di Giorgio Merlo
2 sole considerazioni in merito al recupero della tradizione e dell’esperienza dell’Ulivo, pur senza limitarsi a rimpiangere il passato o a riproporlo meccanicamente. Innanzitutto si deve ribadire, da parte di entrambe queste forze politiche, che si vuole fare e costruire il centro sinistra in vista delle prossime elezioni politiche. Pare una banalita’ ribadirlo ma credo che questo “preambolo” continui ad essere indispensabile per evitare di proseguire un dibattito su chi vuole proseguire e chi vuole archiviare la riproposizione di un’alleanza di centro sinistra. Anche perche’ e’ necessario ripristinare l’unita’ politica, programmatica ed elettorale di tutte le forze e i partiti che si riconoscono in questo campo se si vuole competere con un rinato centro destra e un arrembante movimento 5 stelle. Senza questa unita’, e quindi senza dar vita ad una coalizione, qualunque possibilita’ di vittoria alle prossime elezioni per il centro sinistra non e’ all’ordine del giorno. Ma questo e’ importante ribadirlo anche per battere alla radice qualunque ipotesi trasformistica e di larghe intese che si profila all’orizzonte. Un modo semplice, chiaro e trasparente per dire che in Italia ritorna una coalizione di centro sinistra, anche dopo le elezioni. In secondo luogo la presenza del simbolo dell’Ulivo nelle due future liste, sempreche’ tutto cio’ sia possibile, segnerebbe visibilmente che la tradizione, la cultura e l’esperienza dell’Ulivo non vengono sacrificate sull’altare di una maldestra e anomala modernita’. Perche’ e’ inutile nasconderlo. Il richiamo dll’Ulivo nel popolo del centro sinistra continua ad essere potente e forte. E’ un simbolo che non si puo’ liquidare inseguendo le alchimie, i risentimenti o i rancori personali dei singoli. Perche’ ormai un dato e’ ormai certo: nell’attuale quadro politico nessuno puo’ ritenersi il depositario esclusivo della tradizione e della cultura di centro sinistra. Non lo puo’ fare solo il Pd e non lo puo’ fare, al contempo, il movimento che si e’ formato attorno a Pisapia e a Bersani. Certo, ormai con approcci diversi, con proposte politiche molto diverse tra di loro e con modelli organizzativi altrettanto diversi. Ma la ricchezza e l’originalita’ di una coalizione e’ proprio questa: e cioe’, la capacita’ di saper unire forze diverse che si riconoscono nel medesimo progetto di governo. Ma, per poter iniziare questo percorso in modo coerente e anche credibile, sarebbe utile dare segnali concreti e tangibili di unita’ e di compattezza. Seppur nella diversita’, come ricordavo poc’anzi. E il simbolo dell’Ulivo nelle due future liste potrebbe essere un segnale politico molto piu’ importante e decisivo di tante dichiarazioni solenni e roboanti dei vari leader in campo.
STORIE DI CITTA ‘ di Patrizio Tosetto
pochi operai e dipendenti pubblici o insegnanti. Volteggiano alcuni storici dirigenti di Rifondazione Comunista e della Fiom locale e l’ on. Giorgio Airaido che non manca mai a queste iniziative. Poi l’inossidabile Diego Novelli.
ha perso la sua proverbiale e gentile aggressività verso il politico di turno. Il secondo: se votato on-line sarò il candidato premier.Proposte? Noi siamo meglio di quelli che ci sono adesso. Come? Noi saremo migliori di quelli di adesso . Selezione della vostra classe dirigente? Su questo si ringalluzzisce Travaglio : Scusa Di Maio, a Roma otto assessori cambiati. Sbagliando s’impara
La vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniela Ruffino (Fi), suggerisce alla Regione di “promuovere le mete turistiche religiose, patrimonio di arte, tradizione e paesaggio”.
religiose una vera e propria rete di storia, arte, fede e na